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  1. Rocco68

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/05/20 in tutte le aree

  1. Collezionando pesi monetali savoia non potevo farmi mancare una Bilancia Piemontese in noce . Purtroppo mancano dei pesi che provero' a cercare nella mia collezione e nei mercatini dell' usato .Grazie a questo aspetto ho potuto far calare la richiesta del venditore
    6 punti
  2. Volevo rendervi partecipi della mia ultima scoperta su una mezza Piastra del 1834, e quale discussione più adatta se non questa creata da @Gallienus. Rifacendo le foto, ho notato nella legenda al rovescio sotto le lettere...... Altre lettere più piccole! Secondo voi potrebbe essere ciò che resta di un conio /prova di rovescio del primo anno il 1831? Modificato e poi riutilizzato successivamente?
    5 punti
  3. Perché non pubblicarlo ? Già ! Eccomi. Qualcuno di sofisticato storcerà il naso perché andrebbe ritagliata come foto ma sono purtroppo abbastanza incapace con ste cose.... Questo mi pare costo' 230€.
    4 punti
  4. Perfetto Enki. Confesso di amare le sei serie del "Ritorno del Tempo Felice" o "dei Tempi Felici" e in particolare proprio quella del soldato che trafigge il cavaliere barbaro disarcionato. Questi bronzetti, più spesso biglioni, sono una grande novità nella monetazione romana, perché dopo la monotona staticità delle immagini del passato, ci offrono su un dischetto grande appena quanto l'unghia di un pollice, la rappresentazione dinamica di una scena drammatica, il barbaro che mentre cade dal suo cavallo ferito implora pietà al soldato romano pronto a infilzarlo. Una grande "campagna pubblicitaria" per l'Impero, attraverso questi minuscoli "manifesti" diffusi ovunque in quantità esuberanti per rassicurare le popolazioni, esaltando la forza delle Legioni e la grandezza di Roma, in un tempo in cui si trovava a dover affrontare le continue incursioni dei popoli barbari lungo i confini germanici e danubiani. Gli artisti che così abilmente incisero i coni di questa serie che è la più comune tra le tipologie monetarie costantiniane e post-costantiniane, senza volere forse, crearono una notevolissima quantità di tipi che variano non tanto al diritto col classico busto dell'imperatore, quanto al rovescio. In questo caso spero di avere messo insieme i cocci di questa moneta poco visibile ma molto molto interessante. Che sono, oltre al (dot) S (dot) nel campo sinistro del rovescio, altri due particolari che non dovrebbero sfuggire a chi la osservi con attenzione: un dietro il busto dell'imperatore e una sotto la gamba destra del barbaro e la pancia del cavallo. Almeno dalle fotografie, l'esergo non mi risulta leggibile, però potremmo compararlo con quello della moneta che contiene finalmente tutti e tre gli elementi [(dot) S (dot), delta, A]: Sirmium RIC VIII 44 Constantius II AE3 324-361 AD. DN CONSTAN-TIVS PF AVG, pearl diademed, draped, cuirassed bust right, Δ behind head / FEL TEMP RE-PARATIO, soldier standing left, knee raised, spearing a fallen horseman who is bare-headed. Dot S dot in left field. A beneath horse. Mintmark ASIRM. RIC VIII Sirmium 44. In "Late Roman Bronze Coinage" gli autori Carson-Hill-Kent distinsero quattro posizioni tipologiche per questa serie del Fel Temp Reparatio. E' la posizione del barbaro che fa la differenza, ma i tipi intermedi sono davvero molti perché la scena si sviluppa come in una serie di fotogrammi successivi. La moneta di Enki mi sembra che rientri nel tipo E: Il cavaliere barbaro disarcionato, senza elmo, sta ormai cadendo al suolo e cerca di reggersi poggiando il braccio destro al collo del cavallo morente, mentre con la mano sinistra tenta di allontanare la punta della lancia che sta per trafiggerlo. Oppure, come credo, implora pietà. Resta da confrontare l'esergo, ma al di là di Sirmium con ASIRM, non vedo, per quello che ho saputo fare, altre possibilità. Circa il modulo e il peso che mi riferisci, devo dire che il RIC VIII 44 definisce questa moneta come "Reduced AE2" (diametro tra i 21 e i 25 mm) la qual cosa sembra confermata da Sear, che presenta la moneta come "Billon heavy maiorina" (n. 18132, Sirmium, 352-353, grammi 5,60 nelle prime emissioni). Evidentemente un po' di peso e un po' di mm. mancano per l'usura ma anche per la progressiva svalutazione. Quindi neppure immaginando di mettere in discussione il RIC, direi che la tua moneta è un AE2. O anche, se vuoi riferiti a una più incerta classificazione basata sul peso, una "maiorina". Saluti a tutti. HIRPINI
    3 punti
  5. Ciao! Zecchino falso (contraffazione coeva) con lettere della legenda incongrue e peso insufficiente. saluti luciano
    3 punti
  6. Perchè storcere il naso? Il Tuo cartoncino grigio chiaro è bellissimo! Per quanto riguarda il commercio, non tutti passano per internet. Per prima cosa la moneta secondo me va vista in mano. E, secondo ma non ultimo, il rapporto umano è ancora fondamentale. Poi è vero che la velocità di internet è imbattibile. Ma io ho sempre pensato che le cose fatte in fretta non sono cose fatte bene... Arka Diligite iustitiam
    3 punti
  7. Ma per favore... Lasciamo perdere le statue romane, qui si sta parlando di monete rinvenute in un edificio potenzialmente coerente con l'età delle stesse... e di antica proprietà Da quanto tempo è in vigore la norma che prevede un certificato di lecita provenienza? 15 anni? 20anni? Chi possiede simili certificati antecedenti il 1990? E quanto può andare indietro una simile certificazione? In quanti possono dimostrare di avere un libretto di circolazione delle proprie monete e/o oggetti che ne documenti tutti i passaggi fino al 1909 o antecedenti?... e non tiriamo in ballo la privacy. Una certificazione è tale se è interamente esibibile e se documenta passo-passo tutta la storia di un oggetto... altrimenti è fuffa. Da evidenziare inoltre che esistono decine di sentenze che hanno visto restituire reperti ed oggetti, anche in assenza di certificazioni, perché non ne era documentabile l'illecita provenienza (anche quando probabile)... ma purtroppo dopo anni di udienze e di attese e senza conseguenze per quei magistrati che ancora amano avventurarsi in procedimenti temerari a spese del contribuente. Un saluto
    3 punti
  8. Sborone! tu e tutti i tuoi patacconi da rivendere a kilo al peso di argento !
    2 punti
  9. Cina, primissimi anni del '900: un uomo trasporta 13.500 monete.
    2 punti
  10. Vespasiano voleva imporre a Roma una nuova dinastia, in analogia con quella Giulio-Claudia, che per via diretta o tramite adozioni aveva ricoperto il ruolo imperiale da Augusto a Nerone. Per tale ragione, da subito rappresentò i suoi figli sul retro di monete con la sua effigie, e poi concesse loro di battere moneta con la propria. Tito, in qualità di primo erede designato al trono, poteva fregiarsi del titolo di IMPERATOR e veniva rappresentato con corona radiata sui dupondi. Le monete di Domiziano, invece, erano prive di queste due caratteristiche, trovandosi in posizione subordinata rispetto mal fratello maggiore.
    2 punti
  11. La pagina che segue é tratta dal libro in foto.
    2 punti
  12. Bilancia Piemontese dell'ottocento.
    2 punti
  13. Buona lettura... http://numismaticamente.it/numismatica-antica/aes-rude
    2 punti
  14. Ciao @Hirpini, e' un vero piacere leggerti. Ho imparato un sacco di cose. Un personale grazie. Stilicho
    2 punti
  15. Può darsi, forse anche un braccialetto. Un pò banale, a mio parere, usare le 10 lire. Adesso sono buone per il carrello del supermercato. grazie per i pareri saluti
    2 punti
  16. La moneta e il corredo di cartellino d'asta e del precedente collezionista è arrivata: Nulla cita la provenienza da hoard... dietro il cartellino giallo del precedente proprietario c'è scritto solamente "1980". Questo era invece quanto riportato nel catalogo d'asta: con quel "vermutlich aus dem Gloucester-Hoard" che io ho tradotto come "probabilmente proveniente dal Gloucester-Hoard". Appurato, ahimé a posteriori, che dal RIC online sembra esservi solo un esemplare (di conii differenti da questo) presente nel Gloucester Hoard e che non c'è prova di dispersione nel mercato di parte di questo ripostiglio (in buona parte conservato presso il British e il rimanente nel museo cittadino di Gloucester) mi vien da pensare che la provenienza sia altra... ma allora, perché in sede di compilazione del catalogo indicare ciò? Sulla base di cosa è stata inserita quella annotazione? Tutte domande che ho fatto, via mail, alla casa d'aste ma... non ho ricevuto risposta alcuna, della serie: hai pagato, te l'abbiamo mandata, tanti saluti. Ora, non mi rammarico più di tanto perché effettivamente il pezzo non è proprio comunissimo (repertoriato in pochi esemplari) e soprattutto alla fine, mi è venuto via alla base con poca aggiunta per spese spedizione e diritti, quindi l'ho pagato il giusto... ma mi resta il rammarico per come è stata gestita la cosa dalla casa d'aste, che comunque ha una certa storia alle spalle... non si tratta di un acquisto ebay improvvisato! Purtroppo, a differenza del solito, mi sono accorto tardi a ridosso della scadenza di questa moneta e quindi mi sono documentato approfonditamente soltanto a giochi fatti e farò tesoro di ciò per le volte future La moneta finirà in collezione, ma non nella sezione dedicata ai depositi monetali! Sebbene marchiata come tale, io sono un integralista e se non ho la prova provata... picche!
    2 punti
  17. Scusate, dimenticavo http://www.linguaveneta.net/torna-a-rivivere-la-bandiera-contarina/
    2 punti
  18. Ma in che guaio mi sono infilato? Vero che con 50 euro in più si potrebbe trovare di meglio, ma con altri 50 ancora meglio, e con altri 50.........
    2 punti
  19. 1921 Perù - 10 Centavos (zecca di Philadelphia) Su questa moneta la data è presente in lettere anziché in numeri: UN MIL NOVECIENTOS VEINTIUNO Tutte le varie emissioni dal 1918 sino al 1941 riportano al dritto la data in lettere come l'accluso elenco.
    2 punti
  20. Ehhh... chi non ci è passato? Per fortuna non accumuliamo generi deperibili!
    2 punti
  21. Buonasera a tutta la sezione. Cambia il millesimo ma la contromarca è sempre tarocca.
    2 punti
  22. salve, sull'aes rude e su altre forme monetali simili, senza simboli che riportano alle forme pre-monetali, a mio avviso, occorre molta prudenza. Per me l'aes rude è un "reperto archeologico" di interesse storico e anche numismatico, solo quando risulta presente nel contesto dello scavo archeologico. Fuori da quel contesto e senza nessuna informazione del suo rinvenimento, e qui secondo me la è la differenza, rimane un semplice pezzo di bronzo fuso.
    2 punti
  23. Ho pensato di farveli vedere tutti e 7 insieme, dopo qualche centinaio di anni si sono riuniti, ed è un bel nitrire.. ? Saluti Alberto
    2 punti
  24. Io credo che nel momento in cui si fa un passo importante come quello di un monetiere, i cartellini vadano superati. Si fa un catalogo a parte, magari con anche delle "mappe" dei singoli vassoi, ma mettere i cartellini nel monetiere è come mettere i coprisedili in paglia sulla Ferrari.
    2 punti
  25. 1 punto
  26. Ripesco questa discussione un po' datata. La motivazione è data dall'aver rinvenuto sul web un altro denario legionario suberato: Size and weight: 16x17mm, 3.6g. Obverse: ANT AVG III VIR R P C Praetorian galley rowing right. Reverse: LEG II Legionary eagle between two standards. Reference: Sear RCV (vol I) 1479 var. (the original) Ce ne sono di esemplari in giro... Ciao Illyricum
    1 punto
  27. E questo è il mio....... Paolo
    1 punto
  28. Buonasera, Costantino il Grande. Follis per Nicomedia, 331-334. D/ IMP C FL VAL CONSTANTINVS PF AVG, radiate, draped and cuirassed bust right. R/ IOVI CONSERVATORI, Jupiter standing left, chlamys across left shoulder, holding Victory on globe and leaning on eagle tipped sceptre, eagle standing at foot left with wreath in its beak, captive seated at foot right, X/IIΓ to right. Mintmark SMNA, Nicomedia, prima officina. HIRPINI
    1 punto
  29. Concordo con @Stilicho, grazie @Hirpini. Sempre preciso.Saluti Davide
    1 punto
  30. Anche se mi tenta molto la fura del Cristo con relativa aureola.
    1 punto
  31. Al dunque : concordiamo per un anellino femminile di epoca romana, quanto al soggetto, mi pare che tutte le ipotesi avanzate non abbiano un supporto, un fondamento certo.....peccato.
    1 punto
  32. A Pistoia altra possibilità per ritirare la copia cartacea del Gazzettino 6, venite al Banco del Cordusio, poi verrà il momento della digitalizzazione anche per questo numero ! Approfitto di ringraziare e lo farò anche a Pistoia tutti quelli che hanno scritto in questo numeri, anche nel futuro 7 e ovviamente chi lo ha letto in cartaceo o anche in digitale !
    1 punto
  33. DE GREGE EPICURI Dopo mesi, finalmente una provinciale interessante! Non vi so dire il peso, perchè qui non ho una bilancia; diametro circa 32 mm. La dracma non è molto ben conservata, ma mi accontento. Al D, l'immagine di Adriano, con una legenda di cui si vede ben poco. Al rovescio, carro trainato da due grossi serpenti (ΑΓΑΘΟΔΑΙΜΟΝΕΣ, suppongo); ma non ho idea di chi sia il personaggio sul carro: l'imperatore o una divinità? L'anno di regno si legge male. Manca in Wildwinds, e qui non ho cataloghi, chi mi aiuta col Dattari o con RPC? Grazie.
    1 punto
  34. Buongiorno a @Lucreziamaria @pizzamargherita @1412luigi e a tutti. Amo Saffo, la decima musa secondo Platone, ma ripromettendomi di riparlarne, per un attimo vorrei ricondurre il discorso alla dea che ha tanto ispirato @Lucreziamaria ad aprire questa discussione che poi ha liberato, come gioiose rondini di primavera, voli pindarici tanto poetici quanto inattesi. E' Minerva, la divinità romana dea della saggezza, delle virtù eroiche, della guerra per giuste cause o per la difesa. La dea che prima ancora che dei romani, fu per i greci ῆ πάλλαξ ῆ Ἀθηνᾶ, Pallade Athena dagli occhi lucenti, quelli che nella sua cecità vide forse luccicare il poeta vate, Omero. Per quello che più ci riguarda, ecco la mia dea preferita (quella che amo insieme ad Afrodite/Venere e a Dioniso/Bacco), su due splendide monete d'argento, nella prima ha in capo l'elmo corinzio, nella seconda la galea: Corinto, statere, AG, 347-307 a.C. Pegaso in volo verso sn, in basso lettera Ϙ (coppa). R/ Testa laureata ed elmata di Athena, dietro, aquila stante. Attica, Atene, tetradramma, AG, 449-413 a.C. Testa galeata di Atena a ds. R/ civetta stante a ds. ad ali chiuse. Sear 2526; BMC 62 e ss.; Starr, Tab. XXII,4 E con Athena, torna alla mente il suo eroico protetto Ὀδυσσεύς, "colui che è odiato", ma dai nemici, Ulisse. Chi di noi superando le mille traversie che ognuno sa, non ha coraggiosamente viaggiato alla ricerca dell'Itaca che ha in sé? Odisseo poté rivedere dopo vent'anni di peregrinazioni perigliose - ma anche qualche sosta, qua e là diciamo così... "piacevole" - poté rivedere l'isola agognata. Insomma vi approdò ma in gran segreto, conosciamo i motivi. Ben nascosto sotto le sembianze di un mendicante, coperto di stracci. Eppure, uno fu che lo riconobbe... già, ma chi? Ce lo dice Omero e ce lo ricorda, dal lontano anno 82 a. C. niente po' po' di meno che... un monetale, C. Mamilius Limetanus: Gens Mamilia, C .Mamilius Limetanus, Denario serrato, AR, Roma, 82 a.C. Busto drappeggiato di Mercurio a d., indossa il petaso alato; dietro, caduceo e lettera di controllo. R/ Ulisse stante verso d., tiene un bastone nodoso ed allunga il braccio verso il cane Argo!; a sn., C MAMIL; a ds., LIMETAN. Crawford 362/1; Mamilia 6; Sydenham 741. Qualcuno di noi forse, ma molto forse, rileggerebbe volentieri questo ritorno di Ulisse, ὁ Ἴθακος ὁ Ὀδυσσεύς, non so ma ci provo con le parole più moderne di Quasimodo, anche se amo la traduzione insuperabile e insuperata del Pindemonte. Per chi la leggerà, buona lettura! per gli altri, pazienza! Il cane di Ulisse - (Odissea libro XVII, versi 290-329) Mentre questo dicevano tra loro, un cane che stava lì disteso, alzò il capo e le orecchie. Era Argo, il cane di Odisseo, che un tempo egli stesso allevò e mai poté godere nelle cacce, perché assai presto partì l'eroe per la sacra Ilio. Già contro i cervi e le lepri e le capre selvatiche lo spingevano i giovani; ma ora, lontano dal padrone, giaceva abbandonato sul letame di buoi e muli che presso le porte della reggia era raccolto, fin quando i servi lo portavano sui campi a fecondare il vasto podere di Odisseo. E là Argo giaceva tutto pieno di zecche. E quando Odisseo gli fu vicino, ecco agitò la coda e lasciò ricadere la orecchie; ma ora non poteva accostarsi di più al suo padrone. E Odisseo volse altrove lo sguardo e s'asciugò una lacrima senza farsi vedere da Euméo; e poi così diceva: " Certo è strano , Euméo, che un cane come questo si lasci abbandonato sul letame. Bello è di forme; ma non so se un giorno, oltre che bello, era anche veloce nella corsa, o non era che un cane da convito, di quelli che i padroni allevano solo per il fasto ". E a lui, così rispondevi, Euméo, guardiano di porci: " Questo è il cane d'un uomo che morì lontano. Se ora fosse di forme e di bravura come, partendo per Troia, lo lasciò Odisseo, lo vedresti con meraviglia così veloce e forte. Mai una fiera sfuggiva nel folto della selva quando la cacciava, seguendone abile le orme. Ma ora infelice patisce. Lontano dalla patria è morto il suo Odisseo; e le ancelle, indolenti, non si curano di lui. Di malavoglia lavorano i servi senza il comando dei padroni, poi che Zeus che vede ogni cosa, leva a un uomo metà del suo valore, se il giorno della schiavitù lo coglie ". Così disse, ed entrò nella reggia incontro ai proci. E Argo, che aveva visto Odisseo dopo vent'anni, ecco, fu preso dal Fato della nera morte. HIRPINI
    1 punto
  35. Eh già, la moderna Repubblica Italiana era appena nata, la Cina di Mao, l'Unione Sovietica di Stalin, la Corea del Nord e Cuba formavano ancora un blocco a parte contro l'America, la guerra fredda era alle stelle. Non potrei mai non trattare bene dei pezzi che mi ricordano una storia così importante e recente, per quanto non messi benissimo.
    1 punto
  36. Ciao. Dimmi su Zecchino. Peso 3,28 grammi Grazie in anticipo
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  37. Probabilmente si tratta di una medaglia utilizzata per una Cresima (o forse, meno probabile per un Battesimo). L'iconografia della Colomba dello Spirito Santo è legata a questi sacramenti. Epoca anni '60-'70 del secolo scorso.
    1 punto
  38. Grazie mille per la risposta! Come già detto la terrò comunque in collezione essendoci affezionato.
    1 punto
  39. Buonasera, complimenti @gallo83, veramente bello questo tuo Giorgio, bella patina, interessante, non pensavo che anche in questa monetazione si parlasse di testa grande o piccola, di varianti, di contromarche, mettendo da parte questa mia piccola divagazione, rinnovo i complimenti per questa bella moneta e ti ringrazio per avermela fatta conoscere. Saluti Alberto
    1 punto
  40. Perché no.gia usato come metodo nella storia.
    1 punto
  41. Ti ringrazio @grigioviola, come sempre per la gentilezza e i preziosi consigli. Ho presente le monete provenienti da Reyssouze in quando posseggo 3 esemplari che nel giro di po' tempo hanno cominciato a rimbrunisi. Seguo il tuo consiglio e lascio le monetine nei vassoi. Ora passo a presentarvi i nuovi esemplari Tetricus I Antoninianus, struck 273/274 AD at mint II. Obv: IMP TETRICVS P F AVG, radiate and cuirassed bust right. Rev: SALVS AVGG, Salus standing left, holding patera in right hand from which a snake, which is rising from small altar placed on ground to left, is feeding; in her left hand Salus holds short rudder. 3,19 g, 19 mm. RIC 127; Elmer 788; AGK (corr.) 11b; Ex South Petherton Hoard, discovered 2013 by metal detectorist George Hughes. The hoard contained 7564 coins, dated from 193 AD to 274 AD. Postumus Antoninianus, struck 268 AD at Cologne mint. Obv: IMP C POSTVMVS P F AVG, radiate, draped and cuirassed bust right. Rev: IOVI STATORI, Jupiter standing left, holding thunderbolt and sceptre. 3,19 g, 19 mm RIC 309; Elmer 563; AGK (corr.) 38a; Cunetio 2449; Ex South Petherton Hoard, discovered 2013 by metal detectorist George Hughes. The hoard contained 7564 coins, dated from 193 AD to 274 AD. Tetricus I Antoninianus, struck 273/274 AD at mint I (hybrid with rev. of Tetricus II). Obv: IMP C TETRICVS P F AVG, radiate, draped and cuirassed bust right. Rev: PRINC IVVENT, Tetricus II standing left, holding branch and sceptre. 2,67 g, 17 mm. RIC 115; Elmer -; AGK (corr.) 9a; Ex South Petherton Hoard, discovered 2013 by metal detectorist George Hughes. The hoard contained 7564 coins, dated from 193 AD to 274 AD. Buonasera a tutti
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  42. MMMMM! non è proprio così! anche i beni mobili non provenienti dal sottosuolo possono essere soggetti a Vincolo - la faccio semplice,ad es. se uno trova una statua romana in soffitta e non c'è un certificato di lecita provenienza! - apriti cielo. Il Dlgs n. 42 del 2004, va letto per intero. (mi fermo qui!)
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  43. La legge è abbastanza precisa e rivendica come proprietà dello stato tutti i materiali con almeno 50 anni di età, se rinvenuti nel sottosuolo e nei fondali marini (e non cita i fondali fluviali ; -)... nè edifici, mobili o masserizie varie...) a rigor di logica rinvenimenti effettuati nel corso di lavori di ristrutturazione in edifici di proprietà, specie se riguardanti pareti, soffitti e scale, non sono rivendicabili dallo stato... ma sappiamo che in questo ambito la patria è matrigna e l'onere della prova di un eventuale abuso è spesso ribaltato come onore di prova d'innocenza a carico del potenziale accusato...
    1 punto
  44. Buon sabato a tutti, Aggiungo a questa bella discussione di @Gallienus il mio 60 Grana 1855. Particolare che caratterizza alcuni esemplari è la fitta rigatura a pettine nel bordo del dritto. Auguro a tutto il Forum e agli Amici della sezione una felice e serena Pasqua.
    1 punto
  45. Aggiorno questa discussione con l'ultimo arrivato, Tari' 1857 .....molto ben fatto, metallo "bianco" con ancora tracce di argentatura coeva. Contorno con resti di rigatura, E si aggiunge ai Tari' falsi d'epoca della mia collezione: 1846 1854 1855
    1 punto
  46. questo è decisamente il migliore, ma devi ascoltarlo con pazienza e guardarlo tutto......molto molto bello
    1 punto
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