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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/18/20 in tutte le aree
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Dopo cotanta abbuffata di monete ispano-napoletane credo sia d'uopo inframmezzare la discussione anche con qualche bel volume sul tema, e sicuramente uno dei volumi più interessanti è il quarto fascicolo dell'opera del Cagiati sulle monete del Reame di Napoli dedicato al seicento e al primo settecento fino a Carlo VI d'Absburgo... ne possiedo un esemplare un po' particolare, non solo per la legatura, ma per le copiose annotazioni fatte dal precedente proprietario, il numismatico siciliano Adolfo Minì...6 punti
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Buonasera, anche questa moneta la postai già sul forum in passato. Ma rispetto a due anni fa ha inspessito una già gradevole patina. Quella che potrebbe sembrare consunzione sui capelli vi assicuro che non sono altro che porzioni di metallo dove la patina è meno presente. Lo dico prima perché le foto potrebbero essere un po’ ingannevoli, presente anche un’ottima freschezza del metallo stesso. Foto fatte con luce naturale un’oretta fa 120 grana 1835 Spero vi piaccia come piace a me4 punti
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Buonasera Beppe, per il numero degli acini non saprei, ma ci sono esemplari che differiscono per la diversa posizione del ramo al grappolo d'uva. @Mattiaco, millesimo molto raro a trovarsi in conservazione SPL. Complimenti, bell'esemplare. Ho rifatto foto anche al mio 4 Cavalli.4 punti
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cari tutti, Quest'oggi voglio condividere con voi un recente acquisto.Non si tratta di una tipologia che rientra nei miei ambiti collezionistici, ma visto che stavo già comprando un' altra moneta dallo stesso commerciante ho deciso di aggiungere al carrello anche questa. Si tratta di una moneta da un Farthing (1/4 di penny) coniata nel 1886 sotto il regno della regina Vittoria. Ref: Freeman 557. Ho fatto qualche foto nella speranza di cogliere la maggior parte dei dettagli3 punti
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1944 Ethiopia, 10 Santeem, Haile Selassie I Come arrivare al nostro 1944, data di coniazione della moneta: abbiamo in fila i seguenti numeri: 10, 9, 100, 30, 6. Conteggio: 10+9x100 = 1900+30+6 = 1936 anno ethiope. A questo anno 1936 dobbiamo aggiungere 8 anni e arriviamo alla data del 1944. Ps: Per ulteriori chiarimenti o correzioni spero nell'intervento di @nikita_ saluti3 punti
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Il 20 Lire 1936 è una moneta "relativamente" rara. Si trova frequentemente nelle aste e non è difficile procurarsela in negozio. Questo perché è una moneta che sì, non ha avuto una gran tiratura, ma è stata subito "tesaurizzata" non solo dai collezionisti (pochi), ma anche da chi voleva un ricordo tangibile della fondazione dell'Impero (la stragrande maggioranza). La moneta quindi, è possibile trovarla in diversi stati di conservazione: quelle ritirate dai collezionisti si trovano in ottime condizioni, quelle che, invece, sono state prese come semplice "trofeo", hanno subìto per lo più una custodia sui generis che le hanno fatte giungere fino a noi non propriamente al top. La moneta ha un prezzo "sostenuto" - a mio parere - per tre motivi: 1) bassa tiratura (10.000 esemplari); 2) rappresentatività (l'Impero); 3) unicità (è la sola della sua tipologia coniata per la circolazione). Non escludo che parte della produzione giaccia presso la Tesoreria Centrale dello Stato o presso la Zecca rientrando nel novero delle monete non in oro appena accennate nella "famigerata" nota 56. Qui sotto posto il mio esemplare:3 punti
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Il giudizio su Costantino credo sia molto personale, ha fatto scelte importanti che lo hanno fatto passare alla storia come "Il grande" ma , a mio modesto parere, ha dato anche io colpo di grazia alla prima fase dell'impero Romano. La moneta per me è gradevole, l'importante è che piaccia a te e che ti regalo emozioni2 punti
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Fra i quattrini non è stato ancora mostrato quello di Lorenzo Priuli (1556-1559). Eccolo. Rif.: Zub-Luciani 38.5 Arka Diligite iustitiam2 punti
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In questo specifico caso, la moneta etiope di miza del 1936(1944) e la formula che ha utilizzato: + x = 1900 + + = 1936 Come arrivare al nostro 1944, data di coniazione della moneta: abbiamo in fila i seguenti numeri: 10, 9, 100, 30, 6. Conteggio: 10+9x100 = 1900+30+6 = 1936 anno ethiope. A questo anno 1936 dobbiamo aggiungere 8 anni e arriviamo alla data del 1944.2 punti
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Caro @enriMO... Per i testi da te citati puoi rivolgerti direttamente a D'Andrea dalla pagina del suo negozio e-bay: https://www.ebay.it/str/Hatria-Numismatica/Libri-Monete-Italiane/_i.html?_storecat=10258710014 Si trovano spesso volumi interessanti, come la recente opera sulle monete di Carlo V o la summa degli articoli del Bovi, sempre importante riferimento per la monetazione napoletana, riguardo al volume del Vall-Llosera non è in castigliano ma in catalano, tuttavia lo si legge senza troppa difficoltà...il castigliano comunque è indispensabile per approfondire adeguatamente la monetazione ispano-napoletana, vi sono alcuni saggi di notevole interesse scritti da studiosi spagnoli, tra cui uno inerente proprio il periodo dei re cattolici: https://revistas.ucm.es/index.php/RGID/article/viewFile/RGID0101220141A/102752 punti
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Buongiorno a tutti e buon Sabato, Mattia , @Mattiaco ricondivido il mio esemplare da 9 Cavalli 1804 Ferdinando IV. ? Saluti Alberto2 punti
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Eccoci qua con la presentazione delle due monete, le prime, da me acquistate stamane. La prima è di Lucilla (II sec. d.C. MONETA Denario Piccoli difetti di conio al dritto METALLO Argento TECNICA Coniazione PESO 2,89 gr DIAMETRO 19,13 mm AUTORITA’ / PERSONAGGIO Annia Aurelia Galeria Lucilla Imperatrice. Moglie dell’Imperatore Lucio Vero EPOCA Romana ANNO 163 - 181 d.C. ZECCA Roma RIFERIMENTI BIBL. R.I.C. , 759 ; Cohen, 7 DRITTO LVCILLA AVGUSTA Busto ammantato a destra. VERSO / ROVESCIO CONCORDIA Concordia seduta a sinistra con patera nella mano destra e cornucopia nella sinistra. CONSERVAZIONE E GRADO DI RARITA’ qSPL (50/70) Percentuale rarità: 20/100 PROVENIENZA (Collezioni o aste) Ex Gorny & Mosch 253 n° 654 / Ex collezione privata di un dottore di Monaco NOTE IMPERATRICE Annia Aurelia Galeria Lucilla REGNO 161 – 182 d.C. DINASTIA Antonina NASCITA Roma 150 d.C. MORTE Capri 182 d.C. CONIUGE Lucio Vero (Imperatore) ; Claudio Pompeiano FAMIGLIA Sorella dell’Imperatore Commodo; figlia dell’Imperatore Marco Aurelio e di Faustina minore. Congiurò contro il fratello Commodo, allora Imperatore. Esiliata in Capri con la figlia e Numidia Cornificia Faustina. Un anno dopo l’Imperatore Commodo mandò un sicario ad uccidere tutte e tre le donne. Le foto le ho fatte dal cellulare. Se non sono buone mi spiace1 punto
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...ti potrà sfamare! Continuo con la mia serie delle "Medaglie dell'angoscia" del 1923 tedesco, anno dell'iperinflazione, questa un po' più piccola con ca. 29 mm di diametro e 10 g. Anche qui l'incisore è Hörnlein, la zecca quella di Dresda. Le prime medaglie le ho in bronzo, le ultime in ferro, come a voler simbolicamente coniare su metallo meno prezioso la mancanza di materia prima, le macchie di ruggine a voler sottolineare il decadimento di uno stato, che alcuni anni dopo porterà ad una catastrofe mondiale. Come se non bastasse, sembra che con l'avanzare della carestia anche la qualità dell'immagine si degradi, diventando a novembre quasi ovattata. Nell'altra discussione si comparavano i prezzi di "farina/carne/pane/birra" qui di "latte/burro/zucchero": volendo essere sessisti, direi che una medaglia era per gli uomini, questa per le donne. Alla prossima Servus, Njk PS: vi prego di NON dirmi, che qui manca la medaglia di ottobre... io NON LA TROVO in vendita, ma purtroppo so che esiste!1 punto
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Buongiorno a tutti, per passare un po' di tempo, alcuni giorni fa ho comprato da un bancarellaro, una quindicina di chili di monete estere/italiane e piano piano le sto controllando…. ieri sera con mia sorpresa ho trovato questo 10 centesimi 1919...conservazione rottame, ma comunque moneta interessante. Chissà quante tasche avrà visto nella sua lunga carriera di moneta spicciola….per finire dentro questo accumulo. Evidentemente nessun collezionista l'ha salvata, per via la sua scarsa conservazione oppure è sfuggita alla ricerca dei "ciotolari".... Adesso eccola qua .1 punto
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E si crea inevitabilmente confusione .. purtroppo. Mentre in paesi che piu’ modestamente non si credono la ‘culla del diritto ‘ le norme sono chiare e univocamente interpretabili. E soprattutto il collezionista non e’ considerato un ‘nemico’ della cultura bensi un benefattore ( tutti i nuclei numismatici dei musei e collezioni pubbliche piu’ importanti originano da collezioni private - senza alcuna eccezione)..1 punto
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ciao @El Chupacabra Una serie molto bella che riprende quella dell'ottocento in argento alto titolo. Ero già a conoscenza deli' esistenza di un primo e di un secondo conio per l'anno 1974 e mi fa piacere vedere che hai aperto una discussione sull'argomento sottolineando le differenze. Di queste monete ne ho viste alcune facendo caso alle differenze, ma non ho mai incontrato quella del primo conio. Sebbene siano state coniate per la circolazione, solitamente sono tutte in ottimo stato di conservazione, direi FDC o quasi. Sicuramente subito tesaurizzate e aggiungerei, viste le dimensioni non pratiche da tenere nel portamonete. saluti1 punto
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Anche a me capita di andare a dormire e di avere la soluzione al mattino. Tornando al rebus di Teverino, forse forse a "edipi" si poteva arrivare da PISA, Il superlativo....non lo avrei pensato (e' la prima volta che lo trovo in un rebus, al punto che pensavo non si mettessero).....anche se una parole di 12 lettere.... Infine: già "desolati" e' , in fondo, già un superlativo. Lo "stra", secondo me, è pleonastico. Mi complimento con te per la soluzione Ciao. Stilicho1 punto
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A me è venuto in sogno! In compenso, al momento mi trovo bloccato sul prossimo rebus umoristico. Ciao da apollonia1 punto
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Ripeto, sono due varianti diverse la GRAITA e la GRTTIA. Secondo me al 539/c ci doveva essere raffigurata la prima. Se "errore" ci sia stato, sarà corretto nell'aggiornamento.1 punto
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La tiratura si riferisce solo alla prima emissione , delle successive riconiazioni non sono ovviamente note le quantita'1 punto
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Ciao Rocco, mi fa piacere che vengano riprese vecchie discussioni.. Ormai sei lanciato nel periodo vicereame.. Ne ho aggiunto un altro anch'io1 punto
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Mi sembra che in tutte le date a tre cifre la sequenza da sinistra a destra sia centinaia, decine e unità, ma non ti so dire il motivo. Naturalmente il totale è indipendente dalla sequenza perché il sistema alfabetico è basato sul principio additivo, cioè sulla somma dei valori numerici delle lettere. Ho notato che nelle aste gli shekel del millennio hanno avuto un incremento significativo della stima, anche se a basso grado di conservazione, ma penso che il top l’abbia raggiunto lo shekel dell’anno civico 191, l’ultimo in cui Tiro l’ha coniato corrispondente al 65/6 d. C., nell'asta Triton XXII. Last Dated Shekel of Tyre Second Known PHOENICIA, Tyre. 126/5 BC-AD 65/6. AR Shekel (25mm, 14.13 g, 12h). Dated CY 191 (AD 65/6). Head of Melkart right, wearing laurel wreath, lion skin around neck / Eagle standing left on prow; palm frond in background; to left, P(koppa)A (date) above club; to right, KP above monogram; Phoenician A between legs; [TYPOY] IEPAΣ [KAI AΣYΛOY] around. DCA-Tyre 684; Rouvier –; RPC –; HGC 10, 357; DCA 920; BMC –. Good VF, toned, earthen deposits. Extremely rare, the second known (the other in a private collection). Triton XXII, Lot: 379. Estimate $1000. Sold for $30000.1 punto
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La moneta viene da una collezione privata il quale non ha voluto rendere noto il suo nome anche se alcuni collezionisti di napoletane(alcuni iscritti anche qui nel forum) sembra sappiano bene chi sia. Comunque con il tempo vedrai che qualcosa riuscirai a sapere,basta postare la foto ogni tanto sui vari social o forum di numismatica. Per il resto sono scelte personali dipendenti oltre che dal denaro anche dal carattere,dal tempo a disposizione e altro che ti fa decidere in modi differenti. Io le terrei tutte ma non posso, però posso ricordare tutte quelle che ho tenuto in mano dalle più rare alle più comuni. Chissà forse quando la memoria inizierà a lasciarmi allora cercherò di tenermele per almeno più tempo ma tanto alla fine devo (dovremo) lasciarle andare tutte e prima che lo facciano altri mi diverto io a farle andare e venire.1 punto
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Ciao Lorenzo Data rara e raramente cosi ben visibile. Ma dimmi.. cosa riesci a leggere della legenda? Di queste monetine non sono ancora riuscito a ricostruirne l'esatta stesura...1 punto
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Il mio pensiero. Riflettevo sulla figura di Cesare, che di fatto non era più Silla, ma non era ancora Augusto. Mi spiego meglio. Silla aveva avuto una atteggiamento fortemente autocratico e imposto un potere repressivo (pensiamo alle proscrizioni) che aveva di fatto eliminato ogni opposizione. Forse questo potrebbe anche spiegare come mai non emersero tentativi seri di rivolta. Augusto fu “un grande baro”, usando una espressione di Spinosa che trovo molto efficace. Arrivato al potere con metodi assai poco ortodossi (facendo fare il lavoro sporco ad altri e mantenendo però le sua mani sempre apparentemente pulite) seppe detenere un potere immenso facendo finta di rispettare gli ideali repubblicani e di mantenere tutte le istituzioni preesistenti. Ciò gli consentì di ottenere un largo consenso. Cesare sta nel mezzo. Sicuramente mirava ad un potere autocratico, ma si mosse (se si può dire così) con cautela o meglio con prudenza, cercando di ottenere un progressivo allargamento della base di consenso utilizzando i mezzi e i poteri a sua disposizione (che crebbero sempre di più). Credo che non si possa dimenticare un fatto. Rispetto a Silla, Cesare era del partito dei populares", per così dire (con termine moderno), dei "progressisti"; questo credo che possa avere inciso nell’azione dei congiurati che, come sappiamo, appartenevano al partito degli “optimates” che si vantavano di essere depositari di quella stessa tradizione che Cesare voleva cambiare, mescolando metodi legali ad altri assai meno ortodossi. Insomma, erano passati i tempi di Silla, ma non erano ancora maturi i tempi di Augusto. Ciao. Stilicho1 punto
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Buongiorno a tutti e buon Sabato. Oggi vi presento un altra mia monetina, purtroppo ancora in viaggio, posto foto del venditore, ho dato un po' di bianchetto allo sfondo. ? Appena la riceverò farò nuove foto, soprattutto vorrei vedere bene il Tosone al rovescio che credo abbia qualche problemino di conservazione. Il Tosone mi sta simpatico, ma anche al diritto mi piace questa moneta con Sigla N. Voi cosa ne pensate? Vorrei capire la data.. Saluti Alberto1 punto
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Allego foto postata da @piergi00 su questo stesso forum per CHIARIRE cosa é 1° tipo e cosa é 2°.1 punto
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Vogliamo esagerare ? Esageriamo ... https://youtu.be/DYbLHzM4uoI1 punto
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Ciao, questo libro è di recente pubblicazione; forse ti può essere utile. Maggiori informazioni su: https://www.giappichelli.it/la-tutela-dei-beni-di-interesse-numismatico1 punto
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Se ci basiamo sugli anni precedenti: solo quello dei VVFF; quello della Montessori a metà novembre. Ancora non ci sono state comunicazioni ufficiali in proposito1 punto
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Aggiungo a quanto già detto da Miroita e Fufluns, che è sicuramente una delle prime medaglie devozionali e celebrative datate, in bronzo/ottone, di produzione romana, generalmente la medaglia si presenta con doratura al mercurio.- L'interpretazione del R/ a mio modesto parere è S. Francesco inginocchiato in preghiera verso il crocifisso raggiato (S.Damiano) o la Vergine con Gesù Bambino? Sullo sfondo la chiesetta della Porziuncola, la scritta è : AVXILIVM DE SANCTO = Aiuto dallo Spirito Santo o Soccorso dalla divinità. Medaglia rara.- Ciao Borgho1 punto
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Heritage AUCTION #1318, LOT 3780 Gettone della piantagione di canna da zucchero di Haiku (Hawaii) Lot 3780. 1882 TOKEN Haiku Plantation One Rial Token, Reeded Edge, MS62 Brown NGC. Medcalf TE-15. Most 19th century Hawaiian tokens are crudely produced, often by local blacksmiths. But the Maui Haiku sugar cane plantation tokens were struck by a private San Francisco coiner, and have an attractive aesthetic appearance that transcends the other varieties in the Guide Book token series. The denomination is one rial, a phonetic spelling of the Spanish-American real, equal to 12 and a half cents. This crisply struck walnut-brown example has minimally marked surfaces and a hint of aqua patina in design crevices. Census: 2 in 62 Brown, 5 finer (6/20).HID05401242017 Starting price: 1 USD1 punto
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1944 Occupazione russa dell'Ungheria - 5 e 20 pengo1 punto
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Buongiorno a tutti amici, Voglio condividere con voi la questa mi mezza piastra 1792 orecchio coperto a cui tengo particolarmente. Saluti a tutti. Raffaele.1 punto
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I miniassegni sono un pezzo interessante di storia che forse in futurio tornerà in auge, come magari anche quello per le schede telefoniche. Ma a prescindere da ciò, proprio perchè in questo periodo l'interesse è scarsissimo cerco di approfittarne per procurarmi pezzi mancanti a prezzi irrisori.1 punto
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Trotula, chi era costei? Confesso di non avere sentito parlare di quella donna fino al momento in cui ho letto il post di @Lucreziamaria. Ora so che Trotula, Troctula o Trotta De Ruggiero, nata a Salerno da famiglia normanna (il cognome lo dice) fu una donna-medico che operò nell’XI secolo nell’ambito della scuola medica salernitana, ai tempi dell’ultimo principe longobardo, Gisulfo II. Col trattato De Passionibus mulierum ante in et post partum, segnò la nascita dell'ostetricia e della ginecologia come scienze mediche, ma molte altre opere le vengono attribuite, anche se con qualche controversia. Sposò il medico Giovanni Plateario, da cui ebbe due figli, Giovanni il Giovane e Matteo, che proseguirono l'attività dei genitori e che insieme al padre sono ricordati come Magistri Platearii. La discussione aperta da @Lucreziamaria mi suggerisce due spunti di carattere un po' storico un po' medaglistico-numismatico. Il primo parte dall’avere ripensato alla Scuola Medica Salernitana, la prima e più importante istituzione medica d’Europa nel Medioevo nata nell'IX secolo e considerata l'antesignana delle moderne università. La "Scuola" si fondava sulla tradizione greco-latina integrata da nozioni provenienti dalle culture araba ed ebraica. Nel suo ambito fu notevole il ruolo svolto dalle donne nella pratica e nell'insegnamento della medicina. Loro che insegnarono e operarono nella scuola divennero famose col nome di Mulieres Salernitanae: lo statuto della "Scuola" infatti non precludeva l'esercizio della professione medica alle donne: prima fra tutte, Trotula De Ruggiero. (Enciclopedia Britannica, Storia della Medicina) Il bagaglio scientifico della “Scuola” era costituito dall'esperienza maturata nella quotidiana attività di assistenza ai malati; le basi teoriche erano invece costituite da "sistema degli umori" elaborato dai medici greci Ippocrate di Coo o Kos (460-377 a.C.) fondatore della scienza medica, e Galeno di Pergamo (129-201). L'Università agli Studi di Salerno ricorda le origini della propria scuola medica nella legenda del suo significativo logo: " Hippocratica Civitas Studium Salerni ": Arme di Salerno raffigurante San Matteo, in stemma con fondo azzurro e bande orizzontali gialle e rosse, sovrastato da una corona color oro e affiancato dai SS. Cosma e Damiano, inserito in un cerchio color oro recante la dicitura "HIPPOCRATICA CIVITAS STUDIUM SALERNI". Nel 2013 la Grecia ha dedicato al suo antico medico Ippocrate di Kos - da non confondersi con l'Ippocrate che fu secondo tiranno di Gela dal 498 al 490 ca a.C. - due monete da 10 e 200 euro: La prima da 10 euro è in argento 925, pesa g. 34,10 e misura 44 mm. di diametro. E' stata emessa in 1000 pezzi al prezzo di 65 euro. La seconda da 200 euro è in oro 917, pesa g. 7,98 e misura 22 mm. (peso, modulo e titolo sono quelli della sterlina britannica). E' stata emessa in 1200 pezzi, al prezzo di 500 euro. La memoria dell'antico medico è rinnovata ad ogni Giuramento, per l'appunto detto "di Ippocrate", che medici-chirurghi e odontoiatri solennemente prestano prima di iniziare la professione. E' un testo scritto dal maestro di Kos, che così volle definire i requisiti necessari per entrare nella sua scuola e praticare l'arte medica. Questo che trascrivo è l'antico testo. Spero che molti ne trovino interessante la lettura: «Giuro per Apollo medico e Asclepio e Igea e Panacea e per tutti gli dei e per tutte le dee, chiamandoli a testimoni, che eseguirò, secondo le forze e il mio giudizio, questo giuramento e questo impegno scritto: -di stimare il mio maestro di quest' arte come mio padre e di vivere insieme a lui e di soccorrerlo se ha bisogno e che considererò i suoi figli come fratelli e insegnerò quest'arte, se essi desiderano apprenderla, senza richiedere compensi né patti scritti; di rendere partecipi dei precetti e degli insegnamenti orali e di ogni altra dottrina i miei figli e i figli del mio maestro e gli allievi legati da un contratto e vincolati dal giuramento del medico, ma nessun altro. -Regolerò il tenore di vita per il bene dei malati secondo le mie forze e il mio giudizio; mi asterrò dal recar danno e offesa. -Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, né suggerirò un tale consiglio; similmente a nessuna donna io darò un medicinale abortivo. -Con innocenza e purezza io custodirò la mia vita e la mia arte. -Non opererò coloro che soffrono del male della pietra (calcolosi ndr), ma mi rivolgerò a coloro che sono esperti di questa attività. -In qualsiasi casa andrò, io vi entrerò per il sollievo dei malati, e mi asterrò da ogni offesa e danno volontario, e fra l'altro da ogni azione corruttrice sul corpo delle donne e degli uomini, liberi e schiavi. -Ciò che io possa vedere o sentire durante il mio esercizio o anche fuori dell'esercizio sulla vita degli uomini, tacerò ciò che non è necessario sia divulgato, ritenendo come un segreto cose simili. -E a me, dunque, che adempio un tale giuramento e non lo calpesto, sia concesso di godere della vita e dell'arte, onorato dagli uomini tutti per sempre; mi accada il contrario se lo violo e se spergiuro». Sul secondo punto scriverò qualcosa a giorni Saluti1 punto
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Miei cari, quando si ama la numismatica come storia, purtoppo le monete piaccione tutte! Si sa che io curo nella mia ignoranza la monetazione classica, ma a dire la verità nella numismatica come nella filatelia amo gli imperi, quelli centrali (Austria-Ungheria, Russia, Germania II Reich) e quello britannico. Della Russia poi a parte le monete che pure raccolgo, per la loro triste fine amo la famiglia zarista di Nicola II e Aleksandra Fedorovna e in particolare le povere innocenti ragazze e in particolare Olga e Tatiana. Leggo spesso la loro storia e ne conservo molte fotografie e video. Sperai sempre che Anna Anderson fosse la vera Anastasia e oggi giurerei che gli esami che furino fatti su di lei per dimostrare che fosse una buguarda, sono falsi. Guardate intanto che splendore: Arcangelo1 punto
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