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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/02/20 in tutte le aree
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Buonasera a tutti, il Tornese è giunto a casa, ho fatto subito foto, spero si vedano bene, moneta molto bella dal vivo, devo dire che mi ha emozionato tenerla in mano. ? Saluti Alberto5 punti
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La mia più bella mezza piastra. Ferdinando II 1838 Molto Comune, ma con una provenienza prestigiosa: CIVITAS NEAPOLIS Ve la RI-presento con nuove foto. Un caro saluto a tutti, Rocco.5 punti
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120 grana 1791 sudato per trovarla ma quanta soddisfazione. Credo sia un esemplare che non si vede tutti i giorni. Attendo commenti.4 punti
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Stranamente nessuno lo aveva ancora segnalato e allora lo faccio io. Il Gruppo di Quelli del Cordusio ha organizzato una serie di incontri video numismatici sul tema "ieri, oggi e domani nella numismatica" in cui il nostro Mario @dabbene intervista alcune persone di spicco del mondo Numismatico. Ad ora (stesso ordine dei video disponibili): Michele Chimienti Emiliano Nappini Attilio Maglio Pierpaolo Irpino e a breve ne seguirà un quinto. Dato che Mario sa far bene la divulgazione numismatica, tutti i video sono disponibili su youtube a questo link: https://www.youtube.com/channel/UCqP7Vmgu7Afpiplbt3so2mQ Buona Visione!3 punti
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Buongiorno a tutti e buona domenica, leggevo un quaderno di Studi del Circolo Numismatico Mario Rasile dove vi è un articolo dal titolo 'La battaglia del garigliano del 1503 Spagnuoli e Francesi sul suolo italiano' a firma di Duilio Ruggiero. Mi ha colpito per quanto narrato e soprattutto per accadimenti che hanno interessato molto da vicino le zone in cui vivo. Ne riporto integralmente una pagina che trovo molto esplicativa dei fatti del momento, e che può essere punto di partenza per eventuali ed ulteriori approfondimenti, riporto anche un ritratto del Consalvo che ebbe parte attiva nei fatto narrati. Mi piacerebbe che ognuno, chi può, chi lo desidera, postasse le proprie monete del viceregno, ovviamente non pretendo di poter andare in ordine cronologico, io stesso ho dei pezzi che non hanno un ordine cronologico ma che ben si inquadrano nel periodo in esame. Perdonatemi in anticipo per gli inevitabili errori in cui io possa incorrere, e per la presunzione di poter proporre un interessante discussione, però ci provo. Inizio con una delle mie monete che è in viaggio, posto foto del venditore, la conservazione è in linea con la mia collezione. ? Tornese con cornucopia Filippo II 1589 Appena potrò farò nuove foto. Saluti Alberto2 punti
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1942 Tailandia - Rama VIII° - 20 satang in zinco (calendario buddista 2485) (Il calendario buddista parte dal 543a.C. )2 punti
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E' una moneta molto più pesante di un normale grosso e il modulo è decisamente maggiore. Salta subito agli occhi come qualcosa di estraneo alle coniazioni veneziane. Poi se guardi bene i due esemplari offerti da Lanz sono molto simili tra loro, pur presentando schiacciature e scentrature differenti. Quelli passati qualche mese fa sono esattamente identici, anche con gli stessi graffietti concentrici. Mah!2 punti
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Buongiorno Acquisito recentemente per la mia piccola biblioteca grazie @legionario. Aggiungo che fa un gran piacere potere sfogliare e studiare un Sylloge italiano!2 punti
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Buongiorno a tutti, Complimenti @giacutuli, la mezza piastra di Francesco è molto rara e ancor di più in questa conservazione. La mia è già tanto averla trovata.2 punti
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Caro Simone : ha ragione lui. Se ci pensi a cosa serve conoscere il nome di re e popoli scomparsi da millenni, a cosa serve conoscere l'aspetto di monumenti demoliti dal tempo e che nulla significano per chi deve pensare a mettere il pane in tavola o a dare un futuro ai figli, cosa serve alimentare l'ennesimo "ecosistema" economico fine a sé stesso e in definitiva utile ad una cerchia ristretta di "aesir"? Ha ragione lui, o meglio avrebbe ragione lui se non fosse che noi sappiamo qual'e la radice quadrata di una moneta, sappiamo che una moneta è una finestra sulla forma mentis di un popolo, sulla visione del mondo in un epoca diversa dalla nostra e questo ci permette di confrontarci e di migliorarci, in definitiva la Numismatica e la storia in genere non sono altro che una lunga scheda perforata che si snoda lungo i secoli e avvolge geograficamente tutto il pianeta, una scheda perforata che dispensa informazioni per chi le sa decriptare, e oggi come ieri le informazioni sono il vero valore cui tutti ambiscono. A cosa serve la Numismatica? a cosa serve la filosofia? a niente, nel senso che non servono niente e quindi sono libere, libere di svilupparsi e di seguire percorsi non determinati da meri motivi economici o di interesse personale. È comunque : " fatti non foste per viver come bruti..."2 punti
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1942 East Africa - Giorgio VI° - 50 cent (o mezzo scellino)2 punti
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Buonasera, volevo far notare che poco fa sul noto sito d asta è passato/venduto un tarì del 1798 nel quale al diritto reca l assenza del numerale I di ferdinando IV e la lettere N differenti. Non ne ho mai visto di altri esemplari identici, per cui propenderei per un falso d'epoca pur non conoscendone il peso anche se no mi sembra grossolano come icomuni falsi. Potrebbe essere un problema tecnico di slittamento del conio??. Ho provato a chiedere informazioni al venditore americano ma, nel frattempo, la moneta è stata venduta o eliminata. Peraltro, nonspediva in Italia. Ringrazio sin d'ora chi vorrà esprimere un parere. Un caro saluto a tutto il forum.1 punto
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DE GREGE EPICURI Finalmente un annuncio e non un annullamento! Ma è solo per martedì 6 ottobre: meglio essere prudenti... Dunque, martedì 6 ottobre alle 20.45 nella nostra sede (Milano, via Terraggio 1) il Prof. Alessandro Cavagna, docente di Numismatica Antica alla Statale di Milano, ci parlerà su: "Un viaggio a Taranto nel 1911". Ma di che viaggio si tratta? Secondo quanto raccontato da Ernest Babelon (allora direttore del Cabinet des Médailles di Parigi), il 22 giugno 1911 a Borgo Nuovo di Taranto sarebbe venuto alla luce un grande ripostiglio di monete che, subito dopo la scoperta, sarebbe stato suddiviso in tre lotti e immesso sul mercato antiquario. Un noto collezionista di origini greche, Michail Vlastos, riuscì ad acquistarne in breve tempo un primo lotto e, seguendo le vicissitudini dei restanti due, potè incorporare altre 100 monete nella sua collezione. L'ultima porzione (318 pezzi) venne invece dispersa in altre vendite. Sembra che il ripostiglio comprendesse un insieme apparentemente incongruo di emissioni da diverse aree mediterranee, accanto ad argento in lingotti ed in fammenti. Qundi, un giallo: sia poliziesco che numismatico.1 punto
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CARATTERISTICHE PRINCIPALI Peso: Diametro: Metallo Presunto: mistura Ho comprato questo set composto da 5 soldoni da 12 Bagattini, vanno dal 1618 al 1646; di 5 diversi Dogi. Cosa ne pensate? Un buon acquisto?1 punto
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"Il Conclave, radunatosi in seguito alla morte di Innocenzo XII, durò dal 9 ottobre fino al 23 novembre 1700. I cardinali, in numero di 57, il giorno stesso che ebbero ricevuta la notizia della morte di Carlo II, re di Spagna (che morì il 1° novembre 1700), si affrettarono unanimi ad eleggere in nuovo Papa nella persona di Giovanni Francesco Albani, che si volle chiamare Clemente XI in onore del quarto Pontefice, di quel nome, del quale in quel giorno ricorreva la festa. La sua incoronazione seguì l'8 dicembre". [E. Martinori, "Annali della zecca di Roma"]. Sede Vacente 1700, Testone , Roma (Munt. 4, CNI 5). D/: Stemma a targa semiovale (Card. G.B. Spinola) SEDE ^ VACA _ NTE ^ MDCC R/: Colomba radiante e ascendente sopra semicerchio di fiammelle . PARACLITVS . ILLVMINET . Es: .ROMA. T/: Liscio Peso 8.91 g. Ciao a tutti, in questo periodo di "sospensione" ho pensato di condividere con voi questo testone di Sede Vacante. Si tratta di una moneta estremamente rara e questo esemplare presenta una conservazione gradevole, con un'usura omogenea ma che non ne inficia l'aspetto complessivo. Si presenta corredato da una piacevole patina e soprattutto è privo di appicagnoli o montature, molto frequenti come é noto nelle monete con l'ombrellino. La legenda al R/ "Il Paracleto ci illumini" è un'invocazione al conclave tratta dall'Orazione del Mercoledì delle 4 Tempora. Ogni Vostro commento e integrazione è come sempre gradito. Michele1 punto
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Ciao a tutti, chi studia e (ancor di più) chi colleziona bronzi romani sa quanto questo sia un campo minato, pieno di insidie, per via di tooling, ricostruzioni, ricolorazioni, e chi più ne ha più ne metta... Una volta ogni tanto però capita di vedere quello che ritengo un esemplare di patina realmente intonsa, che parla da se’, come il bronzo provinciale di Galba prossimamente in asta, che riporto sotto. Naturalmente la patina mineralizzata e spessa, tipica malachite chiara, porta con se’ una intrinseca fragilità, ma non è nulla che non si possa proteggere in un monetiere... Volevo chiedervi se vi sembra o meno una moneta particolarmente attrattiva, eccezionale, non solo per patina, ma anche per stile del ritratto e conservazione. SYRIA, Seleucis and Pieria. Antioch. Galba, 68-69. As (Bronze, 28 mm, 12.24 g, 1 h). IM SER SVL GAL - CAE Laureate head of Galba to right. Rev. S•C in a laurel wreath with ties below. McAlee 312. RPC 4314. With a superb portrait of Galba and a wonderful, apple-green patina. Extremely fine.1 punto
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Buonasera a tutti, @Rocco68, nel pieno rispetto delle opinioni di tutti , io propendo per una fiammella, lo penso per via della forma (mi capita anche con le nuvole di vederci forme che altri interpretano in maniera diversa), e perché ultimamente, mi sto appassionando come te e altri Amici del Forum alla monetazione del Viceregno, spinto dalla curiosità e desiderio di imparare, cerco di leggere e capire da più fonti, ovviamente quelle alla mia portata, proprio ieri sera leggevo alcune pagine del Bollettino del Circolo Numismatico Napoletano del 1965-1966, quelle riguardanti la monetazione di Filippo IV, se non ho capito male è proprio il Bovi che ne parla in un suo lavoro '' Un processo per falsificazione di monete nella zecca di Napoli'' e che riporta nel bollettino. Premesso che sulle monete di Filippo IV, sul dritto, oltre le iniziali del maestro di Zecca e del mastro di prova troviamo altri segni : lettere, numeri ed altro. Il Prota sosteneva che ogni pila di tondelli da coniare venisse contrassegnata da una lettera. In modo che in caso di contestazioni si potesse risalire. Bovi diversamente dal Prota (che affermava che le lettere erano le iniziali del nome) dice testualmente.. Le lettere sono le maiuscole dell' alfabeto, i numeri sono le cifre arabe fino a 9, gli altri segni sono svariatissimi, e fa qualche esempio : Fiamma, croce potenziata, giglio araldico, cerchietti o punti variamente disposti, Testina, volatile, scudetto, foglia, pigna, tulipano, leoncino, torretta, trifoglio, stella a 5 e 6 punte, ancora, mezza luna, crocetta, etc. Continuo a leggere, e cerco di capirci soprattutto.. ? Ovviamente correggetemi ed aiutatemi a crescere, potrei sbagliarmi nelle mie conclusioni. Saluti Alberto1 punto
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Ciao Rocco, grazie per il tuo intervento. Avevo letto della prima segnalazione della Signora Mastroianni Bovi. Purtroppo il venditore non mi ha inviato nè foto nè notizia sul peso. Più che altro ha colpito la mia attenzione la mancanza del numerele I di IV e le lettere N di Ferdinan che sembrano due lettere I accostate. In effetti, questa discussione sul tarì del 1798 apre la questione (relativa in particolare al tipo S rovesciate) della monetazione d emergenza, probabilmente come paga delle truppe impegnate in quell anno a Roma. Questo dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, che lo studio di questa moneta deve ancora essere sostenuto per poter trovare riscontri documentali che avvalorino le ipotesi sinora formulate, con grande scrupolo e passione.1 punto
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Se ti offri come volontario per essere il primo testina d'Italia ....perchè no? oppure cerchiato con i colori meno intensi1 punto
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Ciao colleziono questa tipologia da parecchi anni, mi piace nella sua semplicità, e nella costante ripetitività di tutti gli imperatori, ( o quasi ) ne ho e ne ho viste parecchie , ma qui non si tratta solo di patina, comune quella "deserto" è tutta la moneta nel suo insieme a essere stupenda. Silvio1 punto
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A me, anche se sono piuttosto arrugginito sulla tematica, sembra una bellissima moneta, con splendida patina, ritratto di stile ottimale, direi romano, pur se si tratta di una coloniale. I piccoli difettini al rovescio mi sembrano abbastanza trascurabili. Aspettiamo altri pareri più qualificati del mio.1 punto
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Prima dell'invenzione della gomma la fionda era nota in quella forma, chiamata più correttamente frombola (fr.: fronde, sp.: honda) o fionda di Davide o fionda del pastore. Questa era, in buona sostanza, formata da due pezzi di corda o da due cinghie di tessuto o di cuoio, collegate alle estremità di un pezzo di cuoio concavo, che fungeva da borsa in cui deporre la pietra da lanciare. L'estremità di una delle cinghie terminava con un anello in cui si infilava un dito (in casi più rari il polso). L'estremità dell'altra cinghia veniva stretta dal pollice contro il pugno. Il tiratore faceva roteare il tutto due o tre volte sopra la testa e al momento giusto lasciava andare il capo trattenuto con il pollice, così che la pietra partiva "per la tangente". La frombola venne impiegata dai soldati (frombolieri) di eserciti antichi con buoni risultati. I soldati romani non l'adottarono mai per sé, ma la usarono spesso le loro truppe ausiliarie. Originariamente venivano lanciati dei ciottoli, ma, a partire dal IV secolo a. C., si diffuse l'impiego di "ghiande" (lat.: glans, gr.: moluodis) ovoidali dal peso medio di una cinquantina di grammi (ma se ne trovano anche di 135 grammi!). L'uso della frombola rimase notevole per tutto il medioevo e, assieme all'arco, fu un' importante strumento venatorio; come tale è stato usato, specie da pastori, fino a tutto il secolo scorso. La frombola non è mai stata considerata un'arma nobile e quindi veniva usata dalla minuta fanteria. Le cronache dicono che un provetto fromboliere (famosi gli spagnoli delle isole Baleari), colpiva con sicurezza un avversario a 120-160 passi. Era opinione comune che la frombola colpisse più lontano di un arco, dal che si può dedurre che essa venisse impiegata anche oltre i 300 metri (ed in effetti un etto di piombo che ricade in testa, anche come corpo morto, non doveva far felice l'avversario). ……. Con l'invenzione della gomma, la frombola è diventata quella che tutti i ragazzi chiamano fionda ad elastici e che si può costruire con una forcella di legno o di metallo a forma di Y e due nastri di gomma ricavati da una camera d'aria. Fonte http://www.earmi.it/armi/fionda.htm Già nell'antichità la fionda era usata come arma. La si trova nell'Eneide, impugnata da Mezenzio durante la guerra tra italici e troiani: con essa: con essa il tiranno etrusco colpisce a morte un giovane siculo (figlio di Arcente) che aveva lasciato la sua patria per aggregarsi a Enea. Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Fionda1 punto
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Nel frattempo , ho appena ricevuto la email per il pagamento tramite E-PAY riguardo le emissioni del 23 Giugno [emoji6]1 punto
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Esatto! Cercasi volontario per utilizzare il contrassegno testina d'Italia come avatar Quel contrassegno venne utilizzato anche per qualche banconota della prima Repubblica.1 punto
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AKITA Stasera ho acceso l'aria... un lampo fuori e di gorgoglio un tuono giusto un bacio per chiedere perdono... dov'è quel canto breve di fanciulla e un pianto scivolato sulla culla e la tua voce e le risate morte sepolte sulla spiaggia abbandonata echeggiate e risorte saccheggiate dai vecchi che smenticano amori ed il bastone? Dove sono le lacrime di vita e la foto smarrita... dove dormi fra i marmi, dolce Akita? Non dirmi il tuo sepolcro... ti preferisco a bere un dry Martini pelle di bronzo e rossoblu il bikini.1 punto
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Sono usciti ulteriori 3 volumi del BDN, 2 riguardanti la Collezione Reale, uno invece il ripostiglio monetale di Palestrina (A. Campana). Per quanto riguarda la CR, il n. 52 affronta la zecca di Massa di Lunigiana (Esposito), il n. 53 la IX parte relativa alla zecca di Bologna (1700-1724, Chimienti-Vigna). https://www.numismaticadellostato.it/web/pns/bollettino/online Buono scaricamento e buona lettura (sono disponibili anche i cartacei!).1 punto
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Repubblica Nazionale dell'Ucraina occidentale. Odessa A malappena due anni di vita per questa nazione nata dopo l'indipendanza dall'impero austrougarico, resistette sino all'occupazione polacca del 1919.1 punto
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Serve diametro e peso.. Mi sembra più un sezzino ad occhio, come il 201 del mir1 punto
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Io leggo (legenda retrograda) S T A I N... [emoji6] quindi zecca di Stain/Kamnik. Altro indirizzo per l'attribuzione a questa zecca la presenza di tre soli anelli nella parte inferiore del tempio1 punto
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1942 East Africa - Giorgio VI° - 5 e 10 cent1 punto
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Grazie per la ricerca , lo scudo sulla moneta che ho acquistato è Paleologo sicuramente , o sua contraffazione1 punto
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1942 Germania - Buono da 10 marchi per i prigionieri di guerra Venivano usati nei campi di prigionia (non campi di stermino) dai prigionieri di guerra. Emessi dalla Wehrmacht erano appositamente concepiti al posto delle banconote normali per non avere alcun valore fuori dai campi, giusto per assicurarsi che in caso di fuga i prigionieri non avessero contanti a disposizione.1 punto
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Argomento interessante quello della funzione di un determinato nominale all'interno di un sistema monetario, nel caso della moneta da un ducato napoletano mi viene in mente un'altra moneta, l'oncia siciliana, che condivide col ducato il fatto di rendere effettiva nella circolazione una moneta di conto, ma ne diverge per gli esiti, come è stato detto il ducato non ha avuto molta fortuna, l'oncia invece è stata coniata per diversi anni e in abbondanza sia in oro che in argento (interessante sarebbe comprendere le motivazioni dell'uso dell'argento al posto dell'oro al tempo di Ferdinando III). Sembrerebbe quindi che vi sia stata in epoca borbonica l'intenzione di portare nella circolazione monetaria effettiva le rispettive monete di conto di Napoli e Sicilia, bisogna tenere presente che la moneta di conto era usata ovunque come riferimento stabile nella contabilità, era importante mantenere nei contratti e in tutti gli atti contabili un riferimento monetario astratto che non fosse soggetto ai continui mutamenti di peso, lega e valore del metallo tipici delle monete effettive, di conseguenza i valori astratti stabiliti in ducati venivano poi tradotti al momento della concreta transazione in monete effettive da versare, il tipo di nominale concretamente usato nel merito dipendeva poi dagli accordi presi o da eventuali clausole nei contratti. Evidentemente, ipotesi già menzionata nella discussione, l'uso del ducato come moneta effettiva non è stato apprezzato dagli operatori che hanno preferito la piastra o altre monete d'oro, già circolanti da tempo e quindi di uso più consueto, i tagli delle monete aureee, ricordiamolo, erano da sei, quattro e due ducati, certamente bastevoli, insieme alla piastra, per tutte le transazioni effettive, rendendo quindi il ducato un po' ridondante...1 punto
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Insieme al periodo altomedievale del ducato prima bizantino e poi autonomo di Napoli, il periodo del viceregno sia spagnolo che austriaco è quello che stimola maggiormente il mio interesse storico e monetoso riguardo all'ambito della storia di Napoli e del meridione d'Italia, a tal proposito suggerirei la lettura di un'opera importante della letteratura napoletana del seicento, "Lo Cunto de li Cunti" di Giovanbattista Basile, un'opera non molto nota al grande pubblico, ma assai suggestiva sia per la lingua usata, un napoletano profondamente elaborato e denso di espressioni pittoresche e barocche, sia per la commistione di ambientazioni fantastiche e realistiche con molti riferimenti alla cultura e alla vita del tempo, interessanti anche i richiami alle monete usate sia dal popolo che dai ricchi... l'edizione che preferisco,non difficile da reperire, è quella Garzanti con testo napoletano e traduzione in italiano curata da Michele Rak.1 punto
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Vi segnalo questo articolo su Benedetto XIV di Michele Chimienti su Cronaca Numismatica online https://www.cronacanumismatica.com/rarita-numismatiche-per-benedetto-xiv-il-papa-arcivescovo/?fbclid=IwAR00FkBzZ3_K5gs78uqaSF57Tf2dvtVsCr_IhVx1oBa7SbA8htdZKM6CTbA1 punto
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REGNO DI SARDEGNA - CARLO ALBERTO - LIRE 20 1842 - GE1 punto
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Ciao a tutti i partecipanti al forum. Rimanendo in tema zecca di Verona, volevo postare questo denaro epoca Enrico II , ( 1004 - 1024 ) che a differenza di altre monete del periodo , la lettere V di Verona e' rovesciata, mentre la N sempre sul R/ della moneta e' di forma insolita. Inoltre non e' presente la crocetta a inizio legenda . La descrizione e' la seguente : D/ ....H E I N... in cerchio croce R/ N RO A EV ( v rov. ) catal. Rizz/Pigozzo vr 15 ma variante. met. A.G gr. 0,81 diam. mm. 17,001 punto
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Ciao. La crono storia del Nomos in asta NOMOS , è dal 2003 con la sua comparsa alla LEU, che con una stima di 15.000 CHF , andò invenduto. Dopo quattro anni, nel 2007 viene riproposto a 9.000 CHF e viene venduto a 20.651 $. Riproposto alla NOMOS nel 2011 ( il periodo del grande Sceicco), raggiunge i 114.230 $. Sicuramente è il più bel Nomos di Taras, ma oggi.......non credo che ( in mancanza di sceicchi) possa più raggiungere queste somme.1 punto
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Per la catalogazione di tutte le monete mondiali ti consiglio la seguente pagina web: Ucoin.net1 punto
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A una mia richiesta di informazioni mi è stato risposto così Buona sera, Non possiamo darle una tempistica di consegna precisa. Per i tempi di spedizione vale quanto indicato sul sito (condizioni generali di vendita e tempi di consegna): - Per le monete non ancora emesse al momento dell’effettuazione dell’ordine, la consegna al Cliente avverrà entro 90 giorni dalla data di emissione, salvo cause di forza maggiore non imputabili al Poligrafico. - Per le monete già emesse, la consegna avverrà entro 90 giorni dalla data dell’ordine, salvo cause di forza maggiore non imputabili al Poligrafico. Comunque, riceverà una mail informativa quando il suo ordine sarà consegnato al corriere. Da quella data ca. 5 gg. lavorativi per il recapito. In caso di ulteriori domande può riferirsi anche alla sezione FAQ del sito.1 punto
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Buongiorno a tutti, certamente che la ricordo , la pubblicasti il giorno 8 maggio al post 5137 e avesti ben 13 like!!! Conservazione unica per una moneta ribattuta. Ho praticamente sbagliato a citare utente, la Piastra in questione non era di @giovanni0770 ma era la tua, cioè di @Francesco1984. Quindi a 5 esemplari eravamo e a 5 esemplari rimaniamo. Ti ringrazio per la collaborazione e complimenti ancora per la stupenda moneta che hai messo in collezione. Saluti, Sergio.1 punto
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Per quanto mi riguarda, invece, non riesco francamente a capire per quale motivo si debba così spesso pensar male. Addirittura giungendo ad ipotizzare che il nuovo utente @Arturo Zappa già sapesse, prima di aprire questa discussione, che la moneta non era autentica, e (quindi) che l'apertura stessa della discussione sia stata solo una burla. A mio avviso è maggiormente probabile che abbia ragione @TIBERIVS: l'esito della perizia deve essere stato negativo e probabilmente al nuovo Utente è (comprensibilmente, aggiungerei) passata la voglia di parlarne. Ma, sempre con riferimento a questa ipotesi, non capisco francamente cosa lo stesso Tiberivs ci trovi tanto da ridere (stando almeno all'uso smodato di emoticon, o emoji, come dir si voglia). Purtroppo, alcuni (sia ben chiaro, non tutti, e nemmeno ritengo la maggior parte) dei cosiddetti "esperti lamonetiani", spesso si mostrano eccessivamente diffidenti verso i nuovi arrivati, i quali (è nel "gioco delle cose") si registrano al sito solo perché hanno da tempo in un cassetto quella moneta che non hanno mai provveduto a far periziare, ma della quale (magari contrariamente a qualsiasi indizio evidente ad un esperto, ma non a loro) non hanno nemmeno mai dubitato perché apparteneva al nonno, allo zio, ecc. Raggiunto poi l'obiettivo (quello di ottenere un parere estemporaneo), spesso non si fanno più vivi. Dovrebbero, certo, per mera riconoscenza, perlomeno coltivare la discussione finché la stessa non sia effettivamente esaurita (e su questo punto, e soltanto su questo punto, concordo con @pizzamargherita), ma chiedo: chi impone loro di farlo? Se ai predetti "esperti" questo non sta bene, il rimedio è molto semplice: smettano di dare il loro parere, o intervenire in genere, in discussioni aperte da utenti appena iscritti la cui permanenza sul sito subodorano sarà "meteorica". Ma se invece preferiscono ugualmente illuminarci (e, non si travisi lo spirito di questo mio intervento, io auspico che questa sia la loro scelta "di default") poi non diano seguito alle (purtroppo consuete) stucchevoli considerazioni finalizzate a dare giudizi negativi sul prossimo, talvolta (nemmeno troppo di rado, devo dire) con l'intento pure di irriderlo, e così via. Un simile atteggiamento, a mio parere, è contrario allo spirito di questo forum. Saluti a tutti.1 punto
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Ai miei tempi qualche fulminato faceva le "bombette", le accendeva, le buttava in una bottiglia e raggiunta una quantità di fumo sufficiente... Se le fumava! ?1 punto
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Allora vediamo... concordo con chi mi ha preceduto dicendo che da quel poco che si può apprezzare dalle foto troppo piccole la moneta è proprio messa male ma ad insospettire ancor di più è il prezzo richiesto che sarebbe irrisorio e quindi attenzione... un mezzo Marengo pesa 3,225 grammi ed essendo la lega 900 millesimi contiene 2,90 grammi di fino che alle quotazioni di oggi fanno 49€ X 2,9 = 142€. Questo per dire che il prezzo sarebbe ottimo anche se la moneta fosse da portare alla fusione, così buono da far venire mille dubbi...1 punto
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Vedere il lavoro di Valeria mi riempie di gioia e tristezza, sapendo che non è più tra noi. skuby1 punto
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Complimenti! mi piace molto il suo approccio alla numismatica, spesso ci si lamenta in questo forum degli utenti che scrivono qui solo per sapere il valore economico di quello che hanno in mano e senza alcun interesse. Persone come lei direi che dimostrano che questo forum può ancora essere utile a chi vuole iniziare con passione e interesse. Il suo è il giusto approccio alla materia a mio avviso; vedrà che non ne sarà deluso.1 punto
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