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  1. Rocco68

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/21/20 in tutte le aree

  1. Non so voi ma io rifaccio sempre le foto alle mie monete, sono prove amatoriali con mezzi alla portata di tutti e non professionali. A volte il risultato è molto piacevole.
    6 punti
  2. Saluti a tutti, Condivido l'ultimo falso d'epoca entrato in collezione : Ferdinando II Piastra 1838 Realizzato per coniazione su tondello in ottone, in origine presentava l'argentatura superficiale.
    4 punti
  3. Per bilanciare lo splendore della moneta ( complimenti! ) posto la moneta più brutta che avete mai visto. Moneta che è stata in vendita per 59 E. per qualche mese, nessuno l'ha presa in considerazione perchè veramente una "ciofèca". Ho telefonato al venditore ed alla fine l'ho presa per 40 E. spese comprese. I motivi che mi hanno indotto a questo erano perchè mi mancava la data e perchè volevo fare degli esperimenti di pulizia ( è la mia piccola mania!). La moneta pesa: 27,31g ( forse un pò scarsa ma penso ci possa stare ). Ecco la moneta PRIMA ( la visione è sconsigliabile al pubblico impressionabile. un film dell' orrore vero? Dal vivo era ancora più impressionante. Pulita con il metodo del Bicarbonato ( non è un segreto quindi chiedete pure ). Moneta DOPO: Ho lasciato volutamente alcune macchie perchè una pulitura più aggressiva avrebbe rimosso la patina che invece esiste ancora. Cosa ne dite? Certo non è diventata una bellezza, ma penso che adesso 40 E li valga. Ho visto che presenta una ribattitura sull'1 e forse anche il 5 è ribattuto ( 5 su 4 ?) Chiedo a tutti Voi, Buona serata Beppe.
    3 punti
  4. Vi posto le foto della mostra e quelle dei due utenti del forum che sono venuti a vedere la mostra ed a passare mezza giornata a discutere di Numismatica Grazie a @fedafa e ad @eliodoro.Per ragioni di privacy non collego i nik ai nomi Come ho detto in un altro gruppo: venendo hanno dato un senso in più a questo evento. Ci sono anche le foto di quando siamo andati a visitare il Castello Monforte di Campobasso odjob
    3 punti
  5. Per il taglio non ho dubbi, è sicuramente come gli altri : Liscio su tondello sottile.
    3 punti
  6. DE GREGE EPICURI Dopo mesi, finalmente una provinciale interessante! Non vi so dire il peso, perchè qui non ho una bilancia; diametro circa 32 mm. La dracma non è molto ben conservata, ma mi accontento. Al D, l'immagine di Adriano, con una legenda di cui si vede ben poco. Al rovescio, carro trainato da due grossi serpenti (ΑΓΑΘΟΔΑΙΜΟΝΕΣ, suppongo); ma non ho idea di chi sia il personaggio sul carro: l'imperatore o una divinità? L'anno di regno si legge male. Manca in Wildwinds, e qui non ho cataloghi, chi mi aiuta col Dattari o con RPC? Grazie.
    2 punti
  7. RPC III 5847 - Dattari 1848 Triptolemus su carro trainato da due serpenti alati. Anno 17 = AD 132/3. La produzione alessandrina di Adriano è davvero sterminata.
    2 punti
  8. Buonasera @giuseppe ballauri, complimenti per la pulizia, sembra praticamente un altra moneta. Molto interessante la data corretta. Per me hai fatto un affare, il millesimo 1850 non è cosi comune come sembra. Sergio.
    2 punti
  9. Alcune curiosità sul Tondo Severiano (e sulla damnatio memoriae di Geta): - come hanno rivelato analisi condotte sul documento, il ritratto di Geta (che era frontale, non voltato verso Settimio Severo) non era stato solo cancellato ma anche imbrattato con escrementi (tale pratica è attestata anche per via letteraria per altri imperatori, ad esempio per Severo Alessandro e Massimino Daia; si potevano usare, oltre agli escrementi, anche fango o colori scuri); - il Tondo Severiano costituisce un interessante quanto raro esempio di damnatio memoriae applicata a un monumento di natura quasi certamente privata (ed infatti si conservano 17 ritratti integri di Geta su gemme destinate ad uso privato; secondo l'Historia Augusta anche la madre Giulia Domna avrebbe conservato immagini del figlio nella reggia sul Palatino); - delle 174 iscrizioni iscrizioni onorarie sopravvissute che recavano la titolatura di Geta solo 37 non hanno subito la damnatio memoriae; inoltre alcune iscrizioni dello zio omonimo (Publio Settimio Geta) subirono la cancellazione per errore. In alcuni di questi documenti, si è cancellato solo il cognomen Geta ma non il nomen Septimius, probabilmente per rispetto verso il padre Settimio Severo.
    2 punti
  10. Caro ilnumismatico, mi permetto di non essere d'accordo con Te. Il metodo del "bicarbonato" non è invasivo per l'Ag. Semplicemente quando versi l'acqua calda nel contenitore con l'allumino ed il bicarbonato, quest'ultimo produce Co2 che sono le bollicine della Coca Cola. Io questa volta l'ho dovuto ripetere tre volte, ma come vedi funziona. Il liquido per argento dei mercatini ha una formula sconosciuta, è probabile che ci siano degli acidi o delle basi molto forti e non penso facciano bene alla moneta. Non per polemica, ma solo per puntualizzare. Ciao Beppe
    2 punti
  11. Il problema non è saperla riconoscere, il problema è poter dimostrare che era la tua. Di album Masterphil rossi, blu e verdi è pieno il mondo, sono tra i più diffusi anche perché tra i più economici e facili da trovare. Se su una bancarella trovi un raccoglitore blu con gli euro, e ti sembra di riconoscere che sono i tuoi, che fai, chiami i carabinieri? E poi che gli racconti, se, come sembra, non hai uno straccio di foto, o qualsiasi altra documentazione? C'è il caso che arrestino te, se il venditore ti denuncia perché pensa che hai cercato di fregarlo. E vorresti che lo facessimo noi per te? Che ti segnalassimo tutti gli album Masterphil con euro e monete italiane che ci sono in giro? petronius
    2 punti
  12. quello che mi stupisce è che trovo più ben fatti i ritratti dell'antoniniano che quelli dell'aureo.
    2 punti
  13. Ci vediamo sabato, se riusciamo facciamo un assaggino di gutturnio e ortrugo ? al banco dei vini.
    2 punti
  14. Buonasera, aspettiamo di conoscere il peso e di vedere la fotografia del taglio, certamente, intanto posto ciò che già stavo scrivendo e cioè che la moneta in sé per sé è senza dubbio autentica e che come spezzata non vedrei un solo motivo per cui qualcuno abbia voluto falsificarla in uno stato che da molti collezionisti odierni e antichi viene rifiutato, o al contrario che abbia voluto frazionarne una falsa. La precisione del taglio evidentemente eseguito non con una tronchesina ma a mano con una sega fa scartare anche l'idea di una rottura accidentale del sesterzio, per cui restano in piedi le due ipotesi classiche e cioè l'ex-voto e la creazione di una divisionale. Tra le due, proprio perché si tratta di un sesterzio, e soprattutto perché il frazionamento è stato eseguito con precisione lungo l'asse verticale della moneta e quindi curando che il profilo dell'imperatore restasse perfettamente in linea, propenderei per un ex-voto, di valore. Una offerta ad un dio da lasciare neppure in un tempio, ma da esporre nell'altarino dei Penati presente in ogni domus romana. Hirpini
    2 punti
  15. Ho terminato il 2019 con un po' di latitanza dal forum... troppo poco tempo, poca motivazione e altri accadimenti mi hanno tenuto un po' lontano, anche se non dalla lettura. Nel mentre la mia collezione si è arricchita di diversi esemplari provenienti da ripostigli più o meno noti, recenti e "storici". Ma oggi volevo proporvi un lotticino di pezzi imitativi dell'impero gallico, la mia prima e originaria passione, che non provengono da un ripostiglio sebbene siano tutti ritrovamenti da suolo inglese e ciascuno sia stato registrato regolarmente nel PAS prima di essere liberalizzato e restituito allo scopritore. Di per sé a prima vista si tratta di una manciata, 7 pezzi per l'esattezza, di imitazioni radiate riconducibili ai Tetrici (Tetrico I per lo più)... ma... c'è un esemplare alquanto interessante che valeva la pena inserire in collezione: Antoniniano, imitazione; 2,76 gr D\ [...]TRI[...]G, busto radiato e corazzato di Tetrico I a destra R\ [...]RIIMI[...]O, mani giunte (rovescio di Mario, CONCORDIA MILITVM) Come potete vedere, imitativa assai curiosa e 'gustosa', di certo non diffusissima (sebbene mi sia capitato di vederne altre) e con il valore aggiunto del ritrovamento "certificato", sebbene come esemplare disperso e non come hoard. Altra cosa interessante, tutte le monete arrivano con l'identificazione eseguita a cura del British Museum. Alcune sono già disponibili per la consultazione online nel sito del PAS, altre invece devono ancora essere inserite sebbene già schedate e digitalizzate. L'aggiornamento dell'archivio non avviene in tempo reale. Vi lascio anche la visione d'insieme di tutti i pezzi con le loro bustine identificative: Tutti i pezzi provengono dal Norfolk zona da cui, curiosamente, proviene anche l'unico altro esemplare tipologicamente analogo che ho trovato nel PAS: https://finds.org.uk/database/artefacts/record/id/649475 Qui invece già qualche anno fa avevo parlato di questa tipologia di imitativa:
    1 punto
  16. Bellissimo il rovescio, legato ai misteri eleusini e che ritrae Trittolemo durante il viaggio intrapreso per insegnare l’agricoltura ai greci. Questo rovescio potrebbe essere stato scelto in riferimento ad Eleusi, non la città dell’Attica, ma il sobborgo di Alessandria d’Egitto, anch’esso sede di culti misterici. Alcuni ritengono che i misteri eleusini ebbero origine proprio in Egitto, anche se la tesi pare ormai superata.
    1 punto
  17. @Rocco68 e meno male che utilizzi mezzi non professionali. Ogni volta che osservo le tue monete non posso non notare l'abilità nel fotografarle e nell'esaltarne i dettagli, con un ottima messa a fuoco. Complimenti come sempre, sia per le monete che per le foto ?
    1 punto
  18. ...e perché proprio di Costantino IX? .... e non di Costantino X... o forse di Costantino il Grande!!!! La penso come Poemenius meglio prima un libro che ne parla.
    1 punto
  19. Per avvalorare quanto riportato da Liutprand ed anche perchè può sempre tornare utile: Sigle delle zecche USA C Charlotte in Nord Carolina - solo monete in oro - dal 1838 al 1861 CC Charlotte in Nord Carolina - solo monete in oro - dal 1838 al 1861 D Dahlonega in Georgia - solo monete in oro - dal 1838 al 1861 D Denver in Colorado - dal 1906 ad oggi O New Orleans in Luisiana - dal 1838 al 1861 e dal 1879 al 1909 P Philadelphia in Pennsylvania - dal 1793 ad oggi - i primi anni di coniazione sono senza segno di zecca S San Francisco in California - dal 1854 ad oggi W West Point in New York - dal 1984 ad oggi Le monete coniate a Philadelphia prima del 1979 non hanno il segno di zecca (escluso i 5 C. 1942 e 1945) Dal 1967 il segno di zecca è per tutte le monete al rovescio. Curiosità: la zecca ha operato anche nelle Filippine nei primi anni dal 1900 con il simbolo M Saluti
    1 punto
  20. Gran bella banconota in un più che ottimo stato di conservazione P.S. approposito Nikita quando arrivate al 1925 fammi uno fischio che ho qualche bigliettino da postare.
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  21. E' veramente una moneta godibile...complimenti
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  22. Per un po' è stata divertente, ma ormai comincia a stancare. Chiudo.
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  23. 1 punto
  24. Salve, aggiusto il tiro indicando quest'altro bronzetto di Gerone II sul quale - a differenza di quello di Savoca Numismatik che al rovescio reca in basso (I)EΡ a sinistra e ΩNO(Σ) a destra - come in quello di @carlo andrea reca il nome del tiranno diviso in (I)EΡΩ a sinistra e (NOΣ) a destra: Sicilia, Siracusa, Hierone II 275 - 215 a. C. - Testa di Poseidone a sinistra / Punta di tridente ornato, tra due delfini, che divide in basso il nome del tiranno in due: IEΡΩ a sn. e NOΣ a ds. BMC 570. Cordiali saluti HIRPINI
    1 punto
  25. Numismatica Ars Classica > Auction 116 Auction date: 1 October 2019 Lot number: 30 Price realized: 28,000 CHF (Approx. 28,073 USD / 25,751 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: Velia Nomos circa 420-410, AR 7.74 g. Helmeted head of Athena l. decorated with wreath. Rev. YEΛHTΩ[N] Lion l. pulling down stag. Williams 144. Gillet 271 (this coin). SNG ANS 1244 (this obverse die). Gulbenkian 104 (this obverse die). Historia Numorum Italy 1270. Rare and in exceptional condition for the issue, undoubtedly the finest specimen known. Struck on an unusually large flan and exceptionally complete for the issue. Wonderful old cabinet tone and extremely fine Ex Leu/M&M 28 May 1974, Kunstfreund, 181 and Morton & Eden 51, 2011, Exceptional Greek coins, 17 sales.As Velia was an original colony of Phokaia founded around 535 BC, its coinage regularly paid homage to its mother city through its types and weight standard down to the third century BC. Silver staters (nomoi) were struck to the Phokaic weight standard and, beginning in the fourth century BC, regularly featured the helmeted head of Athena on the obverse and a lion on the reverse. The depiction of Athena, including the griffin ornament on the bowl of her helmet, is derived from the obverse type used for Phokaian electrum hektai in the fifth century BC. The griffin was a popular civic badge of Phokaia. Likewise, the lion, particularly when shown devouring its prey was a staple type for early electrum issues of Phokaia in the late sixth and early fifth centuries BC.On the present stater, the usual stand-alone lion is shown in a dramatic scene attacking a hapless stag. This new image is ultimately derived from Near Eastern artistic traditions and can be found on coins struck by the fifth-century Phoenician kings of Kition on Cyprus, as well as on issues of Tarsos and Myriandros under the Persian satrap Mazaios (c. 361-334 BC). This ubiquitous Near Eastern motif entered the Greek iconographic repertoire during the Archaic period, as evidenced by numerous representations on painted pottery and in sculpture. The representation of the lion attacking the stag on Velian coins therefore probably comes from the use of the image in Greek art rather than direct exposure to the Near Eastern models. Still, it is notable that Velia is the only Greek city to employ this somewhat ubiquitous image as a coin type.The enduring popularity and influence of this Velian lion and stag type may be gauged by the fact that it was later resurrected to serve as the reverse type for a denarius issue of Augustus (RIC 318), perhaps serving to indicate the southern Italian origin of the responsible moneyer, M. Durmius. Estimate: 20000 CHF
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  26. Non esageriamo nel dare enfasi all'idea del dono... la notizia penso fosse destinata a dare importanza alla vendita in quanto tale: moneta e realizzo (andato anche oltre le logiche aspettative; ma si sa... a volte l'entusiasmo fa brutti scherzi...). Persone bene informate mi dicono che il "dono" sarebbe una disponibilità a concederla in "visione" o, addirittura, un generico "quando sarà il momento... forse...una cessione non speculativa". Insomma, siamo ben lontani da quanto paventato dalla Gazzetta di Mantova. Da rilevare inoltre che la collezione è proprietà diretta della banca e solo concessa in affido alla fondazione e quindi patrimonio della mps (che ha anche pensato ad un suo trasferimento a Siena). Attualmente, da quel che mi risulta, è stata trasferita dal caveau sotterraneo a palazzo Strozzi e per il 2020 è previsto che torni fruibile al pubblico (magari dopo qualche intervento di bonifica da ossidazioni o muffe varie) Ciao Mario
    1 punto
  27. Penso verso le 13, io sono andato via alle 12:40 e quando sono tornato alle 14 erano già arrivate.
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  28. Scusa ma senza sapere di quante monete si tratti e soprattutto tipologia con allegate foto, come caspita si può aiutare? Non è affatto sicuro che chi ritrova un album di monete lo lasci così come lo ha trovato , anzi se capita tra le mani di persone che hanno un bisogno economico la prima cosa che fanno è tirarle fuori e recarsi dal primo appassionato di numismatica e provare a venderle.
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  29. Lo credo anch'io ed è probabile che Davide abbia individuato la moneta PHRYGIA, Mysia Abbaitis. 2nd century BC. Æ (14.5mm, 3.05 g, 1h). Head of Herakles right, wearing lion skin / Lion skin draped over club; monogram to right; all within oak wreath. HGC 7, –; SNG Copenhagen 5. VF, dark green patina. Sui quadranti di Vibo Valenza (Bruttium) del 192-89 a. C. circa è raffigurata una doppia clava, con la scritta in verticale da una parte e i simboli disposti verticalmente dall’altra che su un tondello consumato possono dare l’idea di una pelle di leone. Invece una clava drappeggiata con la pelle di leone come sui bronzi di Abbaitis (affiancata però da altre armi di Eracle) compare sul rovescio dei bronzi coniati da alcuni sovrani del Bosforo verso il 40-45 AD, ma sul diritto è raffigurata la testa di un giovane e non di Eracle.
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  30. Se ben ricordo, il “gold quinarius” (quinario aureo) è la moneta corrispondente a 1/2 aureo, mentre il “light aureus” (aureo leggero) è l’aureo che in alcuni regni dalla metà alla fine del III sec. è stato coniato sotto peso, a volte fino a raggiungere quello di un quinario.
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  31. Quelli di “Affari a quattro ruote” non sono nulla confronto al nostro Nikita!
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  32. Su una faccia c'è un calice sacerdotale (?) con legenda ADORATE DOMINVM H
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  33. In questo quattrino la biscia Viscontea è andata a BOLOGNA con FILIPPO MARIA VISCONTI
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  34. Si, ma a febbraio. Sono indietro con due articoli che mi hanno richiesto [emoji6]
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  35. Forse dico una cavolata, Mirandola (MO) in dialetto Miràndla
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  36. 1818 Regno delle due Sicilie - Ferdinando I - 120 Grana
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  37. Buongiorno e buon inizio di settimana a tutti. Finalmente l'ho messo in Collezione! Tarì 1798 stessi conii del Dritto e del rovescio dell'esemplare presente nella Collezione del Dottor BOVI. Variante del mio esemplare per il rovescio diverso: La lettera M di Mannara è più grande.
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  38. Dovrebbe comparire il nome dell'imperatore sulla moneta. Se il nome nonc'è la moneta è anonima. Se conosciamo l'epoca di coniazione viene ''attribuita'' al suo regno, ma resta anonima. Arka Diligite iustitiam
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  39. Buona giornata Bella domanda .... eppure ci deve essere un perché! L'unica motivazione che mi viene alla mente è che il "produttore" di un Soldo di questo tipo, smaccatamente falso, se sccoperto e catturato, aveva una condanna più leggera. Altrimenti sarebbe lecito pensare che queste monete siano state fatte in tempi moderni per "gabbare" i collezionisti e creare delle rarità in verità inesistenti. Oggi sarebbe improbabile per un collezionista informato cadere nel tranello, ma chi può dire cosa poteva accadere un secolo fa, prima che venissero dati alle stampe libri riguardanti la monetazione veneziana? saluti luciano
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  40. Buonasera Amici, girovagando in rete ho appreso della recente proposta di legge (Luglio 2019) per coniare nuovamente Dollari Morgan e Peace nel centenario dell'ultimo Morgan e del primo Peace del 1921. Se la legge sarà approvata tali monete saranno coniate nella iconica zecca di Carson City (ora museo di stato del Nevada), presumibilmente con macchinari provenienti dalla non lontanissima San Francisco e recheranno il celeberrimo marchio di zecca CC, ben noto sui Morgan ma mai comparso sui Peace visto che la Zecca di Carson City chiuse 30 anni prima. Questi i link al sito del Congresso e su Coinworld, cosa ne pensate della cosa? https://www.congress.gov/bill/116th-congress/house-bill/3757/text https://www.coinworld.com/news/us-coins/ana-rallies-collectors-to-urge-congressional-support-for-morgan-and-peace-dollars-bill
    1 punto
  41. Penso che non la toccherò più, non mi piacciono i tondelli di rame rosa arancio che vedi sovente. Le macchie scure sono la normale ossidazione di una moneta e mi stanno bene. Volevo solo togliere le componenti di ossido più superficiali che sono anche quelle più aggressive che "mangiano" il rame. Il rame "rosso" con il tempo diventa bruno perchè è impossibile che non venga a contatto con i componenti dell'atmosfera ( tra i quali l'ossigeno è quello che interagisce di più) . Si vedono sovente in Asta delle monete "rame rosso" di 200 anni che mi lasciano perplesso ( o meglio sono delle monete FDC "trattate" ). Se le comperi saranno sempre FDC ma il rame "rosso" molto lentamente, ed in qualsiasi maniera le conservi, virerà verso il bruno, se poi l'ambiente è umido compariranno delle macchie nere. Vi faccio un esempio: cambiate le grondaie in rame di casa vostra. All'inizio hanno quel bel colore rossiccio che è una meraviglia per gli occhi, dopo qualche anno diventano brunite, dopo un decennio compaiono i segni di ossidazione verdastri soprattutto dove ristagna l'umidità e magari si formano dei buchi ( vedi sotto). Lo stesso vale per le monete, a meno che vengano conservate sotto vuoto o nell'olio come le acciughe. Non voglio annoiarvi ma penso che sia una interessante lettura questo articoletto che ho trovato su Internet: La chimica della patina I metalli possono essere classificati in base alla loro reattività. Alcuni, come il sodio, sono così reattivi che esplodono a contatto con l’acqua. Altri sono più stabili: l’oro ha una nobiltà così elevata che lo troviamo inalterato anche dopo migliaia di anni. Il rame è poco reattivo: significa che può reagire con l’ambiente circostante, ma più lentamente della maggior parte degli altri metalli: nella tavola periodica occupa la stessa colonna dell’argento e dell’oro ed è un metallo “quasi-nobile”. Ha un potenziale elettrochimico superiore a 0 (che convenzionalmente è quello della reazione di ossidoriduzione dell’idrogeno (H+/H) e per questo non viene attaccato dagli acidi, tranne da quelli fortemente ossidanti. La patina Esposto all’aria e all’acqua, il rame si combina con l’ossigeno contenuto in esse e forma uno strato superficiale di ossido molto resistente. A differenza della ruggine del ferro, che è porosa e debole, questo composto del rame è resistente e ben ancorato al metallo sottostante, che quindi ne viene protetto: si tratta di una “corrosione positiva”, chiamata passivazione. Il rame non si combina solo con l’ossigeno, ma anche con altri elementi contenuti nell’ambiente, dando luogo a composti dalla stechiometria variabile, che può cambiare da luogo a luogo: per esempio, in prossimità del mare, questi composti sono più ricchi di cloruri. Lo strato superficiale cambia anche nel corso del tempo e questo lo si osserva in architettura: un tetto di rame perde la sua brillantezza dopo qualche settimana e diventa sempre più scuro, a mano a mano che l’ossido si forma. Nel corso degli anni, quando il composto diventerà un sale composto anche da altri elementi, il suo colore tenderà al verde o verdeazzuro, una tonalità caratteristica di tanti sali di rame. Questa superficie protettiva di colore verde viene chiamata “patina” e non deve essere confusa con il verderame, che è un composto – solubile in acqua, quindi non durevole – usato in agricoltura. In Italia, la Basilica palladiana di Vicenza viene considerata la più bella copertura di rame d’Italia: essa è rivestita in rame dal 1829, quindi quasi due secoli: un esempio della resistenza del rame e della sua patina. La chimica del Patina Il primo passo nello sviluppo di una patina è l’ossidazione del rame a l’ossido di rame (I) – ossido rameoso, Cu2O – che ha un colore rosso o rosa (equazione 1), che si forma inizialmente quando il metallo comincia a reagire con le molecole di ossigeno nell’aria. L’ossido di rame (I) viene ulteriormente ossidato in ossido di rame (II) – ossido rameico, CuO – che è di colore nero (equazione 2). Se l’aria contiene tracce di zolfo, dovuto ad esempio dalla combustione di combustibili fossili, si forma anche il solfuro di rame nero (CuS) (equazione 3). Equazione 1 4Cu + O2 → 2Cu2O Equazione 2 2Cu2O + O2 → 4CuO Equazione 3 Cu + S → CuS Nel corso degli anni, CuO e CuS reagiscono lentamente con l’anidride carbonica (CO2) e gli ioni idrossido (OH–) dell’acqua, formando vari sali come Cu2CO3(OH)2 (equazione 4), Cu3(CO3)2(OH)2 (equazione 5) e Cu4SO4(OH)6(equazione 6), che costituiscono la patina. L’umidità e la concentrazione degli elementi nell’aria (composti dello zolfo, cloruri, ecc.) e perfino l’orientamento della superficie in rame hanno un impatto significativo sulla velocità di sviluppo della patina, nonché sul rapporto relativo dei tre componenti. Equazione 4 2CuO + CO2 + H2O → Cu2CO3(OH)2 Equazione 5 3CuO + 2CO2 + H2O → Cu3(CO3)2(OH)2 Equazione 6 4CuO + SO3 + 3H2O → Cu4SO4(OH)6 Scusate se mi sono dilungato, Ciao Beppe
    1 punto
  42. Se posso permettermi, vorrei esprimere un'opinione in merito alla discussione in atto. Premetto subito che non voglio prendere le parti di nessuna fazione. Vorrei solo dire che, secondo me, abbiamo toccato uno dei punti più bassi del forum. Personalmente, ho letto affermazioni che vanno dal penoso, al ridicolo, per finire nel disgustoso... Diamine, siamo in un forum di numismatica! Che immagine stiamo dando di noi stessi al mondo che ci legge? Ognuno di noi ha (secondo me giustamente) la propria visione delle cose. Credete davvero che con questi interventi qualcuno cambierà idea? Oppure, come sta già avvenendo, le posizioni si radicalizzeranno sempre di più e si creeranno delle fazioni contrapposte pronte a farsi "guerra"? Vi chiedo, per favore, di tornare a parlare di monete e di lasciare le appartenenze politiche nella sfera del privato (e nella cabina elettorale). Grazie
    1 punto
  43. Ciao, e pensa che non è nemmeno la più piccola esistente, personalmente come mini-banconota posseggo solo questa. Non è rara, è solamente non comune, più che altro è di difficile reperibilità sul nostro mercato, questa che ho postato l'ho dovuta prendere in Lettonia e mi sono dovuto accontentare di quella conservazione. A confronto con uno dei miei lenzuoli da diecimila lire. ps: si trova in basso a sinistra
    1 punto
  44. Ogni tua moneta che vedo quà e altrove è sempre al top @Giankyv.....con te si và sul sicuro Questa del post non è da meno. Un saluto
    1 punto
  45. Bello che quest’anno sia collegata anche il convegno del giocattolo vintage
    1 punto
  46. Anche un ricordo di Piacenza ultima edizione !
    1 punto
  47. E' vero, ci sono discussioni lunghe. Ma, secondo me, vanno lette anche quelle, se si vuole scrivere qualcosa. Tra l'altro, leggendo, si impara sempre qualcosa. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
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