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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/12/20 in tutte le aree

  1. Buonasera è con piacere che condivido l'ultima arrivata in collezione...un 10 grani del 1815, uno dei miei tondelli preferiti. Avevo già il tipo con il " punto" dopo il valore (G.10.), ma che ci posso fa, quando ne vedo una di bella, anche se doppia, piglio e porto a casa...ha i suoi difetti (fratturina) ma i rilievi per il tipo di moneta sono ottimi, non è facile trovarle così. Eccola con una bella patina cioccolato che tanto mi garba...a voi i commenti e buon fine settimana.
    6 punti
  2. E’ il migliore e piu’ aggiornato compendio della monetazione dell’Italia antica continentale. Occorre sapere che e’ un libro sinottico quindi con pochissime note e brevissime introduzioni ( ma fatte molto bene ) per ogni zecca. la sua rilevanza ( e il costo di conseguenza perche’ e’ un testo ricetcato) e’ data dalla mole dei dati che copre ( o dovrebbe) ogni emissione conoscouta per ogni zecca riportando sltresi pesi, varianti e proveniente e illustrando numerosissimi esemplari il tutto in una veste sobria ma di grande qualità grafica ( carta pesante semilucida, copertina rigida, foto nitide , e una rilegatura a filo - non come quelle di tanti libri di repertorio che si sfasciano sovente con l’uso). gli autori sono stiludiosi serissimi e preparatissimi e hanno saputo condensare in un unico volume una mole impressionante di dati utilissimi a studiosi/commercianti/collezionisti. raccomandatissimo a chi studia/ricerca monetazione antica. stiamo aspettando ( da parecchi anni ormai) l’edizione per la Sicilia ( cui forse dsro’ anch’io un Microscopico contributo ?
    4 punti
  3. Infatti se andiamo a verificare la produzione del figlio Gallieno nel periodo troviamo una moneta simile per iconografia ma dedicata ad un'altra divinità: Marte. Gallienus AR Antoninianus A.D. 258-259 Obverse: GALLIENVS P F AVG; Radiate and cuirassed bust right. / DEO MARTI; Mars in temple. RIC Vi Lyons 10; Göbl 889h Cologne. 21x22mm 3.8gm Attributed to Lyons in RIC, but more recently reattributed to Cologne in Göbl.(tratto da Vcoins) Gallienus AR Antoninianus A.D. 258-259 Obverse: GALLIENVS P F AVG; Radiate and cuirassed bust right. / DEO MARTI; Mars in temple. RIC Vi Lyons 10; Göbl 889h Cologne. 21x22mm 3.8gm http://www.fredericweber.com/GALLIEN/deo_marti_g.htm E’ verosimile pertanto ritenere che la strada giusta da perseguire sia quella di trovare un nesso tra Vulcano (attività di lavorazione dei metalli) e Marte (divinità della guerra). Facilmente intuibile … ferro - forgiatura armi - guerra. In un momento di grande crisi militare contraddistinto da invasioni e guerre il richiamo alla sfera bellica è pienamente congruente. Detto ciò, andando a verificare la monetazione coeva emerge un terzo esemplare assimilabile per iconografia, emesso a nome di Salonina: SALONINA. Antoninianus. 258-259 AD. Obv/ SALONINA AVG, diademed and draped bust of Salonina right, resting on a crescent. Rev/ DEAE SEGETIAE, Segetia standing facing within tetrastyle temple, both hands raised. Cat: RIC 5; Göbl 902c; RSC 36. Colonia Agrippinensis mint. Billon (Bi) 3g - 22mm. Scarce. (tratto da Vcoins) La divinità è rappresentata anche questa volta entro tempio tetrastile. Si tratta di Segetia, una divinità femminile collegata alle messi. Vi segnalo questo link di un articolo di Lamoneta. https://www.lamoneta.it/topic/140008-la-%E2%80%9Cdeae-segetiae%E2%80%9D-di-salonina/ Quindi una triade di divinità collegate all’esercito dove Vulcano (Valeriano) si occupa della produzione di armi, Marte (Gallieno) di guidare l’esercito mentre Segetia (Salonina) di occupa dei vettovagliamenti e del rifornimenti di viveri dell’esercito. Il tutto avrebbe difeso le frontiere imperiali. A questa serie sarebbe collegata anche una emissione diversa dal punto di vista iconografico. Gallienus AR Antoninianus A.D. 258-259 Obverse: GALLIENVS P F AVG; Radiate and cuirassed bust right. / VIRTVS GALLIENI AVG; Gallienus advancing right holding spear and shield, right foot on an enemy lying on the ground. RIC Vi 54, Treveri mint. 21,5mm 2.47gm In realtà ciò non deriva dale mie considerazioni ma da altri studiosi. Già a inizio 1900 l’iconografia aveva incuriosito numismatici francesi dell’epoca http://www.numisbel.be/1902_6.pdf pur con ipotesi diverse. L’autore segnala comunque l’origine gallica delle emissioni motivando così la sostituzione di “Vulcano” con “Volkano”. Quella che vi ho proposto è il pensiero di questo appassionato numismatico gallico, Bruno Bourdel: http://www.forumfw.com/t420-une-serie-de-l-atelier-de-cologne-sous-valerien-temples Se avrete la curiosità di aprire il link vedrete che in effetti la medesima iconografia usata dalla “triade imperiale” verrà utilizzata dal “gallico” Postumo (probabilmente il tempio tetrastile era molto noto in area gallica). Infine, un ringraziamento a @grigioviola per l’aiuto nella ricerca. Saluti Illyricum
    3 punti
  4. Vi ringrazio sinceramente!! Le mie foto potrebbero però tranquillamente essere prese come uno spot per il "chiunque ce la può fare".. Seguendo l'ottima guida di @ilnumismatico, il mio set fotografico è veramente minimale.. uso solo una scatola di scarpe bucata e una lampada da scrivania.. anzi, rispetto ai consigli della guida, al momento non mi sono ancora nemmeno procurato un cavalletto e le foto sono scattate a mano..
    3 punti
  5. Il nuovissimo GIGANTE 2021 ufficializza la tesi sul 10 Centesimi 1866 senza segno di zecca:
    3 punti
  6. Ciao, è 1/3 di Follis della zecca di Ostia erroneamente catalogato dal RIC come zecca di Roma e da quella errata catalogazione attingono poi tanti commercianti.
    2 punti
  7. 1952 10 ore Svezia 1952 (trovata in ciotola tempo fa e fu una bella soddisfazione scoprire che conteneva anche un po' d'argento?oltre ad essere l'anno con la tiratura più bassa)
    2 punti
  8. Valerianus I Antoninianus, struck AD 259 - 260 at Cologne mint. Obv: VALERIANVS P F AVG, radiate, drapedand cuirassed bust right. Rev: DEO VOLKANO, Vulcan standing left in tetrastyle temple, holding hammer and tongs, anvil at feet. 2,80 g, 22 mm. RIC 5 Ex Hermann-Joseph Lückger collection (1864 - 1951) (Sondermann numismatics) Il Dio Vulcano ritratto entro un tempio tetrastile mentre regge un martello e le pinze mentre a terra vi è un incudine. Si tratta quasi di un unicum: risulta esser stato rappresentato su un unico esemplare repubblicano. Roma, L. Aurelius Cotta, Denario, 105 a.C., Ag (3.94g x 18mm); D/ Busto di Vulcano drappeggiato e con berretto conico; dietro, una X barrata e delle tenaglie; davanti, una G; tutto dentro corona di mirto. R/ L COT; aquila su saetta; tutto dentro corona d'alloro. Crawford 314/1b; Varesi 107. (https://www.astetinia.it/it/lot/220/roma-l-aurelius-cotta-denario-105-ac-/) Che sia Vulcano lo evidenzia anche la presenza dell’incudine dietro la nuca della divinità. Strano però che Valeriano dopo 350 anni abbondanti ripeschi il “dimenticato” Vulcano per omaggiarlo per l’attività metallurgica nelle officine della zecca. Che sia Vulcano lo evidenzia anche la presenza dell’incudine dietro la nuca della divinità. Strano però però che Valeriano dopo 350 anni abbondanti ripeschi il “dimenticato” Vulcano per omaggiarlo per l’attività metallurgica nelle officine della zecca.
    2 punti
  9. Buongiorno, io invece non riesco a leggere o interpretare neppure il diritto, tanto la fotografia è sfocata. Ritengo, nella mia ignoranza di dilettante, che però l'obolo (come si chiede @balantin nel titolo che ha dato alla discussione) d'argento o di rame che fosse, sarebbe pesato molto molto meno e cioè 0,5 grammi in Grecia quale 1/6 di dracma, o qualcosa in più a Roma, equivalendo a 1/48 di oncia. Anche il diametro di 16x18 mm. supera secondo me ogni previsione di obolo. A parte le mie inesattezze, direi che senza fotografie ravvicinate e nitide, la moneta difficilmente sarà identificata in pieno, come si vorrebbe. HIRPINI
    2 punti
  10. Salve Si tratta di un Rechenpfenning un gettone da conto tedesco probabilmente degli inizi XIX secolo e raffigura il maresciallo Schwarzenberg uno dei protagonisti delle guerre napoleoniche e della sconfitta di Napoleone: https://it.wikipedia.org/wiki/Karl_Philipp_Schwarzenberg A questo link trova un esemplare come il suo con arco trionfale: https://www.ma-shops.de/loebbers/item.php?id=170906019 A giudicare dall'iconografia dell'Arco di trionfo e del personaggio il gettone è ben databile a mio avviso al secondo decennio del XIX secolo. L'arco trionfale rimanda infatti alla vittoria della Coalizione contro Napoleone; vittoria qui celebrata con questa simbologia molto neoclassica che raffigura un arco di trionfo come quelli che venivano eretti (inizialmente come strutture provvisorie essenzialmente lignee) in età romana a celebrazione del trionfo di un condottiero. In questi primi anni del XIX secolo il gusto neoclassico (il rifarsi in simbologia e stile architettonico all'età romana) era predominante e sia la retorica napoleonica che quella della Restaurazione ne hanno pienamente fatto uso. Basti pensare all'arco di trionfo di Parigi la cui costruzione iniziò proprio in epoca napoleonica e che si rifà in modo assai esplicito all'iconografia degli archi di trionfo imperiali per celebrare le vittorie militari del "nuovo Impero" che Napoleone stava creando e contemporaneamente confrontare quest'ultimo con l'arco di trionfo di Milano; iniziato come napoleonico ma riconvertito dai vincitori della guerra in arco celebrativo della vittoria contro Napoleone da parte della Coalizione, per questo oggi chiamato "Arco della Pace", che si serve del medesimo gusto neoclassico dove una guerra recente è descritta con un'iconografia antica. Il Congresso di Vienna ad esempio: https://it.wikipedia.org/wiki/Arco_della_Pace#/media/File:Arco_della_Pace_12.jpg Questi gettoni in area tedesca erano molto diffusi, i più comuni solitamente sono questi più tardi di fine XVIII-XIX secolo (furono prodotti fino all'unificazione tedesca pressapoco), spesso raffiguravano personalità importanti o sovrani o divinità del mito; alcuni apparivano come monete di fantasia altri avevano raffigurazioni molto complesse e di gusto quasi paesaggistico. Alcuni riportano il nome del master che li ha prodotti e se ne può ricostruire la datazione in base al suo periodo di attività. Nel suo come sopra accennato l'iconografia è abbastanza esplicitamente datante per fortuna. Basta cercarli su internet col loro nome tedesco per rendersi conto di quante tipologie diverse per dimensioni e disegni ve ne fossero: https://www.google.com/search?q=rechenpfenning&tbm=isch&ved=2ahUKEwig9M7MsNDrAhVFgKQKHW0CDhoQ2-cCegQIABAA&oq=rechenpfenning&gs_lcp=CgNpbWcQAzoECCMQJzoFCAAQsQM6BAgAEEM6CAgAELEDEIMBOgcIABCxAxBDOgIIADoECAAQHjoGCAAQBRAeUPeJGljqohpggaUaaABwAHgAgAG-AYgBwQqSAQQxMC40mAEAoAEBqgELZ3dzLXdpei1pbWfAAQE&sclient=img&ei=5KhSX6DyCsWAkgXthLjQAQ&bih=754&biw=1536&rlz=1C1SQJL_itIT822IT822&safe=active per saperne di più su questi gettoni e sul loro scopo: http://sri.lamoneta.it/Numismatica/rechenpfennig.php Per saperne di più sugli archi di trionfo nominati: https://it.wikipedia.org/wiki/Arco_della_Pace https://it.wikipedia.org/wiki/Arco_di_Trionfo_(Parigi)
    2 punti
  11. Segnalo questo mio articolo apparso sull'ultimo numero di OMNI uscito pochi giorni fa. L'articolo verte sul tema dei monogrammi riportati sulle monete greche che in alcuni casi, nella mia interpretazione, sono numeri. https://www.academia.edu/43928354/F_De_Luca_Le_notazioni_numeriche_sugli_stateri_aurei_di_Tolomeo_I_Sotere_Versione_italiana_dellarticolo_pubblicato_sulla_rivista_numismatica_OMNI_n_14_08_2020_pagg_31_69_ Questo il testo originale inglese apparso sulla rivista: https://www.academia.edu/43928165/F_De_Luca_Numerical_notations_on_Ptolemy_I_Soter_s_gold_staters_Revue_Numismatique_OMNI_no_14_08_2020_pp_31_69
    1 punto
  12. E se lo afferma Massenzio stesso... Ciao Illyricum
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  13. Eh già... divinità ctonia italica tra l'altro... nell'area meridionale in particolare gli autoctoni non potevano restare indifferenti ai fenomeni naturali legati all'attività vulcanica... io da parte mia ho insistito sul sincretismo con le divinità galliche pre romane per motivare maggioranza ragione la scelta di una divinità che forgiava secondo i celti "le armi degli dei"... Ciao Illyricum
    1 punto
  14. TAGLIO: 1 euro NAZIONE: Lussemburgo ANNO: 2014 TIRATURA: 5.021.500 CONDIZIONI: qSPL LOCALITÀ: Lissone
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  15. A differenza delle lettere di controllo impresse dalla zecca col conio, le punzonature sui denari repubblicani venivano apposte probabilmente per saggiare l’argento dagli argentarii o nummulari. Se ti interessa un approfondimento allego un link al saggio di Gnecchi al riguardo https://it.m.wikisource.org/wiki/I_contrassegni_sulle_monete_della_Repubblica_e_del_principio_dell’Impero
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  16. credo il 6 allora quando inviai anche io la richiesta.
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  17. @SalvoS La moneta che hai postato (conservata al British Museum di Londra) dovrebbe essere questa, un sesterzio di Commodo, il RIC III 437c. Questo e' un estratto della pagina del RIC. Ho identificato la variante "c" in quanto la legenda che leggo e' la seguente: Come leggi il livello di rarità e' indicato come R3. Questa e' la classificazione di rarità secondo il RIC: R3 significa quindi 4-6 monete conosciute. Bisogna però considerare che questa edizione del RIC e' del 1930 e non tiene conto di eventuali ritrovamenti successivi. Quindi l'indice di rarità potrebbe essere anche più basso (R2...). Io non ho trovato in rete altre di queste monete. Spero di non aver detto inesattezze. In questo caso ogni correzione e' bene accetta. Un saluto. Stilicho
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  18. Gettone di Iohann Iacob Lauer (Master nel 1806), uno della coppia Schwarzenberg intitolata al nome del comandante delle milizie austriache che rappresentava la nazione tra le quattro alleate che hanno costretto Napoleone ad abdicare nel 1814.
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  19. Non esattamente. La formazione dell'dentità è una faccenda complessa e io, come avevo accennato all'inizio della mia risposta, credo che con la questione valuta in realtà ci azzecchi poco. Siamo un po' sull'astratto, comunque per capirci, l'euro non ha contribuito alla costruzione di un'identità continentale ma nè è esso stesso parte. Semplicemente ne è una manifestazione. La moneta ha retto perchè è forte (nel senso di solida), e questo non a scapito ma a vantaggio dell'economa reale, che specialmente durante le crisi gravi di tutto ha bisogno tranne che di una valuta debole. Ricordo ad esempio l'Argentina nel 2018 in grossa difficoltà, con l'inflazione che ricomincava a decollare e lo spettro di un altro default come quello del 2014: fino a quel tempo qualche genialoide di casa nostra ancora urlava "Facciamo come l'Argentina!", farneticando di default volontari e uscita dall'unione monetaria. Erano gli stessi che qualche anno prima prevedevano l'imminente crollo dell'export italiano a causa dell'euro troppo forte, elemento che invece ha contribuito all'aumento della resilienza delle aziende italiane, col paese che segnava un record dopo l'altro nelle esportazioni. Non possiamo scrivere papiri, ma è per capirci della relatività dei danni che l'euro avrebbe provocato all'economia reale. A mio avviso avere l'euro piuttosto che un'altra valuta c'entra poco con il processo di coesione sociale a livello nazionale o europeo, perchè quello dipende da molti fattori sia economici che soprattutto politici. E' chiaro che la sua parte d'influenza l'ha avuta, ma sempre al netto delle favolette e i deliri ideologico-politici mi pare che in sè non sia stata negativa. Un conto è la valuta che usi, da sola o in unione con altri, un conto sono le politiche economiche e le scelte strategiche che si attuano, da soli o in accordo con altri. Ho l'impressione che i veri danni li abbia fatti la politica, non la valuta. Se l'integrazione europea avesse seguito lo spirito originario degli anni '50 oggi l'UE sarebbe una federazione simile alla Svizzera o al Canada, e questi problemi non ce li dovremmo neanche porre. Fosse per me le cose sarebbero andate in modo diverso, credimi.
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  20. Buongiorno @Special One Il Primo giorno disponibile, forse il 16 Luglio, se ricordo bene.
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  21. Diverso tempo fa ne ho preso una copia da Eugubium Numismatica a un prezzo non alto, anche se non ricordo la cifra precisa perché avevo preso un bel po' di libri tutti insieme. Io proverei a chiedere se ne abbiano una copia in vendita.
    1 punto
  22. Buongiorno, dalla fotografia non è dato capire se la "medaglia" sia o meno d'argento. Se lo è vale quanto l'argento che pesa, credo. Intanto noto la originalità della moneta (parlo della vera, un farthing ?) circa le scene che vi sono rappresentate. E' strano al diritto vedere un re inginocchiato e che poi addirittura suona l'arpa manco fosse un vecchio cherubino! In un certo senso mi lascia perplesso, tanto è poco mascolino e regale. E' re David, protettore delle arti (perciò suona l'arpa?) ma che fu anche proprietario di numerosi harem femminili. Nella moneta vera, lo sguardo del re è rivolto alla corona inglese, il che sembrerebbe una provocazione per l'Irlanda, visto che mentre contempla la corona d'Inghilterra suona l'arpa, che è il simbolo irlandese. Nella riproduzione invece lo sguardo sembra rivolto piuttosto alla donna nuda scolpita sull'arpa, con quei procaci attributi femminili che a quanto pare oltre la musica erano un'altra passione del re. Dall'altro lato San Patrizio gli rivolge la mano come per dire con tono di rimprovero: "Guarda questo... " Non ho racimolato molte notizie su questa originale moneta, che oltre tutto non ho trovato nel "Coins of England & The United Kingdom, Pre-Decimal Issues" di Spink. Chiederei lumi a @Cinna74
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  23. Nell'asta 49 le uniche monete di Leone X (per Ancona e Bologna) non sono nel file dello Stato Pontificio. Comunque il file è troppo pesante per essere caricato sul forum.
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  24. Citazione bibliografica per comodità: Perfetto S. 2020, La zecca di Napoli al tempo di Federico II, in «Monete Antiche», CXIII, pp. 27-46
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  25. Se mi mandi una email per MP, posso inviarti i file della 55 - quelli della 49 purtroppo si sono deteriorati e non si aprono più.
    1 punto
  26. @D QUATTRO scusa ma francamente siamo tutti clienti di almeno un commerciante....si entrerebbe tutti a 1 euro e con 1euro si investe poco o nulla in sicurezza ed altro. Chi viene ad una fiera numismatica lo fa perché ha un qualche interesse, non per passare un pomeriggio....non è la fiera dell'elettronica eh.
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  27. Un modo per poter "selezionare la qualità dei presenti" senza scoraggiare i piccoli collezionisti potrebbe essere un sistema che preveda 2 tipi di biglietti (rigorosamente nominali): uno standard dal costo non simbolico (i 20-30 euro citati da alcuni) ed un secondo ad invito (dal costo simbolico di 1 euro, se non gratuito) ottenibile solo ed esclusivamente da un espositore. In questo modo al collezionista basterebbe essere cliente di almeno un espositore (in un convegno come Verona direi che è impossibile non sia così) per poter entrare senza costi extra, al contempo FORSE si otterrebbe l'effetto deterrente per chi si presenta con altre intenzioni.
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  28. No scusami Andrea, volevo dire - e credimi mi spiace dirlo - che vedendola ingrandita e a colori, è la moneta a sembrarmi orribile, non la qualità della fotografia. Spero che tu ne abbia tante altre (ma non come questa) da farcene vedere.
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  29. Ingrandita e a colori, horribile visu, orribile a vedersi.
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  30. Sì, potrebbe essere una medaglietta fatta a imitazione della moneta. Comunque, dato per certo che non sia una moneta, sarei curioso di conoscere peso e diametro. Chiedo venia, ora vedo che i dati sono stati forniti! Mi scuso
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  31. L'anno di coniazione NON è il 1780. Qui trovi la sua storia https://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-MTTL come vedi è stata riconiata di continuo, anche in altre zecche oltre quelle del nostro catalogo, e viene tuttora coniata e venduta dalla zecca di Vienna. Altri più esperti di me su questa moneta sapranno dirti in quale zecca, e approssimativamente quando (al 99% nel secolo scorso) è stata coniata la tua. petronius
    1 punto
  32. Buon pomeriggio a tutti, condivido una foto di gruppo dei 5 grani per Ferdinando III che ho in collezione, 7 per ora, tutti diversi sia per la punteggiatura/spaziatura in legenda, sia per la posizione delle sigle VB. Sigle VB al rovescio che possono essere: alte, basse, sfalsate Punteggiatura al rovescio: con, senza, o con due punti dopo PVBLICA Al dritto ci sono meno particolari che variano, ma in alcuni casi la spaziatura della legenda è diversa ( ET HIER o ETHIER). Poi ancora la punteggiatura: REX si può presentare con o senza punto, così come la data. p.s. devo decidermi ad aprire una discussione e metterle giù con calma una ad una, intanto o fatto sta sortita Saluti e buon venerdì sera!!
    1 punto
  33. Perchè no? Sembra che Nerone collezionasse monete greche... Arka Diligite iustitiam
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  34. Il commerciante numismatico che non studia fa poca strada. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  35. Non temere @caravelle82, mai come in questa materia tanto sconfinata nello spazio e nel tempo, e sempre che pure io or ora non abbia sbagliato, vale il vecchio adagio che dice: "sbagliando si impara". Prendendo poi spunto da un evangelico esempio, direi: "chi non ha sbagliato scagli la prima pietra" CIAOI !!!
    1 punto
  36. Mi chiedevo se nei convegni le monete venissero sanificate dopo essere state prese in mano da ogni visitatore. Non sarà questo il motivo per cui vengono annullati i convegni?
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  37. Perché dovrebbe essere diverso?
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  38. 1952 East Africa , 1 Shilling 1952 George Vi Copper-Nickel
    1 punto
  39. REGNO DI SARDEGNA - VITTORIO EMANUELE II° - 5 LIRE 1852 GE
    1 punto
  40. Ti dissi già tempo fa...che la M dopo la data, andava capita del perché venne apposta... alcuni rari la hanno, qui la data sembra mancare. Ma a parte la data, @Layer1986, è una lettera "superflua". Questa rare monete, hanno le lettere del mastro di zecca, come di solito era obbligo, quelle dei coniatori..... e poi questa cavolo di M.
    1 punto
  41. Come si fa a non essere d’accordo. La prosopopea, il « cameratismo di casta », la saccenza, sono tutti elementi divisivi che allontanano, non fanno avvicinare i giovani e non alla numismatica, ma al contrario li fanno scappare via subito... Anche tutte queste distinzioni, tra collezionisti con C maiuscola, collezionisti con c minuscola e miseri « raccoglioni », fanno semplicemente sorridere e le lascio fare ai commercianti. Sono un « raccoglione » e me ne vanto. La numismatica, torno a dirlo, deve essere passione allo stato puro, uno può benissimo essere un grandissimo appassionato di numismatica, pur possedendo quattro rottami di monete ( o neanche quelle). E, soprattutto, la numismatica non deve mai essere vista come una forma di investimento, ma vedo che molti se lo dimenticano purtroppo.
    1 punto
  42. D'accordo con @Fufluns. La seconda sembra davvero una medaglia, specie se come sembra il rovescio è privo di rilievi. Comunque al contrario della prima è molto molto bella, va conservata. HIRPINI
    1 punto
  43. Rimanendo in tema Venezuela, a questo link c'è il podcast di un programma radiofonico che parla sinteticamente di un interessante argomento storico: "Simòn Bolivar e il tentativo di introdurre le banconote in Venezuela". https://www.radio24.ilsole24ore.com/programmi/la-storia-e-la-memoria/puntata/simon-bolivar-tentativo-introdurre-142255-gSLAFXLnaC
    1 punto
  44. Per me, quasi sicuramente, con un prezzo di riserva a 3.000 rimarrà invenduta. È una moneta che (forse) può essere molto rara ma che, secondo me, non ha un grande mercato. Perché dico "forse"? Perché, come giustamente ti è stato scritto da @Paolino67, sono errori di ghiera che difficilmente vengono considerati (quindi potrebbero non essere così introvabili come invece si ritiene). Inoltre, come osservato dall'amico @Scudo1901, non sempre rarità e prezzo "vanno a braccetto". In ogni caso ti auguro un grande in bocca al lupo per l'asta!
    1 punto
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