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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/21/20 in tutte le aree

  1. Buongiorno a tutti, Come avrete appreso dalla comunicazione di @Rapaxsono stato confermato curatore anche se in sezioni differenti dalla volta precedente. Ora mi occuperò delle sezioni “Monete moderne di zecche italiane” e “Monete degli Stati Preunitari”. Molti di voi mi conoscono sin dal mio esordio su questo forum, con nick ‘fabrizio.gla’, ma a beneficio dei nuovi, o di chi ancora non mi conosce, procedo brevemente con lo spendere due parole di presentazione. Coltivo la passione per la numismatica sin da bambino, e grazie al forum ho trovato moltissimi nuovi stimoli di crescita, sia in ambito collezionistico che scientifico. Da qualche anno ho accantonato il collezionismo per dedicarmi in maniera più specifica allo studio delle varie tipologie monetali prodotte dalle zecche italiane, fino ad arrivare alle classiche. Insomma, fagocito di tutto, ma con la consapevolezza di sapere sempre troppo poco. Da qualche anno mi sto interessando specificamente allo studio del grading delle monete italiane, con l’intento di mettere a punto un nuovo sistema di valutazione analitico per flussi produttivi. È un lavoro davvero immane, che sto portando avanti tra vari interessi ed il poco tempo a disposizione. Mi interesso anche di fotografia monetale, ed ho avuto il grande onore di fotografare qualche moneta presso una rinomata casa d’aste italiana. Dal 2017 sono anche stato nominato perito numismatico della CCIAA di Roma. Dopo quasi un ventennio di forum, queste pagine sono ricchissime di materiale valido grazie al contributo di validissimi utenti ancora con noi. Materiale che rimane di grande interesse e può essere ottimo spunto per ulteriori approfondimenti. Mi sento inadatto a questo ruolo, specie per una sezione così vasta come questa, ma ho comunque accettato la sfida vedendola come un’opportunità di crescita. Confido nel sostegno di tutti voi per portare avanti, nel modo migliore, il compito della sezione. Ricordo a tutti che sono sempre a disposizione per chiarimenti anche in privato, e sarà un piacere per me scambiare opinioni e pareri su monete che destano il vostro interesse e la vostra curiosità. Ringrazio lo staff per la rinnovata fiducia nei miei confronti, ed auguro a tutti voi una piacevole e gratificante crescita numismatica Fabrizio
    12 punti
  2. Buona serata a tutti, volevo condividere con voi il primo esemplare bizantino della mia collezione di monete della storia della Sardegna. Si tratta di un mezzo follis del primo regno di Giustiniano II (MIB III n.64 pag. 347, DOC II n.39/40 pag. 592, Piras 46 R3, Muresu pagg. 373-386), molto "sovrappeso" per il tipo, ha un peso e un modulo da folles piuttosto che da mezzo folles: 8.3 g per 26-30 mm di diametro (spessore 2-3 mm). E' ben visibile la parola/motto PAX al rovescio, caratteristica delle coniazioni cartaginesi prima e sarde poi (dopo la chiusura della zecca cartaginese e il suo trasferimento probabilmente a Carales, probabilmente verso il 674); potrebbe riferirsi alla pace ottenuta da Giustiniano II con gli Arabi in Africa. Tra le monete sardo-bizantine questa tipologia è attestata in esemplari relativamente numerosi sia ritrovati in Sardegna che presenti in collezioni (soprattutto straniere); ciononostante gli esemplari conosciuti, tra ritrovati e segnalati sono in tutto circa 30!
    7 punti
  3. Sulla falsariga della discussione che ho aperto nella sezione di Venezia, ho pensato di aprirne una anche qui riguardante le motivazioni e i modi per collezionare le zecche minori del Triveneto. Tra le motivazioni anche in questo caso c'è in primis un legame fortissimo con la storia locale. La maggior parte di questa collezione si colloca nel medioevo che nel nord-est è stato ricco di avvenimenti politici, bellici e sociali. Chi vive in una città del Veneto, del Friuli, del Trentino e del Sud Tirolo camminando trova ad ogni passo un pezzo di storia medievale. La struttura di molte città della zona è rimasta quella dell'epoca. Le mura circondano ancora molti di questi luoghi in ricordo delle lotte anche feroci che interessarono questi territori. E le monete ne sono una testimonianza viva. Il secondo aspetto che vorrei ricordare è quello artistico. E qui parliamo soprattutto delle zecche di Aquileia e Trieste. Le monete del periodo scodellato del XIII secolo sono tra le più belle rappresentazioni dell'arte incisoria in assoluto. Uniscono le doti artistiche italiche con quelle germaniche e danno luogo a piccoli capolavori. Un terzo aspetto da prendere in considerazione è la storia della politica monetaria. Questa è interessantissima nella monetazione di Francesco I da Carrara. Collezionando e studiando le sue monete si scoprono guerre monetarie, inflazione, corsi forzosi, imitazioni e altri trucchi che servivano al signore di Padova per finanziare le sue guerre con Venezia. Discorso simile si può fare per gli Scaligeri di Verona. Per quanto riguarda i modi di collezionare, ovviamente il primo è quello di collezionare le monete di una zecca. Nel caso di zecche che hanno emesso poche monete si può cominciare a raccoglire le varianti. E' una collezione molto specialistica, ma di grande soddisfazione. Poi si può collezionare una moneta per tipo. Ricordo che tutto il Triveneto era un'unica area monetaria e le monete di tutte le zecche circolavano in tutto il territorio, anche se alcuni piedi di riferimento erano differenti. Si può anche specializzarsi in un'unica moneta, ad esempio il grosso aquilino. La sua coniazione iniziò a Merano, ma ebbe enorme fortuna e molte zecche ne coniarono per conto proprio. E così via... Ovviamente ognuno poi deve trovare il proprio modo di formare la collezione. Una cosa è sicura. Non si annoierà mai. Soprattutto se lega la numismatica con la storia... Arka Diligite iustitiam
    6 punti
  4. Stavo preparando la scheda per il mio primo Cavallino Aragonese, ? E i disegni per lo studio sui conii per i 3 Cavalli di Ferdinando IV
    6 punti
  5. Buongiorno a tutti, Come avrete appreso dalla comunicazione di @Rapax sono stato confermato curatore anche se in sezioni differenti dalla volta precedente. Ora mi occuperò delle sezioni “Monete moderne di zecche italiane” e “Monete degli Stati Preunitari”. Molti di voi mi conoscono sin dal mio esordio su questo forum, con nick ‘fabrizio.gla’, ma a beneficio dei nuovi, o di chi ancora non mi conosce, procedo brevemente con lo spendere due parole di presentazione. Coltivo la passione per la numismatica sin da bambino, e grazie al forum ho trovato moltissimi nuovi stimoli di crescita, sia in ambito collezionistico che scientifico. Limitatamente alla tematica della sezione, posso dire che per diversi anni mi sono appassionato alla monetazione Napoleonica come genere, quindi non solo intesa come collezione direttamente collegata unicamente alle emissioni del "piccolo còrso", ma a tutte quelle dell'intero periodo della sua cavalcata, dagli esordi con le prime repubbliche sorte in Italia, fino alla monetazione emessa dai suoi congiunti anche dopo il congresso di Vienna, come ad esempio quella di Maria Luigia di Parma. Da qualche anno ho accantonato il collezionismo per dedicarmi in maniera più specifica allo studio delle varie tipologie monetali prodotte dalle zecche italiane, fino ad arrivare alle classiche. Insomma, fagocito di tutto, ma con la consapevolezza di sapere sempre troppo poco. Da qualche anno mi sto interessando specificamente allo studio del grading delle monete italiane, con l’intento di mettere a punto un nuovo sistema di valutazione analitico per flussi produttivi. È un lavoro davvero immane, che sto portando avanti tra vari interessi ed il poco tempo a disposizione. Mi interesso anche di fotografia monetale, ed ho avuto il grande onore di fotografare qualche moneta presso una rinomata casa d’aste italiana. Dal 2017 sono anche stato nominato perito numismatico della CCIAA di Roma. Dopo quasi un ventennio di forum, queste pagine sono ricchissime di materiale valido grazie al contributo di validissimi utenti ancora con noi. Materiale che rimane di grande interesse e può essere ottimo spunto per ulteriori approfondimenti. Mi sento molto inadatto al ruolo, ma ho comunque accettato la sfida vedendola come un’opportunità di crescita. Confido nel sostegno di tutti voi per portare avanti, nel modo migliore, il compito della sezione. Ricordo a tutti che sono sempre a disposizione per chiarimenti anche in privato, e sarà un piacere per me scambiare opinioni e pareri su monete che destano il vostro interesse e la vostra curiosità. Ringrazio lo staff per la rinnovata fiducia nei miei confronti, ed auguro a tutti voi una piacevole e gratificante crescita numismatica Fabrizio
    5 punti
  6. Buongiorno a tutti. In questi giorni, il tempo da dedicare anche alla nostra passione non manca. C'è chi mette ordine nei vassoi, chi cerca di migliorare le foto, chi classifica le varianti e chi controlla le patine. Io.... Come dice mia moglie... "sparisco", ho bisogno di stare fra i vassoi a toccare e osservare le mie monete, è un modo per dimenticare per mezz'ora i problemi che noi tutti stiamo vivendo in questi giorni. Ieri ho rifatto le foto ad un nominale che non si vede spesso, il mezzo Ducato del 1784. ...il mio tempo è giunto alla fine... Sento mia moglie urlare! ?
    4 punti
  7. L'unico, ad oggi, che ha cercato di dare una spiegazione almeno al simbolo del "leoncino" sotto il busto delle monete di Filippo II è stato Simonluca Perfetto.... nel suo libro sulla "Prova del metallo" , che consiglio a tuti coloro i quali interessa questa monetazione e le vicende storiche ad essa collegate. Il marchio è da scriversi, secondo l'Autore, ai tempi della battaglia di Lepanto...ecc. ecc. finanziamenti di somme di denaro per la Lega Santa capeggiata da Giovanni d'Austria... ecc. ecc. Ma sappiamo anche, che oltre al famoso leoncino, in queste monete, sono presenti anche altri marchi.....non tanti, al dir del vero, e comunque lontani dall'identificare, come avvenne in seguito, i responsabili delle coniazioni. Sappiamo peò che i "marchi"sono qualcuno in più, che troviamo sulle monete
    3 punti
  8. Eccoci di nuovo qui! Prima di iniziare ci terrei a ringraziare nuovamente tutti coloro che stanno seguendo con grande interesse la discussione. Rinnovo, ovviamente, il mio invito a pormi eventuali domande o curiosità in qualunque momento. Quest'oggi apriamo ufficialmente il grande capitolo riguardante il sistema pre-decimale. L'approccio sarà simile a quello tenuto precedentemente: partiremo dai grandi moduli in oro per procedere passo passo fino ai più piccoli “spiccioli” in rame, usati comunemente dal popolo westphaliano. Premessa doverosa da fare: per nostra somma gioia, per quanto riguarda le pre-decimali, non sono testimoniati casi di riconi postumi. Pertanto, potete stare tranquilli che non vi tedierò più in tal senso Comincerei, allora, dal 10 talleri, una moneta in oro 895 millesimi dal peso di 13,27 grammi circa. Si tratta, come sempre, di una moneta rara ma, rispetto ad altri esemplari fin qui osservati, non è così introvabile. A dimostrazione di ciò, basti guardare i listini delle aste tedesche più rilevanti. Anche in questo caso, purtroppo, non si hanno dati precisi riguardanti il numero di pezzi coniati. Del 10 talleri esistono due tipologie, entrambe eseguite unicamente dalla zecca di Brunswick. La prima, coniata soltanto nel 1810, presenta al dritto lo stemma della casata reale di Westphalia. Si tratta di una composizione alquanto elaborata, in cui cavalli, leoni ed aquile si sprecano. Il rovescio è sicuramente più semplice: al centro troviamo il valore nominale (X Thaler) e la data di coniazione. Più in basso, possiamo notare una B maiuscola, che ci indica la zecca di Brunswick. I rombi, i cerchietti, ecc. sono tutti elementi decorativi, necessari per cercare di arricchire un po' un rovescio altrimenti sterile... Il bordo presenta una striatura trasversale, a lisca di pesce se così vogliamo definirla. Non di rado troveremo esemplari con schiacciature, debolezze e graffi di conio. Purtroppo, sembrerebbe che le monete pre-decimali siano maggiormente afflitte da questo tipo di difetti intrinseci rispetto ai franchi fin qui trattati. La seconda tipologia fu coniata per 3 anni (dal 1811 al 1813) sempre e solo a Brunswick. Al posto del complesso ed elaborato stemma reale, in questo caso troviamo il ritratto laureato del giovane Girolamo. Non so voi, ma questo ritratto mi ha sempre trasmesso una sensazione strana. Mi sembra che le proporzioni del volto non siano propriamente corrette, quasi come se lo avessero rappresentato in maniera caricaturale... Ma forse sono io che mi faccio un po’ troppi viaggi mentali Resta, comunque, una moneta che ha indubbiamente il suo fascino. Mentre il dritto cambia, il rovescio si mantiene pressoché identico, così come il bordo striato. Anche qui, la conservazione la fa da padrona: mentre gli esemplari più rovinati valgono praticamente l'oro di cui sono fatti (o poco più), i rarissimi FDC superano agevolmente i 7.000 euro. Tendenzialmente, gli esemplari della prima tipologia godono di quotazioni più alte, anche per il fatto di essere stati coniati per un solo anno.
    3 punti
  9. Quando sarà passato questo brutto periodo, ti consiglierei di fare una salto a Verona e visitare i negozi di numismatica. Magari trovi qualche bella moneta e, soprattutto, potresti trovare una persona che ti aiuti nella scelta delle monete e nell'impostare la tua collezione... Lo dico perchè sono tuttora convinto che i rapporti personali siano ancora il modo migliore per approfondire le proprie conoscenze. Arka Diligite iustitiam
    3 punti
  10. Scendo un po' di valore .... Lira 1947 periziata FDC dal grande Tevere, corredata di suggestiva plasticaccia rovinata d'epoca
    3 punti
  11. Purtroppo non posso fare un copia-incolla integrale del testo, ma posso inserire il link per la lettura, sono solo 10 minuti di passatempo Il numismatico (nano e cannibale) https://edizioniopen.it/il-numismatico-nano-e-cannibale/ ps: sono citate alcune monete inesistenti, tipo il 10 Tornesi del 1862 e 500 lire d'argento del 1945
    2 punti
  12. grazie mille @Poemenius , disperavo di poter avere mai una sardo-bizantina in collezione, sono davvero rare, con questa ne avrò viste 5 in 10 anni... di cui una presentata anche qui sul forum... a questo proposito allego una scansione dalla bellissima opera di Muresu, La moneta "indicatore" dell'assetto insediativo nella Sardegna bizantina, che indica il numero di esemplari sardo-bizantini conosciuti ad oggi... e che rende manifesto come ve ne siano di più in collezioni (l'autore dice) sparse in giro per il mondo (grafico sopra) che documentati da ritrovamenti in Sardegna. Nella fattispecie il mio mezzo follis è stato acquistato da una casa d'aste di Chicago... chissà quale storia si porta dietro! Ma ora possiamo dire che sia "tornato" in Sardegna!
    2 punti
  13. La mia moneta più grande è un 5£ di 62.42g Ag 999 con 40mm di diametro coniato nel 2019 dalla Royal Mint per commemorare Una and the lion opera dell'incisore William Wyon
    2 punti
  14. Sull'autenticità nessun dubbio. Sul globetto vicino alla testa di Roma un paio di ipotesi le farei. Potrebbe essere un residuo del compasso, anche perchè mi sembra proprio al centro della moneta. Altrimenti penserei ad un primo errore per il globo tenuto da Roma. Una volta fatto resta sul conio e l'incisore ne fece un altro nel posto corretto. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  15. Nell'ospedale in cui lavoro io la situazione sembra diventare ingestibile da un momento all'altro.. Abbiamo i DPI numerati e ci troviamo a dover aver paura di essere contaminati da un foglio che proviene da un'unità Covid, dobbiamo metterci i guanti per far pressoché tutto e lavarci le mani ogni 10 minuti... la situazione è grave... ma non possiamo piangerci addosso!! Ognuno, nel suo piccolo, deve cercare di far quel che può... tipo restare a casa!!
    2 punti
  16. Ciao! Tra nulla e tutto ce n'è di strada .... certamente anche le monete di Venezia vengono vendute dai collezionisti; pensa solamente a quando si riesce ad acquistare una moneta migliore di quella che si ha già in collezione, qualche moneta doppia o tripla ..... oppure perché i casi della vita costringono a monetizzare quanto si è collezionato. Personalmente non ho mai venduto una moneta della mia collezione; qualche volta ho fatto degli scambi e spesso ne ho regalate. Ancora oggi ho monete in collezione dello stesso tipo. E' capitato che vendessi monete che non appartenevano alla mia collezione e delle quali non sapevo che farne. saluti luciano
    2 punti
  17. Segnalo l'uscita del nuovo Bollettino di Numismatica di Giorgio Fusconi: La zecca di Piacenza. Da Paolo III (1534-1549) a Ottavio Farnese (1547-1586) https://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/materiali/index.do
    1 punto
  18. Per gli amatori delle zecche toscane credo sia interessante https://www.cronacanumismatica.com/sulle-rarissime-mezze-piastre-fiorentine-per-il-padre-del-battista/
    1 punto
  19. La più grande della mia abbastanza modesta collezione è un 2 1/2 Gulden dei Paesi Bassi del 1937 coi suoi 38 mm...in questa discussione decisamente poca cosa? La comprai in una gita scolastica nei Paesi Bassi al liceo..
    1 punto
  20. Ciao, non c'e' alcun problema lo immaginavo, hai fatto una normalissima correzione ed è ok E' il sistema che non funziona correttamente, capita spesso che si vede la moneta nell'anteprima ma non all'interno della discussione (è un altro bug non ancora messo a posto), in questo caso specifico, in seguito alla modifica, si sarebbe dovuto visualizzare nell'anteprima la nuova moneta (yen) che sostituiva la moneta precedente.
    1 punto
  21. SCUOLA PROFESSIONALE TIPOGRAFICA - Milano D/. Macchina da stampa, cassetto con caratteri mobili, al centro su cippo busto di Panfilo Castaldi a destra torchietto. Panfilo Castaldi apprese l'arte della stampa a Venezia, venne a Milano nel 1471 e impiantò il primo torchio tipografico. L'Incisore GAETANO CALVI, attivo nella seconda metà dell'ottocento, fu uno degli ultimi rappresentanti della "arte pura del bulino", che dopo aver eseguito il disegno e il modello, incidono direttamente a mano sul conio, senza il sussidio di strumenti meccanici.
    1 punto
  22. In quella tabella le R3 sono 50.000 Bernini del primo tipo http://www.cartamonetaitaliana.com/museo-banconote-catalogo/banca-ditalia-repubblica-italiana/86-41.html le tue sono del secondo tutte CC, comunissime http://www.cartamonetaitaliana.com/museo-banconote-catalogo/banca-ditalia-repubblica-italiana/87-40.html petronius
    1 punto
  23. Grazie Simone, Realino, Rocco! Anche Voi siete preziose risorse del forum, e possiamo arricchirci l'un l'altro con il sapere di tutti
    1 punto
  24. Il racconto è davvero godibile e chissà perché mi ha fatto venire subito in mente il negozietto di un noto numismatico di Modena che da un po'di tempo ha cessato l'attività e che allora era già molto anziano anche se davvero lucido e in gamba. Lo conobbi grazie a mia moglie una sera in cui gironzolavamo per il centro di Modena. Sapendo della mi passione giovanile per le monete (abbandonata già al tempo delle medie, dopo essermi quasi intossicato col Sidol), in un momento di soddisfazione emotiva post-shopping, quella sera mi propose incautamente di entrare nel negozio per curiosare. Dico incautamente, perché ella non immaginava che da quel momento avrebbe scatenato in me quella vulcanica passione per la numismatica (in realtà mai realmente sopita) e che soprattutto mi avrebbe dato il pretesto di rintanarmi qualche sera dopo cena a leggere, documentarmi, e soprattutto, ahi lei e ahimè, a fare acquisiti e partecipare alle aste e poi ai congressi, in quei sovraffollati, zozzi, meravigliosi padiglioni... Le prime monete le acquistai solo affidandomi a lui. Furono un asse di Claudio e una 5 lire del '56, entrambe in modeste condizioni. Monete estremamente diverse tra loro in tutti i sensi, che ebbero come conseguenza quella di gettare il seme della mia diversificata e schizofrenica quanto amata raccolta.
    1 punto
  25. Prova cercare Giappone 50 yen.
    1 punto
  26. potrebbe essere Heraclea SMHT
    1 punto
  27. Sinceramente non vedo tutti questi denari falsi nelle aste. Mentre ne vedo qualcuno su altri canali di vendita... Arka Diligite iustitiam
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  28. Io, con un pò di fantasia ci vedo un S (parte) e una M... ma è ancora troppo poco per individuare la zecca. Cmq come ha ben detto Arka è un follis di Licinio (cerca tra le monete di questo).
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  29. 1 punto
  30. Grazie di Cuore Paolo per il tuo incoraggiamento. Siamo divisi da filoni diversi, ma ciò non toglie che amando questa disciplina, sarebbe bellissimo conversare insieme sulle nostre monete preferite, o sul periodo storico che più ci affascina, o sull'aspetto che ci ha fatto vedere tante magie dietro questi tondelli. Nessun'altra disciplina racchiude dentro di se così tante sfumature che però ci accomunano tutti i una grande famiglia. Un caro saluto anche a te
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  31. Buon lavoro Fabrizio, complimenti per il nuovo ruolo! Saluti Rodolfo
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  32. Condivido l'ottima osservazione di Arka e gli altri contributi, sul dot-punto di centraggio della moneta. Rimane comunque un pezzo interessante (ora non mettiamoci a collezionale le monete con i dots? ) - (già ci sono cascato, più volte, con le file di mattoni dei camp-gate e i dots di urbs roma ?.... ), ma penso che sia una delle "bellezze-curiosità" della numismatica antica.
    1 punto
  33. TAGLIO: 2€ CC NAZIONE: Lussemburgo ANNO: 2012 B TIRATURA:722.500 CONDIZIONI: B CITTÀ: Muggiò (MB)
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  34. Ciao @Meleto Complimenti. Roma: schema della coda 1-3-1 Londra: schema della coda 1-2-1
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  35. Uso spregiudicato dell´ausiliare AVERE?!? Sarà contro il coronavirus? ???????? Saluti TIBERIVS
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  36. JNG 18 (1968) articolo "Hieron's Aitna und das Hieroneion" Il didrammi appartiene al gruppo I serie (Reihe) 2 quindi prima del 485
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  37. Buonasera, riapro questa discussione dopo aver trovato questa moneta; di rottami ne ho tanti ma questa batte ogni record! Non posso neanche essere certo che sia mai stato coniato qualcosa su questo tondello, e ogni tanto mi piace pensare che in tempi migliori possa essere stata una moneta rarissima?, ad ogni modo non ho il coraggio di liberarmene. Saluti
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  38. Direi compasso. Evidente solo quando la testa non è esattamente al centro del tondello.
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  39. Ravviviamo questa discussione: Aureo & Calicò del 12 marzo scorso: due bellissime e interessantissime (anche rare, per il marchio sotto il busto) monete d'argento di Filippo II di Spagna..... Ducato e Mezzo Ducato...... ?
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  40. Ciao @Marfir penso ti riferisca alla foglia di vite. Nota anche come l' "1" della data ( piccola ) sia più piccolo ( scusate la ripetizione ) degli altri numeri.
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  41. Cominciamo con Salati e Bassi[1], che sostengono l’introduzione del denario nel 269 L'introduzione dell'aes grave di 327 grammi (Cr. 14, 18 e 19) potrebbe essere anteriore ai funerali di P. Valerio Publicola (509) e Menenio Agrippa (493) cui, secondo Livio, la plebe contribuì con (rispettivamente) un sestante e un quadrante, oppure alla Lex Julia Papiria (430) che - riferisce Cicerone - commutò le multe da bestiame in assi (levis aestimatio); dubbî rimangono tuttavia se questi termini indichino unità ponderali o monete. La moneta doveva comunque essere ormai presente a fine V secolo, quando fu riconosciuto lo stipendium ai legionari (durante la guerra contro Veio, forse nel 406). In favore di una datazione "alta" dell'aes grave militano i ritrovamenti di ripostigli, particolarmente numerosi nel territorio corrispondente all'espansione di Roma a cavallo tra il V e IV secolo (centro Italia, soprattutto Lazio) e, invece, del tutto assenti in Sicilia (conquistata durante la I Guerra Punica, 264-241), Sardegna e Magna Grecia. Inoltre, la scelta di tipi zoomorfi è espressione di una religiosità primitiva di tipo naturalistico che avvalora una datazione alta. Infine, una datazione alta evita la sovrapposizione con le emissioni di argento e le connesse, minuscole litre bronzee. A fine IV secolo (vittoria di Anzio, 338-335; istituzione dei duoviri navales, 311; costruzione della via Appia, 312-308), con le guerre contro gli Etruschi e le prime due Guerre Sannitiche, avviene una prima svalutazione a 268 grammi (serie Cr. 21, 24, 25, 26 e 35). Le emissioni cominciano ad essere consistenti. Non è quindi necessario ipotizzare un ricorso alla libra osco-latina. La riduzione semilibrale (a 130 grammi, serie Cr. 38 e 39) va collocata al tempo della terza Guerra Sannitica (298-290). Si hanno prime emissioni in città alleate (forse Capua). La riduzione trientale (o post-semilibrale) avviene agli inizi del III secolo; contemporaneamente, per le nuove esigenze finanziarie (iniziano in conflitti contro i regni orientali) Roma delega alle nuove colonie (Neapolis, Luceria, Metaponto, Crotone), la coniazione del didracma a legenda "ROMANO", con un volume di emissione limitato (come risulta dagli scarsi ritrovamenti); un'emissione sperimentale, delegata appunto alle colonie, che ricoprì un ruolo di transizione cronologicamente ristretto. Nel 289 viene creata la magistratura dei III viri monetales e la coniazione si sposta in città[2], con i più abbondantle didracme a legenda "ROMA". L'emissione del denario e la contemporanea riduzione sestantale, in accordo con Plinio e Livio (Epitome XV), avvengono nel 269-268. Gli assi hanno pesi che vanno dai 45 grammi ai 35-30 grammi, rapidamente calanti (evidentemente nel corso del conflitto con Cartagine si dovette trovare un equilibrio con il rapporto 10:1 stabilito per legge). Il denario entra in scena, quindi, in preparazione del primo conflitto con Cartagine e lo sostiene con l'impressionante volume di emissioni (complessivamente tra denarî, quinari, vittoriati ed emissioni in bronzo si parla di più di 400 varianti), che si confanno ad un periodo di emissione protratto come la Prima Guerra Punica (264-241, la più lunga guerra dell'antichità) che coinvolse centomila fra marinai e soldati. Collocarne l'emissione nel 211, all'indomani della disfatta di Canne, invece risulta forzato: è il periodo di massima crisi, un momento inadatto per "provare" un nuovo e complesso sistema monetario. Inoltre la teoria ribassista, abbassando la data del denario, lascia scoperto tutto il periodo della Prima Guerra Punica che non è stata certo condotta solo con le didracme, prodotti in quantità limitata, né tantomeno con l'aes grave. Tutte le svalutazioni, poi, si concentrerebbero in soli 4-5 anni, cosa poco credibile. Inoltre, le numerose tipologie delle prime emissioni anonime (ben 73 tipi diversi solo per il denario) risulterebbero compresse in un arco di tempo di pochissimi anni. A favore della teoria ribassista rimangono però alcuni elementi: il reperimento di monete annibaliche frammiste a bronzi semilibrali e la constatazione che i ribelli campani adoperarono una metrologia quadrientale. Nel 217 (all'indomani di Canne) avviene la ritariffazione del denario a 16 assi e la conseguente riduzione onciale, in accordo con Plinio. La sporadica emissione d'oro si potrebbe collocare al termine del conflitto con Annibale, come suggerito da Plinio. [1] Salati e Bassi, Riflessioni sulla cronologia delle prime emissioni romane repubblicane, su www.sesterzio.eu. [2] Plinio afferma che populus Romanus ne argento quidem signato ante Phyrrhum regem devictum (nel 275) usus est; potrebbe significare che l'argento di tipo greco non veniva considerato come una vera moneta romana.
    1 punto
  42. Buongiorno a tutti...piano piano metto i ritrovamenti da quando ho iniziato e che secondo il mio modesto parere meritano di essere postati. 2 Euro Slovenia 2016 25° anniversario - Indipendenza Tiratura mi risulta 988.000 Stato quasi a mio parere BB+/qSpl ( correggetemi pure ) Trovato da Granarolo come resto tabaccaio Soliera ( MO ) Buona giornata a tutti
    1 punto
  43. Tanta roba!!!Wow!Complimenti!
    1 punto
  44. Troppo buono. Grazie. Ma anch'io ho bisogno di maestri... Allego anche il 1946, il primo anno della nostra Repubblica. Qui i due 10 Lire sono del medesimo conio, ma "mi serviva la doppia moneta per una questione estetica di distribuzione delle monete nella pagina dell'album"... (sì, mi rendo conto che è atto di superbia, ma sono un collezionista compulsivo e la Repubblica l'ho voluta più che completa: ora sono impegnato in altre monetazioni, il Regno in primis).
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  45. Grazie @El Chupacabra per la dettagliata descrizione. Non sono un estimatore della Monetazione della Repubblica e quindi non conoscevo queste caratteristiche. L'importante è imparare e Tu sei un ottimo Maestro. Ciao Beppe
    1 punto
  46. Salve Come avrete appreso dalla comunicazione di @Rapax, che ringrazio, sono stato confermato nel ruolo di curatore di questa sezione. Ovviamente ringrazio @Reficul per la fiducia riposta ancora una volta. Non c'è bisogno di presentazioni poiché già ci conosciamo da tempo. Tutti sapete che riconosco grande importanza alle opere di numismatica, senza le quali difficilmente è possibile essere collezionista. Credo che per ammirare e godere di una bella moneta moneta bisogna conoscerne le caratteristiche, la storia, il contesto della sua coniazione. Ovviamente questa sezione può avere senso soltanto se verrà arricchita dai vostri contributi: la segnalazione e/o la recensione di nuove monografie, articoli di riviste, atti di convegni, di congressi o di giornate di studio, resoconti di scavi, scoperte di ripostigli, ecc. saranno accolti con favore, purché, ovvio, costituiscano una novità editoriale. Credo che soprattutto in questi momenti di apprensione leggere un buon libro di numismatica possa essere utile e rasserenante. Grazie a tutti per l'attenzione.
    1 punto
  47. Se sono davvero da scavo direi che non c’è nulla da eccepire.
    1 punto
  48. Buongiorno a tutti, le motivazioni per cui alcuni rarissimi esemplari di grani del 90 e del 91 riportano questa doppia punteggiatura dopo il valore sono ancora un mistero, potrebbero essere segni per riconoscere una determinata partita di metallo, una liberata extra o magari una prova di macchinari in fase di produzione,ma fino a quando non se ne verrà a capo si possono fare solo delle supposizioni... Coincidenza vuole che anche nell'azienda per cui lavoro tendiamo a segnari i pezzi per separarli dagli altri quando usiamo materiali di un nuovo fornitore o quando facciamo delle prove di produzione su macchinari diversi da quelli che usiamo di solito... Posto il mio 90 e, visto che non si è visto in questa discussione, anche il 91...
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