Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/13/20 in tutte le aree
-
Buonasera a tutti, è vero, mi sto lasciando tentare dal Viceregno, e dalla sua monetazione così varia, ma a dirla tutta avevo già dei pezzi sparsi in collezione da tantissimi anni, solo grazie al forum ho rivalutato i pezzi che avevo e se potrò ne prenderò ancora, purtroppo non riesco a seguire un filo logico, prendo le monete così come vengono, poi devo dire che l'incontro con i 9 cavalli è stato Amore a prima vista, ho letto alcune vecchie discussioni ed in alcune ho postato i miei piccoli, ricordo con piacere le discussioni di @Rocco68, di @eliodoro, i 9 cavalli di Filippo IV che ha in collezione @gennydbmoney, sono affascinato da questo nominale di cui ho 3 esemplari più un quarto (anno 1630)che è in viaggio.. ? Non trovate che sono graziosi fotografati insieme? Ovviamente sono più belli di come li immortalo io in foto. Saluti Alberto5 punti
-
La causa è da attribuire alla pressione esercitata durante la coniazione.2 punti
-
Ah un grosso modulista come Doge82 non può tenere in collezione piccoli moduli in rame... Cedila a Fabry61 ! Te lo dice uno che però qualcuno ne ha... ☺️2 punti
-
Buonasera, dato che la discussione è un pochino ferma colgo l’occasione per mostrarvi un’altra mia piastra 1818 testa piccola Non mi faceva impazzire ma adesso è degna di stare nel novero delle mie preferite2 punti
-
Ciao, cito questo punto perché è nevralgico. Il fatto che ne risenti l’appeal non significa però che debba risentirne la conservazione se quello che inficia l’appeal rimane nell’ambito degli usuali difetti di conio. Come scrivevo questa tipologie si valutano per quanta brillantezza ha il metallo, parametro ben più importante dei rilievi da momento che questi variano da moneta a moneta e quindi non possono essere presi come metro di misurazione dell’usura da circolazione. Per cui, se mi dici che il dritto ha una piacevole brillantezza, questo rientra nella classificazione dello spl, come giustamente tu hai osservato. È lo stesso ANCHE per il rovescio escludendo le debolezze? Mia opinione personale: a volte sembra che essere stretti sia l’equivalente di essere bravi. Ma non bisogna essere ne troppo severi, né troppo buoni, ma “giusti” per quello che è possibile dalla circostanza di valutazione un saluto Fabrizio2 punti
-
2 punti
-
2 punti
-
Complimenti a tutti per le belle Piastre! Contribuisco alla discussione postando la mia. Variante: pochi capelli e basettoni rasati ? Ciao2 punti
-
Grazie! Sembrerebbe avere il dritto migliore del R/, non solo per i rilievi ma per una brillantezza del metallo più accentuata. Confermi? Vi allego anche io la mia2 punti
-
Tempo fa, girando su Internet tra una moneta e l’altra, mi ero imbattuto in questa: Un volto di donna molto elegante, con una collana di perle, forse orecchini pendenti e, soprattutto, una acconciatura davvero elaborata, oserei dire quasi sbarazzina, con un elegante diadema di gemme a cingerla. Tutti sanno bene quanto le donne ci tengano alla loro acconciatura. Passano parecchio tempo a pettinarsi, a lisciarsi i capelli, ad arricciarli, a tingerli, a colorarli, a profumarli, a metterli in piega. Si sottopongono a vere e proprie prove di resistenza, anche con l’utilizzo di sofisticate apparecchiature, sotto lo sguardo perplesso e indagatore degli uomini. Tutto ciò non è strano: l’acconciatura è un forte messaggio che le donne lanciano non solo agli uomini, ma anche alle altre donne. I parrucchieri dal canto loro adorano acconciare le donne. E le donne adorano andare dal parrucchiere: oltre a farsi belle, possono chiacchierare liberamente e spettegolare di questo e di quello (ma anche di questa e di quella). C’e’ però il rovescio della medaglia (o forse sarebbe il caso di dire, nella fattispecie, della moneta): andare dal parrucchiere costa un vero patrimonio. E questo lo sanno bene anche gli uomini. Già…. gli uomini…Fino a ora ho parlato essenzialmente delle donne, ma anche su di loro ci sarebbe molto da dire. Ultimamente anche gli uomini, infatti, dedicano tempo alle loro “acconciature” almeno finché hanno la materia prima primordiale (anche se a volte, in assenza, se la procurano). Certo proprio la materia prima tendente all’esaurimento fa sì che lo spazio per sbizzarrirsi sia davvero poco. E comunque, gli uomini hanno (e avevano) meno fantasia, e lo si vede anche dalle monete dove è difficile trovare pettinature particolari. In effetti, prevalgono più che altro stempiamenti vari. Tutto questo accade oggi, ma immagino accadesse anche nell’antica Roma. E forse anche in forma più accentuata. Noi appassionati di numismatica abbiamo una grande fortuna: grazie alle monete possiamo conoscere come le donne romane si acconciassero e sappiamo bene come le monete veicolino messaggi molto chiari. Le acconciature che possiamo notare sulle nostre monete sono davvero tra le più svariate e bizzarre. Cominciamo da Iulia Domna: : La sua acconciatura era, di fatto, un capolavoro in grado di resistere alla gravità. Janet Stephens è una parrucchiera che si è specializzata nella ricostruzione delle acconciature storiche, in particolare quelle dell’antica Roma, con l’obiettivo di dimostrare che non erano fatte con parrucche (come comunemente creduto) , bensì con i capelli stessi della persona adeguatamente, per l’appunto, “acconciati”. Un giorno vide il busto di Iulia Domna (con la sua caratteristica acconciatura) al Walter’s Arts Museum di Baltimora e da quel momento decise di studiarla, di capirla e, se possibile, di riprodurla. Leggendo i testi latini del periodo, l Stephens scoprì che la parola acus può indicare sia la forcina da capelli sia l’ago da cucitura. Eureka! In quel momento che scoprì che, in molti casi, quando le ornatrices che si occupavano dei capelli delle matrone dovevano cimentarsi con strutture di capelli impegnative, ricorrevano all’ago e al filo. Le cucivano davvero. Il lavoro del parrucchiere e quello del sarto erano simili. Fino alle scoperta della Stephens, molte pettinature elaborate raffigurate sulle statue antiche erano state considerate parrucche. Invece, erano stabili e resistenti perché erano cucite. Insomma, erano vere e proprie opere artigianali. Vediamo altri esempi. Matidia (figlia di Ulpia Marciana -sorella di Traiano- e quindi nipote dello stesso che la considerò come una figlia): Severina (come qualcuno ha gia’ fatto notare qui sul forum, Aureliano -suo marito- in gonnella): Iulia Titi (figlia di Tito; tale padre, tale figlia): Ma torniamo alla nostra moneta. Come avete notato l’ho “lavorata” (sacrilegio!!!) per cancellare la legenda. Vorrei infatti fare con voi un piccolo gioco. Di chi si tratta? Certo, molto di voi l'avranno riconosciuta al primo colpo. Io, lo ammetto, non credo che ci sarei riuscito. Attendo le vostre risposte. Buona serata. Stilicho1 punto
-
Per gli amanti delle datazioni al carbonio, per i soliti complottisti ma anche per tutti coloro che amano notizie un po' particolari, ecco un articolo incentrato su una nuova possibile datazione: "Archeologi austriaci mettono in discussione la cronologia degli eventi dell’antichità Secondo i risultati della ricerca dell'Accademia austriaca delle scienze, alcuni eventi nella Storia dell'antica Grecia si sarebbero verificati 50 o anche 150 anni prima di quanto si creda. Lo scostamento sarebbe dovuto ad un margine di errore imputabile alla tradizionale datazione al carbonio 14. Un team di scienziati ha sviluppato un sistema di datazione più accurato per ossa, legno e fibre vegetali. Pur usando il metodo tradizionale di analisi del radiocarbonio, la cosiddetta analisi al C14, gli scienziati sono riusciti a ricalibrare le datazioni correggendo quel margine di errore che è dato da fattori esterni climatici. Conoscendo il contenuto dell'isotopo radioattivo del carbonio-14 nei materiali organici, gli esperti deducono l’età di un reperto. La datazione al Carbonio14 Il carbonio è un elemento chimico fondamentale per la vita e presente in tutte le sostanze organiche. E' presente sulla Terra in tre isotopi: due stabili (12C e 13C) e uno radioattivo (14C). Quest'ultimo si trasforma per decadimento in azoto, con un tempo di dimezzamento medio di 5.730 anni. Tale sistema funziona per la datazione di manufatti che non abbiano ancora 50 mila anni, dato che dopo tale periodo il calcolo della datazione diventa troppo impreciso. Rilevando quindi il contenuto di C14 nella sostanza organica del reperto, si deduce facilmente la sua datazione storica. Ma c’è un problema Il problema è che il contenuto di C14 in un organismo è la somma del C14 decaduto e quello assunto dall’atmosfera dove si forma nuovo e, nel corso dei tempi, il clima e le condizioni atmosferiche non sono sempre rimaste le stesse. Quindi è logico sostenere che a parità di organismo, i contenuti di C14 di partenza siano cambiati a seconda dell’epoca. Cambiando il contenuti di partenza il calcolo del C14 residuo diventa più complicato. Gli scienziati austriaci, nel loro studio pubblicato sulla rivista Plos One, affermano appunto di essere riusciti a trovare il modo di correggere il margine di errore tarando quello scostamento provocato dalle differenti condizioni climatiche e atmosferiche verificatesi nel corso degli anni. Sarebbero riusciti in questo intento grazie ad un confronto ponderato con i contenuti di C14 in reperti la cui datazione è stata certificata da documentazioni storiche precise e non solo dagli esami chimico radiometrici. Per la verifica hanno usato ceramiche del sito archeologico di Sindos la cui datazione è indubbia. Per paradosso quindi, affermano di essere riusciti a determinare le datazioni con precisione, proprio partendo dall’analisi della datazione di reperti già datati con precisione. Confrontando i contenuti di C14 di quei reperti con i tempi di decadimento che ci si sarebbe attesi, hanno potuto verificare che ci sono appunto tra i 50 e 150 anni di scostamento a seconda dell’epoca di riferimento e del tipo di composizione organica del reperto. "Di conseguenza, le conclusioni tratte utilizzando il metodo di analisi del radiocarbonio sono diventate ancora più accurate per gli eventi di quel periodo", ha dichiarato l'archeologo Stefanos Gimatzidis dell'Accademia delle scienze austriaca, primo autore dello studio. “Ora possiamo concepire, per esempio, la diffusione dell'alfabeto o del simposio in Grecia e in Italia come un processo più lungo iniziato già nel IX secolo a.C.", ha aggiunto." https://it.sputniknews.com/scienza-e-tech/202006099181019-archeologi-austriaci-mettono-in-discussione-la-cronologia-degli-eventi-dellantichita/1 punto
-
Buongiorno e buona domenica a tutti. Nuova arrivata ( di lecita provenienza) in Collezione Litra68 È una tipologia che rincorro da anni, e finalmente ne ho trovata una in condizioni discrete, farà compagnia al mio galletto SVESANO che ho in collezione. ? Mi farebbe piacere leggere vostri pareri e se la catalogazione è giusta. Æ 5.92 g; Sambon 884; Rutter HN 450 Ho fatto un confronto sul Rutter in mio possesso. Saluti Alberto1 punto
-
grazie a tutti per i consigli, sbagliando si impara ;-). comunque aggiudicata a 61€1 punto
-
Le acconciature delle auguste sono un tema molto interessante specialmente quando se ne individuano di differenti per la stessa augusta così da poter stabilire per ess una progressione cronologica e, in alcuni casi, datazioni abbastanza precise. Ad esempio nel mio studio su Faustina II ho individuato e collocato temporalmente 10 acconciature differenti (senza considerare le varianti: filo di perle, diadema, velo...). Quello di Faustina II è una sorta di record che è stato agevolato dai circa 33 anni di coniazioni a suo nome includendo anche le monete postume. Altre Auguste sono state ritratte con acconciature differenti, di cui elenco qualche esempio (sto andando a memoria quindi perdonatemi eventuali errori): Sabina: 3 o 4 Lucilla: 3 Crispina: 3 Giulia Domna: 3 Plautilla: 41 punto
-
1844 Regno delle due Sicilie - Ferdinando II° - 1 Tornese1 punto
-
Ho notato questo particolare anche sulla Piastra 1798 che ho in collezione.1 punto
-
1944 Etiopia - 25 santimu Data etiope 1936 (nostro 1944) 10 + 9 = 19 x 100 = 1900 + 30 + 6 = 19361 punto
-
Buona sera. Dopo varie peripezie sono riuscita ad arrivare a questo risultato che per la verità non mi sembra poi così buono ma è il mio massimo.Ecco le nuove immagini.1 punto
-
Bella foto di gruppo e Collezione molto interessante. Purtroppo in questo campo sono un perfetto ignorante... lascio agli Esperti i commenti. A me sembrano delle belle monete " cariche " di storia. Complimenti Alberto, Ciao Beppe1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Ciao, Personalmente le foto mi lasciano perplesso, perchè sembrerebbe che la moneta (specie al dritto) presenti una certa brillantezza: ad esempio nella zona del millesimo, specie intorno al 1 e all'8. Confermi? Se così fosse, azzardo anche uno splendido per questa faccia. Dal momento che la monetazione Borbonica non si valuta in base all'entità dei rilievi (appunto per i classici difetti tecnici come debolezze di coniazione), il rovescio (specie per la foto molto più piccola in risoluzione) mi lascia più perplesso. Mi sembra avere una brillantezza quasi assente in paragone col dritto, ma ciò potrebbe anche essere dovuto ad un conio più usurato, che insieme alle debolezze di conio potrebbe falsare la valutazione. Non è una tipologia semplice, ed io insisto sempre sul fatto che su queste tipologie dire BB Spl o FdC non basta: bisogna analizzare lo stato del tondello, capire la coniazione (se ci sono debolezze, usura o conii molto usurati) e pregi tecnici (come la centratura ad esempio). meno male che rientro "nella media" Le monete vanno viste in mano ma se questo non è possibile, bisogna imparare a leggere le foto e capire i limiti di queste. Potrei fotografare talmente male uno Spl da farlo passare per BB, come potrei fotografarlo "talmente bene" da fargli acquistare mezzo grado in più. PS. Magari su ebay te la facevano passare a Spl/qSpl! Che alla fine potrebbe anche starci, in base alle considerazioni sopra fatte1 punto
-
1 punto
-
Il mio gettone è proprio diverso 1944 Como - S.T.E.C.A.V. Buono da 20 cent. per un servizio filo-tranvario 5 - 1944 - XXII Al dritto vi è raffigurato il terminal1 punto
-
Penso che tu abbia perfettamente ragione, quando parli di souvenir.1 punto
-
1944 Gettone tramviario di Milano 1944 zecca J (Amburgo)1 punto
-
Hai fatto bene a prenderla, è una bella moneta difficile credo trovarla in splendida conservazione. Io direi che è un buon bb anche per il fatto che ha un'ottima centratura.1 punto
-
Buongiorno, questa versione in oro(allegato) è molto più simile alla tua, ma vedendo i vari particolari e l'eccelsa fattura, sembrerebbe proprio che la tua sia una riproduzione approssimata.1 punto
-
1 punto
-
Ora vorrei richiamare l'attenzione sui Ludi del 217: sappiamo infatti che per la loro celebrazione furono stanziati 333.333 assi e un triente; cifra alquanto anomala, chiaramente 1/3 di un milione, che deve pur avere un qualche senso. Una spiegazione interessante e convincente l'ha fornita Coarelli (Argentum signatum, 2013): in origine i Ludi venivano votati anni prima della loro celebrazione; in altri termini, a una certa data si prometteva agli dei anni dopo sarebbero stati loro offerti giochi sfarzosi, nella speranza di ottenerne in cambio il favore, nel periodo intercorrente. E' quindi probabile che a una certa data siano stati promessi dei giochi per un certo ammontare di assi; siccome prima della loro effettivamente celebrazione l'asse fu ridotto di peso, l'importo venne aumentato all'anomala cifra di 333.333 assi e un triente, per conseguire un identico peso in bronzo e "non ingannare gli dei". Sembra potersene dedurre che nel 217 fosse in vigore lo standard ponderale quadrantale. Solo così, infatti, l'anomala cifra corrisponde a un peso in cifra tonda: 1 asse infatti pesava 3 once-peso (da non confondere con l'oncia-moneta), un triente 1 oncia-peso, quindi, 333.333 assi e un triente equivalevano al peso di 1.000.000 di once-peso di bronzo. Anzi, lo standard quadrantale potrebbe essere stato introdotto proprio nel 217: infatti, secondo Plinio, una riduzione ponderale fu introdotta “Hannibale urguente Q. Fabio Maximo dictatore”, quindi appunto in questo anno. Ma adesso facciamo un passo indietro nel tempo. Anche nel momento in cui i giochi furono votati, il valore corrispondente a 1.000.000 di once-peso doveva avere un significato, e quindi corrispondere a una cifra tonda in termini di assi. E qui sorge la difficoltà, perché il sistema di ripartizione degli assi è notoriamente duodecimale, mal si adatta a un valore che è una potenza di 10. Coarelli propone questa soluzione: i giochi furono votati nel 222 (perché il lustro era un lasso di tempo di significato sacrale), momento di massima apprensione per le sorti della guerra contro i Galli, per un valore di 200.000 assi semilibrali. Un facilissimo calcolo dimostra che, per questo studioso, lo standard semilibrale era di 5 once-peso, e questo mi lascia perplesso. Sappiamo che inizialmente l'asse romano assunse tre diversi valori ponderali. Prescindendo dal problema del valore più elevato (300 scrupoli, pari a 12,5 once-peso), sappiamo che ci fu un asse di 288 scrupoli, pari a 12 once-peso, e uno successivo nel tempo di 240 scrupoli, pari a 10 once-peso; quest'ultimo secondo molti autori era tagliato secondo una libbra osco-latina, più leggera di quella romana, mentre per Pedroni (Ricerche sulla prima monetazione di Roma, 1993) e Forzoni (La moneta nella storia, 1995) sarebbe stata già una prima svalutazione (segnalo a tal riguardo l'interessante ipotesi di Forzoni, che individua una svalutazione su base dextantale). Ora, se l'asse da 10 once-peso era una svalutazione (rispetto a quello teorico da 12 once-peso), non si capisce perché il passaggio successivo (5 once-peso, secondo Coarelli) fosse tagliato su esso. Non si capisce, cioè, perché il presunto standard "semilibrale" (5 once-peso) dovesse essere la metà di quello "dextantale" (10 once-peso), anziché la metà di quello librale (12 once-peso). Ma anche ammesso e non concesso, che la riduzione semilibrale fosse tagliata sull'asse da 10 once-peso, nell'assunto che questo non fosse già a sua volta una riduzione di un originale bensì un'ipotetica libra osco-latina, non si capirebbe perché al passaggio successivo i Romani avrebbero adottato uno standard di 3 once-peso, che invece è chiaramente una riduzione (quadrantale) della libra di 12 once-peso. Si noti che qui non ha alcun rilievo il peso effettivo delle monete, notoriamente molto variabile: chiaramente gli stessi Romani ragionavano sul peso teorico, se no non avrebbero stanziato l'anomala cifra di 333.333 assi e un terzo. Quindi? E' possibile che i giochi siano stati votati per un valore di 100.000 assi, quando era in vigore l'asse da 10 once-peso (a prescindere dal fatto che fosse una libra osco-latina oppure una prima riduzione ponderale)? E se fosse così, quanti anni prima della loro celebrazione dovrebbero essere stati votati? Lascio a voi la parola ...1 punto
-
Buon giorno.Ciò che conta è essere soddisfatti della moneta che a mio parere è bella(credo troppo penalizzanti i colpetti per il fdc). Per esprimersi dal lato economico bisognerebbe conoscere la cifra pagata oppure confrontare in rete la media dei prezzi. Cordialità Gabriella.1 punto
-
Grazie ancora @MarcoAu, ora mi è tutto chiaro. Non ero sicuro se gli altri riferimenti fossero considerati litre o emilitre perchè online li avevo visti chiamati in entrambi i modi. Se invece 34-35-76 sono emilitre sul Calciati allora, dato il peso della mia moneta, per esclusione dev'essere Calciati 44.1 punto
-
A me è accaduto nella precedente emissione, cioè non mi faceva andare avanti perché avevo fatto già diversi tentativi.... Ho dovuto chiamare e spiegare l'accaduto... Dopo circa mezz'ora ho ricevuto un nuovo link1 punto
-
Buonasera @Magus, per quanto riguarda se litra o emilitra, mi sono basato, come hai giustamente dedotto, sul peso, quindi Calciati, 34-35-76 gli ho esclusi perché emilitre.1 punto
-
1943 Occupazione americana - 500 Lire (tipo bilingue)1 punto
-
1 punto
-
E' un 2 Cavalli con il motto al rovescio DEVS CVSTODIT ; molto ben coniato su un tondello quasi perfetto, cosa rarissima. Le sigle sono GA/C, e tenuto conto di un'unica data, anche se non la leggiamo, è 1636. Sotto due ritagli: un O/C e un GA/C entrambi del 1636.1 punto
-
Buona sera e grazie per il vostro consiglio. Tolto il dubbio, ho provveduto ad avviare le procedure per il rimpatrio del nostro denaro. luigi.1 punto
-
Medaglia devozionale, bronzo/ottone, fine XVIII sec.-. D/ Iconografia della Madonna di Caravaggio che apparve a Giannetta De Vacchi, il 26 maggio 1432 nel prato di Massalegno, Caravaggio (BG).- R/ Strumenti e oggetti della passione di Cristo, al centro il drappo "veronica"con il volto di Gesù.- Ciao Borgho1 punto
-
Ciao a tutti, quando mi sono presentato vi ho parlato di cataloghi d'asta di cui vorrei disfarmi solo per motivi di ingombro. Per comodità allego l'elenco di quelli censiti finora. Sono tantissimi, mi perdonerete se non ho fatto foto, ma vi garantisco che sono in condizioni più che buone. Sinceramente, non ne conosco il valore, nè numismatico nè economico; immagino che per la maggior parte di essi sia molto basso o nullo per cui, piuttosto che buttarli nella "carta", sarei ben contento di regalarli. Io a fine mese vado in Sicilia a prenderli, per cui risalendo fino a Bologna, e se non è troppo complicato, posso consegnarli direttamente a mano. Buona lettura! cataloghi.pdf1 punto
-
No, io non li vedo strafalcioni, a me piace pensarli come piccole opere d'arte. Le 34 come tutte le altre del resto mi piacciono proprio per questo. Saluti Raffaele.1 punto
-
Questa piastra 1825 è stata l'ultima di Francesco I a entrare in collezione, il rapporto qualità /prezzo era buono e l'ho presa.1 punto
-
Ciao Silvio la maggior parte dei "méreaux" sono di piombo ma esistono in bronzo il loro valore era basso e il loro uso molto locale, limitata al luogo di pruduzione: un abbazia, un castello, un villaggio... Ma ti confermo che potevano scambiarsi con cibo, spesso pane o grano e più raramente con monete vere La persona che li produceva sapeva a chi li dava1 punto
-
1 punto
-
Non condivido come non condivido l’opinione di ART. montanti non credo che l’uomo della strada ignori ai livelli citati la parola ‘numismatica’ avrei piu’fiducia ( bisognerebbe fare un’agile inchiesta..) la numismatica non e’ scienza minore ma ben definita è inquadrata nell’ambito delle scienze storiche. Libri sulla numismatica sono stati pubblicati quasi dall’inizio della stampa - libri sulla botanica, chimica, e altre discipline ( inclusa la scienza della guerra) sono venuti dopo. la numismatica e’ disciplina universitaria e riempie biblioteche . La storia della ceramica, dei mobili d’epoca o degli orologi no. non parlerò’ del mercato che muove la passione per le monete. se a qualcuno non interessa o disprezza addirittura la numismatica problemi loro. Io tiro dritto con la mia passione e i miei studi. Mi spiace per loro ma a me fanno felice. Spero che anche loro che trovino qualcosa che li renda felici altrettanto ?1 punto
-
1 punto
-
Sempre continuando con lo scherzo saranno le zie della modella del 100 lire Minerva della repubblica. Parlando seriamente forse la scelta di lineamenti forti e quasi mascolini voleva trasmettere un' idea di forza coraggio sicurezza e autorità ? Gabriella. Ps. non voglio dire che le donne belle non possano avere queste caretteristiche!1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.