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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/07/20 in tutte le aree

  1. Ciao a tutti, Correva l'anno 2014 all'epoca collezionavo le monete di Vittorio Emanuele III in generale ed ero sempre alla ricerca della moneta migliore e quando la vedevo spendevo l'intero importo senza contrattare come faccio in questo periodo anche se faccio un'altra tipologia. Un giorno d'estate al bar un amico commerciante mi avvertì che aveva alcune monete da farmi vedere e senza impegno ci si poteva accordare per un eventuale acquisto. Il giorno dopo mi fece vedere due monete completamente diverse da quelle collezionavo anche se erano il medesimo "tondello" senza pensarci su due volte le acquistai e le spedii a un professionista del settore per farle periziare. Vi confido che avendo una moneta diversa ero perplesso ponendomi mille domande: 1) Ho fatto bene? 2) Mi piaceranno in seguito? 3) E tante altre domande Oggi anno 2020 quando ogni giorno vedo questo 20 Centesimi Esagono 1919 penso sempre che ho fatto bene ad acquistarlo per vari motivi anche affettivi e mai lo cederò. Vi confesso che l'ho anche venduto ad un collezionista di Ferrara e mi pentii subito e lo riacquistai all'importo pattuito più un extra per scusarmi e soprattutto per tenere alto il nome del commerciante che adesso non c'è più lasciando un enorme vuoto numismatico nella mia città. Concludendo per i meno esperti di numismatica questo che sto per pubblicare è un rarissimo esemplare brockage e in convegni aste e altro non ne ho trovato ancora uno in vendita. Ecco che arrivano le domande ringraziando fin da subito a chi risponderà: Vi piace la moneta? Se un giorno la vedrete l'acquisterete anche voi? Tralasciando il grado di conservazione quanto la pagareste? Considerando l'alto valore numismatico ed eventualmente anche affettivo per i più giovani facendo delle rinunce in seguito? Forse vi avrò stancato leggendo la discussione quindi grazie di tutto e un saluto, Gabriele
    4 punti
  2. Dico la mia: la moneta è un'interessante curiosità che sicuramente cercherei d'acquistare per far compagnia al mio esemplare del 1919 (vedi sotto). Tuttavia, rimane un semplice errore di conio (seppur assai raro) che storicamente non aggiunge nulla, quindi oltre una certa cifra non andrei. Complimenti, comunque, perché è un esemplare più che degno di stare nella collezione dedicata a V.E.III...
    2 punti
  3. Complimenti a tutti i partecipanti a questa discussione: veramente dettagliata, ben spiegata e interessante anche per chi, pur nell'ambito del collezionismo delle veneziane, non segue questa tipologia di moneta. Un grazie sincero da parte mia: ho imparato moltissimo!
    2 punti
  4. Mi avete fatto ricordare che ho circa 600 cataloghi - per motivi coniugali - relegati nel box, ricordo che ne ho qualcuno di quelli "importanti". Appena ho tempo ne riesumo qualcuno!
    2 punti
  5. Quale denario? Sì, una delle più belle. Sì, e sul rovescio di questo denario conduce una biga di cavalli marini tenendo le redini in una mano e brandendo il tridente nell’altra. Sì: un maschio (Tritone) e due figlie, Rodo e Benthesicima. Sì, Salacia, la moglie del dio Nettuno e dea dell’acqua salata. A differenza del marito che spesso si incapricciava per qualche ninfa, Anfitrite fu una sposa paziente, fedele e indulgente e spesso lasciava correre. Una volta però si ingelosì e volle vendicarsi della rivale, la bellissima ninfa Scilla. Chiese consiglio a Circe, la maga figlia di Helios, la quale le diede delle erbe magiche da stemperare nelle acque dove la ninfa era solita fare il bagno, una costa della Calabria sullo stretto di Messina. Appena Scilla si immerse nelle acque venne trasformata in un mostro con dodici piedi e sei lunghissimi colli, con sei teste dalla cui bocca uscivano insistenti latrati. Il mostro prese possesso di una caverna della costa calabra di fronte al quale, sulla costa siciliana, c'era un'altra caverna dove abitava un altro mostro, Cariddi, figlia di Poseidone e di Gea. Le navi per attraversare lo stretto, dovevano evitare di cadere nel vortice d'acqua provocato da Cariddi, che inghiottiva e rigettava poi fuori il mare, e Scilla che poteva divorarle. Brava. La mia domanda sul denario è dovuta al fatto che questi denarii, a differenza del quello del quiz, sono serrati. Se nessuno provvede, metterò io il rovescio della moneta del quiz. apollonia
    2 punti
  6. Buongiorno, per peso e dimensione escludo che sia un dupondio (non è una regola ferrea e generale che questa tipologia di moneta rechi la corona radiale, che comunque portano nei loro dupondi i due imperatori che considero). Tanto meno è un asse. E' invece un sesterzio sia pure di peso leggermente calante. Il profilo farebbe inizialmente pensare a CARACALLA, Augusto (198-217). Nel qual caso però al diritto troveremmo legende troppo brevi perché "ANTONINVS" venga a trovarsi così in alto (la più lunga nella parte iniziale sarebbe "M AVREL ANTONINVS...") Più probabilmente quindi potrebbe trattarsi di ELAGABALVS (218-222), con due legende compatibili con gli spazi disponibili lungo il contorno sinistro: "IMP IMP CAES M AVR ANTONINVS AVG" o ancora meglio "IMP CAES M AVR ANTONINVS PIVS AVG", che anche a destra coprirebbe bene il contorno. A conferma sembra di vedere dopo ANTONINVS, la P di PIVS). Ciò detto, e sempre che io non abbia detto corbellerie, resta da cercare la moneta. Personalmente potrò farlo in serata. Saluti a tutti HIRPINI
    2 punti
  7. Il denariio è di Q. Crepereius M.f. Rocus, Denario, 72 a.C., Roma Al D Anfitrite che nella mitologia greca è una delle Nereidi. È anche la sposa di Poseidone (raffigurato al R del denario che conduce una biga) Ha 3 igli, IL più noto è Tritone Nella mitologia romana è detta Salacia. Da qualche parte ho letto che fu responsabile della trasformazione in mostro di Scilla grazie all aiuto della maga Circe (ma non ho approfondito la ricerca)
    2 punti
  8. 1947 Banca d'Italia 500 lire Einaudi Urbini Altre banconote della fine degli anni '40 come la 1.000 lire testina d'Italia e le due marinare (5.000 + 10.000), mantennero a lungo il loro valore facciale anche dopo la fine del corso legale, da fuori corso furono accettate per il cambio sino alla loro prescrizione avvenuta il 27 aprile del 2002. Questo biglietto da 500 lire che presento invece andò anzitempo in prescrizione perchè la prerogativa di stampare biglietti da 500 lire passava dalla Banca d'Italia al Ministero del Tesoro. La cessazione del corso legale avvenne dopo l'estate del 1966 e sono stati accettati per il cambio solo sino al 31 dicembre dello stesso anno. Proprio nel 1966 fu prodotta a cura del Ministero del Tesoro la banconota da 500 lire aretusa.
    2 punti
  9. Scusate l'immagine capovolta ... mi risulta così comunque la carichi.
    2 punti
  10. Buonasera a tutti cari amici, vi presento il mio recente acquisto, uno dei pochissimi di quest'anno sciagurato. Ormai le monete piccole non mi saziano più, le voglio sempre più grosse... Data la ristrettezza delle finanze, il tentativo di foro è l'amico che mi ha consentito l'acquisto di questo piccolo bisonte (76,53 grammi). Ogni commento è il benvenuto.
    1 punto
  11. 1 punto
  12. Concordo. La tipologia soffre di così tanti difetti, che riuscire a trovarne uno come questo senza svenarsi è già una fortuna dovuta al foro Bella patina intensa, modulo molto ampio, bellissimi rilievi che come alcuni di voi hanno fatto notare, danno il loro meglio fin nei dettagli più critici... il foro c’è... pace, ma non mi sembra aver deturpato più di tanto il flan. c’è molto da guardare oltre al foro dai, che tutto sommato diciamo che ha una sua “utilità”: rendere abbordabile una moneta che solitamente non lo è (specie con questi rilievi), per un Collezionista che la sappia apprezzare.
    1 punto
  13. Io cerco di rispondere per farti capire il mio pensiero... La moneta in questione è stata giudicata dai più un falso d'epoca per l'insieme dei particolari che fanno pensare a una produzione non in zecca.. Le lettere delle legende, la fattura del ritratto e quella dello scudo. La data anomala è, come stato già detto, possibile che sia stata inserita proprio per evitare sanzioni. Se è come penso un falso è stato fatto molto bene rispetto ad altri esempi dell'epoca, ma ha troppe anomalie. Chi lo ha acquistato sapeva quello che faceva, i falsi d'epoca sono comunque dei pezzi molto interessanti.
    1 punto
  14. @apollonia l’articolo che citi dice esattamente quello che ho detto
    1 punto
  15. Altri due falsoni piu' evidenti
    1 punto
  16. è proprio quella che intendevo io. I (serratus) fra parentesi dopo var. indicano che il denario di cui questo è una variante è serrato. Sarebbe interessante conoscere altri eventuali denarii coniati sia come serrati sia nella forma convenzionale. apollonia
    1 punto
  17. Mi confermate la zecca di Cizico. Grazie. Saluti elio.
    1 punto
  18. La moneta è sempre quella, ogni tanto ripassa da NAC intorno ai 5000€... https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G39/1 (v. Passaggi in asta)
    1 punto
  19. Se i resti delle lettere sul rovescio fossero compatibili con ROMA direi 339/4a, per esclusione visto peso e diametro, la moneta è davvero molto corrosa. https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-B65/4
    1 punto
  20. Buonasera Uzifox. Il nastro di questa medaglia mi lascia alquanto perplesso. L'unica medaglia analoga che avevo già visto appesa ad una lungo nastro è quella dell' "Ordo Equitum Sancti Georgii" del Dogatum Genuense, un Ordine Goliardico della Università di Genova, ed i colori bianco e rosso sono quelli della città. Quello appeso alla medaglia che hai mostrato sembra derivare da un tartan scozzese ed anche lo spillo necessario per appenderla sembra denotare una creazione artigianale, casalinga. Che un esemplare di questa medaglia possa essere arrivato in Gran Bretagna non mi stupisce, con il traffico navale che Genova ha sempre avuto: è una medaglia molto popolare tra la gente del Mare Tirreno, magari un marinaio inglese se l'è portata con sé per ricordo e l'ha tramutata in una sorta di decorazione portativa, con tanto di nastro. La tua supposizione è ampiamente plausibile e la penso così anch'io : dubito che sia stato un italiano a prendere una iniziativa del genere, sarebbe quasi irridente avere appeso una medaglia religiosa ad un lembo di un indumento. Saluti.
    1 punto
  21. Non dovresti pubblicare la foto di una moneta originale, ma la TUA. Hai detto tutto sui dati ponderale ecc ecc, dovresti dire anche quanto l'hai pagata, e quando. Saluti TIBERIVS
    1 punto
  22. Avrei qualche domanda in merito alla suddetta moneta: - fin dal primo post avete considerato la moneta un "falso interessante". Le vostre considerazioni si basano sul fatto che la data ( 1619 ) sia inedita, su particolari evidenti, su una visione d'assieme ? - dalla descrizione della nota e stimata Casa d'Aste, si legge: Data probabilmente inedita, non riscontrata in nessun catalogo specializzato - Patina di medagliere, q.BB (C.N.I. -) (Sim. n. -) (Ravegnani -) Non è accennato al "falso d'epoca". - nel caso l'ipotesi del "falso d'epoca" ( non voglio mettere assolutamente in dubbio la vostra esperienza ) sia confermata, non vi sembra strano che la Casa d'aste non abbia ritirato il lotto ? La moneta è stata venduta a più del doppio della "base", l'acquirente era consapevole di comperare un "falso d'epoca" seppur interessante? Le mie domande sono poste senza alcuna polemica, ma solo con l'intento di imparare e di aumentare la mia esperienza nel campo della numismatica. Grazie a chi mi vorrà rispondere ed un Caro Saluto a Tutti,
    1 punto
  23. Buongiorno a tutti! Ho colto l’occasione di un nuovo acquisto per riprendere questa discussione. E’ appena entrata “in famiglia” ? questa bella moneta da 1 Lira del 1906 e nonostante io non sia migliorato con le foto, volevo mostrarvela 1 LIRA Diametro : 23 Peso : 5 Metallo : Ag 835/.. Bordo : LIBERTAS LIBERTAS tra stellette Zecca : Roma Anno di emissione Tiratura 1898 20000 1906 30000 DRITTO: stemma coronato della Repubblica, fra due rami di alloro e di quercia legati in basso con un nastro su cui campeggia la scritta LIBERTAS, in basso l'indicazione dell'autore (SPERANZA). Circolarmente la legenda RESPVBLICA S. MARINI. VERSO: valore (1 LIRA) e millesimo su tre righe contornato da due rami di alloro, in basso il segno di zecca.
    1 punto
  24. Mi pare di vederne anche qualcuno di più (dalla foto) Nelle monete antiche non si può pretendere il Fior di Conio, che per me proprio non esiste, e spesso nemmeno si trova lo SPL+. Colpetti, buchi(ni), graffi, mancanze sul bordo sono la norma. Questa è la mia e non è esente da difetti. Da una vecchia asta inglese, per me è BB.
    1 punto
  25. Buon giorno a tutti. Ero sparita dal forum ed ho dovuto aspettare l'aiuto per iscrivermi nuovamente perché non sono in grado di farlo da sola . Nuovamente complimenti per le monete che a me sembrano in linea con le altre. Sul senza punto c'è un segnetto tra III e la R e uno sopra la E di Emanuele al dritto sul bordo , e al rovescio ,sulla veste, ma non riesco a capire di che cosa si tratti. Forse dei semplici avvallamenti di conio . La seconda moneta figura meno bene ,come prima impressione, ma pur osservandola con attenzione non riesco a capirne il motivo forse solo la foto meno nitida. Mi perdoni le osservazioni ma ha abituato a delle monete e a delle immagini tanto belle che per fare delle considerazioni bisogna andare a cercare il pelo nell'uovo. Dopo tutto questo sproloquio direi fdc quella senza punto, meno affascinante, ma anche lei fdc la seconda. Cordialità Gabriella
    1 punto
  26. Denarius gentis Crepereiae https://it.wikipedia.org/wiki/Anfitrite
    1 punto
  27. La corretta forma latina di Cicogna è Ciconia , ma a quanto pare si usava anche Ciconea.
    1 punto
  28. Non me ne voglia @Lucretiu ..e nemmeno Cicogna se devio dal topic principale, ma prendo spunto da alcuni passaggi (due riportati sopra) per fare un ragionamento che mi prende da parecchio tempo e che, pur con tutti i limiti che questo può avere, non trova apparentemente logica spiegazione. Al riguardo, chiedo sin da subito a tutti gli amici venetici di "smontare" tranquillamente le considerazioni che vado a fare di seguito, anche perchè molto ben più documentati di me e, conseguentemente, la loro conoscenza di eventuali editti o proclami può fornire, appunto, elementi di certezza che io, invece, non ho. Vengo al dunque. Più quindene (o poi i vari lunghi "Periodi" di Zecca) hanno visto la concomitante presenza di Massari con analoghe iniziali del nome e cognome, caratteri descrittivi, questi, che dovevano comparire nelle monete dai medesimi emesse. Tale aspetto, come sappiamo, consentiva alle Autorità di risalire ai Massari volta per volta competenti e, conseguentemente, responsabilizzava i medesimi a tenere una condotta diligente in tutte le fasi della vita di Zecca, dall'entrata dell'argento da monetare sino all'uscita delle nuove monete coniate. E' quindi evidente che l'impostazione di tale adempimento amministrativo (perchè di questo si tratta) costituiva una componente alla base dell'eventuale procedimento sanzionatorio comminato al Massaro responsabile della coniazione di una (o meglio, di una partita di...) moneta "difettosa". Ma questo ragionamento non può essere fine a se stesso, la Repubblica ci ha tramandato un sistema di pesi e contrappesi "amministrativi" che prevedevano necessariamente una forma di tutela, perchè la "Repubblica" non avrebbe potuto permettersi il dubbio, in presenza di uno Scudo "sgraziato" con sigla AB, di non saper se sanzionare il Baffo o il Basadonna e, tanto meno sanzionare erroneamente uno per l'altro. Allora, prendendo spunto dalle osservazioni di Marco @DOGE82, che prima ricordava che non tutti i Massari avevano ricevuto la "patente" per battere Scudi, e su quanto considerato qualche anno fa (o giù di li) con Luciano @417sonia su analoga questione, poi non approfondita, mi chiedo: non è che quando si verificava una combinazione come questa (due sigle uguali nella stessa quindina) uno solo dei Massari era dedito alla coniazione degli Scudi, come a ripartirsi le monete ed in tal modo evitare promiscuità foriere di sola confusione? @Arka @gigetto13 @fabry61.... Non linciatemi......? Paolo
    1 punto
  29. Trovato. A. Tkalec AG, Auction September 2008, lot 258, 08.09.2008 A COLLECTION OF ROMAN REPUBLICAN BRONZES. Part II C MARCIUS CENSORINUS AE-As, 14.65 g. Rome, 88 BC. Obv.: NVMA POMPILI / [ANCI] MARCI Jugate heads of Numa Pompilius and Ancus Marcius r. Rev.: [C CE]NSO [RO]MA Two ships crossing, column. Cr. 346/4a; BMC 2415. Light green patina. Near EF. Estimate: 500 CHF
    1 punto
  30. @okt @saturnus83 ... bingo ? (a domani la reazione per @okt, le ho esaurite)
    1 punto
  31. caro @El Chupacabra, tu ci solletichi con queste graditissime incursioni sul rame e altri metalli di VEIII con tondelli al top e la tua competenza non è in discussione, pertanto, "pretendo" che tu insista con questo filone ? allora do un qFDC/FDC ad entrambe. graffietti ad entrambe e capelli non perfetti, rame più bello, parzialmente rosso, la prima. Nel momento in cui parli di 5 C 1913 prora "senza punto" devi aspettarti ex abrupto l'osservazione sulla autenticità e bene hai fatto a citare i punti salienti. io guarderei solo il bordo perchè onestamente il dettaglio della fogliolina mi sembra troppo complicato e pur spremendo la retina, mio limite , non riesco ad apprezzarlo anche se imparo dagli esperti che così è. mi permetto di postare la foto della mia, la fonte è da asta, poichè da lì l ho acquisita e la mia foto sarebbe meno bella. Ma se insistete mi cimento.. chiusa FDC Tevere.
    1 punto
  32. Io mi butto con qFDC la prima e SPL/qFDC la seconda. Per la seconda mi sembra che i dettagli del seno al R siano un po'consumati. In ogni caso, come sempre per le monete della tua collezione, bellissime entrambe!
    1 punto
  33. Anche queste due belle monete. Però, prima di addentrarmi nel gioco delle conservazioni, vorrei esporti un piccolo dubbio sulla prima. Hai evidenziato la differenza del senza punto (la prima) e con il punto (la seconda). Facendo il pignolo mi sembra di intravedere nella prima che il punto sia abraso, o meglio si intravede qualcosa dove dovrebbe esserci il punto. E' così? Per la conservazione direi qFDC la seconda e SPL la prima.
    1 punto
  34. Buondí...io non sono sicuro,ma credo che entrambe siano un pochino sotto,rispetto a ciò che abbiam visto fin ora,o la foto mi inganna un po,o mi perdonerai @El Chupacabra se erro?...tutte e due qfdc, perchè noto nei bordi qualche segno di contatto,lieve...o almeno cosi sembrerebbe...nella seconda un po l ombelico non perfettamente definito come la 1, nella prima invece il re non ha i capelli perfetti come nella 2..in sostanza x me si equivalgono(scusate i giochi di parole)...restano ottime monete ovviamente..saluti
    1 punto
  35. Ciao @Zenzero, La prima "Hemilitra con i sei globetti" e genuina, ha dei problemi di corrosioni e difetti di metallo, ma è del tutto naturale. La seconda , la litra e anch'essa genuina, ma ripatinata per cercare di attenuare le incrostazioni di natura corrosiva. Sarebbe stato opportuno lasciarle al naturale.
    1 punto
  36. beh.. la prima ha un colore più fresco... la seconda sembra abbia fatto qualche passaggio di mano.. pur non percependo usura evidente.. direi fdc la prima, qfdc/fdc la seconda
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  37. In effetti sembra proprio questa: https://www.amazon.com/SARDES-Lydia-Genuine-Authentic-Ancient/dp/B07692NY5F Peso, diametro corrispondono. Le immagini anche. Voi che dite????
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  38. E se Ercole fosse anche al dritto? Potrebbe forse essere Sardi...
    1 punto
  39. Da quando sono entrati certi utenti, altri hanno smesso di scrivere
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  40. Tentare di ricostruire il volto di Augusto attraverso l'espressione artistica del tempo, statue, monete etc, e pensare di trarne una immagine realistica, significa non aver mai studiato la storia dell'arte antica.... Demenziale... Scusate, ma è roba da focus al massimo....
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  41. Interessante ma devo confessare, essendo purtroppo "bastian contrario", che mi sembrano tutti attori hollywoodiani...
    1 punto
  42. Beh qua in sezione si è tra amici, che ci si conosca o no. Fa sempre piacere (e lo dico da Curatore ma anche da semplice appassionato) leggere discussioni come questa, che rendono non solo a sezione ma il forum stesso un utilissimo strumento di indagine. Come si è visto dalle risposte, non faccio parte della élite dei frequentatori di grossi moduli (e si sa AHAH!) ma è davvero stimolante seguirvi da umile utilizzatore di spiccioli. Il bello della numismatica veneziana (se ce ne fosse uno solo, ma ne esistono a decine) è che ogni stramaledetta moneta, grande, piccola, rara, comune, costosa, infima, FDC, D e via dicendo, ha una storia legata a questa città. Non basta una vita, e personaggi come il Papadopoli solo per fare un nome ne sono testimoni, per sapere tutto. Aggiungo, non sarebbe nemmeno bello sapere tutto, e in questo la mia mentalità scientifica viene fuori sempre quando si parla di "cosette" come ad esempio la successione dei massari in questo caso. Piccolissime note su cui magari nessuno ci aveva mai messo gli occhi sopra. Però fondamentali, proprio in un discorso di tipo "scientifico" (nel senso migliore del termine, si intende), dove ogni tassello concorre a costruire una storia comune e razionale di una zecca. Per cui, per concludere questo mio pippone, sono molto felice (e con me mi par di capire anche i miei colleghi curatori @DOGE82 e @417sonia) per queste ventate di novità davvero intriganti. Riguardo alla questione dello scudo in esame, mi astengo in quanto non fa parte dei miei interessi precipui, ma sono davvero curioso di come la tua teoria (verosimile anche a mio avviso) possa portare altri contributi, caro @Lucretiu. sarebbe bello coinvolgere, se lo volesse, anche il buon @AndreaPD. Buona serata a tutti! PS non so dove abiti, ma se (come tutti speriamo) in autunno si dovesse "riattivare" il convegno di Verona, sarai il benvenuto.
    1 punto
  43. Secondo me la data si vede....e credo che potrebbe essere un inedito: GAC inizia a siglare monete dal 6 ottobre dell'anno 1636....quindi pochi mesi con quella data. Qui mi pare che sia 1637 (7 finale), quindi confermerebbe la scia delle monete con queste sigle a partire da fine anno 36...per poi proseguire nel 37/38/ ecc.ecc.....
    1 punto
  44. Nuovo arrivo nella collezione degli scudi del Regno di Sardegna : 5 Lire 1854 Genova Vittorio Emanuele II
    1 punto
  45. Ciao, sinceramente trovo che per la collocazione storica tale monetazione rimane ancora altamente accessibile...la 20 Lire sopra fa parte di una serie prova dei 3 nominali in argento del '32, contenuti nella scatolina d'epoca (al momento non ho foto del Dritto del 20 Lire ☹️).
    1 punto
  46. @Vici94 puoi gentilmente postare i rovesci dei due bellissimi crocifissi
    1 punto
  47. ...più moderni (per quei tempi) dei precedenti, ma sempre traboccanti di colore.
    1 punto
  48. Vorrei dare un piccolo contributo a ciò che è stato detto, posto il contenuto di un portamonete femminile probabilmente perso tra il 1902 e il 1913 sulle prealpi ad una altezza di circa 1500m, tra le monete c'è la medaglia in questione.
    1 punto
  49. Salve a tutti, porto a conoscenza questo Carlino di Alfonso I d’Aragona > Fonte dell’immagine : Asta Nac 35 del 2/3 dicembre 2006 lotto 1030; Ma la sigla impressa al d/ cos’è? potrebbe essere un A o una S ?? penso di no. E’ un esemplare non noto? I tipi noti con le sigle e con la palatura dello Stemma nel 1° e 4° quarto, sono: Sigla A > P.R. 3a; Sigla B > P.R. 3b; Sigla L > P.R. 3c; Sigla M > P.R. 3d; Sigla S > P.R. 3e; Grazie.
    1 punto
  50. Complimenti fedafa; e che spettacolo, la seconda è bellissima. P.S. ma fanno parte della tua collezione?
    1 punto
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