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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/24/20 in tutte le aree
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Cari tutti, Con grande piacere si comunica la prossima iniziativa del Circolo Numismatico Ligure "Corrado Astengo" Si tratta di una conferenza del nostro socio Alessandro Giaccardi ( @demonetis ) sulla monetazione di Ferdinando IV Borbone re di Napoli (1759-1816). Una tematica un po' diversa da quelle storicamente organizzate dal nostro circolo con la speranza di aprirci sempre più verso una più ampia platea di pubblico. L'evento avrà luogo presso la sede del Circolo nella prestigiosa location di Palazzo Ducale di Genova il prossimo 1 Marzo 2020 alle ore 10:30 circa ( per chi avesse piacere di fare due chiacchiere la sede viene aperta verso le 10:00). La conferenza ovviamente è gratuita e aperta a tutti ! Chiunque è il benvenuto6 punti
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Grazie @matteo95 per aver segnalato l'evento e per ospitarmi nella sede del Circolo Astengo. Parlando con alcuni collezionisti che frequentano il Circolo, ho notato che molti collezionano monete romane e delle sue province, genovesi, delle zecche minori della Liguria e delle sue colonie. Con il mio modesto intervento spero di far avvicinare, o almeno incuriosire, il pubblico su una motenazione così lontana da Genova, ma non troppo dato che a Napoli vi era una significativa presenza di genovesi.4 punti
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La zecca è sicuramente Napoli, tolto il colore si nota chiaramente: ps: Scansionando i rilievi purtroppo la data non affiora, la moneta è troppo compromessa, si intravede a malapena solo un 83 punti
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Ciao Alberto, leggo solo ora questa interessante discussione e mi permetto di esprimere due concetti in proposito. Alla radice della tua domanda vi è la "Psicologia del Collezionista" un argomento che in passato avevo approfondito, molto interessante, ma penso piuttosto pesante e quindi lascio perdere. Per restare in campo numismatico, esistono molte categorie di collezionista, ne cito qualcuna: - il compulsivo disordinato ( basta che sia una moneta ) - il dotto settoriale ( colleziona solo una determinata tipologia di monete e di solito è un esperto notevole ) - il completista ( colleziona tutti i millesimi perchè vuole completare una collezione, ma la frustrazione di non riuscirci, a volte con il tempo, gli fa cambiare rotta e comincia un'altra collezione..) Sono esempi banali perchè il discorso sarebbe molto più ampio, ma può rendere l'idea. Venendo al mio caso, posso dirti che sono un "completista": mi piacciono soprattutto le Monete Sabaude, in particolare gli Scudi. Però quando ti rendi conto di cercare quelle poche monete che ti mancano e, vuoi per il prezzo, vuoi per la rarità, non riesci ad arrivarci, a questo punto o lasci stare, oppure inizi un'altra tipologia di collezione. E' quello che è capitato a me e penso a molti. Sono stato fermo quasi 10 anni, volevo dimenticare le monete, le ho portate in Banca e mi imponevo di non pensarci. Un paio di anni fa, ho cominciato a catalogare le monete "di scarto" che mio padre e mio nonno avevano messo in scatole o vecchi album e mi è ritornata la passione. Ho scoperto, grazie a Voi, le monete Borboniche ed ho ricominciato a collezionare. Nel caso del Regno di Napoli/Due Sicilie è difficile rispondere alla tua domanda, perchè esistono molte varianti e col tempo ne salteranno fuori ancora! Dal mio punto di vista penso che se un domani potessi comperare le piastre 1837 e 1849, considererei questa raccolta completa. Comprendo chi, come il comune amico Rocco, colleziona e studia le varianti ed è una scelta positiva sia dal punto di vista culturale, sia collezionistico, in quanto non potrai mai dire di aver finito. Ciao Beppe3 punti
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Pubblicato col nuovo anno il numero del 2018 degli Annali dell’Istituto Italiano di Numismatica. In allegato l’indice:3 punti
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Buongiorno, secondo me si tratta di un colpo a vuoto (senza il tondello). Sul dritto si nota la linea di esergo sopra la testa di Ferdinando.3 punti
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Rieccomi Riporto due bolle bizantine che presentano al diritto l'esatto rovescio della tua. Ora la prima evidenza è che le bizantine sono sia pur di poco anteriori al pontificato. Quindi c'è un po' da cercare ancora e pensare.3 punti
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Concordo con Sergio @motoreavapore NC, sarebbe una giusta attribuzione per questo millesimo. Condivido la mia Piastra 1850 con data senza "doppio 1"3 punti
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Cari amici Lamonetiani amanti delle pontificie, condivido con voi questo bellissimo e intonso rame dall’ultima Pandolfini che, come sapete, esponeva pezzi papali molto interessanti e, soprattutto, intonsi . Questo pezzo, in particolare , e’ un B ribattuto di R, dato R3 dal Chimienti (Mun. 84, var I) . All go foto con dettagli ribattitura.2 punti
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… oppure idem di Vittorio Emanuele II, 1861-62 e 67, Bologna, Milano, Napoli? Questa è la risposta: Se @DAVIDE1982 ha visto al posto della zecca una N, la moneta è questa ed è Napoli.2 punti
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Nuovo arrivo in collezione : 5 Lire Carlo Alberto 1837 Torino Conservazione bassa ma rarita' piu' alta del precedente esemplare di questa discussione2 punti
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Salve, la moneta è ridotta male, quindi esprimo solo una opinione su cosa possa essere. Secondo me fa parte della monetazione del Regno d’ Italia, forse dei centesimi di Vittorio Emanuele II. In questa monetazione ci sono i rami di lauro e di quercia legati in basso e nel mezzo la data con il valore. Poi dove si legano insieme i rami , sotto, c è la zecca. Mi sembra di vedere una N. Napoli. Solo in base al peso si riuscirà a capire di cosa parliamo. Saluti Davide2 punti
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@Martino93 stai tranquillo, la moneta è autentica..... sicuramente i dati peso e misure saranno canonici, non è un falso d'epoca, tantomeno un falso moderno, è un anno comune è un non senso falsificarlo, i difetti evidenziati sopra, sono semplicemente dei difetti di conio, se controlli nel catalogo del forum, la prima foto del 2 lire del 1886 https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-U1/7 riporta anch' essa gli stessi "difetti" saluti TIBERIVS2 punti
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Ancora due esemplari per chiudere la serie degli scudi di Carlo Felice . Intanto e' arrivato il 5 Lire 1825 T Carlo Felice2 punti
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Non ho assolutamente tempo, mi limito a tradurti le primissime chiare parole alla destra della regina: () / / C / (ST) … / … (T)EODORA AVGVSTA ... Ci saranno altri grecisti a darci una mano? HIRPINI2 punti
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Ciao Fabry, Quello che dici è corretto , abbiamo inteso la parola "falso" in maniera differente .. personalmente l' ho intesa come pezzi fatti con l' intento di truffare il collezionista ... E questi sebbene ci siano casi risalenti anche al Ottocento la maggior parte sono stati prodotti dal 1950 circa .. tanto che molti collezionisti che conosco quando si deve comprare dall' alto valore economico lo fanno solo se il pezzo è documentato in cataloghi dei primi del Novecento Il falso d'epoca onestamente lo considero come una testimonianza storica che ha il suo enorme valore storico ma anche collezionistico , un po' come i suberati per la monetazione romana.2 punti
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Effettivamente può essere, in questa iscrizione in lingua osca vedo lettere molto simili ad alcune della moneta: @fapetri2001: oro? potresti meglio vedere tu, fantasia? può essere ma non è detto.2 punti
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A mio modesto parere non rientra nelle medaglie devozionali tradizionali, penso sia una medaglia esoterico - talismanica, fusione ottocentesca, misterica? Ciao Borgho1 punto
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@Hirpini è un grande, gentile e disponibile. Se lui non vede niente vuol dire che non c'è nulla da identificare. Mi sono commossa quando Hirpini, rivolgendosi a Pablos, implorava "dimmi almeno il diametro" . Seguono tanti puntini..... Datemi della stronza, sono orgogliosa di esserlo. P.M.1 punto
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Hanno ragione sia @Hirpini che @gennydbmoney, servirebbe il diametro almeno.Saluti Davide1 punto
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1919 Saar - Miniere demaniali francesi - 1 Franco Il Tesoro francese era depositario del controvalore di questi biglietti, potevano essere rimborsati dal cassiere generale delle miniere demaniali della Saar entro il 1° gennaio del 1930.1 punto
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@matteo95 visto che mi hai citato la Walton, di cui ho letto tutto ciò che son riuscito a reperire online, colgo l'occasione per segnalare il suo profilo di academia.edu https://reading.academia.edu/PhilippaWalton per chi avesse voglia di approfondire! Ne vale davvero la pena!1 punto
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Si certo, i falsari ci tentavano a far visualizzare qualcosa attraverso quelle finestrelle, ma il risultato era pessimo. Era un piccolo aiuto per la popolazione, giusto per poter valutare la bontà dei biglietti.1 punto
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Conoscevo un dipendente vaticano, me lo ha spiegato. Le pagano il facciale (nessun regalo). Le devono espressamente richiedere entro una certa data (tanti si scordano, qualcuno più avveduto sollecita i colleghi e poi se le fa cambiare per prenderne più di una). Fino a 6-7 anni fa era così. Ora non so, ma non credo sia cambiato. Inoltre hanno diritto a prendere anche un pezzo in FDC di tutto, col cofanetto. Quindi in pratica 1 Divisionale a 37 euro in cartoncino + 1 Serie sfusa da 3,88 1 moneta da 2 euro commemorativo a 18 euro in cartoncino + 1 moneta sfusa da 2 euro1 punto
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Grazie tiberius per la delucidazione, io l'avrei data falsa quasi certa, soprattutto guardando la A ed il bordo poco omogeneo calcolando il perfezionismo dei maestri di conio dei Savoia. Tiziano1 punto
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Ciao, è un gettone telefonico argentino, le dimensioni, se pur di poco, sono differenti dal teti e pertanto non è utilizzabile in apparecchi telefonici italiani.1 punto
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Recentemente ho "tappato" un'altra casella della mia collezione di monete con provenienza da hoard aggiungendo queste tre: Si tratta di tre pezzi del tipo D\ URBS ROMA, busto di Roma elmato a sinistra R\ Lupa che allatta Romolo e Remo con ** sopra e segno di zecca all'esergo (PLC - (PTR?) - ·PLC) Ex E-sale 66 Roma Numismatics ltd; Ex 1995 Baldwin's; Ex Nether Compton hoard 19/02/1989 Non essendo propriamente ferrato con il periodo, vi chiedo una mano con la classificazione del RIC, grazie mille!!!1 punto
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Con mia sorpresa il 20/01 è arrivato il numero di gennaio della rivista, data la mia voracità ho già finito di leggerlo, bello l’articolo sulle monete che poi diventano bottoni, un oggetto la moneta che non solo richiama l’economia quotidiana ma anche l’ostentazione e l’utilizzo pratico in vari settori come quello della produzione di bottoni o rotelle per tagliare la pasta fresca o per fare cucchiai. Bella la nuova rubrica sui falsi ed interessanti tutti gli articoli con innumerevoli descrizioni di monete inedite, dai Gonzaga alle Napoletane.1 punto
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Le monete erano fatte per essere spese, quindi per passare di mano. E le mani non erano certo lavate, quindi passavano da un proprietario all'altro, e da ognuno captavano una flora batterica e una salinità diversa secondo il mestiere dello stesso. Quindi sarebbe meglio manipolarle spesso, specialmente l'argento. Personalmente possiedo qualche coppa e dei piccoli monili in argento che nel giro di poco tempo hanno preso la patina tipica di questo metallo. Ciao.1 punto
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Ciao, non ne capisco nulla di monete antiche, ma avendo la stessa riproduzione sin da quando ero ragazzino, me lo sono domandato anch'io e l'ho trovata nel web: https://www.acsearch.info/search.html?id=10881851 punto
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@matteo95 Non sono pienamente d'accordo con te e c'è una parte storica che conferma quello che affermo. La monetazione medievale (non parlo di quella antica) è sempre stata o falsificata od imitata. Come ben sapete, seguo Venezia e fin dagli inizi è piena di falsi coevi (si può dire che quasi quasi ho più falsi che monete originali). Gli scritti di Saccocci sul castello di Sachuidic https://www.academia.edu/1111236/_SACHUIDIC_PRESSO_FORNI_SUPERIORE_Ricerche_archeologiche_in_un_castello_della_Carnia_a_cura_di_Sauro_Gelichi_Fabio_Piuzzi_Alessandra_Cianciosi evidenziano come fossero falsificati i primi denari. Sabine Fabijanec riporta come fosse la legislazione contro i falsari nei suoi scritti https://www.academia.edu/38811038/MONETE_FALSE_NELL_ADRIATICO_ORIENTALE_LEGISLAZIONE_E_TRAFFICO_SECOLI_XIV-XVI_ Ovviamente insieme all'aumento delle collezioni ci fu l'interesse dei falsari o pseudo antiquari nel fornire a facoltosi signori menete che mancassero nelle raccolte. https://www.academia.edu/1945347/I_falsi_del_Meneghetti Ovviamente si deve considerare che la moneta era spendibile in quanto contenitrice di metallo prezioso ed il suo valore veniva dato in base al millesimo. Le prime monete fiduciarie sono i cavalli napoletani ed i bagattini veneziani conteneti solo rame. Prima di queste apparizioni le monete sono in mistura (ricca o povera che sia). Indubbiamente in questo mare magnum ti può aiutare solo l'esperienza (che al momento tu non avresti) pertanto sicuramente i commercianti sono le persone di primo riferimento. Il secondo riferimento invece è la lettura o cultura numismatica. Più informazioni hai più sai. In questo vasto campo avere una conoscenza universale è cosa ardua. Di conseguenza bisogna in un primo momento specializzarsi e poi eventualmente ampliare il campo. Ciao Fabry1 punto
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Forse già saprai, Papa Onorio IV, 1285-1287. Cerco di interpretare il rovescio, che generalmente raffigura i santi Pietro e Paolo. Hirpini1 punto
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purtroppo pure la monetazione medievale è ricca di falsi , specialmente per alcune zecche. Il maggior aiuto per difendersi da essi è quello di confrontare gli esemplari dubbi con pezzi certamente autentici .. la maggior parte dei falsi è stata infatti prodotta a partire dalla seconda metà del secolo scorso e spesso questi pezzi presentano delle differenze stilistiche... Possono essere inoltre fatte delle analisi sul contenuto del fino, ma queste risultano utili solo per i pezzi in puro argento e oro. In generale direi che il lato stilistico e dei dati ponderali è quello più importante .. il problema è che è necessaria una approfondita conoscenza sulle singole emissioni e quindì i periti possono conoscere nel dettaglio una determinata zecca o poco più : è per questo che poi nelle numerose aste o sui banchi dei commercianti si continuano a vedere falsi che purtroppo entrano in un circolo vizioso1 punto
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Intanto vi faccio vedere l'evoluzione dei numerali 3 nei Carlini1 punto
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A me sembra una legenda in osco retrograda. Vero è che non sappiamo lo spessore, ma il peso a naso sembrerebbe bassino.1 punto
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è difficile dirlo , personalmente penso che una buona parte delle monete medievali non provenga da antiche collezioni ( per intenderci dal '600 magari come la collezione del arcivescovo inglese Sharp ) ma da ritrovamenti spesso fortuiti .. per esempio il contadino dell' Ottocento nel campo trova un ripostiglio e lo vende per pochi spiccioli al signorotto del posto. Il concetto di contesto archeologico è solo recente e ritengo che le monete che provengono da scavi studiati siano poche (soprattutto in Italia , in UK il discorso magari è diverso), ancora oggi la maggior parte delle monete "nuove" che finiscono sul mercato provengono da ritrovamenti di privati (spesso col MD) occultati.1 punto
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È proprio il numerale 3 che da l'impressione di essere un 5 In questo Carlino 1835 si nota meglio.1 punto
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Francesco Petrarca, considerato il precursore della numismatica moderna, collezionava le monete imperiali romane, non limitandosi con ogni probabilità solo a raccoglierle, ma anche al loro studio http://www.socnumit.org/doc/Numismatici/PETRARCA_Francesco.pdf Penso fosse lo stesso (il collezionismo, cioè, di monete più antiche) per i suoi, sicuramente pochi, emuli contemporanei. Per trovare un interesse più diffuso (si fa per dire) per la numismatica, bisognerà attendere il Rinascimento, quando, all'interno di molte delle maggiori corti europee, nasceranno le collezioni numismatiche che in seguito confluiranno spesso nei grandi monetieri e gabinetti numismatici pubblici. Anche qui si tratta in prevalenza di monete dell'antichità classica, riservate, come giustamente detto da @Bassi22 a una ristrettissima elite. Perché il collezionismo numismatico si diffonda anche presso altri strati sociali, ampliando al tempo stesso il proprio campo di interesse anche ad altre monetazioni, si dovrà attendere la nascita della borghesia. petronius1 punto
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Grazie di cuore carissimo Mario per aver citato il mio pensiero, come già ribadito altre volte ci accomuna lo stesso spirito d'iniziativa, calore umano, cuore e passione. Purtroppo per problemi lavorativi non posso essere presente, ma nel mio piccolo, ho cercato di dare la giusta visibilità, a mio parere, vista la grande mole di lavoro del mio carissimo amico Luigi Decio e di Antonello Caruso per la parte del giocattolo, di un super evento, completo in ogni aspetto collezionistico. I miei piu' sinceri complimenti vanno a te Mario, la tua onestà, reattività, competenza, signorilità, sono i pilastri di una persona magnifica a cui affidarsi e fidarsi ciecamente, con un sorriso da fare invidia a chiunque. Un caro saluto affettuoso a tutti i partecipanti...W il Gruppo Quelli del Cordusio...W La Moneta...W Piacenza...W Mario Limido!!!1 punto
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Per bilanciare lo splendore della moneta ( complimenti! ) posto la moneta più brutta che avete mai visto. Moneta che è stata in vendita per 59 E. per qualche mese, nessuno l'ha presa in considerazione perchè veramente una "ciofèca". Ho telefonato al venditore ed alla fine l'ho presa per 40 E. spese comprese. I motivi che mi hanno indotto a questo erano perchè mi mancava la data e perchè volevo fare degli esperimenti di pulizia ( è la mia piccola mania!). La moneta pesa: 27,31g ( forse un pò scarsa ma penso ci possa stare ). Ecco la moneta PRIMA ( la visione è sconsigliabile al pubblico impressionabile. un film dell' orrore vero? Dal vivo era ancora più impressionante. Pulita con il metodo del Bicarbonato ( non è un segreto quindi chiedete pure ). Moneta DOPO: Ho lasciato volutamente alcune macchie perchè una pulitura più aggressiva avrebbe rimosso la patina che invece esiste ancora. Cosa ne dite? Certo non è diventata una bellezza, ma penso che adesso 40 E li valga. Ho visto che presenta una ribattitura sull'1 e forse anche il 5 è ribattuto ( 5 su 4 ?) Chiedo a tutti Voi, Buona serata Beppe.1 punto
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