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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/20/20 in tutte le aree
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Premesso (se mai ce ne fosse bisogno) che le identificazioni fornite da questo forum sono assolutamente gratuite e... senza impegno, volevo indicare alcuni dati importanti per poter procedere all'identificazione di qualsiasi moneta. 1) Scansione o foto della moneta, sia diritto che rovescio, ricordando che gli allegati non devono superare i 60kb (si consigliano immagini jpeg). Per ogni delucidazione sugli allegati, fare riferimento alle FAQ a questo link: 2) Descrizione delle figure e delle lettere (se poco visibili nella foto) 3) Diametro (indispensabile) 4) Peso (fondamentale) 5) Metallo presunto (assai importante) 6) Per monete moderne, luogo di provenienza (se conosciuto) 7) Al fine di facilitare la successiva ricerca di monete già identificate, si prega di inserire 1 sola richiesta di identificazione per ogni discussione creata. Infine mi raccomando, quando arriveranno le risposte non sarebbe male ringraziare chi ha speso del tempo e consultato dei libri per identificare la tua moneta.4 punti
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Ricondivido quanto già pubblicato in altra discussione: Da sinistra a destra: 1. 1 centesimo di euro. 16,25 mm 2,30 g; 2. Ionia, Mileto. 1/12 di statere (Lydo - Milesian standard). 1,14g - 9mm; 3. Ionia, Focea. 1/24 di statere (Phocaic standard). 0.66g - 7mm; 4. Ionia, Colofone. 1/24 di statere (Persic standard). 0,38g -6mm: https://www.lamoneta.it/topic/161361-emiobolo-arcaico-di-colofone/ 5. Ionia, Mileto. 1/24 di statere in elettro (Lydo - Milesian standard). 0.52g, 10mm: https://www.lamoneta.it/topic/135077-124-statere-di-mileto-in-elettro/ 6. Incerto. 1/48 di statere (Lydo - Milesian standard)?. 0,19g. 5mm: https://www.lamoneta.it/topic/154543-creso-achemenidi-frazioni-di-statere-incerte/ 7. Ionia, Mileto o Eritrai (?). 1/192 di statere (Lydo - Milesian standard). 0,08g - 4mm: https://www.lamoneta.it/topic/166420-piccola-frazione-ionica-in-argento-1192-di-statere/ Qualsiasi commento è ben accetto, soprattutto sul numero 6. Avevo anche altre piccole frazioni, ma essendo un po' scure non riuscivo a fotografarle in questo modo...4 punti
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Nuovo arrivo nella collezione Savoia- Acaja : Amedeo D'Acaja Forte II Tipo (o Patacco) Zecca di Pinerolo - Mir Savoia 313 punti
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Passata sulla baia (in US) qualche giorno fa con un compralo subito... e in arrivo, di ritorno in Italia ☺️ Non è rara ma di questo millesimo per lo più si vedono monete non bellissime Domanda in particolare rivolta ai collezionisti di scudi Sabaudi @piergi00, @Scudo1901, @giuseppe ballauri ...come vi sembra? Le foto sono quelle dal sito NGC, appena arriva posto le mie3 punti
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la butto lì : Pesaro, Quattrino di Carlo, Pandolfo, Galeazzo Malatesta https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CPGM/13 punti
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Ciao, io ne avrei diverse, ma questa non sarebbe per niente male: Clemente VII (Giulio de’Medici) 1523 – 1534, Quarto di ducato "Questa eccezionale rarità, mancante nelle più importanti collezioni, è anche un documento dell’epoca di rilevante importanza storica, poiché ricorda la fuga del Papa a Orvieto la notte dell’8 dicembre 1527 da Castel Sant’Angelo, nel quale era assediato dal 6 Maggio, giorno in cui iniziò il terribile sacco della città. L’allegoria dell’angelo che trae dalla prigione San Pietro, che vi è rappresentata al rovescio e la relativa legenda, sono un chiaro riferimento a quel tragico episodio. Non abbiamo documentazione che ci possa informare quando venne data disposizione alla zecca di battere questa moneta, né sull’effettivo luogo della sua coniazione, con tutta probabilità Roma, né, tanto meno, sul nome dell’incisore dei conii, che il Martinori riteneva non molto abile: ” Il disegno e l’esecuzione di questa moneta denotano una vera deficienza artistica e, tenuto conto dell’epoca, rilevano una cussione straordinaria, e non stentiamo a credere che la moneta sia stata battuta in Roma od anche in Orvieto, non appena il Pontefice potè riacquistare la sua libertà, da qualche ignoto incisore improvvisato ed inesperto”. In effetti, la rappresentazione del busto di Clemente VII è estremamente essenziale e schematica, con sulle spalle una semplice mantella con cappuccio e con il volto dall’espressione dura e risoluta, ricoperto da barba non molto lunga, a conferma che la moneta venne coniata dopo l’assedio e con il camauro, copricapo indossato dai pontefici per ripararsi dai freddi invernali". NAC 90, lotto 619.3 punti
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In bocca al lupo al nuovo Presidente Michele Chimienti, congratulazioni a Mario e a tutti gli amici di lamoneta.it dell'Accademia. Lamoneta.it è a disposizione per comunicare le vostre prestigiose iniziative.3 punti
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Westphalia: 1923 10,000-marks (notgeld)... :D v.3 punti
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Buonasera, ho una richiesta da rivolgere agli esperti della monetazione fiorentina medievale. Rileggendo la novella di Ser Ciappelletto (Decameron Giornata I, Novella I) dal verso 178 al verso 182, Ser Ciappelletto, rispondendo dei suoi peccati al Santo frate, dice di avere ingannato un tale, (pur avendolo fatto involontariamente), incassando più del dovuto dalla vendita di un tessuto. Egli, non curandosi di contare la somma avuta, dice di aver messo messo i denari ricevuti nella cassa; per poi accorgersi, a distanza di un mese, di avere incassato "4 spiccioli" di troppo (dati poi in elemosina). Una descrizione di accompagnamento della novella (del mio testo) definisce il “picciolo” come la “dodicesima parte di un soldo”. Di il seguito il passo della novella e la mia domanda. — Gnaffe, — disse ser Ciappelletto — messer sí, ma io non so chi egli si fu: se non che uno avendomi recati denari che egli mi doveva dare di panno che io gli avea venduto, ed io messigli in una mia cassa senza annoverare, ivi bene ad un mese trovai che egli erano quattro piccioli piú che esser non doveano; per che, non riveggendo colui ed avendogli serbati bene uno anno per rendergliele, io gli diedi per l’amor di Dio. Fatta questa premessa, agli esperti domando: Il Decameron è della metà del XIV secolo e le novelle narrate appartengono a quello specifico periodo, dunque; - qui https://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-FIREP non ho trovato monete denominate “soldo” (ma alcune 2 o più soldi, ma nessuna, “soldo”) che possano coincidere col periodo interessato, dunque deduco che chi ha dato la parafrasi di accompagnamento abbia sbagliato, e la traduzione sia semplicemente denaro, ma da dove arriverebbe allora la definizione “dodicesima parte di un soldo” ? Mi sembra molto specifica per essere tirata a caso. Non ho volumi su tale monetazione, mi baso solo sul catalogo lamoneta, chiedo venia. - se la transazione è davvero stata così piccola (ipotizzo, visto che si tratta di un tessuto), come può non essersi accorto Ser Ciappelletto di un abbondanza di cassa di 4 piccioli (presumo, denari) ? Vedo che ci sono denari definiti “Fiorino piccolo o picciolo, di I, II, o III serie; dunque: - I piccioli sono davvero denari (come vedo da definizione) od originariamente erano frazioni di essi ? Se fossero davvero denari, dunque senza alcuna distinzione nella sostanza, perché prima li definisce denari, poi piccioli ? Che differenza c'è ? - può essere che i “denari” in questione siano questi https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIREP/16 (ammesso che siano almeno 6), e nella transazione ne abbia ricevuti diversi, per poi generare un resto (errato) ? Se così fosse, quanto poteva costare un tessuto (generico) ? Non ho idea di cosa ci si potesse fare con un denaro ma più di 12 (così a naso, tirato un po' a caso, mi sembrano tanti) Mi viene difficile pensare che possa avere ricevuto un insieme di questi (nominali da 1) https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIREP/52 per poi errare nel resto (avrebbero dovuto semplicemente contare le monete, entrambi). Voglio dire, pagando con una moneta da 6 denari, Ciappelletto avrebbe dovuto dargli un resto che si è scordato di dare e che l'acquirente si è scordato di domandare, ma se l'acquirente avesse avuto più monete da un denaro, presumo che avrebbe utilizzato quelle se la transazione gli fosse costa solo 2 denari (ipotesi). Scusate la mia poca conoscenza in materia di monetazione fiorentina, queste sono le mie sono supposizioni, magari banali (molto probabile), che sono generate dalla mia curiosità. Grazie se qualcuno vorrà e riuscirà ad aiutarmi a capire ed ad imparare qualcosa di nuovo, ma anche solo correggermi ! Davide.2 punti
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per un attimo @Scudo1901ho pensato.. quale moneta ha un gattino su sfondo blu? poi ho letto meglio. scusatemi ma ho avuto una giornata difficile ?2 punti
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@giuseppe ballauri più che restauro sono operazioni di "recupero" di monete che in apparenza sembrano morte ma che invece hanno ancora una loro vita da mostrarci. Anche io fino allo scorso anno mi sono dedicato a questi recuperi, usando "principalmente" il bisturi, perchè è l'unico strumento che, se usato nel giusto modo, non provoca danni. Servono uno studio attento delle condizioni della moneta, un buon stereo microscopio, un buon bisturi e tanta tanta pazienza. A volte sono dei veri e propri interventi di "microchirurgia" che richiedono numerose ore al microscopio. Allego uno dei miei migliori recuperi, oltre ai vari bagni i acqua demineralizzata, richiese circa 10 ore al microscopio.2 punti
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Posso dare il mio contributo a questa interessante discussione avendo iniziato da pochissimo una collezione di romane imperiali, ed avendo quindi scartato le repubblicane. Il motivo, a mio avviso, è che le repubblicane sono più difficili da collezionare e da catalogare, già il fatto che ci sia la divisione fra anonime e famigliari crea una difficoltà in più per un neofita, mentre un busto chiaro di un imperatore con su scritto il suo nome appare subito evidente e chiaro anche ai principianti come me. Inoltre vedo le imperiali come più "malleabili" per una possibile collezione: si può collezionare per imperatore a seconda del budget che si ha. Infine, non nascondiamocelo, culturalmente, si parla solo ed esclusivamente di Impero Romano, la Repubblica, nelle scuole, viene raccontata come quella cosa che va dalla "fondazione di Enea" all'impero augusteo e quindi come nostalgia di poeti e scrittori vari. Lo dico da studente, sì, viene studiata la Repubblica, ma non con quell'attenzione che si applica per l'impero. Questo non vuol dire assolutamente che la Repubblica sia stata una cosa irrilevante o di poco conto, anzi... Dico solo che andrebbe studiata di più. A me per esempio piacerebbe dedicarmi alla Repubblica, tuttavia sento che sono troppo ignorante in materia e numismatica e storica per approcciarle, mentre sento più a portata di mano e agevoli le imperiali. @Agricola ha dato di certo una spiegazione, come è solito fare d'altronde, dettagliata e piena di tutte le possibili sfaccettature, ma ci tenevo comunque a dire la mia dato che sono stato messo davanti a questo bivio anche io da poco. Discussione interessantissima comunque. Grazie.2 punti
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Innanzitutto è essenziale valutare i dettagli. Ovvio che le patacche (da un punto di vista macroscopico) sono molto simili (si fa per dire...) agli originali. Personalmente, per il tallero Eritrea mi baso in primo luogo sul contorno. Prendo appositamente un esemplare autentico in conservazione medio-bassa per fare un confronto. Come vedi, rispetto all'originale, il bordo è molto meno definito, addirittura la perlinatura è evanescente in alcuni punti. Non si tratta di un "problema" di conservazione... Poi, come dice giustamente @giulira, non è solo il contorno a "stonare"2 punti
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andiamo avanti con un' altra piccolina. Pautasso la catalogava Insubre milanese poi arrivo' Arslan e la posiziono' piu' a ovest attribuendola ai Libui. ....L’Italia celtica, nel IV-III secolo a.C. si organizza in innumerevoli realtà territoriali, gelose della propria indipendenza e cultura, con forme di organizzazione federale intorno a santuari. L’insediamento è sparso, con le città che perdono progressivamente significato e peso, senza però scomparire. Alcuni gruppi prendono il sopravvento sugli altri: i Senoni, i Boi, i Cenomani, gli Insubri. Probabilmente anche i Libui di Vercelli....(cit).2 punti
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Ho risolto, la moneta in questione dovrebbe essere una variante dove manca il carattere 己, ovvero Jǐ, sopra il foro al rovescio. I due caratteri 己酉 insieme indicano il quaranteseiesimo anno del ciclo sessagesimale cinese, il quale, nel regno dell'imperatore Shizong, cade nel nostro 1189 d.C. Quindi il simbolo com'è comune per le monete dell'epoca indica l'anno di produzione. Quello che mi ha creato problemi è che la data non l'hanno indicata come solito tramite l'anno di regno del sovrano, ma tramite l'anno in un ciclo di sessant'anni, il Ganzhi.2 punti
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Rieccomi, ho rettificato il mio primo intervento perché al diritto si legge chiaramente FERDINANDVS, e mi scuso con @giolvolo. Però ho consultato il CNI-XVIII e non ho trovato nella zecca di L'Aquila un "cavallo" di Ferdinando I d'Aragona (Ferrante) con la lettera A sotto la zampa alzata del cavallo. Devo quindi pensare che la zecca sia Napoli e che quel punto che potrebbe sembrare la testa dell'aquiletta è invece un altro punto, uguale a quello che si vede dopo la S di EQVITAS e l'altro subito accanto alla A, proprio sulla linea d'esergo. Se così fosse (a meno che non si tratti di una ribattitura su cavallo di L'Aquila) la moneta di @avo potrebbe essere uno di questi cavalli di Napoli che hanno 2 o 3 spots tra EQVITAS e REGNI e la A davanti al cavallo, CNI XIX, pagg.178-79: E' una ipotesi.2 punti
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Complimenti @rickkk! Moneta molto piacevole ? È sempre bello veder ritornare in patria pezzi della nostra storia numismatica. Quindi complimenti doppi ?1 punto
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buonasera Faccio una foto più nitida il più presto possibile e la aggiungo al Catalogo di Numismatica e Monete. grazie mille1 punto
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Domani do un occhio al mio archivio e ti dico Mi pare di ricordare qualcosa.... Ma non sono sicuro Buona serata1 punto
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Per il XII secolo direi senz'altro i lucchesi. Poi fu una zona con influssi misti toscani (il denaro cortonese e aretino) e adriatici (denaro di ravenna e ancona). Dopo la metà del XIiI secolo, infine, arrivarono i denari della zecca di Perugia.1 punto
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Senza nulla togliere a chi è intervenuto, me compreso, ma penso che il punto di vista di @Pablos sia da tenere in considerazione più di tutti gli altri, essendo diciamo "fresco" di scelta. Consiglio comunque di stare sintonizzati, perché questa sezione ha bisogno anche di discussioni per così dire introduttive, che penso possano essere utili a chi muove i primi passi. Ci lavoreremo a breve.1 punto
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Buonasera non sono un grande esperto ma credo che nel xlll secolo già fossero in circolazione i denari di Perugia nel xll invece i denari lucchesi o romani per citare que che credo siano stati più comuni. Comunque è meglio aspe il parere degli esperti veri. Saluti1 punto
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Buona sera, Ildododo. Per l'esperienza che ho accumulato frequentando il sito, ho riscontrato che le medaglie a carattere sportivo non suscitano un grande interesse fra i collezionisti e sono poche le discussioni che le riguardano a differenza di quelle di altri settori, il più seguìto dei quali è sicuramente quello delle medaglie religiose, seguìto da quelle militari, aziendali, ecc. Alcune serie di medaglie sportive sono prodotte a titolo speculativo da Aziende o Enti a fine commerciale : realizzate anche in metalli nobili, con certificato di garanzia che dichiara il titolo degli stessi e fornisce altri dati, a volte queste serie vengono emesse sotto il patrocinio di Autorità. Il tutto serve a dimostrarne la serietà della iniziativa e a tranquillizzare l'ipotetico acquirente che accetta quindi di pagare somme considerevoli, attratto anche dall'idea di fare così anche un buon investimento, come il battage pubblicitario lascia intendere o dichiara apertamente. Qualora però si cerchi di venderle, siccome l'interesse dei collezionisti è scarso difficilmente si recupera la cifra che è stata pagata per l'acquisto e, in alcuni casi, si ottiene solo il prezzo del metallo venduto a peso.... Sono tante le collezioni possibili, alcune note e molto diffuse, altre sono seguite da pochi e vedono pertanto un mercato ristretto. Ad esempio, fine a pochi anni or sono i gettoni suscitavano un interesse solo in un numero ristretto di collezionisti, ora invece il loro numero è molto aumentato : basta scorrere le discussioni nella sezione EXONUMIA qui nel sito per verificarlo. Se le medaglie sportive - segnatamente quelle riguardanti il Calcio - ti interessano particolarmente fai benissimo a collezionarle : ma porrei molta prudenza e attenzione nei prezzi di acquisto che mi venissero chiesti. Un saluto cordiale.1 punto
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Non ci vedo nulla di strano, un reatauratore esperto sa valutare quando, come e su che materiale usare il bisturi.1 punto
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@profausto, grazie. A questo punto penso di poterla catalogare come RIC 308A.1 punto
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Ciao, segnalo che il seguente link, usato per l'identificazione di monete romane, non funziona correttamente. Su diversi browser sembra incolonnato tutto a sinistra e i link riportati all'interno sono sintatticamente errati. https://www.lamoneta.it/topic/2574-come-si-identifica-una-moneta-antica/ Grazie e scusate se è già stato segnalato ma non ne ho trovato traccia.1 punto
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visto che puntiamo "AI VERTICI DELLE NOSTRE PASSIONI".......questa è la mia Dovrebbe essere anche la 1° Quadrupla (o multiplo da 4 Scudi) dello Stato Pontificio oltre che la prima delle Sedi Vacanti.... l'Arcangelo Gabriele che libera S. Pietro....da una gabbia d' ORO !!!! ? Daniele1 punto
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Mi sa tanto che se non hai preso quell' esemplare ( che è lo stesso che da 1 secolo gira tutte le più prestigiose collezioni...) sarà moolto difficile caro Michele ☺️☺️1 punto
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È una moneta di Magnenzio, personalmente mi sembra originale. Zecca: Amiens Dritto: l'effige del suo ritratto + "dn magnentivs p f AVG" Rovescio: monogramma di Cristo e la legenda "salvs dd nn avg et caes" Aspetta pareri più autorevoli ?1 punto
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Non era quello il mio obiettivo. La moneta la posseggo da diversi anni e, in tutta sincerità, ho anche riflettuto molto prima di postarla, ma la discussione mi sembrava adatta.1 punto
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Se la memoria non mi inganna, i "doppi punti" Repubblicani si trovano solamente nel dritto.1 punto
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Credo che la materia restituzioni sia piuttosto complessa. Per esempio noi dovremmo restituire i cavalli di S. Marco, i quadri di Rembrandt, i vasi attici e tutte le monete di Alessandro Magno e innumerevoli altre cose... Arka Diligite iustitiam1 punto
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Buongiorno! Direi sicuramente quella intera. Se mancano pezzi della moneta sicuramente il valore cala moltissimo. Molto più dell'usura. Saluti.1 punto
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Qui baro un po’... La moneta è stata modificata ad arte “qualche” anno fa ... Filippo III, mezzo carlino o zanetta. Esemplare ampiamente tosato databile 1611 circa1 punto
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Bellissima monetina, per il tipo il BB ci sta...dato che si scrive di quattrini posto pure io un pezzetto di cui vado davvero molto fiero....migliorare la conservazione di questo è ardua. E' il più comune tra i quattrini ma lo stato in cui si è mantenuta fa la differenza!1 punto
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Buonasera, in questa discussione potrai avere tutte le risposte alle tue domande...1 punto
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Ti posto quello che ho trovato per darti una possibile direzione e mi fermo qui, attendi pareri dei più esperti: cavallo napoletano di Ferdinando I d’Aragona della zecca di Aquila – intorno al 1480 D/ — FERDINANDVS * REX • Busto a destra, con corona radiata. R/ — • EQVITAS * * (aquiletta) * REGNI . Cavallo gradiente a destra.1 punto
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Buonasera Gallienus... questa è la mia reimpressa 1818 con 8 su 7 e giglio nel taglio...!1 punto
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Bella moneta, ma non regge il confronto con la rarità di Carlo II, ho due esemplari di questa moneta e tutti e due con questa data, il secondo lo avevo comperato per il prezzo irrisorio che mi ha permesso di abbassare il costo medio, visto che il primo lo avevo pagato un poco troppo... ma non mi sono mai deciso di separarmi da uno dei due, mi affeziono troppo alle monete... Hai comunque preso un bel lotto, tutte monete in bella conservazione e che per il loro peso e modulo fanno piacere a "rigirarsele in mano", una gioia per i miei occhi!1 punto
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Buongiorno, si è detto che sebbene la legge non parli di ritrovamenti in solaio, in casa o in strada, il rischio seppure remoto di incappare nelle maglie della cd. "giustizia" c'è. In mancanza di una qualsiasi documentazione "di accompagnamento", in via puramente precauzionale ma essenzialmente a futura memoria, mi farei firmare una dichiarazione, con timbro, della impresa che ha eseguito i lavori di demolizione (se c'è) circa l'avvenuto ritrovamento, con descrizione delle monete e allegate fotografie. Valida o non valida, meglio che niente. Anche in caso di lascito, donazione o alienazione, si offrirebbe a terzi un minimo di garanzie e in ogni caso darebbe alle monete un pregio "legale" che diversamente non avrebbero. L'introduzione del metal detector nella ricerca ha portato la situazione ad una gravità assoluta. Quotidianamente si sta portando alla luce un patrimonio sommerso che sotto terra e nel mare sarebbe rimasto ben custodito e riservato ai posteri. Ora, credo che una minima (o nessuna)percentuale dei ritrovamenti venga denunciata alle autorità competenti per cui, da un lato si perde per sempre un significato profondo del "reperto" in relazione al luogo, alla profondità, alla eventuale vicinanza di siti archeologici ecc., riducendolo nella sua storia ad un anonimato che non va oltre la classificazione (se c'è); dall'altro, alla faccia della "legge" si alimenta un bel mercato clandestino. Sarebbe invece più che necessario, tanto più oggi, che il ritrovamento fosse semplicemente denunziato alle sovrintendenze, quindi fotografato, periziato, catalogato e affidato a chi l'ha ritrovato. Resterebbe traccia dell'oggetto ad ogni fine di ricerca numismatica, archeologica e storica. Come per le armi, una moneta come ogni altro reperto purché credo di interesse per l'appunto archeologico, avrebbe un suo libretto su cui annotare, a cura delle Sovrintendenze, ogni passaggio di proprietà della moneta, anche per una vendita, che sarebbe in tal modo legalizzata. Nel nostro paese credo che in molte case vengano tenuti nascosti reperti di ogni genere di cui l'archeologia e nel nostro caso anche la numismatica, non verrà mai a conoscenza. Mi chiedo: ma non si può fare proprio nulla per sensibilizzare chi o che cosa se non la politica che in Italia è regina assoluta, per far comprendere a qualcuno degli ottusi che ci governano, che uno sdoganamento della ricerca e del possesso non produrrebbe alcun danno a nessuno, anzi al contrario porterebbe solo incommensurabili benefici alla collettività? Per dare il giusto tono ad una iniziativa, non si potrebbe concordare con una più soprintendenze un contatto "politico" per sollecitare la presentazione in parlamento di un disegno di legge ad hoc? Porteremmo alla ribalta una problematica forse sconosciuta a chi potrebbe porvi rimedio. Hirpini1 punto
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Buonasera, postare una fotografia non è difficile: 1) Fotografa la moneta; incollala su paint; taglia lo sfondo; salvala in jpeg. 2) Clicca in basso su scegliere il file..., seleziona la fotografia, cliccaci su quando è apparsa, e il gioco è fatto. 3) Ripeti per l'altra fotografia. HIRPINI1 punto
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@Benqu97 un po' di goliardia il sabato sera qui non manca, ti aspettiamo per un'altra moneta. Buona domenica Hirpini1 punto
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Ma se non è sicuro non crede che prima di giudicare dovrebbe informarsi? La confezione è quella originale, se va nel nostro catalogo online può trovare una scatola come questa: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ITLP/3 Per quanto riguarda la patina è di una moneta mai pulita e tenuta nella scatolina, è insolita e può anche non piacere, ma è quella che si forma stando appunto lì dentro. Di solito i commercianti prima di venderle queste monete le immergono nel liquido dell'argento, questa ha avuto la fortuna di non finirci dentro. Complimenti per l'acquisto, queste scatoline sono veramente rare. Saluti Marfir1 punto
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Queste sono le mie, sono nate per fusione e menzionate nel lavoro di Biagio Ingrao. Hanno peso calante e sono in lega di Piombo/Stagno. La tua si vede che è stata coniata e per me appartiene ad un periodo/decennio successivo...dopo tutto può essere.... Del Re si è falsificato di tutto, dai centesimi più comuni ai pesi massimi che tutti conosciamo...in ogni periodo... Un saluto1 punto
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