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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/11/20 in tutte le aree

  1. Permettetemi di presentare qui un perfetto esempio di ricerca del "pelo sull'uovo". Ovvero come si possono ancora trovare piccoli inediti aguzzando la vista. Si tratta di un denaro arcivescovile di Ravenna del XIII secolo. La particolarità è data dal segno dello zecchiere inserito in legenda fra la croce e la lettera A: dovrebbe trattarsi di un semplice punto, come si trova comunemente. In questo caso però la forma del segno non è per nulla circolare, dalla foto sembra una piccola losanga o qualcosa del genere. Ma non potrebbe trattarsi di una semplice errore, un circoletto uscito male? No, perchè a ben guadare anche la lettera A ha una forma che non ha riscontri nei denari di Ravenna: le stanghette orizzontali sono due, microscopiche ma due! Anche altre caratteristiche la collocano "lontano" temporalmente dalle sorelle col puntino. Va quindi aggiunta una nuova casella all'elenco degli appalti della zecca. Insomma, una bella soddisfazione e la conferma che non si finisce mai di scoprire qualcosa di nuovo (anche se si tratta solo di un puntino...)
    8 punti
  2. partecipo con una delle mie ultime foto.. difficile fotografare questa moneta per me che non sono esperto di fotografia.. c'è voluto 1 anno di tentativi per trovare le condizioni migliori e risultati accettabili ?
    6 punti
  3. Io non sarei in grado di sceglierne una soltanto di moneta del Regno, ma di questa 20 lire VittEmII 1862 vado molto fiero. È inutile dire che non c'è sfida con la moneta postata da El Chupacabra, a cui faccio i complimenti per la bellissima moneta, ma sono molto affascinato anche da questi 5 centesimi, aggiunti da poco alla collezione. Luca.
    5 punti
  4. Fatti comandare dall'occasione qualunque sia la tipologia, il millesimo o il metallo...... Prova quel sottile piacere di aver aggiunto il pezzo giusto nel momento giusto, non cercare di finire una serie.... Resta sempre con quella piacevole sensazione della continua ricerca del pezzo o della variante mancante. Non ti stancherai mai... Sarai sempre appagato di tutto il tempo trascorso a riunire uno accanto all'altro questi pezzi della nostra storia, ogni qual volta metterai i vassoi davanti al tuo sguardo. Un caro saluto a tutti voi. Rocco.
    4 punti
  5. Io condivido la mia piccola quadriga del 1912... Faccio parte di quel piccolo gruppo di collezionisti che preferisce questa alla versione "briosa" sucessiva. Entrambe comunque vere opere d'arte! Saluti a tutti.
    4 punti
  6. taglio         5 cent paese     Lussemburgo anno 2019 tiratura 50.000 condizioni bb++ città Milano Note News!!
    3 punti
  7. 1935 HAWAII - 1 Dollaro Banconota della serie 1935A sovrastampata ed utilizzata dopo l'attacco giapponese a Pearl Harbor. Nel giugno del 1942 per la prima volta in USA furono emessi biglietti sovrastampati (esistono anche i valori da 5, 10 e 20 dollari). Si tratta di "Silver Certificate" approntati con sigilli del tesoro color marrone e sovrastampati HAWAII (due piccole scritte al dritto ed una a grandi lettere al retro). Questa emissione fu necessaria come precauzione verso una possibile invasione delle isole, per quest'ultima eventualità si doveva evitare che la normale valuta americana presente in quel territorio finisse nelle mani delle forze nemiche, in questo modo il governo degli Stati Uniti avrebbe potuto dichiarare senza valore queste banconote facilmente identificabili. Nelle isole le banconote non sovrastampate furono ritirate e gran parte distrutte, a partire dall'agosto del 1942 nessun'altra valuta cartacea poteva essere utilizzata, rimasero in uso fino a ottobre del 1944 e ritirate entro l'aprile del 1946.
    3 punti
  8. Questa mattina ho ricevuto questo volumetto : Costanzo Gazzera Delle zecche e di alcune rare monete degli antichi marchesi di Ceva d'Incisa e del Carretto. Discorsi quattro Torino Stamperia Reale 1833
    3 punti
  9. Io sono dell'idea che Dritto e Rovescio siano un problema solo nostro. In zecca si lavorava cercando di tenere bassi i costi. Quindi sapendo che la pila durava più del torsello nel conio di incudine veniva incisa l'impronta più laboriosa da realizzare. In epoca angioina il rapporto era di uno a tre: redacti sunt ducena una ad rat[ionem] de tursellis tribus pro qualibet pila. Oggi ci si interroga su quale sia il dritto di una moneta ma a mio avviso all'epoca non vi era interesse a riguardo. Potremmo a questo punto definire almeno tre diverse tipologie di D e R. La prima tipologia la definirei "tecnica" ed è quella seguita in zecca per battere la moneta, attribuendo al conio di pila il lato più difficile da realizzare. La seconda tipologia si potrebbe definire "iconografica". Considerando come D il lato della moneta dove vi è il busto del sovrano (o chi per esso) mentre l'autorità emittente si trova al R (per esempio i coronati napoletani). Infine la terza tipologia che definirei "convenzionale". Considerare come D il lato della moneta dove si trova l'autorità emittente. Spesso le tre tipologie coincidono ma nei casi in cui ciò non avviene è mia opinione che indicare come D il lato con l'autorità emittente sia la soluzione migliore.
    3 punti
  10. DE GREGE EPICURI Dirò le cose essenziali, traendole in gran parte dal manuale di F.Gnecchi, lasciando ad altri l'opportunità di approfondire. La "consacrazione" post mortem era sostanzialmente una divinizzazione, o apoteosi. Veniva decretata dal Senato, che la istruiva (spesso su proposta del successore) e si concludeva con una apposita cerimonia; poteva capitare che la proposta incontrasse delle difficoltà e venisse abbandonata, come per la divinizzazione di Tiberio proposta da Gaio (Caligola). La prima divinizzazione fu quella di Cesare (Divos Julius), decretata anche a seguito della profonda emozione causata dal suo assassinio; seguì quella di Augusto. Le divinizzazioni pare abbiano riguardato ben 47 personaggi, fra imperatori e loro congiunti; ma solo per 30 di loro esistono delle vere "monete di consacrazione", se designamo tali quelle in cui compare una terminologia specifica (CONSECRATIO, AETERNITAS, SIDERIBUS RECEPTA, AETERNAE MEMORIAE, VENERANDAE MEMORIAE...); esse iniziano con Marciana, sorella di Traiano, e si concludono con Costantino 1°. In precedenza esistono monete in cui la consacrazione si deduce dal titolo DIVUS (come per Cesare e per Augusto) o da particolari rovesci: una stella sul capo, una stella cometa, il carpentum (carro trainato da due mule) come per Agrippina Maggiore, Julia Titi e Domitilla; il carro trainato da elefanti (per Augusto). Le monete di consacrazione furono coniate nei 3 metalli, inoltre esistono pochi e rarissimi medaglioni di bronzo. La testa dell'imperatore divinizzato è quasi sempre nuda, ma può essere velata per Cesare, Claudio il Gotico, Costanzo Cloro, Costantino; quella delle Auguste è invece sempre velata. Le legende sono al dativo per gli Augusti (Divo Antonino, Divo Claudio), al dativo o al nominativo per le Auguste (Diva Faustina). Con l'avvento del cristianesimo non fu più possibile la apoteosi pagana (che era una vera e propria divinizzazione, col relativo culto), ma solo un "pio ricordo"; nei due piccoli bronzi post-mortem di Costantino si osservano infatti: -o una mano divina benedicente che, dal cielo, scende su Costantino in quadriga; -o una figura velata del defunto, e la scritta: VN-MR (venerandae memoriae). Posto come primi esempi l'asse DIVUS AUGUSTUS PATER che riporta al R l'altare e la scritta PROVIDENT; e un denario di Antonino il Pio con altare.
    2 punti
  11. La legenda al rovescio, RE FRUMENTARIA RESTITUTA ("Ristabilita la coltura del grano"), ricorda le agevolazioni che questo pontefice concesse per la campagna romana. Questa moneta e anche l'analoga estremamente rara quadrupla, ricordano infatti tanto la diminuzione di un paolo che Alessandro VIII concesse per la macinatura di ciascun rubbio di grano, quanto il permesso che venne concesso agli agricoltori di esercitare il commercio del grano stesso. Questo è l'esemplare della mia collezione. Michele
    2 punti
  12. Francamente 150 euro per questa banconota (in questo stato di conservazione io la reputo come minimo Spl) mi sembrano davvero poche..., sarebbe regalata, credo siamo, almeno, sulle 250 euro come valore di mercato attuale.
    2 punti
  13. Prima asta CNG citata: esemplare CNG 87, Lot: 604. Estimate $300. Sold for $800. ASIA MINOR, Uncertain mint. 4th century BC. AR Diobol (11mm, 1.18 g, 6h). Forepart of boar right; monogram below / Forepart of lion right. CNG E-243, 153 var. (monogram); CNG E-225, 159 var. (no monogram); CNG 73, 420 var. (same). Good VF, slightly rough surfaces. Unpublished in the standard references.
    2 punti
  14. Appena ho visto, nella pagina generale del forum, la combinazione tra titolo "le più belle nella nostra collezione del regno" e l'ultimo messaggio di @El Chupacabra mi si sono già illuminati gli occhi .. veramente complimenti, ogni volta che ci viene svelata una parte della collezione di @El Chupacabra mi rendo conto di come dovrebbe essere fatta una moneta di quella tipologia. Anche tutte le altre monete di questa discussione sono bellissime! Personalmente, trovo particolarmente affascinanti le quadrighe veloci come quelle di @Chiappara Fabio e @Saturno Complimenti a tutti!
    2 punti
  15. Buon pomeriggio Relativamente al Ducato d'oro già ce n'è uno e l'hai postato proprio tu, post. 70, a nome di Agostino Barbarigo (peraltro stupendo, sia per i rilievi, sia per la rotondità). Ne posto un'altro, battuto quasi un secolo dopo da quello del Barbarigo, a nome del Doge Francesco Foscari (1423-1457). Il Montenegro, nel suo volume, scrive che del Ducato del Foscari, eccetto la variante con scritto FVSCARI, ne esistono due tipi (1° e 2° tipo), ma non spiega qual'è la differenza né ci sono specifiche foto di detti due tipi; nel Papadopoli non c'è traccia di questa suddivisione. Se non ricordo male, ho letto in qualche testo che la differenza tra i due tipi consiste nella tipologia dei caratteri usati nella legenda; però non ricordo di aver mai visto una foto con i due tipi a confronto, né ricordo l'uso di questa differenziazione in qualche asta. Nel Ducato che segue, sebbene si tratti di una scansione e non di una foto, si vedono chiaramente le tracce della raspatura con la quale si livellarono i conii, od anche ricondizionarono se consunti o danneggiati prima di essere nuovamente incisi. Tecnica molto usata nella zecca di Venezia durante il periodo medioevale, tant'è che queste striature sono visibili in parecchie monete; probabilmente si riteneva che lucidare le superfici dei conii fosse antieconomico, oppure la presenza di queste striature fossero, in definitiva, un elemento che desse garanzia di autenticità alla moneta. peso gr 3,56 saluti luciano
    2 punti
  16. Partecipo con questo 2 centesimi 1861 Milano
    2 punti
  17. 1947 MILANO GI.VI.EMME Vale Lire 10 di profumi o cosmetici - ROSSANA MARTINI MISS ITALIA
    2 punti
  18. Buongiorno a tutti, contribuisco anche io a questa discussione con i miei piccoletti.
    2 punti
  19. E qui un secondo esemplare della zecca di Aquileia leggermente diverso. Da notare le due fasce trasversali sul libro. Peso 1,20 g, diametro 21 mm, rif.: Passera-Zub 3. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  20. Buonasera, si parla di famigliola.. ? Posto il mio quartetto, 38,51,53,54
    2 punti
  21. Buonasera a tutti, complimenti per l'iniziativa @marco s.83, posto il mio 10 Centesimi Cinquantenario 1861-1911. È una delle monete che più mi piace. Saluti Alberto
    2 punti
  22. Buonasera, campagna di prevenzione contro L'AIDS. Saluti Alberto
    2 punti
  23. Buongiorno, con la scusa di postare l’esemplare in mio possesso voglio sollevare una domanda. Come mai questa tipologia di banconote, che, seppur non fu emessa in numero consistente di esemplari Riesce a mantenere comunque prezzi accessibili anche in buone condizioni ? Ad esempio il mio decreto fu emesso in 1 milione e 800 mila esemplari, non molti per una banconota di grosse dimensioni. Se volessimo fare un confronto, le 1000 lire Barbetti repubblicane furono stampate in 50 milioni di esemplari per ogni decreto.
    1 punto
  24. No, sandokan, è un video in cui un telefono pubblico viene mostrato a dei bambini, che naturalmente in maggioranza non sanno nemmeno cos'è . Guardalo, è molto divertente. Magari si riferisce proprio alla speranza di rimanere un oggetto da collezione invece di diventare spazzatura. A suo modo è simbolico dello stesso collezionismo di schede telefoniche, ritrovate in massa in cassetti e scatole dopo i rivoltamenti delle case in seguito alla quarantena . Hanno fatto salire a galla molti ricordi... _______________________________ Dopo la sua fase "di massa" degli anni '90 questo collezionismo esiste ancora. A quanto ho appreso leggendo in giro per Internet è diventato molto più tecnico, nel senso che gli attuali cartofili accaniti sono attenti non solo al lato estetico ma anche a quello tecnologico delle schede telefoniche (tecnologie utilizzate, metodi e storia della produzione ecc.). Ho letto cose piuttosto interessanti specialmente sulle schede a banda magnetica, ad esempio: https://docplayer.it/39261157-1-tecnologie-a-banda-magnetica-2-urmet-ultima-revisione-del-08-03-53.html ma anche articoli ben più spinti come approfondimento tecnico.
    1 punto
  25. Bella moneta, di un conio molto raro e particolare ! Probabilmente si tratta di un conio ritoccato in loco, forse perchè logoro, per questo presenta l'insolito "nasone". Anche io non ne ho visti tanti, questo se non erro il 4° esemplare, il primo dei quali compare sulla copertina del volumetto di Raoul Paciaroni sulla zecca di San Severino, assieme alla madonnina "di bello stile"; evidentemente due monete molto particolari anche secondo l'autore... Ciao, RCAMIL.
    1 punto
  26. Davvero meravigliosa. Cambia perito, Jaconico! ? PS tento una valutazione per Dr. Vincenzo: per lo meno 150 euro.
    1 punto
  27. Altre due in arrivo. Con wuella già in mio possesso abbiamo tre piccole varianti : solo rosette, rosette e "anello" e rosette globetto pieno
    1 punto
  28. Complimenti @jaconico vedo con piacere che stai affinando le conservazioni...
    1 punto
  29. A mio modesto parere, opinabile, non si tratta di errore o sbavatura, ma di cosa voluta. La forma pare romboidale, mentre il globetto nel centro della moneta è perfettamente tondo. Ripeto, posso tranquillamente sbagliare.
    1 punto
  30. Sono solo biglietti non ben centrati, piuttosto ricorrente nei piccoli nominali durante le fasi di stampa e taglio. Lievi "difetti" accettabili che non pregiudicavano la loro messa in circolazione e che non suscitano un reale interesse collezionistico. A meno che la stampa non sia esageratamente spostata tanto da generare una bella curiosità, quest'ultima sicuramente sarà apprezzata dai collezionisti.
    1 punto
  31. Tralasciando un attimo il conio di incudine e il conio di martello, la preposizione DE che precede il nome della città in molte zecche medioevali può essere considerato a sè stante oppure indica una continuazione della legenda, in questo caso del rovescio rispetto al dritto? Facendo qualche esempio con la zecca di Ascoli (), nel primo caso avremmo DE ESCVLO (al D/) - PP.S.EMIDIVS (al R/), nel secondo caso PP.S.EMIDIVS (al D/) - DE ESCVLO (al R/). Però con i piccioli di Ladislao di Durazzo, di Conte da Carrara e di Francesco Sforza (monete dove l'autorità che governa la città viene posta indiscutibilmente al dritto) non abbiamo dubbi a collocare al rovescio il nome della città nonostante che anche qui sia presente la preposizione DE Abbiamo infatti REX LADIS LAVS (al D/) - DE ESCVLO (al R/); CONNES D CAR ARIA (al D/) - DE ESCVLO (al R/); F.SFORTIA (al D/) - DE ESCVLO (al R/). Se in questi casi DE ESCVLO va al rovescio (inteso quindi come continuazione della legenda che inizia dal dritto), allo stesso modo, proprio per la preposizione DE, deve esserlo anche per la monetazione autonoma anche se abbiamo il nome del Santo anzichè quello del "regnante/signore della città": PP.S.EMIDIVS (al D/) - DE ESCVLO (al R/). Sempre in riferimento alla zecca di Ascoli, gli autori del '700 e dell' 800 hanno collocato al dritto il nome del Santo (considerando l'alto valore simbolico del Santo nel periodo medioevale) e messo al rovescio il nome della città (così il Bellini, lo Zanetti, il Cinagli, il De Minicis). Il Corpus Nummorum (di riflesso con il periodo storico in cui l'opera venne pubblicata) ha dato invece più importanza al nome della città che viene messa al dritto della moneta.
    1 punto
  32. Allora, chi rappresenterebbe San Colmano di Stockerau qualora fosse lui quello rappresentato sulla moneta con P - A ? Andiamo per esclusione. Non può rappresentare l'imperatore. E qui che è necessario specificare che gli imperatori all'epoca erano tedeschi. E quindi non prenderebbero un Santo locale per rappresentarli. Ai tempi di Massimiliano I sarebbe stato possibile, nel XII secolo no. Non può rappresentare il Vescovo di Salisburgo, perchè avrebbe usato un Santo di quella zona, così come lo avrebbe fatto il Patriarca di Aquileia, cosa che succede nel XIV secolo con Sant'Ermacora. Restano i duchi di Carinzia, di Stiria e dell'Austria. Tutt'e tre insieme no, perchè nel XII secolo sono tre ducati distinti. Quindi solo uno dei tre, ma quale? Se P - A significa Patronus Austriae sarebbe logico rispondere Austria. Restano da risolvere ancora alcune questioni. La moneta con P - A ha delle sorelle molto strette, ovvero quella postata con la sola lettera A e quelle postate senza lettere ma con l'iconografia identica. Queste due monete sono da tutti attribuite alla zecca di Friesach di proprietà dei Vescovi di Salisburgo. Tra l'altro c'è da esaminare un altro elemento ovvero il pastorale. Il pastorale è il bastone del Vescovo che è un pastore per il suo gregge di fedeli. Considerato anche che le emissioni dei successivi vescovi di Salisburgo mantengono questa iconografia direi che il personaggio rappresenta l'autorità emittente che è il Vecovo di Salisburgo per tutte le emissioni tralasciando quella con P - A. Quindi per la P - A restano due ipotesi: o è un emissione di Aquileia con il Patriarca o è un'emissione dell'Austria con San Colmano. Secondo me a favore di Aquileia ci sono alcuni fatti. Il primo che il Patriarca è sempre un pastore e il suo bastone può essere un pastorale, mentre San Colmano era un pellegrino e avrebbe un altro tipo di bastone. In secondo luogo i santi avevano l'aureola e il personaggio rappresentato non ce l'ha. E infine il fatto che i Patriarchi imitano per molto tempo le monete di Friesach tanto da provocare la protesta dei Vescovi di Salsburgo, risolta con l'editto di Enrico VI nel 1195. Comunque è sicuramente una materia che farà discutere per molto tempo ancora e in mancanza di documenti probabilmente non si raggiungerà mai una soluzione definitiva. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  33. NADIA Nadia, ci sei, sei tu, dai...ti ricordi? Eravamo due pallidi virgulti giovani ed imbottiti di speranze di errori e sogni e di segrete stanze e di sorrisi e grida e pensavamo di essere un re Mida che muta in oro i palpiti e i ricordi e in astronavi il volo di due tordi... Nadia ti ho amato forse perché neppure ti ho sfiorato come un fiore d'inverno morto vergine avanti di chiudere i suoi petali all'Averno.
    1 punto
  34. a mio parere quel sesterzio, in realtà ha grossi problemi, in particolare numerose stuccature, sbagliate di colore e dalla apparenza diversa dalla tessitura tipica della patina, "plasticose", in particolare le lettere del rovescio, ma anche molti dei rilievi della figura…. Il diritto non è stato risparmiato, sui rilievi, capelli, e lettere…. fateci mente locale alle differenze di colore…. Quella lettera A si è semplicemente staccata la riparazione, essendo fatta su una base fragile, com edoveva essere la moneta originariamente, motivo per cui sono state fatte le ampie integrazioni. a paragone metto una foto in uno stato precedente, in cui si vedono ancora più nettamente i cambi di colore e superficie ( a tacere della forme de molte lettere non corretta, V, S etc.... Un cordiale saluto, Enrico P.S. anche nel fondo…... P.P.S. osservate come staccano le superfici di quel verdino innaturale la resto del fondo...e le forme… le forme…. P.P.P.S I salti di patina, fragilissima, sono evidenti sui bordi, in particolare al rovescio a ore 3 e ore 5/7
    1 punto
  35. Concordo con @enriMOe mi congratulo con Alberto Varesi per l'ottimo risultato conseguito dall'Asta 76 ( ho partecipato, ma considerato il trend ascensionale...ho desistito ). Ad una analisi attuale, quindi ognuno di noi è portato a pensare che il mercato Numismatico, non solo terrà, aumenterà la domanda e diminuirà l'offerta ( come espresso da @r.tino) Addirittura i prezzi delle tanto vituperate monete BB saliranno. Postando la discussione avevo ipotizzato un allargamento della forbice tra monete FDC e rare e quelle circolate. Nell'Asta Varesi ( ma anche in altre citate da Voi ) sono salite tutte, anche quelle che di solito erano invendute o spuntavano il Prezzo Base. E' (o sarà) un dato consolidato? A mio modesto parere assolutamente no. Innanzitutto una crisi grave e globale come questa, purtroppo farà sentire i suoi effetti con il tempo ed in maniera prolungata, creando delle problematiche economiche, sanitarie e sociali estremamente serie. Ma per attenermi al solo campo numismatico e cercare di spiegare l'anomalia delle ultime Aste on-line, bisogna anche dire che sono state favorite dalla chiusura dei tanti Professionisti che hanno un negozio, ma magari non vendono online ( ne esistono ancora ), dalla cancellazione dei vari convegni, luoghi dove molti di noi trovano dei Professionisti fidati che, dopo molti anni di frequentazioni, sono ormai diventati degli amici. Pertanto, siccome il collezionista ha bisogno di nutrire la propria passione con qualche moneta nuova in mano, è capitato quello che ha descritto @enriMO. Penso che dovremo aspettare almeno il 2021 per comprendere come sarà il mercato numismatico futuro. Ciao Beppe
    1 punto
  36. Un ultimo esempio (prima di pranzare), Una moneta spatinata, senza averla analizzata bene prima, per capire se vale la pena. In questo caso, inevitabili corrosioni , sul sesterzio di Nerone ( testa a sinistra ),con profonde corrosioni, per attenuare e stato trattato con una colorazione uniforme, in questo caso, sarebbe valsa la pena di un restauro professionale. Nel secondo sesterzio sempre di Nerone ( con testa a destra), la spatinatura, ha avuto esiti migliori.
    1 punto
  37. Diversamente quando una moneta da oltre 2.000 anni, ci arriva in queste condizioni, per diversi fattori chimico-fisiche, allora e tutta un'altra cosa. La ottima conservazione che ci arriva ai nostri tempi con una delicatissima patina compatta e senza mali. Ecco cosa fa la differenza. Patina SI, patina NO.
    1 punto
  38. Ecco cosa combinano i cosi detti "restauratori". La moneta era genuina, "era" ma con gli interventi INVASIVI, hanno fatto cambiare l'originalità del sesterzio. E stata riscolpita a bulino e bisturi, l'hanno ripatinata e questo è il risultato. Sicuramente, questo non è un restauro o una pulitura, questo è deformare il messaggio che l'incisore ha voluto dare.
    1 punto
  39. Ciao Enrico, è un piacere anche per me risentirti!!! Hai ragione mi ero allontanato dal forum perché avevo bisogno di un po' di tranquillità personale. Se questo maledetto virus allentera' la morsa mi ero ripromesso di poterti incontrare a Verona, speriamo di poterlo fare, sempre se ne hai voglia anche tu. Caro Enrico sei sempre attento e competente come al solito!!!! Ho voluto inserirlo apposta, nascondendo la mia volontà che in effetti volevo fare un giochino, con la speranza che qualche utente poco esperto potesse notare gli interventi di restauro e le stuccature facendomele notare per poter poi discutere nel post su come riconoscere questi interventi,non avevo però valutato l'intervento di qualche esperto ed il giochino si è scoperto subito... Pazienza!!! Però, visto che ormai si è svelata l'intenzione del post, si può continuare lo stesso per chi ha voglia di approfondire... Un caro saluto Babelone
    1 punto
  40. Catalogo d'asta N° 52 seconda parte. Ars Classica & Spink Taisei Zurigo 26 e 27 Ottobre 1994 In questa vendita venne esitata parte della, Collezione del Conte Catemario. Pezzi Napoletani di ineguagliabile bellezza e rarità : Mezza Piastra pupillare. Piastra 1804 in FDC! Quarto esemplare conosciuto. 12 Carlini 1810 testa a destra, 5 e 3 Centesimi di Murat, Mezza piastra 1816 E tante altre meraviglie.
    1 punto
  41. In allegato gli esiti di Leu 68 Leu 68.pdf
    1 punto
  42. Di nuovo ciao a tutti :)....dopo avervi presentato il 20 Lire Impero oggi vi mostro un'altra moneta aggiunta da pochissimo in collezione. Io me ne sono assolutamente innamorato!
    1 punto
  43. 1 punto
  44. Ecco il denario di Antonino.
    1 punto
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