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  1. Rocco68

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/11/20 in tutte le aree

  1. Buonasera a tutti i cari amici del forum, torno ad aprire una discussione dopo quasi due anni dall’ultima volta. Mi ero un pochino allontanato dalla mia cara collezione ma ora, complici alcuni eventi che mi sono accaduti ho deciso di riprenderla e non lasciarla più ehehe Ma veniamo a noi, qualche giorno fa avevo annunciato in un altro topic che avrei aperto una discussione per discutere pareri e considerazioni sull’ultima moneta aggiunta in collezione. 120 grana 1825, Francesco I Primo anno che aggiungo di questo regnante, piastra presa per un dritto fuori dal comune secondo me. Trovo difatti raro vedere così bene l’espressione del sovrano, o ad esempio l’orecchio e la capigliatura così ben definiti anche in esemplari un pelo più alti. La moneta dal vivo presenta una freschezza nei campi che non mi aspettavo, e che con le prime foto (le trovate nella discussione “le più belle delle nostre collezioni”) sono certo di non aver inquadrato, mentre stavolta credo di riuscire a farli vedere anche a voi. (la foto del rovescio fatta sul velluto è ahimè uscita sfocata, ne posto una fatta ieri sulla sua bustina) Veniamo ora ad una questione più annosa, il venditore non si è espresso sul grading, ed io l’ho comprata come un buon BB. Una volta arrivata come detto ne sono stato decisamente sorpreso. Ma ora lascio la parola a voi su questo ? Riempiamo un poco la discussione di piastre di Francesco I, voglio vedere anche le vostre
    8 punti
  2. Buon sabato a tutta la sezione, contribuisco alla discussione postando la mia soli reduci del “1” tipo o conio...! Buon fine settimana a tutti e complimenti per tutto ciò che postate e scrivete...
    8 punti
  3. Come già anticipato in questa bella discussione di @Litra68 sul Viceregno, sto visionando per studio e per mio grande piacere, una Collezione di monete Calabrese. Voglio mostrarvi uno dei pezzi più rappresentativi del gruppo riguardante il rame di Filippo IV : Grano 1636 con doppia data e simbolo del coniatore 8 Osservate il Busto corazzato del Re, in questo pezzo non ha il collare del Toson d'oro ma il solo mascherone. So che non è il periodo più collezionato da molti in sezione, ma mi piacerebbe leggere i vostri commenti. Un caro saluto a tutti. Rocco.
    6 punti
  4. Mi avete fatto venire voglia, posto uno dei miei ultimi acquisti, mi piace molto e direi che sarà a casa sua in questa discussione. Saluti Alberto
    5 punti
  5. Il Vicereame è pieno di sorprese.....
    5 punti
  6. Buon fine settimana a tutti, Ultima Piastra del Regno di Ferdinando II, la 1859. Variante caratteri grossi al rovescio. Un caro saluto, Rocco.
    5 punti
  7. Discussione interessante. Credo si possa parlare con alta probabilità di falsi (anche senza esame diretto) perchè: 1) vi è un eccesso relativo di questi conii a fronte di conii molto diversificati per tutti gli altri esemplari; 2) alcuni esemplari presentano difetti ripetitivi (es. graffi) negli stessi punti (transfer-die da moneta originale segnata); 3) il fatto che alla fine Bolaffi abbia ritirato le monete, unitamente a quello che gran parte di questi esemplari è andata invenduta o è stata pochissimo contesa in asta, indica ulteriormente la loro non originalità. Non si può a priori escludere un ritrovamento di monete appena battute (dunque provenienti da pochi conii diversi), ma per esperienza so che questa è una scusa che serve spesso a dissimulare l'immissione di falsi in asta ed inoltre l'usura degli esemplari tende ad escludere questa ipotesi. Ho passato in rassegna un database con i risultati che riporto in tabella. Ho identificato 14 vendite di falsi (per 10 esemplari diversi) su 88 saluti d'oro di Carlo I d'Angiò (circa 10-15%) in circa 10 anni. Ho indicato i conii di D/ con numeri arabi, quelli di R/ con lettere maiuscole, convenzionalmente. L'identificazione dell'accoppiamento 2-A (asta Bolaffi 32) rende immediatamente falsi gli esemplari 2-B. La gran parte dei falsi sono di tipo 1-A. Provengono tutti da poche case d'asta italiane o con ascendenza italiana (Hess-Divo, che raccoglie materiale da commercianti italiani), spesso le meno accorte in quanto a competenza numismatica medioevale, suggerendo un'officina di falsi "nostrana". Bolaffi fa da padrone in questo poco onorevole campo: nell'asta 33 ha presentato ben 5 esemplari di cui 4 con il medesimo conio di D/ e R/ (possibile non sia venuto a qualcuno qualche dubbio ...); di questi esemplari falsi uno è stato venduto (n. 799) mentre uno presentava un diverso accoppiamento di conii. Tre degli invenduti sono gli stessi presentati e ritirati nell'asta 37 appena trascorsa.
    5 punti
  8. Buonasera a tutti, da sempre innamorato del rame dai piccolissimi nominali di Ferdinando IV ai grossi moduli di Ferdinando II soprattutto, ho recentemente aggiunto alla mia collezione un bel 10 Tornesi con data ambigua 1835/1836 amore a prima vista.. ? Magliocca 670 o 670a? Cosa ne pensate? Saluti Alberto
    3 punti
  9. Buongiorno a tutti e un buon fine settimana, leggevo gli ultimi interventi, di @sandokane @ART, io mi sono fermato un po' prima, è stata e rimarrà una bellissima discussione, spero con il tempo ci siano altri apporti e arricchimento, non è stata un solo riportare delle schede, ma un interessante discussione tecnica, dove veramente si sono riportati fatti che non tutti sapevamo, complimenti ancora a tutti. Saluti Alberto
    3 punti
  10. Finalmente arrivato : Pingone Filiberto Augusta Taurinorum 1777 Torino , Volume dove viene narrata la storia di Torino lungo i secoli. Testo in latino arricchito da stampe di monete classiche e anche sabaude.
    3 punti
  11. La numismatica per me è innanzitutto studio (probabilmente ho più libri che monete) e una volta qualcuno mi ha insegnato che i soldi spesi in cultura sono sempre un ottimo investimento. Saluti e buono studio!
    2 punti
  12. A volte le sigle le troviamo a destra a fine legenda. Filippo IV 9 Cavalli 1626 con lettera V CNI 417
    2 punti
  13. Alvise Mocenigo III doge CXII, 1722-1732. Osella anno III, 1724. D:/ S. Marco, seduto in trono a s., benedice con la mano d. e porge il vessillo con la s. al Doge genuflesso. R:/ MELIOR EST SAPIENTIA QVAM VIRES (Meglio della forza è la saggezza). La Giustizia con corona radiata, bilancia e spada seduta di fronte su uno zoccolo a tre gradini; alla sua s. il leone di S. Marco accovacciato e alla sua d. uno scorcio di Piazza S. Marco. In esergo P ° A ° T (Pietro Anton Trevisan) E' proprio uno scorcio, quello che si vede; possiamo riconoscere distintamente le colonne dei Santi Tòdaro e Marco, il campanile, i corpi di fabbrica della zecca e della biblioteca, sul fondo la torre dell'orologio ed anche (almeno mi sembrano) i tre pili portabandiera. In questa osella, come ho scritto in premessa, la veduta di Venezia rappresenta quasi una quinta teatrale. L'immagine principale è la rappresentazione della Giustizia, perché - pare - in questa si vuole ricordare un episodio che, nel 1721, avrebbe potuto far scaturire un nuovo conflitto con i turchi. Avvenne che l'equipaggio di una nave turca ancorata in laguna attaccò briga con dei veneziani, ne nacquero dei tafferugli che terminarono con l'incendio dell'imbarcazione. L'episodio fece enorme scalpore a Costantinopoli. Alla Repubblica fu chiesto di pagare un congruo risarcimento alle famiglie dei marinai morti negli scontri. Dopo lunghe trattative Venezia fu costretta a pagare 12.500 reali ed a liberare tutti gli schiavi turchi in territorio veneziano. La leggenda va così interpretata: una politica saggia vale più della potenza bellica. Per finire inserisco l'osella che raffigura il Bucintoro. Non c'è in questa osella una veduta di Venezia che faccia da sfondo, è il Bucintoro che si prende tutta la scena; d'altra parte è uno dei simboli precipui della Serenissima; il primo e più importante vascello della Repubblica; quello che, per antonomasia, identifica la sua potenza marittima. E' una rappresentazione reale del vascello in navigazione, accompagnato da quattro gondole munite del “felze”. Alvise Mocenigo III Doge CXII, 1722-1732. Osella anno VI, 1727 D:/ S. Marco, seduto in trono a s., benedice con la mano d. e porge il vessillo con la s. al Doge genuflesso. R:/ NON EST INVEN SIMILIS ILLI (Non si è inventato nulla di simile a quello) Il Bucintoro con dodici coppie di remi in navigazione verso s., accompagnato da quattro gondole; in alto, sole raggiante tra quattro nubi; all'esergo, P Q (Paolo Querini) L'osella celebra la fabbricazione del nuovo ed ultimo Bucintoro. (Ricordo che il suo varo effettivo avvenne nel 1729 a 10 anni dalla commissione); imbarcazione che venne defraudata di tutti i suoi fregi ricoperti di foglia d'oro dai napoleonici ed adibita per qualche tempo a prigione e successivamente distrutta. saluti luciano
    2 punti
  14. Non condivido come non condivido l’opinione di ART. montanti non credo che l’uomo della strada ignori ai livelli citati la parola ‘numismatica’ avrei piu’fiducia ( bisognerebbe fare un’agile inchiesta..) la numismatica non e’ scienza minore ma ben definita è inquadrata nell’ambito delle scienze storiche. Libri sulla numismatica sono stati pubblicati quasi dall’inizio della stampa - libri sulla botanica, chimica, e altre discipline ( inclusa la scienza della guerra) sono venuti dopo. la numismatica e’ disciplina universitaria e riempie biblioteche . La storia della ceramica, dei mobili d’epoca o degli orologi no. non parlerò’ del mercato che muove la passione per le monete. se a qualcuno non interessa o disprezza addirittura la numismatica problemi loro. Io tiro dritto con la mia passione e i miei studi. Mi spiace per loro ma a me fanno felice. Spero che anche loro che trovino qualcosa che li renda felici altrettanto ?
    2 punti
  15. Francesco Loredan Doge CXVI, 1752-1762. - Osella anno IX, 1760. D:/ FRANC:LAVREDANI PRINC:MUNS A IX 1760 Prospetto della torre dell’Orologio in piazza San Marco. R:/ ARTIUM STUDIORUMQ MATER ET ALTRIX (Madre e tutrice delle arti e delle scienze) Venezia con corno dogale, seduta su palchetto attorniata dai simboli delle arti figurative, pone la mano s. sulla testa del leone; all’esergo, G A S (Girolamo Antonio Soranzo). Finalmente una moneta che raffigura uno degli elementi cospicui caratterizzanti piazza San Marco; la Torre dell'Orologio. Questa osella, la prima ad essere coniata al torchio, non commemora però l'edificazione di questo manufatto, che fu costruito nel 1496, ma il restauro di talune sue parti strutturali e architettoniche, nonché del meccanismo, effettuato nel periodo dal 1755 al 1757. segue ...
    2 punti
  16. Una piccola nota. L'iconografia del leone sconfitto ricorre anche in uno dei tondi di età adrianea dell'arco di Costantino. Curioso però come, a differenza degli altri tondi ove vengono cacciati al trotto rispettivamente il cinghiale e l'orso, in quello con il leone questo sia immortalato già morente con l'imperatore e i dignitari in piedi quasi a calpestarlo. Inoltre è quantomeno singolare che proprio il leone sia posto sotto il piano di calpestio della scena, altrimenti non lavorata negli altri sette tondi, e ciò fa presumere come la sua raffigurazione non appartenesse al rilievo originario e fosse stata aggiunta di proposito quando, per l'appunto, i tondi furono riutilizzati per l'arco costantiniano. Queste considerazioni fanno pensare che l'iconografia del leone, come già comprovato per le monete, dovesse rivestire un'importanza particolare nella propaganda celebrativa di Costantino rispetto la vittoria su Massenzio e che, dal mio punto di vista, proprio quest'ultimo fosse assimilato all'immagine della fiera. D'altronde il leone era l'animale rappresentativo degli erculei e sia Massimiano che Massenzio, nelle rispettive emissioni monetali, usavano rappresentarsi a mo' di novelli Ercoli cinti in collo dalla pelle del leone di Nemea.
    2 punti
  17. Buon giorno a tutti. Ormai da tempo sto "litigando" con le conservazioni. Prendendo spunti dall'asta Nomisma 62 lotto 1387 , lotto 1397 dritto , lotto 1401 retro e osservando quelli che credo i punti più sensibili all'usura sono portata a rivalutare il giudizio che avevo dato al mio scudo che pensavo di grado inferiore rispetto a quelli assegnati per queste monete. Per punti sensibili all'usura intendo orecchio , labbra , arcata sopraciliare, anelli che sostengono il collare allo scudo , foglie di lauro e croce . Sempre considerando che è difficile basarsi esclusivamente sulle immagini (in modo speciale quelle che posto io) gradirei un vostro parere. Cordialità Gabriella.
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  18. Un saluto a tutti. Vorrei condividere con voi l'ultima arrivata per una vostra opinione sullo stato di conservazione e, più in generale, su questo esemplare. Personalmente trovo che questo tallero, stilisticamente parlando, sia davvero una piccola opera d'arte.
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  19. Giusta osservazione Stilicho...me ne ero completamente dimenticato di avere Massenzio cinto dalla pelle di leone come avatar? Buona serata a te.
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  21. Pezzo stupendo per rarità conservazione e flan. Mi piace molto la corazza e i capelli privi di schiacciature che in queste monete sono la norma. Quella leggera patina verde la impreziosisce ancora di più. È una piccola perla, complimenti Rocco.
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  22. Per correttezza posto anche il dritto fotografato sulla medesima bustina
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  23. Ciao @nikita_ Quelle del post 5 sono migliori nel senso che si avvicinano di più a quello che vede l'occhio. Nelle foto del post 1 tutti i piccoli difetti vengono amplificati, la luce evidenzia righe e righette che solo con un forte ingrandimento sarebbero visibili, ma spesso non rispecchiano la reale conservazione della moneta. Poi certo, avere la moneta in mano toglierebbe diversi dubbi...
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  24. Ciao Silvio sostituivano la moneta Erano prodotti da nobili o da religiosi e servivano a pagare servizi Le persone le scambiavano con cibo o della vera moneta
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  25. ancora debbo iniziare ad acquistare, ma anche se sarà costoso farò dei sacrifici. Non ho nemmeno io una famiglia mia da mantenere, ergo spendo solo per il mio piacere personale
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  26. Ne abbiamo già parlato molto, e come sai ritengo che questa necessità sia esistita più o meno da sempre, anche se non sempre ha potuto essere soddisfatta (o per mancanza di mezzi adeguati, come questi piccoli frazionali adatti allo scopo, o per volontà della classe dirigente di turno).
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  27. Ciao @gennydbmoneygrazie per avermi risposto... No in realtà mi riferisco a quella sotto la spalla, e non a quella a fine legenda.. Ne approfitto genny visto che mi hai risposto... Ho controllato ma non trovo riscontro della moneta ho sbagliato io a leggere? Può essere visto che sono ancora alle prime armi con il viceregno, faccio tante domande perché voglio imparare. Ps. Scusate se ho ritoccato la foto per evidenziare il particolare.
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  28. Ho cercato anche su acsearch. Ho notato che ci sono due tipologie principali. Distinguibili dal vaso di fiori in basso del R/. Vogliamo chiamarle A : e B : ? Tanto per facilitare le ricerche. L'asta 33 è del novembre 18. I tre invenduti allora ( start 1800, 1500, 1400) conservazioni (da foto dunque problematiche) SPL e qSPL considerando che si tratta di monete medievali.( @Giov60 il 33, 802 è andato venduto a 1500). Forse 5 monete in successione erano troppe ? Due vendute su 5. Ne ho viste vendere di conservazione simile a prezzi maggiori. E dopo 18 mesi riecco le tre a base 1000 (una miseria a mio parere). Ritirate, perché'? Acsearch ne elenca 100. L'aggiudicazione più bassa , 950, un anno fa per un tipo A con lo stesso difetto nella perlinatura delle "nostre" e qualche mancanza nel contorno (prova di metallo) Poi a salire anche le monete con difetti evidenti tanto da far sembrare le basi di B. molto interessanti. Il tipo B è in larghissima maggioranza. Di A pochine, circa 15, (con o senza il difetto nella perlinatura.) Adesso smetto in attesa delle vs considerazioni.
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  29. Buon pomeriggio a tutti, E cosa dire difronte a questa @Rocco68? Solo grazie! Io personalmente un 9 cavalli così non l avevo mai visto... Ho controllato il corpus ma mi sembra di non averlo trovato... Ho sbagliato io? Poi ho una domanda... Vedo un simbolo che sembra una G non ne ho mai vista una... Cosa vuol dire? Grazie mille a chi vorrà rispondermi. Ps. complimenti ancora Rocco68 Un saluto a tutti Raffaele
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  30. Quest'anno festeggio (festeggio??? ) quarant'anni con la numismatica. Per anni i miei amici mi hanno guardato come quello strano. Ora stiamo diventando anziani. E comincio a vedere negli occhi dei miei amci un leggero tocco di invidia... Arka Diligite iustitiam
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  31. Non vedo l'ora che le casse automatiche del supermarket me ne sputino fuori qualcuna ?
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  32. Ti parrà assurdo ma c'è addirittura chi non ne conosce il significato, di quella parola. Di certo non sono molti ad arrivare fino a tal punto d'ignoranza, ma sono parecchi quelli che concepiscono la numismatica come una mania da vecchi rinco o un giocherello per bambini. Questi non sono così rari.
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  33. TAGLIO: 5 cent NAZIONE: Italia ANNO: 2020 TIRATURA: ??? CONDIZIONI: SPL/FDC LOCALITÀ: Desio (MB)
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  34. Ciao Gabriella, Beh, diciamo che mi unisco alle tue perplessità... Venendo al tuo esemplare, riusciresti a fare foto a luce naturale? meglio se perpendicolari alla moneta ed in alta risoluzione. Lo scanner non solo appiattisce, ma la tipica illuminazione che lo contraddistingue toglie molta brillantezza e naturalezza del colore del metallo, cosa importante anche in una semplice foto. Nel rovescio si percepisce una certa brillantezza (croce, corona e parte del fogliame), al Dritto parzialmente tra i rilievi dei capelli. Azzardo un qSpl-Spl... Per quanto riguarda le tue giustissime osservazioni sui punti da osservare, ti consiglierei di NON osservarli Nel senso... mi spiego meglio. Queste monetazioni avevano diversi problemi di conio (un po come le piastre Borboniche, anche se molto meno accentuati). Difetti in particolare come debolezze sono comunque presenti ed anche in una certa entità. Questo significa che più che concentrarti sull'entità dei rilievi, devi concentrarti e capire il colore e lo stato del metallo sui rilievi, dei fondi, e l'entità della brillantezza. Mi rendo conto che sono aspetti non facili da trasmettere attraverso uno scritto, e tanto più da capire in foto. Provo a farti vedere un dritto di uno scudo 1832 in conservazione molto molto alta (Ex Negrini 37). Osserva come il metallo è intatto nella guancia ad esempio. Osserva come la superficie ha un colore omogeneo nei punti più esposti (guancia, collo, campi) e come nella sommità della guancia ci siano delle "irregolarità" superficiali (sembrano come piccole "bollicine"). Ecco, quando vedi il metallo in questo stato, vuol dire che il rilievo è vergine, mentre se il rilievo è "liscio" e "cambia colore", c'è una certa usura (ovviamente è un principio estremamente sintetizzato...) Qualsiasi cosa, siamo qua
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  35. Sfogliare il libro con questo tipo di carta è meraviglioso Salutoni odjob
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  36. T armadietto nero; N fa ordine: treno diretto a Manfredonia apollonia
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  37. Avevo dato uno sguardo ai saluti presenti in questa asta, pur non essendo interessato all'acquisto. Mi era in effetti venuto il dubbio che due provenissero dagli stessi coni, ma ammetto che era stata solo una impressione, ora confermata. Però, confesso, non mi era venuto per niente il dubbio che potesse trattarsi di falsi. Che dire? Oltre a ringraziare tutti per il contributo alla discussione, mi viene tanta tristezza. Come scritto sopra, perseguiamo giustamente (?) chi mette incautamente la monetina che vale 2/3 euro su eBay, poi non facciamo niente per difendere i collezionisti frodati per migliaia di euro da falsari ben organizzati e con un metro di pelo sullo stomaco. E sappiamo benissimo che producono svariate tipologie, dall'oro di varie epoche, all'argento greco e romano, fino ai sesterzi e medaglioni di bronzo, alcuni dei quali sembrano usciti dalla zecca ieri. Sia chiaro che non è mia intenzione fare di ogni erba un fascio. Di ogni tipologia cui ho accennato esistono per fortuna molti ottimi esemplari, autentici e ben conservati. Però, tornando "a bomba", non è giusto che il collezionista debba difendersi sempre da solo.
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  38. Peso: 0.98 g In questo caso la E non mi sembra retrograda, sebbene -forse- ancora in legatura con la N. Potrebbe essere così?
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  39. Per me nein. Il lustro del fdc vero ( e non di tanti pseudo fdc) è sempre presente come la ragazza al compleanno del suo fidanzato Nein
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  40. 1943 Occupazione americana - L. 1.000 (tipo biligue) FALSO D'EPOCA NON ANNULLATO L. 1.000 (tipo biligue) FALSO D'EPOCA RITIRATO ED ANNULLATO
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  41. Ciao a tutti amici, @Rocco68ti faccio i miei complimenti monete bellissime e in condizioni favolose, rarissimo vedere monete di fine 500 intatte. Mi piace molto il 1581 ha un bel flan ed è tutto leggibile. Complimenti ancora. Un saluto a tutti. Raffaele.
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  42. 1 punto
  43. Assolutamente d'accordo! Eppure chi di noi non è mai entrato coscientemente o meno in questa sindrome compulsiva del possesso? ? Proprio in questo momento, in pausa dal lavoro e dalle preoccupazioni familiari, mi sto rigirando tra le dita la mia lira STEMMA a 900/1000 battuta a Firenze nel 1861. Conservazione bassa bassa, tuttavia un esborso che in questo periodo di entrate ridotte avrei potuto / dovuto evitare. Cara Numismatica, odi et amo (diceva qualcuno)...
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  44. Insomma, @simone , diciamo le cose come stanno: sappiamo che purtroppo ci sono in giro molti infedeli, molti bestemmiatori di N.S. IDDIO DENARO in tutte le Sue forme, che portare alla ragione è difficile. Hai aperto questo thread perchè sei una brava persona e sai che ricondurre queste pecorelle smarrite all'ovile è dovere di ogni buon Pastore... ma nessuno all'infuori di Denaro può fare miracoli. Se Denaro toccherà il cuore a questi figliuol prodighi e gli farà capire che la numismatica è importantissima sarà bene per tutti, se no saranno affari loro: quando bruceranno agl'inferi capiranno, e pagheranno cara la loro vita di peccato antimunismatico.
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  45. io ne avrei troppi di falsi d' epoca da postare. Appena ho un attimo vi posto qualche chicca d' epoca (il 10 cent. cinquantenario, i 20 cent. impero etc.).
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  46. Questo denario allude ad un’appassionante vicenda giudiziaria (simboleggiata dalla tavoletta con A-C, absolvo-condemno) e politica innescata da un preteso episodio scandaloso verificatosi nel tempio di Vesta alla fine del II secolo, forse già rievocata da un’altra emissione della sessa gens, il denario RRC 413/1. Nel 114, a sette anni dall’assassinio di Gaio Gracco, la società romana era divisa da gravi tensioni sociali ed agitata da fermenti rinnovatori e progressisti. In quell’anno circolò e fece grande scalpore a Roma una voce secondo la quale tra le Vergini Vestali si sarebbero verificati episodi di inammissibile dissolutezza. Fu promossa un’inchiesta ufficiale al termine della quale tre Vestali risultarono gravemente indiziate. Ma il processo celebrato dal Pontefice Massimo si chiuse con la condanna di una sola di esse. In un clima politico e sociale incline alle strumentalizzazioni di parte, i progressisti videro in questa indulgenza una sorta di complicità tra i Pontefici e le Vestali, tra inquirenti e inquisite. Così nel 113 il tribuno Sesto Peduceo, invocando la revisione del processo, indusse la plebe ad istituire un suo proprio tribunale, la cui presidenza fu affidata a Lucio Cassio Longino Ravilla (fratello del cesaricida Gaio, tribuno della plebe nel 137, console nel 127 e censore nel 125, celebrato pure dall’emissione RRC 266/1 e forse dalla RRC 413/1), uomo di proverbiale intransigenza e severità. Come prevedibile, il tribunale del popolo emise un verdetto esemplare, condannando a morte anche le due Vestali assolte dalla prima sentenza. Si volle così colpire non solo l’aristocratico collegio sacerdotale che aveva commesso sacrilegio, ma soprattutto i conniventi Pontefici. Come se non bastasse, narra Plutarco che la plebe, superstiziosa, ispirandosi ad un crudele cerimoniale etrusco, invocò la necessità di consumare sacrifici umani per placare gli dei. Così due Galli e due Greci furono massacrati nel Foro Boario. Trascorsi quasi sessant’anni da queste vicende, Quinto Cassio Longino, magistrato monetario nel 55 e discendente di Lucio Cassio, rievoca su questo denario quell’antico scandalo, il clamoroso processo e indirettamente l’antenato che ne era stato il promotore. Il tipo del rovescio ci mostra il teatro dello scandalo e allude per simboli al processo riparatore. Al centro campeggia il tempio di Vesta, retto da sei colonne, la prima coppia delle quali di calibro maggiore delle altre; ciò conferisce profondità al monumento, mentre lo scorcio prospettico ne lascia intuire la pianta circolare. Al suo interno è la sella curulis. Il tetto a cupola ha due antefisse laterali a protome di dragone ed è sormontata da una statua della dea, che tiene patera e scettro. A sinistra del tempio è raffigurata l’urna delle votazioni; a destra la tavoletta di voto con le lettere AC, iniziali dei due possibili verdetti Absolvo/Condemno. Il diritto è riservato al busto di Vesta, di un livello stilistico straordinario su questo conio. Il ritratto della dea è modellato con grande sapienza, il suo profilo è limpido e di assoluta bellezza classica, il suo sguardo intenso ed assorto. Il lembo di stola che le copre il capo è arretrato per mostrare il diadema ed i capelli corti sulla fronte. Le sue pieghe sono morbide e naturali e disegnano per trasparenza la crocchia sulla nuca e la curva agile del collo. Emana da questo volto un’aura affascinante ed enigmatica, la sua espressione è quella malinconica e turbata di una divinità offesa
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  47. Io gli direi semplicemente che ti permette di riappropriarti della nostra storia, delle proprie radici e identità, di conoscere veramente chi siamo stati e siamo e non e’ poco ...
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  48. Buongiorno...bella gente...e scusate se cambio discorso... Io vi sottopongo una moneta che mi piace troppo. In realtà tutta l'iconografia dei grani tra il 1814 e 1815 è semplicemente meravigliosa...non so voi, ma se io dovessi usare come metro la bellezza, tra le monete di bronzo questa è tra le più belle e insieme imponenti che ci siano...sembra quasi un sesterzio...e poi io vado PAZZO per il bronzo!!! (scusate le foto non sono proprio il top ma queste ho!)
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  49. la numismatica è anche: comprare di nascosto le monete e nel caso barare alla moglie il prezzo pagato. se si viene sgamati preparare il portafoglio per acquisti di accessori, borse e affini. godersi le monete di notte...in silenzio...quando (figlia e moglie) dormono. andare al convegno con la scusa di un appuntamento di lavoro in zona. vivere nel terrore che se ti sentirai male possano avere accesso alle monete e svenderle per nulla.
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  50. Secondo me bisognerebbe distinguere il collezionismo dalla numismatica; possono coesistere ma non sono imprescindibili uno dall'altro. Una persona può essere tranquillamente un numismatico e collezionista di monete ma anche essere solo un collezionista o solo un numismatico... Ci sono molti numismatici che non posseggono monete ma sanno "vita morte e miracoli" di tantissime monete come ci sono tantissimi collezionisti che hanno importanti collezioni di monete ma che sanno poco o niente della loro storia e dei popoli che le usavano...
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