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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/06/20 in tutte le aree
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Unico caso in tutta la produzione di Piastre e mezze piastre dal 1831 al 1859, Il sottocorona rigato nella 1838 "variante" abbastanza rara da mettere in Collezione. Fu una prova di incisione rimasta incompleta, dato che se ne conosce una variante di conio ( di sicuro successivamente modificata ) con punteggiatura? Cosa ne pensate7 punti
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Vi faccio un Regalo: La mia ultima "variante" di conio appena scoperta. ( sempre che nessuno l'abbia scoperta e fatta conoscere prima ? In questo caso chiedo scusa). Ferdinando IV Pubblica 1792 Nel rovescio 7 bacche per ogni ramo, anziché le solite 8. Mancanza voluta per "segnare" il lavoro dell'incisore. @Asclepia che te ne pare?6 punti
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Buonasera a tutti cari amici, vi presento il mio recente acquisto, uno dei pochissimi di quest'anno sciagurato. Ormai le monete piccole non mi saziano più, le voglio sempre più grosse... Data la ristrettezza delle finanze, il tentativo di foro è l'amico che mi ha consentito l'acquisto di questo piccolo bisonte (76,53 grammi). Ogni commento è il benvenuto.5 punti
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Ciao Rocco ...un magnifico acchiappo e così sei a cinque!! In ottima conservazione per il tipo di moneta, con al solito il ritratto un pò debole ma sono nate così, e poi il color e l'aspetto del metallo sono davvero gradevoli...forse la tua Publica del 92 più bella, se la batte bene con quella con la V rovesciata al posto della A (A.ntonio @ P.lanelli ) (la @ vorrebbe essere la corona ) e visto che si parla di 3 tornesi posto la mia preferita 3 tornesi 1793, io la trovo incantevole ma sarà che ogni scarrafone e bello a mamma soja ...4 punti
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Io controllo sempre, quando possibile, che gli esemplari siano differenti. Quando trovo lo stesso esemplare lo riporto sotto l'asta più recente. Esempio: NAC XX, 2020, n. aa = Varesi YY, 2012, n. ee. E così via. Gli esemplari che ho segnalato sono tutti diversi. Altro discorso per una sigla uguale per due Massari differenti. Non sempre è possibile distinguere le emissioni dell'uno e dell'altro. Infine, mentre conosciamo l'inizio di attività dei massari, il più delle volte non conosciamo il giorno di dimissione. E spesso i Massari erano due o tre nello stesso periodo. Arka Diligite iustitiam3 punti
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caro @El Chupacabra, tu ci solletichi con queste graditissime incursioni sul rame e altri metalli di VEIII con tondelli al top e la tua competenza non è in discussione, pertanto, "pretendo" che tu insista con questo filone ? allora do un qFDC/FDC ad entrambe. graffietti ad entrambe e capelli non perfetti, rame più bello, parzialmente rosso, la prima. Nel momento in cui parli di 5 C 1913 prora "senza punto" devi aspettarti ex abrupto l'osservazione sulla autenticità e bene hai fatto a citare i punti salienti. io guarderei solo il bordo perchè onestamente il dettaglio della fogliolina mi sembra troppo complicato e pur spremendo la retina, mio limite , non riesco ad apprezzarlo anche se imparo dagli esperti che così è. mi permetto di postare la foto della mia, la fonte è da asta, poichè da lì l ho acquisita e la mia foto sarebbe meno bella. Ma se insistete mi cimento.. chiusa FDC Tevere.3 punti
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Ho chiesto un parere sulla conservazione, non sull'autenticità! A parte le battute, la moneta è autentica e quello che ti sembra d'intravedere sono fluttuazioni nel colore del metallo. Trascurando la perizia NIP che la giudica autentica, a riprova ti posto quest'articolo che trovai tempo fa e che dirime la questione sugli artefatti dei 5 Centesimi 1913 "senza punto". E qui ti ripropongo la mia ingrandita e con i particolari indicati nell'articolo:3 punti
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Fosse un giallo... il titolo potrebbe essere: "IL MISTERO DELLA CULLA", invece è parte della Storia anche se si può definire "controversa" o perlomeno soggetta a numerose interpretazioni. Il 14 Marzo 1820, regnante Vittorio Emanuele I°, , nacque il futuro Vittorio Emanuele II°, figlio di Maria Teresa e Carlo Alberto, Principi di Carignano ( ramo collaterale dei Re Sabaudi ). Il Principe Carlo Alberto, da giovane, era di idee liberali e per questo motivo inviso al retrivo Carlo Felice ( regnante dal 1821 ) e fu praticamente esiliato in Toscana a Firenze. Nella loro villa di Poggio Reale portarono al loro seguito anche il piccolo Vittorio Emanuele, che allora aveva circa due anni. Il 16 settembre 1822, la culla di Vittorio Emanuele prese fuoco, a causa di un movimento maldestro della nutrice, che teneva in mano una candela. Quest’ultima, per proteggerlo, si ustionò e morì. La culla fu avvolta dalle fiamme, ma il bambino, secondo la versione ufficiale, si sarebbe miracolosamente salvato ( senza ustioni !). Mistero: Vittorio Emanuele II morì in culla e fu sostituito con un altro bambino? Esiste infatti un’altra versione, sostenuta da fonti e personaggi più o meno autorevoli. Questa tesi sostiene che la morte del piccolo Vittorio Emanuele sia avvenuta durante l’incendio. Il piccolo, subito dopo, sarebbe stato sostituito con un altro bambino, verosimilmente il figlio di un macellaio fiorentino ( che dietro lauto compenso si sarebbe prestato allo scambio). Anche un altro personaggio molto vicino alla famiglia, Massimo D’Azeglio, ha rimarcato le sue perplessità. Le sue supposizioni hanno aumentato i dubbi su questo mistero: Vittorio Emanuele II non poteva essere il figlio di Carlo Alberto per i suoi tratti somatici: Il padre era alto, biondo ed elegante. Il figlio basso e bruno. Inoltre, ai tempi, i nobili si riconoscevano dalle esigue estremità corporee. Il piccolo Vittorio Emanuele aveva invece due mani molto grandi, “da macellaio” "modi rozzi e poco consoni al suo lignaggio" (3). Senza contare che il secondogenito Fernando era molto somigliante al padre Carlo Alberto e per nulla simile all’altro rampollo. Un disagio evidenziato anche dalla madre Maria Teresa, disperata per le enormi diversità tra genitori e figlio primogenito. A tutto ciò si aggiungono gli aspetti caratteriali. Carlo Alberto era una figura tormentata, silenziosa e di buona cultura. Al contrario, Vittorio Emanuele II era estroverso, sanguigno e grezzo. Insomma, una serie di indizi che hanno fatto (e che ancora oggi fanno) pensare alle origini umili del futuro sovrano del nuovo Regno d’Italia. (1) Nella sua biografia dedicata al re italiano, lo storico inglese Denis Mack Smith scrive che non solo Vittorio Emanuele non assomigliava al padre, ma che "Carlo Alberto lo trattò con poco affetto e mostrò una palese predilezione per Fernando, il duca di Genova, suo secondogenito".(2) Che il re non fosse figlio di Carlo Alberto fu convinzione di molti, anche di uno dei suoi più leali servitori, Il già citato Massimo d'Azeglio, che fu suo primo ministro poco dopo la sua ascesa al trono, dopo la sconfitta di Novara del 1849 ed abdicazione del padre. A quanto scritto sopra si aggiunge che: "Diceva con molta franchezza che Vittorio Emanuele non era il vero figlio di Carlo Alberto, ma di un macellaio di fuori Porta Romana, a Firenze". (3) Bisogna altresì dire, per non essere tacciati di "dietrologia", che numerosi Storici, come Alessandro Barbero, ritengono poco credibile la vicenda della sostituzione (4). ( P.S: Le monete postate sono della mia collezione ) 1- https://mole24.it/2018/03/14/mistero-vittorio-emanuele-ii-mori-culla-fu-sostituito-un-altro-bambino 2 - Vittorio Emanuele II, Collana Storia e Società, Bari, Laterza, 1972.- Collezione Le Scie, Mondadori, Milano, 1994 3 - Gaspero Barbera “Memorie di un editore”. Ed. Barbera ( 1883 ) 4- https://www.facebook.com/firenzepococonosciuta/videos/il-professore-barbero-sfata-la-leggenda-del-presunto-scambio-in-culla-di-vittori/753144215104682/ Saluti a Tutti, Beppe3 punti
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Ciao @Zenzero, La prima "Hemilitra con i sei globetti" e genuina, ha dei problemi di corrosioni e difetti di metallo, ma è del tutto naturale. La seconda , la litra e anch'essa genuina, ma ripatinata per cercare di attenuare le incrostazioni di natura corrosiva. Sarebbe stato opportuno lasciarle al naturale.3 punti
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Ciao, Intanto di che se li tenga lui queste patacche che ti allego. Già dalle foto parlano da sole, addirittura il sesterzio di Alessandro Severo, ha il codolo di fusione ancora intatto. Altre con foto migliori, si possono aggiungere alla lista.3 punti
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Esempio piuttosto noto è il marengo o 20 Lire di Vitt.Em. II° - 1855 TO - "Emmanuel H " la lettera è proprio una "H" come si può vedere dalla H di HIER che è uguale. Posto l'esemplare della mia collezione:3 punti
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Per quanto riguarda la prima domanda non è detto che LM abbia coniato scudi. Non tutti i massari hanno coniato scudi. Può essere che anche con una minore durata dell'incarico abbia coniato più scudi di un'altro massaro con incarico molto più lungo semplicemente perché non glieli hanno ordinati di produrre dato che i massari dirigevano la zecca ma gli ordini di coniazione arrivavano dal consiglio.2 punti
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Grazie a tutti per i commenti. Sono ovviamente consapevole dei difetti della moneta, ma i rilievi - il volto della Madonna in particolare - mi paiono davvero belli. @Parpajola e @ZuoloNomisma : tranquilli, è già libera2 punti
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Giusto per precisione Numismatica la Zecca di Napoli nel periodo del Regno delle Due Sicilie se non erro ha coniato 3 volte il numero di tondelli che sono stati battuti in tutte le altre zecche "d'Italia". Giusto per capire la mole di lavoro con i macchinari dell'epoca,oltre al fatto stranoto dei vari messaggi in codice.2 punti
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Buon pomeriggio @Acqvavitus Come sempre con puntualità e precisione @nikita_ ha risposto alla tua domanda. Quello di sinistra è proprio un Franco 1960 riconosciuto come 0 grande. Peccato che fra i due è quello più rovinato. Ora però, la ricerca continua. Ci sono alcuni franchi del 1960 con un errore raro, gli assi sono alla tedesca saluti2 punti
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Ciao Enrico, ben sentito. La buona fede per una , ci può stare. Ma con un sesterzio con un codolo da fusione ancora intatto.........non lo capisco che commerciante è. Come non capisco se compare un falso a fusione, perché dev'essere censito. L'asse di Nerone , non è un falso........ma una riproduzione a fusione per souvenir.2 punti
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Giustissimo Giovanni!! E adesso rimane da ponderare se la malafede del venditore supera la incompetenza o viceversa…. Enrico2 punti
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Grazie Alberto @Litra68per aver riproposto questa Discussione che avevamo un pò trascurato. Belle ed interessanti le storie postate da Te e da Raffaele @Raff82. Sto cercando di documentarmi su una storiella che riguarda Vitt.Em. II° e la sua nascita ( 1820 ), ma devo trovare i documenti nella mia biblioteca. A presto Beppe2 punti
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GENOVA E SAN GIORGIO: UN NOME UNA SFIGA Riporto qui sotto quanto scrive un quotidiano (libero.it) ricordando che il Banco di Genova e San Giorgio, nato nel 1987, a causa di una scriteriata politica di fidi, venne presto acquisito da Credito Agrario Bresciano che lo risanò, confluì infine nella BRE ma oggi esiste solo come gruppo di 60 filiali senza alcuna struttura di vertice autonoma. Il vecchio Banco San Giorgio nacque invece a Genova nel XV secolo ma fu spogliato da Napoleone di tutta l'enorme quantità d'oro custodita nei suoi forzieri. Adesso veniamo a una storia di oggi... Una buca nell'asfalto. A ventiquattr' ore esatte dalla cerimonia di inaugurazione col primo passaggio del viadotto fatto dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, il nuovo ponte San Giorgio di Genova, l'ex Morandi, è già da rattoppare. C'è da non crederci, ma purtroppo è quanto accaduto ieri pomeriggio. A pochi minuti dalla riapertura al pubblico - molti quelli che si erano messi in coda per prendere parte all'evento - sono cominciati i primi guai per il nuovo ponte, l'infrastruttura "modello" considerata il simbolo dell'Italia che si rimetteva in piedi dopo la tragedia del 14 agosto 2018 in cui - all'improvviso - il viadotto del Polcevera crollò su se stesso portandosi dietro ben 43 persone. Stando alle prime informazioni, l'avvallamento del manto stradale del nuovo ponte progettato dall'archistar genovese Renzo Piano, sarebbe stato causato dal peso di una delle strutture allestite per la cerimonia di inaugurazione. Ci sarebbe da ridere, ma pensare che da qui alle prossime ore - dopo aver riparato la buca e atteso il tempo affinché l'asfalto si asciughi - sul viadotto transiteranno quotidianamente centinaia di Tir che, di certo, pesano qualche tonnellata in più di una struttura provvisoria poggiata sul ponte per qualche ora, mette i brividi e fa pensare a quanto possa essere sicura la nuova infrastruttura. Realizzata sì in tempi da record, ma forse a ben vedere soltanto in fretta e furia. E senza nemmeno troppi controlli. Basta ricordare la polemica di qualche settimana fa quando si è scoperto che il nuovo viadotto si sarebbe dovuto attraversare a una velocità ridotta rispetto a quella in cui si viaggiava sul ponte Morandi. Passando dai 90 ai 70 km l'ora. E questo perchè, per ridurre i tempi di consegna dell'opera, si è scelto e preferito non modificare una curva del precedente viadotto. E nonostante gli addetti ai lavori fossero a conoscenza della situazione fin dall'inizio, la notizia è stata divulgata soltanto a pochi giorni dalle prove di collaudo. Insomma, a lavori più che ultimati. Una figuraccia che si somma a quest' ultima figuraccia e che è, inevitabile, varcherà i confini nazionali. Mettendoci ancora una volta alla berlina di fronte all'Europa e al mondo. Lo sberleffo finale è stata l'ispezione finale a pochi attimi dalla riapertura da cui è appunto emersa la necessità di una rifinitura della pavimentazione. Una buca da rattoppare. Lavori curati dalla struttura commissariale che sono stati ultimati dai tecnici della società PerGenova.2 punti
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Grazie @Rocco68 per questi tuoi piccoli gioiellini, e sono contento che si sia tornato a parlare di monete. Una cosa però mi permetto di dirla, io ho 23 anni, ovviamente non sono certo un esperto, sono soltanto un appassionato della monetazione della mia Terra, delle nostre radici culturali e socio-politiche. Penso che sia assurdo criticare una zecca che ha prodotto vere e proprie opere d’arte. D’altro canto come penso che l’utente @giacutuli sappia, abbiamo ben poche fonti riguardo al lavoro nella zecca, ma quelle che abbiamo certo non ci portano a credere che gli incisori fossero degli analfabeti o che dentro la zecca vigesse una sorta di anarchia lavorativa del “faccio come mi pare” Il tuo domandare è assolutamente lecito, farlo con modi diversi, risparmiandosi insulti verso ciò che sta intorno alle monete che collezioniamo sarebbe sicuramente visto meglio. Con ciò mi dispiace che in generale gli animi si siano scaldati. La mia di sicuro non è una “morale”, ma in questa sezione ci sono attivi grandi studiosi e grandi collezionisti, lo studio va avanti gradualmente, a meno che domani aprendo un baule non troviamo tutti i documenti che ci interessano riguardo a tale monetazione, con anche tirature e spiegazioni varie. Fin quando una cosa del genere non accadrà possiamo attenerci al lavoro e alla dedizione di chi ama davvero le monete. E passo dopo passo tante risposte verranno alla luce, così come è successo in passato, oppure ci forniranno le basi per fare ipotesi sempre più fondate. Buona serata2 punti
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Buonasera a tutti, Quattro tondelli... Tre regnanti, 13 anni di Storia del Regno di Napoli e delle Due Sicilie. E quanta abilità incisoria in pochi millimetri di diametro!2 punti
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Signori. Non avete ancora capito che state facendo soltanto il suo gioco? È evidente, dopo tutti questi mesi, che il “””buon””” giacutuli sia sostanzialmente un provocatore. Sono sicuro che goda profondamente nel leggere le vostre risposte risentite e cariche di livore. Penserà: “Oh! Anche stavolta sono riuscito a farli incavolare per bene!”. Sparisce per qualche giorno, ritorna con un profilo “basso” (nel senso che, dialogando normalmente, sembra aver messo la testa a posto) poi, sapendo benissimo quali nervi colpire, si scatena senza alcun preavviso. È un film che, come detto, va avanti da svariati mesi. Lui, ovviamente, dirà che esprime solo la sua opinione e che, come tale, merita lo stesso rispetto degli altri. Peccato che, coscienziosamente, la sua opinione finisca per risultare offensiva nei confronti di tutti i collezionisti e studiosi della monetazione napoletana. Come si può risolvere la situazione? Ignoratelo! Il suo scopo non è imparare, documentarsi, leggere libri ma attirare l’attenzione attraverso affermazioni volutamente provocatorie. So che è dura non cadere nella tentazione di rispondere ma vedrete che se non riceverà alcuna risposta, al secondo/terzo tentativo, la pianterà lui stesso. Dovete fare finta che non esista.2 punti
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@lacivettadiatena le foto della mia, comperata più di 10 anni fa.2 punti
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Buongiorno, @Klyde piuttosto che ricorrere sempre ai barbari (in senso latino e cioè "stranieri"), non direi "fake", ma "falso", visto che per fortuna abbiamo ancora una nostra lingua. Saluti HIRPINI2 punti
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Il timore che sia un clone deriva dal fatto che nei negozietti per turisti vendono un sacco di monete storiche e ho gia constatato che nel 99% dei casi si stratta di patacche. Se questa non lo è mi piacerebbe comprarla, mi affascina molto per il fatto che sia un oggetto legato ai tempi in cui i nostri nonni vennero qui in Etiopia. Solo che non saprei quale possa essere il suo giusto valore. Riuscireste a dargli un range di valore in modo da potermi orientare? Grazie.2 punti
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Buongiorno, Allego un regalo che mi sono fatto: Moneta di lecita provenienza acquistata presso noto esercizio commerciale italiano. Asse coniato sotto il Magistrato monetale Marcius Censorinus presso la zecca di Roma nell'anno 88 a.C.. Al dritto teste accollate di Numa Pompilio (2° re di Roma)con barba e Anco Marcio(4° re di Roma) in legenda "NVMA POMPILI ANCUS M(AR)CI. Al rovescio due navi affiancate sopra la prima prua C. CENSO e sotto ROMA mentre sulla poppa della seconda c'è una vittoriola con corona. Peso g 9.50 Babelon 21, Sid. 715. Per me ha una bella patina verde. Si accettano pareri o aneddoti storici sulla moneta.1 punto
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Bellissima discussione, vi leggo con grande piacere. @Lucretiu credo di parlare a nome di tutti i venetici invitandoti a conoscerci alla prossima Verona disponibile. Poi ti parcheggiamo da Bordin!1 punto
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Secondo me indirettamente i primi, perchè hanno alle spalle lobbies finanziatrici potenti e proprio per quello riescono addirittura a far accettare le loro cxxxxxe totali come materia d'insegnamento universitario. Non è neanche l'unico caso simile dato che in alcune università viene insegnata l'agricoltura organica, disciplina a metà fra il biologico e l'esoterico.1 punto
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infine del rametto a 30x le bollicine sono dovute all'aria incarcerata dal gel che ho interposto tra bustina e oculare1 punto
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Buonasera. Guardando anche i miei passaggi in asta io ho registrato 5 scudi con massaro MD su 37 passaggi totali quindi come diceva giustamente @Arkanon sono poi così rari. Più rari sono tipo zap e zp di cui non ho registrato nessun passaggio. Più passaggi ci sono stati solo il DL che sono 9 e AB che sono 7. Poi GL 5 CB 4 AC 2 Fd 2. Questi sono quelli che ho registrato. Poi me ne saranno sicuramente sfuggiti.1 punto
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Bellissima moneta!! Il tentativo di foro non la deturpa in modo grave. Bella patina e rilievi! Da amante dei grandi moduli mi piace proprio! Complimenti!!1 punto
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Nonostante il buco otturato o tentativo di foro e forse di ex appiccagnolo, è di gran qualità,super.1 punto
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Cristiano, la tua Pubblica per la tipologia è da considerarsi introvabile in questa conservazione.... A me manca, la cederesti per quattro Pubbliche del 1792 ? ?1 punto
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Inizio ad avere qualche dubbio sulla buonafede del venditore. Un errore capita a tutti, ma qui l'errore è seriale. Oltretutto a mio parere non è che questi "falsi" siano così ben fatti.1 punto
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Il franco a sinistra è un gros 0 , ma vediamo che ne pensa pure @miza che nel frattempo si è specializzato e ne possiede qualche esemplare.1 punto
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Salve, la medaglia è autentica ed è interessante per l'evento storico che evoca. Apprezzo molto il nostro @Klyde quando dice di essere affascinato dal fatto che sia "un oggetto legato ai tempi in cui i nostri nonni vennero qui in Etiopia". A complemento della medaglia ho pensato di postare una cartolina che con tante altre conservo proprio in ricordo di un'epoca in cui i nostri nonni lavorarono (e tanti altri combatterono e morirono) in nome di un ideale. Celebra l' VIII Concorso Nazionale per la Vittoria del Grano bandito dal Capo del Governo credo nel 1931. Fu tratta da un manifesto opera del pittore Adolfo Busi. L'altra cartolina, per me altrettanto ricca di fascino, riguarda il VII Concorso. Non ce l'ho ma conto di acquistarla: Saluti HIRPINI1 punto
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Sono d’accordo. Difatti, per quel poco che mi riguarda, ho smesso già da tempo di considerarlo e di provare a ragionarci. Comunque, sono d’accordo con @demonetis. Torniamo a parlare di monete e non di singoli utenti. Facciamolo per il bene di una delle discussioni più interessanti e “vive” (a livello di partecipazione) dell’intero forum.1 punto
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taglio 2 euro cc paese belgio anno 2013 tiratura 2.010.000 condizioni spl città trieste taglio 2 euro cc paese irlanda anno 2016 tiratura 4.500.000 condizioni bb città trieste taglio 2 euro cc paese olanda anno 2013 A tiratura 20.000.000 condizioni bb città trieste1 punto
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La trovo molto carina anche se so molto poco sulla moneazione bronzea. Al D/ mi ricorda il denario della gens Marcia (18) che si diceva discendente dal quarto re di Roma. Anco Marzio (o "Marcio"), il praenomen Ancus ne denota l'origine Sabina. Le teste accollate, si spiegano secondo alcuni autori, da un rapporto di parentela tra Anco Marzio e Numa Pompilio. Anco Marcio sarebbe nipote di Numa, in quanto figlio di sua figlia Pompilia e di un esponente sconosciuto della gens Marcia.1 punto
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Non tutte le parpagliole sono rare, quelle coniate sotto Filippo III sono più difficili da trovare. Infatti nelle 12 postate da @nerolupo sono presenti solo due esemplari.1 punto
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Discussioni sempre interessanti,rottami o non?....a parte gli scherzi,si,discussioni entusiasmanti e dove si impara sempre..a sto giro,mi ha preso un po in giro il conio un po piu stanco,che mi ha fatto veder la 1 moneta con occhio piu severo?... Avanti cosí @El Chupacabra1 punto
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Se son red spot, per alcuni addirittura sono un plus, non un minus. Chiedere uno sconto per quello, mi par un po' sciocco concettualmente parlando. Nel senso, se ti piacciono o ti sono neutri, la compri. Se non ti piacciono, non la compri certo per il piccolo sconto che ti fa. O meglio, se non ti piacciono e la compri perchè risparmi che so, 30€, avrei qualcosa da ridire... Ed immagino anche tu L'unica cosa certa é che da queste foto troppo chiare e piccole, puoi solo tirare ad indovinare.1 punto
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COVID, LO SGUARDO CHE UCCIDE Da oggi le menti geniali che governano il GTT (Gruppo Trasporti Torinesi, per intenderci i bus e i tram che circolano nell'emerita capitale sabauda) hanno deciso di introdurre il distanziamento verticale. Detto in soldoni, di vietare ai passeggeri mascherati (pardon, ai clienti) di guardarsi in faccia, se si trovano disgraziatamente uno di fronte all'altro. Bisognerà bearsi dello spettacolo offerto dalle vetrate e dai finestrini, per quanto sporchi e ricoperti di sputi e di starnuti. Guai a incrociare lo sguardo con una giovane pulzella bionda o con una pensionata salita ansimante dopo una corsa all'aperto, guai a scambiare due parole con un tifoso del Toro o con una madamina con pargolo petulante al seguito. Non ci si potrà neppure lamentare se i nuovi bus made in China sobbalzano per tutto il tragitto, che le carrozze Wells Fargo del vecchio West al confronto sembrano roba da ricchi. Forse i figli del Paese di Mezzo si sono dimenticati gli ammortizzatori, ma i capi GTT non salgono mai sui mezzi pubblici e i dipendenti, fiduciosi nel luminoso futuro dell'azienda, qualche giorno fa sono tornati a scioperare come ai bei tempi pre-Covid. Grazie ragazzi, avanti così!1 punto
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Per 20,00 Euro la puoi sicuramente prendere : è un piccolo cimelio storico che con il tempo manterrà anche il suo valore commerciale. Quand'anche fosse stata dorata in un secondo tempo per allettare qualche tursta nostalgico, a quella cifra l'acquisterei, non è robaccia da ciotola. Saluti.1 punto
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Buonasera Klyde, in che senso pensi che questa medaglia sia un "fake" ? Vuoi dire una medaglia inventata di sana pianta, oppure la copia falsa di una medaglia realmente esistente ? Io non la conosco né l'ho mai vista prima, ma sarei pronto a scommettere sulla sua autenticità. La "battaglia del grano" , istituita dal regime il 20.6.1925, vide la creazione di alcume medaglie ; tempo addietro ne venne mostrata una qui nel Sito che era stata realizzata per conto di un Ente siciliano , in oro e il cui peso si aggirava sui cento grammi. Non sono medaglie particolarmente ricercate dai collezionisti, la tua è interessante perché si riferisce alla identica campagna esportata nelle nostre Colonie e quindi un suo fascino storico ce l'ha sicuramente, ma non credo proprio sia un falso. Di decorazioni false ce ne sono, come pure copie emesse a posteriori, nel dopoguerra, ma non certo quelle della "Campagna del grano". Non so dirti quale possa essere il suo controvalore commerciale, ma sono quasi certo che non sia un "fake" Saluti.1 punto
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