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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/06/20 in tutte le aree
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Ciao, finora non sono apparsi i grossi vigentenari di Trento, ben noti come "marameo", che per me non possono mancare in una bella discussione come questa...6 punti
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Salve @mario.barbiero, certo che è una moneta. Si tratta di questa: Gallia celtica. Leuci (oggi Lorena). "Boar Standard Series". Unità in potin ottenuta per fusione, realizzata prima del 52 a.C. D/ Testa rivolta a sinistra. R/ Cinghiale stante a sinistra. Sotto, tre arcate (interpretate a volte come monti o colline). Rif.: BMC n° 398.5 punti
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Repubblica di Venezia Andrea Dandolo (1343-1354) Mezzanino Argento Peso: 0,80 g Diametro: 17 mm D/ (globetto) AN (globetto) DADVL' (globetto) (globetto) S M VENE (globetto) DVX, S. Marco nimbato stante a d. e il doge stante a s. reggono un lungo cero, in esergo lettera M R/ (globetto) XPS (globetto) RES - VRESIT (globetto), il Redentore risorto esce dal sepolcro e regge nella mano sinistra una croce e nella destra un vessillo Rif.: Zub-Luciani 57.1 Ecco il secondo mezzanino, quello di Andrea Dandolo. E' una delle più belle monete del medioevo veneziano. Sul dritto sono rappresentati S. Marco e il doge, ma una volta tanto, anzichè il vessillo, reggono un lungo cero, identificato dal piattino per raccogliere la cera fusa sopra la mano del doge. Il rovescio è ancora più interessante. Rappresenta il Redentore risorto che esce dal sepolcro. La scena ha una prospettiva che, per l'epoca (metà del XIV secolo), rappresenta una novità. Il senso di profondità è reso perfettamente e la gamba destra di Cristo sembra proprio uscire dal tondello. Da notare anche il mantello svolazzante alle spalle del Redentore. Anche questa moneta, come il mezzanino precedente, non ebbe molta fortuna. La sua emissione durò infatti pochi anni, per essere sostituita dal nuovo soldino, di cui abbiamo visto qualche post fa un esemplare di Marino Falier. Da notare che con queta tipologia comincia ad essere incisa sulla moneta l'iniziale del massaro competente per la sua emissione. Una curiosità è rappresentata dal fatto che questa tipologia venne ripresa da Michele Steno (1400-1413) per le città di Verona e Vicenza appena diventate dominio della Serenissima. Arka Diligite iustitiam4 punti
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Buonasera a tutti ...un pezzo commemorativo conosciuto, raro sopratutto in alte conservazioni.Forse in una conservazione leggermente superiore avresti colto i profili dei due sovrani e del rovescio il profilo del bambino, come anche le sigle e la legenda in esergo, illeggibili nel pezzo postato. Posto il mio per confronto.3 punti
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Piccolo contributo dalla mia collezione. Trento, grosso di primo tipo.3 punti
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Buonasera Per me l’acquisto del 2020 è sicuramente questa prova in alluminio del buono da 2 lire 1928, che mi affascina molto per il metallo con cui è coniato e per l’estrema leggerezza abbinata ad uno spessore decisamente superiore all’esemplare standard.3 punti
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Nel 2015 e inserito nel Bollettino n. 2 del Circolo Numismatico Partenopeo feci uno studio, insieme a Francesco Di Rauso @francesco77, su tutte le medaglie Premio dell’età Borbonica e Napoleonica “ Le medaglie Premio della Napoli Borbonica e Napoleonica – conferimenti e rarità", aiutato anche da un esperto sull’argomento, Vittorio Mancini. Nello studio di circa 100 pagine, che potrei definire una novità tenuto conto che mancava in bibliografia una sequenza anche cronologica delle emissioni delle Premio, si è dato risalto anche a tutta la documentazione esistente connessa con la loro emissione, i decreti, gli atti, i conferimenti ecc. ecc. Bene, detto questo a riguardo la medaglia in questione, rivedemmo la sua attribuzione come premio concesso alle esposizioni delle Belle Arti e Manifatture, classificando questo tipo alla sola emissione per premiazioni, o meglio per Meriti nelle esposizioni Industriali (o Manifatture), quelle senza appiccagnolo (cioè queste). Quelle con l’appiccagnolo vennero concesse ai Soci delle Accademia della Società Reale. Del tipo senza appiccagnolo vennero concesse 19 medaglie in oro (mai apparse però sul mercato), distribuite negli anni delle esposizioni, vale a dire 1810,1811,1812 e 1813. In argento si ebbero 79 conferimenti (di cui 7 con appiccagnolo e quindi riconducibili alle premiazioni di cui detto). Per il bronzo vennero date 12 medaglie come premiazioni nel solo anno 1810, e di questi trovammo anche carte dove sono indicati i nominati ai quali vennero conferite. Ovviamente, per il bronzo le medaglie prodotte furono molte di più, e giungemmo alla conclusione, che per questi tipi (bronzo), altre medaglie vennero concesse non più per le premiazioni, ma anche a titolo d’incoraggiamento. Tutta la storia per questi tipi è inserita nel Bollettino e riguarda ben 8 pagine dove ci sono anche documenti attinenti alla Reale Società d’Incoraggiamento, alla Società Reale di Napoli…ecc…ecc…. da leggere insomma. Riguardo invece alla coniazione di questa medaglia, credo che Francesco sia più esperto di me e potrebbe effettivamente stabilirne anche una data. Il mio è voluto essere solo una precisazione su quello che poi è stato fatto in questi ultimi tempi a riguardo le medaglie Premio….....gli anni passano e qualcosa del passato deve anche essere rivisto.3 punti
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1 2 Patriarcato di Aquileia Bertrando di San Genesio (1334-1350) Denaro Argento Peso: 1,05 g Diametro: 20 mm Descrizione moneta 1: D/ (crocetta) BER - TR(AN) - D (globetto) PA - Th'A, croce patente intersecante la legenda e un cerchio di perline R/ (globetto) S (globetto) h'MA - ChOR' (globetto), Sant'Ermacora imberbe seduto sul faldistorio benedice con la mano destra e nella sinistra tiene la croce patriarcale Passera-Zub 172; CNI VI, 9; Bernardi 43 Descrizione moneta 2: D/ (globetto) BER - TR(AN) - D (globetto) PA - Th'A, croce patente intersecante la legenda e un cerchio di perline R/ (globetto) S (globetto) hEMA - CORAS, Sant'Ermacora barbuto seduto sul faldistorio benedice con la mano destra e nella sinistra tiene la croce patriarcale Rif.: Passera-Zub 178; CNI VI, 13; Bernardi 44 Questa volta vengono rappresentati due denari Di Bertrando. Sono stati messi insieme per rendere più facile un confronto tra gli stili delle due emissioni. Infatti, mentre il dritto resta uguale, sul rovescio si può notare un notevole cambio di stile. La prima moneta presenta il Santo ancora rigido nelle forme, il volto imberbe è stilizzato, le vesti cadono dritte. Nella emissione successiva la figura è molto più naturale, il volto diventa barbuto ma anche più realistico, la veste prende delle piegature che seguono il corpo. In pochi anni l'arte incisoria fa un balzo enorme. Probabilmente il tutto causato dall'arrivo nella zecca di Aquileia di un bravo incisore. Arka Diligite iustitiam3 punti
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Finalmente è arrivato,con la tassa dogonale da 27 euro........ molto meglio in mano,in mano per modo di dire perche è in slab. ? Forse lo farò aprire e riperiziare.2 punti
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Desideravo parecchio avere questa iconografia monetale nella mia collezione, certo che questo tondello è quello con "meno blasone", a differenza delle altre tipologie dove è presente questo "must" iconografico... Gran Bretagna - 5 Scellini 1951 - Festival of Britain2 punti
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Marino Morosini, dato per R3 ma secondo me un R2 basta e avanza. Anche questo soldino è un po' sfortunato per la mia collezione, non di grande qualità e non di buon peso ma m' interessava per il nome che fa tipologia.2 punti
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Tranquillizzati, i nostri pipistrelli non hanno niente a che fare con i pipistrelli della frutta asiatici che tra l'altro hanno solo ospitato uno stadio mutazionale del virus. L'ospite intermedio tra il pipistrello e l'uomo è ancora sconosciuto. Ci manca solo che i nostri poveri chirotteri, già bistrattati di loro a causa distruzione habitat, vengano anche tacciati come untori...2 punti
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Buongiorno a tutti, il rame semplicemente si ossida.. processo appunto innescato dall'ossigeno. Risulta del tutto inutile "spruzzare" azoto su di una moneta o su qualsiasi altro oggetto, l'azoto è un gas e non si attaccherà alla superficie della moneta che comunque si ossiderà... Diverso sarebbe il discorso se la moneta venisse posta in una capsula ermetica riempita di azoto, a quel punto il processo di ossidazione sarebbe estremamente rallentato se non addirittura bloccato ma non vedo fattibile la cosa a livello "casalingo"... Da considerarsi che già nell'aria che respiriamo l'azoto è oltre il 78%, per rallentare il processo di ossidazione bisognerebbe sostituire con l'azoto il restante 21% di ossigeno ed oltretutto in modo permanente. Io, in alcuni processi, proprio per evitare ossidazioni utilizzo Azoto puro al 99,99999% ma il concetto rimane quello di saturare una piccola area per un breve tempo, quello necessario alla lavorazione. Altro esempio sono le vaschette dei cibi, per aumentarne la conservazione vengono confezionate in "atmosfera modificata" sostituendo parte dell'ossigeno con Azoto ma anche qui si rallentano i processi di ossidazione ma non all'infinito... Cordialmente, Massimo.2 punti
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Buonasera a tutti, in questi giorni dopo il telelavoro sto dedicando del tempo all'osservazione delle mie raccolte giovanili, e sto trovando di tutto, da ragazzo mi bastava che fossero tonde, non mi importava l'età e la nazionalità. Ogni tanto ne salta fuori una particolare, qualcuna la posto in discussioni già aperte, altre più particolari per me, mi danno lo spunto per aprire delle discussioni. Ecco vorrei proporre a voi tutti questa discussione dove postare tutte le monete, indipendentemente dalla nazionalità, che siano emissioni FAO. Chiaramente nell'eventualità che ci fosse già una discussione con questo oggetto, prego il Cdc a chiudere la presente. 1975 * 20 Lire San Marino "Amore per il Genere Umano" Saluti Alberto1 punto
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DE GREGE EPICURI Se le cose stanno così, evidentemente il Museo dell'Ontario ha deciso di vendere una parte del tesoretto. Se le monete erano 6000, ci saranno stati un mucchio di doppi e di multipli della stessa tipologia. Di sicuro non avranno venduto le monete più rare o meno comuni. Però sarebbe interessante sapere di più sulla vendita di questi esemplari da parte di una struttura pubblica; può darsi che ci siano state delle decisioni generali da parrte del mnistero competente, o delle direzioni archeologiche.1 punto
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MILANO MENSA ALFA ROMEO PANE questi gettoni sono del periodo del Ventennio1 punto
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Ciao @allobroge Questa non sarebbe la sezione giusta visto che si tratta di una imitazione Piemontese e non di una moneta dei Savoia, ma per ora non la sposto, tanto quelli che seguono le monete del Piemonte normalmente seguono anche questa sezione, se poi sarà il caso lo faccio in seguito. Interessante monetina, non so però che cosa dirti, allego la pagina del MIR che parla di questa tipologia, ma io ho visto (e trovato in rete) solamente immagini dei liard con data 81, mentre la tua porta la data 83, non potrebbero essere diverse le legende fra queste due date? Qualcuno ha a portata di mano il CNI di Passerano e ci può dire cosa è scritto al 78/80 e all 81/82 ? @piergi00 tu dovresti averlo... Eric salutami l'amico Bruno che si starà godendo la piccola...1 punto
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2 euro commemorativi Lussemburgo 2019 dedicato alla granduchessa Charllotte (a destra) e a sinistra il granduca Henri (che secondo le leggi lussemburghesi deve essere rappresentato su tutte le monete di qualsiasi taglio) Tiratura di 313 500 pezzi1 punto
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Quasi me ne ero dimenticato di possedere questa doppia carta valore con relativa appendice, emessa dalla Repubblica Italiana nel 1976 per commemorare il 450° Anniversario della Morte di Vittore Carpaccio, autore nel 1502 di un dipinto a tempera su tavola, facente parte di un trittico sul celebre Santo e conservato presso la Scuola di San Giorgio degli Schiavoni a Venezia, di cui l'emissione filatelica ne riproduce le fattezze ...1 punto
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Patriarcato di Aquileia Nicolò di Boemia (1350-1358) Denaro Argento Peso: 0,90 g Diametro: 20 mm D/ (rosetta) MONETA (rosetta) NICOLAI, leone rampante di Boemia a s. con N sul petto R/ + PATh'E (rosetta) AQVILEGE', croce fogliata in doppio quadrilobo Rif.: Passera-Zub 211; CNI VI, 9; Bernardi 52b Il denaro di Nicolò di Boemia presenta un bel leone rampante, stemma di Boemia, sul dritto e una croce fogliata sul rovescio. Esistono alcune varianti nella punteggiatura e il leone può essere senza la N sul petto. Arka Diligite iustitiam1 punto
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A B D/ Le scritte mi sembrano in parte simili ma solo in parte. R/ in B la data 985 è visibile in alto della cornice in centro moneta ma non la vedo in A ( è correttamente ruotata ) Visto che sono agli arresti domiciliari come tutti voi ci perderò ancora un po di tempo.1 punto
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la seconda è di Constantius II. -- FLIVLCONSTANTIVSNOBC. - al R/ GLORIA EXERCITUS. zecca Treviri1 punto
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Entrambi, è chiaro e ti spiego il perché... durante la crisi del 2015 le finanze greche erano al collasso, ci voleva un'idea. Ed ecco qua, Varoufakis, lo ricordate si, l'eclettico Ministro delle Finanze che a cavallo della sua moto con il suo giubbotto di pelle nera stile Arthur Fonzarelli, andava da un convegno all'altro. Bene, cosa ha pensato, perché non diffondere la voce che, le monete da 2 euro 2002 con o senza s sono rare? Parliamo di un totale di 145 milioni di pezzi che, a 100 euro l'una, contabilizzano ben 14 miliardi e mezzo, per buona pace del FMI e della BCE. Com'è finita? E' tornato a fare il docente di economia in Australia... Tornando seri, personalmente Varoufakis non mi dispiaceva, tutt'altro, per carità i greci avranno fatto i loro errori, non ne discuto, ma lui contestava l'eccessiva durezza di quelle decisioni imposte dalla Troika che hanno di fatto affamato un'intera nazione. Recentemente ha pubblicato qualche notizia dell'epoca..... https://euroleaks.diem25.org/leaks/1 punto
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Mi sembra che in questo sito l'hanno classificata, ma purtroppo per me è in inglese: http://www.worldofcoins.eu/forum/index.php?topic=36518.01 punto
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Ho passato un paio di nottate a "sfogliare" le RIN pubblicate online . Un articolo del 1954.RIN1954 Brunetti.pdf1 punto
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Si si nessun dubbio kandinski e’ stato un eccezionale ?? pittore bisogna riconoscere che qui sul forum siamo bravissimi: saper interpretare Gli indizi forniti e poi ritrovare quanto interessava sulla base di indicazioni un po’ impeobabili .. non e’ proprio da tutti ?1 punto
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Ti riporto quanto dice il Catalogo Gigante on-line, forse ti può aiutare: "Queste monete, coniate con il titolo di 835 millesimi, sostituirono, per effetto della L 788/1862, le precedenti monete in argento con il titolo di 900 millesimi. Questo, per contrastare la speculazione dell'epoca, che, per l'effetto dell'aumento del prezzo dell'argento, favoriva l'esportazione delle monete in argento con il titolo pieno [Carboneri 1915b, p. 544]. Di conseguenza queste monete persero la qualità di monete a pieno titolo ed a corso legale illimitato, diventando delle divisionarie a corso legale limitato, ossia una specie di gettone monetario con il valore nominale superiore a quello intrinseco. Il quantitativo delle monete divisionarie fu fissato a 150 milioni e il loro corso legale ridotto a 50 lire per ogni pagamento fra privati e, nei pagamenti doganali, alle somme inferiori a 5 lire; fermo restando che lo Stato rimaneva vincolato a riceverle nelle casse pubbliche senza limite di somma [ibid.pp. 295-296, 477, tab.]. Pertanto, l'unità monetaria - la lira italiana - da moneta effettiva si svalutò in moneta sussidiaria (o moneta debole) e il sistema monetario bimettalico in vigore si trasformò in un bimetallismo zoppo o incompleto, dove soltanto le monete d’oro conservarono in esso il carattere di monete perfette. Nel 1892 cessò, definitivamente, la coniazione delle monete da 50 centesimi in argento e, a parecchie riprese, si provvide al loro ritiro ed alla loro fusione; tanto che nel 1914 ne rimanevano in circolazione solo cinque milioni di lire [Carboneri 1915b, p. 548]. Le monete da 50 centesimi in argento furono coniate dal 1889 al 1892, complessivamente, in 783.564 pezzi, per un totale di 391.782 lire [Carboneri 1915b, pp. 884-885, tab. B1]."1 punto
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la moneta è molto usurata e soprattutto è stata maltrattata e spatinata .. d'accordo che è un pezzo di storia, ma credo che ti convenga tenere i 10 euro e spendere qualcosa in piu' per acquistare materiale migliore1 punto
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Mario Pin, Le piastre da 120 grana di Ferdinando II di Borbone. Studio sulle varianti e sugli errori di punzonatura.1 punto
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Qualche elemento in più su questa moneta: http://www.moneteromane.info/corrisp/c013/c013.html Siracusa, Æ23, Zeus e la Nike auriga [email protected]1 punto
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Ciao, la moneta lettone con il profilo di Milda mi ha sempre affascinato, nel corso del tempo ne ho trovate alcune in mb/bb anche a basso prezzo, purtroppo per avere una visione limpida del suo volto, senza segnetti sulle guance e quant'altro che possa deturparne il viso, deve essere necessariamente un fdc o quasi e non la posseggo ancora. Ma andiamo a noi, attualmente Milda è anche raffigurata sulle moneta da 1 e 2 euro, non colleziono euro, ma prorpio queste due e poche altre li ho in collezione. La fanciulla che vi è raffigurata è anche definita "La ragazza della Nazione", uno dei simboli dell'indipendenza lettone, nome con cui viene chiamata anche la statua femminile che sostiene le 3 stelle sulla cima del Monumento alla Libertà in pieno centro di Riga. Mi dilungo un pò, anche se avevo già inserito la sua storia nel settore euro 6 anni fa. Milda nasce nel 1929 da un disegno del grafico lettone Rihards Zatins (1869-1939), quest'ultimo usa come modella una dipendente delle stamperie statali, Zelma Brauere (1900-1977). Il volto della ragazza venne così usato come immagine sulle monete d'argento da 5 Lati che la Lettonia, divenuta stato indipendente nel 1918, conia per la prima volta nel 1929 (emessa anche nel 1931 e 1932). Il grafico utilizzerà il volto di Zelma come modello anche per le banconote da 10 Lati del 1934 e 20 Lati del 1935. I lettoni si innamorano subito del suo volto e le danno un soprannome, per tutti diventa Milda. Durante l'occupazione sovietica i Lati scompaiono per essere sostituiti dai Rubli, ma molti lettoni conservarono le monete e le banconote nazionali, in particolare la moneta d’argento da 5 Lati, come ricordo dei tempi dell’indipendenza. La moneta diventa subito ricercatissima, cinque Lati all'epoca erano una discreta somma, ma molti piuttosto che spenderla la conservarono. Milda diventa quindi uno dei simboli del periodo della prima indipendenza lettone, fu considerata “L’effige della bellezza e della purezza”, quando nel 1991 la Lettonia riacquista la libertà dai vincoli dell’Urss, Milda ricompare sulla banconota di maggior taglio, il 500 Lati. In realtà Zelma Brauere non amava molto il nome Milda e non voleva essere chiamata in questo modo. Zelma non si sposò mai, il suo fidanzato, un aviatore, morì in un incidente di volo nel 1934, decise così di rimanere da sola per tutta la vita. Aveva tre lauree, matematica, scienze e lingue (ne conosceva ben sette) e lavorò per 43 anni nella stamperia statale. Gli ultimi anni della sua vita li dedicò alle sue passioni: vestirsi con abiti tipici della cultura popolare lettone, il giardinaggio, l'arte ed i libri. Non era interessata al denaro, tanto che, successivamente alla sua morte avvenuta per un incidente stradale, fu trovato un vero tesoro nella sua casa, non era avidità, ma solamente soldi non spesi che si accumulavano senza alcun interesse da parte sua nel corso degli anni. La bellezza di Zelma non era appariscente, aveva i lineamenti del viso semplici, molto corretti, in buona sostanza perfetti, nella vita era sempre elegante, sia nei modi che nel vestire. ________________________________________________ La Banca centrale lettone, prima dell'ingresso nell'euro, continuava periodicamente a coniare esemplari da collezione delle storiche monete da 5 Lati con l'immagine di Milda, emissioni in oro ed argento che andavano letteralmente a ruba appena dopo l'uscita.1 punto
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Anche questa è una moneta in alta conservazione. Devi solo migliorare le foto ... Non sono un esperto (perciò, magari sto dicendo sciocchezze): prova a sostituire la base d'appoggio con un foglio bianco, aumenta la luminosità con una luce fredda e (esageriamo) poni un vetro trasparente inclinato fra la moneta e l'obiettivo... Puoi sempre cercare di elaborare la foto con un piccolo programma. Qui sotto ti allego la tua solamente portata in bianco&nero: già togliendo i riverberi rossastri della luce calda a me (magari sbaglio) sembra già migliore... e beh, naturalmente, partecipo allegando la mia:1 punto
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REGNO DI SARDEGNA - CARLO FELICE - L. 5 1829 TO1 punto
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Stato della Città del Vaticano, 5 Lire 1929 Stato della Città del Vaticano, 10 Lire 19291 punto
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In principio non si può escludere. Anzi, sarebbe molto interessante se la scritta che leggi fosse confermata. Se riesci a fare una foto meno sfocata sarebbe interessante da valutare. La coniazione mostra segni non ufficialità e potrebbe essere stata effettuata durante il periodo di Caos che seguì la morte di Enrico VI. Se la tua lettura fosse confermata, non si può escludere che si tratti di una delle coniazione della rivolta Siciliana contro Enrico VI a partire dal 1196. I siciliani non riconoscevano Enrico re, ma riconoscevano la moglie e il figlio, in quanto successori dei monarchi normanni. La scarsa qualità della moneta potrebbe essere spiegata con una coniazione di necessità in occasione della guerra civile che si ebbe nel 1196-1197. A questo punto però la discussione va spostata nella sezione di riferimento per essere visibile a tutti gli esperti del settore. Foto migliori sono altrettanto fondamentali per confermare o meno questa interpretazione.1 punto
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No, nessun codice, lunedì è arrivata la mail e giovedì le monete. Anche se siamo in era coronavirus, la Finlandia non è poi così lontana e, forse, la velocità e l'impacchettamento giustificano le consistenti spese postali.1 punto
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Pure io mi accodo a quei utenti che collezionando monetazioni particolare oramai ci siamo abituati alle basse conservazioni .. in alcuni casi per una questione di prezzi in altri proprio perché esemplari belli non esistono. Posto due esempi: Genova per conto del Banco di S.Giorgio, Reale del 1666 Genova, Denaro Minuto di Tomaso Campofregoso.1 punto
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Buongiorno a tutti e buon fine settimana, posto una mia meno bella, un lato è addirittura liscio, vi faccio vedere cosa ne rimane del Rovescio, erano anni che la buttavo di qua e di là senza mai buttarla veramente (sacrilegio). Poi l'altra sera guardandola con una diversa prospettiva l'illuminazione, la mia moneta è ciò che resta dei fasti di un bellissimo 9 Cavalli di Filippo IV. Saluti Alberto1 punto
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ETTORE CALVELLI MILANO 1983 ANNO SANTO 20° CONGRESSO EUCARISTICO NAZIONALE - L'EUCARESTIA AL CENTRO DELLA COMUNITA' E DELLA SUA MISSIONE1 punto
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2003 EPOCA DI GIOVANNI PAOLO II NATIVITA' Bronzo dorato, Aut. FLORIANO BODINI - Stab. SENESI1 punto
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ciao, non è stato facile data la bassa conservazione, comunque penso che si tratti di un bagattino battuto a Reggio Emilia per Ercole Este II, IV duca. D/ (dal basso) HERCVLES.II. DVX. REGII. IIII R/ (su quattro righe) RE / GIVM / LE / PIDI, tra fiori. Attendiamo conferme. :rolleyes:1 punto
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