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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/31/20 in tutte le aree

  1. Chiedo scusa per l'off topic (temporale ma non geografico), ma ci tenevo a pubblicare anche una moneta a cui tengo tanto. 50 Centesimi ossidionali battuti a Palmanova (UD) per Napoleone nel 1814 con mezzi di fortuna in un casale all'esterno delle mura palmarine (il metallo effettivamente è una lega prodotta con molti oggetti di uso comune). Su questa moneta - e sulla sua sorella da 25 centesimi esistente forse come prova in un unicum al museo di Udine (da cui il buon Walter Muschietti aveva tratto il calco in gesso negli anni '80) - si è scritto molto. Come tutte le monete ossidionali, ha un suo fascino particolare, evidente anche nelle N retrograde e nel puntino del compasso sotto CENT, una realizzazione grezza ma efficace. Il mio esemplare ha pure una perizia Emilio Tevere, da cui l'ho tolta ma che conservo con affetto.
    6 punti
  2. Non sono finora intervenuto se non per sottolineare l'arguto post di Fabrizio, che molto attentamente ha smascherato una mistificazione. Vorrei comunque sottolineare un paio di aspetti non strettamente numismatici e forse collaterali, ma a mio avviso molto rilevanti: 1) che sul forum si parla talora senza avere consapevolezza di quel che si dice. Anche tu caro @Devant81, cosa volevi dire con voi l'avreste pulita? Si sta parlando di post-fake che partono dalla rielaborazione di una vecchia foto postata a suo tempo da Renato (moneta non patinata), si mostra com'è ora la moneta (patinata) spiegandone le vicissitudini, ed è chiaro che nessuno ha pulito niente, anche perchè la foto del #100 non è coeva, semmai manipolata. Intervenire dicendo qualcosa presuppone di conoscere la questione, o almeno di aver letto con attenzione la discussione. Questo però è un problema di tanti "Social" in cui ad un certo punto per la fretta di voler dire qualcosa prima degli altri nasce la confusione avendo parlato a sproposito, ed è anche il perchè vari lamonetiani esperti, e che avevano veramente qualcosa da dire, tacciono o hanno abbandonato il forum. 2) Perchè mai qualcuno dovrebbe postare qualcosa di così particolare spacciandolo per suo? E non si tratta solo di usare foto d'altri ma di manipolarle con un programma di fotoritocco (o simile) per cercare di non farla riconoscere. Questo è "dolo" e non "colpa" nel linguaggio giurisprudenziale, e trovo che quanto scrivono @r.tino (#142: i like) e @cabanes (#150: la fantasia quando non c'è più niente di interessante da dire) siano le sole possibili spiegazioni, tristi e avvilenti per chi crede che comunque il forum sia un occasione per crescere e confrontarsi (numismaticamente parlando).
    6 punti
  3. Bene. Vedo che siamo tutti d'accordo... Che ne dite di ripartire dall'inizio? Cioè dall'inizio del Regno con due bei 5 Centesimi del 1861 (anche questi postati tempo fa). Manca quello di Napoli che ho in pessime condizioni (non ho ancora trovato quello che mi soddisfi), per cui invito un volenteroso a postare il proprio in buona conservazione per completare il trittico.
    5 punti
  4. Ecco una variante curiosa. Zecca di Aquileia, patriarca Filippo d'Alencon (1381-1387). Il dritto è lo stesso del denaro postato da @ottone al post n. 239 con la legenda + FILIPVS (rosetta) CARDINALIS. La variante è al rovescio dove possiamo leggere + RI(AR)ChA (rosetta) AQVILENSIS. Ora chi sarà il Riarca di Aquileia? Ovviamente non esiste. Quindi è un errore o una svista? Nemmeno. Il problema è che questo rovescio era stato preparato per un altro conio di dritto sul quale la legenda è + FILIPVS CARDINALIS PAT. La prosecuzione era RI(AR)ChA formando così PATRI(AR)ChA, ovvero la titolatura completa. E' probabile che il conio del dritto si fosse rotto e quello del rovescio venne usato con altri coni di dritto non perfettamente compatibili come in questo caso. Arka Diligite iustitiam
    4 punti
  5. @Artax, @Numi 62....La numismatica medievale siciliana è tra le più complesse d'Europa e necessita di competenze vastissime per poter penetrare adeguatamente i suoi segreti, tante civiltà diverse si sono incontrate in quest'isola al centro del Mediterraneo ed hanno lasciato i loro segni anche, e spesso soprattutto, nelle monete, non è un caso che tra gli studiosi che si sono occupati di monetazione siciliana medievale vi siano molti stranieri, un esempio per eccellenza è Philip Grierson, autore, tra i tanti studi, insieme a Lucia Travaini del fondamentale volume del Medieval European Coinage dedicato all'Italia meridionale, ma anche Paul Balog, grande esperto di numismatica islamica ed autore di saggi importanti proprio sulle monete oggetto di questa discussione, ed attualmente un contributo molto importante alla miglior conoscenza della monetazione siciliana di epoca bizantina lo sta dando Vivien Prigent. Ma una studiosa siciliana di grande valore, esperta nelle monete siciliane del periodo islamico, è Maria Amalia De Luca, di cui voglio segnalare due contributi fondamentali sull'argomento, il primo è un prezioso saggio che riassume la storia della monetazione islamica in Sicilia durante le dominazioni Aghlabita e Fatimita, è contenuto nel secondo volume dedicato al periodo bizantino e islamico della magnifica opera edita dalla Epos sulla storia di Palermo, purtroppo incompiuta ma comprendente il periodo antico e quello medievale. Il saggio in questione è ottimo per introdursi nel migliore dei modi in argomento, di grande ausilio sono anche le pregevoli schede dedicate a ciascun tipo monetario coniato dai vari emiri e califfi sull'isola e corredate di trascrizioni e spiegazione delle legende. L'altra opera di questa studiosa, direi a dir poco fondamentale sull'argomento, è il catalogo delle monete cufiche presenti nella collezione della biblioteca comunale di Palermo, questa famosa collezione fu a suo tempo già trattata dal benemerito Bartolomeo Lagumina in una pregevole opera, poi successivamente venne fatta oggetto di un'ulteriore pubblicazione da Sapio Vitranio, un'opera questa non esente da errori ma meritevole a mio avviso per il corredo illustrativo con ottimi ingrandimenti fotografici delle monete. Tuttavia il catalogo prodotto dalla De Luca è davvero un'opera di alto livello scientifico con tutte le monete ottimamente descritte ed illustrate con fotografie nitide, purtroppo è anche un volume molto difficile a reperirsi e piuttosto costoso, ma si può ovviare attraverso l'ausilio delle biblioteche.
    4 punti
  6. buon pomeriggio. posto questo interessante coronato di Ferrante df'Aragona,zecca di Napoli, Jacopo Cotrullo zecchiere, croce potenziata- ritratto adulto del Re.Moneta ritenuta comune
    3 punti
  7. Ci sarà senz'altro (ce ne sono sempre)... ma se nell'attesa tornassimo alle monete? Che ne dite di questi quattro palanconi?
    3 punti
  8. Una scheda dedicata a Martin Luther King, assassinato più di venti anni fa e purtroppo da allora poco sembra essere cambiato per quanto riguarda il razzismo negli U.S.A. verso gli afroamericani. La Seconda Scheda è dedicata alla nostra Marina Militare.
    3 punti
  9. Buongiorno, non vorrei scoraggiare il nostro @Sergio Gr, ma la fattura di questa moneta, in particolare della prua, mi sembra un po' troppo grossolana, quindi dubbia. Anche il metallo mi lascia perplesso. Spero sinceramente di sbagliarmi, resto in attesa di altri pareri. HIRPINI
    3 punti
  10. oltre alla serie cinquantenario mi affascina molto la serie re eletto, proprio per l'incisione del dritto.. peccato che sarà difficile da completare per ovvi motivi?
    3 punti
  11. buongiorno. In questa sezione, vorrei raccogliere i nostri gigliati,monete universalmente riconosciute ed apprezzate per un lungo periodo. Inizio col postare un gigliato postumo a Roberto,di modulo largo e lettere grandi
    2 punti
  12. Segnalo l'uscita del n. 362 di Panorama Numismatico Questo il sommario: Curiosità numismatiche – Pag. 3 Roberto Diegi, Gli aurei da Galba a Domiziano. Finita la dinastia Giulio-Claudia inizia una nuova Era – Pag. 11 Lorenzo Bellesia, La monetazione di Ancona nel Quattrocento – Pag. 17 Stefano Di Virgilio, Monete e medaglie italiane del Gabinetto Numismatico di Dresda,XXV inserto – Pag. 24 Alberto Castellotti, Conte di Pavia e duca di Milano – Pag. 41 Roberto Reynaudo, Sycees 銀 錠 – Pag. 43 Giuseppe Carucci, I rusi del 1895 – Pag. 45 Franca Maria Vanni, Una medaglia scatola a ricordo del Congresso di Vienna – Pag. 47 Emissioni numismatiche – Pag. 52 Ruggero Louvier, “Fides per quattuor saecula servata”. La medaglia per i quattrocento anni di appartenenza di Gorizia all’Austria – Pag. 53 Notizie dal mondo numismatico – Pag. 58 Mostre e Convegni – Pag. 62 Aste in agenda – Pag. 63
    2 punti
  13. I Balti sono una "popolazione" pressoché sconosciuta ai più, il nome stesso è artificioso, introdotto a metà del Xx sec da Nesselman e legato al nome latino del mar Baltico (mare Balticum), è servito a denominare un gruppo di popoli stanziati sulle sponde orientali dei mar Baltico che parlavano una medesima lingua. Oggi sopravvivono solo due lingue derivanti da questo ceppo : il lituano e il lettone (Balti centrali) . In passato esistevano altre tribù affini, I Prussi, gli Iatvingi e i Curi (Balti occidentali) e i Balti orientali che comprendevano un gruppo di tribù anonime con sede nelle regioni del Dniepr e dell'Oka. I Prussi e gli Iatvingi scomparvero nel XIII Sec distrutti e massacrati dall'ordine dei cavalieri Teutonici e i sopravvissuti inglobati nel XVII sec da tedeschi, Lituani e polacchi, mentre i Balti orientali finirono assorbiti dalle popolazioni Slave. Le origini di questa etnia sono dibattute, di origine indoeuropea pare abbia avuto le sedi originarie nell'area compresa tra Vistola e i fiumi Nemunas e Pripet, altri studiosi le collocano più a est. La prima età del ferro vede i Balti piuttosto in ritardo rispetto ai vicini Celti e Germani, infatti è datata come inizio all'Hallstatt D (550-400 a. C) e terminata nel I Sec a. C., espressione tipica del periodo è la cultura dai kurgan (da non confondere con i Kurgan degli Sciti) , tumuli di varia forma e dimensioni che caratterizzano l'epoca. Il periodo dell'influenza romana : con la nuova era il peso culturale di Celti e Germani si affievoli', sostituito da quello dell'"Imperium romano" che pur non avendo mai raggiunto politicamente le sedi dei Balti ne influenzò marginalmente le culture tramite scambi commerciali, incursioni reciproche e saccheggi. In questo periodo si svilupparono le culture di Przworsk e di Oksywie, la prima continuò a svilupparsi fino al V Sec, la seconda, su pressione di genti gote, divenne la cultura di Wielbark che origino'a sua volta la facies gota che migro' fino al sud dell' Europa. L'altomedioevo vide lo spostamento di etnie orientali verso l'Europa centrale provocando così un periodo di incertezza testimoniato dalla scomparsa di alcune culture e dalla diminuzione di necropoli e reperti relativi ad esse. Con la fase finale dell'altomedioevo e l'inizio del basso medioevo inizia un periodo di relativo benessere :i Prussiani, grazie alle influenze occidentali, migliorarono il loro status fino a creare una loro entità politica ma con la nascita degli stati polacco e russo la situazione degenero' fino a fa diventare l'area in questione preda dei due potentati, solo i feudatari Lituani trassero giovamento dall'ingerenza straniera grazie ad alleanze ed incursioni ad hoc. La situazione rimase fluida fino alla metà del XIII Sec quando la Chiesa, l'Ordine Teutonico e lo stato polacco determinarono la distruzione della cultura e la quasi scomparsa dell'etnia baltica occidentale. Naturalmente questo mio è un sunto molto molto stringato, chiunque desideri conoscere i particolari di un periodo piuttosto che di un altro non ha che da chiedere. Ad @ARES III : mi sembra di aver capito che il periodo di tuo interesse sia quello tardo bassomedioevale, se vuoi ti mando le foto delle pagine relative con tutti i perticolari. Adelchi.
    2 punti
  14. Non ho problemi a rispondere, dico solo questo: ringrazio quelli che mi stimano e sanno che sia per cultura, che per buon senso, non mi sarei mai appropriato di una moneta che non è mia. Gli altri, che magari non hanno mai letto un mio intervento, li prego cortesemente di fare un passo indietro, perchè siamo allo "sputtanamento" al limite della querela ( chiederei anche ai Curatori di cercare di calmierare questi insulti). Anche ai peggiori serial killer è concesso di difendersi. Molti di voi invece hanno già scritto la sentenza: colpevole per “millanteria” perchè semplicemente ha postato una foto che “sembra” la stessa di un' altra moneta, senza neanche la possibilità di potersi difendere e spiegare, perchè qualsiasi cosa uno possa dire, il plotone di esecuzione ha già deciso: millantatore e persona non gradita. Leggo anche: “ Si sentirà ancora Beppe?”. Non lo so, se volete mi cancello dal Forum, cosa che è già successa in passato a persone degnissime, che hanno contribuito a far crescere “ Lamoneta “ e sono stati attaccati ingiustamente. Non sono alla ricerca di “Like”, semplicemente volevo e voglio condividere la mia passione e cercare di dare un modesto contributo. La storia che ho scritto è vera, non posso però scendere in particolari “pubblicamente”, ma sono disposto a chiarire e fornire dettagli in MP ( qualche chiarimento l'ho già fornito privatamente a Fabrizio, @ilnumismatico che ha sollevato la questione e ringrazio per l'equilibrio e la pacatezza della risposta ). Non ho interessi commerciali, come invece ha qualcuno che mi ha pesantemente giudicato, e non sarei così fesso da postare una foto presa dal Forum e spacciarla per mia. Le monete girano, non basta una foto per dire che la moneta non è in possesso di chi l'ha postata, non hanno ancora inventato la prova del DNA per le monete! Pubblicamente posso solo dire che la mia foto è sicuramente antecedente a quella postata da R. nel Gennaio 2018 e anche a quella messa in vendita dal @r.tino nel listino 447 (penso ancora in corso ). Anche in questo caso le monete non hanno un pedigree e questo purtroppo è una mancanza. Ma lasciamo stare: per rispetto alle persone che fanno crescere veramente il sito, è mia intenzione non rispondere pubblicamente in questa sede, ho troppo a cuore l'unico angolo del Web dove si parla ( quasi sempre ) di numismatica, ho visto troppe discussioni degenerare. ( Come ho detto, per motivi di privacy, sono disposto a rispondere a chiunque esclusivamente in MP e raccontare qualcosa in proposito ). Saluti a Tutti Beppe
    2 punti
  15. Direi che è comprensibile. Anche per questo aspetto, secondo me, sarebbe il caso di finirla qui. Ne abbiamo già parlato abbastanza e ognuno credo abbia trattato le proprie dovute conclusioni in merito. Torniamo alle nostre benamate monete.
    2 punti
  16. Questa quadriga ha movimentato la domenica del Forum con un coup de théatre ... Mi sembra corretto aspettare una replica da parte dell'"imputato" in questa situazione quantomeno imbarazzante, prima di tirare le somme, anche se il "caso" lascia poco spazio a interpretazioni alternative... Mi sembra per altro che la maggior parte di noi posti le proprie di monete, osservando e commentando quelle degli altri o quelle passate in asta che qualche misterioso acquirente si è aggiudicato. Il gioco è quello. Il fatto che occhi particolarmente attenti e smaliziati vigilino nel forum per smascherare situazioni come, fino a prova contraria, questa (che in fin dei conti danneggia solo chi si lascia trasportare dal protagonismo), è una garanzia che il forum steso è vivo. Peccato per quanti, stanchi o disgustati, si sono ritirati da esso, specie se avevano qualcosa da dire. Anzi: proprio perché avevano ANCORA o FINALMENTE qualcosa da dire e da insegnare anche a chi è già avviato sul percorso numismatico oltre che ai novizi sarebbe stato meglio se fossero rimasti. Nel frattempo, in attesa di replica, il mio like rimane perché la moneta, leggermente lavata e chiusa, riaperta, riposata e infine ripatinata e custodita nelle mani di @r.tino che l'ha venduta è super, non ci sono storie.
    2 punti
  17. 2 punti
  18. E per finire, mio ultimo Grano. Grano Cavalli 12 1793 A. 12.P. @mariarosariaè stato un piacere partecipare alla tua discussione. Saluti Alberto
    2 punti
  19. Buongiorno! Oggi ho scoperto una figura storica del Medioevo… il Maestro d’Armi Fiore dei Liberi da Premariacco (1350 circa – ?), un maestro di scherma e schermitore italiano autore di un celebre trattato noto come Flos Duellatorum. Nacque a Premariacco, nei pressi di Cividale del Friuli, gastaldia di Cividale, patriarcato di Aquileia, compreso nel Sacro Romano Impero. Le prime notizie certe su di lui risalgono al 1384 e vengono dal suo testo, dove afferma di “aver iniziato gli studi in età giovanile” e di avere alle spalle “circa 40 anni di studio dell’arte della spada” per cui si ritiene che la data di nascita sia collocabile attorno agli anni immediatamente antecedenti il 1350. La data di morte invece è ignota. Fu rinomato Magistro di Scrima; fin dal Duecento venivano registrati Magistri d’Arme nella zona del Cividalese (1259 Magistro Goffedro scharmidor, 1295 Magistro Arnoldo scharmidor, 1341 Magistro Domenico, triestino domiciliato a Cividale, 1363 Magistro Franceschino (del fu geto di Rodolfo da Lucca – anch’egli residente a Cividale). Da ciò si deduce che Fiore fu solo uno dei vari Maestri d’Arme della zona; si recò presso varie corti nobiliari: Mantova, Padova, Pavia e Ferrara. Sono noti i nomi di alcuni dei suoi allievi. Nella città estense, per ordine del marchese Niccolò II d’Este, scrisse nel 1409 il trattato Flos Duellatorum (l fiore della battaglia). E’ uno dei primi e più famosi scritti dell’epoca nei quali sono insegnati i vari tipi di lotta e di scherma: divenne una pietra miliare nello studio della scherma antica. Sono giunte ad oggi tre copie: due conservate in USA (collezione Morgan e collezione Getty) e una terza in Italia (collezione Pisani-Dossi) di cui esiste solo la versione fac-simile. In realtà, il Flos duellatorum sembra non essere un unico manuale e si presente sotto due forme molto diverse, anche se i contenuti sono fondamentalmente gli stessi: la prima è una redazione in prosa, che appare nei manoscritti custoditi nei musei Getty e Morgan; la seconda è in forma poetica e l’unica copia in nostro possesso si trova nella collezione Pisani-Dossi. La stesura poetica sembra essere stata destinata alla libreria di Niccolò III, mentre quella in prosa, meno stilisticamente curata e molto più tecnica, sembra più appropriata all’insegnamento nelle scuole di scherma. Quest’ultima versione potrebbe essere stata realizzata da un allievo di Fiore sulla base dei manoscritti del maestro.
    2 punti
  20. Le monete circolate hanno anch'esse interesse numismatico poichè,oltre a far parte della storia e della Numismatica hanno una storia propria:chissà in quali tasche o in quali portamonete sono state;chissà in quali forzieri sono state,chissà in quali mercati sono state;chissà che viaggio hanno compiuto,chissà chi le ha tenute in mano;chissà su quale tavolo sono state posate,chissà in quali battaglie hanno preso parte insieme al proprio possessore e così via. La diatriba fra monete circolate e quelle in alta conservazione è come chiedere ad un bambino:"chi vuoi più bene?a mamma o a papà?" Ognuno cerca di collezionare in base a quelle che sono le proprie disponibilità economiche,in base a quello che è il proprio modo di concepire le cose ed il collezionismo,in base alla propria sensibilità,in base alla propria cultura. Salutoni odjob
    2 punti
  21. Buongiorno a tutti e buona domenica, sono un grande collezionista di rottami e di monete in bassissima conservazione, il 95% della mia collezione è composta così, per me sono ricche di storia e continuerò a conservarle e se mi capita ad acquistarle, i mezzi che ho a disposizione sono limitati e mi accontento, mi piace postarle, mi piace partecipare, condividere, rispetto le opinioni di tutti, per me lo spirito del forum deve essere di Fratellanza, a me piace mettere in mostra qualche bel pezzo che ho, ma è lo stesso con quelle in cattivo stato di conservazione. Ognuno è libero di impostare la propria raccolta come meglio crede, riguardo ai like, sono manifestazione di apprezzamento del tutto spontanei. Mi è capitato di aprire discussioni rimaste senza interventi, senza emoticon, senza niente, ma non ne ho fatto un dramma. Ho solo due monete di Francesco I, vi assicuro che ho postato la più bella che ho in questa discussione. ? Ben vengano questi confronti, a mio avviso sono meglio dell'indifferenza. Saluti Alberto
    2 punti
  22. L’Archivio storico del Banco di Napoli.
    2 punti
  23. Sinceramente nemmeno io......forse i 17 like ricevuti Peccato che non e' sfuggito all'occhio preparato e attento di Fabrizio, ilNumismatico, e che, per sua sfortuna, ho letto successivamente pure io che sono il reale commerciante-venditore della moneta
    2 punti
  24. Mi permetto di intervenire, chiedendo in anticipo scusa a @pietromoneycreatore di questa discussione. Ben vengano i post in cui i nuovi utenti condividono "le loro monete in bassa conservazione" altrimenti questa sezione sarebbe già defunta da un bel pezzo. I "mi piace" vengono dati per incentivare a condividere e rendere più viva la sezione, e questo nessuno lo può negare. Si può vedere chi li inserisce. Riguardo al favoritismo... Prima di scrivere certe cose bisogna sempre ricordare che tutti noi veniamo controllati e giudicati dal nostro stato..... Tutti gli utenti possono controllare i miei "mi piace" e a chi è perché li ho dati. Nessuna variante è insignificante e bisogna SEMPRE RISPETTARE le scelte di ogni Collezionista. Un buon proseguimento e che le polemiche finiscano qui.
    2 punti
  25. 6 Tornesi 1801 con differenze di grandezza nel numero 6 del valore.
    2 punti
  26. @Adelchi66 io la vedo piuttosto come un ritardo di quell'area nel raggiungere certi standard siderurgici. È come il Rinascimento che in Italia viene convenzionalmente fatto iniziare con la scoperta (riscoperta?) dell'America ma in molti paesi Europei del centro e del nord quest'epoca iniziò più tardi (dove in alcuni casi non iniziò neppure vista la lontananza dall'epicentro culturale).
    2 punti
  27. Buon giorno.Vorrei dare anch'io un contributo a questa discussione con una moneta che al di la della conservazione e del valore mi è cara per l'episodio che mi ricorda. Moneta proveniente da Lugano e ritirata personalmente a Milano nello studio Nascia. Prima volta di fronte ad un numismatico di rilevanza assoluta,emozione alle stelle ,e poi , avevo vent'anni.Bei tempi! Gabriella.
    2 punti
  28. parlare di monete importanti dal punto di vista di rarità e valore è un conto, dal punto di vista estetico è un altro conto..
    2 punti
  29. Buongiorno a tutti, Complimenti monete stupende
    2 punti
  30. Ci andrei cauto con certe affermazioni..., perchè alla fine è sempre questioni di gusti.
    2 punti
  31. 1937 Spagna, Repubblica - Consejo de Santander, Palencia y Burgos, 1 Peseta Altra moneta che ci riporta al drammatico periodo della Guerra Civile spagnola, a questo link si può trovare una descrizione: https://www.imperio-numismatico.com/t68237-1-peseta-1937-consejo-de-santander-palencia-y-burgos-guerra-civil e qui la descrizione di alcune varianti: https://www.imperio-numismatico.com/t124960-1-peseta-1937-consejo-de-santander-palencia-y-burgos-variantes
    2 punti
  32. Proseguo con i successivi 2 Tornesi 1842: Variante con cifra 2 più piccola.
    2 punti
  33. https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-A1/36 Secondo il nostro catalogo il peso per questa emissione va da 3,15g. A 4,51g.. I denari anonimi hanno pesi medi che tendono più verso i valori alti della distribuzione, questa invece è abbastanza “leggera”. https://www.panorama-numismatico.com/wp-content/uploads/Monetazione-argentea-della-Roma-repubblicana-1.pdf Questo interessante studio fornisce i dati su un grande campione ed è quindi molto attendibile. Tuttavia anch’io possiedo un denario anonimo 44/5 che pesa 2,9g., dato fortemente anomalo. Infine puoi considerare la possibilità che si tratti di un suberato (il rame ha un peso specifico inferiore a quello dell’argento).
    2 punti
  34. Condivido pienamente caro Pietro, sia le collezioni che le biblioteche scientificamente impostate necessitano di tempo e pazienza per essere assemblate in maniera appagante e quanto più possibile completa... io ormai da quasi vent'anni dedico gran parte delle mie energie e risorse alla mia biblioteca numismatica ed è gratificante procedere con calma, un tassello alla volta, andando a caccia dei titoli mancanti sia nel mondo reale delle librerie e bancarelle che in quello virtuale dei negozi ed aste in rete. Di seguito posto un'immagine di una porzione del settore dedicato ai volumi di interesse storico economico, monetario ed amministrativo della Napoli spagnola...ritengo che in una biblioteca numismatica scientificamente impostata accanto ai volumi specificamente trattanti le monete debbano figurare anche opere "collaterali" che illustrino il contesto storico ed economico in cui le varie monete si trovavano a circolare...
    2 punti
  35. Mi sembrava di averla già vista... Era di un altro utente di questo forum
    2 punti
  36. Non ho capito : tu avresti almeno due papà che si chiamavano entrambi Giovanni... E sei di Bologna? E cos'è che ha il diametro di 600 mm ! ? Comunque buongiorno, buonasera, grazie, prego.
    2 punti
  37. Posto il 5 Lire Quadriga 1914, ritornato in collezione con grande sacrificio, dopo che quello "di famiglia" mi era stato rubato con altre monete. Scuso l'autocitazione ma la storia l'ho descritta nella discussione: " La moneta racconta". Dopo molte ricerche e anni passati a "mettere da parte" i soldi per trovare una moneta che riuscisse a farmi dimenticare l'accaduto, finalmente ci riuscii, solo che le migliaia di Lire che avevo racimolato, non bastavano... L'anziano e stimato professionista, amico di mio padre, mi disse: "Non lasciartela scappare, che una moneta così non riuscirai più a trovarla". Non dormiì la notte, poi decisi di sacrificare l'intera annata 1947 della Repubblica e aggiunsi ancora una cifra di una certa entità. Rimpiango sicuramente il fatto di non avere più la collezione completa della Repubblica, ma le poche volte che riesco a vedere e toccare la "Miss Italia" ( che poverina dorme in una cassetta di sicurezza ) è un vero piacere estetico. E' la più bella mai coniata? E' una moneta sopravvalutata e non così rara? E' una moneta nata per i collezionisti e non per la circolazione? Sono tutte domande a cui non so dare una risposta e mi piacerebbe sapere la vostra opinione. Ciao Beppe
    2 punti
  38. questa è la tipologia più comune dei Roba'i. Ci terrei ad averne uno ma ogni volta mi superano all'ultimo momento. Ma non demordo, ci riuscirò. al-Mustansir billah. AH 427-487 / AD 1036-1094. (16mm, 1.05 g). Siqillîyah (Palermo) . Album 722.
    2 punti
  39. ecco un altro bel pierreale d'argento. Federico III di Sicilia (1296-1337),zecca di Messina,dritto:stemma aragonese,verso: aquila sveva.
    1 punto
  40. la foto di Renato è precedente alla foto del listino.. quindi è probabile che abbia ancora quella patina
    1 punto
  41. Buonasera, sembra che gli archeologi danesi abbiano trovato una struttura difensiva di epoca romana su una isola, Lolland. Nell'attesa di dati più precisi vi invio la segnalazione preliminare. Una grande struttura difensiva, lunga 770 m, risalente con ragionevole certezza all’età del ferro romana (100-400 d.C.) è stata scoperta a Lolland, in Danimarca. Gli archeologi del Museo Lolland-Falster, impegnati nello scavo, stimano che tale scoperta sia soltanto una porzione di un’ampia linea di fortificazione in origine estesa fino alla costa. Descritta come un ‘campo minato’ perché ne ricorda la funzione, l’area in studio comprende almeno 10.000 fori nel terreno, inequivocabile traccia di tecnica difensiva romana, storicamente nota come ‘gigli di Cesare’, per ritardare l’avanzamento dei nemici inserendo nel terreno pali affilati a mo’ di ostacolo. È stato un lavoro intenso, afferma a TV2 news Bjornar Mage archeologo e curatore del Museo. La struttura è andata quasi completamente distrutta, in assenza di tecniche manutentive, lasciata decadere lentamente e, finora, non è stato possibile datare con precisione il sito, anche se una tomba di un ricco individuo risalente all’età del ferro romana, individuata nei pressi del campo, rimanda a quel periodo storico. Source: www.cph.dk www.heritagedaily.com https://mediterraneoantico.it/articoli/rassegna-stampa-archeologia/archeologi-scoprono-una-grande-struttura-difensiva-di-epoca-romana-in-danimarca/?fbclid=IwAR32WYe23vr69QURJKDsy7LwB_zdFdkso4S9ictQ7BOtWSLqMSKX8edTw0w Ciao Illyricum
    1 punto
  42. Salve. Non credo di avere detto questo, al massimo BB, e non appartengo alla schiera del FDC a tutti i costi.. Che ognuno sia libero di collezionare quello che vuole, anche questo, mi pare ovvio ma, dal mio punto di vista (che non sto imponendo) non ha molto senso acquistare monete comuni in bassissimo stato di conservazione, spendendo comunque svariati euro ( 100 monete a 5 euro più spese di spedizione per ognuna ), con il solo scopo di partecipare ( e magari dare, e ricevere, il tanto agognato like ) o riempire un buco.. Semmai, in questo forum, le "gare" spesso vengono abilmente mascherate " per confronto "..
    1 punto
  43. Buongiorno a tutti e buona domenica, Posto un'altra scheda Telefonica con la pubblicizzazione del telefono cordless e della sua praticità. Saluti Alberto
    1 punto
  44. Anche le monete ben conservate sono utili:ci consentono di poter osservare ed ammirare i minimi particolari Salutoni odjob
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  45. Forse i morti di potrebbero essere la traccia di un raid compiuto per vendicare la disfatta di Varo a Teutoburgo nel 9 dopo Cristo ? Ipotesi anch'essa affascinante e correlata alla nostra struttura misteriosa. Migliaia di ossa di guerrieri germanici sono venute alla luce dal 2009, disseminate in 75 ettari di prati acquitrinosi. Con lesioni da armi taglienti e colpi. Si tratta del maggiore contingente mai trovato di un esercito sconfitto nel primo secolo, secondo gli archeologi che hanno pubblicato lo studio su Proceedings of the National Academy of Sciences. Oltre 2000 ossa appartengono a circa 380 uomini di età comprese fra 14 e 60 anni morti in combattimento o finiti dopo esser stati neutralizzati. Impossibile conoscere i vincitori della battaglia. Si fa strada l'ipotesi di un'armata tribale annientata dai romani. Il radiocarbonio data i resti tra il 2 avanti Cristo e il 54, che coincide con l'epoca in cui l'espansione romana nella Germania aveva raggiunto il culmine settentrionale sul fiume Elba oltre l'attuale Amburgo. Più a sudovest, Roma patì una delle maggiori disfatte militari della sua storia: nel 9 d.C. un esercito al comando di Publio Quintilio Varo fu sgominato in un'imboscata nella foresta di Teutoburgo dai guerrieri di diverse tribù guidati da Arminio. Varo non era un militare, ma il governatore della Siria che l'imperatore Augusto aveva chiamato ad amministrare la provincia della Germania magna dopo le conquiste del figlio Tiberio. A Teutoburgo, oggi Kalkriese, furono massacrati 15mila soldati. Augusto furente imprecò 'Varo, ridammi le mie legioni' e ordinò rappresaglie proseguite da Tiberio e Germanico. "Per decenni i romani compirono raid militari per punire le tribù germaniche. Potremmo avere sotto gli occhi i resti di una di quelle campagne punitive", ha spiegato ad Afp Mette Løvschal, del dipartimento di Archeologia dell'Università di Aarhus, coautrice della ricerca. Dopo la battaglia, crani fracassati e corpi sventrati. La storiografia romana riferiva spesso gli atti di ferocia "barbarica" del nemico, ma non si può sapere se nei pressi del lago Mossø sia avvenuta uno scontro tra tribù germaniche oppure tra la popolazione locale e incursori romani in Danimarca. Spedizioni settentrionali sono documentate nella storiografia romana e furono anche finalizzate al recupero delle insegne con l'aquila delle tre legioni perdute a Teutoburgo - onta da lavare per Roma che ha ispirato parecchio il cinema - e solo nel 41 fu ripresa la terza. Gli scavi mostrano mobilitazioni belliche nel nord consistenti e ben maggiori dei piccoli gruppi che caratterizzavano i conflitti tribali. Quantunque si fosse trattato di uno di questi, si osserva già la militarizzazione impressa alla regione dall'espansione romana, tale da sconvolgere le strutture sociali dei nativi. Le armi rinvenute sono germaniche, ma le usavano anche le truppe ausiliarie sotto il comando di ufficiali imperiali. Contrariamente al corridoio di Kalkriese, l'ampio bacino si sarebbe prestato alla disciplina e manovre tattiche che rendevano l'esercito romano imbattibile in campo aperto. Le vittime non presentano i molti traumi pregressi che risultano negli esami forensi di veterani; è una popolazione eterogenea con poca esperienza di combattimento, come chiamata alle armi da più villaggi per opporsi a una comune minaccia esterna. Negli scontri intertribali le bande guerriere non raggiungevano invece entità massicce come quella di questo campo di battaglia dove i caduti furono lasciati per mesi in pasto a cani, volpi e lupi. La successiva deposizione delle ossa disarticolate testimonia un rito memoriale realizzato più tardi, anche un anno dopo la battaglia. https://www.gqitalia.it/news/2018/05/23/la-piu-grande-spedizione-punitiva-dellimpero-romano?amp
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  46. Buongiorno, oltre a condividere la perplessità di @VALTERI non mi è chiara la definizione : "età del ferro romana 100- 400 d. C.". Potrebbe essere un errore di traduzione? Potrebbe voler dire semplicemente età del ferro.. Punto. Se così fosse anche l'esistenza del manufatto acquistetebbe un senso trattandosi probabilmente di una struttura difensiva" locale" approntata per esigenze locali nei confronti di "altri" locali. Resta il discorso della tecnica costruttiva riconosciuta come romana, ma bisognerebbe avere la certezza di tale tecnica costruttiva e della funzione effettiva.
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  47. Ti rinnovo i complimenti @Francesco1984, Questa patina è stupenda, a me piace molto. Presenta anche i due punti di compasso al centro dello stemma.
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  48. Buongiorno, Bella vetrina, complimenti a tutti. saluti
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  49. Premetto che, in particolare i tondelli emessi per il 25 anno di regno di Leopoldo I, sono esteticamente stupendi, li avevo già notati per questo. Ho letto anche io, da qualche parte, che all'epoca circolarono in quanto equiparabili per peso, metallo e dimensioni alle regolari monete in uso. E' chiaro che da un punto di vista formale non possono essere considerate monete perchè non emesse per tale funzione, d'altra parte, avendo circolato come tali ed essendo riconosciute ed accettate dalla popolazione, a mio avviso hanno un interesse numismatico notevole ed in una ipotetica collezione del Belgio non avrei alcun dubbio a collezionarle (non solo per la loro bellezza). Anche in Italia abbiamo avuto casi analoghi, basti citare le Lire del Giuramento in uso nel Regno Lombardo Veneto, le "Madonnine" del 1799 raffiguranti l'incendio di Ronciglione ed anche le oselle veneziane. Tutti i casi di medaglie non certo emesse per la circolazione, ma che in effetti circolarono anche diffusamente.
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