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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/29/20 in tutte le aree
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Cari Lamonetiani, nel sistemare e riclassificare la collezione cartacea in mio possesso, ho ritrovato questa banconota. Faccio questa piccola incursione nella cartamoneta per mostrarvela. Spero Vi piaccia:6 punti
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Bravo @Litra68, la vicinanza a quei luoghi ti spinge sempre più a studiarne gli avvenimenti storici. Ottimo e complimenti davvero. La parte più meridionale del Regno, venne conquistata mesi prima, la città di Napoli il 14 maggio 1503, e Gaeta rimase l'ultima roccaforte dei francesi, che comunque furono costretti alla resa. Napoli e il sud diventa vicereame spagnolo per circa 200 anni. Il trattato di Lione, nel 1504 lascia a Ferdinando Il Cattolico il regno di Napoli in cambio del riconoscimento dei diritti di Luigi XII sul ducato di Milano; pertanto Ferdinando assunse anche il titolo di Re di Napoli. Ed è priprio in questi 200 anni che prossimamente vedrete pubblicate e catalogate tutte le monete battute a Napoli dai Re di Spagna.....una gran insieme di monete e di vicende storiche.5 punti
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Io gli direi semplicemente che ti permette di riappropriarti della nostra storia, delle proprie radici e identità, di conoscere veramente chi siamo stati e siamo e non e’ poco ...5 punti
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Salve a tutti, questo post mi è stato ispirato da un tizio con cui ho litigato su Instagram, in quanto mi ha conisgliato di lasciar stare una materia "inutile" come la numismatica e le "monetine" di cui essa si occupa. Ciò mi ha invogliato a scrivere una serie di motivi per cui la numismatica ha un'importanza storica enorme. Infatti essa non solo ci dà tante conoscenze e tanti spunti per approfondimenti culturali, ma spesso le "inutili" monete sono fonti storiche essenziali. Infatti è solo grazie a loro se conosciamo: molti dati cronologici e geografici del regno greco-battriano (250-120 a.C.) i nomi dei primi re delle tribù Yuezhi che invasero il regno greco-battriano l'aspetto dell'Arco di Augusto in Roma la data esatta della costruzione dell'anfiteatro romano di Rimini (grazie ad una moneta trovata nella malta) gli usurpatori romani non citati dalle fonti scritte (Domiziano II e Silbannaco) i limiti dell'esplorazione dell'ammiraglio Zheng He in Africa orientale (XV secolo) Sicuramente ci sono tantissimi altri elementi da aggiungere a questo (finora piccolo) elenco: spero nel vostro contributo. Così avremo uno strumento con cui far ricredere i detrattori della nostra amata numismatica.4 punti
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Furono loro due, Ferdinando e Isabella (Elisabetta) i protagonisti dell'inizio di questo lungo periodo di dominazione spagnola, nell'Italia meridionale.3 punti
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Ciao, le giustificazioni culturali da voi citate sono sicuramente condivisibili, ma temo che poco importino ai detrattori della numismatica. Volendo fornire una risposta più concreta e comprensibile ai più, credo che le monete siano un hobby che pur non essendo un investimento in senso stretto (che genera profitto), hanno una svalutazione assai limitata rispetto a tante altre cose in cui si spendono cifre folli per poi avere una svalutazione vicina al 100% in pochi anni (es. prodotti tecnologici). Un’altra risposta è che i gusti sono soggettivi e non si possono definire inutili gli interessi altrui. Saluti, Giacomo3 punti
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Salve ragazzi dopo un po' di tempo rieccomi qui con un esemplare piastra 1790 C. C. Ovviamente spero di farvi cosa gradita mostrandovela e ne farete voi a me condividendo i vostri pareri. Grazie mille3 punti
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1942 Colonia di Mozambico, escudos 2,50 - argento 650.3 punti
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Per quanto mi riguarda, invece, non riesco francamente a capire per quale motivo si debba così spesso pensar male. Addirittura giungendo ad ipotizzare che il nuovo utente @Arturo Zappa già sapesse, prima di aprire questa discussione, che la moneta non era autentica, e (quindi) che l'apertura stessa della discussione sia stata solo una burla. A mio avviso è maggiormente probabile che abbia ragione @TIBERIVS: l'esito della perizia deve essere stato negativo e probabilmente al nuovo Utente è (comprensibilmente, aggiungerei) passata la voglia di parlarne. Ma, sempre con riferimento a questa ipotesi, non capisco francamente cosa lo stesso Tiberivs ci trovi tanto da ridere (stando almeno all'uso smodato di emoticon, o emoji, come dir si voglia). Purtroppo, alcuni (sia ben chiaro, non tutti, e nemmeno ritengo la maggior parte) dei cosiddetti "esperti lamonetiani", spesso si mostrano eccessivamente diffidenti verso i nuovi arrivati, i quali (è nel "gioco delle cose") si registrano al sito solo perché hanno da tempo in un cassetto quella moneta che non hanno mai provveduto a far periziare, ma della quale (magari contrariamente a qualsiasi indizio evidente ad un esperto, ma non a loro) non hanno nemmeno mai dubitato perché apparteneva al nonno, allo zio, ecc. Raggiunto poi l'obiettivo (quello di ottenere un parere estemporaneo), spesso non si fanno più vivi. Dovrebbero, certo, per mera riconoscenza, perlomeno coltivare la discussione finché la stessa non sia effettivamente esaurita (e su questo punto, e soltanto su questo punto, concordo con @pizzamargherita), ma chiedo: chi impone loro di farlo? Se ai predetti "esperti" questo non sta bene, il rimedio è molto semplice: smettano di dare il loro parere, o intervenire in genere, in discussioni aperte da utenti appena iscritti la cui permanenza sul sito subodorano sarà "meteorica". Ma se invece preferiscono ugualmente illuminarci (e, non si travisi lo spirito di questo mio intervento, io auspico che questa sia la loro scelta "di default") poi non diano seguito alle (purtroppo consuete) stucchevoli considerazioni finalizzate a dare giudizi negativi sul prossimo, talvolta (nemmeno troppo di rado, devo dire) con l'intento pure di irriderlo, e così via. Un simile atteggiamento, a mio parere, è contrario allo spirito di questo forum. Saluti a tutti.3 punti
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Buongiorno a tutti e buona domenica, leggevo un quaderno di Studi del Circolo Numismatico Mario Rasile dove vi è un articolo dal titolo 'La battaglia del garigliano del 1503 Spagnuoli e Francesi sul suolo italiano' a firma di Duilio Ruggiero. Mi ha colpito per quanto narrato e soprattutto per accadimenti che hanno interessato molto da vicino le zone in cui vivo. Ne riporto integralmente una pagina che trovo molto esplicativa dei fatti del momento, e che può essere punto di partenza per eventuali ed ulteriori approfondimenti, riporto anche un ritratto del Consalvo che ebbe parte attiva nei fatto narrati. Mi piacerebbe che ognuno, chi può, chi lo desidera, postasse le proprie monete del viceregno, ovviamente non pretendo di poter andare in ordine cronologico, io stesso ho dei pezzi che non hanno un ordine cronologico ma che ben si inquadrano nel periodo in esame. Perdonatemi in anticipo per gli inevitabili errori in cui io possa incorrere, e per la presunzione di poter proporre un interessante discussione, però ci provo. Inizio con una delle mie monete che è in viaggio, posto foto del venditore, la conservazione è in linea con la mia collezione. ? Tornese con cornucopia Filippo II 1589 Appena potrò farò nuove foto. Saluti Alberto2 punti
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Ciao a tutti. Volevo porre la vostra attenzione su una moneta della zecca di Verona, passata in asta " Artemide 51 e " - lotto n. 885, che normalmente passa inosservata, anche perche' trattasi del denaro piu' comune, quello catalogato come periodo comunale ( f. XII - f. XIII sec ) " Rizz/ Pigozzo - 25/27 ". Questa monetina, pero aveva una variante ( non segnalata dall'asta ) che allo stato attuale delle conoscenze risulta essere di tipo inedito. Sul conio dedicato al R/ della moneta sono presenti quattro cunei, che anziche' essere all'estremita' della croce, sono incisi alla base della scodellatura. Due di essi sono di forma triangolare ( a ore 3 e 6 ) e gli altri due con punta arrotondata ( a ore 9 e 12 ). Questo ha scatenato i collezionisti, con ben 27 rilanci, che partendo da una base di euro 50, alla fine ha avuto un realizzo di euro 300. Inserisco la foto dell' asta ( dove io non ho partecipato.. e che comunque avrei perso ). ASTA - ARTEMIDE 51 e - lotto n. 895 ( foto del D/ della moneta )2 punti
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Questo tizio dev'essere di un'ignoranza abissale, per cui dubito si possa convincerlo in qualche modo. Men che meno ricordandogli che anche senza andare nell'antichità le monetine attuali rappresentano molto più che pezzi di metallo con cui si compra un bicchiere di liquore la bar con gli amici avvinazzati, ridendo fra una bestemmia e l'altra e un'invettiva e l'altra contro quella strana gente che perde tempo dietro alle monetine. Anche le monete comuni rappresentano geopolitica, storia (sia degli Stati UE che dell'unione monetaria e del processo d'integrazione europea intero), geografia, economia, tecnica (metallurgia e meccanica) e aneddotica della vita di ogni giorno. Stesso discorso vale per le altre del mondo, anche se dubito che gran parte di chi fa ragionamenti come quelli del tizio abbia mai visto un altante geografico in vita sua.2 punti
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Ciao Sergio, forse ti è sfuggita la mia postata qualche mese fa...2 punti
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Continuo con questo 50 franchi del 1952 della Somalia francese (1896-1967) conosciuta anche come 'Costa francese della Somalia'. Ex possedimento del vasto impero coloniale che la Francia aveva in Africa, attualmente è parte del Gibuti (Djibouti) Questa banconota è stata salvata da un collezionista di francobolli, una faccia era interamente incollata su di un foglio all'interno di una busta, persa per persa l'ha staccata con l'acqua calda, il risultato non è eccezionale ma quantomeno i colori non sono spariti del tutto.2 punti
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Probabilmente il ”Detrattore” in questione potrebbe non essere nemmeno in grado di apprezzare il sostanziale contributo che le ’monetine’ danno all’indagine storica all’archeologia, alla storia dell’arte. non ci perderei troppo tempo ma forse essendo sensibile - con tutta probabilita’ - al lato economico puoi ricordargli che poche ’monetine’ oculatamente scelte basterebbero a comprarsi una Porsche o addirittura un bell’appartamento e che pochissimi altri beni racchiudono cosi tanto valore in pochi grammi ?2 punti
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Appena aggiudicati ll primo comune, ma con la I della legenda Regni in orizzontale; il secondo , cavallo entro cerchio ( per adesso visto uno simile solo nel testo di Vall LLosera al n. 216 variante, ma di conio differente) Il secondo è uno dei primissimi coni ( 1472) senza sigle.e legenda FERDINANDVS Saluti Eliodoro2 punti
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Incuriosito e prendendo spunto da @profausto, ho trovato sul web un interessante passaggio, di cui cito la fonte. ciceroniasavona.altervista.org Credo che le discussioni debbano essere da stimolo al confronto e ovviamente lo faccio per imparare e vi prego correggermi se sbaglio qualcosa. Saluti Alberto2 punti
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Ciao, bella monetina. Per tipologia analoga, io personalmente preferisco questa di Innocenzo XI2 punti
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Voglio condividere l'arrivo in collezione di questa "enorme" moneta sabauda, 11/13 mm di diametro per un peso di ben 0,36 Gr. Si tratta di un obolo di viennese del II tipo di Amedeo IX, purtroppo le sue piccole dimensioni non permettono di riconoscere il segno di zecca, dovrebbe essere dopo il nome del Duca, ma il tondello è stretto in quel punto. Sulle ordinanze di coniazione viene chiamato mezzo viennese, è indicato invece come obolo nei rendiconti di battitura, venne coniato a Bourg (10 marchi) ed a Torino (200 marchi) a 516 pezzi al marco ed ad un titolo di denari 0,22 . Questo secondo tipo si differenzia dal primo per avere le impronte inverse, il diritto con la croce ed il rovescio col nodo. Monetina difficile da rintracciare, anche se le foto non rendono la conservazione è molto bella, cosa difficilissima su questa tipologia.1 punto
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Minuscola banconota da 50 kopeki della Crimea del 1918. Durante la guerra civile russa la Repubblica Popolare di Crimea fu una roccaforte dell'Armata Bianca anti-bolscevica, l'Armata Rossa ne ebbe ragione nel 1920. Durante la seconda guerra mondiale fu un'importante crocevia verso la russia, la Repubblica venne abolita alla fine del 1945 e trasformata in provincia russa, nel 1954 fu trasferita all'Ucraina. Tutt'ora è ufficialmente definita come Repubblica Autonoma di Crimea facente parte dell'Ucraina.1 punto
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Cambio brutalmente continente e secolo, con questi 2 dollari continentali stampati dal governo della Pennsylvania nel 1776. Il Congresso Continentale decretò l'emissione di poco meno di 250 milioni di dollari per finanziare la campagna militare in seguito allo scoppio della guerra d'indipendenza delle colonie britanniche in nord america nel 1775: Al fronte, si vede l'atto di trebbiare il grano con un flagello e il motto latino "Tribulatio ditat", ovvero "L'afflizione arricchisce" (si sente l'influsso della cultura quacchera, tutt'altro che incline all'edonismo... ) Le firme sono di John Sellers e Isaac Pearson (l'inchiostro di quest'ultima firma si è magicamente dissolto...)1 punto
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Qualcosa @hobbes su 'modellini' simili a capanne, dalla Creta minoica, si può leggere nell' articolo qui sotto1 punto
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Due Schede : una è la ripetizione di un soggetto già proposto in un anno precedente, una scheda che una volta esaurita la si può conservare come calendarietto tascabile, una idea simpatica. L'altra è una delle tante dedicate alle Forze Armate : in questa un aereo da combattimento della Marina Militare.1 punto
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Ciao Pietro, oggi è arrivato il Tornese. Mi aiutate a capire che simbolo devo segnare sul cartellino? T P Oppure doppio simbolo.1 punto
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Ciao, Il Tallero per il Levante non c'entra nulla con quello di Maria Teresa (che invece è un Mezzo Francescone o Mezzo Tallero, riportato appunto nella tavola XXVIII del CNI al numero 17, da te allegata, probabilmente coniato a Vienna). Quello che intendi credo sia appunto il Tallero coniato a Firenze dal 61 al 65, catalogato nel CNI ai numeri 82 (per il 1763) e 85 (per il 1764). Sono catalogati nel MIR (367). La sigla IZV è dell'icisore de conii Giovanni Zenobio Weber Allego foto tratta da catawiki di un esemplare davvero pregevole datato 1763 (MIR 367/2 e CNI 82)1 punto
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1942 Africa equatoriale francese - 50 centimes1 punto
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Per chi chiedeva di ritrovamenti... va tenuto conto che non c'e' ad oggi, tra gli storici, uniformita' di vedute sul luogo della battaglia. In sostanza, vado a memoria, l'identificazione del fiume vicino a cui Polibio dice ci sia stata la battaglia non e' per certo l' Ofanto. Non vorrei scrivere delle castronerie ?1 punto
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@eliodoro ottimi acquisti, complimenti anche per l'articolo sul due cavalli di Filippo IV1 punto
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Nicola Tammaro è uno di noi, tra i più bravi in Italia del periodo Costantiniano1 punto
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Continuando la Serie 1942 Vaticano: Pio XII- LIRE 10 e LIRE 51 punto
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Complimenti veramente, una banconota pregiata ed in magnifiche condizioni. Un biglietto che mi ha sempre suscitato ammirazione per quei colori che visibilmente la rendono diversa rispetto la serie ordinaria, potevano optare per una semplice sovrastampa su quest'ultima ma fortunatamente così non è stato.1 punto
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Sì, feci anche una discussione a proposito ed ho appena visto che in quell’occasione rispondesti anche tu mostrandomi le tue, compresa la bellissima RC Ci siamo scordati entrambi ?1 punto
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Se ti rivolgi a Nip della tua zona sicuramente ti sapranno consigliare e condurre ...1 punto
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Continuiamo con qualche altra stranezza: le schede in plastica trasparente. Ovviamente in questo tipo i due lati sono "uguali", a meno che come nell'esempio tedesco una o più parti non siano lasciate trasparenti. GERMANIA GRECIA POLONIA CIPRO1 punto
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penso di averla trovata : Siracusa , Quinta democrazia, 214-212 a.C. , Calciati 234, ANS 1057-1058,1 punto
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Per carità, la verità in tasca non la possiede nessuno, se non il diretto interessato. Tanto è vero che, quando ho espresso la mia opinione, ho parlato di probabilità e di ipotesi. Ci sono elementi che mi inducono a concludere per la genuinità delle intenzioni alla base del messaggio (su tutti, il fatto che nel riportare il parere estemporaneo della casa numismatica, si facesse riferimento anche ad un'altra moneta che non mi risulta sia stata mai in alcun modo oggetto di una discussione, e poi lo stesso riferimento all'appuntamento per la valutazione: perché, se l'intento era quello di abbindolare, non spingersi fino in fondo e riferire falsamente l'esito?). Ma ovviamente, le mie, sono deduzioni logiche suscettibili di essere smentite. Vorrei solo che anche altri ogni tanto concedessero il beneficio del dubbio. Come mi pare stiamo facendo Tu ed io, @Sirlad. I migliori saluti.1 punto
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Il Manuale è stato redatto con un certo criterio, quindi cercate anche di comprenderlo al meglio. Il valore attribuito alla Piastra R testa piccola, con una sola R non è certamente un prezzo che corrisponde ad una Piastra con una sola R, anzi molto superiore ad alcune R2 e R3. Che poi qualcuno in pochi anni di collezionismo ne abbia viste solo 3/4/5 pezzi...questo non saprei. Avete ancora tutta una vita avanti ?1 punto
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Come in tutti i campi bisogna dividere la zizzania dal buon grano. Esistono oggettivamente persone senza scrupoli, anche professionisti che diffondono in giro materiale di provenienza quantomeno dubbia (Vedi una casa d'aste Tedesca che riempie le proprie aste di falsi e artefatti). In genere questi venditori sono ben noti ai collezionisti navigati. Così come sono ben noti i venditori seri ed affidabili. Frequentare il forum aiuta a destreggiarsi meglio in questo mondo. La numismatica, intesa come studio della moneta, è sostanzialmente un specializzazione dell'archeologia e il suo studio rappresenta una delle tante strategie per conoscere il nostro passato. Il collezionismo, fatto nel rispetto della legge, non toglie alcuna informazione all'archeologo. Anzi, gli studi svolti dai collezionisti ha spesso e volentieri contribuito a sviluppare ulteriormente la nostra conoscenza del passato. Diverso è il discorso qualora domani prendessi un metal detector, e andassi a profanare siti archeologici per riempire la mia collezione. Mi sembra che tra un collezionismo responsabile e uno irresponsabile passi un'enorme differenza. Il problema dei falsi nasci nel momento in cui si ha un eccesso di domanda, a fronte di un'offerta di monete autentiche limitata. Da un certo punto di vista (condiviso da alcuni miei amici archeologi), il proliferare di falsi ha calmierato la richiesta di pezzi originali, rovinando il mercato, ma anche rendendo meno appetibile lo scavo clandestino. In un mondo ideale i falsi non dovrebbero esistere, ma le monete autentiche probabilmente dovrebbero costare il doppio se non oltre. Nel mio mondo ideale, addirittura, io farei sì, che fosse lo stato stesso a cedere il materiale numismatico ai collezionisti, qualora questo fosse superfluo e non valorizzato. L'uso collezionistico della moneta permette di apprezzarla molto più rispetto a lasciarla ammassata e dimenticata nel deposito di un museo, ma so bene che questa idea risulta difficilmente condivisibile. (chiaramente si intende di monete comuni note in numerosi esemplari).1 punto
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