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  1. L. Licinio Lucullo

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/23/20 in tutte le aree

  1. Buon giorno a tutti, anche se non credo ci sia qualcosa di interessante mi permetto di inserire qualche immagine:
    5 punti
  2. Buonasera a tutti, posto nuova arrivata in collezione Litra68 Piastra Reimpressa 1818 Ferdinando I Mi farebbe piacere leggere vostri commenti. Saluti Alberto
    4 punti
  3. Dal mio libro di Sogni Dopo esserti perduto nei dettagli delle infinite solitudini della superficie del mondo, ferma i tuoi occhi e il respiro nel coltivare i tuoi sogni, come mago e alchimista abbandonati a loro. Allora l'intimo dell'anima tua aprirà la sua piccola porta nascosta verso la notte cosmica e vivrai nell'intimo concreti e reali i tuoi sogni di sempre. Sarai Lancelot palpitante d'Amore, Parsifal alla ricerca del Sacro Graal Erec stretto alla sua Enide Pericle tra le braccia di Aspasia perfino Baccone rapito da Ismenodora. E la maga etera amante dei sogni, che vive tra i monti dei briganti, per te si farà Ginevra e Sacro Graal, Enide ed Aspasia ed anche Ismenodora, l'impudica.
    3 punti
  4. Per gli appassionati di tondelli, segnalo la scoperta di tre diverse varianti di tondello da 500 lire Quirinale che dipendono dai diversi sistemi di aggraffaggio utilizzati dalla Zecca italiana per unire il tondello interno in bronzital con l’anello esterno in acmonital. In particolare, il primo tipo di tondello presenta otto dentini di metallo posti nell’anello di calettamento a 45° e che penetravano nel tondello interno in fase di assemblaggio. I dentini si possono quindi apprezzare solo nell’anello non assemblato. Questo tondello risulta essere stato utilizzato dalla Zecca nei primi anni ’80. Intorno al 1985/1986 è stato modificato il metodo di aggraffaggio e sono stati introdotti gli slot o cavette, vale a dire delle piccole scanalature poste lungo l’anello di calettamento. Si conosco due tipologie di tondelli con slot/cavette: tondello con tre slot posti a 120° e tondello con due slot posti a 180°. Nelle monete con uno spazio tra i due tondelli si possono vedere gli slot (cfr. immagine)
    2 punti
  5. Buongiorno, è di questi giorni la notizia che un noto ricercatore subacqueo croato ha rinvenuto nei fondali quarnerini, nei pressi dell'Isola di Veglia, il relitto di una nave romana. L'esatta localizzazione è stata tenuta segreta per evitare episodi di trafugamento del carico. L'area marina è stata nei tempi antichi pericolosa a causa dei venti e delle forti correnti, nonostante la relativa vicinanza alla costa (la navigazione in epoca romana era tendenzialmente pericostiera, dove possibile). Personalmente sorrido all'affermazione che "... è cosa nota che le navi di quell’epoca viaggiavano dalla Dalmazia verso Venezia... " ... Venezia in epoca romana... magari Aquileia... ... senza voler toglier niente alla Serenissima... https://lavoce.hr/attualita/eccezionale-scoperta-ritrovata-una-nave-risalente-allepoca-romana-foto Ciao Illyricum
    2 punti
  6. Il bezzo da 6 falso è una della monete di cui ci si chiede il senso. Perchè contraffare una tale moneta di piccolo taglio? Gli amanti di tutte le monetazioni sicuramente argomentano molto facilmente. La percentuale di argento contenuto permetteva di avere un ottimo guadagno stampando una moneta di solo rame. Un esempio semplice è dato (per il periodo) dalle varie contraffazioni dei soldi da 12 bagattini. Viceversa è stato difficile trovare un bezzo da 6 bagattini che pur avendo la stessa quantità (teorica di argento) a quanto pare non attirava gli interessi dei falsari. In questo caso la risposta è facile: molto più conveniente economicamente stampare una moneta da 12 bagattini che non 2 da 6 bagattini. Per il bezzo anonimo in questione si pone la stessa domanda. Ne valeva la pena? La risposta è veloce : sì. Il guadagno sul mezzo soldo era allettante così come era per i sesini, per i quattrini ed addirittura per i bagattini. Inoltre stampare tali monete era più semplice. D'altra parte tali monete erano molte conosciute visto la grande quantità di conii e tondelli in circolazione a Venezia. Ma nei territori di terraferma? o nei territori confinati? Ecco quindi che come nel caso dei sesini stmpati nelle zecche di furbi Principi, tali monete potevano essere scambiate in zone dove la conoscenza stessa della moneta non era propriamente perfetta. Il guadagno in primis e poi chi avrebbe potuto arrestare il malfattore? Sicuramente con la lunghezza delle indagini non sarebbe stato possibile riuscire ad incastrare una veloce ed inaspettata produzione di monete false. Che così, a volte sfuggiva agli "artigli del leone". Artigli molto ben affilati.
    2 punti
  7. E’ arrivato il lupo giallo E’ arrivato il lupo giallo col bastone di cristallo canta sempre come un gallo, ma è soltanto un lupo giallo. In vacanza va a San Gallo, delle noci mangia il mallo... c’è una lupa su a Varallo che vuol bene al lupo giallo. Quando piove va a cavallo, così non resta mai in stallo. Con la lupa si fa un ballo perché è un dolce lupo giallo. Questa canzoncina è per mia figlia, l’ho scritta quando lei aveva nove anni...
    2 punti
  8. 1841 5 Centimes Colonie Francesi 1841 emissione per Guadalupe (o quel che ne resta!?)
    2 punti
  9. dal mio libro 'parlo con un angelo femmina' ............... cosa succede a Torino, quando la notte è fonda e il mattino incombe? “Ti racconto una notte d’inverno a Torino. Non si è ancora fatta l'alba. Fuori fa freddo, ma c'è quasi silenzio. Questo significa che qualche nottambulo sta rientrando. Qualche perdinotte, imbottito di alcol o dell'odore di una femmina, torna a casa. Chi lo attende? La sua donna, i suoi figli, oppure un letto vuoto? Freddo e vuoto, forse, ma zeppo di ricordi. Bisognerebbe svuotare quel letto e riempirlo di futuro. Ci vorrebbe una femmina. Basterebbe farci l’amore. Basterebbe non amarla. Basterebbe rincorrere la vita per non farsi superare dalla morte. “Immagini un po’ dark. E la tua notte, cosa cerca la tua notte? “La mia notte raccoglie poesie e pensieri. Vuoi un pensiero? Eccolo. Chi sei, anima mia? Dove siete, anime figlie del passato, smarrite fra i carruggi della speranza, chiglie sfasciate contro gli scogli del disamore? Parlami, dolce femmina, dimmi se abbracci la dolcezza o se ti aggrappi agli scogli della burrasca. Sai bene che è meglio la burrasca della bonaccia. Apri gli occhi, fallo anche per i miei. E’ appannato il mio sguardo. Sarà la nebbia, la nebbia dell'anticamera dell'inverno...
    2 punti
  10. Taglio: 2€ cc Nazione: Estonia Anno: 2019 A Tiratura: 987.500 Condizioni: Spl Città: Bologna Fatto.
    2 punti
  11. beh.. ora è chiaro che era un problema di foto
    2 punti
  12. Verrebbe logico pensare a un fiore stilizzato. Però, sarà l'ora tarda dopo una giornata di lavoro, mi sembra tanto una stella marina... ?
    1 punto
  13. Ci sto pensando e tra le ipotesi avanzate c'è anche quella che gli addetti alla coniazione avessero alzato il gomito ?
    1 punto
  14. Salto l’asse 18/1 e passo al didramma 13/1 a legenda ROMANO (nel mio ci vuole un po’ di fantasia per vederla) https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-RC/3
    1 punto
  15. Invece io credo che l’opera di Pedroni faccia giustizia sull’uso delle fonti letterarie, ingiustamente dismesso da Crawford, e costituisca un tentativo ben riuscito di coniugarle con le evidenze archeologiche. Mi sembra molto convincente il ruolo che attribuisce ai censori e si inserisce molto bene nelle recenti argomentazioni sul ruolo del bottino di guerra nell’alimentazione dell’erario e sulla partecipazione della plebe al bottino stesso; infine, e non è poco, sul valore “democratico” del conio della moneta come strumento di accesso alla ricchezza da parte della plebe. Voglio ancora ricordare come Pedroni riesce a motivare, dare coerenza e inserire in un contesto storico molto credibile le scelte iconografiche dell’oro del giuramento, del quadrigato e del denario di Veturio (il primo a discostarsi dal canone Roma-Dioscuri/Biga)
    1 punto
  16. Buona sera a tutti, @Litra68complimenti una piastra stupenda e molto rara. Ti faccio i miei complimenti. Saluti Raffaele.
    1 punto
  17. Ciao @giollo2, diversi cavalli interessanti, il secondo centrale ( prime due file ) di zecca napoletana. Bello quello aquilano con la A capovolta invece della V e, mi sembra la I al posto della S. Federico D'Aragona ha un bel ritratto, molto più rinascimentale e meno spigoloso del normale. Saluti Eliodoro
    1 punto
  18. Proseguendo: RRC 7/1 - Scudo/Scudo https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-AESS/5 Haeberlin riporta 3 esemplari completi. Secondo alcuni studiosi le due figure alluderebbero allo scudo gallico che aveva appunto una forma ellittica, una spina verticale e l'impugnatura orizzontale. Per la presenza degli stessi simboli sui bronzi fusi di Ariminium si ritiene che commemorino una vittoria dei Romani in Italia centrale contro tribù galliche: Sentinum del 294 (combattuta contro i Galli coalizzati con gli Etruschi, gli Umbri e i Sanniti) o Lago Vadimone del 284 (combattuta contro i Galli Senoni). Pedroni propone la seconda (perché alla prima ricollega il lingotto spada/fodero) e data il lingotto all’anno seguente (283). Per altri studiosi l'attribuzione è incerta perché anche i Romani hanno usato questo scudo di forma ovale Sullo stesso tema: RRC 8/1 - Spada/Fodero https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-AESS/6 Haeberlin riporta 2 esemplari completi. Anche questi tipi, come quelli del precedente lingotto, compaiono sui bronzi fusi di Ariminium, per cui è stato ipotizzato che alludano ad una battaglia avvenuta in Italia centrale contro tribù galliche, Sentinum del 294 o Lago Vadimone del 284. Pedroni preferisce la prima, perché fu combattuta sul fiume Aesis (il cui nome assomiglia all’aes usato per le spade), e data il lingotto al 294 Il ricordo delle guerre pirriche: RRC 9/1 - Elefante/Scrofa https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-AESS/7 Haeberlin riporta un solo esemplare completo (quello del British Museum); un altro si trova al National Museum of Copenhagen. Eliano ricorda che contro Pirro i Romani riuscirono ad aver ragione degli elefanti mandando loro incontro dei maialini, il cui grugnito li terrorizzò; resta da accertare se la narrazione non nasconda il ricordo di una legione contrassegnata dal simbolo del maiale. Consegue che il lingotto sia collegato a una vittoria contro Pirro: Ausculum 279 (ipotesi preferita da Pedroni) o Maleventum 275 Il mare: RRC 10/1 - Ancora/Tripode https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-AESS/8 Gli studiosi associano questo lingotto e i successivi due per i riferimenti al mare. Crawford li data tutti e tre al 260, anno della vittoria di Gaio Duilio a Mylae (Milazzo), per la quale fu celebrato il primo trionfo navale dei Romani, e ritiene che alludano a un successo navale della Prima Guerra Punica. Per Haeberlin l'ancora allude alla flotta o ne è proprio il simbolo, il tripode a un rito sacro connesso colla navigazione. Per Kondratieff (The column and coinage of C. Duilius, “Scripta Classica Israelitica” 2004) e Rowan (The profits of war and cultural capital, “Historia” 2013) potrebbero essere stati coniati proprio con il bronzo sottratto ai Cartaginesi. Per Coarelli, che data l’aes signatum al 375-325 circa, questa emissione potrebbe alludere alla riforma, nel 367, del collegium sacris faciundis, i cui membri furono portati a 2 a 10, o alla susseguente ricostruzione del tempio di Apollo, nel 353. Pedroni, che collega i simboli apollinei alla gens Cornelia, data l’emissione al 289/288 e ipotizza che commemori la storica fondazione della colonia di Hatria, primo sbocco romano sull’Adriatico (le cui once librali, non a caso, riportano l’ancora), avvenuta tra il 290, sotto il consolato di P. Cornelio Rufo (lo stesso che avrebbe ispirato i tipi apollinei di Cr. 18/1 e 19/1) e il 288, quando era console un altro membro della gens, P. Cornelio Arvina
    1 punto
  19. Ma vediamoli nel dettaglio. Il primo è RRC 3/1 - Cornucopia/Ramoscello. https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-AESS/1 Nel 1927 presso Santa Marinella, fu rinvenuto a poca profondità dal livello del suolo, entro un vaso fittile la cui parte superiore era mancante, un tesoretto consistente in 17 aera grava e un frammento di questo rarissimo aes signatum (primo frammento illustrato). Thomsen interpreta il D/ come un viticcio o tralcio, Crawford e Pedroni come due cornucopie in incuso affiancate. Pedroni inoltre ne evidenzia l’arcaicità, confermata anche da una derivazione stilistica del ramo d’ulivo dal “ramo secco”. Per Coarelli, l’aes signatum doveva essere in uso nel corso del IV secolo, ma prima della coniazione dell’aes grave (che l’autore colloca all’ultimo quarto del secolo). Deve, quindi, ascendere al 375-325 circa. Pedroni osserva che i lingotti con legenda dovevano essere destinati a Romani residenti fuori dall’Urbe; questo in particolare potrebbe essere stato consegnato ai Campani (alla cui prosperità alluderebbero le cornucopie) e conseguentemente datato al 339, quando non solo fu loro concessa la civitas, ma fu anche imposta l’assegnazione di una delle cariche censorie ai plebei (alla concordia derivatane alluderebbe l’ulivo) Il pezzo più bello di tutta la numismatica: RRC 4/1 - Aquila/Pegaso https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-AESS/2 L'esemplare della collezione Garrett è composto da due parti, di cui solo il frammento più grande (133x97 mm, 1240 g) è originale: Haeberlin decise di pubblicare solo la parte originale, Sidenham riporta invece l'esemplare completo del restauro (168x97 mm, 1.875 g). Italo Vecchi (Italian Cast Coinage 2013, p. 29) nota che l'aquila di Giove su fulmine simboleggia la guerra mentre Pegaso la gloria, il potere e la velocità così come l'immaginazione. Coarelli, che data l’aes signatum al 375-325 circa, evidenzia come questo lingotto non possa non essere anteriore alla didracma Cr. 13/1 (databile al 326-312), portando una legenda più arcaica. Pedroni osserva che i lingotti con legenda dovevano essere destinati a Romani residenti fuori dall’Urbe; questo in particolare potrebbe essere stato consegnato agli ambasciatori recatisi ad Alessandria nel 272 (in conseguenza del trattato di alleanza del 273) per avviare l’appalto a quella zecca di una serie monetale composta da Cr. 22/1 e 23/1, la seconda delle quali presenta proprio l’aquila su fulmine Poi abbiamo RRC 5/1 - Toro/Toro https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-AESS/3 Haeberlin riporta 5 esemplari completi e 17 spezzati di varie grandezze. Per Haeberlin e Grueber questo quadrilatero ricorderebbe la sottomissione del Sannio avvenuta nel 290 poiché il toro, come dimostrerebbero i denarî della guerra sociale, sarebbe il simbolo dei Sanniti; c'è da dire però che è solo in età molto più tarda che avviene l'identificazione toro-Sannio. Per Mattingly sarebbe solo un richiamo alla pecunia. Per Benucci potrebbe trattarsi di una forma di tesaurizzazione del bestiame di un santuario. Panvini Rosati ricollega il lingotto all’equivalenza fra bestiame e aes sancita dalle XII tavole. Pedroni sposa la tesi di Mattingly e lo collega all’attivazione della zecca di Roma, datandolo per conseguenza al 269. Il secondo esemplare raffigurato, oggi allo Staatliche Museum di berlino, fu acquistato nel 1907 da Haeberlin che riferisce che era stato da poco rinvenuto in un bosco nei pressi di Cità di Castello. Misura 173x92 mm, è spesso 13-23 mm e pesa 1.624,5 g Ancora: RRC 6/1 - Spiga/Tripode https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-AESS/4 Quattro esemplari conosciuti: uno riportato da Haeberlin, uno da Crawford, uno venduto all'asta Münzen & Medaillen 47 (l'unico completo) e uno venduto all'asta NAC 9. Le due figure sono state considerate da Haeberlin, Thomsen e Zehnacker come simboli divini allusivi ad Apollo (il tripode) e a Cerere (la spiga di grano). Comparette ha evidenziato che erano epìsema rispettivamente delle città di Crotone e Metaponto; su questa scia Nenci ha proposto che commemori la caduta di Crotone (277). Pedroni invece riferisce l’emissione alla cattura di Metaponto (275), osservando che un piccolo bronzo di quella città (SGN Cop. 1250) riporta inusulamente proprio questi tipi, e ritiene che i simboli apollinei siano riconducibili alla gens Cornelia (nel 275 era console L. Cornelio lentulo Caudino, che trionfò sui Lucani)
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  20. Si tratta di oggetti assolutamente magnifici:
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  21. Vuol dire che li indirizzeremo sul dipinto del Botticelli apollonia
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  22. A miza .Non ci crederai ma è stata la prima cosa a cui ho pensato , sostanzialmente una strategia pubblicitaria. Comunque sia è tutto positivo sia per chi riesce a incrementare il lavoro sia per i fortunati che usufruiscono di queste occasioni. Ciao.Gabriella.
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  23. Ciao, ho acquistato da poco anche io un denario di Adriano. Se posti delle foto migliori, forse si può aiutare meglio. IVSTITIA lo leggo. Prova a cercarla qui, visto che la hai tra le mani: http://www.wildwinds.com/coins/ric/hadrian/t.html
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  24. Bellissime monete, complimenti. Però mi sembra che quelle immagini e la tematica stessa possano urtare o turbare l'animo di qualche minore ! ( O anche qualche anima pia, ma qui penso che la cerchia sia un tantino più striminzita) Ricordiamoci che ci sono molti minori che ci leggono e ci seguono, quindi evitiamo che questi ragazzini diventino collezionisti di monete solo per ammirare un bel panorama. Poi la scusa di invitare qualche ragazza ad entrare nella loro camera per mostrargli la collezione di farfalle diventerà quella dei denari imperiali ! Collezione più virile ma anche più esplicita!
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  26. Scusa @Scipio. Avevo frainteso lo sgomento, pensavo che fosse diretto alla mia reazione. Come non avessi detto, meglio scritto niente.
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  27. Ciao a tutti voglio condividere con voi una moneta che ho in collezione , che non capita spesso di vedere , un Quarto di Grosso II tipo 1594 A , zecca Chambery sigla A , Bartolomeo Arnaldi , spero di fare cosa gradita .
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  28. Certamente, in un "concorso di bellezza", Era ed Atena sarebbero state penalizzate se non avessero mostrato anch'esse tutti i loro attributi. apollonia
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  29. Buongiorno a tutti, @eliodoro, devo confessarti che nemmeno io vado dietro alle varianti o presunte che siano, almeno per questo tipo di moneta, quello che mi spinge ad acquistarle è soprattutto il tipo di ritratto di Ferdinando, in alcune lo stile lo rappresenta come Austero, altre come un tipo pacifico, bonario, altre arcigno, altro particolare poi è il ritratto del cavallo a volte rozzo, a volte slanciato, a volte molto curato. Ovviamente sono mie considerazioni personali e soggettive. Saluti Alberto
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  30. Riporto le scansioni di due monete d’oro (peso e diametro nella norma) del lascito con gli scudi di Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II riconosciuti falsi, che ora tengo in ufficio con l’etichetta “Timeo Danaos et dona ferentes”. Vittorio Emanuele II - Regno d’Italia: 20 Lire1862 TO e 20 Lire 1865 TO
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  31. @caravelle82, ora ho capito, e mi spiace, non ho smartphone e simili, nella messaggistica mi trovo molto bene con i segnali di fumo ?
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  32. Dunque T9 vuol dire correzione automatica?
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  33. @okt avevo scritto CONSTANTINUS MAGNUS invece che CONSTANTINVS MAGNVS ? meglio ancora MAXIMVS
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  34. Buonasera, credo si tratti di questo "follis" in biglione di Costantino il Grande: Zecca di Siscia, prima officina. Sear 16351A
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  35. Perché Constantine, in inglese?
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  36. Ahimè, in generale, non mi appassiono a presunti errori, o varianti o caratteri della legenda differenti che, spesso, servono solo ad aumentare il prezzo della vendita. Per i cavalli, mi piacerebbe, al contrario, vedere una coppia di coni uguali. Il tuo cavallo è, nel complesso, un'ottima e bella moneta. Saluti Eliodoro
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  37. Il giudizio di Paride sul rovescio di un bronzo di Massimino I: Afrodite è l'unica delle tre dee nuda come Zeus l'ha fatta. Sale: Triton V, 16 January 2002, Lot: 1755. Estimate $2000. Sold For $1750. CILICIA, Tarsus. Maximinus I. 235-238 AD. Æ 36mm (23.56 gm). AVT K G IOV OVH MAXIMEINOC, radiate, draped and cuirassed bust right, seen from behind; P P across field / The Judgement of Paris: TAPCOV, MHTPOP in exergue, Paris seated left on rock, wearing Phrygian cap and holding apple in right hand and lagobolon in left, facing Aphrodite, nude, standing left, drawing drapery from shoulder, Hera enthroned left, and Athena standing left, resting shield on ground before her and holding spear in left hand; AMK above, B to right. SNG Levante -; SNG Levante suppl. -; SNG France 1587 (same dies); SNG von Aulock -; BMC Lycaonia, etc. pg. 205, 223; Cornell 117 (this coin). VF, brown patina with sandy highlights. ($2000) From the David Simpson Collection. Ex Classical Numismatic Group Auction XXIV (9 December 1992), lot 497.
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  38. 1 punto
  39. AVARS. Uncertain king. 6th-7th centuries AD. AV Solidus (4.33 g, 6h). Imitating Ravenna mint types of Heraclius. DИNDCVC IPΛILhVΩ (first D and both C's retrograde), crowned, draped, and cuirassed facing busts of Heraclius, with short beard, and Heraclius Constantine, beardless; cross above / VICTORI AVCC, cross potent set on three steps; Δ//CONOB. Jónas 7-8 var. (legends); cf. Bóna 3a-b; cf. MIB 110d6 (for prototype); Boutin 308 (this coin). EF. Ex Collection N.K. [Nadia Kapamadji] (Bourgey, 27 October 1992), lot 251. https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=133085
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  40. Exceptional Avaric anthropomorphic belt buckle Hungary, 8th century AD Gilded bronze – Height: 5 cm. Provenance: Collection A. Jansen, Geldrop, Netherlands 1969, then Collection K. S., Nijmegen, The Netherlands
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  41. Ciao! Non posso escludere che l'uso fraudolento di una matrice possa essere avvenuto, soprattutto se tale matrice è in mani private ..... chi lo sa? Nel qual caso la bolla prodotta sarebbe indistinguibile dall'originale (forse facendo analisi sul piombo usato si scoprirebbe la magagna). Dal testo di Bescapè si legge al riguardo: "Alla morte del Doge il Bollatore (funzionario che sovrintendeva alla bollatura dei documenti) doveva spezzare le matrici della bolla dogale e anche l'anello-sigillo personale del defunto e consegnare i frammenti alla famiglia per garanzia". Nel Cerimoniale della Cancelleria Ducale, riguardo all'anello sigillo si legge: Annulus Domini ducis cum S. Marci imagine que ipsi duci vexillum tradit et litteris circum VOLUNTAS DUCIS , subito confringitur. Il Rizzoli ed il Cecchetti, riguardo alla distruzione di tali anelli, esprimono perplessità, giacché taluni sono arrivati a noi integri. Uno si trova al Museo Bottacin. saluti luciano
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  42. Taglio: 2€ Nazione: Irlanda Anno: 2011 Tiratura: 998.141 Condizioni: BB Città: Milano Taglio: 1 euro Nazione: Irlanda Anno: 2003 Tiratura: 2.455.700 Condizioni: BB Città: Milano Note: 2 monete Taglio: 1 euro Nazione: Irlanda Anno: 2007 Tiratura: 3.942.582 Condizioni: BB Città: Milano Note: 2 monete Taglio: 1 euro Nazione: Irlanda Anno: 2011 Tiratura: 1.094.970 Condizioni: BB Città: Milano Taglio: 1 euro Nazione: Irlanda Anno: 2013 Tiratura: 966.472 Condizioni: BB Città: Milano
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  43. Buonasera Gennydbmoney, moneta visionata di persona , le posso garantire che al verso tra la R ( di T O R ) e ( N E S I ) vi è la scritta (anche se evanescente e le foto non aiutano molto) " T O R " a caratteri più piccoli corrispondenti a quelli del. 6 tornesi della Repubblica Napoletana. oltre alla ribattitura che precede la sigla P, il punto in incuso dietro di essa. (sembrerebbe un colpo di punteruolo ,ma non lo è). purtroppo il tentativo maldestro di pulizia ha penalizzato molto la moneta. per me è un gran pezzo di storia. saluti Michele
    1 punto
  44. Personalmente trovo che la zecca di Pavia sia tra le più interessanti, almeno per il periodo che va da Carlo Magno fino al periodo Comunale. Purtroppo, o per fortuna, dipende dai punti di vista, è una monetazione a mio avviso ancora non del tutto apprezzata. Io per esempio ci sono arrivato per gradi, partendo dal Regno, poi i Savoia, poi le monete della mia città, poi le zecche lombarde, poi quelle del nord Italia ... ora le monete che mi interessano di più sono proprio quelle del periodo comunale .... Ma il disinteresse per la monetazione dell'Alto medioevo c'è da sempre. Scriveva R.S. Lopez nel 1961: "E non si può serbare rancore ai nostri valorosi colleghi se non si sentono attirati dai denari di quell'epoca, che sono se non più brutti, certo ancora più insignificanti dei tremissi longobardi, e non hanno come questi ultimi il pregio della rarità. Ma lo storico dell'economia non può guardare il brutto denaro del 960 senza una certa commozione ...". Ecco, io guardo a questi denari con una certa commozione ... Però la ricerca di puntini, varianti, segnetti ... non mi appassiona più di tanto ... e anche la conservazione non diventa più così importante. Però sono cose note, niente di nuovo ...
    1 punto
  45. LIBERAZIONE DI VENEZIA, VESSILLO DI VITTORIA D/ INDIPENDENZA ITALIANA - al centro Leone di S. Marco alato, seduto con la zampa sinistra sulle tavole del vangelo PAX / TIBI / MAR / DE - EVAN / GELI / STA / MEVS R/ VESSILLO DI VITTORIA 1848 - al centro Croce raggiata, trilobata Bronzo, mm 25,7
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  46. Insegna - distintivo della GUARDIA CIVICA VENETA Ottone, mm 34x40
    1 punto
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