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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/05/20 in tutte le aree
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Siccome di Alvise III Mocenigo non è stato ancora pubblicato niente, pubblico lo scudo, per la gioia di @gigetto13. Ex raccolta Zoppola, classificata molto rara.6 punti
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Ciao! Discussione molto piacevole; complimenti ad Artur che l'ha fatta nascere e complimenti anche a coloro che hanno contribuito ad implementarla con pezzi magnifici e spesso non facilmente vedibili. Certamente i "venetici" hanno fatto la "parte del leone" (appunto), ma abbiamo visti anche altri utenti, non appassionati di monetazione veneziana, che sono intervenuti (che ringrazio) e non era certo scontato. E' un segno che il fascino della Serenissima influenza anche chi, generalmente, rivolge i suoi interessi verso altre monetazioni. Stiamo vedendo monete di ogni tipo e diversissime tra loro, da quelle piccole e nere (quelle che io definisco dal fascino di un letto sfatto) ai grandi moduli d'argento (quelli che @gigetto13definisce patacconi ingombranti); è vero, la presenza di tanti Ducatelli e frazioni, rispetto agli Scudi e frazioni, ha sorpreso (piacevolmente) anche me. Ovviamente ognuno ha i suoi legittimi gusti e preferire uno Scudo, rispetto ad un Ducatello, risponde a logiche personali e come tali molto poco sondabili. A me piace di più l'aspetto iconografico del Ducatello; dal punto di vista artistico lo preferisco a quello dello Scudo e, a quanto vedo, questo fascino contagia molti. Ancora grazie a tutti coloro che stanno partecipando; da curatore sono ben lieto di essere "fermo al palo", ma con una discussione così coinvolgente, ho poco da sollecitare altri argomenti ..... saluti luciano5 punti
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1934 Stati Uniti d'America - 10 Dollari Series 1934 A for Military Use in North Africa & Sicily Occupazione americana della Sicilia: Yellow Seal Dollars I dollari con sigillo giallo furono prodotti nel 1942 espressamente per l'invasione del Nord Africa ma con date antecedenti (1934 e 1935). Dopo lo sbarco in Sicilia (10 luglio 1943) i dollari con sigillo giallo incominciarono a circolare dapprima nel sud e centro Italia, successivamente su tutto il territorio nazionale. Il governo Badoglio ne decretò il corso legale dal 24 settembre 1943 fino a quando il Governo Militare Alleato non li mise fuori corso (31 luglio 1945), il valore fu fissato in 100 lire italiane per 1 dollaro. Chi avesse ancora detenuto tale valuta dopo il 1° settembre del 1945 poteva essere denunciato al Tribunale Alleato, quindi spero che, presentando questo biglietto di mia proprietà a distanza di 75 anni dalle norme di cui sopra, di non andare incontro ad infrazioni di nessun genere La diversità di colore del sigillo del Tesoro rispetto i dollari “Silver Certificate” con sigillo blu normalmente in uso dagli americani, fu utilizzata per proteggere l’economia del paese nel caso in cui ingenti quantità di denaro fossero finite nelle mani del nemico, in questo modo sarebbe stato sufficiente metterli fuori corso e non avrebbero più avuto nessun valore. La inserisco in questa data perché sul biglietto spunta 1934 e non 1942, gli altri due valori della stessa serie li posterò in base alla data della loro produzione.4 punti
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Io con voi non parlo. Vi riempite gli occhi e le tasche... ehm i vassoi di quella paccottiglia ingombrante ?4 punti
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Segnalo l'uscita del n. 361 di Panorama Numismatico Da questo numero sul sito web dell'editore l'indice contiene anche un breve abstract degli articoli Per le curiosità numismatiche: Tra le medaglie curiose e oggi quasi dimenticate si può citare la medaglia d’onore per le madri di famiglie numerose, istituita con la legge n. 917 e promulgata il 22 maggio 1939 da Vittorio Emanuele III, concessa alle madri di famiglie costituite da almeno sette figli. Ne parla Gianni Graziosi in Medaglie d’onore per madri prolifiche. Per la monetazione antica: Intorno al 220 d.C. Roma toccò il punto più basso della sua lunga storia, a causa di… un teen ager folle e perverso sul trono: Elagabalo: del giovanissimo imperatore, che cercò di imporre il culto del dio sole, tratta Corrado Marino in questo articolo che unisce biografia e numismatica. In questo numero diamo inzio a una serie di articoli, a firma di Roberto Diegi, sugli aurei e i solidi dell’Impero romano d’Occidente che, da Augusto, giungerà fino a Romolo Augustolo. In questa prima parte si parlerà degli Aurei della Dinastia Giulio-Claudia: da Augusto a Nerone. Per la monetazione italiana medievale e moderna: Andrea Keber e Italo Vecchi esaminano Una bolla plumbea del doge Pietro Tradonico (836-864): utilizzate dai veneziani per autenticare i documenti, le più antiche bolle conosciute andrebbero fatte risalire al IX secolo. Nel corso del Duecento la zecca di Ancona emise grandi quantità di grossi agontani e denari ma cosa accadde nel secolo successivo? Ne parla Lorenzo Bellesia in La monetazione di Ancona nel Trecento. Per la monetazione estera: Il titolo di Difensore della Fede, riportato sulle monete inglesi, risale al 1521 e fu conferito a Enrico VIII da papa Leone X, come racconta Giuseppe Carucci in Fidei Defensor. Per la medaglistica: Della rarissima medaglia di Filippo II assegnata alla zecca di Milano esiste un secondo esemplare nel Gabinetto numismatico del Kunsthistorischen Museum di Vienna, come illustra Alberto Castellotti in Sono due le celebri medaglie milanesi col Calvario di Filippo II di Spagna, Giuseppe Carucci racconta la storica impresa compiuta da Gromov, Jumashev e Danilin e ricordata in due medaglie commemorative, in Un volo record. Per la cartamoneta: Le autorità italiane non predisposero alcuna emissione per l’occupazione della Tunisia. Qual è, dunque, l’origine del biglietto con la scritta “Banca d’Italia” rintracciato da Renzo Bruni? L’autore esamina le varie possibilità in Un biglietto “sovrastampato” per l’occupazione italiana della Tunisia (novembre 1942-maggio 1943)? Per la rubrica I falsi monetari, Eros Marchetti illustra il 5 lire o scudo 1821 Vittorio Emanuele I Regno di Sardegna. Per la rubrica Notizie dal Mondo Numismatico, si parla dell’iniziativa dell’Associazione Italiana Cartamoneta per l’individuazione del “Migliore articolo 2018” e “Migliore articolo 2019” pubblicato sulla rivista semestrale «AIC Magazine». Si pubblica, inoltre, il regolamento del Concorso a premio per tesi di laurea in numismatica “Pro Mario Traina”, giunto alla terza edizione (2019-2020), aggiornato secondo le ultime disposizioni rese indispensabili dai recenti decreti legislativi.3 punti
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Nuovo esemplare per la collezione di marenghi sabaudi : 20 Lire Carlo Felice 1829 (P) Torino3 punti
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proseguendo con Merano.. Zecca di Merano Mainardo II ( dal 1335 - III gruppo ) Piccolo Tirolino mist. gr. 0,17 cat. Per. n. 5 Rizz. M 229a3 punti
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Nell'anno 1622 venne aperta un'apposita Officina Monetaria, quelle del R° Arsenale per battere le monete da Due Grani....prima con il motto POPVLORVM QVIES, Rarissime, e poi la PVBLICA COMMODITAS....e se notate il dritto del POPVLORVM QVIES, ha la stessa testa di Filippo IV utilizzata per la Pubblica. [.....] ai mastri di banca Matteo Catuogno e Germano Pacifico, si dava la possibilità di fabbricare moneta di rame a getto e a cola; i suddetti erano persone pratiche nella coniazione mediante questo sistema e venne risoluto che ad Essi si mettessero a disposizione i locali della fonderia del R°Arsenale; la coniazione doveva interessare monete di rame da due Grana.3 punti
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.. non so' se sono già stati postati. Michele Steno ( 1400 - 1413 ) Mezzanino o Soldo gr. 0,533 punti
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In attesa delle foto risolutive, possiamo dire che le 5 Lire 1956 iniziarono ad essere falsificate quando divennero d'interesse collezionistico ed incominciarono a perdere interesse per la circolazione. Esistono tre tipi di falsi: - 1° tipo: prodotto agli inizi degli anni '70 era facilmente riconoscibile perché di fattura assai rozza e difficilmente potevano ingannare il collezionista, men che meno l'esperto; - 2° tipo: nel 1978 come c'informa Emilio Tevere “…nel 1978 ci fu la seconda grande ondata: i pezzi falsi da 5 lire del 1956 erano stavolta accompagnati da numerosi ed altrettanto falsi esemplari da 2 lire del 1958; la "zecca" probabilmente era a Milano: infatti è dal mercatino di via Armorari di Milano, tramite un ingenuo operatore che godeva della stima di tutti, che vennero distribuiti in tutta Italia i falsi (dico ingenuo perché, visto il grandissimo quantitativo di monete, fino ad allora molto rare che gli era stato offerto, non si era posto l'interrogativo sulla loro autenticità). Quasi perfetti, i falsi hanno tratto in inganno tutti, anche i commercianti più esperti, i quali incominciarono ad avere dubbi soltanto quando si resero conto che sul mercato ce n'era una grande inspiegabile quantità. L'ingenuo operatore ebbe un grandissimo danno poiché dovette riprendersi le monete false e restituire le somme percepite. Tutto ciò si svolse nell'arco di circa tre mesi. “ - 3° tipo: Probabilmente in circolazione già dagli anni '80 del secolo scorso, di qualità raffinata e, quindi, piuttosto insidiosa anche per gli occhi allenati. Qui sotto due esemplari per un primo confronto fra vera e falsa:3 punti
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Ah, un conto è il gusto e un conto il commercio. Da rivendere, per farci soldi, meglio 1 FDC che 2 SPL, nella gran parte dei casi. Per la mia collezione, meglio 2 SPL che 1 FDC, senza il minimo dubbio, e ugualmente senza il minimo dubbio meglio 4 BB che 2 SPL. Sugli 8 MB meglio di 4 BB dipende: ammetto che non amo quando la moneta è troppo circolata al punto da non essere leggibile, ma se parliamo di monete pienamente leggibili ma magari con problemi quali colpi, saggi, appiccagnolature (presenti o rimosse), o fori allora preferisco gli 8 MB ai 4 BB. Insomma ho sempre preferito, preferisco e preferirò sempre mille volte 8 monete forate e appiccagnolate a 1 FDC perfetto perfettissimo eccezionale eccezionalissimo MVP (mai visto prima) e slabbato MS100 NGCMSSUAEMDDV (Non Guardarmi Che Mi Si Sposta Un Atomo E Mi Dimezzo Di Valore). So' gusti, a me piace l'oggetto vissuto proveniente dal passato con il suo carico di storie, mi piace rigirarmelo tra le mani (senza guanti) come hanno fatto i miei antenati e del lustro me ne importa una ceppa.3 punti
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Ma se poi osservate bene le monete che ultimamente escono alle aste, e si aggiudicano anche, quando dichiarate perfettamente nella loro conservazione, senza quei +, - oppure quasi, e tutto il contorno alla conservazione, raggiungo e rispecchiano effettivamente le quotazioni riportate nel Manuale.....eh....ehhhh... !!!2 punti
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Un caso eccezionale, lo reputo, in questo mio intervento di pulitura a secco,qualche anno fa. Un risultato così e stato possibile , grazie ad alcuni fattori; mancanza di "malattia del bronzo", mancanza di corrosioni e un metallo ottimo. Poi metti tanta esperienza e sicurezza durante l'intervento. Un intervento così, non invasivo è ben accettato dai collezionisti COLLEZIONISTI. Sicuramente, chi ha pulito ( scolpito ), il sesterzio di Traiano postato sopra, chissà cosa avrebbe combinato su questo medaglione di Gordiano III.2 punti
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@Rex Neap Ero un po’ interessato a questo Grano di Filippo V ma ha preso il volo nell’asta live di VARESI e l’ho perso senza dispiacere. Complimenti all’aggiudicatario.?2 punti
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@El Chupacabra i tuoi interventi sono sempre mirati. Complimenti. E che professionalità nel mostrare il confronto tra la vera e la falsa. Complimenti. PizzaMargherita2 punti
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Interessanti le pagine di R. Giuffrida (La lunga crisi monetaria del Regno di Sicilia tra Settecento e Ottocento, pp. 44-46) dove l'autore narra con date, personaggi e leggi la nascita e l'epilogo della singolare monetazione di rame a nome di Ferdinando II. Personalmente molte informazioni a me erano sconociute.2 punti
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Azz "approssimativi"? Sono a dir poco ridicoli! Un sito che si blocca perché non regge qualche migliaia di richieste... nemmeno le patatine fritte può vedere! Eppure potevano migliorarsi sulla base della precedente figuraccia... Non occorre tra l'altro nemmeno potenziare i server, ma ritengo che sia più che sufficiente creare la coda così come fa Monaco, in modo tale da consentire a tutti di acquistare il proprio pezzo in santa pace!2 punti
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..tornando a Padova ( non mi sembra sia stata postata ) Zecca di Padova Francesco I da Carrara ( 1355 - 1388 ) Carrarese da quattro soldi ag. - gr. 1,68 D/ .F. D. KRARIA. PA...DV E. E .CETERA. - carro fra le lettere F F in cornice R/ S DANIEL . L . MAR...TIR. - il santo stante cat. C.N.I n. 11 - Per. n. 9 ..sperando che la catalogazione sia corretta, aspettando Arka...che ringrazio.2 punti
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queste monete ,battute per la terraferma, ( in questo caso per Verona e Vicenza ) ho preferito collocarle in questa discussione, anzichè nelle zecche del Triveneto, essendo state giustamente coniate dalla zecca di Venezia.2 punti
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Dai raga porca miseria io dalle 11 che sto collegato e nn riesco a prenderlo. mi compare solo l ordine annullato, che non ho mai pagato e voi cercate di prendere la seconda. fate prendere le prime nostre almeno vi prego non mi fa proprio andare aventi una volta selezionato il metodo di spedizione2 punti
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Riprendendo gli scudi... Eccone uno di Antonio Priuli (1618-1623). Massaro Zan Antonio Venier, peso 31,44 grammi, rif.: Zub-Luciani 110.7. Arka Diligite iustitiam2 punti
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Buonasera a tutti, oggi ho ripreso in mano le mie sabaude, mi sentivo un po' in colpa per averle sfrattate dai vassoi dove hanno alloggiato per un quarto di secolo.. Ne ho osservato a lungo una in particolare, la protagonista, ispiratrice e narratrice del racconto. '' Adda Veni Baffone '' Estate del 1976 casa dei nonni paterni, in un afosa campagna Calabra, interminabili giornate che io da piccolo trascorrevo in giro con la Nonna al mattino, per botteghe a far la spesa, le soste nella masseria della comare per un saluto e una limonata fresca sulla strada del ritorno, intorno il canto delle cicale che ancora mi sembra di sentire ritornando ai ricordi dell'infanzia, poi si arrivava a casa e si metteva a posto la spesa e iniziava il rito della cucina. Pomeriggio trascorso rigorosamente ascoltando i racconti della mia bisnonna, una graziosa nonnina che a malapena sfiorava il metro e 50 per 45 kg. tanto esile e tanto forte, vedova di guerra, che aveva tirato su mio nonno tutta da sola nella Calabria durante ben due conflitti mondiali. L'appuntamento però che mi dava tanta trepidazione era quando il nonno mi portava con sé al dopo lavoro ferroviario, qualche tavolino e qualche sedia sgangherata, i ferrovieri tra cui mio nonno si facevano la partitella a carte dopo il lavoro, premetto che il nonno viveva in uno di quei caselli ferroviari di una volta, lontano dal centro abitato ma per fortuna vicinissimo ad una piccolissima stazione ferroviaria di un tempo, mi piaceva molto andare con lui, ci guadagnavo sempre un dolcetto, o un gelato o una semplice gazzosa, che gustavo mentre loro giocavano a carte, si parlava di politica, di sport, di lavoro, qualcuno si infervorava, uno in particolare, un simpatico signore che veniva da Napoli, esordiva sempre con la stessa frase, che anch'essa mi è rimasta stampata in testa, diceva '' Adda Veni Baffone '' queste parole mi incutevano un certo timore, le sentivo come una sorta di avvertimento, ero curioso di saperne il significato ma avevo paura di chiederlo. Spesso al ritorno a casa, il nonno mi permetteva di entrare nel suo studio, dove la facevano da padrone degli orologi a cucu' e una scrivania che era per me come la grotta del tesoro dei 40 ladroni, nei cassetti il nonno custodiva i suoi orologi, li aggiustava come hobby ma anche per i conoscenti ed amici, penne stilografiche, matite, gomme per cancellare giganti, a me ragazzino sembrava veramente un tesoro, ma ecco che all'improvviso il mio sguardo fu rapito da un qualcosa di meraviglioso e al tempo stesso come la rivelazione di un mistero, la mia esclamazione fu '' Ecco qua a Baffone'' e mentre lo gridavo mi brillavano gli occhi, il nonno si giro' di scatto verso di me, e dopo una grossa risata mi disse.. Non è Baffone è Re Umberto I. Era una moneta d'argento da 2 Lire di Umberto I. Allora presi coraggio e chiesi al Nonno maggiori spiegazioni a proposito dell'esclamazione 'Adda' veni Baffone '' e se aveva a che fare con la moneta, allora mi spiegò con parole semplici, quello che poi ho meglio capito e approfondito negli anni, che si usava dire per Auspicare la venuta di un qualcuno che avrebbe messo a posto le cose, una sorta di monito. Ecco vi presento il mio Baffone. Spero vi sia piaciuto questo racconto. Saluti Alberto2 punti
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Gionata, siamo stati "diffidati" da Luigi .... @gigetto13 ..... anzi, secondo me gli abbiamo mandato di traverso anche i Ducatelli.... ?? Paolo2 punti
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Del mezzanino per Verona e Vicenza di Michele Steno se n'era accennato nel post #106, ma mancava l'immagine. Ora, grazie ad @ottone , abbiamo riempito la lacuna. Arka Diligite iustitiam2 punti
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Buongiorno, aggiungo alcune pagine fotografate del libretto del Castromediano in cui esorta il de Donno ad iniziare una collezione con le monete trovate. Il conteggio totale delle monete sarebbe 373 (180 vendute da Oronzo Gasparro di Lecce, 80 da Giuseppe Nervegna di Brindisi , 113 o112 rimaste al de Donno). Si potrebbe cercare nei registri dell'epoca ( se esistono) del Gasparro e del Nervegna .2 punti
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DE GREGE EPICURI La medaglia ricorda uno specifico "pellegrinaggio a Redipugla", quello del 4.11.1952, e si cita una precisa volontà del Capo dello Stato, che era allora Luigi Einaudi (presidente dal 1948 al 1955); immagino che questa volontà riguardasse sia il pellegrinaggio, che la coniazione della medaglia. Al D, "Pellegrinaggio a Redipuglia, 4.11.1952", con la scalinata del sacrario e, sopra, i due stemmi di Trieste e (credo) Gorizia, col tricolore a smalto colorato. Al R, "Per volere-del Capo dello Stato-l'Italia memore-nel bronzo consacra-il nome dei suoi figli." Pesa 5,4 g. e misura 27 mm.1 punto
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Un benvenuto all'aspirante cittadino che alla sua prima discussione, sbatte sulla pagina -identifica le tue monete-, senza preamboli, un paio di immagini alquanto discutibili per qualità e conservazione. Si tratta di un fronte e retro? Il fronte con Kennedy, il retro con papa Giovanni XXIII bucata. Mi intriga. Penso che passerò insonni l'intera notte, fino a identificazione avvenuta.1 punto
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@ottone Il Carrarese che ho postato io lo trovi al post #109. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Scudo di Giovanno CornerI (1625-1629). Massaro Andrea Falier, peso 31,66 g, rif.: Zub-Luciani 110.9; CNI VIII, 44. Esemplare proveniente dalla collezione Marquis Alb. von Hoenkubin. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Ciao! Proprio quella, nr. 8 di pag. 770 Ho visto che nell'asta CNG del 1/6/2016 un Lirone dello stesso tipo, in condizioni dichiarate VF (equivalente al ns. BB) e con porosità, è stata ceduta a USD 130. A mio avviso averla classificata VF è stato molto generoso e di fatti il prezzo realizzato è ca. 1/3 del valore di catalogo dichiarato dal Montenegro per una moneta in condizioni MB. Quella postata da @fabry61 è certamente migliore. saluti luciano1 punto
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Nulla ci impedisce di tornare agli scudi... ? Arka Diligite iustitiam1 punto
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Qualcosa in tema è stato scritto da @Adelchi66 in discussione "Roma dopo l'impero" lo scorso 25 Marzo, a partire dal post 91 punto
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La collezione che è servita per il libro del Biaggi è stata poi venduta o affidata, non so, ad un commerciante straniero. Anni fa, passando nel suo negozio, ho avuto modo di guardare un po' di bronzi ex libro. Premetto che i migliori non c'erano più, evidentemente venduti, ma il nucleo rimaneva consistente. Opinione personale: erano meglio, molto meglio, in foto. Si presentavano mediamente male, con ritocchi, anche visibili senza particolari problemi (non sono certo un genio, né lo sono le persone che erano con me, ma un po' di monete le abbiamo viste). Alcune, guardando il libro, le avrei acquistate o trattare, se fossi stato un collezionista di romane. Guardando in mano, neanche per idea.1 punto
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questo per dire come un fdc migliore degli altri faccia alzare il prezzo del 30/40% rispetto agli standard... però se ne cerco in vendita una così in rete è difficile da trovare... chi conosce questa moneta sa dove cercare i punti facili ad usura.. fronte, sopracciglio, punta naso, e guancia..per questo dico.. come può definirsi comune..1 punto
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Ho ripreso in mano questo catalogo d'asta..... Dopo anni e centinaia di monete Napoletane viste, rimango anche io "a bocca aperta" come Demonetis, ogni volta che lo sfoglio. Ricordo che fu Becker a consigliarmi di acquistarlo.... perché avrei visto dei pezzi fantastici e in particolare la Piastra del 1784 "il più bell'esemplare conosciuto", mi disse. Lotto 2697 giudicata SPL, ma secondo me riduttivo. Molti non sanno che nel rovescio nello stemma del Portogallo vi sono su un piano in rilievo 5 Pallini, ed essendo il punto più in alto, erano i primi a consumarsi per l'usura. Successivamente nella Piastra del 1785 I Pallini furono posizionati sullo stesso piano di tutti gli altri particolari. Scrivo questo perché ho avuto modo di leggere su fb alcune risposte in merito a questa mancanza, nella Piastra postata da @favaldar nella discussione "le più belle..." Risposte del tipo :.... '' conio creato proprio così, Capitava... " Niente di più sbagliato!1 punto
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..Tornando a Verona Zecca di Verona Berengario II D' Ivrea ( 950 - 962 ) Denaro D/ + BERENCARIVSRE - nel cerchio una croce R/ VEAORN - nel cerchio una croce catal. Rizzolli/Pigozzo - C.N.V Vr 6b ( Questo esemplare ) - Circolo numism. "Montic. Conte Otto" - cat. n. 26 ( Questo esemplare ) - perini 4b C.N.I n.1 Prov. ex numism. " Eugenio Fornoni " Verona ex asta " Nomisma n. 1" lotto - 1115 anno 19931 punto
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Mi sembra che tra i Patriarchi di Aquileia manchi Gotifredo (1182-1194). Il denaro illustrato presenta al dritto un quadruplice salto di conio. Ma è anche ottimamente leggibile la scritta GOTI sul libro tenuto dal Patriarca. Sul rovescio il tempio sormontato da una croce in stile di Friesach (rif.: Passera-Zub 12; CNI VI, 3; Bernardi 7). Arka Diligite iustitiam1 punto
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Sul volantino postato leggo che è prevista un'emissione di medaglia commemorativa , penso , riferita all'evento. Qualcuno sa se in passato ne sono state coniate altre per il convegno di Riccione ?? Ringrazio anticipatamente chi vorrà rispondere1 punto
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1934 Polonia - 100 Zloty Nella filigrana spicca Edvige di Polonia, Regina dal 1384 al 1399. Fu beatificata nel 1986, successivamente Papa Wojtyla (Giovanni Paolo II) recatosi in preghiera sulla sua tomba, ne proclamò la canonizzazione, nel 1997 divenne Santa Edvige Regina. E' la Santa patrona delle regine dell'Unione Europea.1 punto
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Spero di fare cosa gradita accludendo il link per risentire questa conversazione di Lucia Travaini che ho apprezzato veramente https://www.raiplayradio.it/audio/2020/04/Radio3-suite---Magazine--Excalibur-nella-Sicilia-normanna-con-Lucia-Travaini-bfaaa81d-49e4-45c5-8293-4acd93db66aa.html1 punto
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