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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/14/20 in tutte le aree
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Da medico ospedaliero (c/o il trasfusionale) voglio raccontare la mia: Sia nelle città che nelle strade si avverte un'atmosfera strana, da film post apocalittico: su un percorso di 30 km ho visto 3 pattuglie, i negozi sono pressochè tutti chiusi e pochissima gente in giro. Al lavoro, oltre al consueto controllo della febbre all'ingresso, mi trovo in una situazione paradossale: cercare di diminuire al minimo i pazienti prenotati facendo venire solo quelli non prorogabili (per un trasfusionale il discorso della priorità U,B,D, P non è attuabile) e dall'altra invogliare i donatori a venire. Fa piacere sentire e leggere i complimenti della gente anche se... stiamo solo facendo il nostro dovere.. che putroppo in questo caso porta inesorabilmente rischi (non mi metto a parlare dei DPI che ci vengono forniti perchè ci sarebbe da mettere le mani nei capelli). Colgo l'occasione per indirizzare gli eventuali donatori che frequentano questo forum: sentite prima il centro di raccolta/SIMT per informarvi bene sulla reale necessità di sangue (che cambia da luogo al luogo) e se possibile PRENOTATEVI! Una gestione programmata delle donazioni agevola tanto il lavoro di gestione, specie adesso che bisogna evitare la calca e non si possono usare tutte le potrone per rispettare il famoso metro di distanza! Grazie Guido5 punti
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nuovi volumi entrati nella mia biblioteca numismatica (dovrò aumentare scaffalature), ecco un motivo per rimanere a casa causa corona virus4 punti
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Tosato parzialmente Pesante tosatura Fino ad arrivare a grossi con legenda illeggibile tosati in area balcanica per poterli portare a parità di peso con i dinar svalutati3 punti
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Buon pomeriggio a tutti gli utenti della sezione euro, faccio una premessa collezionare euro non è nel mio campo d'interesse però se mi capitano delle monete con una faccia diversa li metto da parte e quando torno a casa le faccio vedere a mio figlio.Vorrei raccontare quanto successo una mattina di ottobre di 6-7 anni fa come di solito mi fermo a fare la colazione nel solito bar prendo un caffè e cornetto e pago con 5 euro mi torna il resto lo prendo e lo metto in tasca torno a casa la sera da lavoro metto il portafoglio le chiavi e le monetine su un mobiletto e vado a farmi una doccia finito esco e vedo mio figlio contento e mi ha detto chi mi aveva dato quel pezzo di 2 euro non credeva ai suoi occhi e io risposi perchè, lui mi disse lo sai che ti hanno dato una delle monete più rare che c'è ed io che mi stavo comprando una birra.3 punti
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Ciao Rocco, come ben sai è risaputo che in tutte le zecche venivano apposti dei marchi segreti per identificare gli zecchieri responsabili della coniazione. Tale "firma" era indispensabile per poter individuare l'addetto che aveva preso parte alla coniazione della moneta e accertarne le resonsabilità; è come l'attuale numero di serie di un manufatto prodotto ai giorni nostri. Tempo fa lessi uno studio sulle monete da 10 tornesi di Francesco II coniate a Roma; ricordo che la commissione incaricata di individuare i "falsi" romani chiese lumi ai maestri di conio della zecca napoletana e questi, dopo aver analizzato le monete, distinsero quelle che furono coniate a Napoli da quelle di Roma osservando, tra l'altro, anche dei marchi segreti che nel conio romano non vi erano.2 punti
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Un saluto a tutti i frequentatori di questa sezione del forum. Come avrete immaginato dal sondaggio effettuato poco tempo fa sul forum diverse cose stanno cambiando all'interno di questa piattaforma. Una di queste è proprio il reinserimento dei curatori per ogni sezione. L'eliminazione di questa figura aveva fatto più o meno discutere, ma era una cosa da fare, per varie motivazioni che adesso non è il caso di approfondire. Però da oggi questa figura è stata reinserita e ho il piacere di essere Il curatore di questa sezione, come lo sono già stato in precedenza. Ringrazio lo staff del forum per questa rinnovata fiducia nei miei confronti e ribadisco a tutti i frequentatori di questa sezione che sono, come sono sempre stato, disponibile per qualsiasi informazione o problematiche sulle monete savoiarde (almeno per quello che sono le mie capacità). Spero nell'aiuto e nella vicinanza di tutti per supportare al meglio questa carica nel portare avanti questa sezione e questa passione comune. Un grazie allo Staff e a tutti i Savoiardi!2 punti
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Buongiorno Litra, complimenti per il nuovo acquisto, qui trovi la mia 41, con torretta in piedi e lettere A con "baffo". Saluti e buon we Silver2 punti
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@Rigamondis come detto da @Testone68 nella monetazione milanese durante la dominazione spagnola, nelle legende del D/ e R/ i punti di interpunzione vanno e vengono sia nei nominali di basso valore che in quelli di alto valore. Per questa specifica emissione di quarto di scudo con al rovescio lo stemma con le armi di Milano e Castilla e Leon, ci sono alcune varianti di legenda di interpunzione (ma non censite); per esempio ho un esemplare che al R/ tra MEDIOLANI e DVX non è presente il punto, altra (rappresentata sul MIR Milano 317/1) invece i punti sono MEDIO. .LANI DVX L'aspetto importante di variante per questa tipologia di quarto è l'utilizzo al D/ ad inizio legenda della croce o la testina di Sant Ambrogio, quest'ultima sempre censita con la data 1588 ai lati del busto (molto rara). Complimenti per la moneta, più che buona la conservazione per la tipologia.2 punti
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Tieni presente che , come ti hanno già scritto, la monetazione spagnola in Italia è ricchissima di queste "varianti" anche su monete più "povere", per questo motivo non sono tutte censite. Quindi può avere sicuramente una rilevanza come studio della tipologia della moneta, non molto come rarità.2 punti
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Facendo un piccolo passo indietro, per meglio comprendere il fenomeno della tosatura sule monete da me postate, ne i riporto i singoli pesi. Il coronato con l'angelo aquilano pesa 1.9 gr. invece dei 4 gr. Il carlino di Alfonso I pesa 1.5 gr. invece dei 3,55 gr. Il coronato dell'incoronazione pesa 2.3 gr. invece dei 4 gr. Alla luce di questi dati (pochi ma integrabili nel tempo), si potrebbe ipotizzare (sottolineo ipotizzare) un loro utilizzo come sottomultiplo circolante. In pratica quando una moneta era talmente tosata da non essere più accettata con il proprio nominale si finiva di tosarla riportandola ad un peso ulteriormente più basso per farla circolare come metà del proprio nominale. Ipotesi che la diffusione di questi esemplari sembrano confermare ma non vi è documentazione probante. Ovviamente mi riferisco a monete con le caratteristiche di cui sopra.2 punti
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Visto che il buon @El Chupacabra non ha la variante del 5 lire data piccola posto la mia coppia. Saluti Marfir2 punti
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Complimenti a @cristianaprilia per l'ottimo lavoro Un altro testo molto interessante è "Wonders of Morgan Dollars", autopubblicato da Leroy Van Allen. Questa è una guida molto importante in quanto spiega in maniera chiara e con molti esempi i diversi tipi di disegni del fronte e del retro del Dollaro Morgan nelle sue diverse varianti. Tratta inoltre le diverse "macrocategorie" di errori di conio come da indice allegato qui sotto. L'ultima edizione di "Comprhensive Catalog and Encyclopedia of Morgan and Peace Dollars" è del 1998 e successivamente Leroy Van Allen ha autoprodotto diversi testi, oltre a tutti gli aggiornamenti annuali delle nuove scoperte che potete trovare, e per chi vuole, anche ordinare qui http://ec2-13-58-222-16.us-east-2.compute.amazonaws.com/wiki/Leroy_Van_Allen_Supplements Altra pubblicazione interessante è "A Decade of Top 100 Insights" di Michael S. Fey che è una raccolta di pubblicazioni trimestrali di Top 100 Insights dal 1997 fino al 2007. Il libro offre informazioni ed immagini su nuove scoperte e sulle varianti più rare oltre ad analizzare altresì i prezzi realizzati nelle vendite e nelle principali aste dei VAM più rari. Per una ricognizione completa ed esaustiva sulla bibliografia potete trovare informazioni utili qui http://vamworld.com/wiki/VAM_Books2 punti
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Stavo cercando delle corrispondenze sul quarto di scudo sottostante, ma non sono riuscito a riscontrarne uno con la stessa caratteristica nella legenda del D/ (il doppio globetto prima della croce) Secondo voi come può essere interpretata questa differenza? può essere significativa nel contesto della moneta? grazie per una vostra opinione ?2 punti
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Ciao @gpittini, concordo con chi mi ha preceduto: di solito il follis anonimo di Classe C viene attribuito al periodo di regno di Michele IV (1034-1041). Questa datazione si basa su quanto pubblicato e studiato in M. Thompson, The Athenian Agora, 2. Coins from the Roman through the Venetian period, Princeton 1954. Per iniziare, posso indicarti come riferimento bibliografico il classico Sear, p. 329, n° 1825. Al dritto vi è la figura intera di Cristo nimbato benedicente che regge nella mano sinistra il libro dei Vangeli. Intorno, vi è la legenda + EMMANOVH e, ai lati, IC - XC. Al rovescio, una croce ornata di gemme, con un globetto ad ogni estremità, accantonata negli spazi da IC -XC // NI - KA. In caso fossero presenti tracce di ribattitura, è molto facile che i folleis di Classe C fossero ribattuti sui folleis anonimi di Classe B (periodo di Romano III, 1028-1034). Questo tipo di moneta è stata rinvenuta in grandi quantitativi in Italia meridionale, soprattutto in Calabria. Probabilmente, tale dato è da mettere in relazione con la contemporanea spedizione militare di Giorgio Maniace (1042-1043) finalizzata alla riconquista dei territori bizantini perduti ed in particolare della Sicilia. Più complessa è l'ipotesi che in tale occasione possa essersi registrata anche un'emissione "supplementare" locale per agevolare il pagamento delle truppe e combattere le difficoltà di approvvigionamento di denaro dalla capitale orientale. Sicuramente, nella seconda metà dell'XI secolo, i Normanni ne realizzarono una rara imitazione (di probabile zecca calabrese) con caratteristiche del tutto peculiari (cfr. MIN, p. 238, n° 41), ma nel nostro caso sono da escludere entrambe queste due ultime situazioni, poiché si tratta di un comune esemplare bizantino della zecca di Costantinopoli.2 punti
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Ricordavo di averne parlato..... Oggi approfittando di un po' di tempo libero ho iniziato a disegnare i cartellini per la mia Collezione: Questa è la faccia esterna, Che ve ne pare, vi piace?2 punti
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Purtroppo il clima non certo sereno ed una normativa non certo perfetta contribuiscono ad incrementare paure e timori del ligio collezionista, che tende dunque a diventare, e non mi sento di dire a torto, più realista del re. Penso tuttavia che si debbano evitare eccessi, l'attuale normativa potrebbe essere migliore, ma potrebbe anche mutare in un qualcosa di ben peggiore. Meglio non sponsorizzare troppo pratiche e procedure non necessarie, poiché ciò che diviene consuetudine, anche se non necessaria, può evolvere in adempimento.2 punti
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Buongiorno a tutta la sezione. In questi giorni difficili per tutti cerchiamo di dedicarci prima di tutto alle nostre famiglie e ai loro bisogni, e se ci rimane un po' di tempo dedichiamolo alle nostre monete. Con la speranza che passi tutto e in fretta, Vi Auguro giorni sereni e di tranquillità. Un caro saluto, Rocco.2 punti
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Purtroppo sì caro Giovanni, ma abbiamo notato insieme su queste pagine che Gorny coi pedigree non ha molta “fortuna”. Se poi vogliamo scendere nei particolari di questo caso specifico mi colpisce molto la prima parola del pedigree del decadramma: “vermutlich” ossia “probabilmente/presumibilmente” dalla collezione di Moritz Eizinger, negli anni ‘30. Ancora più preoccupante il seguito, dove indirettamente si presume ancora il possibile pedigree dal fatto che la moneta venga venduta con una busta della ditta numismatica di Julius Jenke di Monaco (1882-1957). Mi ricordo una discussione di @skubydu su un bronzo venduto da Lanz che veniva proposto con una busta di Jacob Hirsch, stessa tecnica di “proposizione commerciale”?2 punti
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Il secondo mito riguarda l’uccello simbolo sacro di Atena Tra gli attributi di Atena già venerata dai Micenei del 13° sec. a.C. vi è il serpente e la trasformazione in uccello. Solo più tardi l’uccello sacro diventa la civetta, γλαῦξ, raccostata ad Atena. anche per l’epiteto glaucòpide che viene interpretato nella duplice accezione di dea "dagli occhi glauchi" (azzurri, lucenti) o dea "dagli occhi di civetta". Nel greco antico le due accezioni si sovrappongono e pertanto la dea glaucòpide è la dea dai lucenti occhi di civetta. Il fatto che, come è stato osservato in altre discussioni, nelle didascalie in italiano delle “civette” di Atena si legga spesso “gufo” deriva dal fatto che questa è la prima traduzione dell’inglese “owl” che si trova sui dizionari, senza tener presente che il lemma si riferisce per gli inglesi a “any of various large-headed, nocturnal birds of prey…”. Shakespeare chiama il gufo che elenca tra i cattivi presagi con un generico “Birth of Night”, uccello della notte, che quindi potrebbe essere anche una civetta o un barbagianni. Bisogna dire che la civetta e il gufo sono entrambi uccelli rapaci e animali notturni che si assomigliano molto ma appartengono a specie diverse: il gufo fa parte del genere Bubo mentre la civetta appartiene al genere Athene (la sottospecie più comune è Athene noctua cioè "Atene notturna"). Per quanto riguarda l'aspetto fisico, il gufo si distingue dalla civetta per i ciuffi sulla testa, tranne il gufo delle nevi che non ha ciuffi e potrebbe quindi essere scambiato facilmente per una civetta. Questa differenza si riflette anche nel diverso significato che questi due animali hanno nella cultura delle civiltà presenti e passate come simbologia e significato. Per quanto concerne la civetta, questo volatile già presente nei miti degli antichi greci accompagnava la dea Atena simbolo di filosofia e saggezza, dell'intelligenza razionale che "vede" dove altri scorgono solo ombre e tenebre. Stiamo parlando della "Civetta di Minerva", considerata sacra alla dea Atena perché capace di vedere al buio, cui la dea affida la supervisione delle faccende notturne. Da qui deriva il nome del genere a cui appartiene il rapace, ovvero Athene. Fin dalle prime raffigurazioni di Atena, la dea è dipinta con una civetta appollaiata sulla testa. In epoca arcaica Atena potrebbe essere stata infatti una dea-uccello simile a Lilith oppure alla dea con le ali e gli artigli da civetta raffigurata sul Rilievo Burney, un rilievo di epoca mesopotamica in terracotta degli inizi del millennio II a.C. Più volte infatti Omero definisce la dea della sapienza come dea "dal volto di civetta". Nell'antica Grecia esisteva un proverbio che si riferiva ad abbondanza e ricchezza che diceva "Portare le civette ad Atene". Per questo significato simbolico sulle monete ateniesi era raffigurata proprio la civetta ed il suo nome divenne sinonimo di denaro. Dalla fine del VI secolo a.C. compaiono nelle monete di Atene al recto la testa di Atena e al verso una civetta con un ramo di olivo e le prime tre lettere del nome della città: per dire in conclusione che il gufo non c’entra proprio.2 punti
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Buonasera @Agricola, sono tra coloro i quali legge con attenzione i suoi post, e non risponde. Me ne scuso, ma non ritengo di essere sufficientemente preparato per poter apportare dei contributi interessanti, semmai, se non le è di disturbo, le farò delle domande (da ignorante, ben inetso) su qualche argomento di mio particolare interesse. Il suo parallelo è interessante, occupandomi in particolare di medioevo, mi è stato più semplice pensare alla peste del 1348, ondata che devastò l'Europa intera , nonché l'Italia. Anche se,a quel tempo, per peste spesso si identificavano varie malattie contagiose ( in genere) che , inspiegabilmente per quei tempi, creavano devastazione e morte. Tanto inspiegabili da ritenere, com'è noto, fossero castighi divini. È curioso però come, anche a metà del 300, l'ondata non colpì uniformemente tutte le città, ma quelle che con razionalità, si seppero isolare con metodi autarchici, riuscirono a ridurre chiaramente le perdite.1 punto
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TAGLIO: 50 Cent NAZIONE: Francia ANNO: 2011 TIRATURA: 47.137 (Solo Divisionali) CONDIZIONI: SPL CITTÀ: Muggiò (MB)1 punto
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Ciao @nikita_ Una figura simile al R/ "combattimento con il leone" la troviamo nel 200 Lire 1979 della Repubblica di San Marino1 punto
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Nel frattempo mi sembra giusto darvi un aggiornamento: abbiamo preso il volume del Crippa su Visconti e Sforza, trovato su ebay. Veramente un bel testo. Credo che sia un volume piacevole per qualsiasi numismatico milanese, anche se focalizzato su altri periodi storici. Poi devo dire che fra biscione, S.Ambrogio, ritratti, ecc, le tematiche non mancano... ES1 punto
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Ciao a tutti, ciao @Fxx e @giolvolo Qualche giorno fa cercavo di identificare la "mia" Teresa, qui trovi alcune informazioni ed il link http://www.theresia.name/de/svarianten.html della "bibbia" dei talleri Servus, njk1 punto
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Allora siamo d'accordo, praticamente i miei stessi dubbi! Tutto faceva propendere per la zecca di Roma, eccetto per il bordo sfuggente, proprio per questo, come del resto dici tu, il mio dubbio sull'autenticità rimane. Devi provare a pesarlo con una bilancia un po' più seria, magari quei 27 grammi della bilancia da cucina diventano i 28.07 grammi di una moneta autentica. Ricordati del diametro esatto di 40 mm.1 punto
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@El Chupacabracomprata in slab NGC come 5 lire del 46 normale, che ne sanno sti americani ?1 punto
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Che un compro-oro offra la stessa cifra per un 1865 T e per un 1871 R ci sta, che lo faccia un commerciante numismatico no a mio parere, anche perché altrimenti la storia dei commercianti "ladri" trova un qualche fondamento, sempre a mio parere.1 punto
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Bella discussione @Agricola ! Se permetti aggiungo, per coloro fossero interessati, il link alla discussione sui dardi di Apollo e il bastone di Asclepio Ciao Illyricum1 punto
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Mi fa piacere comunque che @Rigamondis abbia riscoperto questa discussione che iniziai nel 2015. Tempo ne e’ passato ma rimane ancora a oggi un spunto che finì in quelli importanti e che poi per non averne troppe ritorno’ nelle discussioni normali. E’ un bello spaccato della monetazione di Filippo II con tante belle monete, io credo di aver postate per esempio le mie quasi tutte, che rimangono per tutti e che a differenza di altre discussioni sono rimaste tutte e anche questo non e’ poco ?1 punto
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@apollonia in Guatemala ho lavorato per dieci anni, mi sono dedicato alla monetazione ma qualche gettone di finca ce l'ho. Grazie per aver aperto questa discussione, non l'avevo vista in precedenza. Appena sarà possibile farò fare le foto dal mio Amico @giancarlone e poi posterò i miei gettoni. Intanto posto questo: Gettone in metallo bianco commemorativo dell'ingresso del primo treno nel 1899 nella città di Mazatenango1 punto
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Nella discussione che segue si è scritto diffusamente del Grossone veneziano e dei plausibili motivi che hanno fatto, di questa moneta, quelle tra le più tosate della Serenissima. Tra i vari commenti anche quelli del Prof. Saccocci che ha scritto più volte, nei suoi libri, relativamente alle dinamiche riguardanti la "Legge di Gresham" e gli effetti che questa aveva sulle monete circolanti. Posto poi alcune immagini di Grossoni veneziani non presenti nella succitata discussione e tosati in maniera inverosimile. saluti luciano1 punto
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Sono segni identificativi di emissione quindi una variantina di legenda, e’ una monetazione in cui sono numerosi, alcuni anche rari e comunque decisamente interessanti come in questa moneta.1 punto
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Anche se frequento da poco questo forum,posso dire che non poteva capitarci di meglio.....sei sempre pronto a rispondere ed approfondire le varie tematiche che tutti noi sottoponiamo a questa sezione...... Grazie e buon lavoro?1 punto
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Sono passati 11 anni... nemmeno ricordavo questa discussione. In attesa di leggervi provo a ripostare gli esemplari che postai all'epoca (almeno credo siano quelli). Come si può osservare qui siamo ad un limite esagerato di tosatura, al punto che è impossibile supporre che queste monete venissero scambiate per il loro nominale. Si tratta però di esemplari non troppo rari da reperire il che fa supporre che ve ne fossero diversi in giro.1 punto
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Sulla tosatura (fine) riprendo il De Sopo che, a sua volta, riprendeva il Dell'Erba: "Il Marchese del Carpio, il quale si volle mettere di proposito; spiegando ogni cura, per estirpare il flagello pubblico e secolare della tosatura, non vinta neanche con la pena di morte, si presentava arduo ed il Vicerè chiamò a consulta un' assemblea di persone adatte a poter dare consigli pratici; si tennero non poche riunioni e discussioni e, siccome afferma il Vergara che ne scrisse 32 anni dopo e, finalmente, come l'uovo di Colombo, fu trovato il rimedio contro la tosatura, cioè quello di fissare il contorno della moneta con un disegno, invece di lasciarlo liscio, laonde asportato quel disegno ( trecce, foglie, cerchietti, quadratini ecc.) non solo si rendeva evidente la tosatura, ma si aveva il diritto di ricusare la moneta" ( da una mia vecchia discussione)1 punto
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Molti dei miei amici numismatici non apprezzano l'acmonital, a me invece piace molto, vi posto la mia coppiola del 1955, spero vi piaccia. Saluti Marfir1 punto
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@agos1977 ottimo inizio, è questo lo spirito giusto, bravo! Io però avrei spostato l'attenzione sulla moglie .1 punto
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Appendice: TELESFORO Il nome di deriva dal greco Telesphoros, da "tele", lontano, e "phosos", portare. La forma latina è Telesphorus. E’ rappresentato da un individuo di bassa statura avvolto in un mantello con cappuccio a punta che copre la testa. Rappresenta la guarigione ed è associato ad Aesculapius e talvolta ad Igea; viene considerato il dio o genio della guarigione, recando egli aiuto al malato nel superamento della malattia. Di origine probabilmente celtica, in origine importato nelle regioni anatoliche dai celti Galati, venne in seguito acquisito dai Greci che poi lo trasmisero anche ai Romani. Antoninus Pius, RecGen 96, AE21, Nicaea. EPIF TELEC-NIKAIEIC, Telesphoros in posa frontale. SITOGRAFIA: APOLLO: http://www.lunalucifera.com/Zoo/apollo.html http://it.wikipedia.org/wiki/Apollo http://www.coinarchives.com http://www.forumancientcoins.com/moonmoth/reverse_apollo.html http://www.cngcoins.com http://dougsmith.ancients.info/gods.html http://wildwinds.com/coins/ http://mk.shahrazad.net/ AESCULAPIUS http://wildwinds.com/coins/ric/i.html http://it.wikipedia.org/wiki/Asclepio http://www.beastcoins.com/Topical/Deities/AncientDeities.htm http://www.coinarchives.com http://www.cngcoins.com http://dougsmith.ancients.info/gods.html http://tomross.ancients.info/ FOTO da Wikypedia1 punto
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Proseguiamo il nostro viaggio... Abbiamo visto che la parola VAM è l’acronimo dei cognomi dei suoi “scopritori”, dopo questa parola segue sempre un numero. Un VAM-1, indica per tutti una moneta coniata come dovrebbe essere, senza alcun tipo di imperfezione che non ha caratteristiche distintive. A volte alla numerazione può seguire una lettera (ad esempio VAM-1A), che dimostra che è stato cambiato il conio durante la produzione. Ogni VAM è specifico per quell’ anno e quella zecca, questo non vuol dire che, ad esempio, un VAM-1 sia uguale per tutti gli anni e tutte le zecche, ma vul dire che un VAM-1A del 1880 della zecca di San Francisco corrisponde a determinate caratteristiche proprie di quell’anno e quella zecca, praticamente è una sorta di “targa”. Analizzando il discorso VAM "numerati" e VAM “letterati”, la caratteristica che li contraddistingue è lo stadio di avanzamento della variante! Generalmente, una moneta che si trova allo stato primordiale della variante è descritta con l’acronimo EDS (early die state), l’ultimo stadio viene chiamato LDS (late die state). Si presuppone che esiste un EDS se ne segue un LDS! In generale si può affermare che, un VAM in uno stadio EDS sia meno raro e costoso di un VAM in uno stadio LDS, bisogna avere bene a mente questa differenza, e soprattutto conoscere le varie fasi di stadi se non si vuole rischiare di pagare uno sproposito per una moneta che non ne vale. Allo stato pratico, per portare un’esempio lampante sia a livello visivo di VAM, che a livello pratico di costo, prenderò ad esempio uno, se non il più famoso dei VAM, parliamo dell’anno 1888 della zecca di New Orleans, il famigerato VAM-1b conosciuto come “Scarface”. Per semplicità, vi riporto solo le immagini del primo stadio iniziale VAM-1B1(EDS) e dell’ultimo stadio, quello VAM-1B4(LDS) il più “puro” e vero, di conseguenza il più ambito raro e costoso. Potrete notare dalle 2 foto (la prima presa dal sito vamworld, la seconda da google immagini) il primo stadio del "die break" (rottura del conio) e la fase finale. Nella prima immagine, il VAM-1b1 (EDS) si nota la rottura del conio che parte dalla perlinatura del bordo e taglia il punto tra le lettere E e P. Solamente le ultime 2 fasi sono VERI Scarface (VAM-1b3 e VAM-1b4), nel primo la rottura del conio si ferma sulla guancia all'altezza del mento, nell'ultimo stadio (quello più) ambito, la rottura del conio raggiunge i riccioli a metà collo. Come detto in precedenza, un primo stadio (EDS) non ha niente a che vedere con le somme che si possono pagare per uno stadio finale (LDS), ed in questo caso non c'è paragone neanche nell'appagamento "visivo" che si può avere nel possedere un vero Scarface?! Soffermandoci ulteriormente al concetto di rarità, tutti quanti i VAM hanno una loro scala di rarità, divisa per due gradi distinti (non c’è che dire, gli americani sono molto precisi e dettagliati quando voglio attribuire una classificazione, e qui andiamo oltre ai 70 gradi di giudizio delle slab), sono i gradi di INTERESSE (abbreviati semplicemente con la lettera “I”), che per interesse è inteso quello che hanno i collezionisti per quel dato VAM, e il grado di rarità (inteso come quantità di pezzi conosciuti ed abbreviato con la lettera “R”). Le due scale sono separate, ed entrambe partono dal numero 1 ed arrivano ad un massimo di 7. Prendendo in esame la moneta in oggetto, lo “Scarface”, il primo stadio (VAM-1B1) è considerato I2 R5, l’ultimo stadio VAM-1B4 è un I4 R6/7 (forse sono indecisi se dargli un pieno 6 o 7 e lo lasciano nel mezzo). Le due scale “I” e “R” sono mutabili nel tempo, seguono sempre l’andamento del mercato per quel che concerne la “I”, ed i vari ritrovamenti per quel che concerne la “R”. Per oggi ci fermiamo così, di spunti ce ne sono parecchi, magari qualcuno ci stupisce e ci fa vedere il proprio Scarface che custodisce gelosamente ?. Nel prossimo appuntamento vi parlerò dei testi più o meno utili o indispensabili per le studio dei VAMs.1 punto
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