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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/21/20 in tutte le aree

  1. 1845 1 cent di dollaro, in rame, della Compagnia delle Indie orientali, a nome della regina Vittoria, per la circolazione negli Straits Settlements (Insediamenti dello Stretto).
    4 punti
  2. Dal Gabon una scoperta archeologica che potrebbe riscrivere la storia Dopo la notizia del furto di reperti africani ad opera di attivisti contro il colonialismo, finalmente una buona notizia che riguarda l’archeologia africana. Si tratta di una eccezionale scoperta archeologica avvenuta in Gabon che, se confermata, potrebbe cambiare il modo in cui intendiamo la preistoria. Nel Parco Nazionale di Lopé, in Gabon, gli archeologi hanno datato dei reperti in pietra risalenti tra i 620mila e gli 850mila anni fa. Un arco temporale che si inserisce nel periodo nel paleolitico, in un’era precedente alla comparsa dell’uomo di Neanderthal. Questa scoperta, quindi, sarebbe la prima testimonianza conosciuta di una presenza umana nel bacino del Congo. L’archeologo che ha diretto le ricerche, Richard Oslisly, ha spiegato che «Nella cronologia africana, abbiamo sempre pensato che l’Africa centrale fosse riservata ai gorilla e alle grandi scimmie, ma in realtà è falso: c’era una presenza umana». Lo sviluppo delle ricerche archeologiche Nel 1987, durante il suo primo viaggio nella regione, l’archeologo notò quella che sembrava una terrazza scolpita, suggerendo un’antica attività agricola. In questo sito, Oslisly trovò strumenti in pietra. Si tratta di reperti che servivano per tagliare la carne. Inizialmente la datazione al carbonio suggeriva che i manufatti avevano quasi 400mila anni ma la tecnologia, negli anni Ottanta, era limitata. Continuando con le ricerche, l’archeologo è arrivato alla conclusione che nel bacino del Congo ci fosse un’antica civiltà agraria. Una teoria innovativa, che va in contrasto con l’idea generale secondo cui la regione, in precedenza, era una foresta vergine, troppo fitta e pericolosa. Un ambiente difficile da raggiungere e da attraversare, soprattutto per i popoli primitivi. Aiutato dal Centro Europeo per la Ricerca e l’Educazione nelle Geoscienze Ambientali, nel 2019 Oslisly ha compiuto una nuova spedizione nella terrazza alluvionale di Elarmékora nel Parco Nazionale di Lopé. Nuovi campioni degli antichi reperti sono stati testati con la tecnologia più innovativa. Se la datazione preliminare fino a 850mila anni fa dovesse reggere, questi manufatti potrebbero rappresentare la più antica prova dell’esistenza umana nel bacino del Congo. Anche l’UNESCO ha riconosciuto l’importanza di questa scoperta. In una dichiarazione ufficiale si legge: «Questi risultati mostrano, quindi, un enorme progresso nella nostra conoscenza dell’evoluzione dei nostri antenati. Una scoperta che potrebbe non solo sconvolgere i modelli stabiliti sulla storia delle nostre origini, ma anche contribuire a una migliore comprensione dei cambiamenti climatici antichi». https://www.exibart.com/archeologia/dal-gabon-una-scoperta-archeologica-che-potrebbe-riscrivere-la-storia/amp/
    3 punti
  3. Ciao Luca, Non riesco a distinguere le "ribattiture" nella tua Piastra. Ho controllato la mia, dello stesso conio del dritto e non li ha.
    2 punti
  4. Giacutuli, quella forma "informe" nella Corona Reale, nelle Piastre del 1834 con 13 torrette e correzione sul conio della parola GRATIA, Altro non è che la fuoriuscita di metallo per causa, di una rottura di conio del rovescio. Mi è capitato di vedere altre Piastre 1834 con 13 torrette con accennato il metallo fuoriuscito. Stesso identico conio. Già osservando la Piastra simile di @Raff82, noterai che nella sua, quella forma di metallo è minore.
    2 punti
  5. ordine costantiniano di San Giorgio
    2 punti
  6. Perché hanno una Storia, vennero contromarcate per un specifico motivo, e non si trovano sul mercato....quelle buone. Mo spiegami te perché riempi le discussioni di scritti che non hanno nulla a che fare con la poca documentazione che esiste per le monete di Napoli. Spero solo che i giovani e i neofiti cancellino dalla memoria immediatamente dopo aver letto quello che scrivi. Buon divertimento.
    2 punti
  7. Il trattato di Firenze del 1557 e la successiva pace di Cateau-Cambrésis del 1559, che ponevano termine alla lunga guerra fra gli Asburgo e i Valois, videro, nella stesura dei nuovi confini degli Stati, la costituzione, su ex possedimenti della Repubblica di Siena, dello Stato dei Presìdi, una piccola entità territoriale comprendente Orbetello, Porto Ercole, Porto S. Stefano, Talamone e, dal 1603, Porto Longone (l’odierno Porto Azzurro dell’Isola d’Elba), che il re Filippo II di Spagna volle riservarsi per il controllo navale della costa tirrenica e per garantire approdi sicuri alle sue navi. Dominio diretto della corona spagnola, il piccolo Stato fu affidato per l’amministrazione al viceré di Napoli. Al periodo della dominazione spagnola si deve un forte sviluppo delle strutture e delle fortificazioni militari nel territorio sopravvissute fino ai nostri giorni. La dominazione spagnola fu interrotta nel trentennio 1707-1737, anni delle guerre di successione austriaca e polacca, che videro la momentanea sovranità austriaca. Quando Carlo di Borbone si impadronì del Regno di Napoli, anche i Presìdi passarono sotto la corona borbonica (1738), seguendone le sorti fino al 1801, anno dell’invasione napoleonica dell’Etruria. Il trattato di Versailles del 1815 sancì l’annessione dell’ex Stato dei Presìdi al Granducato di Toscana dei Lorena. Sotto Ferdinando IV di Borbone fu battuta l’unica monetazione destinata al piccolo dominio toscano. Essendo un territorio di limitate dimensioni, crocevia di commerci e di genti, al confine fra il Granducato e lo Stato Pontificio, vi circolavano monete di varie zecche e di diverse unità di misura, creando gran confusione e difficoltà nei ragguagli. Le monete napoletana e romana la facevano da padrone, la prima per ragioni politiche e finanziarie, in quanto moneta “ufficiale”, la seconda per gli scambi e i rapporti commerciali con gli abitanti delle viciniori province laziali di Roma e di Viterbo. La documentata circolazione di valuta genovese, spagnola, napoletana, toscana, pontificia è indice di un’intensa attività commerciale e produttiva in Orbetello e dintorni. Ma se il ducato romano e napoletano costituivano le monete di riferimento per il commercio all’ingrosso e gli affari finanziari, tra il popolino si faceva di conto con la lira toscana e i suoi derivati. I pezzi più piccoli (aliquote di soldi e denari) erano molto usati nella vendita al minuto di merci dell’uso quotidiano. Se ne deduce che questo settore fosse predominio dei mercanti toscani, con un fitto interscambio con i Presìdi fatto di esportazione di prodotti agricoli, legna, carbone, pesce fresco e salato. Per questi motivi a Napoli si ritenne opportuno battere i pezzi in rame per i Reali Presìdi secondo il sistema monetario toscano e non quello napoletano. Ferdinando IV di Borbone, in tre diverse emissioni (1782, 1791 e 1798) fece coniare questo quattrino del medesimo valore dell’ordinario in corso nel Regno, pari alla 400esima parte di un ducato. Nei tagli di quattro, due e un quattrino, i pesi erano dunque rispettivamente identici alle monete da un grano, da un tornese e da tre cavalli circolanti nel Regno di Napoli. La serie dei quattrini coniata per i Reali Presidi vede come costante al diritto dei tre nominali il profilo di Ferdinando IV di Borbone volto a destra, lungo il bordo l’iscrizione Ferdinando IV per grazia di Dio Re delle Due Sicilie e in basso la sigla P (1 e 2 quattrini) o B P (4 quattrini) quale firma dell’incisore Bernardo Perger per la serie del 1782, mentre la P o D P delle emissioni del 1791 e 1798 sono riferite ovviamente al figlio Domenico, essendo Bernardo morto nel 1786. Il rovescio presenta in alto la corona reale sovrastante la scritta REALI PRESIDII, il nominale QVATTRINI, il valore espresso in numeri romani inserito tra le cifre arabe dell’anno di emissione. Solo nei pezzi da 4 quattrini le iscrizioni del rovescio sono circondate da due rami di lauro legati in basso da un fiocco. Ai lati della corona compaiono le iniziali dei direttori della zecca: C. C. per il Cesare Coppola (emissioni del 1782) in carica fino al 1790; A. P. sono le iniziali di Antonio Planelli (emissioni del 1791) mentre la sigla R. C., impressa sui nominali del 1798, designa la Regia Corte, ovvero la monetazione battuta a benefizio della Corte ed in particolare della regina Maria Carolina. Particolari rarità di questa monetazione sono due esemplari di 4 quattrini 1782, l’uno ribattuto su una prova in rame del 6 ducati di Carlo III, attestato dal CNI, e l’altro ribattuto su un grano del 1719 di Carlo VI d’Asburgo, inedito e, infine, un esemplare di 4 quattrini 1798 ribattuto su un grano da 12 cavalli di Ferdinando IV (mai apparso).
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  8. Salve a tutti, riconosco di essere altamente ripetitivo e a dir poco scocciante ultimamente, ma i vostri consigli sono di importanza incalcolabile, perchè stavolta, differentemente da molte altre, credo di aver compiuto una discreta pescata: Cosa ne pensate di questo bel tornese? Sarà pur tosata con legenda parzialmente illeggibile (come del resto è di normale amministrazione per la tipologia), ma subito mi ha colpito l'integrità e la centratura ottima del busto. Purtroppo è stato amore a prima vista... Ho bisogno di vostri spassionati consigli (mio malgrado anche per il prezzo) ma credo che questa sia davvero la volta buona, voi che ne dite? Rinnovando i miei più profondi ringraziamenti, vi saluto augurandovi anche delle serene feste oramai imminenti :good:.
    1 punto
  9. cari tutti, Voglio condividere con voi l'ultimo ingresso in collezione.. si tratta di una moneta da un Penny coniato sotto Edoardo III presso la zecca episcopale di York , allora amministrata dall' arcivescovo Thoresby. Questa tipologia appartiene alla serie monetale nota come Pre-Treaty in quanto coniata negli anni precedenti al trattato di Calais di fine 1360 ( generalmente viene indicato come periodo di coniazione dal 1351 ai primi del 1361). In particolare l'esemplare in oggetto è stato coniato verso la fine di questo periodo in quanto si presenta come un'ibrido fra la penultima e ultima sotto classe, il che lo rende anche una variante piuttosto rara. il peso è di 1.19 grammi mentre il diametro è di 19 mm. Questo esemplare, acquistato da un commerciante inglese, presenta inoltre un'ottimo pedigree in quanto proveniente dalla collezione di tre importanti numismatici inglesi: Lord Stewartby , W.J. Conte e P. Woodhead.
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  10. Ovviamente i trasferimenti dei militari erano il veicolo principale della circolazione monetaria, oltre al commercio. Lasciatemi il beneficio del dubbio sulla possibilità che gli ipotetici quattrini repubblicani del 1799 (coniati con i conii del 1798) da Napoli - dove, ricordo, avrebbero dovuto circolare al posto di grani, tornesi e 3 cavalli - abbiano avuto il tempo di raggiungere passando di mano in mano (e non appositamente trasportati in sacchetti come le emissioni degli anni precedenti!) non solo i Presidi del Sud (assediati dai Francesi prima nell'aprile-maggio 1799 e poi definitivamente occupati nell'aprile-maggio del 1801) ma soprattutto Portolongone, che capitolò il 26 aprile 1801. In effetti due anni sono tanti, ma sono anche anni in cui immagino pochi movimenti di soldati e di navi fra Napoli e l'enclave toscana, e quei pochi, nel caso, più sulla direttrice Presidi-Napoli che viceversa: in quel periodo i Presidi non erano certo di interesse strategico, anzi, la loro sorte venne lasciata in balia degli eventi, per cui ogni risorsa era impegnata a difendere i confini del Regno e Napoli stessa. Sarebbe invece molto più semplice giustificare la presenza a Longone del quattrino R.-C: come parte della regolare emissione del 1798 e regolarmente trasportato all'Elba in una quota ad hoc per essere immesso in circolazione insieme ai suoi fratelli da 4 e da 2. E spesso, nella storia come in altre discipline, l'ipotesi più semplice spesso è anche la più verosimile... Comunque, in mancanza di nuovi documenti, di ulteriori ritrovamenti o di altri contributi, il discorso rimane aleatorio e anodino, mentre affascinante ed entusiasmante rimane la commistione inscindibile fra storia e numismatica!
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  11. I ratti invadono la metropolitana di Londra.... ma no!!! si tratta dell'ultima performance artistica di Banksy. Il misterioso street-artist si è travestito da addetto alla sanificazione e ha "decorato" l'interno dei vagoni della metro londinese con dei ratti. Gli animali, da sempre simbolo della critica sociale di Banksy, sono stati rappresentati stavolta con delle mascherine. La critica è rivolta, dunque, a tutti coloro che non rispettano le norme anti-contagio da coronavirus, come appunto l'obbligo di portare la mascherina. Ma l'opera è stata cancellata, qualcuno dice per errore ma il Transport for London (l’azienda responsabile dei trasporti pubblici di Londra) ha detto che è stata rimossa volontariamente: «è stata trattata come qualsiasi altro graffito sulla rete di trasporto. Il lavoro dei pulitori è assicurarsi che sia pulita, soprattutto in questo momento». Ha anche aggiunto che «vorremmo offrire a Banksy la possibilità di realizzare per i nostri clienti una nuova versione del suo messaggio, in un posto adatto».
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  12. scusa, @giacutuli se estrapolo solo questa frase tua perchè il suo sapore apodittico ammetto mi infastidisce e non poco. Non entro nella questione delle BOMBA sulle quali non mi pronuncio, ma il tuo dire che qualunque cosa sia stata fatta ad una qualsiasi moneta dopo l'uscita dalla zecca sia una cazzata mi suggerisce che la tua visione della numismatica sia un po'... come dire... ristretta. Le contromarche, che tu reputi sfregi ecc., esistono da millenni, nel mondo greco, romano, fino al medioevo e ai tempi più recenti. Anzi, ti dirò di più (e ribadisco scusate l'off topic ma penso che ogni tanto ci vuole), spesso il valore di una moneta contromarcata sorpassa di gran lunga quello di una intonsa. E non sto qui a spiegarti i motivi, che spero almeno potrai immaginare. Che sono storici, economici, culturali e via dicendo. Fatti un giro se vuoi (so che non è il tuo campo ma magari ti ricredi) sulle contromarcate Veneziane e capirai che la vita di una singola moneta non finisce necessariamente quando esce dalla zecca, anzi spesso rinasce per nuovi viaggi. Se ti fossilizzi sulle conservazioni a prescindere, rischi di perderti uno degli aspetti che a mio avviso è tra i più affascinanti della numismatica non solo meridionale, non solo italiana, non solo europea ma mondiale. La necessità di contromarcare è sempre stata insita nelle popolazioni che volevano rivalutare (o sottovalutare), che volevano imposessarsi di nominali esteri, che volevano, sia detto, e concludo, dare un messaggio di rivalsa verso i regnanti precedenti. Sono consapevole che molte BOMBA, forse anche quasi tutte, possano essere state impresse nel garage, d'altra parte non è un'operazione così complessa, ma ti prego, non dire che "modificare" mediante contromarca una qualsiasi moneta sia uno svilimento SEMPRE. Ti si rivolterebbe contro tutto l'orbe terracqueo numismatico saluti
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  13. DE GREGE EPICURI Sempre Kremna (Pisidia), questa al rovescio presenta Dioniso.
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  14. cari amici ho visionato le immagini di tre saluti del B.M. due presentano il "buco " sulla mano, (1 esemplare donato nel 1935) l'altro senza
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  15. L'ordine esterno a sinistra dello stemma borbonico è quello dello spirito santo... https://it.m.wikipedia.org/wiki/Ordine_dello_Spirito_Santo
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  16. Da appassionato della zecca di Napoli sono veramente offeso dalle insinuazioni di questo utente, sono offeso perché da sentenze a prescindere, non ricordo di aver mai letto o sentito da nessuna parte di così tanto astio verso questa monetazione, per ogni moneta ne ha una, ma la cosa più assurda è che non ha le minime basi per supportare le proprie tesi, e nonostante più volte gli è stato consigliato di studiare lui continua per la sua strada senza ascoltare nessuno, anche chi può di certo insegnargli qualcosa (di certo non sono io), continua ad offendere, ignoranti, ladri... Senza sapere che alla zecca di Napoli si sono espressi tra i più importanti incisori , la zecca di Napoli ha una storia che non è seconda a nessun'altra zecca... La zecca di Napoli è da interpretare e questo utente non è capace, sa solo offendere, spero che si prendano dei provvedimenti perché personalmente non lo reggo più... Se vuole continuare a parlare di monete di Napoli si faccia un minimo di cultura altrimenti è meglio che stia zitto perché così inquina solo le discussioni e crea del malumore...
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  17. A me sinceramente una bombetta come quella postata sopra piacerebbe averla in collezione. Saluti a tutti amici
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  18. Se ne trovi altre simili, le compro al valore del solo metallo.
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  19. Complimenti @Gianivy, fresca e molto ben impressa. Moneta di livello. Non avrai bisogno di sostituirla in futuro. Bella presa.
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  20. Inoltre esistono anche dei documenti dell'epoca...
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  21. Giusto per permettere a tutti di capire la falsità dei due pezzi soprastanti, posto a confronto un bellissimo esemplare autentico della celebre collezione di Lawrence Stacks. Basta osservare il modellato, l'etnico, l'anatomia dei pesci e del gambero d'acqua dolce (solo per fare qualche esempio di "campo d'osservazione". Odisseo
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  22. Giorgio IV anno non comune 1824 conservazione MS 62. Solo 4 per la PCGS in conservazione superiore
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  23. Hai scoperto l'acqua calda. Ma ti pare che le Piastre venissero contromarcate in zecca? Prima di scrivere cavolate, cerca di leggere qualcosa.
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  24. Tranquillina/Le tre Grazie (CNG 235) PISIDIA, Cremna. Tranquillina. Augusta, AD 241-244. Æ (24mm, 9.02 g, 11h). Diademed and draped bust right, set on crescent / The Three Graces. Von Aulock, Pisidiens 1423; SNG France 1512 (same dies). Near Fine, green and brown patina. From the Mark Staal Collection of The Three Graces. CNG 235, Lot: 350. Estimate $100. Sold for $150.
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  25. 1945 5 Franchi 1945 Repubblica francese zecca Beaumont-le-Roger
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  26. La tua ipotesi sottiene una politica monetaria (che Venezia era anche abile a fare) che avrebbe però dovuto ricevere il placet dal mercato, considerato che qualsiasi "imposizione" sui cambi avrebbe poi subito, per l'appunto, i correttivi dal mercato. Se ben intendo l'osservazione di @Arka, è proprio qui la questione. Cosa può essere successo da modificare in modo così anomalo un cambio ed un concambio, laddove non se ne trova, apparentemente, una logica monetaria. Paolo
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  27. ufn dixit Gentile cliente ,non sappiamo ancora di preciso la data di emissione, a settembre ma non sappiamo il giorno esatto
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  28. Sono daccordo, la moneta si vede meglio.
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  29. Bellissima questa stampa! Molto probabile che queste monete siano andate in giro per la maggior parte con i fanti che si spostavano da un presidio all'altro. Saluti!
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  30. Buongiorno, senza conoscere il peso, senza vedere il taglio e con delle immagini non proprio chiare non è semplice esprimersi, ma, secondo me è il solito falso con il taglio liscio o decorato con FERT e dal peso che oscilla tra i 22 e i 24 grammi... Ovviamente non è neanche in argento...
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  31. In effetti il peso è abbastanza sproporzionato tra 6 e oltre gli 8 grammi non giustificano le varie usure, sicuramente è come dici tu in particolari periodi di crisi o di guerre si tendeva ad emettere monete più piccole perché comunque il bronzo aveva sempre un suo valore credo che la tua definizione sia corretta anche se su questa moneta non sono esperto come altri in questo gruppo.
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  32. Buona sera a tutti, Riccardo @Reale Presidio Tutto molto interessante e nuovo per me grazie per il tempo che ci hai dedicato, non posso comunque esprimermi perché non sono preparato sull'argomento, posso solo dire che sei mesi circa (se non ricordo male giusto ?) potrebbero essere un arco temporale sufficiente, sicuramente il tempo per un quattrino di imbarcarsi per l'isola nascosto sul fondo sdrucito di un tascapane di un fante e scivolare fuori alla prima occasione, che sia questa un accampamento o un pellegrinaggio presso i luoghi di culto sparsi su tutta l'isola, ho sempre pensato che queste monete possano aver avuto nei soldati ed i loro spostamenti il principale veicolo. P.S. mi scuso per l'anacronismo del disegno che segue (1704) ma è per rendere l'idea degli accampamenti e del via vai di truppe nelle campagne a ridosso del forte S.Giacomo in Porto Longone .
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  33. 1945 Territori occupati - Banca per l'Economia per l'Istria, Fiume e il Littorale Sloveno - 5 lire Per chi desidera saperne di più
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  34. @Franco123 Sì, il peso varia molto su questi bronzi, il che rende la classificazione più difficile (potrebbero essere variazioni di peso in base agli anni di conio o nominali diversi). Come dettagli dei disegni la più simile alla mia mi sembra Calciati 197 (postata sotto, ovviamente in condizioni migliori). Noto forti somiglianze per quanto riguarda: - forma della barba, forma del naso e taglio del collo di Poseidone - forma delle punte, dei "baffi" e del triangolo alla base del tridente (asta) - forma dei delfini e orientamento delle quattro onde (simili a dei 9) tra i denti del tridente Se no, forse potrebbe essere Calciati 194. Cosa ne pensi?
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  35. Si apprezza molto di piu a mio avviso?saluti
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  36. Ecco la nuova arrivata nella mia collezione di Messicane, direttamente dall'ultima asta Negrini. io le associo un ottimo BB con splendida patina da antica raccolta. Mi farebbe piacere avere i vostri commenti a riguardo. buona domenica
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  37. Oggi dopo una lunga assenza sono tornato alle ciotole! Un rapido giro niente di che e una manciata di monetine ma comunque mi mancava? 1) Lira 1930 Città del Vaticano (pagata in realtà 2 euro ma mi è piaciuta particolarmente)
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  38. Nel centinaio di saluti elencati su acsearch la grande maggioranza ha l'incavo: più o meno accentuato ma c'è. Non sappiamo quanti Saluti siano stati coniati. Certamente non pochi se consideriamo la grande varietà di conii utilizzati. Ci sono molte varianti : es. fattura e posizione delle due rosette a lato dello stemma. Se c'è una serie di falsi è più facile che sia del tipo con i fiori alla stessa altezza. Ma l'oro va visto in mano, non da foto. Le due monete di Bol. di questo tipo hanno molto in comune. ( es. il giglio dello stemma) e sembrano uscite dallo stesso paio di conii.
    1 punto
  39. Come non ricordare a questo punto quando Riccardo Martina venne a parlare a Milano di queste monete nel workshop di Quelli del Cordusio nel 2018 ? Fu un gran bel momento e un successo che ricordo con piacere con questa immagine
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  40. Avevo dato uno sguardo ai saluti presenti in questa asta, pur non essendo interessato all'acquisto. Mi era in effetti venuto il dubbio che due provenissero dagli stessi coni, ma ammetto che era stata solo una impressione, ora confermata. Però, confesso, non mi era venuto per niente il dubbio che potesse trattarsi di falsi. Che dire? Oltre a ringraziare tutti per il contributo alla discussione, mi viene tanta tristezza. Come scritto sopra, perseguiamo giustamente (?) chi mette incautamente la monetina che vale 2/3 euro su eBay, poi non facciamo niente per difendere i collezionisti frodati per migliaia di euro da falsari ben organizzati e con un metro di pelo sullo stomaco. E sappiamo benissimo che producono svariate tipologie, dall'oro di varie epoche, all'argento greco e romano, fino ai sesterzi e medaglioni di bronzo, alcuni dei quali sembrano usciti dalla zecca ieri. Sia chiaro che non è mia intenzione fare di ogni erba un fascio. Di ogni tipologia cui ho accennato esistono per fortuna molti ottimi esemplari, autentici e ben conservati. Però, tornando "a bomba", non è giusto che il collezionista debba difendersi sempre da solo.
    1 punto
  41. Sarà che le sterline ecc le vendevamo 20 mila lire in più delle altre questa speculazione non l ho mai digerita, un paio di anni fa ho dato un cento franchi ad un amico a 1800 lui l ha fatta slabbare e in un asta ha fatto oltre 7000. Non capisco questa moda.
    1 punto
  42. Ciao a tutti, non so se i Longobardi rientrino o meno in tale categoria..se sì, un denaro zecca di Benevento Principe Radelchi. Saluti Eliodoro
    1 punto
  43. numero 1 Odoacre questa siliqua è forse la prima moneta "ufficiale ma non romana" coniata in Italia.... come dire, la storia in meno di 1 grammo di argento.... http://www.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details.aspx?objectId=984226&partId=1&searchText=odovacar&page=1
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  44. @rocco68 Ciao,ti allego due discussioni interessanti,poi ognuno trae le proprie conclusioni...
    1 punto
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