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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/16/20 in tutte le aree

  1. Salve Non mi ero mai imbattuto prima d’ora in un denario “osè” (aggettivo che capita spesso nei rebus) come questo di Julia Domna (da https://www.forumancientcoins.com/moonmoth/wedding_coins.html ) Coin Type: Silver denarius of Julia Domna, 193-218 CE. Mint and Date: Rome, 194 CE. Size and Weight: 18mm, 2.68g Obverse: IVLIA DO-MNA AVG Draped bust right. Reverse: VENERI VICTR. Venus naked to the hips, with back turned, standing head right, holding an apple up in her right hand, and a palm branch over her left shoulder in her left hand. She rests her left elbow on a column over which a fold of drapery falls. Ref: RCV (2002) 6608; RIC IV 536; BMCRE V p.27, 49. BW Ref: 008 027 028 Venere nuda fino ai fianchi, con la schiena girata, ha nella mano destra una mela che richiama il giudizio di Paride.
    7 punti
  2. Apro questa discussione per parlare di un aspetto ben noto agli estimatori del periodo ma che al tempo stesso, per chi inizia ad affacciarsi alla monetazione romana repubblicana, può rappresentare una sorta di barriera che non consente di inquadrare correttamente valenze e significati di innumerevoli iconografie tipiche del periodo. Possiamo iniziare dicendo che nella più nota monetazione imperiale l'iconografia è ovviamente allineata al periodo di emissione; tranne che per alcune eccezioni quali ad esempio le emissioni di restituzione, possiamo genericamente affermare che l'iconografia monetale imperiale racconta il tempo dell'imperatore che l'ha voluta. In ambito repubblicano invece, in riferimento al periodo di emissione, la moneta non racconta il presente. Inizierà a farlo poco a poco in fasi successive, prima sfruttando il passato e la tradizione, per poi giungere, in taluni casi, a quell'allineamento cronologico non velato tra periodo di emissione e diretto significato iconografico. Sostanzialmente la lettura di un denario repubblicano può rivelarsi a tratti maggiormente complessa ed è questo l'ostacolo più grande che parrebbe esserci nello studio delle iconografie del periodo, ma man mano che ci si addentra nella questione, l'ostacolo svanisce e si tramuta in fascino. Tempo fa su questo forum ci si interrogava sul perchè la monetazione repubblicana risultasse meno seguita e meno compresa rispetto a quella imperiale; a mio parere quello della piena comprensione delle iconografie, meno diretto e più ostico, è uno dei motivi per i quali il periodo della Repubblica parrebbe avere meno seguito, ma come vedremo basta poco per riuscire ad apprezzarlo in tutta la sua ricchezza. Veniamo ora ad un altro presupposto fondamentale, i denari repubblicani non sono tutti uguali, non vanno letti tutti nello stesso modo, ma vanno messi in stretta relazione sia al periodo di emissione che al monetale che li ha emessi. La cosa parrebbe ovvia, ma è bene soffermarsi un attimo su questo aspetto poiché le fasi del denario della Repubblica non devono esser viste come evoluzioni (o involuzioni) prettamente stilistiche e tipologiche, ma al contrario vanno inquadrate e comprese soprattutto a livello storico. Banalmente, se non so cosa stesse succendendo a Roma nel 78 a.C., se non sapessi genericamente i trascorsi della gens Cassia, se non conoscessi le vicissitudini di Spurio Cassio Vecellino, mai riuscirei a comprendere davvero il significato politico e sociale del bellissimo denario di Lucio Cassio Longino con Libero e Libera. Ma siamo nel periodo più complesso da inquadrare, un periodo di esplosione iconografica anche in termini di potenza dei messaggi rappresentati, un periodo che raccoglie l'eredità sillana anche a livello monetale, ma siamo prossimi al punto d'arrivo, prima di giungere e come vedremo anche di superare tale concezione dello strumento iconografico monetale, i passaggi saranno più d'uno. Dalla sua introduzione il denario mantiene congelato il tipo Roma/Dioscuri al galoppo fino ai primi anni del II secolo. Nel periodo 194-170 a.C. (RRC) o 196-173 a.C. (BMCRR) compare un nuovo tipo di rovescio, caratterizzato dalla personificazione della Luna in biga. Tralasciando in questa sede teorice che vedono nei simboli delle serie anonime Roma/Doscuri riferimenti familiari, è dai tipi con Luna in biga che parrebbero fare la loro prima comparsa i così detti “simboli parlanti”. Può essere un esempio il tipo RRC 141/1, con uccellino e legenda TOD http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-A1/64 La legenda TOD associata al simbolo dell'uccello potrebbe riferirsi al todus e quindi al nome del monetario, Todus (purtroppo non noto in altre fonti). Discorso analogo per il tipo a legenda PVR e simbolo murex (RRC 187/1, 169-158 a.C.). http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G61/2 Gia' nella prima metà del II secolo i nomi tuttavia iniziano a diventare maggiormente comprensibili, i monogrammi lasciano il posto a sempre più chiare abbreviazioni del nome della gens ed inizia a farsi strada una tendenza che prenderà, nei decenni successivi, sempre più vigore ed incisività: la celebrazione dello posizione sociale della famiglia ed il riferimento a fatti storici o leggendari utili a decantare una gloriosa o mitica discendenza. Probabilmente il primo esempio di tale intenzionalità commemorativa ed autocelebrativa lo si può trovare nella serie enea di Lucius Mamilius (RRC 147), datata dal Crawford tra gli anni 189-180 a.C., ove sopra i tipi fissi della prora al rovescio compare una figura comunemente identificata con Ulisse. In tal modo il magistrato millanta una sua discendenza da Telegono, figlio di Circe ed Ulisse, fondatore di Tuscolo, città di provenienza del monetario. http://numismatica-classica.lamoneta.it/cat/R-G81 La conferma a tale interpretazione ci arriverà un secolo dopo, col bellissimo denario di Mamilius Limetanus dell'82 a.C., ove al rovescio appare Ulisse riconosciuto dal suo fedele cane Argo. http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G254/1 Dalla seconda metà del II secolo a.C. la rottura dei tipi fissi al rovescio diviene ormai la norma, bighe e quadrighe vengono guidate da varie figure divine o semidivine e il conduttore o gli animali trainanti non di rado vengono scelti per motivi che vanno al di là del gusto estetico. E' in questa fase che, ad esempio, l'elefante su scudo macendone o gli elefanti che trainano la quadriga di Giove altro non fanno che ricordare questa volta fatti prettamente storici, come la vittoria di Q. Cecilio Metello su Andrisco, figlio di Perseo, nel 148 a.C. o quella di L. Cecilio Metello su Asdrubale a Panormus nel 250 a.C. E' qui che inizia ad emerge nitidamente la funzione dello strumento icongrafico che caratterizzerà nei decenni successivi buona parte della produzione denariale repubblicana. Facendo nuovamente un raffronto con le produzioni imperiali, il Traiano di turno ad esempio vince in Dacia ed emette serie monetali che celebrano le sue vittorie contro Decebalo. In ambito repubblicano invece C. Metellus intorno al 125 a.C. emette un denario ove al rovescio vi è un chiaro riferimento al trionfo seguito alla vittoria di Panormus del console L. Cecilius Metellus, avvenuta più di un secolo prima. http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G174/1 Poco prima, intorno al 127 a.C., fu M.Metello a celebrare questa volta una grande vittoria del padre, che valse a quest'ultimo il titolo di Macedonico. http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G173/1 Va da sé che anche su emissioni anonime di poco precedenti elefante è sinonimo di Metelli http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G172/1 Questi non sono che piccoli esempi, ma che ben ci fanno capire lo scopo dell'iconografia monetale repubblicana posteriore alle fasi anonime: il monetale, attraverso le immagini impresse sulle sue produzioni, non comunica messaggi del tipo “io sono, io ho fatto”, ma invece, in piena attinenza con la struttura sociale gentilizia propria del periodo, comunica un messaggio del tipo “la mia famiglia è, la mia famiglia ha fatto”. C'è chi può annoverare antenati che hanno realmente contribuito a rendere grande Roma, c'è chi invece non è provvisto di tali ascendenze e fa un po' come Virgilio nell'Eneide, crea il proprio mito. Così fanno gli esponenti dei Mamilii, così fa Sex. Pompeius Fostlus intorno al 137 a.C. con un altro noto denario ove, per assonanza, parrebbe suggerirci una discendenza dal pastore che salvò Romolo e Remo. http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G109/1 Fino a qui e per buona parte degli anni successivi il denario repubblicano non è, come spesso si sente dire, uno strumento propagandistico, non è ancora uno “strumento individuale”. A mio parere la sola formula per descrivere correttamente le sue finalità iconografiche è la seguente: è un “monumentum gentilizio” (monumentum – che fa ricordare). Possiamo magari portare altri esempi di questa fase, per poi passare al periodo successivo.
    4 punti
  3. in questo meraviglioso aureo di Vibius Varus un'altra immagine di Venere Callipigia, che qui si guarda allo specchio… https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G325/1
    4 punti
  4. Salve a tutti, quando avevo 18 anni sfogliavo il gigante e sognavo monete. Alcune di queste (4 o 5) in particolare. Condivido con voi questo 30 tarì appena acquistato. Non c'entra nulla con ciò che colleziono normalmente, ma a cosa serve vivere se non per provare a realizzare sogni? 47mm, 68,19 grammi. Ogni commento sarà gradito!!
    3 punti
  5. Buonasera a tutti , sempre in riordino monete questa forse non la avevo condivisa con il forum , è una delle monete che più mi hanno dato soddisfazione sia in acquisto che in entrata in collezione
    3 punti
  6. L'intruso è il kreuzer di Baden, l'unica che si deve sostituire
    3 punti
  7. 1940 Albania - Territorio annesso al Regno D'Italia - 100 Franchi Il franco albanese era ragguagliato alla lira italiana in misura di 6,25 lire per ogni franco. Queste banconote furono stampate nelle officine della Banca d'Italia a Roma, fu utilizzata come figura femminile la contadina del Capranesi presente sul 500 lire emissione 1919-1943, all'epoca della prima emissione del '19 fu il primo seno nudo raffigurato su di una banconota italiana, piuttosto audace per l'epoca. In filigrana il busto di Vittorio Emanuele III°, lo stesso che si riscontra sulla banconota da 10 lire (1935-1944)
    3 punti
  8. Non a caso i miei volumi fanno riferimento anche al Pagani. Ogni moneta da me catalogata e dal Pagani catalogata riporta il riferimento di quest'ultimo, comprensivo di numero e pagina. Non ho mai pensato neanche lontanamente di offuscare la giusta fama del grandissimo bersagliere. Però, sommessamente, faccio presente che sarebbe come dire che il Corpus è insostituibile e tutto il resto non serve a nulla..e non mi sembra la strada giusta per chi scrive di numismatica dove la nuova scoperta è sempre dietro l'angolo. Il Corpus è la pietra miliare come il Pagani Prove e Progetti ma tutto il resto, frutto di ricerche e sacrifici merita comunque rispetto. Mi viene in mente il MIR...il Muntoni...che si fa, si buttano via e ci si tiene il Corpus solamente? Personalmente il Pagani Prove e Progetti ha un posto d'onore nella mia biblioteca, e guai chi me lo tocca, consulto quando ho bisogno le fotocopie per non sciuparlo. Però da quando è stato scritto sono emersi numerosi tondelli inediti...stiamo parlando di oltre 60 anni fa…. Cordialmente…. elledi
    3 punti
  9. Un'immagine di Venere stupenda, ripresa da un canone statuario come è usuale sui rovesci delle monete imperiali. Effettivamente la carica erotica di questo tipo è decisamente elevata e supera quella, seppur notevole, di uno splendido rovescio di Faustina II dove Venere è raffigurata frontalmente coperta con un velo che produce trasparenze equivoche (la pubblico per curiosità anche se è fuori tema relativamente al lato B). Tornando a Venere Callipigia, allego la statua conservata al Museo Archeologico di Napoli, che costituisce il canone d'ispirazione del rovescio del denario e dell'aureo di Giulia Domna.
    3 punti
  10. Anche i denari di Julia Titi mostrano Venere Callipigia Julia Titi sembra la mitica figlia di Fantozzi.........
    3 punti
  11. Beh forse si potranno leggere entrambi senza problemi, no? Così come oggi si legge sia la Divina Commedia sia i libri di Hawking , non vedo perché due testi di Numismatica non possano coesistere
    3 punti
  12. https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G144/1 Di esempi e di congetture ne esistono veramente tanti, quello postato è uno splendido denario di Ti Veturius 137 ac nel quale si ritrae la scena di due guerrieri che fanno un giuramento al cospetto di un'altra persona accosciata (probabilmente un feziale) che tiene un porcellino. Si tratterebbe di un rito risalente alla guerra tra Roma ed Alba ed al patto stabilito tra le due citta' di attenersi all'esito del duello tra gli Orazi ed i Curiazi, se una delle due parti non avesse rispettato i patti sarebbe stata uccisa come il maiale. La moneta dovrebbe ricordare un antenato Tiberius Veturius Calvinus console che nel 334 ac avrebbe portato avanti il trattato tra i Romani ed i Campani durante la fondazione di Cales Questa simbologia ad esempio verra' ripresa durante la guerra sociale
    2 punti
  13. L'ho pensato anch'io. Qui sotto riporto il particolare di tutti i "Libertà librata" (manca solo il 1910 di cui non ho trovato la foto del mio esemplare):
    2 punti
  14. So bene che pochi la pensano così, ma me piacciono proprio le banconote usate (e un tempo la carta era spesso porosa, di cattiva qualità), che hanno circolato, che sono servite allo scopo per cui erano state ideate e stampate, come pure le monete metalliche che mostrano i segni e le usure del tempo. Come pure apprezzo i francobolli incollati su una vecchia busta, che sono stati attaccati lì sopra, timbrati, e che hanno trasportato un plico, una lettera da una città all'altra, da un ad Paese ad un altro. Leggo con attenzione le discussioni di altri collezionisti che indicano con sigle le condizioni delle banconote in loro possesso, meglio se Splendide, Molto Belle, ecc. , come leggo con curiosità dei tanti metodi per ripulire vecchie banconote, stirandole, lavandole, ecc. Benissimo, lo ripeto alla nausea, ognuno è libero di raccogliere ciò che gli piace e nelle condizioni che desidera. Ma una banconota senza neppure una macchiolina, ancora frusciante, non è necessariamente il meglio stabilito per Legge Divina. Personalmente (ma anche altri, come ho verificato nel tempo) non cambierei la tua banconota di Sarawak con una da 100.000 nuova di Zecca : del resto, de gustibus non est disputandum come dicevano un tempo ! Grazie per avere mostrato e condiviso tante bellissime "cose".
    2 punti
  15. Gli inglesi inventarono questo tema nel diciannovesimo secolo.
    2 punti
  16. Ecco un esempio. Ho comprato una moneta della Banca di Russia. Poi ho incollato una foto di Torino. È una moneta della Banca di Russia? SÌ. Ho cambiato il valore nominale o l'iscrizione? NO Cosa posso scrivere in un annuncio di vendita? Questa è una moneta della Banca di Russia. Copia unica unica. Giorgio il Vittorioso a Torino.
    2 punti
  17. Quelle al centro sono austro-ungariche, le altre come già detto dell'occupazione austriaca. La "Cassa Veneta dei Prestiti" non esisteva, in realtà questi biglietti erano carta straccia senza copertura emessa per rastrellare le lire nei territori occupati. (Ma che centra la "padania libera"?)
    2 punti
  18. potrebbe essere Honorio ... ype 55: AE4. VICTORIA AVGG(G) Victory advancing left with wreath and palm, sometimes with christogram in right field 410-423, 425-?c.430 [RIC, p.172, different dates for different emperors.] Honorius: AE11. 6:00. 1.04 grams. S in field left, RM below.
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  19. 1940 India Governatorato britannico - Giorgio VI° - 1 Rupia Sulla banconota vi è raffigurata l'equivalente rupia d'argento proprio del 1940. Una mia moneta con la stessa data.
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  20. Cercando in un vecchio catalogo ho trovato che le prime due e le ultime tre sono dei buoni dell'occupazione austriaca del Veneto. Breve storia: Sono tutte classificate CC, per il valore (da catalogo): 5/10/50 cent MB. BB. SPL. SUP. FDS. - - 2 3 5 € 1/2 lire MB. BB. SPL. SUP. FDS. 2 5 10 15 20. € Il catalogo è del 2005 e i prezzi potrebbero non essere corretti, aspettiamo altri pareri
    2 punti
  21. Medaglia coniata, opera spettacolare di Carl Radnitzky, emessa per ricordare l'amnistia concessa da Papa Pio IX, ad un mese dalla sua elezione, per i reati politici. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AE91/23
    2 punti
  22. Buonasera a tutti , riordinando le monete avevo questa in sospeso come datazione , a me pare 1674 , chiedo conferma ai più esperti , grazie
    2 punti
  23. Buongiorno inanzi tutto. Se questa moneta fosse un asse coniato da Tiberio in memoria del Divo Augusto (RIC 81) peserebbe il doppio (9-13 grammi) e misurarerebbe 25-28 mm. Anche la fotografia lascia pensare a una patacca. In ogni caso mandi foto nitide di entrambe le facce, con peso e diametro.
    2 punti
  24. Salve a tutti. Questa volta spero avere fatto un identificazione corretta. Penso a uno mezzo viennese di Carlo II, zecca di Torino, zecchiere Bartolemeo Brunasso (T.B.) Ma... É sempre meglio d'avere il vostro parere. Dimensione=mm.15x12. Peso=g.0,73
    1 punto
  25. E chiudiamo il cerchio con una banconota che forse non ha a che vedere con uno stato non più esistente ma che fa riferimento ad una società privata, la Compagnia del Nord Borneo britannico, che operò nel nord Borneo, cioè negli stati malesi di Sarawak e Sabah e nel Brunei, emettendo banconote dal marzo 1886 al luglio 1940:
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  26. Monetazione di necessità detta Salvatori.... R4 [emoji6]
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  27. Visto che siamo tornati in Sarawak, ne approfitto per postare una banconota di un paese vicino, la Malaya britannica: La Malaya britannica attualmente è parte della Malaysia, che comprende anche il Sarawak, ma che al tempo di queste emissioni (dall'1 gennaio 1940 al 1952 con un intervallo di 4 anni tra il 1941 al 1945 in cui la Malaya britannica fu occupata dal Giappone) era una complessa entità federale triplice costituita da Stati Malesi Federati, Stati Malesi Non-federati e Straits Settlements. Al retro si possono vedere gli stemmi di tutti gli Stati appartenenti a queste 3 entità (a sinistra, gli Stati Malesi Federati, a destra i Non-federati). Notare che facevano parte della Malaya britannica anche il Brunei (oggi sultanato indipendente) e Singapore, al tempo appartenente agli Straits Settlements.
    1 punto
  28. Per dispetto posto questa, vediamo chi di voi sapientoni la riconosce.
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  29. Dagli ultimi decenni del II secolo potremmo fare un esempio per ciascun tipo di denario emesso e su alcuni, come quello postato da @maumo, potremmo scriverci un libro. Le analisi delle diverse scene di giuramento, presente anche sul noto statere aureo, rappresentano delle vere e proprie fonti, dalle quali attingere cogliendo particolari che hanno permesso di individuare aspetti peculiari dell'operato dei feziali e di precedenti analoghi rituali (uccisione gladiis del maiale o a mezzo del lapis silex, ecc...). Diciamo che lo scopo di questa discussione non è certo quello di illustrare e spiegare tutte le iconografie presenti sugli innumerevoli denari repubblicani, quanto quello di provare a dare qualche suggerimento ai neofiti in termini di metodi da utilizzare. @maumo ha però colto nel segno e tra tanti ha pescato, non certo casualmente, un denario estremamente importante non solo per quanto racconta ma anche per ciò che rappresenta in termini "evolutivi". Non ne sono certissimo, ma se non erro si tratta del primo denario dove al dritto non compare Roma. Rappresenta quindi un vero e proprio punto di svolta, anche se resterà un "caso isolato" per poco meno di un ventennio.
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  30. Buonasera a tutti, Nuovo arrivo in Collezione Litra68. Altro Tornese con Tosone Filippo IV Sigla T Non ho resistito, fotografato al volo sulla tovaglia a tavola.. ? Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate e che Conservazione gli dareste. Saluti Alberto
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  31. Ciao! Bella carrellata... ci posti una foto del contorno degli scudi di Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II, col dettaglio sul FERT?
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  32. è dovuto alle modifiche del conio per la data direi; anche la R di Roma presenta gamba più allungata in orizzontale tra la prima (1908) e le altre emissioni
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  33. Nel Montenegro è censita - sotto Alvise Mocenigo II - la variante * S * M * V * ALOY * MOCENICO * D *
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  34. Ragazzi (posso usare questo termine essendo io del 61??), sono un' "appena caduto in questo mondo di passione", ve lo devo proprio dire: mi diverto un mondo! Essendo nuovo, ogni nozione, ogni discussione, ogni argomento per me sono porte che si aprono in altrettante stanze da esplorare e farne tesoro siccome poi sono anche un tecnico e appassionato anche di altri generi da collezione, per me stare su questo portale è come essere al Luna Park. Complimenti al team di gestione, ai curatori e a tutti i partecipanti perchè questo ambiente è bello anche per il fatto che il principiante colloquia e si confronta con l'esperto. Bravi tutti
    1 punto
  35. Sì, monete come quella che hai postato al #6 esistono per tutti e tre i Flavii, con ritratti sia a destra che a sinistra. Contrariamente al solito per questa tipologia i ritratti a destra sono più rari. A differenza degli altri - che sono a tutti gli effetti emissioni provinciali di Antiochia - si ritiene che siano stati coniati a Roma e infatti sono anche inclusi nel R.I.C. 2.1.
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  36. Voglio ricordare che queste monete nascono per la circolazione effettiva e vengono vendute al valore facciale, non sono monete "da collezione", se vuoi la moneta perfetta puoi prendere la proof quando uscirà e se troverai imperfezioni farai bene a lamentarti, ma farlo su monete coniate in massa e vendute (ripeto) al valore facciale mi sembra eccessivo.
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  37. Moneta russa con San Giorgio e il drago, nel cuore è scritto: lyubov' spacet mir (любовь спасет мир) @Brios ci insegna che significa: l'amore salverà il mondo
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  38. Quell'ovale che si vede a lato di SVNT mi da l'impressione che sia un punzone moderno di un argentiere; se dentro c'è il numero 800 abbiamo fatto bingo ed in questo caso sarebbe una copia.
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  39. Io dico il Farthing del 1821, l'Inghilterra è l'unica nazione ad aver mantenuto sino ad oggi il suo stato di Regno, perché tutti gli altri nel corso della storia o si sono trasformati in repubbliche o sono scomparsi come regno a causa degli eventi storici.
    1 punto
  40. Ciao Dalle foto si notano delle incrostazioni per niente belle (soprattutto nella prima foto)... Ti consiglierei di metterla a bagno per circa 10 giorni in olio di oliva per poi rimuovere le incrostazioni con spazzolino e quelle più "ostinate" con stecchino in legno. Ci tengo a scriverlo perchè è un'ottima tecnica per preservare monete/medaglie dalle incrostazioni di questo tipo.
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  41. E questo è il bianco scodellato di Marino Morosini (1249-1253). Rif.: Zub-Luciani 19.5 Arka Diligite iustitiam
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  42. REGNO DELLE DUE SICILIE - 120 GRANA 1836 ( 2 ) In questa la testa del RE mi sembra più grande come mi sembra leggermente diversa la capigliatura.
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  43. 2 - Cominciamo con le monete. In primo luogo dobbiamo rispondere alla domanda preliminare "che valuta circolava?" Ebbene, la valuta ufficiale era il Dollaro di Sarawak, suddiviso nei canonici 100 centesimi. Prendendo spunto proprio dalla figura di Vyner Brooke, iniziamo ad ammirare anche qualche moneta. - L'esemplare che qui vi presento per primo è 1 cent del 1937. Moneta coniata in bronzo, del peso di 5,48 grammi, 24 mm di diametro. D : al diritto abbiamo la testa volta a destra del terzo Rajah, con intorno la dicitura C. V. BROOKE RAJAH; R : il rovescio presenta due rami di olivo, chiusi in basso da un fiocco, che racchiudono il valore. In alto l'indicazione dell'autorità emittente ed in basso la data. Se aguzzate la vista potrete notare una minuscola H, posta proprio sotto il fiocco al rovescio, si tratta del segno identificativo della zecca di Birmingham (la medesima ditta Ralph Heaton & Sons nota per aver prodotto monete anche per il neonato Regno d'Italia all'epoca di Vittorio Emanuele II). Questa tipologia è stata prodotta in maniera saltuaria dal 1927 al 1941 (gli esemplari del 1941 sono oggi rarissimi a causa dell'improvvisa occupazione giapponese). Le monete del 1937 sono state coniate in tre milioni di esemplari.
    1 punto
  44. Ricambio con la medesima sincerità l'interesse alla lettura della vostra rassegna
    1 punto
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