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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/22/20 in tutte le aree
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Oggi ho ricevuto la tanto attesa busta gialla imbottita, con dentro la moneta che abbiamo acquistato.... Trovata in vendita a prezzo fisso.... Altre volte combattuta all'asta fino all'ultimo secondo! Il mio rituale? Io spacchetto, libero la moneta e la rigiro fra le mani..... La rimetto in bustina e attendo con impazienza il momento in cui la ripongo nel vassoio.... Nello spazio che avevo liberato già prima. Poi resto ad ammirarla contornata dalle altre monete vicine.... in silenzio... Fino a quando il silenzio non viene interrotto brutalmente da mia moglie che urla: Roccooooooo!! Che fine hai fattooooo ?11 punti
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Buongiorno a tutti, premetto che collezionando monete contemporanee, quelle comuni le trovo a tonnellate e per pochi spicci (argenti a parte), quindi collezionare, catalogare, riorganizzare i raccoglitori è un'attività potenzialmente infinita . Ma il rituale più bello è quello della domenica mattina (tempo permettendo), sveglia alle 7.45, colazione e subito dopo mi preparo per uscire per andare al mercatino a caccia di almeno una new entry nella mia collezione. Il mio kit di bravo cacciatore di monete è: 1) mini-lente di ingrandimento tascabile con astuccio incorporato 2) calamite per trovare le varianti del regno d'italia (magnetiche e non) 3) bustine con chiusura ermetica per mettere le monete acquistate Poi giro al mercatino passando quasi sempre dai soliti venditori che ormai mi chiamano per nome e con cui scambiamo qualche chiacchiara tra una pescata e l'altra. Poi quando torno a casa, mostro gli acquisti fatti in famiglia per poi metterli da parte fino alla sera quando poi aggiorno le mie mancoliste, le conservo temporaneamente nelle singole bustine ermetiche in attesa di ordinarle nei raccoglitori, che rimando durante la settimana. A dimenticavo cosa più importante, che nell'ultimo annetto si sta appassionando anche mio padre e quindi, il giro al mercatino (e anche ai convegni) lo faccio in sua compagnia8 punti
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Buonasera a tutti, sono sul divano assorto nei miei pensieri, facevo il bilancio della giornata e spulciavo le varie discussioni sul Forum, cercavo un ispirazione per condividere, rigiravo tra le mani il mio 10 Tornesi del 1819, sono giorni che lo porto in giro con me, come uno spicciolo in tasca, certo che andarsene in giro con dei tornesi non è da tutti, al lavoro ormai hanno imparato che quando dico che ho degli spiccioli in tasca è vero, ma vorrei farvi vedere la loro faccia meravigliata quando scoprono di che spiccioli di tratta.. ? Eccomi al punto, penso che ognuno di noi avrà i suoi rituali e le proprie abitudini, io per esempio, quando mi arriva una moneta per posta sono capace di tenere la busta sigillata fino alla sera, fino a quando saremo solo io e lei, l'apertura è un momento importante, è come la nascita (anche se già la conosciamo per foto) è la prima volta che ci vediamo dal vivo, e a volte masochisticamente si protrae , o almeno io, esageratamente questo momento.. ? Poi l'inevitabile passaggio in tasca, è importante che prima di metterla a dimora nel vassoio passi del tempo con noi, corpo a corpo, ogni tanto va presa e osservata, in modo da memorizzarne millimetro dopo millimetro le fattezze. Voi avete Rituali? Saluti Alberto6 punti
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Buonasera a tutti, Non resisto.... Devo condividere, Finalmente sono riuscito a trovare anche la variante FERDINANDVS. ( con punto) del Carlino 1835. Preso a 29,50 euro, spese comprese. Le foto sono del venditore.5 punti
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Buonasera a tutti, io sono uno che sa aspettare. Quando giravo il mondo per lavoro, internet non esisteva, e ad ogni porto dove facevamo scalo con la nave aspettavamo tutti con ansia l' agenzia marittima, che oltre alle pratiche varie, ci consegnava la posta. Ecco, mi comportavo come l'Amico Alberto @Litra68, mettevo la lettera in tasca e dopo il lavoro, dopo la doccia, dopo la cena in cabina nel letto la aprivo e me la rigiravo tante volte tra la dita e poi alla fine la leggevo dopo averla anche annusata. Questa abitudine mi è rimasta, faccio praticamente lo stesso con le monete. Inutile dirvi che le lettere di quella ragazza, adesso mia moglie, le conservo ancora. Sergio.3 punti
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DE GREGE EPICURI Dopo mesi, finalmente una provinciale interessante! Non vi so dire il peso, perchè qui non ho una bilancia; diametro circa 32 mm. La dracma non è molto ben conservata, ma mi accontento. Al D, l'immagine di Adriano, con una legenda di cui si vede ben poco. Al rovescio, carro trainato da due grossi serpenti (ΑΓΑΘΟΔΑΙΜΟΝΕΣ, suppongo); ma non ho idea di chi sia il personaggio sul carro: l'imperatore o una divinità? L'anno di regno si legge male. Manca in Wildwinds, e qui non ho cataloghi, chi mi aiuta col Dattari o con RPC? Grazie.2 punti
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Ho terminato il 2019 con un po' di latitanza dal forum... troppo poco tempo, poca motivazione e altri accadimenti mi hanno tenuto un po' lontano, anche se non dalla lettura. Nel mentre la mia collezione si è arricchita di diversi esemplari provenienti da ripostigli più o meno noti, recenti e "storici". Ma oggi volevo proporvi un lotticino di pezzi imitativi dell'impero gallico, la mia prima e originaria passione, che non provengono da un ripostiglio sebbene siano tutti ritrovamenti da suolo inglese e ciascuno sia stato registrato regolarmente nel PAS prima di essere liberalizzato e restituito allo scopritore. Di per sé a prima vista si tratta di una manciata, 7 pezzi per l'esattezza, di imitazioni radiate riconducibili ai Tetrici (Tetrico I per lo più)... ma... c'è un esemplare alquanto interessante che valeva la pena inserire in collezione: Antoniniano, imitazione; 2,76 gr D\ [...]TRI[...]G, busto radiato e corazzato di Tetrico I a destra R\ [...]RIIMI[...]O, mani giunte (rovescio di Mario, CONCORDIA MILITVM) Come potete vedere, imitativa assai curiosa e 'gustosa', di certo non diffusissima (sebbene mi sia capitato di vederne altre) e con il valore aggiunto del ritrovamento "certificato", sebbene come esemplare disperso e non come hoard. Altra cosa interessante, tutte le monete arrivano con l'identificazione eseguita a cura del British Museum. Alcune sono già disponibili per la consultazione online nel sito del PAS, altre invece devono ancora essere inserite sebbene già schedate e digitalizzate. L'aggiornamento dell'archivio non avviene in tempo reale. Vi lascio anche la visione d'insieme di tutti i pezzi con le loro bustine identificative: Tutti i pezzi provengono dal Norfolk zona da cui, curiosamente, proviene anche l'unico altro esemplare tipologicamente analogo che ho trovato nel PAS: https://finds.org.uk/database/artefacts/record/id/649475 Qui invece già qualche anno fa avevo parlato di questa tipologia di imitativa:2 punti
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direi che la questione stilistica è secondaria perché 1 - esistevano incisori differenti che si rifacevano a un disegno comune, ma il"meglio peggio" è una valutazione molto relativa e su questa monetazione forse non utilissima 2 - come detto c'è una differenza di dimensione notevole 21/22 mm per l'antoniniano, 17 mm, forse meno guardando il bordo del flan, per il pezzo in questione. questa differenza pare minima, ma si tratta di un 20/25% su un conio da incidere.. non è poco.. è rimasta una traccia molto forte del cerchio usato come guida per imprimere e punzonare il bordo perlinato...questo mi pare nella norma sarebbe invece molto interessante approfondire la questione della tipologia di numerale .... parlo da ignorante del periodo... è un aureo leggero perché la circolazione locale lo valutava "sopra" fino a questo punto? abbiamo riscontri altri? oppure è un quinario? io mi occupo di altri periodi, ma chi è un numismatico esperto di questo periodo del quale leggere qualche articolo recente?2 punti
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Non ho abitudini particolari, tranne una che condivido con @Litra68 da quando iniziai a collezionare. L'ultimo acquisto viene sempre con me, fino all'arrivo del prossimo... Arka Diligite iustitiam2 punti
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Aggiungo il link al catalogo dell'asta, perchè essendo un unicum hanno fatto tutto uno studio su questa particolare emissione prima di metterla in vendita. Essendo l'asta la Triton, una delle più importanti al mondo, penso che sia sulla moneta che sul catalogo ci abbiano lavorato importanti numismatici e studiosi prima di accettare il pezzo e pubblicarlo a catalogo: https://www.sixbid.com/en/classical-numismatic-group/6952/roman-imperial/5686793/b-aurelian-with-vabalathus-b-ad-270-275 "This coin must have been issued by the mint in Antioch in the small window between Aurelian’s accession in 270 and when he set out to subdue the renegade Palmyrenes in late 271 or early 272; there would have been little point in continuing to claim mutual recognition between Aurelian and Vabalathus when one was marching to depose the other. We know that as of September AD 268, Zenobia and Vabalathus continued to strike coins at Antioch in the name of Claudius. It only follows that the present coin represents a continuation of previous practice at the Antiochene mint, including the issuance of gold coinage. Unlike the joint-issue antoniniani, this gold coin does not have an officina letter, which may indicate that it is the introductory issue for the new type that was presumably issued to announce the policy – no doubt devised by Zenobia – of acknowledging Aurelian as the emperor while proposing an official position for Vabalathus."2 punti
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Con il nome di Costantino IX puoi trovare facilmente un histamenon. L'argento costa molto di più. I follis sono invece tutti anonimi. Arka Diligite iustitiam2 punti
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Bellissimo il rovescio, legato ai misteri eleusini e che ritrae Trittolemo durante il viaggio intrapreso per insegnare l’agricoltura ai greci. Questo rovescio potrebbe essere stato scelto in riferimento ad Eleusi, non la città dell’Attica, ma il sobborgo di Alessandria d’Egitto, anch’esso sede di culti misterici. Alcuni ritengono che i misteri eleusini ebbero origine proprio in Egitto, anche se la tesi pare ormai superata.2 punti
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RPC III 5847 - Dattari 1848 Triptolemus su carro trainato da due serpenti alati. Anno 17 = AD 132/3. La produzione alessandrina di Adriano è davvero sterminata.2 punti
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Buonasera è il solito falso ormai noto. Ne abbiamo già discusso qui https://www.lamoneta.it/topic/65184-venezia-scudo-doro-andrea-gritti/2 punti
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Server inadeguati, gestione del sito da dilettanti allo sbaraglio..., contingente gestito male: 1) non ho mai visto chiudere un sito per 15 giorni per il solo motivo di inserire la nuova monetazione ( non hanno avvisato in anticipo, e praticamente hanno impedito la registrazione a chi ha sempre acquistato tramite bonifico ); 2) alle ore 16 era impossibile accedere al sito, e una volta effettuato finalmente il login e il pagamento, all'ultimo step risultava che il prelievo non era andato a buon fine ( mi hanno svuotato la carta di credito... ); 3) bastava invece utilizzare il sistema che ti consente di metterti in coda, e una volta arrivato il tuo turno concludere l'acquisto agevolmente; 4) pochi i pezzi messi in vendita delle emissioni più ambite ( secondo me qualche migliaio... ). Quindi senza criteri e senza regole: una jungla! Alla fine gli avvoltoi della tastiera, che nulla hanno a che fare con il sano collezionismo, sono quelli che hanno preso quasi tutto il contingente disponibile per poi rivenderlo a prezzi assurdi. Conosco centinaia di collezionisti, e nessuno è riuscito a prendere la proof dei vigili del fuoco. Come mai secondo voi ? Quanti di questo forum ci sono riusciti? Presumo davvero pochi! Qualcuno è partito per Roma stamattina, ma alle 11 le monete non erano ancora disponibili presso i punti vendita... Nessun filtro, nessun canale preferenziale, nessun privilegio per chi acquista, come ad esempio me, da circa 30 anni l'intera monetazione annuale. Morale della favola: per completarmi la collezione 2020 ora dovrei rivolgermi a chi ha leso i miei sacrosanti diritti, e sborsare cifre assurde. Sinceramente la cosa non mi aggrada! Se questo è l'andazzo, per me finisce qua! Concentrero' i miei interessi e le mie risorse economiche altrove... Tutto sommato è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, in quanto ho sempre detestato l'idea delle monete colorate... Intanto L'IPZS però non sa che negli anni a venire non ci saranno sempre tematica di interesse comune che attireranno così tanta attenzione, per cui gli avvoltoi voleranno in direzione di lidi molto più appetibili..., e le monete resteranno invendute... Il tempo è galantuomo...!2 punti
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Questa è la mia 1861 N , e da quanto ho potuto imparare… il Re non ha 'a capa tosta2 punti
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Ciao a tutti, ho una curiosità che non riesco a levarmi. Oltre alle banconote della Banca Nazionale Toscana e alla Banca Toscana di Credito (due di quelle che notoriamente si fusero per dar vita alla Banca d'Italia) se ne trovano in vendita altre come questa della "Banca Toscana di Anticipazioni e di Sconto". Di che si tratta esattamente?1 punto
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Forse ne ho viste delle altre, ad esempio questa (ho solo la foto del R, magari in questa discussione era stato proposto anche il D):1 punto
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Aggiungo una biscia al soldino di Pavia di FRANCESCO SFORZA1 punto
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E questa? ANTONINO PIO (138-161) Sesterzio. D/ Testa laureata R/ L'Italia turrita, con cornucopia e scettro, seduta su globo. Coh. 470 RIC 747a Tredici 273 Ae g 23,11 Rara q.SPL https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=834&lot=198 Ciao Illyricum1 punto
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Salve a tutti. Credo si tratti di un follaro (comune) di Ruggero II re emesso intorno al 1130 nella zecca di Messina. Al D/ ROGERIOC ANAS Ruggero assiso in trono frontalmente. Al R/ Croce accantonata da IC - XC // NI - KA. Rif.: Spahr, p. 154, n° 77; MEC 14, p. 620, n° 180-182; Travaini, p. 283, n° 192. La Travaini, nel suo libro "La monetazione nell'Italia normanna", classifica questa moneta come follaro. Secondo me, questa dicitura sarebbe da preferire. Il peso in questo caso, infatti, non è molto utile per la definizione del nominale, soprattutto considerando lo stato di conservazione pessimo della moneta, che risulta gravemente corrosa.1 punto
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Salve, non conosco molto bene questa monetazione quindi mi scuso in anticipo. Mi chiedevo se questo è un follaro o un mezzo follaro ( Ruggero II). Credo che il dato importante sia il peso. In base al diametro che ci è stato fornito sembra un mezzo follaro peró lascio agli esperti le precisazioni. Grazie seguiró con interesse la discussione. Saluti Davide1 punto
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"In senso lato viene impropriamente chiamata banconota anche il biglietto di stato. Giuridicamente non è una banconota, non reca la dicitura della banca, ma dello stato emittente." Ti ringrazio per la precisazione aggiungendo che il mio contributo era anch'esso riferito al post precedente al tuo, pensavo fosse ovvio. Saluti1 punto
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Ciao @dabbene. Purtroppo non riesco a venire, il lavoro non mi consente di allontanarmi, ma speriamo di rincontrarci presto. Se riesci tienimi una copia del Gazzettino 6, sono curioso di leggerlo. Grazie1 punto
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La penso come te. Quello che trae in inganno è la dicitura che tradotto significa effettivamente “non circolato”. Ma in pratica, come per le monete, un valore di 50 (lasciando stare la descrizione fuorviante) si attesta più realisticamente su di uno “splendidino”, dal momento che il loro 62/63 a volte non coincide neppure con il nostro qFdC. Insomma... i valori americani vanno letti con “le pinze”.1 punto
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REGNO D'ITALIA - 50 CENT "LEONI" CONTORNO LISCIO CONTORNO RIGATO:1 punto
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Buongiorno a tutti, variante mai conosciuta, interessante, ho notato anche la punta della barba più vicino alla V. Tiziano1 punto
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Anche la tua ha segni di ribattitura sull'omologa moneta di Umberto I° ( si intravede il segno del 2 della moneta precedente ). Bel pezzo! Ciao Beppe1 punto
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Smoothing diffuso, concordo. Il nasino però è il suo da conio, intendo la forma, non viene dal tooling.1 punto
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Trovata, bolognino da 2 soldi repubblica di Lucca 1601-1700 su numista, sul nostro catalogo non è ancora inserita. Grazie ancora, bravissimo Tiziano1 punto
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Con FRANCESCO SFORZA questa biscia è andata a FERMO nelle Marche, sul bolognino1 punto
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DE GREGE EPICURI Che il testo della legenda sia lo stesso mi pare abbastanza scontato. Che sia davvero "identico" come aspetto, dimensioni, distanza fra le lettere non mi pare vero: ci sono diverse piccole differenze: rispetto all'antoniniano, la I è più grande, la M diversa, e un po' diverse anche le R e alcune delle V. Sicuramente sono diverse le teste. Che poi questo esemplare unico sia autentico, è tutta un'altra questione, io ci andrei molto cauto.1 punto
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Potrebbe trattarsi di un bronzo di Gela: https://www.acsearch.info/search.html?id=3827642 Attendiamo però altri pareri. Riusciresti ad indicare il peso?1 punto
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Non so voi ma io rifaccio sempre le foto alle mie monete, sono prove amatoriali con mezzi alla portata di tutti e non professionali. A volte il risultato è molto piacevole.1 punto
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https://www.acsearch.info/search.html?term=two+eagles+Ptolemaic&category=1-2&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&images=1&thesaurus=1&order=0¤cy=usd&company=1 punto
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A me sembra falsa: la L di Romagnoli non ha il trattino orizzontale in incuso; la M del MCMXXVIII è tagliata dal bordo che è troppo sottile. saluti1 punto
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1818 Regno delle due Sicilie - Ferdinando I - 120 Grana1 punto
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A me sembra che sulla moneta sia scritto IVSTINVS (Iustinus), senza alcuna J. Justin potrebbe essere il nome di un cantante rock... Il male viene dal West (absit iniuria verbis). .1 punto
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1895 MILANO GRANDE CORSA COMMERCIO CICLISTICO di Km. 400 Nel nastro del rovescio il passaggio delle Città interessate alla gara.1 punto
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Io e Lollone vi comunichiamo che questa discussione nata sul forum è diventata articolo che è stato pubblicato su Panorama Numismatico di dicembre 2012, ora grazie all'autorizzazione della Nomisma da oggi è anche sul forum negli articoli della sezione medievale col titolo " Il denaro imperiale piccolo di Alessandria e la sua zecca " Anche questo è un contributo che parte e prende spunto da molte considerazioni, analisi e monete esposte in questa discussione sul forum, continua così la collaborazione, ormai vasta tra forum Lamoneta e riviste del settore numismatico. Ringraziamo per il momento tutti quelli che hanno partecipato con contributi e consigli alla discussione stessa e per il momento vi auguriamo buona lettura, Dabbene e Lollone Aggiungo link articolo http://numismatica-italiana.lamoneta.it/docs/201301/alessandria.pdf1 punto
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