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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/06/20 in tutte le aree

  1. Posto anche la mia, presa in un'asta e classificata SPL/FDC (secondo me un pelo meglio :P) Aggiudicata a 328 diritti e spedizione inclusi
    4 punti
  2. Leggo oggi sull'edizione online di Cronaca Numismatica la nascita di un nuova realtà commerciale: Rimoldi Numismatica. https://www.cronacanumismatica.com/rimoldi-numismatica-monete-arte-e-storia-a-tutto-tondo/ Incuriosito controllo: il titolare è Antonio Rimoldi @anto R, giovane e preparato, da molti anni una promessa del forum lamoneta.it per la monetazione medievale e pontificia antica! Iscritto al corso di Laurea in Storia, socio SNI, pubblicista e divulgatore (ricordo il libro per ragazzi: La Numismatica che avventura, scritto con Magdi Nassal, anche lui un giovane numismatico rampante del forum). E' da un po', purtroppo, che non si fa più vedere "da queste parti" (oltre un anno) ma egoisticamente confido sempre che riappaia per deliziarci con qualche monetina o qualche succosa discussione. Tanti auguri per questa impresa!
    3 punti
  3. Mi dispiace ma forse dovrebbe rileggere con più attenzione l’intera discussione, compresi i miei post. Mi vedo costretto a ricapitolare i concetti da me espressi perché così sembra che io stia suggerendo di acquistare da privati una moneta antica come se si trattasse di una bottiglietta di minerale. Non è così. Tutto è partito dal quesito se il certificato di lecita provenienza sia OBBLIGATORIO PER LEGGE anche nelle compravendite tra privati: la mia risposta è stata NO. Non lo dico io ma il codice dei beni culturali (e stiamo dando per scontato, tra l’altro, che la moneta oggetto di compravendita sia sottoposta alla disciplina ivi contenuta). Ho aggiunto, poi, che il fatto che la legge non prescriva nella compravendita tra privati il certificato in questione NON esclude che un acquirente avveduto (e quindi dotato di BUON SENSO), ESIGA dal venditore una dichiarazione di contenuto equipollente al certificato di lecita provenienza e copia di tutta la documentazione attestante la legittima circolazione della moneta nel tempo (fatture, ricevute, foto ecc.). Ma che succede se il venditore (privato) si rifiuta o non è in grado? La legge glielo impone? La mia risposta è NO. Che possibilità ha allora l’acquirente? 1. Rinuncia all’acquisto (STRADA ASSOLUTAMENTE PREFERIBILE); 2. Acquista ugualmente esponendosi al rischio di commettere un reato e incorrere in tutti i guai connessi (opzione sconsigliata, ovviamente). Come vedete stiamo dicendo la stessa cosa ma con la differenza che mi sono permesso di puntualizzare che non c’è norma di legge che imponga al venditore privato di fornire la certificazione di cui parliamo. Documentazione che, in ogni caso, ha quale unico scopo (sia che si acquisti da privato che da professionista) quello di agevolare l’onere della prova (che può essere offerto comunque anche con altri mezzi) nell’ipotesi in cui venga contestata l’illecita provenienza della moneta acquistata e successivamente rivendicata dallo Stato. Mettiamola così: il buon senso, in questo caso, sopperisce a una lacuna di una legislazione che, pur prevedendo serie consegue per un acquisto incauto, nessuna prescrizione fornisce in merito alle cautele da adottare quando si compravende tra privati. E allora va pure bene dire che quando si compra da privato è OBBLIGATORIO farsi rilasciare tutta la documentazione dal caso a patto, però, che non si dica che detto obbligo sia codificato (ed è solo questo che stavo cercando di sostenere: l’assenza di codificazione). Spero di essere riuscito a spiegarmi questa volta. E mi si dica pure che non si condivide (argomentando) ma non che sono confuso... è una affermazione che trovo poco edificante. Vi prometto che ho chiuso davvero e non vi tedio più. Saluti
    3 punti
  4. La fattura che ha rilasciato la casa d’asta, se di casa d'asta si tratta,è titolo sufficiente per non incappare nel reato di incauto acquisto o ricettazione , ma non è titolo che garantisca la lecita provenienza in maniera assoluta. Ricordiamoci che dovrebbe essere lo stato a dimostrare che il bene NON lo è , ma invece, all’italiana , alla fine la presunzione di appartenenza alle cose statali fa si che sia l’accusato a dover dimostrare che lo sia. Di solito però, a meno che non si incappi in un magistrato o sovrintendente talebano e squilibrato, la presenza della fattura di acquisto da asta pubblica è titolo più che sufficiente anche dal punto della liceità del possesso. Tra privati è un po più complicato, perché non essendo una pubblica vendita, bisogna che chi vende si assuma la responsabilità di quanto ceduto, compilando nei termini un atto di cessione, per poi essere chiamato, in caso di contenzioso con l’autorità , a dimostrare dove ha acquisito il bene ceduto e a che titolo lo ha acquisito...e così via a marcia indietro. In ogni caso , tra privati, va sempre compilata una cessione di beni, in cui ci devono essere gli estremi completi per l’identificazione degli attori e la fotografia del bene ceduto, .....stessa cosa vale per gli acquisti da commerciante in cui lo stesso deve rilasciare una fattura o una ricevuta fiscale con i dati dell’acquirente e del venditore e l’identificativo univoco del bene, meglio se schedato fotograficamente... altri tipi di documenti di acquisto( scontrini e ricevute di vario genere) sono senza valore legale per le monete antiche. E buona norma anche, se si acquista da un commerciante, verificare che abbia una licenza specifica per la vendita di monete antiche ( rilasciata dalla questura ex art 128 TULPS ) e non una licenza generica da rigattiere o antiquario o per beni usati .....altrimenti l’acquisto non è tutelato nei confronti della legge
    3 punti
  5. Sempre per rimanere in tema delle bellezze del Regno- Repubblica posto una altra meraviglia "Barbetti" presa qualche tempo fa. Decreto 31 marzo 1943 Stato QFDS R2
    2 punti
  6. @enriMOE' decisamente migliore che in foto, i fondi sono speculari e freschi, le mie foto in questo caso non le rendono giustizia (ma quelle del catalogo d'asta erano nettamente peggiori ) Posto delle immagini più grandi che permettono di apprezzare gli innumerevoli dettagli di questo scudo
    2 punti
  7. Ciao, giusto perché ritengo che più monete si vedono più ci si fa un'idea, ti allego due esemplari per confronto, il primo passato da Varesi e il secondo da InAsta. Buona collezione!
    2 punti
  8. Eccone un'altra del giro d'Italia ,quanta neve c'era
    2 punti
  9. Buonasera Dalle foto direi proprio di sì, ed anche abbastanza esteso. Se si intervenisse, immagina che sotto le zone colorate ci troveresti un piccolo avvallamento del metallo, che si aggiunge ad un’area estesa già precedentemente trattata, e secondo me neppure col dovuto modo. il buon @ZuoloNomismaha giustamente citato l’appeal della moneta che ne risulta compromesso. Per queste zecche, molto problematiche dal punto di vista tecnico, è importante destreggiarsi dovutamente tra questi difetti, quindi saperli riconoscere riveste un ruolo di primaria importanza nella scelta in fase di acquisto. Monitora le aste ed attendi pazientemente il pezzo giusto. Le belle monete molte volte non si cercano... si aspettano!
    2 punti
  10. Comunque qualche esemplare del XIV secolo vorrei farlo vedere singolarmente. Questo è il denaro scodellato di Andrea Dandolo. Effettivamente la lettura diventa un po' più difficile. Comunque si vede bene la croce seguita da un globetto. Poi è possibile vedere la A e subito dopo una pallida N. Poi non si vede nulla e a ore 6 c'è di nuovo una A seguita da una N. Infine le ultime tre lettere formano la parola DVX e si chiude con un globetto. Quindi la legenda completa è + (globetto) AN DAN DVX (globetto). Al rovescio S MARCVS. Rif.: Zub - Luciani 20.11 Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  11. .... ma giuridicamente se la cessione non ce l’ha , tocca a lei dimostrare che non ha fatto ciò di cui l’accusa la imputa . Poi lei lo chiami come vuole, per me è un obbligo giuridico di fatto ....non sarà codificato all’origine , ma nei fatti lo diventa
    2 punti
  12. Buongiorno a tutti, Alberto @Litra68, complimenti mi piace la tua 56. T allego la foto del taglio della mia. Saluti Raffaele
    2 punti
  13. E per rimanere indirettamente in tema aggiungerei un esempio di schede prodotte da industrie militari. Che io sappia gli unici esempi esistenti di questa categoria sono quelle prodotte per la Danimarca dalla francese Sagem, che si occupa di elettronica militare e oggi fra parte del gruppo Safran. Cosa faceva la Sagem fra una scheda telefonica e l'altra? Mi ricordo che si era messa a produrre anche cellulari, ma il suo campo è l'elettronica militare. La sorta di UFO che vedrete volare nel video è un esempio di macchina realizzata col suo determinante contributo: il nEUROn, un prototipo di UCAV (aereo telecomandato da bombardamento) realizzato in collaborazione da alcuni stati dell'UE (Francia, Italia, Spagna, Svezia e Grecia) con un piccolo contributo aggiuntivo svizzero.
    2 punti
  14. Buonasera, con l'avvento degli smartphone fa sorridere la funzionalità decantata sulla scheda telefonica riguardo all'avviso di chiamata, all'epoca comunque una piacevole e utile innovazione. Saluti Alberto
    2 punti
  15. Concordo con quanto detto da @aemilianus253 eccezion fatta per la datazione, che secondo me va dal XIII al XIV secolo.
    2 punti
  16. Qualche tempo fa ho avuto l' occasione di inserire in collezione il cartoncino oltre le monete sfuse piuttosto comuni della Sede Vacante del1939
    1 punto
  17. Vi propongo la mia coppia di "Aquile rovesciate". Le foto non sono un granché, ma a mia discolpa sottolineo che le feci tempo fa quando ancora stavo prendendo le misure con le apparecchiature.
    1 punto
  18. Lascia perdere, nemmeno tanto per la deturpazione causata dalla corrosione, ma perchè quello è cancro, probabilmente già trattato nelle zone dove non è presente il verde, ma che sta uscendo ancora. E' una moneta che dovresti continuamente curare e monitorare, ma che può solo peggiorare. Meglio comprarne una diversa, magari anche meno bella come rilievi, ma sana.
    1 punto
  19. Sarebbe interessante saperlo... proverò a fare una ricerca Per curiosità ho pesato quello che ho in collezione e sebbene sia in conservazione VF-XF è di peso superiore al peso attribuito nei cataloghi per questa moneta: pesa g. 8,81 Saluti
    1 punto
  20. Lanfranchi di Lari (Pisa)? Solo un'ipotesi! https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwjE5q3U2O3pAhUQuIsKHRwTCSwQFjAAegQIFhAB&url=https%3A%2F%2Fit.wikipedia.org%2Fwiki%2FLari_(Casciana_Terme_Lari)&usg=AOvVaw0S48aRB0CFhamQ9MG4oS3j https://it.wikipedia.org/wiki/Lanfranchi
    1 punto
  21. @ZuoloNomisma e @ilnumismatico hanno fornito due eccellenti risposte. Personalmente, anch'io ti sconsiglio caldamente di procedere nell'acquisto. Quella corrosione, oltre ad essere poco piacevole da un punto di vista estetico, sembrerebbe effettivamente compatibile con un cancro del bronzo. Dunque, col passare del tempo potrebbe addirittura peggiorare... Tra l'altro, gli epicentri del cancro (stando alle foto) sembrerebbero essere tre: due al dritto, di cui uno particolarmente esteso ad ore 3 ed un possibile focolaio ad ore 8 (a livello della "O" di Alfonsus); uno al rovescio (sotto la zampa dell'aquila). Perciò, credo sia difficile anche intervenire per risolvere il problema. Fabrizio (ilnumismatico), inoltre, ti ha dato un secondo valido consiglio: non avere fretta nell'acquistare. Internet offre potenzialità immense e ti consente di vedere monete in vendita da case d'aste, privati (eBay) e commercianti sparsi in tutto il mondo. In questo modo puoi ampliare notevolmente la gamma di opzioni possibili. Ovviamente manca la comodità di guardarsi la moneta in mano dal negoziante di fiducia e di averla in pochi minuti già nella propria collezione ma credo che i vantaggi superino di gran lunga il "sacrificio dell'attesa". D'altronde, come diceva la celebre pubblicità, l'attesa del piacere è essa stessa il piacere! ?
    1 punto
  22. Buona sera. Posto le mie. Purtroppo penalizzate dall'immagine scanner. Gabriella. Ps. Immagini invertite sopra e sotto la prima corrisponde alla terza. Braccio e mano rami lunghi ci sono (NON CI SIAMO CON LE IMMAGINI!)
    1 punto
  23. Molto significativa questa! Da molti anni la corsa rosa é costretta a ridurre i kilometri in salita sullo Stelvio e sul Gavia proprio a causa neve, presente già dal mese di maggio
    1 punto
  24. Buona sera.Bello il rovescio del 76 sembra quasi un'altra moneta rispetto al dritto(forse immagine). Concordo con gli altri sulla conservazione tranne appunto sul rovescio del 76 che è per me un poco meglio . Per quanto riguarda la valutazione tenga monitorata l'asta InAsta n. 88 dove ai lotti 1791 1796 1797 ci sono monete analoghe alle sue. Cordialità Gabriella.
    1 punto
  25. Chissà, forse un giorno qualcuno troverà in qualche archivio, nella polvere, un vecchio documento che getti luce su questi misteri.
    1 punto
  26. Buon pomeriggio, @Raff82, sulla mia Piastra del 56 è meno evidente la rigatura rispetto al tuo esemplare che mi piace molto. A proposito del 1856 vorrei riproporre la mia mezza Piastra (prima volta in questa discussione) devo dire che anche le mezze piastre hanno il loro fascino, in collezione ne ho solo 2 al momento, se riesco più in là mi piacerebbe prendere una del 38. Come al solito scusate per le foto, quelle potrei migliorarle, mentre sulla conservazione posso fare ben poco. Ad ogni modo è un pezzo che mi da molta soddisfazione e tanti pensieri, ovviamente pensieri curiosi.. ? Saluti Alberto
    1 punto
  27. Ciao, personalmente in tutta sincerità lascerei stare... In questo caso non si tratta di semplice ossidazione, ma di vera e propria corrosione del metallo che oltre ad aver rovinato la moneta, azzerano a mio avviso completamente il suo appeal. Insomma "non ti curar di lei, ma guarda e passa" Michele
    1 punto
  28. Oggi posto questa che fa parte di una serie di cui ne ho altre 3 ma non credo che sia completa.. Telecom Italia sponsor ufficiale del giro d'Italia, con una bella immagine in bianco e nero dell'epoca
    1 punto
  29. Ciao Sandokan,si hai ragione..le mie son tutte trovate in cabine quando andavo al mare,alcune scambiate con amici,molte altre me le portava un amico di mio zio che non ricordo che lavoro facesse ma possedeva una chiave per aprire i raccoglitori di schede usate..
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  30. Quella monetina è rara ed anche ricercata. Purtroppo lo stato di conservazione non è il massimo, ma un certo valore lo ha.
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  31. Io. Ho ordinato e pagato le divisionali FDC e FDC con 5 euro, ma ancora nessuna notizia della spedizione.
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  32. Ciao, è un gettone da gioco, possibilmente anni '70 qui trovi la scheda: https://en.numista.com/catalogue/pieces183244.html
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  33. @Poemenius Ti ringrazio, sei stato molto chiaro, come sempre. Buona giornata Stilicho
    1 punto
  34. Si va bene, ti hanno mandato il classico messaggio dove ti dicono che la tua richiesta verrà presa in carico, poi dovrai aspettare quella più importante dove ti mandano il tuo codice cliente. @thomasleo ok che questo è un forum ed è normale fare domande, però ti chiedo di utilizzare anche il tasto "cerca" o metterti a leggere sezione per sezione le varie discussioni (di S.M. e VA ce ne sono un'infinità). Anche perchè la discussione è stata aperta con delle domande ben specifiche a cui hai ottenuto ampie risposte. Volete intraprendere un percorso "commerciale" ed è da un certo punto di vista lodevole la vostra iniziativa, ma dovreste mettere lo stesso impegno ed anche qualcosa in più nella "ricerca" alle vostre domande, a me sembra che comincia a diventare una sorta di pappa pronta.
    1 punto
  35. Rieccomi @Ranbel, non nego per carità che tu possa avere ragione. Il Giano che vedo è piuttosto chiaro nella faccia che guarda a destra, nella sinistra mi sembra di vedere la parte dei capelli, il resto purtroppo è confuso ma il disegno da quel lato mi sembra simmetrico, fin giù al collo. Nella testa di un Ercole a ds non capirei invece quell'avvallamento centrale verticale. Che dire, questa è la mia impressione.
    1 punto
  36. Buonasera, mi sembra di vedere Roma Repubblica, asse con Giano bifronte e prua di nave (il rovescio va ruotato di 90°+90°). Se così fosse, si tratterebbe di emissione dell'asse semiunciale, inaugurata dalla legge Plautia-Papiria dell'89 a.C. (monete battute in genere a Roma, con l' asse di peso oscillante tra i 13 e i 9 grammi). prua Aspettiamo però altri pareri HIRPINI
    1 punto
  37. Io ne ho 3 di diverso tipo della serie della prima che hai postato..quella non ce l'ho..eccole
    1 punto
  38. Invece qui abbiamo un Bertuccio Valier. S.M.V. BERT VALER
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  39. ? Non hai fatto i conti con le volpi. Il primo è un Antonio Prioli. Si vede la A iniziale e la R finale. S.M.VE ANT PR.
    1 punto
  40. Israele, scoperta megalopoli di 5 mila anni fa: "È la New York dell'età del Bronzo, e riscriverà la storia" Trovata scavando a nord di Tel Aviv, l'antica En Esur sarebbe il più grande insediamento mai riportato alla luce del Paese e destinato a "cambiare per sempre ciò che sappiamo delle prime urbanizzazioni in tutta l'area" Una città antica 5 mila anni, della prima età del Bronzo, perfettamente urbanizzata. L'antica città di En Esur, è stata portata alla luce dagli archeologi israeliani durante gli scavi per un progetto autostradale vicino a Harish, città a 50 chilometri a nord di Tel Aviv. Secondo quanto è stato anticipato, si tratta di una "città cosmopolita e pianificata" che risale alla prima età del Bronzo (fine del quarto millennio a.C.). Copriva 65 ettari e ospitava circa seimila persone. I ricercatori dicono di aver scoperto anche un insolito tempio rituale, con ossa carbonizzate di animali, offerte sacrificali, la riproduzione di un volto, frammenti di ceramica, strumenti di selce e vasi di pietra. È una scoperta che potrebbe cambiare tutto quello che sappiamo sul primo periodo in cui le popolazioni rurali iniziarono ad organizzarsi in contesti urbani. "È molto più grande di qualsiasi altro sito noto nella terra di Israele e fuori, in Giordania, Libano, Siria meridionale", ha dichiarato il co-direttore dello scavo dr. Yitzhak Paz. "Questa è una città enorme, una megalopoli della prima età del Bronzo, dove migliaia di abitanti si guadagnavano da vivere con l'agricoltura e commerciavano con regioni diverse, persino con culture e regni diversi della stessa area... Questa è la prima New York del Bronzo della nostra regione, una città cosmopolita e pianificata", hanno dichiarato i direttori degli scavi Itai Elad, Paz e la dottoressa Dina Shalem, si legge sul Times Of Israel. Gli scavi sono stati effettuati negli ultimi due anni e mezzo, finanziati da Netivei Israel - la National Transport Infrastructure Company Ltd. Hanno partecipato oltre 5 mila studenti delle scuole superiori e volontari della zona. Situata vicino a Wadi Ara, vicino a due sorgenti d'acqua, nel distretto di Haifa, nel nord di Israele, secondo Paz, la città sorgeva su un terreno fertile e adatto all'agricoltura e vicina a importanti rotte commerciali centrali. L'antico insediamento conteneva edifici e aree pubbliche e private, strade e vicoli ed era circondato da un muro di fortificazione. "Lo scavo in questo sito ha rivelato due insediamenti principali", ha spiegato Shalem. "Il primo ha circa 7mila anni. È un insediamento agricolo molto grande. Duemila anni dopo, un altro insediamento divenne una delle prime città conosciute in questa zona del mondo". https://www.repubblica.it/esteri/2019/10/06/news/israele_scoperta_citta_antica_5000_anni-237840912/
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  41. Fonte per esperienza diretta mia in una filiale della Banca d'Italia e di conoscenti che si sono trovati nella stessa condizione, nonchè la spiegazione del cassiere sportellista, infatti nella ricevuta è stato apposto non un semplice "danneggiata", ma "mancanza dell'ologramma", pur essendo la banconota al 70/75%. La commissione si è espressa favorevole e dopo circa 40 giorni mi hanno accreditato 20 euro sul conto (avevo lasciato anche l'iban). Nel vari link non è specificato, serve per contrastare il fatto che ognuno potrebbe trattenere quella parte per usi fraudolenti (potete informarvi presso una qualsiasi filiale della BI. Ad ogni modo anche se si possiede il perfetto 50% (può capitare) si può presentare, viene in ogni caso accettata per la verifica (con poche speranze di rimborso) se è inferiore al 50% la restituiscono ed invitano a cercare eventuali altri pezzetti della stessa banconota che possono essere rimasti a casa per poter comporre qualcosa che superi la soglia del 50%. ps: dai link Le banconote danneggiate o mutilate che non possono essere cambiate a vista presso le Filiali della Banca d'Italia perché sussistono dubbi sulla loro rimborsabilità sono spedite all'Amministrazione Centrale. Qui le banconote sono esaminate da una apposita Commissione di esperti che decide sulla loro rimborsabilità. Quello che manca nelle varie informative al pubblico su come cambiare le banconote danneggiate sono i vari "dubbi" che determinano la loro non immediata rimborsabilità, saranno sicuramente norme interne, in buona sostanza tra questi "dubbi" ci sarà la mancanza totale dell'ologramma (ho saputo che la mancanza parziale dell'ologramma non da luogo a dubbi).
    1 punto
  42. Ho provato a girare l'immagine. Si legge S(igillum) LAFRACHI D'LARIRA. Qualcuno mi corregga. Chi possa essere questo Lanfranco di Larira (?), sempre se ho letto bene, lo ignoro. Bisogna vedere l'area di provenienza dello stesso. C'entra ad esempio la zona del Lario? Come epoca, la butto lì, ma sarò quasi certamente smentito, proporrei il XV/XVI secolo. Mi auguro che altri riescano ad intervenire, correggendomi.
    1 punto
  43. Grazie! Devo dire che ho avuto la grande fortuna di ereditare da ragazzo dai miei nonni un gruzzolo molto consistente (più di 1000 monete tra api, spighe, 20 centesimi esagono, 20 centesimi Libertà librata, 5/10/20 e 50 centesimi impero) di spiccioli nel regno già divisi in rotolini di carta di giornale per tipo e contati. Suppongo gli incassi in spiccioli di un cinema che possedevano ma non saprei in realtà di preciso da dove venissero. Visto che i miei nonni erano romagnoli circolavano anche molte monete di San Marino da quelle parti e ho avuto quindi la fortuna di trovare accanto ai molti 10 e 5 centesimi spiga anche due rotolini di pezzi da 10 e 5 centesimi di San Marino in varie conservazioni per tutti gli anni della serie anni '30.
    1 punto
  44. Ungheria, 5 pengo 1938, celebrativa di Santo Stefano, Re di Ungheria
    1 punto
  45. Ciao! Per non parlare delle difficoltà di corredare la catalogazione della moneta con una buona fotografia, che sia cioè sufficientemente grande e chiara. Impresa improba per monetine così piccole, salvo possedere degli strumenti adeguati. In genere io mi avvalgo dello scanner presente nella stampante (escludendo le monete più piccole che gestisce con difficoltà), sapendo che il risultato è così, così ... appena sufficiente; ho visto che tanti amici usano il cellulare (per non parlare di chi ha strumenti specifici) ed il risultato mi è sempre parso più che buono ed allora ho provato anch'io. Ho provato a fotografare tempo fa un doppio bagattino a nome di Francesco Erizzo, volete vedere il risultato? La prima foto (tagliata) è, a mio vedere, accettabile; il cellulare ha messo a fuoco automaticamente la moneta e ciò mi ha consentito di scattare. quando si è trattato di fotografare il verso, pur rispettando la medesima distanza tra il cellulare e la moneta, quest'ultima non è stata messa a fuoco e non c'è stato verso, nonostante abbia provato più volte, anche spegnendo e riaccendendo il cellulare. Cellulare "pattone"? Non so, è un Samsung ..... ma il risultato è questo. e quando hai la tecnologia contro .... è meglio desistere. saluti luciano
    1 punto
  46. Conoscevo il primo proprietario, poi dove è andata, poi alla Ranieri, poi un secondo proprietario, poi alla Nomisma..... e poi so dov'è.....? Diciamo che sulle Napoli non mi sfugge quasi Nulla.... @gennydbmoney?
    1 punto
  47. ...questo è il quadretto completo..... anche se ne manca 1 (uno), al quale sto dando la "caccia"... Vediamo se qualcuno indica quale... ?
    1 punto
  48. Inserisco gli anni mancanti.....della mia collezione.....che sono poi quelli più Rari.
    1 punto
  49. Circoscrivere troppo l'area geografica di origine di questo tipo di dracma imitativa credo sia un errore. Questa dracma tipo alfa secondo gli studi di A. Pautasso e E. Arslan secondo me i più autorevoli in materia, è una delle primissime emissioni imitative della dracma massaliota, e darà il via ad una vastissima tipologia di monete celtiche peculiari del nord Italia.
    1 punto
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