Vai al contenuto

Classifica

  1. Adelchi66

    Adelchi66

    Utente Storico


    • Punti

      4

    • Numero contenuti

      2834


  2. giuseppe ballauri

    giuseppe ballauri

    Utente Storico


    • Punti

      4

    • Numero contenuti

      2397


  3. Apeiron

    Apeiron

    Utente


    • Punti

      4

    • Numero contenuti

      72


  4. King John

    King John

    Utente Storico


    • Punti

      4

    • Numero contenuti

      9216


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/02/20 in tutte le aree

  1. Un saluto a tutti. Ultimamente mi è capitato di volgere lo sguardo verso la monetazione della Gran Bretagna ottocentesca, che sto trovando piuttosto interessante per contenuti stilistici, simbolici e aneddotici (ho trovato singolare il motto della giarrettiera, che non conoscevo) Ho dunque "rotto il ghiaccio" acquisendo come primo pezzo in collezione, questa mezza corona del 1887. Personalmente, penso che un onesto SPL lo meriti, cosa ne pensate?
    3 punti
  2. Si tratta di un douzain per il delfinato emesso a nome di Carlo VIII https://www.cgbfr.it/charles-viii-douzain-du-dauphine-n-d-s-l-b-,bry_426994,a.html ciao Mario
    3 punti
  3. Ho fatto una scansione della moneta di Firenze, il rovescio è diverso ma il conio del diritto sembrerebbe coincidere. La collezione di Firenze è lontana dall'essere completa, tuttavia contiene alcune chicche - soprattutto sesterzi - ancora inedite sul RIC come per l'appunto questa.
    3 punti
  4. Buongiorno, da buon altinate allego il file che riassume la scoperta di una nuova statua ad Altino VE. all'inizio pensavo si trattasse di una statua di Artemide, poi a scavo eseguito rivelò essere una statua di Attis facente parte di un monumento ad un recinto funerario collocato con molta probabilità nei pressi della Via Annia, alle porte di Altino. https://www.metropolitano.it/scavi-archeologici-altino-statua-romana/
    2 punti
  5. Sì, in effetti avevo notato i prezzi per determinate conservazioni, non cerco a tutti i costi l’alta conservazione, l’importante è che la moneta mi piaccia. Grazie 1000, sarà sicuramente un’avventura affascinante
    2 punti
  6. Ma ci sono somigliante con gli idoli cananei e fenici, fate un confronto con questa statuetta di Astarte
    2 punti
  7. Mi sto avvicinando, in queste settimane, alle monete di questo regno, più verso le piastre e mezze piastre. E questa mi piace molto. Complimenti per la collezione, aver visto tutti questi esemplari impreziositi da un velluto bordeaux (o comunque scuro) che, a mio parere, li risalta molto bene, non ha fatto altro che confermarmi che mi toglierò qualche bella soddisfazione Oltre a confermarmi che investire su un bel velluto (possiedo astucci con il classico rosso scuro) è la cornice perfetta per godersi una collezione fino in fondo. Grazie!
    2 punti
  8. Per me ha ragione @Arka, se fossero tre X i pallini superiori sarebbero 6, invece sono 5. La presunta " I "centrale è correttamente allineata con il resto della cifra, la linea trasversale è probabilmente una frattura di conio o sporcizia su quest'ultimo,sempre che la moneta sua autentica, altrimenti si tratterebbe di un falso atto a creare una emissione inesistente.
    2 punti
  9. Buongiorno a tutti, Il15marzo 1844 a Cosenza, capoluogo della Calabria Citeriore nel Regno delle Due Sicilie, scoppiò un moto durante il quale il capitano Galluppi, figlio del filosofo Pasquale Galluppi , cadde sotto il fuoco della gendarmeria borbonica insieme ad altri quattro compagni; in seguito a questo episodio, altri sei del gruppo furono condannati a morte e fucilati l'11 luglio. Le loro salme riposano nella cappella d'Orazione e Morte, all'interno del duomo di Cosenza.Catturati dalla Polizia borbonica dopo un breve scontro a fuoco, i Bandiera, il Meluso ed altri sette compagni vennero processati davanti all'Alta Corte Marziale e condannati a morte per fucilazione che venne eseguita all'alba del 25 luglio del 1844 nel Vallone di Rovito, alle porte di Cosenza. Saluti Raffaele.
    2 punti
  10. Stemmi di varie forme......
    2 punti
  11. Secondo me la data si vede....e credo che potrebbe essere un inedito: GAC inizia a siglare monete dal 6 ottobre dell'anno 1636....quindi pochi mesi con quella data. Qui mi pare che sia 1637 (7 finale), quindi confermerebbe la scia delle monete con queste sigle a partire da fine anno 36...per poi proseguire nel 37/38/ ecc.ecc.....
    2 punti
  12. In una moneta consumata si apprezzano la storia della moneta e il compito da lei svolto in una fdc oltre alla storia , l'arte del disegno. Nel limite del possibile a me piace avere una moneta in bb e quando capita l'occasione aggiungere un esemplare in alta conservazione. Saluti
    2 punti
  13. Guardi, sig. Aristarco. Leggendo i suoi ultimi interventi qui sul forum, faccio veramente fatica a capire a quale monetazione nello specifico si stia interessando. Leggo sue domande che spaziano dagli euro, alle medaglie pontificie, dall’archeologia, alla monetazione classica, passando per “insinuazioni” sulla purezza del metallo usato dalle zecche, ecc. Dato che mi sembra, senza offesa, un po’ confuso, se mi permette, le vorrei dare un piccolo suggerimento. Innanzitutto, faccia un passo alla volta. Parta col chiedersi quale monetazione vorrebbe approfondire. A quel punto, inizi a “spulciare” nel forum. Vedrà che troverà una miriade di discussioni interessanti che arricchiranno il suo sapere. Oltre alla consultazione del forum, sarebbe opportuno anche acquistare (e, ovviamente, studiare) dei libri inerenti alla monetazione scelta. Dopodiché, può prepararsi per i primi acquisti. Questo è il consiglio che le do. Non abbia troppa fretta (so che è difficile, specialmente all’inizio) e non metta troppa carne al fuoco. La casa si costruisce partendo dalle fondamenta, passo dopo passo, e non dal tetto...
    2 punti
  14. Israele, statue con la faccia di Dio: la teoria di un archeologo fa discutere Quelle piccole figure maschili rappresenterebbero, in realtà, la faccia di Dio. È la clamorosa teoria di Yosef Garfinkel, professore all'università Ebraica, raccontata in un articolo inserito nel numero di ottobre 2020 della rivista Biblical Archaeology Review. Le statuette risalgono al X-IX secolo a.C., sono associate ad altre raffiguranti dei cavalli ed erano state ritrovate nell'antico regno di Giuda. «Credo proprio che la gente anticamente ritenesse che quelle statuette rappresentassero Yahweh», ha rivelato al The Times of Israel nei giorni scorsi il professor Garfinkel. In molti, però, nell'ambiente sembrano non essere persuasi da una simile teoria. Non sarebbe un caso, a detta dei colleghi dell'accademico, che la notizia sia stata pubblicata su una rivista generalista e non su un testo accademico. «Parliamo di puro sensazionalismo, rivolto alla grande distribuzione, con l'unico scopo di generare denaro», hanno dichiarato senza mezzi termini i condirettori degli scavi di Tel Motza Shua Kisilevitz (Israel Antiquities Authority e Università di Tel Aviv) e Oded Lipschits (Università di Tel Aviv). Che poi hanno aggiunto «Sono stati ignorati autorevoli studi per dare una spiegazione migliore di quella vera». A dare manforte alle toerie di Garfinkel, però, ci sarebbero dei versetti biblici tratti dal libro di Abacuc, in cui si parlerebbe della presenza statuette raffiguranti divinità, ma della difficoltà di reperire le stesse, almeno fino agli scavi di Khirbet Qeiyafa, trenta chilometri a sud-ovest di Gerusalemme, condotti dal professore circa dieci anni fa. In questi, era stata rinvenuta una testa maschile risalente, dalle analisi effettuate, al decimo secolo avanti Cristo. E quindi la descrizione del professore: «La fronte piatta, le orecchie il naso e gli occhi sporgenti, che sembrebbero essere stati fatti in due fasi. Prima attaccati al viso, poi forati per creare l'iride. Le orecchie bucate sembrerebbero essere dovute alla presenza di orecchini, mentre in testa dei piccoli solchi lascerebbero pensare a un copricapo, magari una corona». La notizia, se conformata, sarebbe sconvolgente per due ordini di ragioni. Innanzitutto, a fronte delle tante statuette di donne rinvenute, quelle delle divinità maschili nell'antichità sono rarissime. Nelle credenze del Regno di Giuda, inoltre, erano assolutamente vietate. Questo non impedisce, tuttavia, che in concreto delle statuette siano state effettivamente create. Se secondo il professore, nell'iconografia tradizionale, Dio sarebbe rappresentato come un anziano simile a Zeus e seduto su un trono con uno scettro, quello della statuetta in questione sarebbe diverso, perché, appunto, andrebbe a cavallo. Spiegazione possibile, in quanto nel regno di Giuda e Israele ogni popolo aveva una divinità rappresentata in modo differente. Il dubbio è stato alimentato dalle successive scoperte, che nella stessa zona portarono al rinvenimento di altre statuette simili, oltre a quella un tempo custodita dall'ex ministro della difesa Moshe Dayan e ora al museo di Israele. Da lì il dubbio che potessero raffigurare un dio. A sostegno, anche i luoghi in cui furono trovate: non una casa, bensì il tempio di Motza. Alle teorie, secondo cui, invece si tratterebbe di sculture eccessivamente rudimentali per una divinità, Garfinkel ha risposto che si discute di una società contadina, differente dai regni di Egitto e Mesopotamia, dove esistevano già artisti affermati. Naturalmente folto il coro dei critici e, se diversi archeologi hanno preferito non commentare, i direttori degni scavi si sono espressi in termini piuttosto netti: «L'articolo è pieno di inesattezze e anche l'approccio metodologico è discutibile». Tra le critiche anche inesattezze temporali, in quanto le figure sarebbero antecedenti alla comparsa di Yahweh. Sebbene, poi, niente dica con certezza che non sono figure divine, altrettanto vero è che non si sono mai viste divinità cavalcare animali nell'iconografia tradizionale di quei luoghi e di quei popoli. Ci sarebbero, infine, le dimensioni del cavallo e della divinità, fra loro incompatibili. https://www.ilmattino.it/primopiano/esteri/dio_statuette_figura_studio_israele-5380675.html
    1 punto
  15. Anche se C, l'aspetto è gradevole e la patina desertica la rende suggestiva.
    1 punto
  16. Buonasera a tutti, leggevo questi ultimi post, ognuno ha la sua idea, certo che ci vuole molta pazienza, aspettare il momento e la moneta giusta. Il mio amore soprattutto per il rame e le basse conservazioni non sono un segreto, ma ogni tanto non disdegno qualche bel pezzo. Osservavo (e fotografavo o quasi al buio) la mia Piastra del 1795 di Ferdinando IV vorrei prenderle compagnia ma non riesco a decidermi, se puntare ad un millesimo in particolare oppure aspettare ancora un po'? ? Saluti Alberto
    1 punto
  17. Buongiorno, mi chiamo Federico De Luca e sono iscritto su questo forum con il nome di King John. Come qualcuno di voi saprà sono autore di una tesi secondo cui in alcuni casi i monogrammi riportati sulle monete greche non indichino il nome dei magistrati monetali ma dei numeri, delle notazioni numeriche. Le diverse notazioni progressive, secondo me, erano dei preziosi elementi che permettevano di suddividere in gruppi distinti le monete di una stessa emissione che altrimenti sarebbero state ammassate in un unico mucchio informe ed ingestibile. Le monete ottenute da conii di rovescio recanti una determinata notazione numerica a mano a mano che venivano coniate, venivano raccolte in recipienti atti a separarli dalle altre monete coniate in precedenza, frutto di conii di rovescio caratterizzati da una diversa notazione numerica. Quando quei conii di rovescio si deterioravano, tutte le monete da essi ottenute venivano contate ed il loro totale veniva riportato su un apposito promemoria su cui erano annotati i quantitativi di monete ottenuti da altri conii di rovescio recanti una differente notazione, utilizzati in precedenza. Tirando le somme dei dati appuntati si sapeva esattamente in ogni momento quante monete erano state coniate e quante bisognava ancora coniarne per raggiungere il limite programmato per l’emissione. La coniazione proseguiva utilizzando conii di rovescio riportanti numeri più grandi: quando si rompevano anche questi altri conii di rovescio, si contavano le monete da essi ottenute, se ne annotava il totale sul promemoria e si passava ad impiegare altri conii di rovescio con notazioni numeriche ancora diverse e così via. In alcuni casi su GRUPPI RISTRETTI di monete, secondo la mia idea, si rendeva necessario, in aggiunta ai monogrammi normalmente riportati, incidere dei graffiti ad opera dello stesso personale della zecca. Ciò avveniva perchè il conio riportante una determinata notazione numerica, una determinata soglia di monete da coniare, rimaneva in buone condizioni anche dopo aver coniato quel numero di monete: ad esempio un conio recante il numero di 100.000 dracme rimaneva efficiente anche dopo aver raggiunto le 100.000 dracme coniate e le monete ottenute da quel conio ancora buono andavano contraddistinte con un segno (il graffito, appunto) per non confonderle con le monete coniate nell'ambito del primo quantitativo di 100.000 dracme. Oppure ancora si incideva un graffito per creare ulteriori sottogruppi nell'ambito di gruppi di monete (contraddistinti dai monogrammi incisi nei conii), rivelatisi in corso d'opera troppo consistenti e quindi di difficile gestione. E' un po' complicato ma non riesco a spiegarlo più semplicemente: spero mi scuserete. Naturalmente, poi, si tratta di un'ipotesi e mi perdonerete di non poter fornire prove schiaccianti ma tant'è... Chi volesse, bontà sua, approfondire questa tematica può leggere questo mio articolo: https://www.academia.edu/36640584/F._De_Luca_Numeri_iscritti_e_numeri_graffiti_sui_tetradrammi_di_Tolomeo_I_Sotere_in_Quaderno_di_Studi_Associazione_Culturale_Italia_Numismatica_XII_2017_pagg.5-20
    1 punto
  18. Seguo interessato, come sai Federico, sono portato a seguire le tue teorie, anche se in alcuni passaggi fatico a far quadrare il cerchio...ma per mancanza di una mia conoscenza della materia. un caro saluto e buone vacanze a tutta la banda della sezione Greche. Ah Fede, ma i tuoi quiz della sfinge? Riparti a Settembre dai! Roberto
    1 punto
  19. ...E IO PAGO (la spesa per curare quei dementi quando prenderanno il covid perchè non si sono vaccinati).
    1 punto
  20. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GUII/7
    1 punto
  21. Salve! Non è greca ma regno di Sicilia alto medievale.
    1 punto
  22. Infatti secondo me Giuseppe non è una patacca brutta, da tenere per studio (senza pagarla per buona però ??)
    1 punto
  23. a me piace. io sarei sicuramente rimasto fregato.
    1 punto
  24. Ringrazio tantissimo chi è intervenuto con pareri molto convincenti ed autorevoli. Sono sicuro che si tratti di un falso e questa impressione si ha tenendola in mano ( chi ha una certa esperienza sa che esiste un "sesto senso" ). La moneta mi è stata proposta da un anziano numismatico con una notevole esperienza ed un' onestà indiscussa. Infatti mi ha raccontato la storia. Comperata da un notissimo Professionista piemontese negli anni '70 "chiusa e con sigilli di garanzia". Il proprietario, dopo che qualche numismatico aveva avanzato dei dubbi, ha deciso di farla riperiziare. Il primo Perito l'ha spacchettata, pesata e giudicata "dubbia" quindi niente sigilli. Il secondo l'ha considerata Falsa ma è rimasto interdetto per il fatto che le "pataccone" ( come li definisce @Sirlad) sono sempre di peso calante e presentano delle differenze piuttosto evidenti. Pertanto sicuramente è un Falso che può essere interessante, anche a scopo didattico. Personalmente di "pataccone" anni '70 ne ho viste molte e le riconosci da lontano, questa mi ha messo un pò in crisi. Ciao e Grazie a Tutti
    1 punto
  25. Penso tu abbia ragione, si tratta proprio di 1637.
    1 punto
  26. Autentico Per le frazioni di Follaro di questo tipo questo stato di conservazione è quello più frequente:per me mb Salutoni odjob
    1 punto
  27. Quando la moneta incontra l'Arte
    1 punto
  28. Anche per me autentica. MB ci può stare per questa tipologia
    1 punto
  29. Mirko Bordin ha fatto uno studio sui Massari degli scudi. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  30. Ciao, la moneta non è mia, ma di @frisax. Io mi sono limitato a guardarla e a provare a leggere quanto in esergo. Ho quindi provato a fare una ipotesi sulla base di quello che vedevo. Non so se altre foto possono aiutarci nella identificazione, ma si potrebbe provare. Buona domenica Stilicho
    1 punto
  31. Come già stato detto, moneta autentica, ma in cattiva conservazione, a stento Mb. Saluti Eliodoro
    1 punto
  32. Buongiorno, avete mai notato una simile lavorazione sul bordo di questa tipologia di moneta? Io ne ho diversi ma questa è l'unica che presenta tale lavorazione. Per completezza posto anche il d/r.
    1 punto
  33. Tranquillina/Mithras (Heritage Auction 61160) Ancients Roman Provincial PONTUS. Trapezus. Tranquillina (AD 241-244). AE (30mm, 19.49 gm, 5h). NGC VF 4/5 - 2/5. Dated Civic Year 179 (AD 242/3). CAB•TPANKV-ΛINAЄ•CЄB, draped bust of Tranquillina right, seen from front, wearing stephane, hair braided and tucked in loop at base of head / ΤΡΑΠΕZΟΥΝΤΙΩΝ / ЄT PΘO (date), Mithras on horseback right; tree behind, lit altar before. RPC Online -. SNG von Aulock -. BMC -. Asia Minor Coins Online -. Recueil général I, 53.HID05401242017.
    1 punto
  34. Anche per me Buona, solo un po’ corrosa dalla patina che poi è venuta via. interessante la particolarità della legenda che la rende affasciante e rara !
    1 punto
  35. Tanti sono partiti. Pochi sono ritornati.
    1 punto
  36. In Islanda ci sarà molto più fresco di qui... oggi 38 gradi.
    1 punto
  37. Buona notte, fra un po'. Immagini permettendo , che giocano sempre pessimi scherzi,direi che la moneta in questione non mi piace. A mio avviso è più facile focalizzarsi sul retro per verificare le cose che non vanno . Mi sembra che la R della zecca non sia conforme le zampe dei cavalli sul fondo siano evanescenti , lo scudo crociato e i fasci laterali non risaltino affatto, il profilo dell ' Italia brutto, la vittoria goffa. Per me è un orario abbastanza tardo non vorrei commettere errori da assonnata ma mi sentirei di bocciare questo 20 lire. Un cordiale saluto . Gabriella Ps. zampa anteriore sinistra primo cavallo che sembra una protesi.
    1 punto
  38. Non saprei @giuseppe ballauri, il diametro e‘ok, peso e’ calante anche se di pochissimo , metallo opaco, dettagli impastati anche per un Bb/spl , scritta ITALIA incerta . Va vista in mano , rigatura tipo I ma fiacca e bordo dubbio . Mi lascia perplesso
    1 punto
  39. Cavolo, mi mette curiosità...Accennni qualcosa, sono curiosissimo. Io sono un appassionato di enigmistica antica (666, quadrato magico Sator, "amo colei il cui numeroè 545", etc, etc....)
    1 punto
  40. Altre fotos, con la luce del sole.
    1 punto
  41. È un asse di Anfipoli in Macedonia
    1 punto
  42. Sultanato mamelucco - https://it.wikipedia.org/wiki/Sultanato_mamelucco_(Il_Cairo) Sultano-KALAUN AL-MANSUR SAIF AD-DIN https://it.wikipedia.org/wiki/Qalawun 1279-1290 dell'anno Menta - Baghdad
    1 punto
  43. in passato mi sono confrontato con @King John circa la sua idea... posto che io non ne capisco nulla perchè mi occupo di tutt'altro, e posto che la logica del XXI secolo non serve per dirimere le questioni passate, chiedo, come gli chiesi allora... perché non provi a portare questa tua teoria su una rivista scientifica? la RIN, gli AIIN, la Revue Numismatique, la Numismatic Chronicle etc? lo dico perchè la stessa peer review è spesso una bella occasione per integrare e centrare meglio il concetto per quanto mi riguarda la peer review è sempre stata un'ottima occasione di crescita uno scritto strutturato in modo scientifico e presentato/presentabile su una rivista scientifica, sicuramente darebbe maggire corpo alla tua idea e la renderebbe "meno fragile" alle critiche ... che ci sono comunque e ben venga, altrimenti non si andrebbe da nessuna parte ...e stai qua...ma dove vai un saluto Alain
    1 punto
  44. Scudo inferiore come conservazione ma decisamente piu' raro : 5 Lire 1853 Genova Vittorio Emanuele II
    1 punto
  45. Sono anche perfettamente consapevole di avervi tediato, nel tempo, con questa storia dei numeri che tanto sdegno ha suscitato in eminenti utenti di questo forum, che mi hanno fatto ripetutamente notare la scarsa scientificità della tesi, la mancanza di metodo scientifico, se non la vera e propria fantasia con la quale è stata concepita, etc etc... Mi scuserete ancora per l'ardire che ho avuto e infatti provvedo a disattivare ora il mio account (come anticipato tempo fa in altra discussione) per evitare di avere ancora la tentazione di importunarvi oltre con questa faccenda. Colgo l'occasione per ringraziare i numerosi amici che ho trovato su questo forum, primo fra tutti @Reficul, un vero e proprio galantuomo. Buona vita a tutti!!!!! Concludo ricordando che la difficoltà di distinguere tra cifre composte da numeri e monogrammi composti da lettere greche non caratterizza solo noi moderni ma riguardava anche gli stessi antichi Greci qualora non erano al corrente dei criteri in base ai quali interpretare i monogrammi, come ci ricorda questo simpatico epigramma di Alceo di Mitilene (Antologia Palatina, VII, 429):
    1 punto
  46. ?Il sig. CALON, non ho dubbi, sarà sicuramente un bravissimo archeologo ma con la numismatica non va d'accordo... Lo cito: Subito dopo, però, Venezia emette la sua prima moneta", racconta Calaon. "Sul fronte c’è la città di Venezia; sul retro il volto di Ludovico il Pio, figlio di Carlo Magno e suo successore. (A Venezia non sono state emesse, in base agli attuali studi, tipologie con il ritratto di Lodovico il pio). Il sig. CALON mi dovrebbe anche spiegare la presenza di bolle dogali veneziane in stile bizantino databili senza dubbio alcuno alla metà del IX secolo, quando lui dichiara che Venezia diventa "bizantina" nel XI secolo ( cita Orseolo) ?
    1 punto
  47. Questo è un recente arrivo dal Circolo Numismatico Monzese. Si tratta della medaglia del 30° anniversario della sua fondazione descritta al post # 80. apollonia
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.