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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/25/20 in tutte le aree

  1. Buonasera a tutta la sezione... vi mostro uno degli ultimi arrivi in collezione...! ferdinando lV, piastra da 120 grana 1815, a mio avviso più che buona la conservazione... Saluti, Francesco...
    8 punti
  2. 1937 Sempre rimanendo in ambito di Guerra Civile Spagnola ecco una monetina un po' insolita: 2 Pesetas 1937 - Governo provvisorio dei Paesi Baschi per approfondire: https://www.imperio-numismatico.com/t51898-las-monedas-de-euzkadi-de-1937-fueron-disenadas-por-armand-bonnetain-ab
    7 punti
  3. Buongiorno lamonetiani...oggi condivido questa !Credo sia la variante comune anche se nel punto della data non si distingue nulla. Tondello con le sue mancanze ma i rilievi sono davvero buoni per il tipo. Credo di aver aggiunto proprio un bel pezzo alla mia collezione...Il ritratto è particolarmente piacevole e si vede ancora la basetta del buon Murat .... Che dite @Rocco68 @gennydbmoney @pietromoney @lorluke @Sirlad @odjob @gcs @borbonik @paoloilmarinaio @Galenus ehm mi pare di aver citato abbastanza per il momento?
    6 punti
  4. Dopo anni di ricerca l'ho trovata, sono troppo felice! Insieme al 1831 Torino il 1824 Genova è la più rara della serie, manca in tantissime collezioni (mancava ad esempio nella Rocca e nella Vitalini), secondo me più un R4 che un R3 Conservazione circolata ma piacevole, debolezza tipica sui capelli, senza colpi nè graffi nei campi, chiusa BB "esemplare sano e di grande rarità"
    5 punti
  5. Piastra 1826 Reimpressa su 12 Carlini della Repubblica Napolitana.
    4 punti
  6. Buonasera, 10 Cent. APE 1924 Vittorio Emanuele III. Una delle mie preferite. Saluti Alberto
    4 punti
  7. Ottima domanda. Francobolli e schede non sono moneta, classicamente intesa. Non hanno potere liberatorio per estinguere tutte le obbligazioni commerciali. Servono/servivano per rendere più agevole il pagamento di un servizio: la tariffa postale e la telefonata. La moneta è altra cosa: è l'impianto di una nazione o un gruppo di nazioni come noi, che con la moneta affermano la propria sovranità. E' un principio filosofico più alto, passatemelo. Il collezionismo di moneta, così come la moneta fisica, difficilmente si estinguerà, sparirà prima la moneta elettronica probabilmente (che sta creando più debiti fra l'altro), perchè il più delle volte ha un intrinseco (oro e argento) che la plastica non ha.
    4 punti
  8. Il verso non ne aumenta la rarità. Spero di far cosa gradita nel riproporre la mia 1826. Riferimenti: Pagani 111 D'incerti 101/a Taglio inciso al rovescio.
    4 punti
  9. Presumo che ancora non sia stata aperta la discussione sulla RIN 2020 in quanto non essendosi svolta l'assemblea annuale causa coronavirus credo nessuno abbia ritirato il volume di persona. Mi è arrivato per posta insieme ad un altra opera, come da prassi negli ultimi anni: credo che sia molto interessante dopo aver letto la prefazione della prof Alessia Rovelli. Di seguito l'indice della R.I.N. 2020 index.pdf RIN.pdf
    3 punti
  10. Davvero grazie mille! Mi fanno molto piacere i tuoi complimenti, cerco di fare del mio meglio per diffondere la passione per la numismatica Grazie a te e a @Der Kaiser per il sostegno e gli apprezzamenti
    3 punti
  11. 1937 Spagna - Governo dei Paesi Baschi (Euzkadi) - 1 e 2 Pesetas Guerra civile spagnola (1936-1939)
    3 punti
  12. Partecipo a questa discussione con il mio esemplare, confido in un vostro apprezzamento:
    3 punti
  13. Ciao! La povera gente non era soggetta al pagamento di tasse dirette (decime). Nella Serenissima le tasse le pagavano le famiglie nobili (contrariamente a ciò che accadeva nelle mornarchie europee dove i nobili e cavalieri erano spesso esentati dal pagamento) ed i mercanti. Come saprai a Venezia le due figure, spesso, coincidevano ed anche questo aspetto è peculiare della Repubblica; altrove i nobili non si "sporcavano le mani" con le attività industriali e/o commerciali .... In definitiva erano soprattutto le grandi famiglie nobili ad avere le maggiori proprietà terriere, quelle che organizzavano i commerci più redditizi, quelle che avevano le proprietà immobiliari affittate a terzi o che avevano la proprietà di alberghi, ostelli e trattorie o attività industriali; oltre a loro c'erano naturalmente anche famiglie "borghesi", spesso forestiere, che negli ultimi secoli di vita della Serenissima crearono veri imperi familiari. Quindi le decime (decima parte degli utili) venivano conteggiate sui profitti che venivano dichiarati volontariamente da queste famiglie (fuochi); soggetti che avevano beni fondiari, beni immobiliari che generavano reddito, attività commerciali cospicue (non il bottegaio che vendeva la verdura) ed essendo dichiarazioni volontarie, stai pur certo che il loro ammontare era ben inferiore al valore reale. Semmai stava alla magistratura preposta verificare questi dati dichiarati. Intorno alla fine del 1500, ai proprietari fondiari, venne data la facoltà di pagare i 2/3 delle decime in frumento; si trattò di una vera e propria facilitazione fiscale che generò anche parecchie malversazioni. Facilitazione fiscale che derivava dall'attribuzione al frumento di un valore, a seconda della qualità, comunque inferiore a quello di mercato e su quel valore veniva calcolata la decima. Le malversazioni venivano compiute grazie alla corruzione di coloro che dovevano certificare la qualità ed il valore del frumento; un frumento di ottima qualità veniva dichiarato di qualità mediocre e quindi il suo valore veniva ridotto e su questo valore veniva calcolata la decima. Lo stesso frumento veniva poi venduto per il suo reale valore. saluti luciano
    3 punti
  14. Se potete fatelo passare su tutti i social,in questi giorni ho sentito parecchie persone dubitare che questo virus esista davvero o che sia cosi mortale o altre sciocchezze simili. https://www.nytimes.com/interactive/2020/05/24/us/us-coronavirus-deaths-100000.html?action=click&module=Top Stories&pgtype=Homepage Questo è da un Paese dove addirittura il Primo ha ridicolizzato il virus. Ricordatevi che puo accadere anche a voi o a chi amate,nessuno su questa terra è immortale.
    2 punti
  15. salve,voglio presentarvi due varianti dei 10 tornesi del 1819. la prima con un simbolo sotto la testa del re con una stella stilizzata,l'altra con un gruppetto di puntini a formare come una rosetta
    2 punti
  16. 2 punti
  17. 1937 Spagna - 50 Centimos + 1 Peseta Queste due monete le posseggo sin dal 1965, ero veramente piccolino… nel corso del tempo, pur avendone avuto la possibilità, non le ho mai migliorate/sostituite. Tra l'altro erano le più "belle" di quell'accumulo, secondo i miei occhi di quel tempo naturalmente, sicuramente la mia vista era migliore di oggi Tra le tante le avevo scelte in base ai rilievi, le ammaccature e la corrosione presente, sono molto usate, ma c'era di peggio.
    2 punti
  18. buona sera.Ecco il mio 10 tornesi del 25
    2 punti
  19. Il Colosseo. ( mi raccomando, stasera trasmettono il Gladiatore, sicuramente si parlerà di monete romane.. ?) Le tabaccherie al Servizio del Cittadino
    2 punti
  20. Normanni, figli di Tancredi d'Altavilla, Ruggero I gran conte e Roberto il guiscardo sono tra i primi degli Altavilla che vengono in Italia dove, in pochi anni, conquistano la signoria su buona parte delle regioni meridionali e sulla Sicilia . Il figlio del 'guiscardo', Boemondo I principe di Taranto, con il cugino Tancredi, si unisce alla prima crociata (1096-1099) e tra Ottobre 1097 e Giugno 1098 è all'assedio di Antiochia che, conquistata, diventa il secondo principato crociato, e che sarà a lui assegnato . Boemondo I, frustrato nei successivi tentativi di ingrandire il principato di Antiochia, tornato in Europa per raccogliervi forze e mezzi, chiude poi la sua vita nel 1111 in Bari, con mausoleo in Canosa . Il principato normanno di Antiochia prosegue con il suo successore, il figlio Boemondo II che per la minore età avrà reggenti fino al 1126 . Nel 1119,reggente Ruggero di Salerno, il principato subisce la disfatta dell' 'ager sanguinis' ad opera dei Turchi di Il-Ghazi : di 700 cavalieri e 3000 fanti cristiani, si salveranno forse solo 2 cavalieri e la battaglia sarà poi descritta nel suo 'Bella antiochena' da Gualtiero il cancelliere, presente su quel campo . Boemondo II cade in battaglia nel 1131 con unica erede la figlia Costanza : dopo Costanza, caduta Antiochia, gli eredi continueranno come conti di Tripoli di Siria con diritto al principato su Antiochia fino a Boemondo VII (1287) e dopo questi con la sorella Lucia, che vedrà anche la caduta di Tripoli (1289) in mani turche . La monetazione normanna in Siria, iniziata con follis in Ae, vede poi i piccoli denari in argento di Boemondo III fino agli ultimi grossi e mezzi grossi di Boemondo VII .
    2 punti
  21. @mative75 il mio ultimo intevento non dice che non esistono monete in elettro. Dico chiaramente che prima di Creso le monete erano in elettro. Con Creso le monete sono in oro e argento. La moneta che hai condiviso apparentemente é del tipo di Creso con leone e toro affrontati, tipologia che prima di Creso NON esiste, ma se è in elettro e pesa 14g allora è falsa, perché nessuno moneta di Creso è in elettro e nessuna sua moneta pesa 14g, perché ha riformato anche i sistemi ponderali di riferimento. Purtroppo non è un opinione, ma un dato di fatto. Se poi i tuoi periti sono in grado di dimostrare l’esistenza di una moneta di Creso in elettro e dal peso di 14g, ben venga per la numismatica! Senza alcuna vena polemica, intendiamoci
    2 punti
  22. Due schede : le prima è in pratica una campagna zoofila a favore di cani da compagnia, oggi diffusissimi nella città dove abito, sicuramente più di un tempo. La seconda invece attiene alla Giornata mondiale dell'Alzheimer, promossa dalla A.I.M.A. il 21 settembre 2000.
    2 punti
  23. Giuseppe Ruotolo, Gli errori nelle monete napoletane (1734-1870).
    2 punti
  24. E dopo il 50 Lire, un anno dopo ho finalmente messo mano su una delle sue "sorelle minori". Adesso mi manca solo la moneta da 2 Lire, ed avrò completato il quartetto. ?
    2 punti
  25. Buonasera a tutta la Sezione, posto anch'io la mia Piastra del 1825 di Francesco I.
    2 punti
  26. Buonasera a tutti, come già anticipato da Giuseppe e da Rocco il lavoro di classificazione di varianti non è così semplice come sembra, non perché si è postata un immagine (a volte neanche quella) si può pensare di avere il diritto di avere tutte le informazioni finora messe da parte, studiate e verificate da chi un domani potrebbe anche farci una pubblicazione. Personalmente credo che se un lavoro è fatto bene, dove si nota fatica e passione è giusto acquistarlo, anche per dare soddisfazione a chi in queste cose ci mette l'anima. Se poi si ha tanta foga di sapere ci si può sempre rimboccare le maniche e non aspettare sempre che la fatica la facciano gli altri... E poi ci si deve sempre chiedere :ma io quanto ho contribuito a tutto ciò... Le risposte vengono poi da sole...
    2 punti
  27. E tre! Ecco la mia 1825, Peso grammi 27,50 Taglio PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPIS al rovescio.
    2 punti
  28. Come promesso allego il mio 50 Centesimi 1920 rigato, spero vi piaccia. Saluti Marfir
    1 punto
  29. Buonasera, @mariarosaria, posto anche il mio per compagnia.. ? 10 Tornesi 1819 Variante Stella a 6 punte Collo a punta. Magliocca 450a. Pagani 91b.D'in.83b.
    1 punto
  30. Facciamo così : se ho ragione io mi paghi un caffè, se hai ragione tu ti pago una birra da litro ? ma @Balantin deve metterci in condizione di estrapolare con certezza...
    1 punto
  31. Dal vl al v secolo nel area magno Grecia e Sicilia era uno degli idei più venerato.
    1 punto
  32. Ti allego questo link, dove una medaglia uguale alla tua, è già stata identificata e datata:
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  33. Ciao, guardando la foto dell'HN Italy 664 direi che che non ci dovrebbero essere dubbi sull'attribuzione a Canosa. Anche Vincenzo La Notte nel suo "La monetazione della Daunia" la descrive al n.6 di Canusium come tetartemorio, AE, 12 mm. di diametro : D/ Testa laureata di Giove a destra in contorno perlinato; R/ Clava tra le lettere K e A, entro corona d'alloro e ne elenca tredici di cui due sulla SNG Cop.,, la 644 e la 645. L'attribuzione non corretta può capitare, ma forse in questo caso se ne può immaginare una possibile ragione, infatti sul primo volume dedicato all'Italia,il catalogo del British Museum delle monete greche, a pag. 135, per Kailia al n. 14, riporta un tipo con al dritto "Head of Zeus, r" e al rovescio " K A Club, upwards, within laurel ? wreath" con diametro di 0,5 inches, cioè quasi 13 mm..Di questa moneta non ho trovato foto. Complimenti per aver visto giusto, è una bella moneta che penso abbia anche un bel grado di rarità su cu però non so esprimermi come sul suo possibile valore.
    1 punto
  34. Caro @El Chupacabra un 50 centesimi leoni rigato come questo non si vede quasi mai. Direi un vero q FDC. Moneta da tre zeri. Complimenti, come non apprezzarla, non gli manca nulla. Rilivi quasi intonsi, lustro di conio abbondante, contorno eccellente... Saluti
    1 punto
  35. Confesso la mia ignoranza su questo argomento, l'unica cosa che posso fare e inserire due pagine del libro Il segno dei Mercanti, aspettando Magdi. Saluti Marfir
    1 punto
  36. Ciao, scusa se rispondo solo oggi. Nel film vi sono molti errori/inesattezze. La vicenda di Marco Aurelio e Commodo è stata molto romanzata (d'altra parte non è un documentario o una biografia). L'imperatore morì effettivamente in terra "barbara" (Vindobona, oggi Vienna), ma di peste e non ucciso dal figlio. Commodo, una volta preso il potere in effetti inaugurò un regno caratterizzato da stranezze, atti tirannici e opulenti giochi, ma il suo regno finì ben dodici anni dopo, strangolato nel bagno da uno schiavo, e non ucciso nell'arena da Massimo. Maximus non è mai esistito come personaggio storico ma possiamo trovare in lui richiami a più persone realmente esistite: il condottiero Cincinnato, Narciso (l'assassino di Commodo), Spartaco, Claudio Pompeiano (sposo della figlia di Marco Aurelio). Molti dei costumi non sono corretti: i legionari indossano armi e armature vecchie di un secolo, i Germani vestono come dei primitivi, i pretoriani indossano abiti stravaganti e molti gladiatori portano equipaggiamento a caso. La stessa maschera di Maximus è inventata. Nella sequenza di battaglia iniziale vi è troppa artiglieria (usata raramente sul campo anche se sappiamo che già Traiano la utilizzò in Dacia), frecce incendiarie ed esplosioni, i legionari spezzano la formazione e usano i pilum come lance e non giavellotti; inoltre i cavalieri usano selle dotate di staffe (più sicure per gli attori e gli stuntman di quelle storiche). Infine, le figure dei gladiatori erano molto più complesse e articolato di quanto mostrato. PRO abbiamo: una colonna sonora sontuosa. Nella battaglia iniziale è possibile vedere i guerrieri Germani eseguire il "barritus", ovvero il tentativo di demoralizzare il nemico e incoraggiare sé stessi e i compagni con grida, corni ed esibizioni di coraggio (o macabre, come l'esposizione delle teste mozzate dei nemici). La battaglia stessa, per quanto imprecisa, è una grandiosa rappresentazione del più "classico" degli scontri, quello fra barbari e romani. I grandiosi e stravaganti giochi organizzati da Commodo, con tigri e carri da guerra sono esagerati? Tutt'altro. I romani non lesinavano spese per organizzare i giochi, che prevedevano rievocazioni di battaglie, cacce ad animali esotici e perfino l'allagamento dell'arena per inscenare battaglie navali. Lo stesso Commodo era solito esibirsi nell'arena in spettacoli bizzarri sia come cacciatore (per esempio abbatteva pantere e struzzi) che come gladiatore (in incontri ovviamente "facilitati"). Ci aggiungo anche le ricorstuzioni al computer, spesso spettacolari... Questo link propone ben 23 errori. http://archeologia.altervista.org/blog/errori-dei-film/i-23-errori-del-gladiatore.html Che dire? Non mi è piaciuto? Assolutamente, a me è piaciuto molto e continua a farlo, nonostante sappia che vi sono degli errori. Semplicemente devi prenderlo come un film di azione di ambientazione storica e non alla lettera come rappresentazione storica pura e semplice. Un Gladiatore 2 di cui ne parlano da anni? Preferisco di no... i sequel raramente mi soddisfano... Ciao Illyricum
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  37. Ringrazio per l'immeritata qualifica di "esperto" che mi costringe - oltretutto - a dare un giudizio. Per quello che posso vedere dalla foto, ho seri dubbi che possa arrivare al BB. Oltre i citati difetti, a ore 5-6 del D/ abbiamo la quasi scomparsa dei rilievi che coinvolge anche il contorno, né - sempre a mio modesto avviso - la miglior uniformità d'usura del R/ può aiutare in tal senso: penne e corona hanno ceduto al trascorrere del tempo e del passare di mano in mano. Per me è un q.BB, ma è comunque moneta ancora gradevole da inserire in collezione. Vista l'attuale tendenza, è una moneta (R) che può oscillare tra i 250-270 €. Chiedo perdono per la sicumera nella valutazione espressa.
    1 punto
  38. E quella senza punto dopo il numerale I.
    1 punto
  39. Oppure cambia l'assunto: spendendo poco si guadagna tanto o viceversa spendendo tanto si guadagna poco. Sono la rarità delle monete o la loro conservazione a fare la differenza.
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  40. Buongiorno a Tutti, lo studio della monetazione bronzea di Vitellio, che mi appassiona intensamente da alcuni decenni, presenta delle notevoli difficoltà, in quanto spesso ci sono elementi spuri, anche molto sedimentati nel tempo… è stato preso di mira dai falsari di sempre, essendo monetazione di una certa rarità (quella bronzea) e ambita dai collezionisti di ogni secolo, come pure dai vari restauratori, spesso maldestri. La prima conseguenza di questa situazione è che le monete false nel tempo hanno acquisito maggior credibilità o apparenza, e la esclusione dei falsi, con dimostrazione, non è sempre agevole. Come procedere, allora? La risposta che mi sono data negli anni è stata di ricostruire l'intera emissione con studio dei conii con quanti più esemplari possibili, in modo di riuscire a dare una concatenazione e un senso a tutto il complesso, in modo da eliminare gli elementi spuri …. cosa che penso e spero di fare anche in questo caso. Comincerei dall'interessante questione di quella perlinatura così peculiare : sia Nerone che Vespasiano hanno avuto monete ( indiscutibilmente autentiche ) con tale tipo di perlinatura, tra l'altro in tempi molto vicini all'epoca di Vitellio…. sono coni particolarmente curati e speciali ( e rari, solo un conio per tipo, per quanto ne so)…. ne riporto due esemplari ( foto 1 Nerone e foto 2 Vespasiano ). Direi, quindi, che non ci sono dubbi che la legittimità della particolare perlinatura sia in sé ammissibile... Ma tra ammissibile e sicura... ne passa... Come fare? Semplice... vediamo se esistono altri esemplari con questo conio di Vitellio ... magari con altri rovesci e che si incatenino nella complessa serie di coni legittimi, quindi scartando la possibilità di una invenzione, magari plausibile, ma sempre invenzione... Bene, ne esistono parecchi e collegati con vari rovesci, a loro volta collegati con altri diritti e così via, quindi si inserisce nella linea delle concatenazioni di conio dell'intera monetazione vitelliana : a titolo di esempio ne metto uno, foto 3 Resta quindi confermata la legittimità del conio del diritto, la cui impronta è condivisa da entrambi i pezzi Nac però con una differenza importante tra i due : la veste che passa sulla spalla ( foto 4 ) nel primo esemplare presenta un improbabile drappeggio continuo, senza il " bottone" ( fibula ) che invece fa da chiusura della veste, come si vede negli altri esemplari ... ma la cosa è coerente con lo stato di " manutenzione " del pezzo, ripatinato in spessore, fondi spianati, forse stuccature leggere, con sottostanti corrosioni verosimilmente da fiume ( molti sesterzi di Vitellio vengono da fiume), e a ben vedere si vedono chiare le tracce del bulino proprio su quella parte di manto, più netta, in particolare più a valle a destra si vede bene il solco. Il bulino non esclude di certo la clonazione, ma è un po' in contrasto se tesa a ricreare dei particolari in una moda restaurativa degli anni '50 ( e forse prima ) infatti il pezzo ha tale datazione sul mercato ( Asta ratto 1955). Quindi copia siliconica tende a essere un po' improbabile, almeno in senso stretto. Rimane il discorso della crepa del rovescio, nello stesso punto in entrambi gli esemplari, che già Filippo1( Giuliano Russo ) ha anticipato continua….
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  41. Bella leggenda. Grazie ART. Pensa che anche i nostri 5 euro a volte offrono sorprese... ? https://www.ebay.de/itm/133418512573
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  42. Buongiorno e Buona domenica, Homo Faber una bellissima iniziativa del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Saluti Alberto
    1 punto
  43. Tremate all’idea di ricevere posta da lei, vero?? È un po' come quando vi arriva l’avviso di una raccomandata: non sono mai buone notizie per voi. Lontani i tempi in cui per posta si ricevevano lettere d’amore…. Ma vi rassicuro, Maria De Filippi non c’entra… E neppure c’entrano Tom Hanks e Meg Ryan…. Non è il genere di film che amo…e poi Meg Ryan non è mai stata il mio tipo….forse a proposito di tipo, per rimanere im tema di posta, preferisco Jessica Lange ne “ Il postino suona sempre due volte”: Certo non posso paragonarmi a Jack Nicholson…..ma me ne faccio una ragione…? Invece, per vostra fortuna, si tratta di una moneta che parla dell’imperatore Nerva e di un evento particolare a lui legato e poco noto (o per lo meno a me) e che è conosciuto proprio grazie ad essa: Si tratta della RIC II Nerva 93, sesterzio, zecca di Roma, anno di emissione 96-97 d. C. D/: IMP NERVA CAES AVG PM TR P COS III PP: busto di Nerva, laureato, a destra R/: VEHICULATIONE ITALIAE REMISSA: due muli (o mule) che pascolano; dietro di loro un carro; SC in esergo Quella riprodotta sopra e' l'esemplare custodito al Munzkabinett di Berlino. Cosa significa questa moneta? Augusto fondò il sistema di trasporto imperiale, il cursus publicus, che sostituì il sistema tradizionale dei tabellarii o messaggeri privati per trasmettere informazioni governative e comandi militari in tutto l'Impero Romano. Ecco cosa dice Svetonio: «Affinché si potesse facilmente e più rapidamente annunciargli e portare a sua conoscenza ciò che succedeva in ciascuna provincia, fece piazzare, di distanza in distanza, sulle strade strategiche, dapprima dei giovani a piccoli intervalli, poi delle vetture. Il secondo procedimento gli parve più pratico, perché lo stesso portatore del dispaccio faceva tutto il tragitto e si poteva, inoltre, interrogarlo in caso di bisogno.» (Svetonio, Augusto, 49) Il cursus publicus divenne una delle più grandi istituzioni governative dell'antichità. Funzionava grazie a una serie di alloggi di tappa (mansiones) e di postazioni di scambio intermedie (mutationes) lungo il percorso delle strade romane. La mansio era un edificio dove ci si poteva rifocillare e passare la notte; la mutatio era un edificio dove in più era possibile trovare delle cavalcature fresche (la parola mutatio significa in effetti scambio, inteso come scambio proprio di cavalli). Il costo di gestione del cursus publicus, all’epoca, gravava sui privati cittadini. Era il cosiddetto munus vehicularium. In cosa consisteva questo? Il munus in generale era un "dovere", un "obbligo", di fornire un servizio o un contributo alla propria comunità. Nelle fattispecie del munus vehicularium, in sostanza, per far funzionare il trasporto pubblico, i funzionari governativi, gli appaltatori imperiali e i magistrati locali imponevano ai privati cittadini di svolgere la mansione richiesta, ovvero quella di trasporto dei messi utilizzando i propri veicoli e animali (e non mancavano come è facile immaginare abusi per interessi personali). Le comunità interessate però non ricavavano alcun guadagno da tutto ciò, ma anzi (come e’ facilmente intuibile) erano fortemente penalizzate e per questo venne stanziato un sistema di risarcimenti. In realtà molto raramente tali risarcimenti andavano a coprire (anche solo parzialmente) i costi e le spese subite. Anzi, sotto Domiziano, tale attività (con la diffusione del servizio ed il conseguente aumento degli abusi dei funzionari imperiali) diventò particolarmente onerosa per i cittadini italici. Si rese pertanto necessario prendere provvedimenti drastici e di ciò si occupò Nerva che decise di riformare il sistema. Con la moneta in questione Nerva pubblicizza proprio la sua riforma promettendo che il governo imperiale avrebbe coperto in futuro i costi del cursus publicus. In sostanza indica che il peso della posta imperiale non avrebbe più gravato sull'Italia perché delle spese di gestione si sarebbe occupato direttamente il fisco (Vehiculatione Italiae remissa: tolto all’Italia l’obbligo di sostenere il servizio di trasporto). L’attenzione di Nerva verso gli italici non era in realtà proprio casuale: egli stesso era umbro di nascita, di Narni (Narnia). Questo provvedimento rientra in effetti in una politica globale di sgravi fiscali e di incentivi che dovevano favorire proprio le comunità italiche. Torniamo alla moneta. Ho fatto un giro sui vari siti di catalogazione e letto alcuni articoli specifici, ma si parla sempre di “muli al pascolo”, se non addirittura di mule (in inglese il plurale è identico). Ora io non ci capisco nulla di equini e dalla osservazione della moneta ne capisco ancora meno: forse hanno le orecchie un po' lunghe per essere cavalli…quanto all’essere muli o mule…. A proposito di inglese, ho trovato interessante il fatto che “mule” è anche il corriere, proprio come nel recente film di Clint Eastwood dove per l’appunto l’attore/regista e’ un corriere della droga... A questo punto mi viene un altro dubbio: venivano usati anche i muli (o similari) nel cursus publicus? Ma non erano meglio i cavalli che sarebbero stati più veloci? In fondo serviva più la velocità che la forza… A meno che in certi casi non servisse anche il trasporto, insieme ai messi, anche di alcune particolari merci pesanti. Trovo anche strana la scelta di rappresentare sulla moneta i muli e non i cavalli. Mi farebbe piacere saperne qualcosa di più magari da qualcuno di voi più esperto di storia e civiltà romana. Parlando nello specifico di questo bellissimo sesterzio, vediamo i muli con i loro finimenti che brucano l’erba. Dietro di loro c’è un carretto a ruote alte (il birotium- carro a due ruote- in italiano biroccio o barroccio) con le stanghe verticali e le imbragature appoggiate. La scena rappresentata è placida, con gli animali al pascolo e il veicolo fuori servizio. La decisione di rappresentare una scena piuttosto idilliaca, con gli animali staccati dal loro giogo che brucano invece di rappresentarli legati al carro in movimento, è un riflesso perfetto della legenda del rovescio, che a sua volta si riferisce alla abolizione del carico che gravava sui liberi cittadini. Ritengo che questa moneta sia un piccolo capolavoro sia per quello che rappresenta (il messaggio) sia per quello che è (un vero fotogramma di vita campestre). A me piace molto, la trovo suggestiva. L’immagine del rovescio, molto simile ad un piccolo quadro, è distensiva e rilassante. Mi ricorda infatti alcuni scene di campagna, tipo quelle dipinte da Van Gogh: Vincent Van Gogh. Mezzogiorno. Riposo dal lavoro. 1890Museè d’Orsay , Parigi Particolare del dipinto: si vede il carro con le stanghe altre e gli animali a riposo che brucano (qui buoi, animali da lavoro).. Ma mi fa venire in mente anche quelle immagini dei film western o delle serie televisive che andavano di moda negli anni’80, tipo “Alla conquista del west”… E perché no? Tex Willer…il mio fumetto preferito in gioventù (ma qualche volta lo leggo ancora)…qui mentre sorseggia il buon caffè bollente del vecchio pard, il satanasso kit Carson, mentre alle spalle aleggia minacciosa l’ombra dell’irriducibile nemico Mefisto... Spero di non avervi annoiato. Buon sabato. Stilicho
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  44. Ciao a tutti! Proseguendo nella mia ricerca sulle medaglie dell'inflazione tedesca del 1923 ho trovato alcune immagini semiserie che posto qui di seguito: Gutemberg (quello della bibbia): "La stampa non l'avevo inventata per questo!" Due mendicanti: "Prima gli chiedevi soldi e ti davano del pane, adesso vuoi del pane e ti danno dei soldi!" Tappezzeria economica: Le riserve bancarie Il peso del denaro!!! e la fine dello stesso: Macinato... macerato... bruciato... la crisi del '23 ha spedito direttamente la Germania verso la famigerata dittatura che tutti noi conosciamo, che ha portato l'Europa sull'orlo del baratro - anzi, forse oltre... Adesso - confidando sulle basi democratiche dell'Europa di oggi che io sostengo - mi permetto di fare una battuta: State in salute! Servus, Njk
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  45. Salute avevo voglia di rivederla: Ferdinando II 10 Tornesi 1847. Rame D/ FERDINANDVS II. D.G. REGNI VTR SIC. ET HIER. REX , testa con barba a destra del sovrano, sotto stella . R/ corona chiusa - TORNESI - DIECI, all'esergo 1847. Riferimenti: CNI 203., Pagani 340.,Pannuti Riccio 192.
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