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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/20/20 in tutte le aree
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Taglio: 2 euro cc Nazione: Portogallo Anno: 2014 A Tiratura: 500.000 Condizioni: BB+ Città: Bologna Note. NEWS5 punti
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questa è una delle discussioni che mi lasciano sempre perplesso... - una richiesta autenticità su un pezzo per il quale la visione è imprescindibile - riscontro da altre passate in asta per identità di uno o più conii - vale 100 che faccio offro 5? - mi chiedo... coglione il venditore... o amo per vedere se qualcuno abbocca.... magari in questo caso nessuna delle due, ma alla trentesima discussione così, con utenti mordi e fuggi, due domande me le faccio5 punti
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Buongiorno e buon inizio di settimana a tutti. Finalmente l'ho messo in Collezione! Tarì 1798 stessi conii del Dritto e del rovescio dell'esemplare presente nella Collezione del Dottor BOVI. Variante del mio esemplare per il rovescio diverso: La lettera M di Mannara è più grande.5 punti
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su un disco di legno di circa 31 cm. di diametro, dipinto a tempera tra fine II inizio III sec. , forse in Egitto : è conservato in museo a Berlino . Raffigura il gruppo di famiglia dell'Imperatore Settimio Severo con la moglie Giulia Domna ed i figli Caracalla e Geta : il volto di Geta risulta abraso forse in conseguenza della damnatio memoriae impostagli dal fratello Caracalla dopo averlo fatto assassinare . Simili immagini si ritiene che fossero destinate alla esposizione in edifici od uffici pubblici : tra i pochissimi esemplari di pittura antica su supporto ligneo pervenutici, anche in considerazione della deperibilità del supporto stesso . Si può accostare, come tipo di manufatto su base lignea, ai rari ritratti funerari di Fayyum anch'essi di epoca romana ed in parte coevi, ed alle rarissime tavolette votive rinvenute 80 anni or sono nelle vicinanze di Sicione in una grotta a Pitsà e datate al VI^ sec. A.C.3 punti
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In questo quattrino la biscia Viscontea è andata a BOLOGNA con FILIPPO MARIA VISCONTI2 punti
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Troppo difficile risalire all'anno esatto, quantomeno per me... si potrebbe forse restringere al periodo 1965-1970: la fiat 600 non ha le frecce sopra i parafanghi, le avevano sino al 1964 Sul parabrezza vedo solo il bollo auto senza il contrassegno dell'assicurazione (da esporre obbligatoriamente dal 1971 in poi), le gomme a fascia bianca diventano optional dal 1967 in poi, ma quest'ultimo dato non influisce incisivamente sulla datazione, per il resto…2 punti
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Immagino che con il 2019 si sia conclusa la serie: ecco l'elenco completo delle monete emesse 2010: 5€, Campania-Napoli (Monastero di S.Chiara); 10€, Friuli Venezia Giulia-Aquileia 2011: 5€, Lazio-Anagni; 10€, Piemonte-Torino 2012: 5€, Molise-Campobasso; 10€, Emilia Romagna-Ferrara 2013: 5€, Sicilia-Selinunte; 10€, Valle d'Aosta-Fénis 2014: 5€, Liguria-San Fruttuoso; 10€, Abruzzo-Atri 2015: 5€, Umbria-Perugia; 10€, Calabria, Riace (i bronzi) 2016: 5€, Marche-Recanati; 10€, Sardegna-Arte nuragica 2017: 5€, Trentino Alto Adige-Trento; 10€, Basilicata-Matera 2018: 5€, Veneto-ville venete; 10€, Puglia-Trani 2019: 5€, Toscana-Firenze (cupola del Brunelleschi); 10€, Lombardia-Milano (duomo)2 punti
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Se può consolarti il tutto ha fatto venire un gran mal di testa anche a me. Secondo il Crawford le serie parallele sono diverse e distinte, e gli stili appaiono ad anni alterni. Nel 131 ad esempio avremmo le 252-253-254/1 (Postumius Albinus ed Opimii), nel 130 le 255-256-257/1 (Acilia, Caecilia e Vargunteia)... e sarebbe così fino al 127. Sul come conciliare questi fantomatici cicli semestrali con la carica annuale dei tresviri resta un enigma anche per me (l'ipotesi della durata biennale era solo una mia vuota considerazione al fine di tentare altre vie per far quadrare il ragionamento). Da quanto ho capito tutta questa ricostruzione servirebbe a giustificare la presenza ad anni alterni di uno stile piuttosto che l'altro, anche se il tutto mi pare troppo intricato ed al tempo stesso fumoso. Aggiungiamo un'altra curiosità... va bene che parliamo dello stesso anno, ma le serie degli Opimii nella sequenza sarebbero successive a quella di Postumius Albinus poiché nei ripostigli sono stati rinvenuti esemplari meglio conservati e che quindi avrebbero circolato di meno... solito criterio non propriamente scientifico. A mio parere in termini di cronologie bene o male ci siamo, ma le sequenze del periodo andrebbero un attimo riviste e riconsiderate, poiché tale ricostruzione fa acqua da tutte le parti. Mi piacerebbe poi dare un senso o una spiegazione allo stile "cubista" tipico di questi anni, ma tentare di farlo basandosi su tale ricostruzione è senza dubbio ancora più arduo.2 punti
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Conio ruggine, autentico zecchino. Molto probabilmente sottopeso, presenta le consuete problematiche degli zecchini dell'ultimo periodo repubblicano e del Manin in particolare.2 punti
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Salve, sembra: Frigia , Abbaitis II-I a.C., la mia è solo una opinione. Posto sotto una moneta simile solo per fare confronto. Chiedo scusa ma son di fretta e non ho potuto leggere tutte le discussioni. Saluti Davide2 punti
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Buonasera Dopo breve ricerca ho potuto appurare che la notizia non è ancora arrivata sul nostro forum e dato che credo possa essere argomento di qualche interesse la posto senza indugi nella sezione di cui il decadramma Siracusano è uno dei capisaldi e poiché la vicenda tratta della Storia recente (collezionistica e non) di tale moneta, ai miei occhi assai più rilevante delle eventuali questioni legali connesse alla vicenda. Girovagando su acsearch ho notato un curioso commento a fondo pagina di un bel decadramma attribuibile ad Eveneto che dopo qualche ricerca mi ha condotto ad una discussione sul FAC. L'esemplare era stato venduto nell'asta 83 lotto 101 della fu gloriosa Leu Numismatik AG il 06-05-2002. A quanto pare un attento Numismatico segnalava alla fine dello scorso novembre che l'esemplare in questione sarebbe stato una volta in possesso del Gabinetto Numismatico del Museo di Berlino, almeno fino al 1945. Ed almeno dal 1851 considerate le varie pubblicazione di questo specifico decadramma, se non addirittura dal 1844 visto il numero di acquisizione riportato sul sito del sopra citato Gabinetto Numismatico. Riassumendo le vicende storiche, nel 1946 l'armata rossa avrebbe condotto l'intera collezione numismatica, compresiva di archivio e biblioteca, in Unione Sovietica. URSS che solo alla fine del 1958 avrebbe restituito alla Repubblica Democratica Tedesca il tutto, eccezion fatta per la biblioteca e "qualche esemplare mancante". Da qui le virgolette nel titolo, dove tra perso e rubato passa un bel mare di differenze visto il periodo storico e le entità politiche coinvolte, nonché la situazione della divisione della ex capitale del Terzo Reich germanico. In conclusione tra le monete mancati vi era proprio il decadramma in questione che riemergeva dalle acque torbide della Storia del '900 solo 56 anni dopo la sua "scomparsa" da Berlino. Onde evitare di riportare pedantemente le opinioni e le conclusioni tratte dalla discussione sul FAC riporto di seguito tutti i link utili ai nostri utenti per valutare il caso autonomamente e, se vorranno, condividere i propri commenti e riflessioni. Restando naturalmente a disposizione di chi non avesse sufficiente dimestichezza con l'inglese. Link alla discussione sul FAC: https://www.forumancientcoins.com/board/index.php?topic=120693.0 Link alla vendita Leu 83 lotto 101 del 2002: https://www.acsearch.info/search.html?id=100303 Link al sito della German Lost Art Foundation dove troviamo l'esemplare oggetto di questa discussione: http://www.lostart.de/Webs/EN/Datenbank/EinzelobjektVerlust.html;jsessionid=A51761B71A3135C0651673C1E6046199.m1?cms_param=EOBJ_ID%3D527497%26_page%3D0%26_sort%3D%26_anchor%3Did4440 Link allla pubblicazione del Consiglio Internazionale di Numismatica dove è possibile trovare l'articolo "150 Years of the Münzkabinett Berlin. People – Coins – Medals" di Bernhard Weisser, da dove sono tratte le informazioni storiche sulle vicende del Gabinetto Numismatico di Berlino: https://www.academia.edu/41380543/150_Years_of_the_Münzkabinett_Berlin._People_Coins_Medals_2018_ Buona lettura e Buone riflessioni1 punto
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Buongiorno ragazzi,l'altro giorno all'asta Triton è passata una moneta apparentemente "unica",osservando la loro descrizione viene catalogata come un light aureus (aureo leggero),la mia domanda è perchè non si può parlare di quinario?il peso di 2,09 gr e' circa la metà del peso medio dell'aureo di Aureliano che dando una veloce sbirciata oscilla tra i 4,15 e 4,30,in alcuni casi(rari) oltre i 5 gr.Inserisco una immagine del piu' comune antoniniano giusto per poter far un confronto anche con lo stile,mi piacerebbe saper i vostri pareri su questa moneta.1 punto
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Confermo anch'io le perplessità in merito al pezzo mostrato. Tra i vari elementi citati, si potrebbe forse aggiungere anche la basetta di Vittorio Emanuele III. Stando alla foto, sembrerebbe praticamente assente, mentre negli esemplari autentici è più delineata e distinguibile1 punto
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Ciao a tutti, perdonate l'equivoco dato dalla mia ignoranza. Non voglio raccogliere nessuna offerta per la moneta che non è mia. Quindi non fatene nessuna verrà accettata nel modo più assoluto. La mia intenzione era soltanto raccogliere il parere di esperti per evitare una truffa. Avrei voluto acquistare un bell'oggetto, non volevo assolutamente speculare in un settore che non conosco per nulla. Ho capito che la probabilità si tratti di una fregatura altissima, il venditore non ha nessuna documentazione, quindi eviterò di acquistare. Perdonate l'ingenuità, grazie1 punto
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Il pino non c'è più da moltissimi anni però è sempre nell'immaginario collettivo per cui mi era sembrato più una visione d'insieme di un panorama popolare che la ricostruzione vera. Però non essendo napoletano il particolare notato da te Vesuvio/monte_somma mi era sfuggito e devo dire che hai ragione, la prendiamo così pensando a una visione sommaria di un panorama.1 punto
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mi sembra sia la prima di quest'anno 27 gennaio estonia antartide https://www.numismatica-visual.es/2020/01/moneda-2-euros-conmemorativa-descubrimiento-de-la-antartida/?fbclid=IwAR09Vggij6XJbk0LQXJMvED40OqrWyYan03aWg0p3IERrMsfKvGFbfOd1pc1 punto
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Ad onor del vero, una visita a questo convegno non era in previsione, ma visto il "fermento lamonetiano" penso proprio che unirò l'utile al dilettevole, o meglio il dilettevole al dilettevole, quindi sabato mattina convegno e dopo un lauto pasto, passeggiata nel centro storico di Piacenza. Sperando che non subentrino intoppi lavorativi...1 punto
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anche a me dà la sensazione di essere falsa.. il bordo è evanescente in corrispondenza della scritta RE in legenda... poi nella penultima foto, il fascio ha dei confini un po sbilenchi, poi anche in alto sopra il fascio... il rettangolo dove c'e' la data, manca il lato e l'angolo sinistro del rettangolino1 punto
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Capisco il tuo cruccio, ma la serie della arti è ormai completa: 20 monete emesse, per 20 regioni. Certo non basterebbero 50 serie di 20 monete per ricordare il nostro patrimonio artistico-storico, ma anche quello eno-gastronomico è altrettanto ricco, ed è un simbolo del made in Italy, tanto quanto i palazzi, le chiese ed i templi (magari un po' meno se riportato su una moneta, ma vabbè ) p.s. Tecnicamente la Pietà di Michelangelo è nella Città del Vaticano1 punto
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..... Queste lettere A in legenda mi sembra di averle già viste ?1 punto
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Impossibile purtroppo per chi colleziona cartoline del proprio paese potere avere un catalogo che riporti tutte le cartoline prodotte sin dall'inizio. In buona sostanza non esiste un vero catalogo completo di paesaggistiche italiane, potresti trovare al massimo i vari temi: militari, illustratori ecc. piuttosto datati, tra l'altro non funzionano come i cataloghi che siamo abituati a vedere. A suo tempo Arrasich ne fece tanti, qualcuno di regionalismo è vero, ma con raffigurazioni varie di cartoline rare dei primi del '900, stazioni ferroviarie, immagini molto animate, eventi e tanto altro, ma nulla di più, non sono mai stati dei veri e propri cataloghi. Per procurarmele un tempo vari negozi (che non esistono più) a parte 'Millecartoline' (ancora sul campo) mi inviavano delle fotocopie prezzate. L'unica è mettere nel cerca di ebay, delcampe e anche semplicemente su google, l'indicazione del tuo paese ed avere tanta pazienza nei mercatini (cosa che sicuramente già farai), sperando che nel venderle qualche venditore le smista secondo le provincie o quantomeno per regioni. Delle mie ne ho fatto un piccolo sito artigianale: http://bankitaly.altervista.org/index.html1 punto
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@Robertode a te le bocciano ma a loro? Non sarà per caso che guardano il fatturato annuo eBay tedesca? Ogni mondo è paese. Spero veramente che si parli solo di arte numismatica stavolta... Cmq sto alla decisione di un' @CdC Tiziano1 punto
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Chiudo, per adesso. Capisco le buoni intenzioni, ma è un argomento abbondantemente trattato.1 punto
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NON CHIEDO DOVE Ottantanove sei tu, reggimento di virtù, che gloriosa tradizione, che infiamma i nostri cuori. Non chiediamo dove andremo, sempre e ovunque noi saremo: porteremo la bandiera sulla vetta a sventolare! Ottantanove, non chiedo dove, dobbiamo andare altrove! Ottantanove sei tu, reggimento di virtù, di gloriosa tradizione che infiamma i nostri cuori, non chiediamo dove andremo, perché ovunque noi saremo, porteremo la bandiera, la bandiera del nostro amor1 punto
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Salve, sembra la “Gazzetta “.Non è la mia monetazione , altri ti sapranno dare più informazioni e sapranno essere più precisi, credo esistano delle varianti. Saluti Davide1 punto
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Ringrazio comunque tutti voi di questo magnifico gruppo, perché siete sempre disponibili con il vostro conoscere, e spero un giorno grazie ai vostri insegnamenti di riuscire a imparare qualcosina.1 punto
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Ottimi suggerimenti Mario il BdN on line integra - con molto materiale precedentemente inedito - e corregge Il Crippa che e’ un eccellente lavoro ma piu datato1 punto
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Taglio: 20 cent Nazione: San Marino Anno: 2017 Tiratura: 1.328.015 Condizioni: BB Città: Milano Note: 6 monete Taglio: 20 cent Nazione: San Marino Anno: 2008 Tiratura: 1.168.360 Condizioni: BB Città: Milano Note: 2 monete Taglio: 20 cent Nazione: San Marino Anno: 2003 Tiratura: 220.000 Condizioni: BB Città: Milano1 punto
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Taglio: 2€ cc Nazione: Portogallo Anno: 2007 Tiratura: 1.275.000 Condizioni: qSPL Città: Milano1 punto
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Grazie @Xenon97 , ti ringrazio tantissimo per l'impegno e la competenza!1 punto
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In "L'economia della Sardegna Catalana" (da "I catalani in Sardegna"), John Day riporta che al tempo di Ferdinando il Cattolico (1479-1516), nel 1485, "350 maiali ... furono venduti a Sassari per 26 soldi e 6 denari per capo". Ora, 1 soldo sardo valeva 12 denari sardi, come in tutti i paesi europei dell'epoca (che seguivano il sistema monetario derivato dalla riforma carolingia) 1 soldo valeva 12 denari (di quel paese); "soldo" e "denaro" erano valori ideali, non necessariamente rappresentati da un nominale corrispettivo (soprattutto il soldo); ma quali monete furono probabilmente utilizzate per comprare i suddetti maiali a Sassari? Dobbiamo innanzitutto tenere conto che allora le monete sarde e catalane circolavano nell'isola ed erano parimenti accettate. A quel tempo, 4 soldi sardi formavano un "reale", moneta d'argento (derivata dall'alfonsino d'argento) equivalente a un "croat" catalano (il corrispettivo del "grosso"). Invece, 2 denari sardi erano rappresentati dalla moneta in mistura chiamata "cagliarese", fatta coniare per la prima volta nella storia dell'isola (nella zecca di Cagliari) proprio da Ferdinando II. Diversamente dal reale, 1 cagliarese ( = 2 denari sardi) era equivalente a 1 denaro catalano. Infatti c'era un rapporto 1:1 tra le buone monete argentee sarde e catalane, e un rapporto 2:1 tra le monete di mistura sarde e catalane. E' chiaro da questi nominali l'interesse dei regnanti aragonesi di facilitare le transazioni sull'isola con entrambe le monetazioni. Per quanto detto, occorrevano 6 reali e 15 cagliaresi per fare 26 soldi e 6 denari (26 soldi = 24 soldi + 2 soldi = 6 reali + 2 soldi = 6 reali + 24 denari = 6 reali + 12 cagliaresi, 6 denari = 3 cagliaresi). Dunque, per saldare la gran parte della somma richiesta sarebbero occorse 6 monete da 1 reale, che nelle emissioni di Ferdinando II erano di due tipi (riporto qui sotto le immagini delle monete dal libro "Le monete della Sardegna" di E. Piras): primo tipo secondo tipo Per acquistare un maiale, un vassallo dell'epoca avrebbe quindi usato: o quella che Piras definisce la moneta più bella di tutta la monetazione aragonese, il reale di secondo tipo dall'effige di stampo rinascimentale del sovrano; o il reale di primo tipo, che documenta uno dei crimini più terribili della dominazione aragonese, ossia la cacciata degli ebrei sardi (ivi stabiliti sin dall'epoca dell'imperatore Tiberio), a cui si riferisce il motto sul rovescio INIMICOS EIUS INDUAM CONFUSIONE ("Confonderò i suoi nemici"), che compare in questa moneta per la prima volta e verrà ripetuto per secoli nella monetazione sarda.1 punto
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Se poi avesse voluto usare monete catalane, avrebbe avuto bisogno di 6 croat (argento) e 15 dineros (mistura) di Ferdinando II, di cui si può osservare qui sotto la somiglianza con le monete sarde precedenti: croat dinero1 punto
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Vuoi una risposta specifica? Il simbolo non uccide nessuno. Le persone stanno uccidendo. Nascondere eventuali monete con simboli sta nascondendo parte della storia. Non conoscere la storia porta a una ripetizione della storia.1 punto
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I fascisti dovrebbero studiare il fasscismo... 1 era il 1925. 2 si applicarono quelle politiche liberiste, oggi avversate dai fascisti 3 l'artefice fu cacciato l'anno dopo... non abbastanza fascista per i finanziatori del regime 4 evidentemente, l'oro di Dongo trafugato dai partigiani non esisteva, visto l'altruismo di lvi che rinunciò al suo compenso... come Monti... 5 doveva finanziare una guerra... ottima mossa, finita benissimo1 punto
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Mussolini era un dittatore che ha fatto ammazzare migliaia di persone (tra cui anche molti bambini, colpevoli unicamente di essere ebrei), era un autentico criminale, penso ci sia poco da aggiungere. Spero proprio che certi periodi non ritornino mai più.1 punto
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Sarà sicuramente orgoglioso di Te, per avere vicino una persona che ha dato importanza ad una parte della sua vita. Io, da ormai 3 anni, sto convivendo con una grave malattia che mi ha cambiato, nel bene e nel male la vita. Nel male perchè comprendi che il tempo è scarso, non riesci più a programmare la tua vita nel medio-lungo termine e sei costretto a vivere alla giornata. Nel bene perchè riesci ad apprezzare quelle piccole cose a cui non davi importanza. Non so se noi, piccoli granelli di sabbia in una spiaggia immensa, abbiamo il privilegio dell'immortalità, oppure siamo semplicemente la luce di un flash, che brilla per un attimo e poi si spegne definitivamente. Di una cosa però sono sicuro: che le persone a cui vogliamo bene vivranno ancora per molto tempo, se siamo in grado di ricordare e di far rivivere il ricordo. Ciao Beppe1 punto
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Sono d’accordo questo è uno dei più interessanti e esteticamente attraenti ! Di seguito anche quello di Domizia Augusta che condivide appunto il rovescio. L’esemplare è stato proprio ieri venduto da CNG (Triton) alla ragguardevole cifra di 6.000 USD1 punto
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Buonasera e complimenti a @ciosky68 per l’identificazione. Diciamo che la prima classificazione indicava l’esemplare come una emissione del IV secolo d.C. Ho contattato il venditore per capire se in caso di aggiudicazione avessi ricevuto questa moneta o quella indicata (erroneamente) nella descrizione. Ringraziatomi della segnalazione, la classificazione errata (dovuta a refuso) è stata corretta, indicandola come emissione provinciale neroniana da Smirnya (attuale Smirne). Roman Provincial IONIA, Smyrna Nero, with Poppaea. AD 54-68 AE, Struck circa AD 62-65 Laureate head right / Poppaea as Nike standing left, holding wreath and cornucopia; ΝϵΙΚΗ ΠΟΠΠΑΙΑ ZΜΥΡ around 3.53 g, 17 mm RPC I 2486; SNG München -; SNG von Aulock -; SNG Copenhagen -; BMC Ionia pg. 271, 292 (https://www.vcoins.com/en/stores/musa_numismatic_art/193/product/nero_with_poppaea_ionia_smyrna_ae_17_mm_struck_circa_ad_6265/625480/Default.aspx) Ma attenzione: nell’esemplare in oggetto la legenda al diritto è in caratteri latini. Mi pare di distinguere con una certa facilità … CLAVDIVS CAESAR … . Da qui la ricerca che mi ha portato alla medesima conclusione di ciosky68. Una emissione della “zecca balcanica” (Perinthus?) che fa parte del gruppo contraddistinto da emissioni appunto con caratteri latini (sec. Howgego). Ecco alcuni confronti oltre a quello già segnalato. https://www.forumancientcoins.com/catalog/roman-and-greek-coins.asp?vpar=1686&pos=0 http://www.coinproject.com/coin_detail.php?coin=251570 https://www.ebay.com/itm/FORVM-Rare-Nero-Semis-Perinthus-Thrace-Mint-with-Latin-Legends-Nice-Patina-/401734347443?_ul=AR https://www.acsearch.info/search.html?term=nero+semis&category=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&images=1&order=0¤cy=usd&company= Una piccola moneta, quindi, un sottomultiplo (1/2) di quell’asse che probabilmente nel periodo neroniano aveva comunque una valore specie nella periferia dell’Impero dove i costi erano inferiori a quelli dell’Urbe e che era comunque necessaria ad una economia dove i piccoli ma numerosi scambi quotidiani erano pagati con piccole somme (e quindi “piccole monete”) ma che nell’insieme muovevano grandi quantità di contante. Un semisse che valeva 2 di quei quadrans (quadranti) più diffusi… una moneta che viene comunque segnalata come “rara” o “molto rara”. Per approfondire il discorso “small changes” (= “spiccioli”) e la loro importanza nell'economia romana del Primo Impero vi rimando alla discussione https://www.lamoneta.it/topic/117288-spiccioli-romani/ Ciao Illyricum1 punto
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Buongiorno a tutti, Condivido con molto piacere il gruppetto dei Tarì "particolari" del 1798 che ho in Collezione. E aggiungo per la prima volta la foto del loro taglio insieme ai pezzi ufficiali. Un caro saluto, Rocco.1 punto
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