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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/31/20 in tutte le aree
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Buongiorno a tutti, ogni tanto faccio delle prove fotografiche, foto di gruppo, ecco un allegro gruppetto. ? Saluti Alberto6 punti
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Dopo tanti anni sono solamente otto i pezzi che sono riuscito a raggruppare : 1832 / 1836 /1838 /1844 / 1848 /1849 /1854 / 18545 punti
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Buonasera a tutta la sezione. Voglio condividere con voi la più bella della mia collezione. Più bella perché è la mia prima di questa affascinante monetazione e più bella rimarrà, semmai un domani dovessi aggiungere altri esemplari, numismaticamente " migliori " di questa. Non avendo velleità particolari per le rarità, l'annata è comune ed è unita ad una buona conservazione; giusto passo per chi come me, nonostante i quasi 2 anni che vi leggo con piacere, si considera un neofita... ma questo passo prima o poi lo dovevo fare ... Le foto sono della casa d'asta, sono in attesa che mi venga consegnata e non mancherò di postarle non appena arriverà... Nell'attendere commenti da voi esperti ( anche tirate d'orecchie costruttive ), penso che la prossima volta mi consiglierete di evitare monete con fratture di conio al rovescio ( anche se ne è presente una al dritto, all'altezza dell'orecchio del Re ), ma vi è un particolare che mi incuriosisce, sostanzialmente perché non vi ho mai fatto caso nell'ammirare le vostre monete: oltre alla probabile ribattitura dello 0 del valore nominale, il mio quesito verte sulla corona che vedo unita allo stemma solo dal lato sinistro ( se non sbaglio, credo si chiami corona aperta o chiusa ), mentre nel destro lo vedo completamente assente. Cosa ne pensate ?3 punti
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Ehi ragazzi! @Rocco68e @giacutuli sono talmente sconvolto dalla bellezza delle vostre monete che ho deciso di cambiare collezione, siccome sono un animo sensibile, scarto subito la collezione di Farfalle. Magari riprendo la collezione di cavatappi che è un pò che trascuro. Ferdinando IV era un gaudente, amava anche il vino ed a Napoli gli Inglesi erano ( ahimè ) di casa. Pertanto dopo approfonditi studi Medico-Legali risulta che questo cavatappi presenta le impronte del Re Lazzarone, che oltre a coniare monete stappava il Marsala! ? Scusate l'off topic... Ciao ed ancora Complimenti!! CAVATAPPI THOMASON FINE '700 - INIZIO '8003 punti
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Visto che siamo in sfilata....sfilo pure io...ecco i miei 1810 con fiore a 5 petali e ultimo il 3 grana I8I0 , complimenti @Rocco68 e complimenti a @dareios it il tuo pezzo con fiore a 5 petali è davvero notevole!!!!3 punti
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Società Operaia di Mutuo Soccorso ( e I non so ) di Enemonzo, grazioso centro della Carnia2 punti
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taglio 2 euro cc paese Slovenia anno 2014 tiratura 976.500 condizioni bb+ città Milano2 punti
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Ha -purtroppo- tutte le caratteristiche del noto falso (vedi F2/3) http://www.theresia.name/cgi-bin/Token.cgi?Database=Forgeries&Page=12 punti
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Ciao Bolognino.Qui nel sito vediamo spesso arrivare monete molto antiche, magari trovate sottoterra, ridotte ad un grumo di metallo illeggibile : una testimonianza anch'esse del passato, capisco che qualcuno le conservi perché hanno comunque - non per tutti - un fascino sottile. Questa è già in condizioni migliori, ed è stata subito identificata da Mariov60, e pagata la somma non iperbolica di 50 centesimi, quasi nulla. Trovare una monetina del '600 per strada o in un cassetto è praticamente impossibile, ma se capita che ti venga praticamente regalata, anche se malmessa, perché no ? Il Collezionismo è bello anche per questo : ti lascia libero di raccogliere tutto, e nelle condizioni che credi. Poi, il Mercato è un altro discorso, monete in queste condizioni vengono ignorate, ma capisco l'interesse che in alcuni possono destare..... Buona serata.2 punti
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Buongiorno a tutti. Da poco tempo, ho acquisto questo sesterzio di Domiziano (mm33, g22,12) e ho qualche domande a farvi: Primo, che pensate dello suo stato di conservazione? Secondo, Non trovo la legenda del dritto, con ... .... .OMITIANAVGGERMCOSXICEN....... Per la data COS XI ho trovato solo DOMITAVG... Terzio; la data d'emissione con COS XI dovrebbe essere 86 dopo Cristo, esatto? E quarto; Sarebbe possibile di togliere le traccie d'ossidazione o è meglio di lasciarli cosi? Mille grazie per le vostre risposte. Alainrib.1 punto
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Buonasera amici, Volevo farvi vedere questo mio 3 grana del 1810......cosa ne pensate? Ci arriva al BB? Di quale variante si tratta? Grazie.1 punto
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Limitandoci al nostro Paese in sede accademica la gran parte dei corsi di numismatica tratta le monetazioni classiche greche e romane, vi è poi una minoranza di corsi sulla numismatica medievale, quasi assenti le monetazioni moderne e contemporanee... Una curiosità da osservare è che le monetazioni più studiate in sede universitaria sono anche quelle meno collezionate, viceversa le meno studiate sono quelle più collezionate..1 punto
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credo che il periodo numismatico più studiato sia quello di Roma Repubblicana. Perchè? forse perchè è un periodo lungo e ricchissimo di storia rivissuta attraverso le monete.1 punto
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Complimenti per la moneta veramente in ottime condizioni. A mio parere le fratture di conio sono appena percepibili e non vanno ad intaccare la conservazione molto alta. Non sono un esperto, ma ti posso dire che la cifra "0" di "120" come hai rilevato, è ribattuta ( doppio colpo del punzone probabilmente ). La corona appare legata allo stemma ma se l'ingrandisci, mi sembra un' eccedenza di metallo dovuta a "conio sporco". Naturalmente è una mia opinione personale e lascio ad Altri più autorevoli commenti. Buona serata, Beppe1 punto
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Tornese appena fotografato. Nessuno si è espresso prima..... Le foto non erano chiare. Ora si vede benissimo. @dareios it, @Rex Neap, @eliodoro, @Litra68......e chiunque vuole dire la sua. Che vi sembra?1 punto
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Purtroppo è una moneta usurata dalla circolazione. Ti posto un esemplare in buona conservazione per fare il confronto, potrai così notare come si sono consumati i rilievi...1 punto
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Complimenti vivissimi Lino! Hai compiuto un acquisto (o follia, se così vogliamo definirla ) che veramente in pochi possono vantare. Si tratta di una delle monete più iconiche del Regno d'Italia, dall'elevato valore economico e numismatico. Mi è capitato in qualche occasione di osservare dei 100 lire 1903 in mano e, ogni volta, trasmettono un'emozione indescrivibile. Sono certo che questa emozione non possa essere minimamente paragonabile a quella di chi la osserva sapendo di esserne il legittimo proprietario. Ancora tanti complimenti e in bocca al lupo per i futuri acquisti!1 punto
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Ciao @favaldar anche il 56 comunque non è un anno comune. Avevo visto l errata attribuzione , lo stemma piccolo non lasciava dubbi sull'anno, e per un momento avevo pensato di offrire anche io anche se già possiedo un esemplare. Sono riuscito a prenderne alcuni comuqnue tra cui il quattrino del 31. Conservazione non il massimo ma sicuramente raro. Vedo che come me ti appassionano le monete rare più che le conservazioni. E' piacevole la soddisfazione di trovare la moneta che cercavi da tempo anche se in cornservazione non ottimale .1 punto
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Caro Rocco, con la tua Collezione straordinaria per tipologia, rarità, conservazione e Varianti, ci credo che non riesci ad operare una scelta! Però mi raccomando...non fare come l'Asino di Buridano!!! ? Ciao Beppe1 punto
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Condivido la precisazione di numa. Non mi interessava, nel contesto di quanto scrivevo, essere preciso sotto il profilo giuridico, ma dare l'idea che l'ufficialità delle emissioni di un piccolo Stato sovrano con le conseguenziali garanzie (penso alle legittime..... tirature postume per emissioni private) si coordinava con una missione, che ha riconoscimento mondiale e quindi una potenziale domanda elevata. Quanto all'interessante nota di Fabio, vorrei aggiungere che la medaglia è un'opera d'arte riprodotta in multipli. Sulla richiesta incidono molti elementi e tra essi anche il risultato artistico e l'inserimento nelle culture artistiche delle diverse epoche (medaglia rinascimentale, barocca, liberty, moderna.....), nonchè l'apprezzamento dell'autore (hanno buone valutazioni tra gli artisti contemporanei le medaglie del Grilli e del Bodini per i loro caratteri innovativi). Tuttavia il prezzo di mercato lo fanno il rapporto tra richiesta (compresa la conservazione per finalità devozionali o per fama dell'evento o dell'artista e qualità estetica dell'opera, definita scultura di piccol cerchio) e la tiratura. E mi sembra che le tirature negli ultimi decenni siano state elevate e che molti acquisti di affezione (penso a Pio XII, pontefice della mia gioventù, Giovanni XXIII o Giovanni Paolo II), avvenuti come testimonianza di stima al pontefice, stiano ritornando nel mercato senza un corrispondente aumento della richiesta collezionistica. Comunque il mercato della medaglistica papale, anche in tempi difficili, non essendo nel suo complesso oggetto di speculazioni, denota una discreta stabilità (penso alla quantità elevatissima di vendite in aste avvenuta in maniera soddisfacente nei decorsi tormentati mesi).1 punto
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Ero tentato di acquistarlo anche per questo motivo, oltre che per il simbolo ben visibile.1 punto
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Buongiorno...io l'MB pieno lo darei a sto tondello proprio perchè è un 3 grana. Nella maggior parte dei pezzi le cifre sono in numeri arabi, questa con la data con I8I0 si accompagna sempre alla stella a 5 punte notare anche il punto dopo la data. Per quanto riguarda il discorso che faceva Rocco sul metallo, il fatto che fosse in ottone sarebbe stata un interessante curiosità e il colore del metallo poteva far pensare ciò. Esiste anche la variante con stella a 5 punte e cifre normali 1810. Saluti.1 punto
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Caro @lukas1984, ti ringrazio per aver avuto il coraggio di parlare del "buco nero" della depressione. Nella mia professione mi sono confrontato molto frequente con quello che lo scrittore Giuseppe Berto ha definito "il male oscuro". Oscuro perchè non capito neanche dai familiari, oscuro perchè lo stesso paziente è reticente a parlarne e molte volte si sente addirittura in colpa. Io l'ho sempre definita "la peggiore delle malattie curabili" ed ho notato che molte volte un grande aiuto arriva dedicandosi a qualcosa che ti piace e fa lavorare il cervello nel modo giusto. Nel tuo caso le monete sono state la migliore "medicina". Un caro Saluto Beppe1 punto
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Buongiorno sig. Rocco, Non è che ha sbagliato moneta? Questa qui è in mio possesso da alcuni mesi. Per quanto riguarda la lega, a me personalmente sembra il normale rame, il colore è quello. Forse inganna la foto. Ho fatto altre foto col mio telefono ma la grandezza è tale da non permettermi di inserirle, ma ripeto il colore è quello del rame. Adesso non ho tempo di misurarla ma appena mi sarà possibile inserirò i dati richiesti. Per quanto riguarda il taglio posso caricare questa foto qui. Le cifre I8IO, sono la norma o l'eccezione? Grazie per l'interessamento, un caro saluto anche a te.1 punto
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praticamente il valore della medaglia risiede nella stessa: nel valore dell'opera in sé più che nel metallo1 punto
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Buongiorno. Altri nominali difficilissimi da completare sono i Tari' di Ferdinando IV. Anche io, nonostante li colleziono da sempre, anche per varianti.....non riesco ad arrivare alla fine. Oggi vi faccio vedere il più raro della serie: 1790 con al rovescio la Corona Reale.1 punto
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In Friuli era era comune l'istituzione delle Latterie Turnarie. Ogni socio, che possedeva una, due, quattro vacche, conferiva il latte al caseificio e ciò veniva registrato in un libretto individuale. Solitamente il socio ,o per lui un suo famigliare, aiutava periodicamente il casaro nelle operazioni della trasformazione del latte. Il burro spesso lo portava subito a casa. Il formaggio invece richiedeva una stagionatura e una adeguata conservazione. In base al credito accumulato nel libretto il socio poi ritirava il formaggio per suo utilizzo o per commercializzarlo personalmente, oppure lasciava questo incarico alla latteria. Il siero era un prodotto da ritirarsi subito, ed era utilizzato soprattutto per l'alimentazione dei maiali. Spesso le latterie avevano una porcilaia annessa, gestita dal casaro o ceduta in asta annuale ad uno dei soci. Oppure i soci lo acquistavano (pagandolo o accumulando crediti) e se lo portavano a casa. In questo gettone appare il nome di Latteria Sociale, che è l'evoluzione della precedente. Qui il latte conferito dai soci veniva acquistato dalla latteria. Il gettone stesso probabilmente veniva ceduto ogni tot litri di latte conferito o ceduto dietro pagamento.1 punto
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Ciao Ferdinandoborbone, Lo osservavo da tantissimo tempo questo Grana 3 di Murat e mi domandavo in che lega metallica fosse stato coniato.... Sembra una lega di ottone. Appena ti è possibile puoi comunicarci diametro e peso? E se possibile farci vedere il decoro nel taglio. Varianti ne ha soprattutto nel rovescio: Cifre della data I0I0. Simbolo stella a 5 punte. Un caro saluto, Rocco.1 punto
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Ciao Cristiano, bel Tornese 1827! Mi piace molto il colore del metallo. Penso sia stato giudicato SPL Dovrebbero essere solo due le varianti, che riguardano il simbolo sotto il busto: punto e stella a 5 punte. Ma mai essere categorici con le Napoletane. Per le cifre, sembrano esserci diverse grandezze.1 punto
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Buonasera, Dopo la brevissima pausa per il Vicereame, purtroppo senza gli interventi che mi aspettavo..... ritorno con molto piacere alle mie adorate monetine : gli spiccioli del popolo per Ferdinando II. Uno dei nominali più difficili da trovare...... il Tornese Uno e Mezzo. Tutti rari gli anni, tranne il 1854 considerato Comune. Quello che vi voglio far vedere questa sera è il 1849 con simbolo stella a 5 punte. Magliocca 760 R2 Non me ne voglia nessuno per lo sfogo iniziale ma mi sentivo di scriverlo. Un caro saluto a tutti. Rocco.1 punto
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Buonasera a tutti, è da tempo che penso ad una discussione nella quale ognuno possa portare la testimonianza di un fatto, dei resti di un manufatto antico, di come si presentava, di come si presenta in questo momento, della sua collocazione geografica, della sua storia, dei racconti dei nostri vecchi, della loro visione, del loro sapere. Del motivo della loro costruzione e scelta della posizione, di quali monete fossero in uso durante i suoi fasti. Sicuramente molte cose sono già state scritte, e molto più precise di quelle che potremmo riportare noi, ma il Forum credo non debba essere solo un posto dove dare indicazioni in merito alla bibliografia, o rimandi ad altro, ma un posto dove raccontarsi le cose, dove ognuno a sorpresa potrebbe aggiungere un qualcosa di nuovo, e perché no, inedito. Premetto che sono molto interessato a tutto quello che è riconducibile al castello medioevale e alle torri di avvistamento Saracene di molto anteriori. Nelle mie battute di archeologia urbana, vado alla ricerca di segni della loro presenza, siano esse ben visibili o inglobate nel tessuto urbano, fin qui tutto ok, quello che mi dispiace è quando sono solo un ammasso di blocchi e materiale frammentario. Qualche domenica fa, appena dopo il lock down, mi sono recato ai confini tra Campania e Lazio, alla foce del Garigliano, poco distante dal ponte Borbonico e sulla sponda opposta al Teatro Romano di Minturno, devo dire che ci sono sempre passato negli anni ma mai fermato nel punto dove sorgeva la Torre di Pandolfo Capodiferro, la Torre faceva parte di una serie di torri di Avvistamento Saracene che dalle coste via via si estendevano fino ai centri abitati limitrofi, ne troviamo tantissime dalle coste del Lazio alla punta della nostra penisola e oltre, ho avuto il piacere di vederne più di una a partire da Taranto a Sperlonga (LT) passando per la costa Tirrenica della Calabria e della Campania (perdonatemi eventuali errori geografici). ? Riporto una breve nota sulla Figura di Pandolfo Capodiferro, presa in prestito dal Web. Pandolfo I, chiamato Testa di Ferro, Testaferrata o Capodiferro (... – marzo 981), fu principe di Benevento e Capua dal 943 al 981 e principe di Salerno dal 978. Ebbe un ruolo fondamentale nella guerra scoppiata contro bizantini e musulmani per il controllo del Mezzogiorno nei secoli successivi alla caduta dell'autorità longobarda e carolingia sulla Penisola. Fino alla morte, avvenuta nel marzo del 981, Pandolfo stabilì il proprio dominio su quasi tutto il mezzogiorno d'Italia, ricostituendo per la prima ed ultima volta dopo il capitolare dell'851 l'unità dell'antica Langobardia Minor. Questo il contesto Storico, ora vediamo come si presentava la Torre. Posto una stampa dove si vede bene come si presentava poco prima della fine del secondo conflitto mondiale, e subito dopo un restauro. Posto poi foto fatte da me dove purtroppo vedrete le sole macerie ed il degrado in cui versa oggi. Intanto vediamo la scelta del posto e l'utilità di questa Torre, il posto è strategico, alla foce del Fiume Garigliano, se non sbaglio anticamente Liri, dove il mare si mescola al Fiume, dove era facile accesso all'entroterra per i male intenzionati Saraceni e quanti altri avessero avuto cattive intenzioni, quindi un ottimo punto di osservazione dal quale lanciare l'allarme a tutta l'area circostante tramite un tam tam di segnalazioni, fumo il giorno e fuoco la sera che di torre in torre arrivava lontano, nei centri abitati, dove si aveva il tempo di organizzare la difesa e mettere al sicuro, vecchi, donne e bambini. Osservandola e leggendone la storia, riflettevo di quante altre vicende era stata testimone, una torre costruita intorno all'anno mille che era in piedi durante tanti scontri, mi viene in mente anche la famosa battaglia del garigliano del 1503, dove si affrontarono Francesi e Spagnoli, quando praticamente inizia il periodo del vicereame nel nostro meridione, e poi quando sul finire del secondo conflitto mondiale i tedeschi in ritirata lungo la linea Gustav decidono di farla saltare in aria. Leggevo che nel 1925 era sede di un museo, mi rammarica la sua condizione attuale, sarebbe bello restaurarla (so che sono stati stanziati dei fondi per la rivalutazione ) e riadibirla a Museo e renderla fruibile a tutti. La Torre era una presenza costante nei ricordi e nei racconti della mia nonna materna, il suo papà faceva il guardiano nei campi di quella zona, ricca di colture e di cacciagione, siamo agli inizi del 1900, e il mio bisnonno raccontava alla mia nonna di un Re che veniva a caccia in queste zone, dove abbondavano fagiani, quaglie ed una miriade di altri uccelli, quel re immagino fosse Vittorio Emanuele III. Come dicevo nei precedenti passaggi, sarebbe interessante vedere quali erano le monete del tempo, di quando era in funzione, io purtroppo non ne ho, ma ne ho presa una in prestito dal web, passata in un asta on line tempo fa. ? Trattasi di una Frazione di Follaro. Mi scuso per essermi dilungato (avrei potuto approfondire di più) mi perdonerete gli errori grammaticali e la punteggiatura, ma spero che la discussione sia di vostro gradimento, e vi invito a partecipare. Saluti Alberto1 punto
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Buonasera a tutti, Filippo IV Tornese 1636, Busto rivolto a destra e sigle O C dietro la testa. Solo il simbolo del coniatore non si distingue bene.1 punto
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Dal post 28 "...essenziale per l'individuazione è la struttura della porta, probabilmente la Collina, ad arco, tipico esempio dell'architettura etrusco romana e non greca del V secolo a.C." Scoperta dal sovrintendente Mario Napoli a Marzo 1964 durante la campagna di scavi archeologici ad Elea, polis greca della Magna Grecia, e denominata dallo scopritore 'Porta Rosa', è in realtà il passaggio con arco a tutto sesto di un viadotto, spesso descritto come il più antico esempio di arco a tutto sesto in Italia .1 punto
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Scudo inferiore come conservazione ma decisamente piu' raro : 5 Lire 1853 Genova Vittorio Emanuele II1 punto
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come ha già detto chievolan dietro la numismatica per me c'è ricerca e conoscenza, non andrò quasi mai comprare all'asta monete splendide ad un costo però elevato. mi diverte molto di più spulciare un mercatino e cercare di scoprire la storia di una moneta. ieri leggevo il catalogo di un'asta e mi sono imbattuto nel 5 lire del 1956, moneta che possiedo ed ho trovato sempre ad un mercatino in una cesta piena di altre 5 lire a soli 10 cent.1 punto
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Ragazzi, lungi da me essere arrogante o presuntuoso (mi conoscete)..... Basta guardarla e viene da "sorridere".... Pacchianata del 3o millennio...... neppure degna di essere inserita nel black cabinet dei falsi.... Odisseo1 punto
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Lo staff sta cercando un modo non effimero per onorare la memoria di Sergio. Per il momento abbiamo pensato che fosse un atto sentito e doveroso nominare Agrippa Utente Oro: In effetti, ripensandoci a posteriori, credo che nessuno meritasse questo riconoscimento quanto lui, vista anche la traccia importante di affetto e considerazione che ha lasciato qui sul forum. Forse l'unico vero motivo per cui non è stato fatto prima è che questo riconoscimento è stato creato quando purtroppo la sua presenza su Lamoneta si era già molto rarefatta. Abbiamo in mente anche della altre iniziative più a lungo termine, di cui vi daremo ovviamente notizia non appena avremo in mano qualcosa di più concreto.1 punto
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Salve a tutti sono Silvia, la figlia di Sergio. Ho letto i vostri splenditi messaggi di affetto è ho capito quanto era amato e apprezzato mio padre, nel forum in tutti questi anni. Sono commossa da tanto affetto e sono sicura che nel posto dove è ora possa ritrovare e coltivare la sua passione per la numismatica. Un caloroso ringraziamento di cuore. Silvia1 punto
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Con un gruppo di amici - Alain, Angelo e Maurizio, tutti foristi del forum - stiamo scrivendo un libro sulla monetazione del V secolo e abbiamo deciso di dedicarlo alla memoria di Sergio, che ci fu sempre di guida e che continuerà ad esserlo. Invito ciascuno che tra voi ha avuto la fortuna e il piacere di averlo conosciuto e di averne ricevuto i suoi consigli, sempre così ricolmi di amicizia, a compiere un gesto nell'ambito della numismatica dedicandolo a Sergio, affinché resti sempre tra di noi. Vorrei aggiungere alcune parole che mi ha scritto un amico, per animarmi di fronte a una mancanza che mi sconvolge: parole che mi sembrano molto belle e vere. "Era conciato male, lui lo sapeva, ma faceva finta di niente, era un duro pazzesco, non temeva la morte, e sapeva che di la avrebbe trovato altri amici ad aspettarlo. Non credeva in Dio, o almeno non lo dava a vedere, ma credeva nell'aldilà e nello spirito dei defunti, era un romano, che altro poteva fare!" Io neppure credo in Dio, ma credo nell'esistenza di uno stato trascendente nel quale l'anima sopravvive sino a quando sopravvive la memoria della persona che fu. Finché vivrò, manterrò viva la memoria dell'amico Sergio. Antvwala1 punto
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