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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/08/20 in tutte le aree
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Buonasera amici, dato che si parla del busto che più amo di Ferdinando IV, riporto a distanza di un paio di anni dall’ultima volta le foto della mia 1787. Moneta che adoro per il flan ben definito e largo, e poi presenta quel velo bianco-latte secondo me proprio di una buona conservazione. Al momento non posso farvi vedere monete nuove per cause di forza maggiore, ma tra un po’ vi mostrerò più di qualcosa di nuovo. Aspettatemi ?6 punti
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Posto una Piastra che mi sta particolarmente a cuore. Ferdinando IV 1791 - Magliocca n. 2515 punti
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Salve, segnalo : Autore: Fabio Pettazzoni Editore: Edizioni D'Andrea Il libro prende in esame quasi 300 simboli presenti sulle monete classiche, soprattutto greche e romane. Le voci sono riportate in ordine alfabetico, corredate da un indice finale. Ogni elemento riporta sempre una o più monete che lo raffigurano (in totale sono presenti più di 450 immagini). L’opera ha ricevuto il patrocino dell’Accademia Italiana di Studi Numismatici. 302 pagine a colori https://www.edizionidandrea.com/ Copertina di presentazione (1).pdf4 punti
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Buongiorno a tutti amici, Voglio farvi vedere la mia '36... Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.. Un saluto a tutti. Raffaele.4 punti
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Appena entrata in collezione. Conservazione quasi al top di categoria. Le foto sono del venditore, io farei peggio.3 punti
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La piccola moneta di cui parliamo era tra le poche cose che mio padre riportò dall'Austria finita la guerra (WWII). Si chiamava Dante e frequentò la scuola apprendisti delle "Officine Reggiane"; attestato di idoneità come tornitore del febbraio1943. Dopo l'8 settembre, all'età di 17 anni (era del 1926), fu deportato in Austria per lavorare nell' industria bellica del terzo Reich. Alle Reggiane lavorava nel reparto che produceva i componenti dei motori degli aerei Caproni. Il campo in cui fu internato era nei pressi di Vienna. Non so dire il nome. Mi raccontava che le officine erano ben mimetizzate e le macchine utensili erano disposte le une sulle altre in castelli realizzati con traversine da ferrovia. Come operai avevano diritto ad un vitto relativamente sufficiente. Il campo degli operai italiani confinava con un campo di prigionieri di guerra russi. Quando potevano, gli operai lanciavano di notte delle patate ai russi, perchè questi non ricevevano quasi nulla da mangiare. Dopo un bombardamento fu portato e rimuovere delle macerie e, tra queste, trovò delle monete e dei francobolli. Era la casa di un numismatico? Di un collezionista? Possiedo ancora alcune di quelle monete e alcuni francobolli. In effetti sono quasi tutte monete degli stati della mitteleuropa del XVIII e XIX secolo con alcune monete greche, alcune con simboli alfabetici arabi (un paio le ho postate anni fa sul sito) e altre che si presentano come dischetti informi con strani simboli da un solo lato. Mi incuriosiva quella monetina senza scritte, con la sola data e uno strano leone rampante con due code. Ricordo che da bambino (quindi circa 60 anni fa) in casa c'era uno strano libro (forse l'unico; gli altri sono arrivati quando ho cominciato ad andare a scuola), di piccole dimensioni e scritto in tedesco . C'erano una infinità di pagine molto sottili e la riproduzione in bianco e nero di uno sterminato numero di monete e di francobolli; il tutto corredato da sigle, numeri e date. Anche quello fu trovato fra le macerie del bombardamento. Certamente un catalogo numismatico e filatelico. Mentre scrivo e riguardo le monete aggiungo questa. E' coniata da una sola parte e porta la data 1667. La cifra "1" ha lo stesso "stile" della monetina boema. Moneta del regno di boemia? Bello parlare di monete non solo come oggetti da collezione da valutare. Stefano.3 punti
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Si arricchisce la mia collezione di scudi Sabaudi Che ne dite? Moneta veramente difficile da reperire in condizione migliore, l'unico esemplare in conservazione simile che ho rintracciato è passato nell'asta Nomisma-Varesi Augustus del 2016 (lotto 147, che però aveva numerosi segnetti) @piergi00, @simonesrt, @Alberto Varesi, @ilnumismatico che ne dite? Se riesco carico anche un video, ha dei bellissimi fondi che non si percepiscono dalle foto2 punti
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Ciao, petronius arbiter sicuramente la racconta meglio2 punti
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Prego! Collezionando anch'io monete in alta conservazione, so quanto sia difficile reperirle e, soprattutto, quanto occorra spendere per riuscire ad accaparrarsele... Personalmente credo che chi esprime tanta passione per una materia, alla fine, finisce inevitabilmente per "contagiare" anche chi gli sta intorno. Alle volte si pensa che non valga la pena di parlare di numismatica coi propri familiari perché tanto non gliene fregherebbe sicuramente niente (e, dunque, è inutile ammorbarli). Invece, per esperienza personale, posso dire che a forza di parlare di monete, mostrare foto e acquisti fatti, non dico che inizia a piacere anche a loro ma, almeno, non la vedono più come un'inutile perdita di denaro. Dunque, alle volte, l'essere un po' insistenti paga ?2 punti
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Taglio: 2 euro cc Nazione: Slovenia Anno: 2016 Tiratura: 1.000.000 Condizioni: qFDC Località: Taggia (IM)2 punti
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Ti ringrazio @numa numa... in effetti il Dekesel è nelle mie intenzioni continuarlo, periodicamente Spink mette dei volumi in offerta ad ottimi prezzi e io attendo pazientemente il momento opportuno per arraffare ?, il problema più arduo però non è tanto il costo quanto lo spazio per contenere quei volumoni, del resto lo spazio a disposizione è il problema principale di tutte le biblioteche e dei collezionisti di libri ?. Il Daehn lo possiedo nella sua prima edizione in cui sono repertoriate solo le opere in lingua inglese, devo prendere anche la seconda edizione che riporta anche le pubblicazioni in altre lingue. @Liutprand... una biblioteca numismatica non può fare a meno della tua opera bibliografica, ho anche l'aggiornamento fino al 2015, ricordo che la tua bibliografia fu la prima opera nel settore che presi, seguita dal volume di Modesti sulle opere di medaglistica.2 punti
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Caro @giacutulicome riportato da @Raff82, che ringrazio, sia il Pin "Le Piastre da 120 Grana di Ferdinando II di Borbone" sia il Catalogo Gigante, suddividono le Piastre in 6 Tipi, precisamente: 1° Tipo: dal 1831 al 1835 ( volto imberbe, legenda continua ) 2° Tipo: dal 1835 al 1839 ( volto imberbe, legenda discontinua ) 3° Tipo: 1838 ( testa piccola simile alle mezze piastre). Conosciuto in un unico esemplare - catalogo Collezione Bovi ) 4° Tipo: dal 1840 al 1851 ( testa piccola barbuta ) 5° Tipo: 1841 ( testa grande barbuta). Coniata utilizzando il conio del 10 Tornesi. Classificata R3 6° Tipo: dal 1851 al 1859 ( testa adulta barbuta ) Questo è quanto scritto nei testi. Dovendo esprimere un modesto parere direi che la tua divisione in 4 Tipi principali è assolutamente condivisibile, in quanto sia il 3° Tipo, sia il 5°Tipo dovrebbero essere delle Varianti, non essendo state coniate che in un esiguo numero di pezzi. Questa è sempre una mia personale opinione e sono grato a chi vorrà esprimere un'opinione in proposito. Ciao a Tutti2 punti
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E' il denaro di Bertrando con S. Ermacora imberbe al R/. E' difficile trovare monete di questa tipologia con conio ben riuscito, soprattutto al R/. La prima è piuttosto confusa, Il suo unico punto interessante è il cuscino sul bracciolo del trono che appare reticolato. Bello il volto del santo. La seconda è la più bella a mio parere, sia ad D/ che al R/. Purtroppo il volto del santo non è visibile. Bella la crocetta ad inizio leggenda al D/. La terza non mi piace molto. Forse di questa è interessante la resa della h' al D/, ma purtroppo non si vede molto, anche per la tosatura subita.2 punti
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Ecco un settore della mia biblioteca a cui tengo molto e che cerco di espandere ogni qualvolta ne ho la possibilità, la sezione dedicata alle bibliografie numismatiche, fondamentale per avere sempre presente ciò che è stato pubblicato in ogni campo della numismatica...2 punti
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Buon pomeriggio...Sarò ripetitivo ma sempre di recente è arrivato pure quest'altro 3 grana...variante con il fiore a 5 petali, moneta che ho già in collezione ma che presenta le lettere A del dritto particolarmente "larghe"...presa e portata a casa...sentiamo i vostri parerei (anche sulla conservazione sapete che sono un pò fissato sull'avere il vostro parere ) e vediamo i vostri tondelli....evoco un pò di gente @Rocco68 @gennydbmoney @odjob @santone @Rex Neap @borbonik @Martin_Zilli @doppiopunto @Sirlad @Gallienus @gcs @rhoss @paoloilmarinaio @pietromoney...penso possa bastare..grazie1 punto
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Dalla data odierna, 01 giugno 2020, abbiamo ritenuto opportuno quanto segue: - Dare un assetto migliorativo alla Sezione creando una pagina nella quale poter inserire suggerimenti, chiarimenti, contributi e svolgere qualsiasi attività che esula dalle discussioni prettamente inerenti l’argomento moneta/monete. - Istituire una pagina della Comunicazione, nella quale i Curatori inseriranno, quando occorre e qualora ci fosse bisogno, notizie, informazioni e avvisi di vario genere. - Eliminare dal primo piano (Importanti) tutte le discussioni a contenuto Numismatico che riguardano la monete/le monete in generale; questo per rendere fruibile il maggior numero di discussioni nella pagina iniziale della Sezione in ordine agli ultimi post introdotti dagli Utenti. A tal riguardo è valido precisare che le discussioni con interventi frequenti comunque assumeranno sempre la posizione più alta, cronologicamente, in Sezione e il prodotto finale non modifica sostanzialmente quello che fino a ieri eravate abituati ad osservare, con l’unica variazione che poi sarebbe quella di non vederle più segnalate tra le discussioni Importanti. I Curatori ringraziano....e buon lavoro a tutti.1 punto
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Mi sto avvicinando piano piano ad Aquileia e oggi ho posto lo sguardo su questi 3 denari di Bertrando. Desiderando di metterne in collezione qualcuno nei prossimi tempi, comincio a chiedere qualche dritta a chi questa monetazione la padroneggia. Grazie sin d'ora a @chievolan, @Arka, @ak72 e a chi vorrà darmi qualche dritta. Paolo E qui il terzo1 punto
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DE GREGE EPICURI Come sapete, l'origine del denario romano è collocata nel 214/213 a.C. da Pedroni e più o meno anche da Crawford, molto prima dai "tradizionalisti" e molto oltre dai "ribassisti". Ma gli ultimi denari quali sono? Quelli certi e relativamente facili da reperire sono di Aureliano e della moglie Severina, e non contengono argento. Il ritratto dell'imperatore è laureato. Questo esemplare, di mediocre conservazione, pesa 2,2 g. e misura 19 mm. Al rovescio, VICTORIA AUG con un prigioniero ai piedi. In esergo, P (o D?). RIC 73.1 punto
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Il denario di Severina si differenzia dall'antoniniano per il metallo (rame puro), per le dimensioni e perchè manca la falce lunare dietro al busto di Severina. Questo esemplare pesa 2,4 g. e misura 20 mm. Al D, SEVERINA AUG. Al rovescio, VENUS FELIX: Venere in piedi a sinistra, forse con Cupido; in esergo, P (o D?) E' la RIC 6.1 punto
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Non usarlo senza oblò, il silicone mi ha macchiato le monete, avevano poi delle brutte macchie gialle che per fortuna ho potuto pulire. Servus, Njk1 punto
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Grazie ad entrambi, riesco a leggere le lettere M e C, controllando riesco ad identificarle con le iniziali di Marco Corner, Massaro nel Xvi sec.1 punto
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1943 Monaco - Ranieri II° - 1 e 2 Franchi senza data (emissione 1943)1 punto
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Allora vale di più! Complimenti a tutti e due allora... A lui per averla scelta a suo tempo e a te che continuerai a custodirla. Saluti1 punto
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Complimenti @Gianivy! Stai tirando su una gran bella collezione ?1 punto
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Grazie Fabio22, sono onorato della risposta, la medaglia in realtà è di mia moglie e per ora non ha intenzione di separarsene perchè è un ricordo. Ne ha anche altre, di dimensioni inferiori, tipo quella della Pietà di Michelangelo, con misure: peso : 17,535 gr diametro: 31mm spessore: 2mm di cui riporto le foto e già trattata in un precedente post. Adesso studierò il tuo importante catalogo alla ricerca della presenza delle altre medaglie Grazie di nuovo1 punto
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Ormai il metodo scientifico o quale settire di collezione scegliere tra romane o greche e’ diventato una scusa... l’interesse della discussione e’ imparare qualcosa in piu’ sulla stratigrafia grazie agli interventi di Gallienus ?1 punto
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Visto che solleciti con tanta veemenza ciò che credi perché non lo fai tu un bel catalogo come piace a te, con tutte le tue notizie fanta-politico-militari invece di stare a criticare il lavoro degli altri? Poi vediamo cosa ne esce fuori... Ti do la mia parola che lo compro...1 punto
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Perfetta la descrizione di @chievolan e interessante il dettaglio del cuscino. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Pochi inni sono ritmati come quello della Polonia, che venne preso ad ispirazione per quello ex-jugoslavo. "Mazurek Dąbrowskiego" (Mazurka di Dąbrowski)1 punto
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Discussioni sterili: come imparare a capirsi Avete mai la sensazione che chi la pensa in modo diametralmente opposto a voi sia un idiota? Questo può avvenire per due ragioni. La prima è che sia effettivamente un idiota. La seconda, è quella di cui voglio parlare in questo articolo. L'affermazione è di FRANCESCO ARNALDI e il suo articolo si può leggere in https://francescoarnaldi.wordpress.com/2017/08/15/discussioni-sterili-come-imparare-a-capirsi/1 punto
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Bronzo di Otacilia Severa (Heliopolis, Baalbek) che raffigura sul rovescio il tempio di Giove con il colonnato di ordine corinzio e un altare all’interno (Dmitry Markov Coins & Medals, Auction 11).1 punto
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Ciao @numa numa, grazie per i complimenti! Esistono ancora discendenti dei Brooke, in particolare di Anthony, il figlio dell'ultimo Rajah; essi non vivono più a Sarawak ma continuano ad avere interessi e legami con la regione. Segnalo, inoltre, che tutti i Rajah riposano in Inghilterra, nel Devon, nel villaggio di origine della famiglia chiamato Sheepstor...1 punto
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ah certo se prendi a confronto queste emissioni qua...potresti confrontarle con le 5000 Antonello da Messina o le 10000 stessa serie...non penso che allora sfigurerebbero. Come sempre vale il motto " de gustibus est non disputandum", ma dire che le francesi non siano belle, o paragonarle ai fumetti, beh...ce ne vuole ?1 punto
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Personale parere, da non appassionato di cartamoneta italiana (ne posseggo solo alcuni esemplari, sia del Regno che della Repubblica), ci sono altre banconote molto più belle della 50mila Leonardo o della 100mila Manzoni (che, stranamente, non riesco proprio ad inserire nelle più belle, come tanti invece fanno). Per esempio, una delle più belle per me è senza dubbio il 500 Franchi Molière del 1959.1 punto
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Come confronto stilistico credo possa essere interessante e fruttuoso osservare anche le pagine dedicate ai tremissi di Leone III/Costantino V e Leone IV dall'opera di Anastasi sulle monete bizantine siciliane. Mi rendo conto che la nitidezza delle immagini lascia a desiderare, ma almeno si può avere una base di partenza per ulteriori approfondimenti con i testi alla mano. In ultimo volevo esprimere la piena condivisione su quanto espresso da @Poemenius riguardo la necessaria e inevitabile specializzazione della numismatica, dirò di più, non basta essere esperti in un settore per riconoscere e classificare facilmente una moneta, bisogna sempre avere presente la bibliografia specializzata e avere a disposizione i testi e i corpora di riferimento... la numismatica medievale ed in particolare quella dell'alto medioevo è di una complessità estrema e richiede sottospecializzazioni molto acute per tentare di venire a capo dei vari enigmi monetari esistenti, anche solo la competenza nella già particolare e di nicchia numismatica bizantina non è sufficiente perchè in più di mille anni di storia e molteplici aree geografiche il campo delle tipologie monetarie prodotte è davvero immane e richiede approfondimenti specifici per ogni porzione cronologica e territoriale, tutto questo ovviamente dovrebbe far riflettere molto sul concetto di perito e sulle modalità di formazione per arrivare ad una reale competenza almeno in un qualche ambito della numismatica.1 punto
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Provo a darvi qualche indicazione: 1 – i paragoni stilistici tra emissioni in oro / argento / bronzo, vanno evitati ove possibile, perché spesso i metalli erano coniati in luoghi differenti s comunque la diversa meccanica dà risultati differenti e che possono trarre in inganno. Quindi, da fare con moderazione! 2 – giudicare falsa questa moneta senza averla in mano è impossibile, perché non denuncia la propria falsità in modo netto, quindi questo argomento non è percorribile se non…FORSE…avendola in mano 3 – Tremissi di Costantino V che paiono al 100% in argento sono noti e arcinoti 4 – applicare concetti di microeconomia odierna al VIII secolo è metodologicamente sbagliato, perché fa piazza pulito di ragionamenti precedenti quali: per chi si coniavano queste monete, con che utilizzo, quale area di scambio massima, etc etc etc… 5 – I Falsari del 1800 producevano molte “rarità” quindi che la moneta sia “particolare” non la qualifica per certo come vera … e non è la sua particolarità a renderla non falsificabile …. Dipende cosa cerca il facoltoso collezionista X … ricordiamo le logiche e metodi del Cigoi ? 6 – questa fase è ancora tutta da scoprire, infatti esistono molte monete “strane” che per questi motivi giacciono non catalogate nei cassetti dei musei 7 – la scritta RAV non sta sui tremissi … e Wildwinds non è uno strumento di studio e ricerca soprattutto per questo periodo, perché la maggior parte di questa roba non passa in asta o accade raramente, e soprattutto con classificazioni errate! 8 – la numismatica è settorializzata… facciamocene una ragione …. Quando vedo che ci sono ragazzi costretti a scrivere tesi di dottorato su rinvenimenti sparsi dal V secolo a.C al 1700 d.C., rabbrividisco nel pensare alla quantità di errori e di uniche non viste potranno esserci in quello studio. Vi faccio una domanda: vi fareste operare al cervello dal miglior dentista del mondo? Vi fareste operare al femore da un ginecologo? Vi fareste fare la cataratta da un cardiologo? NO … ma in numismatica accettiamo la tuttologia come norma, e magari prendiamo lezioni di V secolo da chi si occupa di monete del XV …. E viceversa …. Qualche riferimento “buono” per cercare questa moneta e fare paragoni stilistici (comunque con moderazione sui paragoni stilistici) Baldi 2013 = E.Baldi, La documentazione monetale come fonte per la storia di Classe (Ravenna). Gli scavi condotti nell’area portuale (anni 2001-2005) e nell’area della basilica di San Severo (anni 2006-2010), Tesi in dottorato di ricerca in storia, Università di Bologna. Baravelli 2013 = E. ed E. Baravelli, Il bronzo antico della zecca di Ravenna 457-751, Pisignano di Cervia 2013. D’Andrea-Torno Ginnasi-Costantini 2017 = A. D’Andrea, A. Torno Ginnasi, C. Costantini, Byzantine coinage in Italy, Vol. III, Acquaviva Picena 2017. DOC III = Ph. Grierson, Catalogue of the Byzantine Coins in the Dumbarton Oaks Collection and in the Whittemore Collection, Vol. 3, Part 1, Leo III to Nicephorus III (717–1081), Washington, D.C., Dumbarton Oaks, 1973. Ercolani Cocchi 1984 = E. Ercolani Cocchi, Imperi Romano e Bizantino – Regni Barbarici in Italia attraverso le monete del Museo Nazionale di Ravenna, Bologna, 1984. Gennari-Rossini 2017 = A. Gennari, F. Rossini, La monetazione di Astolfo per Ravenna: un tremisse e un follis inediti, in NAC Quaderni Ticinesi, n. 46, Lugano 2017, pp. 155-172. Morrisson 1970 = C. Morrisson, Catalogue des monnayes byzantines de la Bibliotèque Nationale, Paris 1980. Ranieri 2006 = E. Ranieri, La monetazione di Ravenna antica, dal V al VIII secolo, Ravenna 2006. Wroth 1908 = W. Wroth, Catalogue of the Imperial Byzantine coins in the British Museum, Volume II, London 1908.1 punto
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Lo studio e la passione per la produzione numismatica del Regno delle Due Sicilie porta lo studioso e l'appassionato cultore della materia ad incontrare a volte curiosità assolute mai recensite nè in via ufficiale nè ufficiosa. Non so se quanto vi vado a presentare appartenga a quest'ultima categoria ma in ogni caso sono sicuro che incuriosirà molti di voi. Qualche tempo fa riordinando una vecchia collezione di famiglia ho preso in mano un 10 Tornesi 1836 ad una prima osservazione del tutto normale (con il 6 derivato da un 5 primigenio). Ho subito avuto una sensazione di "diversità" ma anche al verso non notai nulla di diverso rispetto ad un normale 10 Tornesi. Anche lo spessore era simile all'originale. Mi sembrava solo più leggero del normale. Il peso infatti era di 19.8 g contro i classici 31.2 g: mancavano ben 12 grammi di rame!!! A questo punto l'osservazione si fece più oggettiva e notai una sorta di segno divisorio nello spessore tra il recto e il verso. Con molta delicatezza utilizzando uno strumento di precisione forzai il verso e, con mia grande sorpresa, le due metà iniziarono ad aprirsi. Si trattava di una vera e propria "scatola contenitore" 10 Tornesi nella quale nascondere fino a 2.5/3 mm di contenuto pari a 10/12 g. Vi lascio alle immagini, che spero essere esaustive, ed ai commenti...1 punto
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Seconda e ultima parte: DAL QUADRIGATO AL DENARIO Il quadrigato costituisce una netta cesura per l’adozione di tipi nuovi, la loro fissità negli anni, e l’innalzamento di valore de 3 a 5 assi. Esso infatti è chiaramente connesso con l’adozione dello standard “semilibrale” di 144 scrupoli (con una parità 1/120, 6 scrupoli d’argento valgono 5 monete bronzee da 144 scrupoli: 6x120/144=5); il peso della didracma probabilmente non fu diminuito per limitare gli effetti psicologici della svalutazione del bronzo. I censori furono eletti nel 234 e a tale data, quindi, va ascritta la riduzione del piede ponderale e l’introduzione del quadrigato. Giano (di cui è rappresentata l’originaria iconografia imberbe, in contrapposizione con quella barbuta, forse introdotta dai Duilii a seguito di evocatio del dio di Cales e presente sulle monete a partire dalla serie Cr. 35) e Vittoria simboleggiano la definitiva disfatta di Cartagine, cui nel 238 Roma aveva dichiarato guerra per il controllo della Sardegna (sebbene il conflitto non sia mai stato combattuto per lo stato di prostrazione militare della capitale punica); infatti, nel 235, erano state chiuse le porte del tempio del dio. Probabilmente infatti furono monetati i talenti d’argento pagati da Cartagine come sanzione di guierra (220 l’anno per 10 anni; sebbene la Prima Guerra Punica si fosse conclusa nel 241, il versamento del metallo potrebbe essere cominciato dopo la resa sulla Sardegna). Per l’introduzione delle monete in oro si può fare riferimento al passo di Plinio tramandato dal codice Bambergensis, che pone la coniazione del nummus aureo 51 anni dopo quella della moneta in argento. Sebbene questa lezione non sia (come molti studiosi propongono) quella originaria, si può ritenere che essa costituisca una correzione apportata da un antigrafo sulla base di altre fonti: verosimilmente egli sapeva che l’aureo del giuramento Cr. 28/1 fu emesso nel 224 (contando dal 275), data coerente con quella del quadrigato, cui è connesso. Infatti nel 225-224 Roma procedette a una “leva tumultuaria”, considerata epocale già dagli storici antichi che avrebbe spinto il Senato per un'emissione aurea di carattere straordinaria e di grande valore propagandistico: tali monete, di numero limitato, potrebbero non essere entrate mai nella circolazione (e non vendendo tesaurizzate: si ha notizia di un unico rinvenimento in ripostiglio, in Svizzera) ma costituire unicamente un donativo per gli alleati cyhe, benché recalcitanti, avevano risposto all’appello di roma con uomini, grano e armi. L’aureo con scena di giuramento e valore “XXX” è probabilmente falso, in quanto metrologicamente aberrante: pesando 4 scrupoli e data la parità 1:120 tra argento e bronzo, sarebbe potuto valere 30 assi solamente con parità 1:8 tra oro e argento e standard ponderale eneo di 128 scrupoli oppure parità 1:9 e standard 144, tuttavia né il piede di 128 scrupoli né lo standard di 1:9 sono altrimenti attestati. Lo standard di 144 scrupoli era ancora in vigore nel 217, quando fu emessa la serie speciale Cr. 39 connessa con i ludi Maximi; fu abbassato a 120 scrupoli all’indomani della sconfitta di Canne, nel 216. In questi anni ermergenziali le svalutazioni furono sottratte dalle competenze dei censori ed è quindi possibile che, in rapida successione, ne sia stata effettuata anche una “post-semilibrale” o “quadrantale”, a 72 scrupoli. Il denario è necessariamente collegato con l’adozione dello standard “sestantale” di 48 scrupoli (4x120/48 = 10) e va quindi datato a una fase successiva, ovvero il 214 o 213, come indicato dagli scavi di Morgantina. La tradizione pliniana da accettare per l’aureo è quella della coniazione 62 anni dopo l’argento, che porta al 213 (contando dal 275): data a cui va posto l’aureo marziale Cr. 44/2. Evidentemente Plinio non considerava il precedente aureo del giuramento una vera moneta, per il suo carattere commemorativo.1 punto
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@Hirpini Introduzione alle monete di mio padre, con la richiesta della corretta identificazione delle monete presentate. COME INIZIÒ IL MIO INTERESSE PER LA NUMISMATICA SAVONA. Febbraio 1967. Il soldato siciliano, rientrando in caserma dopo una licenza ordinaria mi porse il classico contenitore in plastica nero utilizzato per contenere le pellicole fotografiche Kodak. "Questo è per lei, sergente". Al suo interno ci sono alcune monete antiche. La sua famiglia ha un negozio di Filatelia e Numismatica e ha pensato di farmi un regalo. AGROPOLI (Salerno). Agosto 1978. Sono in visita alla città alta di Agropoli e chiedo a un gruppo di ragazzi di mostrarmi i luoghi più interessanti del città. Al termine della visita compenso i ragazzi con una mancia di 1.000 lire. Il capo-gruppo ringrazia dicendo: "Aspetta che ti do il resto". Mi porge una piccola e vecchia moneta: " Questa è buona assai". FINALE LIGURE. Marzo 2005 Visita al Museo di Finalborgo. Nella sala dedicata alle collezioni numismatiche la sezione che maggiormente mi colpisce sono le monete provenienti da scavi effettuati nel Finalese. Gli esemplari illustrano i contatti, scambi e commmerci tramite le rotte marine mediterranee e l'entroterra, ripercorrendo i diversi momenti storici, dall'età medioevale al periodo napoleonico. Non tutte le monete sono bellissime ma, come tutte le cose interessanti, sanno parlare a chi le sa ascoltare. DIAMO DIGNITÀ A QUESTE MONETE. PERCHÈ SONO CONSUMATE NON SIGNIFICA CHE NON SIANO COLLEZIONABILI E RICCHE DI INTERESSE STORICO.1 punto
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taglio 2 euro cc paese slovenia anno 2010 tiratura 1.000.000 condizioni bb città trieste taglio 2 euro cc paese slovenia anno 2018 tiratura 1.000.000 condizioni spl città trieste taglio 2 euro cc paese slovenia anno 2014 tiratura 1.000.000 condizioni bb città trieste1 punto
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Chi ama la numismatica antica colleziona questo genere di monete, un connubio tra rarità, storia e bello stile. lo stato di conservazione può passare anche in secondo piano. purtroppo L ostinarsi a cercare sempre monete perfette, ha arricchito Qualche falsario. Bravo Bruno skuby1 punto
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