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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/21/20 in tutte le aree
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Dal 1994 al 2009 si poteva telefonare da telefoni pubblici nelle TAAF (Terre Australi e Antartiche Francesi). Come si faceva? Si prendeva una nave e si arrivava a Port-aux-Français, nell'arcipelago subantartico di Kerguelen: Lì si potevano osservare tipici paesaggi e fauna antartici: E dopo aver telefonato a casa in Europa si poteva spedire una cartolina con gli appositi francobolli delle TAAF:7 punti
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Ciao @Asclepia, il più raro fra i Grani Cavalli 1797 FERDINAN con caratteri grandi e busto che verrà ripreso nei Tarì del 1798.4 punti
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Buongiorno a tutti, oggi inizio la giornata sul Forum con una interessante Scheda Telefonica '' il giro delle capitali dell'euro '' con il valore espresso in Lire e in €. La Capitale in oggetto è Lisbona, mi ha molto colpito la foto nell'insieme e poi il nome del Fotografo l'italiano Maurizio Galimberti, di cui riporto poche note che ho trovato sul Web. ? Cresce a Meda, iniziando a lavorare nell'impresa di famiglia come geometra. Già da ragazzo si appassiona alla fotografia partecipando a concorsi fotografici utilizzando le classiche pellicole bianco e nero. Esordisce utilizzando una fotocamera Widelux per una ricerca on the road. In seguito, circa dal 1983, inizia ad usare quasi esclusivamente la Polaroid, che apprezza per la immediatezza del risultato e per la possibilità di "manipolazione"; proprio con la Polaroid si esprime a suo modo con il mosaico fotografico, forma artistica per cui è maggiormente conosciuto. Utilizza la Polaroid scomponendo e ricomponendo l'immagine in mosaici per ricreare la stessa, reinterpretandola. Anche nei ritratti molti dei quali hanno come protagonisti personaggi famosi (Johnny Depp, Lady Gaga, Robert De Niro, ecc.), riproduce con la scomposizione una tridimensionalità dell'immagine. Nel 1999 è stato nominato al primo posto nella classifica dei foto-ritrattisti italiani redatta dalla rivista Class. Saluti Alberto4 punti
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Caro @Vetranione premetto che in molti casi la nostra materia presenta non poche complessità, e quindi quello che ti vado a dire è e rimane un parere, essendo ad oggi i "buchi neri" ancora molti. caratteri salienti della moneta, come in parte da te segnalato sono: 1 - laccio del diadema non chiaro e non fortemente staccato 2 - assenza della sporgenza a sinistra della fibula 3 - andamento delle linee sul busto 4 - stile della spalla e delle linee sul braccio 5 - evanescenza del collo e tratto netto sopracciglio naso 6 - presenza di PP e non PF e NC per AV in legatura con D iniziale piccola e tonda 7 - stilizzazione a tratti della veste della vittoria che pare una campana divisa in 3 parti 8 - punte delle ali in alto, ali che sono anche molto lunghe 9 - croce allungata sul globo 10 - "cerchione" di tipo ravennate ...e molte altre, ma non voglio tediare nessuno ora, ci sono caratteristiche che fanno pensare a Roma, ma non è certamente il caso, perchè in generale "non ci siamo" altre rimandano a Ticinum (parlo di piccole specifiche prese singolarmente), altre ancora a Ravenna nel complesso, per la mia esperienza, la moneta non è ostrogota, ma ha uno stile di rimando italico tenderei a classificarla come Longobarda, trovando rimandi alle figure del dritto e/o del rovescio in alcuni testi.... (confesso di non aver guardato tutto per motivi di tempo, e me ne scuso) rimando a: Arslan "primi decenni" fig 40 soprattutto ma non solo Arslan "prim generazione" fig 10 soprattutto per rovescio MEC I n 294 e soprattutto 298 ora, questa è un'analisi abbastanza grossolana, ma la moneta non nasconde una provenienza probabilmente museale, quindi, se servisse un approfondimento un po' più professionale e una bibliografia veramente approfondita, non esitare a contattarmi... un caro saluto Alain Gennari4 punti
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1936 E' una cosa risaputa ma è bene ricordarlo: per il Regno Unito il 1936 è l'anno dei tre Re. Giorgio V sino al 20 gennaio 1936 Edoardo VIII dal 20 gennaio 1936 al 11 dicembre 1936 Giorgio VI dal 11 dicembre 1936 Sono state coniate con questa data monete a nome di Giorgio V e di Edoardo VIII, nessuna coniazione per Giorgio VI.4 punti
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Buonasera, complimenti @mariarosaria, approfitto per postare il mio modestissimo Sestino, il mio è con i globetti, giusto @Rex Neap? Saluti Alberto3 punti
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Ad esempio da una località al centro del deserto del Sahara? Si poteva farlo con le schede del Ciad: Oppure dall'isola caraibica di Saint-Martin / Sint Maarten, che all'epoca aveva la metà nord parte del dipartimento francese d'oltremare di Guadalupa e quella sud parte delle Antille Olandesi (quindi nel nord si usavano le carte francesi e nel sud quelle per le Antille): O magari dalla Corea del nord, nella zona economica speciale dove potevano venire a lavorare i sudcoreani (ma al telefono mi sa che dovevi stare molto attento a quello che dicevi se volevi tornare a casa ) : Si usava il telefono stellitare pubblico con l'apposita scheda3 punti
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Con oggi sono passati due mesi dalla partenza di questa discussione. Il bilancio è di 473 post, oltre 8.000 visite e numerosissime monete postate. Ringrazio di nuovo tutti coloro che hanno postato le loro monete e tutti coloro che ci hanno letto spero con piacere. Per festeggiare ho pensato di postare una moneta di una zecca che non abbiamo ancora mostrato, ovvero Dobbiaco. La zecca dei Conti di Gorizia vi venne trasferita nel 1460 a seguito della perdita dei territori della Carinzia e della città di Lienz dove aveva sede in precedenza. Contea di Gorizia Giovanni (1454-1462) Zecca: Dobbiaco D/ IOhANNES, scudo con lo stemma di Gorizia R/ + COMES GORIC. croce accantonata dalle lettere D O B L Peso: 0,48 g Diametro: 14 mm Rif.: Passera 37; CNI VI, 6 Arka Diligite iustitiam3 punti
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Ovviamente non lo so ma possiamo capire qualcosa dagli esemplari noti: scudo e mezzo (solo 4 esemplari in 4 date diverse), 2 scudi (il più battuto in 37 date con 74 varianti), 3 scudi (14 date con 18 varianti), 4 scudi (20 date con 24 varianti) 5 scudi (unico esemplare: 1623), 6 scudi (9 date diverse con 2 sole varianti) e 10 scudi di questo era noto un solo esemplare appartenente alla Collezione Reale di Vittorio Emanuele III, oggi scomparso, pesava 382,3 grammi! Il Pesce sostiene che: Sulla coniazione dei grandi multipli d'argento vale, nei riguardi dei pezzi da 5 scudi e oltre, l'opinione degli studiosi di scienze numismatiche che ritengono la saltuaria comparsa dei pezzi dotati di grande potere d'acquisto dovuta piuttosto a motivi di ostentazione che a necessità di disporre di notevole quantità di valuta circolante. Ciò è anche avvalorato dall'ottimo stato di conservazione in cui si trovano queste monete. ... E' valida l'impressione ...che i multipli fossero battuti anche per scopi di tesaurizzazione. Visto il carattere arcigno e pragmatico di molti genovesi dell'epoca, ecco, io opto per tesaurizzare più che ostentare...3 punti
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Buongiorno Capita raramente di aggiungere varianti alla mia raccolta, nel mentre condividevo i mezzi Tornesi in questa bella discussione dell'Amico @pietromoney ne ho trovato un pezzo in vendita sulla baia... Dopo un "tira e molla" sul prezzo... Sono riuscito ad acquistarlo. È un Mezzo Tornese del 1838 con simbolo punto sotto il busto e mancanza di punteggiatura dopo VTR Questa variante venne riportata per la prima volta nel pregevole e ineguagliato studio sulle varianti delle monete Borboniche di VICO D'INCERTI, al numero 414/f Rara. Vi mostro le immagini della moneta fatte dal venditore. Secondo voi ci arriva allo Splendido?3 punti
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Qui bisogna essere chiari e sintetici, per non alimentare false ipotesi che sono sempre dure a morire. Questa è una "medaglietta" coniata ad uso e consumo di nostalgici....NON è stata coniata, come detto almeno 75 anni fa, 1945 all´epoca in Italia c´erano altri problemi. Quest´oggetto se va bene vede la luce negli anni 50/60. Per i numismatici ma anche per i semplici collezionisti non rappresenta nulla, se non appartengono alla categoria su menzionata. Relativamente al valore economico, non prenderei neppure in considerazione il problema. Saluti TIBERIVS3 punti
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Buona sera. Un po' di storia per presentare questo sestino, coniato nella minorita' di Carlo v dalla madre Giovanna di Castiglia ed Aragona,detta impropriamente "la pazza".Giovanna era la figlia terzogenita di Ferdinando II il Cattolico e di Isabella la Cattolica,rispettivamente re e regina di Aragona,Navarra,Leon, Castiglia, Napoli ,Sicilia,Sardegna,Corsica,etc.Ella eredito' il vasto impero paterno e materno dopo la morte dell'unico fratello Giovanni e della sorella Isabella. Nel frattempo si era sposata con Filippo d'asburgo secondogenito dell'imperatore Massimiliano,da cui ebbe appunto il figlio Carlo,futuro imperatore del S.R.I.Giovanna fu fatta passare per pazza dal padre Ferdinando II per motivi politici e quindi confinata nel castello di Tordesillas,e li rimase,praticamente fino alla morte avvenuta nel 1555,ridotta ormai in uno stato bestiale per tutte le angherie subite in decenni e decenni.2 punti
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Proviene da uno scavo archeologico stratigrafico ufficiale di qualche anno fa e fa parte di una collezione quindi pubblica di un Museo che sto analizzando per motivi di studio.2 punti
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Mamma mia ma quante ne hai? ? questa assolutamente non la prenderei. Tagli troppo invasivi. Se posso permettermi un consiglio, fai la somma di quello che volevi spendere per le 3 banconote e comprane solo una ma in migliore conservazione!2 punti
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rimanendo in tema di tessere Carraresi, dopo la tessera murale, o tessera grande postata in precedenza, volevo mostrarvi anche la tessera, considerata piccola. Non piu' inserita nelle costruzioni, ma secondo il Verci serviva come tessera di riconoscimento e di lasciapassare per i Carraresi ed usate per convalidare ordini e lettere. gr. 6,46 diam- mm. 24.0 Asta " Artemide" XXVII lotto - 455 gia' postata in altra discussione.2 punti
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Ciao @scalptor, ci andrei piano.......... Dimentichi che prima si deve accertare la genuinità della moneta. E se è un falso ? ..... che documento potrebbe essere !! Se ci perdi un po di tempo ad osservare , magari potresti rivedere le tue affermazioni. con l'immagine che allego, il profilo del Dio fluviale Gelas , non ci azzecca niente con il profilo di Atena elmata, degli stateri "Pegasi".2 punti
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5 rupie di Hyderabad (Osmania Sicca) ND (1941-1945): Il Principato indiano di Hyderabad nacque all'inizio del 1700, quando la regione del Deccan era governata dalla dinastia Mughal e fu conquistato dall'India e annesso nel settembre 1948. Tuttavia, le sue istituzioni furono mantenute fino al 1956 quando, in conseguenza della riorganizzazione degli Stati indiani su base linguistica, furono sciolte e il Principato diviso in Andhra Pradesh, Stato di Bombay (successivamente a sua volta diviso in Gujarat e Maharashtra) e Karnataka. Le emissioni di banconote di Hyderabad datano dal 1918 al 1953 e contano ben 15 serie o emissioni. Questa in particolare appartiene alla 7ma emissione.2 punti
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La fantasia è bella quando è tale, in questo campo di banconote taroccate qqualche timbro può anche strappare un sorriso, ma mettere l'aquila e la svastica su una banconota in AM Lire, mi chiedo chi possa abboccare, che senso abbia.... Più interessante quella della occupazione canadese di Ortona, che comporta da chi l'ha timbrata almeno una discreta conoscenza di un fatto militare sanguinosissimo, ma poco noto al di là del luogo in cui si è svolto. Non è chiaro perché il comandante tedesco della piazza volle difenderla come se fosse una questione essenziale per l'occupazione tedesca in Italia. Ortona venne definita da qualcuno la Stalingrado d'Italia perché vi si combatté casa per casa : le strade del centro storico erano molto strette e i primi panzer alleati distrutti in pratica le bloccarono. I Canadesi pagaro un prezzo molto elevate in vite umane, e i soldati ricorsero ad una tecnica già sperimentata anche a Stalingrado, e cioè invece di esporsi nelle strade, bersaglio facile per i tiratori tedeschi, risalirono le strade della città stanto al riparo dentro le abitazioni stesse e sfondandone le pareti, in modo da passare da una casa all'altra. Magari potrebbe anche darsi che qualche soldato si sia fatto timbrare una banconota per ricordo : una volta vidi alla Dogana di San Marino uno Statunitense che chiedeva con insistenza un timbro di entrata sul proprio passaporto, da conservare come ricordo ! Questo in teoria, magari è un'altra "iniziativa privata" truffaldina : ma almeno è simpatica e - in qualche modo - più credibile di tante altre !2 punti
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E' vero. Metto quindi l'altro lato. P.S. ...le monete sono appoggiate su un portafoglio di cuoio...2 punti
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Secondo me una più banale scelta strategica della zecca volta a mantenere la "familiarità" della popolazione verso la nuova monetazione del dominio Veneto. Nell'immagine moneta del periodo ungherese2 punti
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Altre due Schede che attengono ad argomenti sociali e di interesse generale : la prima è una sensibilizzazione per la la Lotta contro la Fibrosi Cistica, la seconda indica il comportamento a cui attenersi in caso di terremoto, un evento che purtroppo nel nostro Paese si ripete, a volte con conseguenze tragiche e devastanti.2 punti
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Ciao! Bellissima moneta, complimenti. Questa tipologia di moneta genovese mi affascina sempre, sia per l'iconografia, sia per le dimensioni. Spesso si scrive che questi grossi moduli erano di "ostentazione" o coniati per pagamenti di importanti transazioni; probabilmente in alcuni casi è così, ma fino a che punto? Non conosco le dinamiche della zecca genovese, ma a Venezia i multipli hanno riguardato soprattutto gli zecchini (veramente pochi gli esemplari di scudi e ducati in argento di doppio peso) e potevano essere richiesti alla zecca, liberamente, dai privati; bastava pagare il metallo e le spese di coniazione ed il gioco era fatto. Potevano riportare l'iconografia dello zecchino o di altre monete @favaldar il modulo veneziano più grande che si è censito, è un multiplo da 105 zecchini a nome del Doge Lodovico Manin; un "sottobicchiere" di mm 79 per un peso di gr 367,41. Sono noti anche esemplari di multipli da 100 zecchini, coniati anche sotto altri dogati, ed a scendere, in varie pezzature ed iconografie, fino al multiplo di 2 zecchini. Credo che la discriminante, tra il coniare un multiplo destinato ad una mera ostentazione, piuttosto che per effettuare pagamenti di importanti transazioni, sia la praticità (i veneziani non erano da meno dei genovesi riguardo alla pragmaticità). Personalmente non credo che coniare multipli di zecchini o altre monete per effettuare grandi pagamenti fosse più economico rispetto alla produzione di una barre/lingotti del medesimo metallo e peso, che venivano garantiti semplicemente con l'apposizione di un sigillo, oppure all'uso delle normali monete in circolazione. Io sono più propenso a pensare che - almeno per quanto riguarda Venezia - i multipli che sono arrivati a noi siano di "ostentazione", cioè monete create ad hoc, su commissione, per regalie. Multipli che venivano regalati da persone cospicue ai figli per il loro matrimonio, per un battesimo, per una data ricorrenza, per festeggiare il raggiungimento di una importante carica governativa ..... Giacché si trattava di multipli riferiti allo zecchino o ad altri conii, erano monete a tutti gli effetti e quindi spendibili e non è da escludersi che taluni siano serviti proprio a questo, soprattutto quelli di valore minore, visto che se ne sono trovati alcuni con tracce di usura; quelli di valore maggiore, invece, sono stati spesso bucati e appiccagnolati ... ma questa è un'altra storia. saluti luciano2 punti
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Ti consiglio di dare una lettura a questa discussione: Non credo proprio che una cosa del genere sia stata prodotta durante gli anni del conflitto e della Repubblica di Salò... Come no?! Già se vai su ebay ne trovi altre 10 in vendita: https://www.ebay.it/b/Moneta-20-lire-mussolini/17981/bn_7005243395 Poi non oso immaginare ai negozi di souvenir di Predappio o alle mostre di militaria sulla Seconda Guerra Mondiale quante altre ne abbiano...2 punti
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Ancora servizi aggiuntivi alla clientela, addirittura si parla della possibilità di accendere la caldaia a distanza, parliamo sempre di un ventennio fa, oggi con lo smartphone è tutto semplice e scontato, c'è addirittura chi controlla il sistema di allarme di casa, e può vedere attraverso le telecamere direttamente sul cellulare, quindi quello che pubblicizza la scheda telefonica è all'avanguardia per quei tempi. Saluti Alberto2 punti
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Tannu Tuva (1921 - 1944 ) territorio dell'ex-protettorato cinese di Tuva. 3 Lan del 1924, per le prime emissioni furono soprastampate delle vecchie banconote dell'Impero russo.2 punti
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Nella discussione dedicata ai dollari emessi per celebrare eventi e personaggi della storia dei Nativi Americani https://www.lamoneta.it/topic/187284-i-dollari-dei-nativi/ era emersa la proposta di dedicarne una analoga agli ultimi nati della Zecca statunitense, i dollari che vanno sotto il nome di American Innovation $1 Coin Program, che ci accompagneranno fino al lontano 2032 Probabilmente sarà qualche mio erede a terminare la discussione ma io intanto provo a iniziarla. La serie si propone di onorare le innovazioni e gli innovatori americani, ricordandone uno per ognuno dei 50 Stati, il Distretto di Columbia, e i 5 Territori degli Stati Uniti, per un totale di 56 monete. Ogni anno, a partire dal 2019 e fino al 2032, verranno emesse quattro monete da 1 dollaro, nell'ordine in cui gli Stati hanno ratificato la Costituzione degli Stati Uniti, dal Delaware alle Hawaii, a seguire il Distretto e i Territori. Il sistema è lo stesso già adottato per gli State Quarters. La serie è stata anticipata da una moneta speciale emessa nel 2018, portando così a 57 il totale delle emissioni. Questa è la mappa delle varie uscite, i nomi degli Stati metteteli voi, così vediamo quanto siete bravi in geografia Sperando come sempre che la discussione incontri il vostro favore e la vostra pazienza (ce ne vorrà tanta fino al 2032 ) inizieremo dal prossimo post l'analisi delle singole monete. petronius1 punto
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Nel 1945, dopo la sconfitta del Giappone nella seconda guerra mondiale, la Corea fu divisa in una zona di occupazione sovietica (a nord) ed una zona di occupazione statunitense (a sud), dando vita formalmente nel 1948 a due diverse nazioni. Attualmente definite: Repubblica popolare democratica di Corea e Repubblica di Corea Corea (territorio dell'Impero giapponese non ancora separato) - 10 Yen del 19441 punto
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Alessandro I Bala Alessandro I Bala Epifane (in greco antico: Ἀλέξανδρoς Bάλας, Aléxandros Bálas, "Signore" e "Manifestazione del dio"; Smirne, ... – 145 a.C.) è stato sovrano dell'Impero seleucide dal 150 a.C. alla sua morte. Bala era nativo di Smirne e di umili origini, ma assai presto, grazie alla sua amicizia con il re di Pergamo, riuscì a conquistarsi un piccolo potentato in Cilicia. Somigliando fisicamente al re siro Antioco IV, iniziò a dichiarare di essere un suo figlio illegittimo , in ciò incoraggiato da Attalo II, re di Pergamo, e dall'ex-ministro siro Eracleide, a presentarsi come legittimo erede al trono, dopo che Antioco V, il figlio di Antioco IV, era stato ucciso nel 162 a.C. da suo cugino Demetrio. Anche se molti storici antichi, come Tito Livio e Giuseppe Flavio, presentano le pretese dinastiche di Bala come fondate, quelli moderni sono sul punto più scettici; certo è che coloro che a suo tempo lo supportavano avevano per movente l'inimicizia verso il re seleucide Demetrio, che era ostile a Pergamo e all'Egitto e aveva abbattuto il dominio sulla città di Babilonia di Timarco, fratello di Eracleide. Nel 153 a.C., accompagnato da Laodice (una presunta figlia di Antioco IV), Bala, che aveva assunto il nome di Alessandro, si recò a Roma per chiedere il riconoscimento dei suoi diritti al trono di Siria. Secondo Polibio, fu soprattutto l'oro di Eracleide che convinse il Senato romano a schierarsi con lui. Sempre Eracleide reclutò ad Efeso un esercito di mercenari, col quale Alessandro Bala sbarcò a Tolemaide e si fece acclamare re, iniziando la prima di una lunga serie di guerre civili. Ottenne prontamente il riconoscimento da parte di Attalo II, re di Pergamo, Ariarate IV, re di Cappadocia, e da Tolomeo VI, re d'Egitto, e anche parte della popolazione, cui Demetrio era odioso, lo riconobbe come sovrano. Alessandro assegnò inoltre il titolo di sommo sacerdote, di stratega e di "amico" a Gionata Maccabeo, leader di un'insurrezione ebraica contro il dominio siro. Nel luglio del 150 a.C. Demetrio Sotere fu sconfitto e ucciso in una battaglia nei pressi di Antiochia di Siria e un generale di Alessandro, Diodoto, riuscì a catturare la capitale. Impostosi con successo come re, Alessandro assunse il titolo di "Epifane", lo stesso del suo presunto padre Antioco IV. Sposò la figlia di Tolomeo VI, Cleopatra Tea, da cui nel 147 a.C. ebbe Antioco. La grande influenza che il re d'Egitto assunse negli affari della Siria si può riconoscere nel fatto che molte monete coniate sotto il regno di Alessandro presentano su una faccia l'aquila, simbolo dei Tolomei e non dei Seleucidi. Alessandro d'altro canto sembra conducesse una vita di sfarzo, disinteressandosi del governo del regno, che lasciò interamente nelle mani di un suo favorito di nome Ammonio. Ciò gli fece perdere progressivamente ogni sostegno interno ed esterno. Nel 147 a.C. Demetrio, figlio del defunto re Demetrio Sotere, cercò di cogliere l'occasione per riprendersi il regno, partendo da Creta con una truppa di mercenari e iniziando una seconda guerra civile. Tolomeo VI radunò a sua volta un esercito e risalì la costa verso la Siria, sostenendo di voler correre in soccorso del genero, ma di fatto occupando militarmente tutte le città della Fenicia. Giunto a Seleucia di Pieira, Tolomeo, avendo subito un attentato da parte di Ammonio, il ministro di Alessandro, prese apertamente partito per Demetrio, entrò ad Antiochia e annullò il matrimonio tra sua figlia e Alessandro, promettendola invece a Demetrio. Non è certo se l'attentato di Ammonio sia stato reale, ma è presumibile che il re d'Egitto già da tempo pianificava di sbarazzarsi dell'inetto genero, tanto più che anche Roma e Pergamo si erano allontanati da lui. Gli eserciti di Demetrio e Tolomeo sconfissero i soldati di Alessandro nella battaglia di Antiochia (145 a.C.). Alessandro fuggì presso un suo alleato, un sovrano dei Nabatei di nome Zabdiel (o sovrano dei Nabatei di nome Zabdiel (o Diocle), il quale però lo uccise e inviò la sua testa ai vincitori. Tolomeo VI tenne per breve tempo anche la corona di Siria, ma morì poco tempo dopo per le ferite riportate in battaglia, e anche le guarnigioni egiziane che aveva lasciato nei territori occupati furono massacrate dalla popolazione. Demetrio II poté quindi insediarsi come unico re di Siria. Alessandro Bala lasciò alla sua morte come erede un figlio, che, come Antioco VI, fu nominalmente re di Siria per qualche anno, mentre però il potere fattuale era nelle mani di Diodoto, un ex-generale di Alessandro Bala, che alla fine si sbarazzò di Antioco e si fece re lui stesso. Più tardi si fece avanti anche un certo Alessandro Zabina, che, dichiarandosi erede di Bala e di Antioco VII, tentò a sua volta di diventare re. Fonti storiche - 1 Maccabei, 10 e 11 - Marco Giuniano Giustino, xxxv.1, xxxv.2 - Giuseppe Flavio, Antichità Giudaiche, xiii.2 - Appiano, Siriaca, 67 - Polibio, xxxiii.14 http://www.treccani.it/enciclopedia/alessandro-i-bala-re-di-siria/ http://www.treccani.it/enciclopedia/alessandro-i-bala-re-di-siria_(Enciclopedia-Italiana)/ https://it.m.wikipedia.org/wiki/Alessandro_I_Bala È rappresentato sulle sue monete (non tutte di uguale valore artistico ed iconografico, anzi spesso inferiori a quelle contemporanee) con mento forte, occhio incavato, favoriti. Tende in alcune a rassomigliare ad A. il Grande, in altre contamina il tipo di Zeus barbato con i propri tratti. Esiste anche un tetradracma ove egli è rappresentato insieme alla consorte Cleopatra Thea (v.). Si è voluto riconoscere il suo ritratto nella grande statua eroica in bronzo del Museo Naz. Romano (inv. 1049), ma questa ed altre identificazioni (ad esempio in un cammeo di Leningrado e sul rilievo di Archelao di Priene), sono scarsamente accettate. Più favore ha l'ipotesi che questo principe sia ritratto in aspetto di Hermes, in una statuetta pompeiana del Museo Naz. di Napoli (inv. 126170); che risalirebbe ad un archetipo del 150 circa a. C. Un nuovo ipotetico ritratto è stato proposto da L. Polacco. Alcune statuette e teste, considerate comunemente ritratti di Α., in realtà non lo sono affatto. Lo stesso dicasi per i bronzetti provenienti dalla Villa dei Papiri di Ercolano (v. vol. I, figg. 345, 347), nonché per due teste in marmo a Ginevra e a Boston, per la stamina in terracotta al Louvre e per una testa fittile di Delo. Se si eccettuano i ritratti su monete, l'unica raffigurazione certa del re si trova su un anello d'oro a Monaco. Sulle monete A. viene assimilato, soprattutto nell'acconciatura, al padre putativo Antioco IV, al quale si riferisce anche l'iconografia sul rovescio delle monete stesse. Viceversa, ritratti postumi di Antioco IV sulle monete coniate sotto Α., risentono dell'influenza iconografica di quest'ultimo. http://www.treccani.it/enciclopedia/alessandro-i-balas_(Enciclopedia-dell'-Arte-Antica)/ http://www.treccani.it/enciclopedia/alessandro-i-balas-re-di-siria_(Enciclopedia-dell'-Arte-Antica)/1 punto
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Un impostore pre-storico : Patroclo che salva il campo degli Achei dai Troiani che ormai già hanno incendiato la nave di Protesilao (Iliade XVI , 415-420) . Patroclo mette in fuga i troiani indossando le armi di Achille perchè possano ritenerlo il temutissimo Pelide .1 punto
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buonasera!....nono piace pure ai grandi appassionati dei Vichinghi?..Thor,col suo Mjölnir,il martello...bella?1 punto
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@NorbertV ritorno un attimo ai consigli di @Illyricum65, e in particolare, sebbene non tra i tuoi obiettivi, alla siliqua. Il valore aggiunto di quel pezzo, al di là dell'iconografia, è la provenienza da un ripostiglio storico e documentato: https://www.spink.com/media/view?id=339 Questo per me aggiunge emozioni a quelle che già di suo dà la moneta!1 punto
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Potrebbe rientrare nell'argomento @ARES III la figura dell'imperatore Commodo (177-192) che pare giunse a ritenersi incarnazione del dio Ercole . La moneta in calce, passata in NAC 95 al lotto 301 (06-10-2016) vede al rovescio la leggenda "HERCVLI ROMANO AVG" : ancora più significativa la leggenda di altra moneta, che NAC ricorda essere "HERCVLI COMMODO AVG" .1 punto
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Sottoscrivo in pieno. Anche se lo stile è molto soggettivo. A me piace molto lo stile di Antiochia per esempio:1 punto
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Pietro, la mia domanda sul suo stato conservativo era ironica, ? Non faccio certo a gara a chi " ha la più bella moneta vince"! A me interessa ricostruire la sequenza dei conii delle monete Napoletane.... E le monete mi piace tenerle in mano per poterle studiare da vicino.... Quando le trovo leggibili, in uno stato decente e ad un prezzo accessibile per le mie tasche. Saluti e alle prossime condivisioni.1 punto
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Anche definirlo falso non è corretto. In quanto non è che riporti l'immagine del re e sia stata coniata fuori dai canali ufficiali. E' una semplice medaglia che copia dei simboli già riportati sul Cappellone di Vittorio Emanuele III. Credo che tantissimi ce l'abbiano in qualche cassetto.1 punto
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Buonasera a tutti, secondo me tutte le monete meritano di fare un giro in passerella, il 5 Tornesi del 31 che ha postato @Rex Neap è veramente meraviglioso, ma devo dire che anche il mio esemplare cenerentola mi gusta molto.. ? Spero che Fratello @odjob mi perdonerà questa intromissione. Saluti Alberto1 punto
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Anche questa è una medaglia. Come ha chiaramente spiegato @sandokan il gettone ha un valore esposto (o intrinsecamente assegnato come quelli telefonici) che qui non vedo. Quindi ritengo di aver classificato correttamente la medaglia emessa per celebrare il Centenario dell'Unità d'Italia emessa dalla Zecca nel 1961.1 punto
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Altra conservazione ma con spettacolari contrasti da patina da deserto... https://www.vcoins.com/it/stores/athena_numismatics/18/product/julian_ii_ad_360363/1299622/Default.aspx https://www.vcoins.com/it/stores/london_ancient_coins/89/product/julian_ii_360363___antioch__r_bull/1286611/Default.aspx https://www.vcoins.com/it/stores/aeternitas_numismatics/2/product/julian_ii_ae1_double_maiorina_efef_sirmium_mint_bull__secvritas_rei_pvb/1267070/Default.aspx https://www.vcoins.com/it/stores/marcantica/94/product/roman_empire_julian_ii_the_philosopher_ad_355363__double_maiorina_thessalonica_mint_struck_c_ad_361363/1121702/Default.aspx https://www.vcoins.com/it/stores/shick_coins/202/product/julian_ii__ad_360363_ae_30_mm_cyzicus_mint/1124208/Default.aspx Come vedi ce ne sono per tutti i gusti... senza considerare che per quel prezzo trovi anche silique con pedigree... https://www.vcoins.com/it/stores/civitas_galleries/33/product/julian_ii_361363_ad_siliqua_lugdunum_mint_good_vf_ex_harptree_hoard_found_in_1887/958471/Default.aspx Ciao Illyricum1 punto
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Posto alla rinfusa le mie dalmatine: Sebenico (bagattino) e Cattaro (grossetto e bagattino), tutte molto brutte lo ammetto ma ci stanno. Se non ricordo male Sebenico fu coniata da Venezia, mentre Cattaro zecca locale.1 punto
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Non ho resistito dal piacere di mostrare questa : la Volpe è il mio animale totemico, da una vita la porto anche al dito, figurarsi se mi lasciavo scappare questa ! Saluti.1 punto
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A dire il vero è molto comune. E' raro in alta conservazione, come quello postato in foto. Inoltre proprio questo tipo venne imitato dai conquistatori normanni per finanziare la conquista della Sicilia. Si distinguano per essere scritte in pseudo-cufico e in oro basso.1 punto
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GRIECHENLAND, KORINTH / Stadt Korinth, AR Stater (400-350 v.Chr.). Pegasos. Rs. Athenakopf mit korinth. Helm, Beiz. E, fin r., Mohnknospe, 'SANDOZ'. 6,54g. Moderne Nachprägung. L’aspetto “farmaceutico” di questo statere sta nel bocciolo o germoglio di papavero (Mohnknospe) dietro la testa di Atena. Dalle capsule immature del Papaver somniferum si estrae l’oppio, la cui azione analgesica ed euforizzante sfruttata in medicina è dovuta soprattutto alla presenza di morfina tra i numerosi alcaloidi che contiene.1 punto
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