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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/30/20 in tutte le aree
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Eccole le schede con premio col giubbino arancione..ci sono anche col cappellino e marsupio invicta4 punti
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Gli scavi hanno inoltre portato alla luce un'interessante messe di materiale, fra cui si segnalano alcuni sigilli rinvenuti nell'area della cattedrale, un polykàndelon completo, un coperchio di avorio pertinente probabilmente a un reliquiario decorato con la scena dell'Emorroissa, fibule e monete. Riguardo poi alla cronologia, sono state individuate grosso modo tre fasi principali, concentrate in un esiguo spazio temporale, fra il 530 e il 614 c.a, data quest'ultima fissata dal ritrovamento di una moneta. Alla prima e più significativa fase (530-40 c.a), in sincronia con la nascita della città, appartengono l'acropoli con i suoi edifici, la città alta, la basilica c.d. a transetto, in origine extra moenia poi racchiusa entro le mura della città bassa, le terme e la chiesa triconca esterne, e probabilmente l'acquedotto. Alla seconda fase, dalla metà circa del secolo alla fine del regno di Giustiniano, sono legate le mura della città bassa, le terme interne, la prima fase della «basilica doppia» e forse la cisterna, mentre alla terza fase, che coincide più o meno con il periodo che va da Giustino II (565- 78) ai primi anni del regno di Eraclio (615 c.a, quando la città fu distrutta dagli Avari) (https://www.lamoneta.it/topic/188194-avari/ ), vanno riferiti lavori minori, in genere riadattamenti e restauri degli edifici già esistenti, che talvolta mutano la loro funzione. In questa fase di decadenza della città si registra la presenza, non ancora sufficientemente provata, di nuclei slavi. Si assiste dunque a un processo di progressiva ruralizzazione del sito, iniziato poco dopo la morte del suo fondatore, Giustiniano (565). La città, negli intendimenti di Giustiniano, non era solo concepita in funzione del riassetto militare di un'area così significativa: fu anche la metropoli ecclesiastica dell'Illirico settentrionale, destinata a divenire anche la sede della prefettura dell'Illirico, un progetto questo mai portato a termine. Nel disegno della città, cristiana per eccellenza, ma ben fortificata, si colgono dunque gli aspetti principali legati alla sua fondazione, una fondazione effimera di cui la morte di Giustiniano segna già la decadenza, anche perché qui non era radicata la venerazione di un santo - come p.es. S. Demetrio a Tessalonica - che avrebbe forse rallentato il declino della città. L'analisi dei suoi resti e di ogni aspetto (dall'architettura alla scultura al mosaico e alla liturgia stessa) rivela una certa tensione, generata proprio dal suo porsi, mai pienamente risolto, fra polarità locali e committenza aulica. Sotto il regno di Giustiniano la città divenne una fucina in cui si sperimentarono e si fusero, in sintonia con la sua «latitudine», esperienze culturali diverse; si avverte con evidenza l'esigenza di creare qualcosa di nuovo, di diverso, ma questa tendenza subisce il condizionamento dei materiali e delle maestranze indigene, che tradussero l'ambizioso progetto definito a Costantinopoli con mezzi in parte inadeguati e oltretutto con un tempo relativamente limitato a disposizione. Il destino di Iustiniana Prima era già segnato al momento stesso della sua fondazione. Tratto da : http://www.treccani.it/enciclopedia/caricin-grad_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Antica%29/ Ciao Illyricum4 punti
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Ciao ragazzi, mi servirebbe un vostro consiglio. Ho acquistato praticamente assieme Queste due banconote rarette che mi mancavano e non so decidere quale delle due tenere per me. Una (la G308) ha qualche taglietto ed è più rovinata ai margini ma è più pulita dell’altra ed i colori sono meglio definiti. L’altra (la U308) si presenta meglio (a prima vista). Ha molti meno taglietti, ma poi quella macchietta e soprattutto la piega centrale in controluce si nota molto. Io pensavo di tenere la G. Provo a mettere qualche foto, magari voi vedete cose che a me sfuggono...2 punti
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1937 Spagna, Repubblica - Consejo de Santander, Palencia y Burgos, 1 Peseta Altra moneta che ci riporta al drammatico periodo della Guerra Civile spagnola, a questo link si può trovare una descrizione: https://www.imperio-numismatico.com/t68237-1-peseta-1937-consejo-de-santander-palencia-y-burgos-guerra-civil e qui la descrizione di alcune varianti: https://www.imperio-numismatico.com/t124960-1-peseta-1937-consejo-de-santander-palencia-y-burgos-variantes2 punti
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Buonasera, @El Chupacabra sarà il tuo unico Grano, ma di tutto rispetto, ha anche il punto dopo 12. c. 12.c. Posto il mio del 1788 senza il punto dopo 12 c. 12 c. Saluti Alberto2 punti
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rimanendo in tema di varianti di conio, segnalo questo denaro per Verona, che per variante ha un punto ( al posto della lettera E ) dopo la V di Verona. - ZECCA DI VERONA - Dominio degli Scaligeri Denaro Met. mist. gr. 0,302 punti
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I Balcani sono una fonte inesauribile di resti archeologici. Oggi vi propongo quelli di una città bizantina. Bizantina? Sì. Fondata nel 530, abbandonata nel 615 dopo la conquista da parte degli Avari. E mai più ri-abitata. Per cui “sigillata” com’era… IVSTINIANA PRIMA Giustiniana Prima è l’odierna Caricin Grad, nella Serbia Centrale. Indagata per la prima volta nel 1936, citata peraltro nel De aedificiis (IV, 19-27) da Procopio, che la colloca (in un passo che non rende giustizia all'importanza del sito) presso il villaggio di Taurision, luogo di nascita dell'imperatore Giustiniano, in una importante posizione a S di Naisso, al confine fra la Dacia mediterranea e la Dardania: siamo dunque in presenza di uno dei pochi casi di città fondate ex novo nel VI sec. d.C. Gli scavi ripresi recentemente hanno portato alla luce nuovi edifici: nello stesso tempo sono stati riesaminati i monumenti già noti, per alcuni dei quali si è proceduto a nuovi e più attenti rilievi, mentre è stata precisata la cronologia dei principali nuclei urbani e degli edifici di culto. La posizione strategica, anche se non era in senso stretto da porre in relazione con l'asse viario più importante (che correva poco più a N), era tuttavia notevole, tanto da condizionare la scelta di Iustiniana Prima quale metropoli ecclesiastica dell'Illirico settentrionale indipendente da Tessalonica, nel quadro della riorganizzazione voluta da Giustiniano nel 535 (cfr. Corpus Iuris Civilis, Novella XI, 15 aprile 535). Il testo della Novella XI prevedeva inoltre di spostare qui da Tessalonica la sede della Prefettura dell'Illirico, fatto che però non si verificò. L'autoritario intervento di Giustiniano a favore di questa fondazione artificiale ed effimera fu però contrastato, specialmente in ambito ecclesiastico, poiché la nuova metropoli veniva a soppiantare sedi ben più antiche.2 punti
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Pasquale Ciconia. Conferma la non rarità tra i sesini, ma alcuni si possono classificare come non comuni. Sembrano monetine facili, ma come escono vanno via spediti a prezzi anche abbastanza alti. Tra i più comuni, proprio il Ciconia, il Mocenigo ed il Grimani. Del Mocenigo esistono ben 14 disegni differenti. Moneta utilizzatissima a partire dalla propria creazione. In un primo periodo vengono coniati solo per i territori di confine come Brescia, Bergano e Verona per poi essere adottati anche nella città di Venezia. Subiscono una svalutazione con Pietro Loredan quando passano dai gr. 1,76 ai gr. 1,32. Ciao Fabry2 punti
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Da queste foto è difficile dire qualunque cosa; lo stile del diritto ci starebbe, del rovescio non si vede nulla (fra l’altro, ho difficoltà a vedere anche la stella). Il diametro è compatibile, il peso è effettivamente leggero.2 punti
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Condivido pienamente caro Pietro, sia le collezioni che le biblioteche scientificamente impostate necessitano di tempo e pazienza per essere assemblate in maniera appagante e quanto più possibile completa... io ormai da quasi vent'anni dedico gran parte delle mie energie e risorse alla mia biblioteca numismatica ed è gratificante procedere con calma, un tassello alla volta, andando a caccia dei titoli mancanti sia nel mondo reale delle librerie e bancarelle che in quello virtuale dei negozi ed aste in rete. Di seguito posto un'immagine di una porzione del settore dedicato ai volumi di interesse storico economico, monetario ed amministrativo della Napoli spagnola...ritengo che in una biblioteca numismatica scientificamente impostata accanto ai volumi specificamente trattanti le monete debbano figurare anche opere "collaterali" che illustrino il contesto storico ed economico in cui le varie monete si trovavano a circolare...2 punti
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Come sempre la RIN presenta dei contributi di buon livello che spaziano nei vari settori della Numismatica. Personalmente ho trovato molto interessante l'articolo di G. Galeazzi per quanto riguarda la circolazione monetaria di quella zona. Segnalo anche i 2 articoli sulla zecca di Firenze: quello di M. De Benetti e l'altro di W.R. Day. Mentre i cultori della monetazione dell'età tardoantica apprezzeranno il volume della Marani inviato insieme alla RIN. Buona lettura!2 punti
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Aggiungo anche queste due monetine di cui mi sono ricordato solo ora, trovate in un mercatino a fine 2019 a 50 cent ciascuna. 5 soldi Regno di Sardegna Vittorio Amedeo III 3 centesimi Regno Lombardo Veneto2 punti
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1937 Olanda, 10 Centesimi. Diametro di 15 mm. Ritratto della Regina Guglielmina2 punti
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ciao, anche io possiedo un 10 centesimi che presenta un colore rosso arancio bello vivo, rilievi e lustro perfetti .. ad esempio il seno e la veste al rovescio senza la solita leggera usura.. come anche i campi che spiccano brillanti sotto la luce.... però, dopo un confronto di opinioni con chi ne sa più di me, e dopo un confronto con altri 10 centesimi che presentano stesso colore ma non hanno lo stesso lustro sono arrivato alla conclusione che anche il mio è lavato.. ciò non toglie che è perfetto.. lo puoi notare in questo quadretto di famiglia2 punti
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Due Schede rivolte ad Associazioni umanitarie che si occupano dei bimbi : quella importantissima del Filo d'Oro che è stata spesso ricordata in TV da Renzo Arbore e l' Ai.Bi che organizza il Sostegno a distanza.2 punti
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Talmente tanto che è difficilissimo trovare un 6 Tornesi dal BB in su. Ciao Paolo, Chi colleziona le monete Napoletane per tipologia, anno e varianti ha pezzi che variano dal FDC al D.... E ti assicuro che le ama allo stesso modo tutte.....nonostante le conservazioni? Un caro saluto, Rocco.2 punti
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Ciao e benvenuta sul forum. Certamente le zecche da te menzionate sono quelle che vengono subito in mente per il tripode come raffigurazione principale. A queste, e limitandomi al mondo greco, aggiungerei la tipologia delle 50 litre in elettro di Agatocle, piuttosto diffusa e oggetto di un breve studio di Jenkins (G.K. Jenkins. “The Electrum Coinage at Syracuse,” in Essays Robinson): E anche gli stateri e i tetradrammi (rari) Macedoni coniati sotto Filippo, il padre di Alessandro: Un’ulteriore tipologia dove ritengo che il tripode abbia una sua dignità autonoma nella raffigurazione complessiva credo che possa essere il tetradramma di Leontini. Qui il tripode guadagna spazio al rovescio pur senza riuscire a sostituire l’onnipresente tripode leonina, vero e proprio simbolo parlante della città: Poi vi sono innumerevoli casi in cui il tripode diventa un simbolo secondario per differenziare diverse serie di una stessa emissione. Per avere una carrellata di questi puoi fare una veloce ricerca su Acsearch. E chiaramente se vuoi condividere in questa discussione degli spunti o delle riflessioni che hai fatto sulla raffigurazione del tripode, ben venga... ES2 punti
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buona sera. Questa e' un coronato di Ferdinando I d'Aragona che non reca iniziali dello zecchiere2 punti
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Buonasera, Minerva e Pegaso. Corinto? Siracusa? (Mi scuso della lunga assenza e mando i più cari saluti a tutti gli amici del Forum) HIRPINI2 punti
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Buonasera a tutta la sezione... vi mostro uno degli ultimi arrivi in collezione...! ferdinando lV, piastra da 120 grana 1815, a mio avviso più che buona la conservazione... Saluti, Francesco...2 punti
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Nella sezione “Bibliografia numismatica e novità editoriali” era stata segnalata la pubblicazione di uno studio della dr.ssa Emanuela Spagnoli http://www.lamoneta.it/topic/124432-la-prima-moneta-in-magna-grecia-il-caso-di-sibari/ L’ho ricevuto due giorni fa e quindi ho potuto dare un’occhiata. E’ uno studio molto corposo, che consiglio a chi è interessato alle monete incuse della Magna Grecia. Nella suddetta discussione era stato evidenziato che viene riportato un Corpus delle monete di Sibari (la prima, quella poi distrutta nel 510 a.C.), senza però le immagini delle monete. A pagina 20 trovo “Sotto il profilo editoriale si segnala infine che a questo volume di inquadramento della monetazione, seguirà un volume di Tavole, corredato di indici”. Non so quando sarà disponibile un volume di tavole fotografiche e sinceramente non capisco i motivi di pubblicare separatamente, anche come tempi. Il formato di questo libro, 15 x 21 cm, è pratico da tenere in mano, anche se un po’ piccolo per studiare comodamente sul tavolo. Le pagine hanno spesso caratteri tipografici un po’ piccoli. D’altra parte sono 322 pagine molto dense e ricche di dettagli, con un costo contenuto (il prezzo di copertina è 20 euro). Il volume è stato pubblicato con il contributo del Centro Internazionale di Studi Numismatici di Napoli e della Società Napoletana di Storia Patria. Spero vivamente che il previsto volume di tavole sia più curato sul piano editoriale e con buone immagini (le poche fotografie presenti in questo libro sono di qualità modesta). Tra le pagine si accenna che è in corso la stesura di studi anche sulle monetazioni delle successive Sibari e dei cosiddetti alleati (Siri/Pissunte, Ami, So, Pal/Mal, ecc.), che l’autrice definisce monetazioni dell’ “Impero”. Speriamo bene. Intanto mi auguro che gli interessati agli incusi si affrettino ad acquistare questa importante opera, anche per poi avviare una eventuale discussione su questa complessa monetazione. Nel frattempo riporto sotto i capitoli e i paragrafi che sono stati trattati. Presentazione (di Antonio Mele) Prefazione (di Marina Teresa Mensitieri) Premessa I. La colonia achea e la sua moneta. Il quadro storico, archeologico e numismatico. I.1 La colonia achea I.2 I rapporti con il mondo enotrio I.3 Telys I.4 Istituzioni e società. Logoi sybaritikoi I.5 L’insediamento coloniale: il quadro tipografico ed archeologico I.6 La documentazione numismatica I.6.1 Le monetazioni di “Impero” I.7 I culti II. Le emissioni monetali: la sequenza dei conii. II.1 Il catalogo degli esemplari II.2 Commento al Catalogo. La classificazione II.2.1 Classificazione in base al dato epigrafico II.2.2 Classificazione in base al dato tecnico (ricerca delle identità di conio) II.2.3 Classificazione in base al dato tipologico II.3 La cronologia relativa delle emissioni II.3.1 Fase A II.3.2 Fase B II.3.3 Fase C III. Le caratteristiche produttive della zecca: un quadro di sintesi III.1 Tecnica di coniazione III.1.1 I bordi monetali III.2 Tipologia III.2.1 Il tipo e le sue varianti iconografiche III.2.2 Analisi delle varianti iconografiche III.2.3 I confronti III.2.4 Imitazioni e barbarizzazioni ? III.2.5 La figura taurina III.3 Epigrafia III.3.1 La leggenda monetale III.3.2 Graffiti III.4 Metrologia: Il sistema “acheo” III.4.1 I dati della sequenza: articolazione dei nominali e metrologia III.4.2 Suberati III.4.3 Ritmo della coniazione e quantificazione del gettito III.4.4 La moneta di Sibari nel contesto produttivo greco coevo IV. I dati di rinvenimento: Le riconiazioni IV.1 Elenco dei rinvenimenti (contesti chiusi, materiali da scavo, sporadici) IV.1.1 Commento IV.2 Le riconiazioni IV.3 Osservazioni V. Considerazioni conclusive Bibliografia Già dal semplice elenco dei paragrafi trattati è possibile intuire la complessità e importanza dello studio pubblicato. Al momento mi limito a postare una tabella che riassume le tre fasi della monetazione della prima Sibari. e la prima delle due sole tavole fotografiche, con alcune varianti epigrafiche: Leggerò questo libro con calma, durante le ferie estive. Avverto che l’autrice ha adottato un particolare criterio di numerazione per ogni coppia di conii: per gli stateri i numeri vanno da 1 a 999; per le dracme da 1001 a 1999; per gli oboli da 2001 a 2999. La struttura della monetazione di Sibari appare bene definita, mentre esistono ancora incertezze sulla datazione assoluta, che sembra un poco defilata nello studio. La fase A, e quindi l’inizio della monetazione di Sibari, viene fatta risalire a poco prima del 530 a.C. e dovrebbe essere durata relativamente pochi anni, mentre la fase C, che mostra sostanziali innovazioni ed è anche la più esile di tutta la monetazione (con quasi 19% dei conii totali), viene fatta coincidere con il governo di Telys (al più tardi 514-510 a.C.). In mezzo si estende la fase B, che sa sola rappresenta oltre la metà di tutta la produzione monetale della prima Sibari. Buon studio!1 punto
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Buonasera, avendo postato i miei 88-89-91 continuo con il 1790 Un Grano 12 Cavalli 1790 Cesare Coppola c. 12. punto alto c.1 punto
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Non saprei spiegarti il motivo, in una moneta dove su un lato trovi il busto o uno stemma e perdipiù il nome del regnante nella legenda, mentre sull'altro lato in forma anonima un valore e la data........beh mi viene un po' difficile "battezzare" questo lato come il dritto della moneta. Bella discussione, mi piace che vengano mostrate anche monete circolate invece di quelle in perfette conservazione.1 punto
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Buonasera a tutti, @mariarosaria, anche consumati, anche allo stremo, hanno un bagaglio di Storia da far paura. ? Questo è uno dei miei del 1801 Saluti Alberto1 punto
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A proposito di 5 Lire,,, questa l'avevo postata tempo fa: moneta comune, ma con interessante particolarità.1 punto
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Allora ecco le mie ape e spiga del 1937 un pò vissute1 punto
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Ciao @sandokan, credo però che il riferimento sia al Fax e non al telefono in sé, il fax trasmette testi e non parole, quindi scripta.. Riguardo al valore che i Latini attribuissero ai documenti scritti sono d'accordo. Saluti Alberto1 punto
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Bello il 3 Centesimi! 50 cent è un buon prezzo solitamente se messi un po' bene li fanno pagare di più. Oltretutto di zecca Venezia lì vedo molto più raramente.1 punto
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Se Amore, Eros e Potere s'incontrano e s'intrecciano, regine e cortigiane fanno la storia e … la numismatica. Se Matematica e Filosofia s'intrecciano con l'Astronomia, fanno la stregoneria e donne astri di sapiente cultura come Ipazia pezzi a pezzi bruciano nel Calderone.1 punto
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Salve, la sua é la versione colorata, tenga conto che la tiratura di questi pezzi é molto bassa, ma é bassa anche la richiesta, sono poco ricercate Facendo alcune ricerche esemplari colorati come il suo partono da 150/170 dollari fino a 200 dollari circa Saluti1 punto
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Buon giorno . Letto tutto, sono meno ignorante di prima, mille ringraziamenti per la cortese indicazione. Sono veramente soddisfatta . Le auguro una buona giornata . Grazie . Gabriella.1 punto
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Buongiorno. Verso la fine degli anni '90 furono emesse delle schede con premio: raccogliendo -mi pare- 25 triangolini della serie si poteva richiedere un esclusivo giubbotto arancione senza maniche della Invicta con logo Telecom, che ad indossarlo ti faceva somigliare vagamente ad un incrocio tra Marty McFly ed un tecnico telefonico. Da telefonatore massivo (e da raccoglitore di triangolini, per l'occasione) riuscii ad ottenerlo. Mai indossato.1 punto
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Originale sicuro. Conservazione a mio avviso lontanissima dal BB dichiarato. Parliamoci chiaro, se fosse stata una mille lire Montessori nessuno di noi gli avrebbe dato più di Mb. Le foto confermano le condizioni malmesse della banconota. Siamo difronte comunque ad un pezzo molto raro. Io colleziono generalmente dal SPL in su. Per pezzi del genere credo proprio che potrei accontentarmi anche di una così quando sarà.1 punto
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Dalla foto non riesco a vedere nulla davanti alla prua. Se non ci fossero simboli o lettere corrisponderebbe abbastanza ad una semuncia anonima 38/7 https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-RRB11/71 punto
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Poi tra quelle circolate, ogni tanto si trova qualche particolare.. Magliocca 383a ET.. Saluti Alberto1 punto
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@wstefano oggettivamente non fa impazzire nemmeno me, però parliamoci onestamente, un BB pieno ci vogliono quasi 1000 euro, correggetemi se sbaglio, questa potrei classificarla come MB+ o al massimo MB-BB anche se ovviamente è stata trattata, stirata, lavata e via dicendo. E con 350 Euro entra in collezione e tappo un gran bel buco. Non so se potrei permettermi i 650 euro mancanti per un BB, o per lo meno preferirei destinarli per altro materiale. Dal vivo è leggermente meglio. In ultima voi che dite?1 punto
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1937 Regno d'Italia - 5 Centesimi spiga + 5 Centesimi impero XV1 punto
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2019 - Georgia Il dollaro della Georgia, quarto e ultimo del 2019, celebra la creazione dei Trustees' Garden di Savannah, Georgia, all'inizio del '700. Una "innovazione" non prettamente statunitense, poiché gli Stati Uniti non esistevano ancora, e che, a differenza delle due precedenti, universalmente note (chi non ha mai visto una lampadina? ), credo meriti qualche riga di approfondimento A creare il giardino, nel 1734, fu James Edward Oglethorpe (1696 – 1785) fondatore della colonia della Georgia. Nel 1714, lasciato il college, Oglethorpe era entrato nell'esercito del principe Eugenio di Savoia, di cui divenne aiutante di campo, e durante la Guerra austro-turca dal 1716 al 1718 si distinse nei combattimenti contro le truppe dell'Impero ottomano, particolarmente nell'assedio di Belgrado del 1717. Dopo il suo rientro in Inghilterra fu eletto nelle liste dei Tories (i Conservatori, anche oggi al governo) come deputato del Parlamento nel 1722. In tale veste propose la creazione di una colonia nell'America settentrionale che potesse ospitare i poveri debitori insolventi e i protestanti perseguitati nel Continente. La colonia avrebbe dovuto essere costituita fra la Carolina del Sud e la Florida spagnola. Oglethorpe salpò con la nave Anne nel 1732 e giunse 88 giorni dopo a Charleston, sistemandosi nei pressi dell'attuale Savannah in Georgia, il 12 febbraio 1733. Trattò con la tribù pellerossa locale dei Muscogee (Creek) per avere terre a disposizione ed eresse una serie di fortificazioni difensive, fra le quali Fort Federica, i cui resti sono a tutt'oggi visitabili. A Oglethorpe e ai suoi colleghi e soci, riuniti nel Georgia Trust, che divenne il primo organo di governo della colonia (dal 1732 al 1752), fu assegnata un concessione regale per la provincia della Georgia fra il fiume Savannah e l'Altamaha. E fu il Georgia Trust a promuovere, nel 1734, la creazione dei Trustees Garden, il primo orto botanico del Nordamerica. Il giardino di Savannah, della grandezza di circa 10 acri, doveva essere modellato sui giardini botanici di Oxford e Chelsea, ed era anche inteso come stazione di sperimentazione agricola per i prodotti semitropicali, principalmente seta e vino, che la Georgia doveva provvedere ai suoi sponsor inglesi e alla corona. Lo vediamo in una stampa dell'epoca. Le foglie di gelso bianco importato dovevano nutrire i bachi da seta e le viti, sempre importate dovevano produrre uva nobile. Anche altri prodotti semitropicali e mediterranei dovevano essere coltivati, dalle arance ai capperi, dal cotone alle olive. L'obiettivo di questo esperimento non era tanto quello di sviluppare un'economia indigena quanto di utilizzare manodopera locale per fornire le materie prime da trasformare e consumare in Inghilterra. Erano lì per soppiantare le costose importazioni dalla Spagna e da altre aree del Mediterraneo, secondo le politiche mercantiliste delle potenze coloniali del XVIII secolo. La produzione era di grande interesse per Londra, poiché i prodotti in seta e la seta grezza erano popolari tra la popolazione inglese sempre più benestante. Il giardino, come stazione sperimentale, doveva fornire grandi quantità di foglie di gelso fresche durante la primavera alle persone assunte come fabbricanti di seta. Ancora più importante, il giardiniere fiduciario doveva fornire piantine di gelso sufficienti per la distribuzione ai coloni, che erano tenuti a piantare alberi di gelso sui loro appezzamenti come parte delle loro concessioni di terra. Ma la coltura della seta era laboriosa e richiedeva una notevole esperienza e abilità nell'allevare i bachi, che dovevano essere alimentati continuamente durante la primavera, prima di trasformarsi in bozzoli. Gli amministratori quindi fecero arrivare fabbricanti di seta italiani, per insegnare ai coloni il loro commercio. La viticoltura venne promossa in particolare da Philip Miller, capo giardiniere del Physick Garden a Chelsea, ma le viti nobili non prospererarono, nonostante l'abbondanza di uva locale. E difficoltà furono riscontrate anche nella crescita di alberi da frutto, castagni e ulivi importati. Uno dei principali motivi della mancanza di successo fu il clima. Contrariamente alle ipotesi del governanti della colonia e dei loro consulenti, la Georgia non era subtropicale ma soggetta a notevoli sbalzi di temperatura, in particolare all'inizio della primavera. Inoltre, mancava manodopera qualificata. La fabbricazione della seta a Savannah fu assillata dal conflitto costante tra gli esperti italiani e le autorità locali; solo nell'insediamento tedesco di Ebenezer, con il suo governo e la sua economia centralizzati, i bachi da seta furono allevati in modo consistente. Ma sebbene la sericoltura sia riuscita a fornire seta filata per le reti da pesca fino al diciannovesimo secolo, nella colonia non si ottennero né vino, né utili e consistenti raccolti di lino e canapa. Nel corso di un ventennio, visti gli scarsi risultati, il giardino fu abbandonato, e ora solo una targa, simile a quella di tanti altri luoghi storici americani (ne abbiamo mostrate diverse in altre discussioni), lo ricorda, nel luogo in cui sorgeva. Ma ora, a ricordare una storia probabilmente ignota anche a moltissimi americani, arriva anche una moneta Disegnata da Emily Damstra e incisa da Michael Gaudioso, la moneta raffigura una mano che pianta semi nell'iscrizione Trustees 'Garden, da cui cresce una varietà di specie che rappresentano la varietà di piante coltivate nel giardino: una piantina di arancio, sassofrasso, uva, gelso bianco, lino, pesche, olive e un virgulto giovane troppo piccolo per essere identificato. Le iscrizioni UNITED STATES OF AMERICA - TRUSTEES’ GARDEN - GEORGIA, unitamente alle iniziali degli artisit che hanno disegnato e inciso la moneta, completano il tutto. Tiratura di 399.900 esemplari per Philadelphia e 368.475 per Denver, tutti con finitura FDC, mentre a San Francisco sono state coniate 85.839 monete con finitura proof su entrambe le facce. Non conosco, al momento, la tiratura delle monete con finitura proof solo al rovescio. Questa discussione, per ora, termina qui. Nulla ancora si sa delle emissioni del 2020, e la cosa non deve stupire più di tanto, poiché lo scorso anno i dollari furono emessi a partire da settembre, al ritmo di uno al mese fino a dicembre (anche il dollaro inaugurale del 2018 fu emesso a dicembre). Sarà con ogni probabilità così anche quest'anno, e dunque a me non resta che darvi appuntamento all'autunno, ringraziandovi per aver avuto la pazienza di seguirmi fin qui petronius1 punto
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Posto il 5 Lire Quadriga 1914, ritornato in collezione con grande sacrificio, dopo che quello "di famiglia" mi era stato rubato con altre monete. Scuso l'autocitazione ma la storia l'ho descritta nella discussione: " La moneta racconta". Dopo molte ricerche e anni passati a "mettere da parte" i soldi per trovare una moneta che riuscisse a farmi dimenticare l'accaduto, finalmente ci riuscii, solo che le migliaia di Lire che avevo racimolato, non bastavano... L'anziano e stimato professionista, amico di mio padre, mi disse: "Non lasciartela scappare, che una moneta così non riuscirai più a trovarla". Non dormiì la notte, poi decisi di sacrificare l'intera annata 1947 della Repubblica e aggiunsi ancora una cifra di una certa entità. Rimpiango sicuramente il fatto di non avere più la collezione completa della Repubblica, ma le poche volte che riesco a vedere e toccare la "Miss Italia" ( che poverina dorme in una cassetta di sicurezza ) è un vero piacere estetico. E' la più bella mai coniata? E' una moneta sopravvalutata e non così rara? E' una moneta nata per i collezionisti e non per la circolazione? Sono tutte domande a cui non so dare una risposta e mi piacerebbe sapere la vostra opinione. Ciao Beppe1 punto
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E' una moneta di Seleuco da cercare tra i Seleucidi di Siria. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Discreto bottino a 1€, cinquanta centesimi a moneta...particolarmente contento dei 50 cents maltesi, considerata la non eccessiva tiratura di 4 mln di pezzi. Purtroppo non mi fa aggiungere la seconda moneta, 25 fils degli emirati arabi uniti, evidentemente ho raggiunto il limite massimo per oggi1 punto
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