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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/09/20 in tutte le aree

  1. Il problema di questo forum è ormai sempre più conclamato. Tra ultimi arrivati e meteore che snobbano pareri di Professionisti del settore con pluridecennale esperienza alle spalle (grazie @Giov60 per annoverarmi tra “i pezzi da 90”, ma dal basso della mia poca esperienza non mi ci vedo proprio. Faccio del mio meglio per studiare e per condividere quello che so...), chi racconta favole romantiche su monete che non possiede, chi si crede Dio in terra e Salvatore della scienza Numismatica, chi dispensa “perle di saggezza” senza mai condividere neppure una sua moneta (men che meno contestualizzare quello che scrive) e chi si pone in modo irritante con annessi orrori ortografici, tante discussioni prendono una piena talmente surreale che la scelta migliore risiede nell’evitarle o nello smettere di intervenire.
    11 punti
  2. Mamma mia che discussione esplosiva! Non volevo francamente scendere in campo ma ne ho lette davvero di cotte e di crude per rimanere in silenzio. Come @ilnumismatico, mi chiedo cosa stiano facendo i @CdC. E' già la seconda volta, almeno, che leggo interventi scomposti ed arroganti da parte di @FFF. La prima volta, lo ricordo, fu ai danni di @El Chupacabra nella discussione sulla presunta variante "inedita" di 100 lire Turrita del 1993. Se andate a leggere dal messaggio n°84 al n°88 rimarrete esterrefatti: https://www.lamoneta.it/topic/190977-100-lire-turrita-1993-nuova-variante/?do=findComment&comment=2118505 Quand'è che iniziamo a prendere provvedimenti disciplinari seri? Per tenerci questi soggetti stiamo perdendo veramente il fior fiore del forum. Fabrizio ha citato @bizerba62, io posso aggiungere tranquillamente @Scudo1901, un utente che ho sempre ammirato molto e che mi è pianto il cuore quando l'ho visto scomparire dal forum da un giorno all'altro a causa di polemiche e discussioni di questo genere. Ci rendiamo conto che ci vuole una presa di posizione netta o preferiamo aspettare che sia troppo tardi?
    5 punti
  3. Ho già avuto occasione di scrivere in questo forum sui Vereinstaler, e sui loro sottotipi Siegestaler e Ausbeutetaler: monete splendide quanto effimere, coniate solo per 14 anni (dal 1857 al 1871) dagli stati tedeschi, dall'Austria (almeno fintantochè non litigò con la Prussia), e dal Lussemburgo, e poi dimenticate, ovvero sostituite nell'appena nato impero tedesco dai Reichsmark. Furono, i Vereinstaler, l'UMT degli Imperi centrali (se mi si permette di parafrasare l'Unione Monetaria Latina: in questo caso "Unione Monetaria Teutonica"); ma, poichè in quegli anni le monete vivevano in pieno il periodo del bimetallismo, dove erano gli equivalenti aurei dei Vereinstaler? C'erano, in quantità minore rispetto ai Vereinstaler (poi si vedrà perchè) e completamente assenti dalle mie collezioni (poi si vedrà perchè), e si chiamavano Krone. Ci fu qualche perplessità, quando tali monete vennero generate, sul nome da dare loro: dapprima vennero proposti i nomi "Goldling" o "Golding", ma in seguito, a fronte della ghirlanda di foglie di quercia del retro, e con riferimento alle corone romane, divennero Krone. Digressione: Chissà perchè, ma mentre trovo naturale riferirmi ai vereinstaler con attributo maschile, così mi viene altrettanto istintivo ritenere di natura femminile le Krone; dipenderà forse dal colore, il grigio dell'argento dei vereinstaler pare più mascolino del caldo e femmineo giallo delle Krone? Erano monete di 11.11 grammi di peso (contenuto aureo 10 grammi tondi) e del diametro di 24 millimetri (ci fu anche il taglio ridotto da 1/2 Krone, ma non val la pena citarlo: visto l'1, visto anche il 1/2) e vennero coniate solo da: Austria (che fu la nazione alla quale più premeva la creazione di tale moneta) Prussia Baviera Sassonia Hannover Brunswick I tedeschi, sempre pignolescamente attenti, si sono preoccupati di riportare il contenuto prezioso su OGNI moneta; e così, se il vereinstaler riporta la scritta "XXX EIN PFUND FEIN" (1/30 di libbra metrica) la Krone specifica: "50 EIN PFUND FEIN" (ed infatti contiene esattamente 10 grammi di oro - chiarisco, per chi non lo sapesse, che la libbra metrica è pari a 1/2 chilogrammo preciso -) Ne furono coniate parecchie, in vari anni nel periodo di vita del Vereinstaler, per un totale di 1.185.000 pezzi (giusto per averne un'idea, Austria ca. 102.000, Hannover 774.000, Prussia 212.000) e quindi non dovrebbe essere poi così difficile inserirne qualcuna in collezione, MA... trovarne una che costi meno di 5.000 Euro è pressochè impossibile (tranne forse Hannover: lì ne possono bastare 3.500, di Euro), e questo significa che 50.000 Euro per 8 monete io non li spenderò mai, ma rimane comunque la curiosità: perchè così rare, e quindi così costose? Allora, bisogna sapere che tali monete circolarono molto poco, se non niente, all'interno dei paesi emittenti: fu infatti stabilito che nessuno era obbligato ad accettare le Krone come mezzo di pagamento (*) (ed anche per questo motivo furono pochi gli stati che le coniarono). Erano state create come mezzo per il commercio estero ("trade coins", direbbero gli anglosassoni): ma purtroppo, non avendo queste monete l'aura, la diffusione, il prestigio, il potere politico di altre monete internazionali (vedi la Sterlina) che cosa succedeva? Succedeva che il paese che incassava i pagamenti fatti tramite Krone fondeva tali monete per riconiarle come propria valuta. (*) il che va un po' in contraddizione con la definizione che vollero dare alla moneta: "Vereinsmunze", ossia moneta associativa, di unione. Vabbè, i misteri dell'economia, per me, sono sempre insondabili. Ecco perchè (accidenti) queste monete sono rare (qualcuno le definì "rarissime" -vedi sotto-) e perchè (riaccidenti) io non potrò mai averle in collezione, e dovrò accontentarmi solo dei Vereinstaler (che, in compenso, sono molto più belli e più variati delle Krone). Altra digressione: Ho frugato con attenzione l'intero forum: l'unico riferimento a queste monete risale al 7 Agosto 2016, e suona così "Vedo le Krone (nn.3/17 dell'asta Varesi n° 69) tutte rarissime, da fare la gioia dei collezionisti austriaci.. ". Per un forum che, nel momento in cui scrivo, contiene 2.086.160 interventi, non è un po' poco? PS @littleEvil, che ne dici? Sono contagiose anche le Krone?
    4 punti
  4. Oltre al Mi piace, mi permetto di citarti perché anche io ormai cerco di evitare certe discussioni che definire surreali è poco, ma a volte ci casco perché proprio non sopporto quando vengono raccontate le cose in maniera parziale dando così una visione distorta della realtà, oppure quando si dicono certe castronerie. Non ci meravigliamo allora se diversi Utenti (U maiuscola voluta) se ne sono andati.
    4 punti
  5. Buongiorno, ho trovato questa tessera o gettone pontificio di cui non ho trovato nessuna informazione in internet, per favore qualcuno che mi aiuti a capire qualcosa in più, pesa gr. 8,6 ed ha un diametro di cm 2,8 e' in lega metallica ma non saprei di preciso, mi sembra un pezzo interessante....la parola agli esperti. Grazie a chi vorrà intervenire.
    3 punti
  6. Riprendendo prima il concetto espresso da @ilnumismatico mi permetto di aggiungere che non è un problema limitato al forum: è una tendenza diffusa in tutti i social network e che si sta diffondendo anche in ambienti insospettabili (quale un forum di numismatica), ma che è ben presente anche nel contesto politico e mediatico in generale. Si tratta una tendenza all'arroganza che solitamente è inversamente proporzionale alla preparazione di chi parla. Credo che sia un problema grosso già oggi, e che diventerà uno dei crucci della nostra società nei tempi a venire.
    3 punti
  7. Concordo con @sandokan e mi raccomando: non fate gli oziosi in Piazza Navona che poi vi scacciano! Servus, njk https://books.google.it/books?id=WXUdBtxCOj0C&pg=PA146&dq="cofani+in"+piazza+Navona&hl=de&sa=X&ved=2ahUKEwjui__1mtzrAhWCgVwKHWWWBdEQ6AEwAXoECAEQAg#v=onepage&q="cofani in" piazza Navona&f=false
    3 punti
  8. Buongiorno. Lei ha centrato il problema. Attorno a una fiera dell'elettronica gravitano migliaia di persone e un biglietto da 7/10 euro moltiplicato per quella massa di persone può essere sufficiente per far quadrare i conti di tutti i soggetti interessati. Nella numismatica i numeri credo siano minori e, dunque, 7/10 euro non penso risolvano il problema mentre una cifra più grossa (es: 20 euro) ritengo possa diventare un problema per tanti. Io personalmente non andrei a Verona se dovessi farmi carico di benzina, casello, pranzo e pure del biglietto: mal contati sono 100 euro a fondo perso solo per "vedere" le monete, che preferirei investire in un libro, in una moneta o in una trasferta "mirata" presso qualche Commerciante.
    3 punti
  9. Concordo al 100% con quanto hai scritto, in certe discussioni evito di intervenire ma ieri proprio non ci sono riuscito. Utenti che romanzano, esperti in tutti i periodi della numismatica...............mai una moneta postata.
    3 punti
  10. Carlino 1685 senza sigle, R4 giusto @Rex Neap? In aggiunta posto pure un bel carlino 1688
    3 punti
  11. A parte gli scherzi, ho riguardato con attenzione tutte le prove presentate e, se in genere sono molto prudente nel giudicare le foto, qui non c'è dubbio: si tratta di esemplari originali in tutti i casi, senza se o ma. Le bese sono nella confezione originale con il doppio tipo: patinato (patina dorata) e non-patinato (Montenegro, Monete di Casa Savoia, 1995 nr. 773, 782 e 790 - non mi scomodo a tirar fuori il libro di Luppino). Credevo che quella in mio possesso fosse una confezione unica, ma mi sbagliavo (InAsta in passato ha esitato una confezione analoga ma non di prove). Qualsiasi considerazione diversa, basata su preconcetti, è in questo caso pretestuosa. Non conosco l'utente, ma le monete sì. Perciò: meglio tacere che dire sciocchezze invocando l'intervento di presunti "pezzi da '90" (come se @ilnumismatico e @simonesrt non fossero tali).
    3 punti
  12. Se a Napoli Re Carlo veniva raffigurato con lineamenti perfetti a Milano si ha un ritratto più realistico, basta confrontare una moneta da un filippo del 1694 con alcuni ritratti che ne rispecchiavano il vero aspetto...
    2 punti
  13. Che paragone ridicolo! Per una moneta in modesta conservazione bastano poche decine di euro, e la riprova è che le postano anche ragazzi che ancora vanno a scuola, mentre da parte sua non si è mai visto nulla, solo critiche fatte con lo scopo di irritare. Un esempio spudorato a questo riguardo è la banconota da 25 Lire che postai qui E che al post 51 di quella stessa discussione sostenne fosse lavata e stirata per bene (nemmeno mia moglie che è ignorante in materia lo affermerebbe). Purtroppo hai ragione @Parpajola, ed era mia intenzione non intervenire, ma a questo non ho saputo resistere @Sirlad ma quella piastra da 120 grana del 1854 che il 16 Novembre 2019 scrisse di aver acquistato e che avrebbe di li a poco postato che fine ha fatto? (e di cui poi si augurava non l'avessero fregata)? Cliccate qui e andate a farvi due risate Poi mi domando il @CdC cosa faccia! Ho fatto una segnalazione stamani, un membro di questo comitato l'ho visto entrare qui ma ancora non è stato fatto nulla! Ci teniamo utenti come questi, che sanno dare solo fastidio o che (in altri casi) millantano monete che non possiedono, e poi ci perdiamo per strada utenti come @bizerba62 e tanti altri?
    2 punti
  14. Buongiorno! Posso confermare, per quello che vale, senza ombra di dubbio che non c'era nulla fuori posto nella risposta, che anzi aveva lo scopo di confutare il mio esame pignolo basato sulla foto e che cercava di concludere che la moneta fosse falsa. Personalmente non ho problemi nell'ammettere di essermi sbagliato visto che, nel caso dei 20 centesimi in particolare ma anche per le altre, è bastata una foto con una angolazione leggermente differente per smontare completamente la mia analisi (i punti di R.Z. "si sono avvicinati" correttamente, la scritta PROVA ha assunto l'angolazione giusta e così via..). Questo mi ha sicuramente insegnato quanto sia complicato giudicare una moneta che non si è mai vista dal vivo solo sulla base di una foto. In termini più generali tuttavia, per quanto possa essere noioso o addirittura fastidioso per gli utenti esperti o semplicemente "storici", ritengo come opinione personale che un contraddittorio sia sempre e comunque un processo costruttivo. Andando a scomodare addirittura Hegel penso che una tesi abbia sempre bisogno di una antitesi, in alcuni casi anche magari provocatoriamente costruita, per giungere ad una sintesi. Tradotto in maniera più profana, trovo molto più interessante questa discussione di molte altre, anche se mi rendo perfettamente conto che possa essere invece frustrante per gli esperti avere a che fare con novellini (parlo esclusivamente di me..dal vivo non avrò visto più di un centinaio scarso di monete ) che se ne escono con ardite analisi e che convincono/costringono gli esperti a scendere in campo. Saluti!
    2 punti
  15. Mi scusi, se allora tutti seguissero il vostro pensiero che non serve mostrare le proprie monete.................il forum cosa serve a fare??? i giovani a cosa si dovrebbero appassionare?
    2 punti
  16. Ciao Seawolf, Interessante questo gettone lo è di sicuro, e per quanto mi riguarda alquanto misterioso. Chi fossero i Socii che avevano in appalto questi Cofani proprio non saprei, mi viene da immaginare che fossero dei banchi destinati a qualche forma di commercio, e che quando non erano operativi potevano venire chiusi come se fossero dei cofani : a Bologna esiste una Piazza con un piccolo Mercato delle Erbe e, se ci passi di notte, vedi in sostanza che i banchi che di giorno espongono la merce di sera si trasformano in grossi cofani chiusi. Magari la realtà è del tutto diversa, la cosa non mi stupirebbe. Mi è venuto istintivo fare un raffronto guardando per la pima volta questo bel gettone, e ho voluto dirtelo. Speriamo che qualcuno lo conosca, in modo da poterlo identificare. Un saluto cordiale
    2 punti
  17. Quindi convinto di non aver mai toppato sulla valutazione di una moneta? Un si o un no è più che sufficiente.
    2 punti
  18. Di errori ne commettiamo tutti. Sia i nuovi arrivati, sia chi nella vita commercia monete e affini. Non solo nel forum, ma anche fuori. Tuttavia sentire esternare che una moneta “PROVA” falsa non esiste usando come unico metro di paragone i soli suoi trascorsi professionali... adducendo il fatto che non ne ha mai vista una! MI è permeesso rimanere sorpreso? Quando io stesso ne avevo sentito parlare in passato di monete similari contraffatte! Come evidenziato poi anche da altro utente storico. Chissà se adesso ne è convinto o se attenderà di vederle in qualche fiera da lui fequentata! Ci si può sbagliare? Certo! Ha sbagliato anche chi vorrebbe tirare il sampietrino ma forse non rammenta i suoi di sbagli. Può capitare a chiunque. E certamente è capitato, capita e capiterà anche a me. Ma non stupitevi nemmeno che visto quanto sopra, io abbia auspicato ulteriori pareri. I più fondati sono i tuoi e quelli di Andrea Imperatore. E vi ringrazio per aver condiviso aspetti ignari ai più. Me compreso. Come il fatto che il cofanetto in tuo possesso, che ad oggi sembrava quasi un pezzo unico, sia uguale a quello di Prokynator_83. Pur se privo di stemma sul davanti che invece si trova su altri esemplari. Sulle BESE non nutrivo dubbi, anche se non ero al corrente che la serie fosse composta da una PROVA e da 5 standard. Ho elencato quali secondo me sono vere, quale un riconio perché di peso difforme, quali attendevo il parere ad altri, e quali le differenze che avevo notato su questa moneta. Ho anche detto che ci potrebbero stare, ma aggiungendo che reputo necessaria la perizia della moneta. E se possibile fugare i dubbi sulla provenienza. E’ peccato dire ciò? Come non nutro dubbi che un perito italiano, con le monete in mano, possa esprimere un parere certo. Altrimenti non avrei consigliato a Prokynator_83 di fare un viagig così lungo fino in Italia.
    2 punti
  19. Si tratta di un quattrino di Mantova emesso a nome di Vincenzo I Gonzaga. https://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-VI1/2 Un tempo era attribuito alla zecca di Casale e per questo motivo nei vecchi cataloghi (vedi anche il CNI) e in alcuni cataloghi di case d'asta ancora ancorate ad una bibliografia ormai obsoleta lo troverai assegnato alla zecca piemontese. Ciao Mario
    2 punti
  20. Ciao,dalla prima immagine sembrerebbe di leggere al centro SIC...potrebbe essere quindi un quattrino con motto SIC e due C accostate o intrecciate di Vincenzo I Gonzaga ..ma aspetta altri pareri
    2 punti
  21. Metterò in due puntate le notizie che ho potuto raccogliere sul contorniato. Il diritto raffigura APOLLONIO di Tiana, enigmatica figura di mago e filosofo neo-pitagorico, espressione tipica del sincretismo religioso dell'età imperiale, che conosciamo attraverso una biografia di Filostrato scritta per invito di Giulia Domna, la seconda moglie di Settimio Severo. Dopo un periodo di meditazione in Panfilia e in Cilicia, Apollonio comincia da Antiochia i suoi viaggi che hanno lo scopo di progredire nella sapienza e purificare, ovunque, il culto degli dei. Visita Babilonia e l'India, dove compie le guarigioni miracolose di un paralitico e di un cieco; poi ritorna in Occidente, visitando varî luoghi della Grecia, tra cui Atene e Corinto, e viene a Roma. Qui, con i suoi miracoli, trionfa delle difficoltà creategli da Tigellino e da Nerone, finché l'editto di quest'ultimo, che espelle dalla città i filosofi, lo costringe a partire. Apollonio visita allora la Spagna, l'Africa, la Sicilia, Alessandria, e i "gimnosofisti" (asceti, fachiri) dell'Etiopia, dove conobbe l’imperatore Vespasiano. Interessante il racconto delle sue relazioni con Vespasiano e Tito, in Alessandria e in Tarso; di ritorno in Italia, incute rispetto a Domiziano, che vorrebbe farlo imprigionare. Forza, in Grecia, l'ingresso dell'antro di Trofonio, che è in comunicazione con l'Ade; in Efeso ha la visione della morte di Domiziano, e l'annuncia. Apollonio di Tiana morì sotto l'imperatore Nerva. Enigmatica da un punto di vista numismatico è la legenda del diritto che raffigura il busto laureato e barbuto del nostro: APOLLONI – VS TFANEVS, con la F al posto della E nel nome della città di Apollonio il cui occhio sembra quello di un pesce lesso (l’osservazione è mia). Il rovescio raffigura un arco a testa tonda con decorazione ad ogni estremità su colonna con capitello corinzio. Sotto un negoziante togato, in piedi, di fronte con testa rivolta a sinistra, dietro a un tavolo sul quale vi è un mucchio di piccoli oggetti di forma circolare. La mano sinistra del negoziante è sul tavolo mentre la destra è alzata verso il cliente togato, in piedi a destra, con la mano destra allungata sulla merce. Sulla destra la cliente con uno scialle sopra la lunga tunica, in piedi a sinistra e con la mano sinistra allungata. Buona notte e alla prossima.
    2 punti
  22. Da garfagnino non potevo sottrarmi di ricordare, a distanza di un secolo, quel tragico evento che martoriò la mia terra la mattina del 7 settembre 1920. Solo la seconda guerra mondiale fu peggiore della disgrazia che colpì Garfagnana e Lunigiana il 7 settembre 1920, erano le 7:56 di una nefasta mattina quando una violentissima scossa di terremoto colpì quei territori. Il terremoto del 1920 fu avvertito in tutto il centro nord fino a Milano, i sismografi dell'epoca segnalarono che l'intensità all'epicentro della scossa (Villa Collemandina, un piccolo borgo della Garfagnana) fu del IX-X grado della scala Mercalli (per rendersi conto bene questo sisma fu ben superiore di quelli avvenuti pochi anni fa sia a L'Aquila che in Emilia). Ma quello che importa non sono i dati tecnici, quello che importa veramente è la tragedia umana che si era abbattuta sulle teste dei garfagnini. I dati ufficiali parlavano di 171 morti (ma furono molti di più) 650 feriti e migliaia di persone senza casa. La scossa avvenne in un momento della giornata nel quale le persone erano impegnate nel lavoro dei campi, era infatti abitudine dei contadini di alzarsi all'alba mentre nella case rimasero donne e bambini che furono le principali vittime. Il tutto ebbe inizio il giorno precedente, era il 6 settembre, quando alle 16:25 una scossa del sesto grado Mercalli e una alle 22:30 del quarto grado Mercalli preparavano il viatico al grande terremoto della mattina seguente. Molte persone si salvarono perchè decisero di dormire all'addiaccio impaurite dalle due scosse avvertite in precedenza. Possiamo immaginare il dopo terremoto... la ricostruzione fu lentissima, praticamente la Garfagnana era tagliata fuori da qualsiasi via di comunicazione importante e quindi difficilissima da raggiungere, gli aiuti tardarono ad arrivare. La fatica della ricostruzione pesò come un macigno sugli abitanti rientrati da poco tempo dai fronti della I guerra mondiale. Un biglietto della "lotteria Italiana a profitto delle Regioni devastate dal terremoto". Le iniziative sul territorio per i cento anni dal terremoto sono molteplici, questa sera, alle 21:10 sul canale Rai Storia andrà in onda un documentario che ricostruisce, grazie all’aiuto di materiali d’archivio e testimonianze dell’epoca, i tragici fatti di quel giorno e il periodo successivo fino alla ricostruzione. Non ho volutamente inserire immagini di quella catastrofe per non aggiungere ancor più un senso di desolazione, voglio solo ricordare ed onorare con queste poche righe quelle 171 persone, miei conterranei, che hanno perso la vita in quel triste giorno. Buona giornata.
    1 punto
  23. DE GREGE EPICURI Discussione molto interessante. Gli oggetti sul tavolo,al rovescio del contorniato, a me sembrano dei frutti: par di vedere anche le foglioline. Potrebbero essere dei frutti simbolici o con aspetti magici (mele? melograne? ) Quanto al dilemma pagani/cristiani, o meglio: senato/imperatore/vescovi, la situazione è molto diversa fra IV e V secolo. Se nel V il cristianesimo era ormai indubbiamente religione di stato, nel IV la battaglia era in pieno svolgimento. Anzitutto, c'è stato l'intermezzo dell'imperatore Giuliano. Poi, la polemica sull'altare della Vittoria fra Simmaco e Ambrogio, che è del periodo 382 (rimozione dell'altare da parte di Graziano) -385 o forse 390 (interventi di Simmaco, risposte di Ambrogio e prevalere di quest'ultimo), fino alle varie decisioni di Teodosio che proibì i culti antichi. Visto che (a quanto ne so) i contorniati non sono datati con assoluta precisione, si può pensare ad emissioni "senatorie" durante la fase del confronto.
    1 punto
  24. Qui siamo in un forum di numismatica........... elementi come lei non postano neanche un 50 Lire. Comunque stia con le sue convizioni, ho sbagliato io a risponderle
    1 punto
  25. 1 punto
  26. Tranquillina/Artemide (CNG 93, Lot: 796) LYDIA, Daldis. Tranquillina. Augusta, AD 241-244. Æ (22mm, 4.50 g, 6h). ΦOVP TPAN KVΛΛЄINA, laureate and draped bust right / Δ AΛ[Δ]IANΩN, Artemis kneeling on stag recumbent right, holding it by the horns. Unpublished in the standard references. EF, green patina, some roughness. Apparently unique. CNG 93, Lot: 796. Estimate $150. Sold for $100.
    1 punto
  27. Simone, già adocchiato in altre sezioni. Lascia stare... facciamo fare al @CdC il suo lavoro semmai lo riterrà opportuno...
    1 punto
  28. Almeno una cosa giusta l'hai scritta!
    1 punto
  29. 1852 Regno delle due Sicilie - Ferdinando II° - mezzo tornese + un tornese
    1 punto
  30. E' una tipologia di emissioni che mi ha sempre intrigato (e come non poteva farlo essendo appassionato di monete imitative?) tant'è che ne possiedo alcuni esemplari. Belle monete dalla storia interessante e ancora misteriosa per molti aspetti. Circa l'ultimo pezzo postato, a mio avviso, esula dalla emissioni del limes propriamente dette nel senso che indubbiamente proviene dal limes, ma credo appartenga al filone delle emissioni fraudolente e non "fiduciarie" (chiamiamole così) quali potevano essere quelle del limes. PS @joannes carolus le collezioni di nicchia son sempre le più belle a mio avviso, perchè offrono un valore aggiunto considerevole e, spesso e volentieri, riservano molte sorprese a differenza delle emissioni più studiate e comunemente collezionate
    1 punto
  31. Secondo il more veneto l'anno incominciava il 1 marzo. Quindi essendo Pisani stato eletto il 17 gennaio, le monete coniate in gennaio e febbraio avevano la data 1734. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  32. I casi sono 3. Una variante non conoscuita ,il punzone del numero 5 che usavano per fare il conio era un po usurato e sembra un 3 oppure come ultima cosa il conio sporco ha modificato il 5.
    1 punto
  33. Buongiorno, opto per la seconda,i tornesi di Filippo II hanno tutti la E (almeno fino adesso)...
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  34. Si parla di Carlo II, giusto?
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  35. Questa invece dovrebbe essere la prova in argento della lira 1907 II tipo. Simonetti 140 /1 Pagani PP 255. Rappresenta la prima prova eseguita dalla zecca senza il cerchio che incornicia la leggenda al dritto, senza scritta PROVA e le iniziali SJ. Contorno che reca in incuso FERT tra nodi e rosette Titolo argento 835/1000 peso gr. 5 .Al dritto dietro il collo del re la firma D. Calandra non facilmente leggibile da foto.
    1 punto
  36. Il mio pensiero. Stavo riguardando questo contorniato. Da profano, mi e' saltata all'occhio la netta differenza di conservazione tra il rovescio ed il dritto. Secondo voi: Vi sembra plausibile che il contorniato abbia subito un intervento di lifting proprio al dritto? Cosa ne pensate? Torno alla carica con @apollonia: cosa mi sai dire su questo contorniato, in particolare sul suo rovescio? Ciao e buona notte. Stilicho
    1 punto
  37. Posto una moneta che mi piace particolarmente come conio, una delle poche che ho in collezione prima del Regno di Ferdinando IV°: Carlino di Carlo II° - 1699
    1 punto
  38. Quello che si intravede non è certamente il filo di sicurezza diciamo che dando solo ed esclusivamente un parere a monitor , e con le immagini fornite non proprio nitidissime, un spl/sup ci può anche stare.
    1 punto
  39. Bè, questo è il bello della Numismatica. La ricerca che non finisce mai... Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  40. Se si potesse vedere una foto inerente i FERT, qualche dubbio si potrebbe dipanarlo con maggiore sicurezza.
    1 punto
  41. Qui c'è il link del tondello non bimetallico esitato all'asta Montenegro 10 del 2017: http://www.casadastemontenegro.it/lotti/lotto-384-asta-10/ Chi possiede il Luppino prove e progetti dovrebbe verificare se è catalogata anche la versione bimetallica....
    1 punto
  42. Io prima di sparare cifre a casaccio proverei ad informarmi meglio. Non so il valore di questo tondello, ma un suo omologo non bimetallico è qui classificato, e in un'asta Montenegro del 2017 fece quasi 4000€: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ITLP/73 Consiglierei quindi al proprietario di fare qualche ulteriore verifica, prima di bollarlo come tondello senza valore.
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  43. Ciao Sirlad, come forse sai io colleziono banconote non monete e di queste ultime non so assolutamente nulla, quello che dico lo dico da appassionato di notafilia, settore di nicchia della numismatica. In tema di banconote mi scontro spesso con la superficialità di sedicenti studiosi che citano supinamente altri senza darsi pena né di citare la fonte né di controllare le informazioni che riportano. Questo atteggiamento è inaccettabile in qualsiasi disciplina ma in numismatica è la norma. Faccio un esempio: nel febbraio 2011 Giovanni Graziosi pubblica un articolo su Panorama Numismatico col titolo "Mille lire al mese" e quando parla delle 1000 lire "ornata di perle" dice "...i disegni della banconota da 1.000 lire tipo 1946 furono eseguiti da G. Garrasi." Ora, è evidente che si sbaglia dal momento che sulla stessa banconota, al fronte in basso a destra, c'è scritto "R. Garrasi Dis." L'autore dell'incisione è Renato Garrasi, di cui tra l'altro non si sa quasi nulla (disinteresse verso l'argomento?). Ma la cosa sgradevole è che, 7 anni dopo, Giovanni Ardimento e Gaetano Russo pubblicano un libro intitolato "Mille lire al mese. Tre secoli di storia raccontati da una banconota" e dicono "I disegni della banconota da lire mille tipo 1947 [...] furono eseguiti da G. Garrasi su soggetto tratto dalle Tre Grazie della Primavera di Botticelli." Senza citazione della fonte e senza nemmeno osservare la banconota di cui parlano! ? Questo è solo un esempio, per dimostrarti che potrei andare avanti a lungo ti dico solamente che, sempre a proposito di questa banconota, nel rinomato catalogo Crapanzano, Giulianini, Vendemia si legge "Filigrana: testa dell'Italia con i capelli intrecciati con spighe e frutti" mentre bastava leggere il decreto di emissione 15 marzo 1947 per leggere che "La filigrana è costituita da una testina con profilo muliebre raffigurante l'Abbondanza." Dunque, minore di che? Minore di altre discipline tipo, ad es... la storia, dove ogni citazione è fedelmente riportata e il riferimento ai documenti originali è un crisma sacrosanto. In notafilia invece no, e a leggere i messaggi in questa discussione mi sembra che anche in numismatica le cose non siano molto diverse. Sembra quasi che, più che una disciplina, sia una sorta di rubrica "Forse non tutti sanno che", in cui puoi scrivere un po' quello che ti pare tanto sotto l'ombrellone nessuno si metterà a controllare se quello che dici è vero o no...
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  44. Un insediamento dell'età del Bronzo scoperto nel Salento Un saggio di scavo eseguito dalla Soprintendenza archeologica di Brindisi, Lecce e Taranto lungo il litorale di Nardò ha riportato alla luce una piastra in argilla per la cottura degli alimenti e una gran quantità di ceramiche dell'Età del Bronzo medio (XV secolo a.C.). L'intervento, nella penisola dell'Aspide tra Santa Caterina e Santa Maria al Bagno, ha avuto il supporto operativo del Comune di Nardò. https://bari.repubblica.it/cronaca/2020/09/03/news/archeologia_insediamento_eta_del_bronzo_salento-266161871/amp/ Una piastra in argilla per la cottura degli alimenti, sepolta sotto pochi centimetri di terra. È quanto emerso durante un saggio di scavo eseguito dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto lungo il litorale neretino, sulla penisola cosiddetta dell’Aspide, a metà strada tra le marine di Santa Caterina e di Santa Maria al Bagno. La località, tutelata con vincolo archeologico da circa un anno, era nota da tempo per la presenza di materiale ceramico disperso in superficie e per la presenza di un muro di chiusura della penisola ben visibile nelle fotografie aeree del secondo dopoguerra. Tutto ciò lasciava presumere l’esistenza di testimonianze archeologiche nel sottosuolo, ora finalmente venute alla luce. Il rinvenimento di queste ulteriori evidenze risale, però, allo scorso gennaio quando il Gruppo Speleologico Neretino ha segnalato alla Soprintendenza la presenza di alcune pietre infisse nella terra, che delimitavano piccole aree rettangolari e quadrangolari, probabilmente scoperte dalle mareggiate del novembre scorso. Il saggio, che ha interessato solo metà di una di queste evidenze, ha riportato alla luce una piastra in argilla concotta ben conservata e una gran quantità di ceramica dell’Età del Bronzo medio (XV secolo a.C.) che fa pensare ad un contesto abitativo, quindi ad un piccolo insediamento, in relazione visiva con il promontorio di Torre dell’Alto, dove è attestato un muro di fortificazione databile sempre alla stessa epoca. «La scoperta -spiegano dalla Soprintendenza- conferma ciò che la bibliografia scientifica aveva ipotizzato negli ultimi decenni e potrà fare luce sulle dinamiche insediative che hanno interessato il litorale ionico in particolare e il Salento più in generale in una fase fondamentale della protostoria. Ora sarà importante reinterrare la testimonianza, per poterla tutelare in vista di altri saggi su un’area più vasta. L’auspicio è di poter intervenire a breve e di poter riportare alla luce altre evidenze che potranno essere valorizzate in futuro e che si prestano a diventare una passeggiata archeologica in un contesto di grande valenza paesaggistica, a breve distanza dal frequentatissimo lungomare e oggetto di attenzioni anche da parte degli affezionati bagnanti. L’intervento ha avuto il supporto operativo del Comune di Nardò». https://www.leccesette.it/nardo/72672/piastra-di-cottura-delleta-del-bronzo-continuano-le-scoperte-sul-litorale-neretino.html xresize.php,qsrc=,hwww.leccesette.it,_archivio,_terracotta.JPG,aw=1000,aq=100.pagespeed.ic.0b98thJaoL.webp
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  45. @Emilio Siculo Il mio pensiero Pur da semplice appassionato, devo dire che è proprio bello, soprattutto il dritto. Tuttavia, anche se meno bello da punto di vista estetico, mi incuriosisce molto il rovescio. Cosa rappresenterà? Probabilmente il segreto è nella vita di questo personaggio, che (lo ammetto) non conoscevo affatto e la cui biografia è davvero originale. Ho visto che il contorniato è stato emesso nel IV secolo (c'è scritto sotto Valentiniano I). Un po' strano no? Visto che Apollonia di Tiana è un personaggio del I secolo d. C. Ciao e buona giornata. Stilicho
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  46. Dai, è falsissima. Basti confrontare il bordo (pressoché assente) e la perlinatura (del tutto difforme), per non parlare del resto.
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