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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/18/20 in tutte le aree
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Complimenti a tutti per le monete postate, inserisco un paio di monete alle quali sono più affezionato, sono monete che ho già mostrato in precedenza quindi niente scoop ma credo meritino di stare in questo bel post. Saluti Marfir9 punti
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Buonasera a tutti i lamonetiani...sta sera condivido questa: 12 cavalli 1797 legenda al dritto con caratteri più piccoli (Magliocca 319a)...moneta con il suo "patinone" originale che presenta un gran bel rovescio a gusto mio! Rara due volte. E' in arrivo anche la sorella FEDINAN!! D : FERDINAND .IVSICILIAR.REX / P. sotto il busto R : UN GRANO CAVALLI R.12 C. Contorno con treccia in rilievo Graditi i pareri e anche la visione dei vostri tondelli. Buona serata.5 punti
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Salute avevo voglia di rivederla: REGNO DELLE DUE SICILIE Ferdinando II 10 Tornesi 1841. Rame D/ FERDINANDVS II. D.G. REGNI VTR SIC. ET HIER. REX , testa con barba a destra del sovrano, sotto stella R/ corona chiusa - TORNESI - DIECI, all'esergo 1841 Riferimento:Pannuti Riccio 190 La moneta proviene da collezione privata3 punti
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inserisco anche la mia moneta con la V barrata ( dove si vede bene il particolare )3 punti
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Ho seguito da ''esterno'' il fenomeno delle carte telefoniche. Mi chiedevo che fine avessero fatto tutti i collezionisti di queste carte. Ora lo so. Sono tutti su Lamoneta! Arka Diligite iustitiam3 punti
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Io preferisco questo bozzetto, soprattutto per quanto riguarda il Vaticano in quanto una moneta con la sola effige mi sa tanto di moneta ordinaria, quasi sempre questo stato ha infatti usato il volto del Santo Padre sulle sue monete e quindi aggiungendo qualcosa a mio avviso la si rende più una commemorativa3 punti
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Il termine intagliatore lo vedo meglio per il legno. Per il metallo preferisco incisore. Ma sono dettagli, l'importante è capirsi. Io quest'anno festeggio (festeggio???) i quarant'anni di numismatica. E ho sempre pensato, e visto, in tutte le epoche, incisori bravi e meno bravi. La stessa moneta può nascondere particolari meravigliosi per chi sappia apprezzarli. Le monete veneziane non sfuggono a questa regola. E, come ho già detto in più occasioni, le monete di Venezia nascondono molta più bellezza di quanta si possa immaginare dopo un'occhiata superficiale... Arka Diligite iustitiam3 punti
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Buongiorno, nel mare di follis abbastanza standardizzato della Prima Tetrarchia, ovvero pre riforma, (per chiarire mi riferisco agli esemplari di diametro attorno ai 28 mm e peso attorno ai 10.08 g – ovvero 1/32 di libbra) troviamo più frequentemente i vari GENIO, per lo più sacrificante su altare (POPVLI ROMANI). Comunemente i “follis grosso modulo” non vengono molto apprezzati perché giudicati dai collezionisti “troppo ripetitivi”; in realtà come tutte le monetazioni hanno tutta una serie di specifiche e stili che ne caratterizzano le emissioni. Personalmente ho sempre provato per vari motivi un certo interesse per questi esemplari: innanzitutto perché il grande modulo (e proporzionalmente il peso) interrompe transitoriamente una tendenza alla riduzione che poi si ripresenterà nelle successive riforme e un po’ perché rappresentano un tentativo di innovazione (l’idea di Diocleziano di suddividere l’Impero in 4 settori non era pellegrina ma non teneva conto della fame di potere dei vari regnanti). Dopo questo preambolo, volevo cogliere l’occasione per mostrare proprio una di quelle tipologie di bronzi Prima Tetrarchia che escono dal vasto gruppo “GENIO” e testimoniano uno specifico evento storico. Siamo precisamente nel 293 d.C. . Diocleziano divide l’Impero in quattro parti rette da due Augusti (lui stesso per la parte orientale e Massimiano per quella occidente) e due “vice”, i Cesari Galerio e Costanzo I (Cloro). E’ da anni che Massimiano sta cercando di risolvere il “problema britannico” e di annettere nuovamente l’isola all’Impero Centrale. E l’attenzione per un settore inevitabilmente comporta il dover strascurare altri meno pressanti. In questo caso, il settore africano. I Berberi e le varie etnie a loro collegate, che fin dal 258-60 d.C. danno filo da torcere alle truppe romane di stanza (guidate da tale Faraxen, poi vinto e imprigionato) approfittano della ridotta presenza militare e nel 288 razziano i territori della Mauritania. Nel 289 il Governatore locale romano riesce a bloccare i disordini ma non in modo definitivo e in breve le incursioni berbere riprendono. Gli anni passano e Massimiano assieme al Cesare Costanzo Cloro riescono a portare a buon fine la riconquista della Britannia (296). Costanzo I Cesare, multiplo da dieci aurei, zecca di Treviri, 297 d.C. Dritto: FLVALCONSTA-NTIVSNOBILCAES. Busto di Costanzo I a d., con corona di lauro, corazza e paludamento trattenuto sulla spalla sinistra da una fibula. Rovescio: REDDITORLVCIS-AETERNA-E. L’imperatore, in abiti militari, con lancia nella destra, avanza a cavallo verso la personificazione di Londinium, inginocchiata fuori dalle mura della città, che lo accoglie con le braccia sollevate; sotto, LON. In primo piano, galera con quattro soldati che avanza sulle onde (del Tamigi?).2 punti
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Due belle monete, vista la provenienza (essendo tu in Francia immaginavo potesse essere quel sito ) non dovrebbero esserci dubbi sull'autenticità (e in effetti, per quel che si può giudicare da una foto, direi che non ce ne sono). La conservazione assegnata TTB+, corrispondente al nostro BB+, mi trova d'accordo per la moneta di Elagabalo, a quella di Giuliano assegnerei anche un mezzo punto in più, arrivando fino a SPL (stupendo il ritratto). Non posso invece aiutarti per quel che riguarda il prezzo, non seguo molto il mercato, quel che so di quel sito è che non è tra i più economici, ma su questo qualcun'altro potrà essere più informato di me. petronius2 punti
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Finiti i like...magnifica carrellata di tondelli gente....io argento del 15 e del 16 non ne ho in collezione,quindi non posso aggiungere nulla, se non i complimenti per le magnifiche monete!!!2 punti
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Ciao @nikita_ in effetti è un vero peccato che nelle vecchie discussioni non si riescano più a visualizzare le immagini da tinypic.com che ( ho letto ) è stato dismesso un anno fa. Una domanda: chi ha postato le foto con questo sito le può recuperare? Inserisco due monete della mia raccolta, stessa tipologia e anno, ma come tutte le monete del Regno delle Due Sicilie mi sembrano diverse. Chiedo aiuto all'amico Rocco @Rocco68. REGNO DELLE DUE SICILIE - 120 GRANA 1836 ( 1 ) Questa è inserita in Collezione perchè mi sembra migliore come conservazione.2 punti
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Ciao Arka, L'interesse per le schede è stato azzerato innanzi tutto dalla grande speculazione commerciale di cui fu oggetto (e questo avvenne anche per monete e francobolli coevi), e poi anche dal fatto che non vennero più usate. Penso che non fosse affatto banale, come raccolta : innanzi tutto per la varietà e l'impegno grafico profuso, visto che erano usate come veicoli pubblicitari e dunque dovevano risultare efficaci, in grado di attrarre interessi e attenzione. Inoltre molte si collegano a fatti ed eventi della nostra Storia e del Costume, e sono quelle che preferisco. La discussione sulle schede è stata iniziata da un visitatore del Sito che ne ha chiesto notizia, e subito altri si sono accodati, mostrando esemplari delle proprie raccolte. Difficilmente chi le raccoglieva le avrà buttate via, magari le ha conservate da qualche parte : e ha fatto bene ! Saluti.2 punti
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@giacutuli, ripropongo un documento pubblicato (se non sbaglio) da @fedafa dove viene chiaramente svelata l'esistenza dei segni segreti, anche se (giustamente) non vengono rivelati.2 punti
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Buonasera allo stato attuale non possiamo definire delle date future, dall'ultimo DPCM del 17 maggio del Governo, all’art.1 c.1 punto i), decreta che non sono consentite attività fieristiche. Il settore degli eventi, più di qualunque altro, almeno per tutto l'anno 2020, risulterà quello che ripartirà più tardi, quasi impossibile organizzare rispettando le attuali distanze sociali e le altre misure di contenimento. Se ci saranno informazioni ufficiali positive o negative dagli organi preposti, rapidamente sarà effettuata una corposa comunicazione sui vari canali social, blog e testate giornalistiche. Nel frattempo v'invio un caro saluto affettuoso, insieme ai vostri cari, con l'augurio di rivederci presto con l'entusiamo e il calore di sempre.2 punti
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Facciamo così.....tenuto conto che stanno venendo fuori parecchie foto di monete da un Tornese di Filippo II, vi faccio un piccolo regalino: tenete però in considerazione, che quelli di questa scheda sono solo un 30% dei Tornesi che ho classificato....davvero una quantità per tipo esorbitante, mi hanno fatto impazzire.....eh...eheheheh. Chi li ha può iniziare a smarcare la sua collezione.....ma occhio, perchè questi sono solo una parte dei Tornesi che non hanno la Medusa. Le rarità......le lascio, i prezzi No.2 punti
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Ciao @sandokan, un conoscente mi ha girato questa foto del congresso. L'arco della medaglia era per commemorare il cartellone che era esposto2 punti
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Buona giornata Ritirata la mia copia questa mattina dalla cassetta delle lettere. L'articolo riguardante la medaglia d’onore per le madri di famiglie numerose scritto da Gianni Graziosi è stato una bella scoperta; finalmente ho delle informazioni esaustive, non solo riguardanti quella italiana, che rispondono alla mia curiosità. Ho un esemplare di questa medaglia appartenuta a mia nonna .... ben 12 fiocchetti ma si sa, chi stava in campagna ed aveva la fortuna di avere un po' di terra da coltivare ed animali da accudire, aveva bisogno di braccia che lavorassero "gratis"; non sempre il reddito generato poteva bastare per assumere braccianti. Era una esigenza "rurale" a prescindere dalla politica del ventennio. Altrettanto interessante, per me, l'articolo di Andrea Keber e Italo Vecchi, riguardante una bolla plumbea veneziana a nome del Doge Pietro Tradonico. L'emissione di questa bolla, di fatto, è antecedente a quella descritta dal Prof. Asolati nella RIN 117 del 2016 - Una bolla plumbea del doge Orso I Particiaco (864-881) e ritenuta, allora, dallo Stesso, la più vecchia conosciuta. E' una bella sorpresa. saluti luciano2 punti
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È una bella moneta, se è autentica costituisce veramente un bel pezzo. Falla vedere a un perito, tipo @Tinia Numismatica oppure Moruzzi a Roma (ma ce ne sono tanti altri) Se invece la vuoi buttare ti agevolo, passo io a ritirare la spazzatura ?2 punti
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For a long time I've been meaning to tell you one of my own favorite facts about american coins, @Burkhard . While it ts very often said that the American dollar is based on the Spanish dollar (8-reales), that isn't really true. Instead, the true statement is: the American dollar is based on the Spanish dollar as it was then circulating in the United States. Alexander Hamilton took 100 random Spanish dollars from circulation. weighed them, and decided the weight of the new American dollar accordingly. v.2 punti
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La Norvegia riporterà alla luce la sua prima nave vichinga dopo oltre un secolo Per evitare il rischio decadimento dovuto ad attacchi fungini, le autorità norvegesi hanno deciso di riportare alla luce la nave vichinga Gjellestad, lunga 20 metri, che era stata localizzata nel 2018 usando il georadar e rimasta sepolta per ben oltre un millennio. Per la prima volta dopo oltre un secolo, una nave vichinga verrà dissotterrata e riportata alla luce in Norvegia. Il Governo ha già stanziato 15,6 milioni di Corone Norvegesi (1,4 milioni di Euro) per lo scavo della nave Gjellestad trovata a Halden, nella contea di Østfold, nel 2018. La scoperta venne fatta quando il proprietario di un terreno agricolo chiese un drenaggio del suolo e nell’autunno di quell’anno vennero trovate le tracce del reperto sondando il terreno con strumenti elettromagnetici. All'epoca non era chiaro quanto la nave fosse effettivamente ben conservata ma subito erano iniziati gli studi. A gennaio, l'archeologo Jan Bill ha avvertito che la nave, posta a poca profondità, stava subendo un attacco fungino dato che era entrata in contatto con l’aria. Successivamente, la direzione norvegese per i beni culturali, aveva raccomandato il disseppellimento e trasferimento della nave a causa del rischio decadimento. Mentre lo stato effettivo di conservazione e l’importanza del reperto rimane ancora non del tutto noto, Rotevatn si è detto sicuro che valga la pena investire per recuperare la testimonianza storica. "Sì, lo è sicuramente. Non sappiamo ancora quanto sia conservata bene la nave, ma si tratta di una nave vichinga quasi completa, e ci sarà sicuramente molto da imparare dalla chiglia e da altri elementi che potranno spiegare diversi aspetti della Storia della Norvegia", ha detto Rotevatn. Håkon Glørstad, direttore del Museo di storia culturale, è molto lieto che la nave verrà finalmente riportata in superficie. I resti della nave vichinga furono trovati a circa mezzo metro sotto terra. Uno studio successivo della chiglia rivelò che era fatta di quercia cresciuta tra il 603 e il 724. Pertanto, la nave risale molto probabilmente al periodo di transizione all'era vichinga, che viene formalmente calcolato dall'attacco a Lindisfarne nel 793. Le ‘Dreki’ tombali L’usanza delle dreki, si chiamano così le tipiche navi vichinghe, utilizzate a scopo di onoranza funebre, era tipica della civiltà vichinga. Per gli individui di alto rango che morivano a terra, era comunque prevista una sorta di sepoltura metaforica ‘in mare’, grazie ad una vera e propria dreki che veniva sepolta e che fungeva da sarcofago. Finora, solo una dozzina di sepolture di navi funerarie vichinghe sono state trovate nel Nord Europa. Due dei principali tesori culturali della Norvegia, le navi di Oseberg e Gokstad, sono giunte a noi proprio grazie al fatto che, dopo lunghi viaggi in mare, vennero utilizzate per l’onoranza funebre di alti dignitari vichinghi. E’ solo grazie al fatto di essere state sepolte che il legno di quelle formidabili navi si è conservato e oggi le possiamo ammirare al Museo di Oslo, dove oggi i norvegesi non vedono l’ora di poter esporre anche la nave di Gjellestad. https://it.sputniknews.com/amp/scienza-e-tech/202005129075770-la-norvegia-riportera-alla-luce-la-sua-prima-nave-vichinga-dopo-oltre-un-secolo/ PS: la barca (il cui profilo è visibile nel riquadro) è stata trovata accanto al tumulo monumentale di Jell Mound, in una fattoria della Norvegia. - Lars Gustavsen/NIKU2 punti
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A proposito del segno ‘guada’ riporto un passo tratto dal volume ‘Il tesoro di Alberese. Un ripostiglio di fiorini d'oro del XIII secolo’, di Massimo De Benetti e Roberto Farinelli. Un saluto, Valerio2 punti
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Vi posto tre banconote burla in fiorini ungheresi. Da notare: -MNT: per carrarmato nazionale ungherese (parodizzando MNB banca nazionale ungherese); - "la legge punisce i lavori di spazzacamino"; - "l'UE ci invia troppi soldi" - oltre che i faccioni di Junker, Soros e Sargentini (le monete sono state stampate dall'opposizione, precisamente dal partito-burla Cane a due cose).1 punto
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buona sera ,condivido un tornese del 1599 bastoni-fiamme e uno del 1615 con S al posto del 5 (pietra focaia,acciarini e fiamme)1 punto
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Riavvolgendo il nastro in questa discussione, ritorno all’argomento di inizio post; quindi i mezzi Carlini con la data 15SZ non vennero più battuti appena l’anno dopo; si diede ordine di coniare altri tipi di mezzi Carlini con la testa di Filippo II molto più piccola. Di questo successivo tipo, battuti per le motivazioni dello studio che ho pubblicato, esistono una molteplicità di coni, anche al susseguirsi dei mastri di zecca dei periodi. Troviamo infatti mezzi Carlin con le sigle del Ravaschiero, del de Leo e del Fasulo (questi ultimi battuti nell’ultimo periodo). Alcuni sono molto rari se paragoniamo le iconografie dei rovesci, oltre a quelle note di acciarini e fiamme più piccole o più grandi. Vi prego di osservarli attentamente quando vi capitano. Oltre le peculiarità dei rovesci, vi sono molteplici marchi, sotto il busto di Filippo II, che potrebbero sembrare parti della legenda, ma non lo sono affatto: croci biforcate, croci semplici, fiore a 4 petali ecc. ecc. oppure intrecci tra dritti e rovesci tra loro. Dei gran belli rompicapi. Vi mostro alcuni di essi, solo uno per tipo, in ordine ai mastri di zecca….tutto il resto può essere tranquillamente cercato in rete, ma quelli con IAF CI (tagliata), sono quelli più ricchi di varietà in ordine ai marchi stessi.1 punto
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Figurati, se hai ancora bisogno non hai che da chiedere...1 punto
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Ciao, 1940,sottufficiali guardia di finanza... Pagina 155,tavola 21... Nota:la circolare n°548 del Giornale Militare del 25 Luglio 1940,ripresa dal Comando Generale della Guardia di Finanza, nel determinare le norme relative all'uniforme di guerra, aveva stabilito che i bottoni di questa fossero di frutto grigio-verde. Esistono tuttavia, bottoni metallici mod.1933,per ufficiali, sottufficiali e truppa, bruniti. Poiché non risulta alcuna disposizione circa la loro adozione e il loro uso, verosimilmente tali bottoni, furono messi in circolazione dalle ditte costruttrici e furono usati sulle uniformi da guerra da parte del personale non mobilitato, anche in considerazione di quanto prescritto nella circolare relativamente ai bottoni delle controspalline. Si spiegano, in tal modo, i bottoni bruniti presenti nella tavola.1 punto
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Nella monografia di Lefevre, "La circolazione metallica nel Regno d'Italia 1862-1930", viene chiaramente detto che alla data che a noi interessa , il 1908, effettivamente esisteva una circolazione di scudi argentei, anche se sottoposti a un graduale ritiro . Inoltre, conferma una "dignitosa e onorevole" circolazione di moneta metallica nel Regno, aurea e argentea, che cesserà soltanto a causa della grande Guerra.1 punto
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E chi se le puo scordar?...quelle a sfondo calcistico credo avessero proprietá attrattive maggiori sui ragazzi/ragazzini?1 punto
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E' quello che penso anch'io : un gettone deve servire a procurare beni o servizi, altrimenti è un dischetto senza alcuna funzione, un gadget, oppure un souvenir turistico magari anche bello, come quelli attualmente prodotti in Francia, Spagna ed altri Paesi. Ne ricordo uno in particolare che forniva un servizio riservato ai timidi.....Ancora negli anni '50 i profilattici costituivano una materia scabrosa, poca la pubblicità in merito e spesso a base di gadget diffusi dalle stesse aziende di materiale sanitario che li producevano : e NON tutte le farmacie li vendevano ! L'HATU', una notissima azienda del settore, inseriva nelle proprie confezioni un gettone o un contrassegno che poteva venire allungato ad un farmacista senza dover pronunciare il nome del profilattico richiesto, il ché a volte dava origine a situazioni ....incredibili !1 punto
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Concordo. A casa ho solo la documentazione e non posso osservare le monete dal vivo, ma anche così non vedo nemmeno un gran pregio numismatico in queste emissioni. Le monete sono per me un bel ricordo, indipendentemente dal giudizio estetico ed economico. Mio padre non ha mai considerato l’aspetto dell’investimento su monete, medaglie o qualsiasi tondello monetiforme che acquistava secondo i suoi gusti, ma ho voluto calcolare per curiosità il valore di mercato attuale delle due monete alla vendita considerata la loro massa totale di 22,5 g di oro 900/1000 e la quotazione dell’oro in offerta (49 €/g). Quasi 1000 € (992,25 per la precisione): non male come investimento casuale, anche se venderei un ricordo di famiglia solo in caso di estrema necessità. Saluti apollonia1 punto
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Altre due schede non pubblicitarie ma relative alla nostra Storia. La prima è un omaggio all'Arma dei Carabinieri (che allora era ancora un Corpo dell'Esercito), con l'insolito ritratto di un Carabiniere in alta uniforme visto di spalle, in quanto è rivolto verso la bandiera nazionale. La seconda si riferisce ad una riunione del G7 (i "Sette Grandi") che ebbe luogo a Napoli, un avvenimento che si svolse con gran dispendio di energie e denaropubblico. Vi parteciparono a vario titolo 16.000 persone : gli uomini politici e i loro staff, i servizi di sicurezza, alcune migliaia di g iornalisti di tutto il mondo ed anche 400 hostess e 200 "Ragazze CocaCola" (? !).1 punto
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Interessanti @ARES III le 2 discussioni sui Vichinghi . Qualcosa sui rapporti nel X sec. tra Baghdad ed i Vichinghi attorno al Volga, si trova in "...vedo tutti i miei parenti..." del 19 Agosto 2019 : Ibn-Fadlan, da diretto osservatore, narra anche dei loro costumi1 punto
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Massimiano mette assieme un esercito e sbarca in Mauretania Tingitana (attuale Marocco). Entro il marzo 297 inizia una offensiva contro i Berberi e nel 297-298 Massimiano è a Cartagine. Nel mentre è riuscito a rispedire i Berberi nelle loro terre d’origine (montagne dell’Atlante) e nonostante la guerriglia delle popolazioni locali che sfruttano la maggior conoscenza del territorio riesce ad incalzare i Berberi, a devastare le loro terre e a spingerne parte nel Sahara. La campagna ha conclusione il 10 marzo 298 con il rientro trionfale dell’Augusto a Cartagine. Come Costanzo a Londra è chiamato REDDITOR LVCIS ATERNAE (restitutore della luce eterna). Giunto in Africa ben presto Massimiano avrà avuto chiara una necessità: la necessità di provvedere al puntuale pagamento delle truppe impiegate. Ecco quindi che nel 296-7 apre una zecca a Cartagine che si manterrà attiva fino al 311, ovvero fino alla rivolta di Lucio Domizio Alessandro (la presenza di una zecca cittadina elevava il rango cittadino e quindi il fatto di chiuderla rappresentava uno smacco per una città che non aveva dato evidenza di fedeltà). Torno ora all’emissione bronzea cui facevo cenno in apertura (si trova anche nella versione in argento). Emessa dal 296 a Carthago/Cartagine in nome dei due Augusti Diocleziano e Massimiano e dei Cesari Galerio e Costanzo I presenta la legenda a rovescio FELIX ADVENT AVGG NN. http://numismatics.org/ocre/results?q=deity_facet%3A%22Africa%22&lang=tr&start=100 Quindi una legenda FELIX ADVENTVS AVGVSTORVM NOSTRORVM che rimanda ad un felice arrivo dei Nostri Augusti a Cartagine. Non ho trovato riferimenti all’arrivo fisico di entrambi gli Augusti a Cartagine per cui ritengo che sia riferito al ritorno di Massimiano in città (e quindi, in senso lato, al ritorno dell’attenzione imperiale per le sorti dell’Africa). Va ricordato che non è l’unica emissione bronzea di Cartagine, vi sono nel periodo anche le SALVIS AVGG ET CAESS FEL/AVCTA KART e le frazioni VOT X/FK. Le officine sono indicate come nelle zecche occidentali dalle sigle P, S, T, Q. Curiosamente, l’accoppiata toro - leone compare anche in tutt'altra monetazione: ma il questo caso rappresenta i due animali simbolo delle Legioni VII Claudia e III Flavia che affiancano la personificazione della Moesia nella monetazione coloniale di Viminacium.1 punto
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No, Pietro non arriva neppure allo SPL ? Voglio impreziosire la tua discussione condividendo la mia INPANS, pochi pezzi conosciuti.1 punto
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@Asclepia difficilmente cambierai una moneta del genere...!!! Anche io in alcune occasioni ho avuto occhio e fortuna nel portare a casa monete rare, e pagate "pochissimo" in virtù delle foto che ne penalizzavano la reale valutazione. Quindi non sempre il prezzo pagato, fa la rarità e la moneta, almeno sul noto sito è cosi. Discorso diverso invece è nelle aste on-line e peggio ancora nelle fiere e convegni dove spesso la moneta la paghi anche il doppio del suo reale valore di mercato.1 punto
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della serie mancava lei.. la sorella minore, per l'occasione ho sperimentato nuove soluzioni di illuminazione.. in particolare mi piacevano i risultati del dritto.. un mix di condizioni per cercare di combinare al meglio 3 fattori... 1 - rendere al meglio la tridimensionalità dei rilievi( visto che sono molto bassi); 2 - cercare di dare una illuminazione il più possibile uniforme.. per evitare antiestetiche zone d'ombra; 3- avere una illuminazione con l'intensità giusta per esaltare freschezza e brillantezza del metallo senza bruciature.. vi assicuro che combinare queste 3 cose insieme su questa moneta è una impresa veramente difficile per me. Dopo aver fatto la foto mi sono accorto che una parte bordo a destra non era sollevato abbastanza dal gommino, che appunto copre un po il bordo... allora ho cercato di ripetere la foto uguale,dopo averla sollevata un po... morale della favola non sono più riuscito a fare la stessa foto... come questa.. è proprio vero che questa moneta ha il fascino della maledizione ??1 punto
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Buon pomeriggio a tutti, Guardando la data della moneta, magari penserete che stia barando, ma in realtà si tratta di 1 bolognino del Ducato di Lucca coniato nel 1835 (con ramo di lauro a sei foglie) imitando il vecchio conio del 1790 (con ramo di lauro a nove foglie). Saluti, Luca.1 punto
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per la serie ; una immagine vale più di mille parole, ecco cosa intendevo come posizione temporale del pezzo Artemide.1 punto
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