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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/15/20 in tutte le aree

  1. Prendi nota se intendi collezionare le nazioni non più esistenti perchè ce ne sono ancora un'altra vagonata! Indie olandesi (1800-1949), attualmente l'ex territorio è parte integrante dell'Indonesia. Biglietto di stato da un Gulden del 1940, finalmente una banconota con il nastro adesivo!
    3 punti
  2. Come ti hanno suggerito...Il pagani Prove e Progetti è un testo fondamentale, anche se ormai in certe parti è superato. Ti consiglio di reperire il mio volume su prove e progetti di casa Savoia. Lo trovi anche a poco prezzo ma ti posso assicurare che per la parte di casa Savoia può sostituire degnamente il Pagani. Lo stesso dicasi per prove e progetti della Repubblica Italiana, Napoleonidi e periodo risorgimentale, ma questi sono stati elencati in altri miei volumi. In più puoi trovarci passaggi d'asta, BIBLIOGRAFIA accurata e aggiornata. Anche Il volume del Montenegro per le prove di Casa Savoia è consigliabile..e costa anche questo molto poco. E suggerisco anche i volumi dell'Attardi. Consigliare nel 2020 solo il Pagani, che ripeto, è per me OPERA FONDAMENTALE, lo ritengo molto riduttivo. Cordialmente Domenico Luppino
    3 punti
  3. Quell'ovale che si vede a lato di SVNT mi da l'impressione che sia un punzone moderno di un argentiere; se dentro c'è il numero 800 abbiamo fatto bingo ed in questo caso sarebbe una copia.
    2 punti
  4. Io dico il Farthing del 1821, l'Inghilterra è l'unica nazione ad aver mantenuto sino ad oggi il suo stato di Regno, perché tutti gli altri nel corso della storia o si sono trasformati in repubbliche o sono scomparsi come regno a causa degli eventi storici.
    2 punti
  5. Ad una trentina di km. da Orleans, vicino alla cittadina di Neuvy-en-Sullias, nel 1861 viene fortuitamente scoperto un deposito di bronzi gallici, databili al periodo dal I sec. A.C. al I sec. . Forse dotazione di un tempio gallico, del quale però non si sono rilevate tracce, l'insieme è costituito da più di 30 figure in bronzo raffiguranti animali, persone ed oggetti : opera più evidente, un cavallo di dimensioni importanti (H. 105 cm.) , mentre tra le figure umane, di dimensioni piuttosto ridotte, è particolarmente gradevole la figuretta nuda (H. 13,5 cm.) di una danzatrice . E' stata voce che il 'tesoro' comprendesse anche altri oggetti, forse monete in argento, scomparse però nell'immediatezza del ritrovamento . Vale un cenno ricordare che la figura del cavallo non è rara tra le raffigurazioni della monetazione dei Celti .
    2 punti
  6. Buonasera, in attesa che @mariarosaria, torni a deliziarci con le sue monete, contribuisco ancora con una delle mie a questa bella discussione. ? Al momento in viaggio verso Casa 2 Tornesi 1854 Ferdinando II Saluti Alberto
    2 punti
  7. Non ricordavo di averlo così bello questo Denaro (la foto fa pena). Questo è il rovescio del mio esemplare e penso possa dare la risposta definitiva perchè si legge bene la parte di legenda di nostro interesse. Nel mio post precedente avevo scritto, sbagliando, di pallino invece di unghietta, nella foto ingrandita si vede che sono presenti dopo la parola DVX le unghiette tra 7 e C. gliglio MEDIOLANI unghietta DVX unghietta 7 unghietta C unghietta Quindi il denaro di @Luca_AT è la variante "normale" che comunque in quella conservazione è un ottima moneta, complimenti. Per @Rigamondis ho guardato meglio le foto del tuo denaro e non è di Francesco I d'Angouleme ma bensì di Ludovico XII d'Orleans, in quanto al R/ (più leggibile, ma la foto deve essere ruotata di 90° verso destra) la legenda è: giglio DVX MEDIOLANI Catalogato dal Crippa al 19 e dal MIR 252 - Grado di rarità R
    2 punti
  8. Quante volte abbiamo detto :"Hirpini Santo subito!" ecco perché le vedevi solo tu... ?
    2 punti
  9. Buongiorno, non tanto io, ma Carlo possiede decine di pubblicazioni sull argomento, io ho fatto alcune foto, soprattutto delle copertine, e poche dei contenuti, se il sistema me lo consente ve le invierò volentieri, ma tenete presente che sono un pessimo fotografo ed ogni vota che provo a caricare una foto incontro difficoltà come è già successo poco fa, tanto che ho dovuto riscrivere tutto il testo, saluti
    2 punti
  10. Non è la variante rara classificata R/3, è la moneta normale con rarità R. Al R/ della tua moneta c'è una schiacciatura che non permette di capire se è 7C oppure il ET.....rimane il dubbio della presenza, se lo è, del pallino di interpunzione. La variante rara deve avere le seguenti legende: D/ FRANCISC REX R/ giglio MEDIOLANI DVX ETC C La variante R3 catalogata nel MIR al 265/2, la moneta con rarità R catalogata dal Crippa al 7 e dal MIR al 265/1 Concordo con chi mi ha preceduto nelle risposte @ilnumismatico e @Rigamondis
    2 punti
  11. Buon pomeriggio...Sarò ripetitivo ma sempre di recente è arrivato pure quest'altro 3 grana...variante con il fiore a 5 petali, moneta che ho già in collezione ma che presenta le lettere A del dritto particolarmente "larghe"...presa e portata a casa...sentiamo i vostri parerei (anche sulla conservazione sapete che sono un pò fissato sull'avere il vostro parere ) e vediamo i vostri tondelli....evoco un pò di gente @Rocco68 @gennydbmoney @odjob @santone @Rex Neap @borbonik @Martin_Zilli @doppiopunto @Sirlad @Gallienus @gcs @rhoss @paoloilmarinaio @pietromoney...penso possa bastare..grazie
    1 punto
  12. Il Katanga è esistito dal 1960 al 1963, attualmente è una regione della Repubblica Democratica del Congo. Scusate lo stato in cui si trova questo biglietto da 20 franchi, ma purtroppo queste banconote sono costose anche in queste condizioni.
    1 punto
  13. Egregio @Litra68, ho preso a caso tre dei miei "Libertà librata", in effetti sembra che la scritta "c.20" sia diversa una dall'altra...
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  14. Da quello che ho visto la zecca non ha ancora pubblicato la tiratura complessiva ma solo quella della divisionale FDC (45.000 esemplari + 5000) e della FS (10.000 esemplari), per le circolanti vedremo nei prossimi mesi, penso che sia comunque in linea con gli altri anni.
    1 punto
  15. Anche a me capita qualche svista quando leggo di monetazioni di cui non sono ferratissimo. Tranquillo. Non ho inserito foto dell'emissione di denari a nome del solo magistrato monetale P. Crepusius perchè avrei sottratto spazio alla ricostruzione dell'emissione congiunta dei tre magistrati monetali dell'82 a.C. che era il focus dell'articolo e che nell'economia complessiva della rivista rubava già troppo spazio. Comunque tutto chiarito. Cordiali saluti.
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  16. Ho mostrato alcune Schede turistiche che propagandavano la bellezza di molte città italiane, astenendomi da quelle pubblicitarie che segnalavano manifestazioni e mostre in luoghi anche bellissimi. La prima mostra il magnifico Golfo di Napoli, la seconda è stata emessa per ricordare il Carnevale di Putignano : troppo simpatico il viso truccato della ragazza in festa !
    1 punto
  17. Ciao, se vuoi avere opinioni devi postare foto leggibili e non quei microbi che hai messo... e possibilmente postare nella sezione che si occupa di quella tipologia di monete.
    1 punto
  18. In effetti lo sono. Solo che, come ha fatto notare savoiardo al post # 4, le mie monete in conservazione precaria "sono monete che hanno fatto il loro lavoro", nate per circolare e che hanno circolato. Monete che portano ad un periodo storico importante, chissà in che mani sono passate... C’è anche da dire che la rivisitazione delle schede del forum che le mie monete vissute hanno determinato nella discussione https://www.lamoneta.it/topic/188860-monete-vissute-di-maria-teresa-d’austria/?tab=comments#comment-2097494 post # 7, ha permesso di mettere in evidenza errori di attribuzione del diritto e del rovescio con conseguente correzione delle schede sbagliate (vedi post # 13). E anche alcune schede del forum delle monete che posterò in questa discussione richiedono correzioni.
    1 punto
  19. Buongiorno a tutti. Più di una volta ho definito questa discussione come un cavallo selvaggio che ama scorrazzare liberamente per i campi. Ogni tanto riesco a convincerlo a tornare indietro, ma so che prima o poi ripartirà al galoppo per altri sconfinati e poetici lidi. Proprio per questo, oggi che l'ho ripreso, gli dedico qualche moneta che immortala alcuni dei suoi splendidi simili. Comincerò con un pizzico di di quel sano campanilismo che dà un po' di sale alla vita, col Regno di Napoli, cui anche l'Hirpinia a quei tempi felicemente apparteneva. Dunque: "Su consiglio del duca d’Ascoli Orso Orsini, nel 1472 Ferdinando I d’Aragona ordinò l’introduzione nel Regno di Napoli di una nuova moneta in rame puro per sostituire tornesi e denari in mistura, sempre più poveri o totalmente privi di argento... ...In una lettera indirizzata agli ufficiali della Regia Camera se ne stabiliva il dritto, «con la immagine de la Maestà Sua e con lo reverso de qualche digna cosa». Come soggetto del rovescio venne quindi scelta l’immagine di un cavallo al passo verso destra, circondato dalla legenda equitas regni (‘giustizia del regno’), proposta dal conte Diomede Carafa di Maddaloni (Caserta, ndr). L’iconografia faceva leva sul gioco di parole fra cavallo (equus) e giustizia (equitas) del sovrano. La moneta venne quindi chiamata cavallo dall’impronta del suo rovescio. Fu coniata per la prima volta il 18 aprile 1472; la produzione di questa tipologia avvenne nelle zecche di Amatrice, Brindisi, Capua, L’Aquila, Napoli e Sulmona. Del cavallo furono coniati anche multipli, la cui rarità aumenta con il peso. La moneta continuò a circolare anche con i successori di Ferdinando I, fino a Ferdinando III, in carica per un brevissimo periodo, fra il 1495 e il 1496. Era salito al trono grazie all’abdicazione del padre Alfonso II per l’arrivo dell’esercito francese guidato da Carlo VIII , che mirava alla riconquista del regno di Napoli, cosa che accadde con l’entrata nella capitale il 22 febbraio 1495. Ferdinando II si rifugiò nel castello di Ischia e in seguito si trasferì a Messina, dal cugino Ferdinando il Cattolico, re di Spagna e Sicilia. Con la battaglia di Seminara 28 giugno 1495 che arrise ai francesi, “Ferrandino” – come era chiamato – raggiunse Napoli il 6 luglio 1495 via mare e riprese il controllo del regno anche grazie all’aiuto della popolazione a lui favorevole. La sua morte, il 7 settembre 1496, lasciò la successione priva di eredi diretti e il regno passò sotto il controllo dello zio Federico III, ultimo regnante della casata aragonese. Federico III, che divenne re di Napoli come Federico I, nel 1498 vietò la coniazione e la circolazione dei cavalli, rimpiazzandoli con il sestino". (Da uno scritto di Santone Realino, "Il giornale della Numismatica" online del 26 ottobre 2018). In mancanza di equini veri (abito in un condominio) ho collezionato molti di questi suggestivi cavalli di un nostro antico Sovrano ?. HIRPINI PS: chi lo sa, se qualcuno di noi vorrà classificarlo! ? magari uno di Caserta!! ?
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  20. 1940 Indie olandesi - Biglietto del Tesoro da 1 Gulden Equivalente ad una moneta d'argento dello stesso importo, al dritto vi è raffigurata una moneta circolante di quel periodo (coniazione a nome di Guglielmina 1922-1945).
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  21. @Adelchi66 comprendo che sei un amico, però... ??? ... mi è sempre bastato essere Beato (tra le mie monete) ?
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  22. Ecco perchè te la ricordi: https://it.wikipedia.org/wiki/Affare_Telekom_Serbia Le tirature dipendono dallo stampatore, i più diffusi erano Mantegazza e Technicard. In un paio di schede c'è scritto il diverso stampatore con la sua tiratura, nelle altre dove non c'è scritto (ma hanno un'altra tiratura) forse si identifica con il numero di serie. Andrebbe controllato su un catalogo. Mantegazza è stata acquisita nel 2004 dalla ditta Fedrigoni di Fabriano mentre Technicard da Publicenter. Quest'ultima ha sempre avuto commesse con SIP, Telecom Italia e ora TIM e lavora nella produzione di carte di credito e debito. Mantegazza aveva invece tecnologia anti-contraffazione utile all'azienda marchigiana. Come le schede che producevano la sorte era un po' segnata: o chiudi o speri che qualcuno ti acquisisca. Queste due eccellenze non andavano perdute.
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  23. I denari con il profilo di Apollo al diritto e il cavaliere al rovescio sono quelli emessi a nome di uno solo dei tre magistrati monetari dell'82 a.C., vale a dire P. Crepusius, e l'autore vi accenna solo brevememte. Ma l'articolo è incentrato sull'emissione di denari a nome di tutti e tre i magistrati monetari di quell'anno, recanti il profilo di Venere al diritto e Venere su biga al rovescio, e questi sono i denari riportati nelle illustrazioni.
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  24. Perfettamente d’accordo. Ritratto e rovescio sono tipici di Licinio I.
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  25. Ciao, non sono un esperto, ma seguo la monetazione milanese, concordo con la linea di @ilnumismatico con le sue considerazioni, rafforzato dal fatto che nel D/ la legenda non è FRANCISC REX come dovrebbe essere (MIR 265.2) ma quella standard +FR D G FRANCOR REX. Non so se è una discriminante sufficiente o meno però sicuramente è un fatto. Allego la mia, se può servire, come comparazione che dovrebbe essere come la tua ma messa peggio
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  26. @1412luigi ho letto anche questa tua ultima e ti dico: "At pulcrum est digito monstrari et dicier: hic est!" E' bello essere additati e che si dica: è lui [ ma lui chi? 1412Luigi ! ] (Persio)
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  27. Un brano @sandokan da un vecchio libro
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  28. Non avevo alcun dubbio sulle tue capacità di riconoscimento, ora queste foto vanno meglio... ma non è che la/le capsule non chiudano "ermaticamente" ? Sappiamo benissimo entrambi quanto siano delicate le 2 Euro FS e sopratutto il materiale non eccellente degli Euro in generale, l'unica cosa che mi viene da pensare è proprio quella: che la capsula lasci passare quello " spiffero " tanto da crearti quel problema. Delle mie UNC da rotolino che ho in capsula, a quelle che possiedo da più tempo si stanno ossidando tutte nello spazio tra l'anello esterno e il tondello interno... poi io ho il grosso problema dell'umidità, abitando molto vicino ad un fiume...
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  29. Ciao, Non seguo questa tipologia quindi posso risponderti solo in modo molto tecnico in base a quello che si vede. Speriamo intervenga un esperto della tipologia. Dalle debolezze nella battuta non è possibile capire se nella legenda possa esserci 7 o ET. Prima di C si intravede un segno di interpunzione... Non conoscendo gli stili della legenda e non avendo riferimenti fotografici nel mio database di una variante con ET, non ho conoscenze per fare ipotesi. Posso dire che sia sul MIR che sul CRIPPA sono fotografati esemplari con 7C e sempre in quel punto ci sono debolezze di conio non indifferenti. Idem per l'asta crippa 6 dove c'è un esemplare in cui non è possibile stabilire cosa ci sia nella legenda. Ho trovato il riferimento di un'asta finarte dello scorso Novembre, dove si vede abbastanza bene tutta la legenda, che termina con con 7C, con un segno di interpunzione tra il 7 e la C. Il tuo mi sembra riconducibile a questo conio... salvo smentita da qualcuno. In caso aspettiamo... ? PS: comunque esemplare mica male il tuo! ?
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  30. Oggi è arrivata la risposta dell'editore, copia riservata, non vedo l'ora di poter vedere questa monumentale opera sulle monete Savoia, daltronde vedendo la foto della squadra che ha partecipato alla stesura non possiamo che aspettarci il meglio. Complimenti a tutti
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  31. A me non sembrano fatti male, però non sono uno specialista del genere Maurizio
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  32. Neanche ho finito di esprimermi?ecco qui in evidenzia i colori e la natura sempre protagoniste...che spettacolo
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  33. Questa del 1955 invece è in buone condizioni.
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  34. Ti piacciono proprio i "dong" …. vanno bene 10? questa è del 1958, piuttosto conciata
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  35. No pass c’era. Dopo le guardie svizzere. Quello che non era attivo era il controllo col metal detector, ma semplicemente perché non si poteva entrare in piazza San Pietro (se non per visitare la basilica). niente 50 cent 2019. Penso che col covid se ne riparlerà dopo l’estate
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  36. Salve a tutti, vorrei condividere con gli appassionati delle Monete Pontificie e della zecca di Bologna una recente acquisizione della monetazione dei Camerlenghi. di questa Lira da Soldi 20 non sono riuscito a trovare traccia di passaggi relativi ad altri esemplari, oltre ai 2 pezzi del museo Nazionale ..... in attesa di condividere info, buona serata Daniele
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  37. Secondo il mito il cigno era sacro al dio Apollo e per questo capace di profezia. “Si vede che io, in fatto di divinazione, vi sembro molto meno dei cigni, i quali, quando sentono che devono morire, pur cantando anche prima, in quel momento tuttavia cantano i loro canti più lunghi e più belli, pieni di gioia, perché stanno per andarsene presso quel dio del quale sono ministri (Apollon). Invece gli uomini, per la paura che hanno della morte, dicono menzogne perfino sui cigni, e sostengono che essi, cantando il loro canto di morte, cantano per dolore. E non riflettono sul fatto che nessun altro uccello canta quando abbia fame e freddo e lo affligga qualche altro dolore, nemmeno lo stesso usignolo né la rondine né l’upupa, i quali si dice che cantino per sfogare il loro dolore. Ma a me pare che né questi uccelli, né i cigni cantino per sfogare il loro dolore. Anzi, credo che i cigni, poiché sono sacri ad Apollo, sono indovini; e avendo la visione dei beni dell’Ade, nel giorno della loro morte cantano e si rallegrano più che nel tempo passato. Ora, anch’io mi ritengo compagno dei cigni nel loro servizio, e sacro al medesimo dio, e ritengo di aver avuto dal dio il dono della divinazione non meno di essi, e quindi non dover andarmene da questa vita più tristemente di loro”. (Platone: Il canto dei cigni (Fedone 84 e, 85 b) Un passo che può interessare okt per le sue connessioni filosofo-moneta. apollonia
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  38. DE GREGE EPICURI Queste monete (e in particolare gli ultimi 3 post) mostrano come la monetazione provinciale greca sia estremamente più varia, fantasiosa e vicina ai miti rispetto a quella imperiale; e da qui penso provenga il suo particolarissimo fascino. Ma la cosa non ci deve sorprendere. Una superficiale vulgata scolastica ci ha fatto sempre ritenere che "gli dei greci e romani sono gli stessi", basta cambiare qualche nome. In realtà, la mitologia e la religione greca sono molto diverse da quelle romane, anche se ai tempi dell'impero, ma già dalle guerre macedonche, la cultura greca era passata massicciamente a Roma. Ma creare e copiare sono due cose ben diverse. I miti originari di Roma sono quelli etruschi e dell'Italia Centrale, che però trovano qualche spazio solo sulle monete repubblicane.
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  39. Vedere il lavoro di Valeria mi riempie di gioia e tristezza, sapendo che non è più tra noi. skuby
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  40. 2019 - New Jersey E Thomas disse: sia la luce... e la luce fu Il Thomas in questione è Thomas Alva Edison (1847-1931), l'inventore della lampadina, e di tante altre cose. All'invenzione della lampadina è infatti dedicata la moneta da un dollaro che rappresenta il New Jersey. Nel 1879, Edison registrò il brevetto della lampada elettrica a incandescenza. In realtà l’idea originale non era stata sua ma, per quanto il principio di funzionamento fosse già stato definito da altri (a partire dal 1830, ma questi primi prototipi avevano una durata di vita molto breve, consumavano troppa energia, o erano semplicemente troppo costosi per la produzione), si deve a lui e ai suoi collaboratori la messa a punto di quelle migliorie che resero la lampadina a incandescenza commercializzabile e fruibile dalla popolazione. In breve tempo la lampadina a incandescenza sostituì quella a gas avviando la fase di costruzione delle centrali elettriche (la prima a New York nel 1882). Thomas Edison riuscì a vendere milioni di lampade in quegli anni e la comodità della luce elettrica contagiò presto anche gli altri paesi: ad esempio, nel 1883 la Edison costruì a Milano (piazza Duomo) la prima centrale termoelettrica, che alimentava le lampade delle utenze vicine. Ci sarebbe moltissimo altro da dire, sul funzionamento di una lampadina, sulla vita di Edison, e sulle altre sue molteplici invenzioni, ma non è lo scopo di questa discussione, e poiché esistono decine di siti che approfondiscono tutti questi argomenti, alla loro lettura senz'altro vi rimando Non c'è invece molto da dire per descrivere la moneta del New Jersey, disegnata da Paul C. Balan e incisa da Phebe Hemphill, e che mostra semplicemente una lampadina di Edison su uno sfondo decorato. Anche le iscrizioni si limitano a quelle canoniche, UNITED STATES OF AMERICA e NEW JERSEY, senza alcuna descrizione dell'innovazione commemorata, presente invece sulle monete precedenti. Come sempre, il tutto è completato dalle firme degli autori. Tiratura di 353.900 esemplari per Philadelphia e 319.600 per Denver, tutti con finitura FDC, mentre a San Francisco sono state coniate 85.839 monete con finitura proof su entrambe le facce, e 21.101 con finitura proof solo al rovescio. petronius
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  41. 2019 - Pennsylvania La seconda moneta del 2019, dedicata allo stato della Pennsylvania, tocca un argomento di straordinaria attualità: la ricerca di un vaccino contro quella che, fino a poche decine d'anni fa, era una delle più terribili malattie che potessero colpire soprattutto l'infanzia... la poliomelite. Ricerca culminata nel 1953 con la scoperta del vaccino da parte del Dr. Jonas Salk e del suo team. La malattia infettiva, fino a quel momento, colpiva migliaia di persone, in maggioranza bambini. Questo aspetto la rendeva ancora più subdola e odiosa. Il virus si annidava nelle feci, nel catarro e nella saliva. Colpiva il midollo spinale e i polmoni; in molti casi era mortale. Il marchio indelebile del suo passaggio era la deformazione e la paralisi di braccia e gambe: molti malati non erano più in grado di camminare senza stampelle o tutori in ferro. Si pensò che fosse stato colpito dalla malattia anche il presidente americano Franklin D. Roosevelt (si scoprirà poi che era invece un'altra forma di paralisi), che per finanziare lo studio di un vaccino lanciò una raccolta di fondi, chiamata The March of Dimes, di cui anche noi abbiamo parlato in un'altra discussione Dall'inizio del '900 le epidemie di poliomielite erano sempre più ravvicinate e sempre più letali, soprattutto d'estate. Il picco si verificò nei primi anni '50, quando nei soli Stati Uniti si registrarono fino a 50.000 casi. Ed è qui che entra in gioco Jonas Salk. Nato a New York il 28 ottobre 1914 da una coppia di emigrati russi di origini ebraiche, Salk si laurea nel 1939 alla Scuola di medicina dell’Università di New York e individua nella virologia un campo di frontiera. Per sua fortuna si trova nel posto giusto, al momento giusto. Dopo due anni di tirocinio nel prestigioso Mount Sinai Hospital, ha la possibilità di lavorare al fianco di uno dei pionieri dei vaccini: il medico Thomas Francis Jr., all’epoca impegnato a isolare il virus dell’influenza. Quando Francis decide di trasferirsi all’Università del Michigan, Salk lo segue. Nel 1943, i due riescono a mettere a punto un nuovo tipo di vaccino contro l’influenza. Salk fa tesoro delle ricerche sull'influenza, quando pochi anni dopo affronta da solo la sfida alla poliomielite. Nel 1947 è chiamato all'Università di Pittsburgh, con il compito ambizioso di organizzare un moderno laboratorio dedicato ai virus. Ed è proprio qui che Salk inizia la sua corsa al vaccino anti polio. Le sue ricerche attirano ben presto l'attenzione della Fondazione nazionale per la paralisi infantile (quella della March of Dimes), che inizia a sostenerlo con ingenti finanziamenti. Durante la fase di sperimentazione, Salk può giovarsi delle ricerche di tre medici, John Enders, Thomas Weller e Frederick Robbins, che nel 1949 erano riusciti a far crescere in laboratorio il virus della poliomielite in culture con vari tipi di tessuti. L'annuncio ufficiale della scoperta del vaccino arriva il 12 aprile 1955 in una gremita conferenza stampa tenuta da Francis all'Università del Michigan di fronte a scienziati, giornalisti e telecamere. In breve tempo, Salk diventa un personaggio pubblico e popolare. Di lui e del suo vaccino parlano tutti. I giornali, le televisioni e i notiziari alla radio se lo contendono per le interviste, e sulla sua impresa l'industria di Hollywood pensa addirittura di girare un film. Salk stesso, in un'intervista rilasciata alcuni decenni dopo, riconosceva che gli americani di quegli anni ricordavano almeno due eventi: il vaccino antipolio e l'assassinio di Kennedy. Salk era animato da un genuino spirito umanitario, che lo aveva guidato fin dall'inizio nella sua scelta di intraprendere la carriera di scienziato. Questo atteggiamento si rispecchia nella sua decisione di non brevettare il vaccino, lasciando a disposizione di tutti la sua scoperta. Poco dopo l'annuncio del 12 aprile, a un giornalista che in un'intervista televisiva gli chiedeva il perché di questa decisione, Salk risponde senza esitazioni "Si può forse brevettare il sole?" Il senso del lavoro di Salk è tutto racchiuso in una sua citazione, scolpita nella pietra del suo Istituto: "La speranza sta nei sogni, nell'immaginazione e nel coraggio di coloro che osano trasformare i sogni in realtà". Jonas Salk è morto il 23 giugno 1995, a chi volesse approfondire il discorso sulla sua vita e i suoi studi basterà digitarne il nome in un motore di ricerca per trovare decine di siti dedicati. La moneta che celebra la lotta contro la poliomelite, disegnata da Richard Masters e incisa da Joseph Menna, raffigura la concezione di un artista del virus della polio a tre diversi livelli di ingrandimento, insieme alla sagoma di un microscopio, che rappresenta la vasta ricerca condotta per sviluppare una cura per la malattia. Il disegno è completato dalle iscrizioni UNITED STATES OF AMERICA - POLIO VACCINE - 1953 - PENNSYLVANIA. Tiratura di 372.250 esemplari per Philadelphia e 347.375 per Denver, tutti con finitura FDC, mentre a San Francisco sono state coniate 85.839 monete con finitura proof su entrambe le facce, e 36.337 con finitura proof solo al rovescio. petronius
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  42. 2019 - Delaware La moneta del Delaware, primo Stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti il 7 dicembre 1787, celebra l'astronoma Annie Jump Cannon, prima donna a ricevere un dottorato in astronomia presso la Groningen University, la prima donna a ricevere un titolo onorario all'Università di Oxford, e nel 1931 ancora la prima a ricevere la medaglia d'onore Henry Draper dalla National Academy of Sciences. Nata a Dover, nel Delaware, l'11 dicembre 1863, figlia di un ricco costruttore navale e senatore dello Stato, Wilson Cannon, e della sua seconda moglie Elizabeth Jump, da loro ebbe i due cognomi e dalla madre ereditò anche l’interesse per l’osservazione delle stelle. Mostrò sin dai primi anni di studio promettenti abilità in matematica e fu iscritta al Wellesley College dell’Ohio, una delle più famose scuole universitarie per donne degli Stati Uniti. Sebbene, a causa di un'infezione da scarlattina, fosse diventata quasi completamente sorda, nel 1884 ottenne il diploma in Fisica e tornò a casa, ma date la scarse possibilità di carriera che c’erano allora per una donna e le difficoltà a socializzare, anche per i suoi problemi di udito, rimase praticamente chiusa in casa, annoiata e inquieta. Nel 1892 fece un viaggio in Europa per fotografare l’eclisse di sole. Nel 1894 morì la madre, la situazione in casa si fece difficile, e si decise a chiedere al suo professore di Fisica e Astronomia a Wellesley, Sarah Frances Whiting, se c’erano possibilità di lavoro. La Whiting la chiamò come sua assistente, permettendole così di riprendere gli studi per la laurea. Scelse il corso di Astronomia e si interessò alla spettroscopia e alla nuova tecnica della fotografia. Per avere a disposizione un telescopio migliore si iscrisse come "studente speciale" al Radcliffe Women’s College ad Harvard che usava l’Osservatorio dell’Harvard College. Nel 1896 fu ingaggiata dal direttore, Edward C. Pickering, nel gruppo di donne "calcolatrici" (il Pickering’s harem, come fu chiamato) incaricate di compilare un catalogo degli spettri stellari, il Catalogo Draper, finanziato dalla vedova di un ricco astronomo dilettante, Henry Draper. Sorse una controversia su come classificare le stelle tra Antonia Maury, che era anche nipote di Draper, e Williamina Fleming, che sovrintendeva al progetto per conto di Pickering. Annie Jump Cannon propose un compromesso, suddividendo le stelle, in base alla loro luminosità, in classi spettrali denominate O, B, F, G, K, M (il sole è una G) e ideando per un aiuto mnemonico la frase Oh Be A Fine Girl Kiss Me che da allora accompagnò gli studi di tanti studenti di Astronomia. Nel corso della sua vita, la Cannon ha classificato gli spettri di oltre 350.000 stelle, la leggenda vuole che potesse guardare qualsiasi spettro stellare e classificarlo in soli tre secondi. Nel 1907 finalmente ottenne la laurea in Fisica a Wellesley, e negli anni seguenti, grazie al gruppo di Pickering, si aprì anche una carriera astronomica alle donne, ma quanto a lei solo nel 1938, poco prima della morte, ottenne la cattedra di astronomia a Harvard. E' morta il 13 aprile 1941 a Cambridge, Massachusetts, il suo nome è stato dato a un cratere lunare. La vediamo, in questo collage fotografico, in tre diverse età della sua vita. La moneta a lei dedicata, disegnata da Donna Weaver e incisa da Joseph Menna, Chief Engraver della Zecca degli Stati Uniti dal febbraio 2019, mostra la sua silhouette contro il cielo notturno, trapunto di stelle. Le iscrizioni UNITED STATES OF AMERICA - ANNIE JUMP CANNON - CLASSIFYING THE STARS - DELAWARE, con le iniziali di Menna (JFM) e Weaver (DW), completano il disegno. Tiratura di 367.950 esemplari per Philadelphia e 391.550 per Denver, tutti con finitura FDC, mentre a San Francisco sono state coniate 85.839 monete con finitura proof su entrambe le facce, e 53.724 con finitura proof solo al rovescio. petronius
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  43. 2018 - Introductory Coin Il 14 dicembre 2018 è stata emessa una moneta introduttiva dell'intera serie, non legata ad alcuno Stato. La moneta rende omaggio al presidente George Washington, che ha rilasciato il primo brevetto statunitense a Samuel Hopkins di Philadelphia, il 31 luglio 1790, per aver sviluppato un processo per produrre potassa, un ingrediente usato nei fertilizzanti. Il rovescio, disegnato da Donna Weaver e inciso da Renata Gordon, le cui iniziali compaiono sulla moneta, mostra la firma di George Washington e il disegno stilizzato di alcuni ingranaggi, che rappresentano l'industria e l'innovazione. E' completato dalle iscrizioni UNITED STATES OF AMERICA - AMERICAN INNOVATORS - SIGNED FIRST PATENT. Tiratura di 700.500 esemplari per Philadelphia e 680.525 per Denver, tutti con finitura FDC, mentre a San Francisco sono state coniate 206.886 monete con finitura proof su entrambe le facce, e 74.836 con finitura proof solo al rovescio. petronius
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  44. Buongiorno. Non ho informazioni particolari, ricordi o foto ma Le posso consigliare di leggere quanto scrisse @elledi sulle 20 lire 1908 nel suo libro "Stato e Collezionismo. Indagine sulla numismatica" (pg. 406 e ss.) Un saluto cordiale
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  45. Perchè questo sarcasmo? se proponi una questione in un forum dove ci sono persone gentili ed educate che ti rispondono (e nessuno di noi lo fa per lavoro, sottolineo, ma impiega qualche tempo della nostra giornata per dare risposte), non capisco come mai se non ottieni la risposta che vuoi tu - e mi pare evidente sia così - ti arrocchi. A me non cambia la vita, e nemmeno a tutti gli altri che hanno argomentato per farti capire che quello che hai non è NUMISMATICA, dopodiché se riuscirai a farti una pizza con quei gettoni ben venga. Ma visti i toni, dovresti (anzi credo tu lo abbia già fatto) rivolgerti a canali diversi da questo forum, per esempio i vari gruppi di FB. Un forum serio e autorevole come questo credo sia fatto per altre intenzioni che non siano capire se dei gadget turistici valgano 0, 1 o 20. Quindi, non me ne volere, devi ritenerti fortunato ad avere avuto decine e decine di risposte. Parlaci piuttosto di altre monete se ne hai o di cui sei curioso, vedrai che in questa comunità ci sono centinaia di persone che per il puro piacere della NUMISMATICA ti potranno aprire un mondo.
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