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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/09/20 in tutte le aree
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Oggi iniziamo un fantastico viaggio nel mondo del collezionismo, parleremo delle varianti dei dollari Morgan, ovvero parleremo di VAMs! Il viaggio è iniziato 54 anni fa, ovvero nel 1966, nato dalla collaborazione di 2 studiosi e collezionisti, Leroy C. Van Allen e George Mallis (scusate ma non trovo immagini recenti), che dalle iniziali dei loro cognomi deriva appunto il termine VAM. Come tutti gli studiosi/collezionisti, non si soffermarono solo ad una fredda lista ce l’ho/mi manca, ma osservarono ogni singolo pezzo che gli passava tra le mani (e le loro mani ne hanno stretti migliaia) notando che tantissimi Morgan presentavano a volte grandi imperfezioni visibili ad occhio nudo, altre volte (molto spesso) visibili solo ad un attento esame con lenti e microscopi! Decisero così di ricostruire la storia di ogni singola moneta catalogandole ovviamente per anno e zecca (la coniazione dei Morgan ebbe inizio nel 1878 nelle zecche di Philadelphia, Carson City e San Francisco, l’anno seguente si aggiunse la zecca di New Orleans. Ci furono delle interruzioni nella produzione nel corso degl’anni, tranne che per San Francisco che li coniò sempre, interrompendo tutte quante la produzione nel 1904 per poi riprenderla solamente per un anno, il 1921 dove si aggiunse la zecca di Denver ma a cui non partecipò quella di New Orleans). L’inizio della loro collaborazione, come detto, ha come inizio il 1966, ma la nascita dei VAMs ha una data ed un’ora ben precisa, l’11 marzo del 1878 alle ore 15:17 nella zecca di Philadelphia, incredibile! L’informazione è certa perché fu presente un giornalista che annotò tutto, le prime monete furono coniate come pezzi di presentazione per l’allora presidente degli Stati Uniti d’America Rutherford B. Hayes, che era il diciannovesimo presidente. I pezzi coniati, secondo un giornalista, furono 303, poi la produzione si interruppe per un problema ai conii, da qui la nascita del primo VAM il numero 9, identificabile al rovescio della moneta da una piuma a “virgola” nella parte bassa a destra (guardando la moneta) della coda dell’aquila raffigurata al rovescio di tutti i Morgan. Inoltre si contraddistingue dal fatto che è un 8 piume, in inglese 8 tail feathers ed abbreviato 8TF, che è già una categoria a sé, ma che senz’altro approfondiremo in seguito. Per oggi ci fermiamo così, ma abbiamo ancora tanto da scoprire e da dirci insieme.3 punti
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Scusatemi , ma questo fine settimana non ho aperto più il computer, ma , scusandomi di nuovo, Vi accontento subito. Luogo del ritrovamento Castel Cellesi comune di Bagnoregio provincia di Viterbo. La Francigena passa un po' più a Nord. Di sicuro in questa zona c'erano diversi insediamenti Longobardi, tantè che c'è una località adiacente il paese che si chiama Fara (termine che indicava il nucleo abitativo longobardo) e dove negli anni 70 trovarono una tumulazione a fossa con elmo e spada appartenenti ad un guerrieo longobardo3 punti
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La prima moneta dovrebbe essere un quadrante romano repubblicano di C. Fonteius https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G57/9 sopra la prua C . FONT3 punti
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Ti ringrazio @petronius arbiter ma ritengo di essere a malapena alle basi della mia formazione di medico. Non mi sento, quindi, più in diritto di chiunque altro di voi ad esprimere un qualunque concetto su questo tema. Di certo, non sono un virologo, un infettivologo o un microbiologo (chissà, magari un giorno lo diventerò...). Semplicemente, come detto, i virus ed i batteri mi hanno sempre appassionato molto. Quindi, le mie opinioni sono da ritenere da persona comune interessata all’argomento (non medico perché ancora non ho concluso il ciclo di studi).3 punti
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Certamente è un ottone I infatti volevo ringraziare tutta l’equipe che ha fondato questo sito web perché siete tutti speciali e professionali mi scuso già in anticipo se posso essere stato scortese, ma solo in questi giorni, perché come forse saprete sono un medico e per ovvi motivi la mia testa è spesso altrove in questi giorni: c’è il delirio di massa! e mi rilasso solo qualche minuto guardando e toccando le mie monetine grazie a tutti2 punti
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1926 Canada - Giorgio V° - 1 Cent Probabilmente all'epoca questa moneta è stata argentata per poterla spacciarla per un 10 cent. coniazione in argento 1920-1936. Improbabile invece che sia stata effettuata una nichelatura per spacciarla per un pezzo da 5 cent, è molto più somigliante, ma vi è una notevole differenza di peso e diametro.2 punti
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REGNO DELLE 2 SICILIE - PIASTRA ( 120 GRANA ) - 18252 punti
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La ringrazio di aver fatto un passo indietro ed aver ripreso la discussione dopo aver detto che non sarebbe più intervenuto. Questo le fa onore. Però mi sarei aspettato un post che finalmente avrebbe affrontato il problema invece ancora nulla. A volte mi viene il dubbio su chi sia il mio interlocutore. Uno studioso di Numismatica napoletana che chiede la dimostrazione dell'esistenza di una moneta dai documenti di emissione? Allora il 90% (mi tengo basso) della monetazione napoletana non esiste! La prego non scenda nel ridicolo. Comunque prendo atto della sua richiesta e mi appresto a rispondere (cosa che IO faccio sempre) a questo suo nuovo quesito che pare più dettato dalla rabbia che dalla logica. Non entro nemmeno nel merito dell'esistenza dei documenti di zecca perché lei lo sa benissimo che non esistono per questa moneta come non esistono nemmeno per le altre (anche quelle che pubblica lei lo sa?). Comunque io i documenti li ho! Ne ho ben quattro al momento ma magari nel futuro saranno destinati ad aumentare. Il primo è il tornese nella collezione reale. Il secondo è il tornese da me pubblicato. Il terzo è quello che ha dato inizio a questa discussione. Il quarto è l'esemplare ribattuto sempre presente in questa discussione. Quale ulteriore documento necessita quando di fronte ha la moneta. Moneta che per inciso non ho battuto io di notte nella cantina. E per tornare a quel suo "e facciamola finita" le faccio notare che io ho finito da tempo di dimostrare le mie tesi. È lei che continua a rispondere senza portare nessuna novità sul tema e io, che sono abituato a rispondere, trovo educato farlo anche con lei nonostante i toni usati.2 punti
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DE GREGE EPICURI @Graziano80Ne so pochissimo, ma visto che nessuno risponde...Anzitutto, mi pare che quel "verderame" qui sia un vero cancro del bronzo, che andrebbe se possibile eliminato (bagno prolungato in acqua bidistillata, e poi un po' di lavoro con stuzzicadente o altro). Quanto al contenuto, avrai già letto che si tratta di ALOYSIUS, cioè S.Luigi Gonzaga, sul quale puoi trovare un mucchio di notizie in rete cercando alla voce "Santi e Beati". E' in preghiera davanti ad un crocifisso e ad un teschio: durante la Controriforma, la fede non era allegra...2 punti
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Anche perché che senso ha esprimere "opinioni" su cose che non si conoscono? Siete virologi? Caspita; ne arrivano abbastanza di notizie su questo argomento. Cosa possiamo aggiungere? Perché sentiamo l'esigenza di esprimere la nostra opinione se non conta NULLA? Ma vale per tutti. Pensateci e smettete di dire la "vostra" su qualcosa in cui non siete davvero ferrati. Davvero vi fa sentire fighi fingere conoscenza? Monete o epidemie fa uguale? Non ci viene richiesto di esprimere opinioni; ci viene ordinato come comportarci per tutelare coloro che sono più a rischio. C'è un decreto: limitiamoci all'obbedienza. Dopo, solo dopo, potremo giudicare chi ci guida attraverso il voto. Mi scusino i citati, niente di personale, di messaggi di novelli epidemiologi ne piovono in ogni sezione. Non sarebbe carino parlare di monete almeno qui? Buona se(r)rata.2 punti
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DE GREGE EPICURI In uno splendido libro del 1977, "Coins and their cities", M.G.Price e B.L.Trell illustrano un'ampia serie di monumenti presenti, zecca per zecca, nelle monete di Roma e delle Province Orientali. Prevalgono di gran lunga le monete provinciali, con raffigurazione di templi, palazzi, porte fortificate, mura, acquedotti, fontane, altari, divinità, fiumi personificati, porti, fari e altro. Si parla brevemente della storia delle singole città, dando poi spazio alle figure. Alla fine, c'è una sezione iconografica specialistica che raccoglie i monumenti per categorie (templi, tabernacoli, porte, ecc.); ed altre appendici storiche e geografiche. L'abbondanza dei monumenti nelle monete provinciali è legata al valore identitario che essi assumevano. Sfogliare questo libro è un piacere per lo studioso e per il collezinista; quest'ultimo si rammarica però della rarità e dei costi di queste monete, oggi sempre più alti! Ma non è impossibile trovarne qualcuna. Vi mostro qualche immagine; non è tratta dal testo, ma alcune di queste monete vi sono rappresentate. Partiamo da Anchialo in Tracia:1 punto
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Ciao Sergio, ottima osservazione. La gambetta della R e il punto forse mancano per uno "schiacciamento di conio".1 punto
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Buonasera a tutta la sezione. Riprendo a condividere in questa bella discussione del nostro @Gallienus un'altra delle mie mezze piastre : MAGLIOCCA 588 1852 Rara Taglio inciso al rovescio con leggera rigatura.1 punto
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http://www.moneteromane.info/corrisp/b997/b997.html Costantinopoli, Nummus, Arcadio e il valore dell'esercito [email protected]1 punto
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Dal link citato: ''In Cina hanno giustiziato chi è scappato, in Italia si va a sciare'' Forse, tra l'irresponsabilità di chi va a sciare, e il fucilare chi lo fa, ci può essere una via di mezzo petronius1 punto
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Peccato, l'interessante discussione era partita bene e si figurava e arricchente ......1 punto
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Ho controllato il mio database dei cataloghi d'asta: possiedo l'esito dell'asta Leu 68 (perlomeno è quello che ho scritto sul database). Solo che ieri dopo aver letto questa richiesta, mi sono dimenticato. Ci riprovo stasera: il fatto è che l'intera biblioteca numismatica è a casa dei miei genitori ... per questione di spazio.1 punto
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E finalmente, dopo un mese, eccola finalmente arrivata! Direi più bella in mano che in foto, e certamente molto migliore di quello che mi aspettavo dalle foto originali!1 punto
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dovrebbe essere una Restitutor Reipublicae di Valentiniano I --- in esergo potrebbe essere Constntinopoli1 punto
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La corona liscia sul mio 10 tornesi è usura, si nota qualcosa con la lente, purtroppo sono dettagli che in bassa conservazione non si vedono bene, in special modo nelle scansioni. Riguardo le lettere distanziate rispetto al profilo del Re, credo che siano la regola in questo tipo di monetazione, tanto da non essere considerate delle vere varianti. Ne ho un altra in scarsa conservazione del 1825 con REX distante dal collo del sovrano, una distanza ancora più accentuata rispetto la tua, non credo proprio che abbia importanza, la corona invece è inguardabile.1 punto
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Se in quell'anno coniavano FS sembra una di queste altrimenti è un FDC eccezionale dovuto magari ad una prima uscita di coni nuovi. C'è da dire che il Proof di oggi se lo tocchi come fai nel filmato rimangono l'impronte con un risalto opaco intorno (un alone) mentre nel FDC non le opacizza1 punto
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Vai a qualsiasi tabacchino e con un euro in più la ricarichi subito, senza alcuna fila!1 punto
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Cmq l'insegnamento che possiamo trarre da questa fase della "vicenda Coronavirus" è che per taluni l'aspetto economico è più importante della salute delle persone. Questa discussione è iniziata coi crucchi di Monaco che hanno annullato NUMISMATA il giorno prima per non perdere l'indotto e ora siamo al Governo che emana un decreto pasticciato dove si proibiscono tante cose ma si permette la circolazione per lavoro, senza limiti specifici. Domanda: una donna che fa un lavoro di segreteria/data entry/impiegatizio o chiamatelo come volete perché deve andare al lavoro questa settimana? Se posticipa le sue attività non muore nessuno ma almeno evita di essere potenziale vettore del virus verso i congiunti e soprattutto i figli (che sono a casa da scuola). Forse era meglio lasciare libera la circolazione solo per gli alimenti, le medicine e ogni cosa realmente indifferibile sennò tutte le misure sono gravemente depotenziate. Non sono un medico ma cerco di applicare la logica e il buon senso ai miei ragionamenti.1 punto
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Più alta è la percentuale, più rara è la moneta, ma forse è meglio dire che è meno frequente. Tiene conto delle moneta caricate sul sito e fa una stima della rarità, se tanti utenti hanno quella moneta sarà comune, se ce l'hanno in pochi sarà rara. Non sempre ci prende alla perfezione ma rende bene l'idea della "rarità" delle monete, specialmente per quelle per cui non si conoscono le tirature. Ma in pratica potrebbero anche esserci monete comuni (o con date comuni) con una percentuale alta, giusto perchè non segnalate/caricate dagli utenti. In buona sostanza quei dati sono comodi ed utili per farsi un'idea ma nulla di più.1 punto
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Potrebbe essere una delle prime uscite dal conio..comunque sia è superiore a un classico fdc..fs ci sta tutto..1 punto
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Sometimes forgers use the flans of authentic, though inexpensive, ancient coins to produce old-metal counterfeits of expensive ancient coins, but this typically happens only with rare or otherwise pricey specimens. Forgers can also create crystallized surfaces and interiors with both struck and cast fakes by playing with temperatures.1 punto
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Ancora ad usare i cataloghi? Vi propongo realbanknotes.com, potete vedere ogni banconota e le sue ultime vendite su internet (con prezzo). Vi potete quindi fare un'idea reale di quali sono i valori attuali di tutte le banconote. I cataloghi hanno prezzi fuori da ogni logica. Chiaramente quel sito è gratuito.1 punto
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Sul rovescio è più facile osservare le manipolazioni . Per le corrosioni..........L'acido nitrico , sull'argento fa questo effetto. Il tuo esempio sulla cristallizzazione , non è paragonabile perché la moneta di Aegina , non è corrosione, ma perdita della prima pelle dell'argento per pulitura, come dire spatinare una moneta d'argento. Si evidenzia la retinatura del nucleo della moneta. Sicuramente un'altra cosa.1 punto
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Buona Domenica Come hai scritto correttamente è uno zecchino a nome del Doge Marcantonio Giustinian (1684-1688). E' uno zecchino comune censito in due varianti: la prima che prevede la scritta VENET dietro S. Marco (come il tuo) ed un'altra che ha, invece, la scritta VENE. Non c'è differenza di valore. Le condizioni del tuo sono ascrivibili - a mio parere - intorno allo Splendido; probabilmente coniato con conii rugginosi (vedasi i fondi non perfettamente lisci, ma con alcuni "puntini" in rilievo). C'è un particolare che dalla foto può trarmi in inganno; è uno zecchino con un foro otturato? Al vertice inferiore della mandorla e dietro al Doge, dopo la lettera N, sembra ci sia una otturazione. E' un mio abbaglio oppure l'otturazione c'è? saluti luciano1 punto
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La ringrazio. Il suo intervento conferma appieno le mie tesi, cioè che la cornucopia e la legenda NEAPOLIS REX nella moneta postata, come nelle altre simili, appartengono allo stesso conio. Di prove a sostegno di questa tesi finora ne sono state elencate diverse, la sua si aggiunge all'elenco, mentre finora non è giunta nessuna dimostrazione del contrario.1 punto
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Parole severe ma giuste... Purtroppo viviamo in una società talmente iperattiva e votata alla produzione, alla crescita e al guadagno che è diventato impossibile anche solo ammalarsi. Chi si ferma è perduto! Quante persone ogni anno, pur avendo il raffreddore, vanno a lavorare anziché stare a letto? Quante donne sono costrette a scegliere tra carriera e famiglia, sapendo che molte aziende considerano il periodo di gravidanza e maternità come un’enorme perdita di profitto? Quanta gente, nonostante tutto quello che sta accadendo oggi, se ne frega beatamente e continua a frequentare quotidianamente luoghi affollati senza una reale necessità ma solo per egoismo personale? Spero vivamente, in cuor mio, che tutta questa faccenda ci sia d’insegnamento: la salute e la vita umana sono la cosa più preziosa che abbiamo. I soldi sono sì importanti ma, in questo momento, non rappresentano il problema più importante.1 punto
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Attualmente in asta, un esemplare senza la rottura di conio vicino all'occhio. Alcune foto da un'angolazione diversa per il confronto. Esaminando con una lente d'ingrandimento, è molto difficile credere che il metallo è autenticamente antico...1 punto
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"Mi chiedevo come mai @eliodoro non avesse ancora tirato fuori, dall’alto delle sue conoscenze, il coniglio dal cilindro e con il richiamo a quel trafiletto (che in sostanza non era riferito alla moneta a se stante, ma alla corretta cronologia dei tornesi di Filippo IV) si legge la chiara intenzione affinchè la discussione venga dirottata su binari diversi; ma voglio starmene buono. Spero almeno che avrà letto tutta la parte prima, perché farebbe un pò di cultura." Sono dell'avviso che ad una legittima richiesta non sia questo il modo di rispondere. Almeno come tono. Un minimo di rispetto credo sia dovuto. "Detto questo e poi chiudo definitivamente" Mi dispiace che scelga di abbandonare il confronto, d'altronde però finora l'unica cosa che è stato in grado di fare è stata quella di sottrarsi ai miei quesiti. " si scrive un articolo, dove, dopo 400 anni trascorsi non è che si scopre (perché la moneta, anzi due delle monete sono riportate nel Corpus e a nessun studioso in questi anni gli è mai passato per la testa di creare un Tipo Nuovo di Tornese - Neapolis), poi se ne scrive ancora un altro in replica a un mio breve appunto, nel quale mostravo perplessità sull’argomento Nuovo Tipo di Tornese" Si meraviglia di una scoperta? Se ne fanno tutti i giorni in ambito Numismatico! Lei stesso ne ha proposte diverse ma se lo ha fatto il sottoscritto no! Non va bene. Pubblico la moneta e lei subito interviene con un "breve appunto" che mi ha costretto, mio malgrado, a dover ribadire i concetti già espressi. Quindi se lei mostra perplessità su un mio scritto (sacrosanto diritto) io non posso farlo per un suo di scritto. Ma rilegge quello che scrive? "e adesso chiedete a Me i Documenti ? … non ci posso credere ….. e questo ha davvero dell’incredibile" Il fatto che lei esprima un concetto al plurale ritengo si riferisca anche a me oltre che all'utente @eliodoro. Devo correggerla di nuovo. Io non le ho chiesto nessun documento. Lo ha fatto Eliodoro ma riferendosi alla sua teoria sulla sequenza dei conii e non alla moneta sub judice. Una richiesta di chiarimento... anch'essa inevasa. Per riassumere. Pubblico una moneta e faccio una serie di considerazioni che mi portano a considerarla una novità in ambito numismatico. Lei subito pubblica un "breve appunto" dove mostra le sue perplessità e fa delle affermazioni. Mi costringe quindi a ribadire quanto da me affermato con una nuova pubblicazione dove per l'ennesima volta dimostro che siamo di fronte ad una novità e cosa importante, affianco le due monete, quella della collezione reale e quella da me pubblicata dando la possibilità al lettore di fare le proprie deduzioni. Il caso vuole che venga fuori un nuovo esemplare che ha fatto nascere questa discussione. Io intervengo perchè trovo la moneta interessante in quanto conferma appieno tutte le mie tesi... ed ecco di nuovo un suo intervento atto a screditare quanto da me affermato. Magari i toni potevano essere diversi ma le ripeto è un suo sacrosanto diritto farlo ma almeno tenti di convincermi! L'unica deduzione che riesco a fare è che il tornese con NEAPOLIS REX non esiste perchè lo dice lei. Ha parlato di doppia legenda che era impossibile che si trovasse su due nominali diversi. Ho dimostrato che invece la cosa era possibile trattandosi del seguito della legenda del D. Ha parlato della sua teoria sulla sequenza di conii che è stata smentita non da me ma da un tondello ribattuto che invece dimostra la mia tesi. Per concludere lei per ben due volte, una con il breve appunto (talmente breve che non mi ha nemmeno inserito in bibliografia pur citandomi), e la seconda qui sul forum critica i miei scritti ma si arrabbia se poi io cerco di dimostrarli? Vuoi vedere che alla fine la vittima è lei ed io il carnefice? L'ho detto nel mio post precedente. Se vogliamo continuare il confronto io, armandomi di santa pazienza, sono ancora disponibile ma se dobbiamo continuare a leggere offese (alcuna provvidenzialmente cancellata con una repentina modifica del post) forse ha ragione lei. Meglio chiuderla qui. Ad majora! PS Avrei qualche altro inedito da pubblicare... che faccio??? Sorridiamo che è meglio.1 punto
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Effettivamente si vede molto meno come millesimo, insieme alla 1853 e 1851. A mio parere sono rare se si cercano senza difetti tecnici. Questi i miei esemplari. La 51 e 53 sono ancora nella mia collezione, ma reputo la '53, per qualità e patina, molto ostico da reperire in queste condizioni1 punto
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Se ne discuteva nella discussione dell'Amico @Scudo1901 sulla sua effettiva reperibilità. Piastra 1852 Cosa ne pensate a riguardo?1 punto
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Bene.. Affrontiamo nel merito la questione, sperando di interessare e far partecipare altri appassionati. Comparo un grano ed il tornese.. Diametro del grano 26mm, del tornese 21/22 mm.. Quindi siamo in ipotesi nella media. Analizzando il grano, la lunghezza di 22mm va dalla data alla legenda neapolis...benissimo se vi fosse ribattitura, dovrebbe essere in evidenza quanto meno la croce..vi domando, furono coniati grani rex neap di peso e diametro ridotto ?1 punto
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Ok, giusto per gioco dico 255 euro, non è una valutazione naturalmente. Così posso offrire sino a 254 euro e cuccarmi la coppetta! (scherzo ovviamente)1 punto
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Quelle senza segno di zecca sono Parigi e Bruxelles. Strasburgo ha il segno OM - OM° - °OM° Il 1866 senza segno di zecca è catalogato dai Manuali fino a qualche anno fa (vedi sotto). Descritto dal Pagani - n.545 -ma in realtà ormai considerato esemplare contraffatto (abrasione del segno di zecca ). Bobba disse a mio padre che queste monete erano state commissionate da qualche suo collega ( non proprio onesto ) ad un abile artigiano dell' interland milanese, che usando una piccola fresa "morbida" riusciva ad asportare perfettamente il segno di zecca. Le stesse monete venivano lasciate poi alle intemperie perchè si ripatinassero. Ne furono vendute molte, ma a quanto pare nessuna chiusa e con garanzia. Nel 1970 il valore era cinque volte il prezzo di un esemplare normale. Nel Montenegro 2005 sono ancora citate come R5 ma senza valutazione. Posto la foto del mio 1866 ssz ( logicamente non in collezione, anzi vecchie scansioni perchè non so dove l'ho messo). I 10 cent. Vitt.Em.II erano chiamati "palanconi". Questi a mio parere sono "palanconi - patacconi" ? Ciao Beppe1 punto
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Ricondivido quanto già pubblicato in altra discussione: Da sinistra a destra: 1. 1 centesimo di euro. 16,25 mm 2,30 g; 2. Ionia, Mileto. 1/12 di statere (Lydo - Milesian standard). 1,14g - 9mm; 3. Ionia, Focea. 1/24 di statere (Phocaic standard). 0.66g - 7mm; 4. Ionia, Colofone. 1/24 di statere (Persic standard). 0,38g -6mm: https://www.lamoneta.it/topic/161361-emiobolo-arcaico-di-colofone/ 5. Ionia, Mileto. 1/24 di statere in elettro (Lydo - Milesian standard). 0.52g, 10mm: https://www.lamoneta.it/topic/135077-124-statere-di-mileto-in-elettro/ 6. Incerto. 1/48 di statere (Lydo - Milesian standard)?. 0,19g. 5mm: https://www.lamoneta.it/topic/154543-creso-achemenidi-frazioni-di-statere-incerte/ 7. Ionia, Mileto o Eritrai (?). 1/192 di statere (Lydo - Milesian standard). 0,08g - 4mm: https://www.lamoneta.it/topic/166420-piccola-frazione-ionica-in-argento-1192-di-statere/ Qualsiasi commento è ben accetto, soprattutto sul numero 6. Avevo anche altre piccole frazioni, ma essendo un po' scure non riuscivo a fotografarle in questo modo...1 punto
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Tra l'altro da non molto la Francia ha adottato una legislazione piu' restrittiva, anche per loro ora il 100% del patrimonio archeologico appartiene allo stato, non so se se ne e' mai parlato in questo forum, sarebbe interessante approfondire nelle sezioni opportune.. https://www.sciencesetavenir.fr/archeo-paleo/patrimoine/le-patrimoine-archeologique-francais-appartient-desormais-a-100-a-l-etat_1042711 punto
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