Vai al contenuto

Classifica

  1. nikita_

    nikita_

    Guru


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      23194


  2. Poemenius

    Poemenius

    Utente Storico


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      5700


  3. Litra68

    Litra68

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      3836


  4. eliodoro

    eliodoro

    CDC


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      7004


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/15/20 in tutte le aree

  1. Buonasera, stavo osservando il mio grano del 1793 acquistato in Germania, pensavo alla sua storia al come si fosse trovato lì, ad un certo punto mi ha iniziato a raccontare la sua storia, eccola. Siamo sul finire del 1792, in Francia si scoprono dei documenti segreti che provano gli intrighi reali con le potenze straniere. Luigi Capeto, già Luigi XVI, al termine di un tumultuoso processo, viene riconosciuto colpevole di cospirazione contro la sicurezza dello stato e condannato a morte. Il 21 gennaio del 1793 il Re viene ghigliottinato e la notizia giunge a Napoli quasi contemporaneamente alla definitiva partenza di Latouche. La reazione del governo napoletano si scatena, vengono "presi nella notte e menati in carcere molti di coloro che praticarono co' francesi", ma non si trovano capi di accusa contro di loro. Unico provvedimento sarà una specie di domicilio coatto per Antonio Jerocades e Giuseppe Cestari. L'esecuzione di Luigi XVI e il timore di ribellioni in città, anche per le difficoltà di approvvigionamento della grano e della farina, spingono Napoli a stringere, nell'estate del 1793, un trattato di alleanza con l'Inghilterra. Ma per non turbare la neutralità promessa a La Touche, Acton lo sottoscrive in gran segreto.Horatio Nelson arriva sull'Agamennon per chiedere truppe in aiuto alla guarnigione di Tolone consegnatasi agli inglesi. Tutti i cittadini francesi vengono espulsi dal Regno compreso l'ambasciatore Mackau. Ecco che entra in scena il mio grano, era uno spicciolo che aveva in tasca Pierre, un soldato Francese che prestava servizio nella guardia personale dell'ambasciatore francese a Napoli. L'ambasciatore lascia Napoli in gran fretta portandosi dietro i soldati Francesi che rappresentavano la propria guardia. Pierre tornato in patria viene inviato in missione come tanti altri soldati Francesi, entra a pieno titolo a far parte dell'armata Francese, e partecipa alla battaglia di Kaiserslautern in Germania (28-30 novembre 1793) il grano ormai lo porta con sé come ricordo del periodo passato a Napoli quando i tempi erano migliori. Il 28 novembre, l'armata francese comincia un'avanzata su tre colonne. L'ala destra è guidata da Alexandre Camille Taponier, la sinistra da Jean-Jacques Ambert. Hoche marcia col centro ma le strade sono ancora in cattivo stato e così viene perduto molto tempo. Ê Taponier ad entrare per primo in contatto col nemico e riporta qualche successo iniziale. Ma Ambert che ha avuto grossi problemi nell'attraversamento del fiume Lauter si trova, con soli 6000 uomini a dover far fronte al corpo d'armata di Friedrich Adolf von Kalckreuth dotato di forze preponderanti. Per sfuggire all'accerchiamento ripiega sulle forze di Hoche che giunge in suo soccorso Il 29, i francesi passano il fiume. Le avanguardie di Dubois e Molitor sono bloccati sul pianoro di Erlenbach dalla feroce e preparata resistenza prussiana. Ambert deve correre al soccorso passando attorno all'altopiano; solo dopo che una forte batteria è installata sulle alture vicine si viene a capo della resistenza. Hoche si schiera con le sue truppe sui rilievi dell'Otterberg. L'ala sinistra prussiana, che si ritiene ormai isolata non accenna a ritirarsi nonostante gli attacchi lanciati da numerosi squadroni francesi. all'attacco dell'ala destra, la brigata Simon smarrisce la strada e non si ricongiungerà con la divisione Paillard che alla fine della giornata. Poiché è troppo tardi per attaccare il comandante Ambert riceve ordini di marciare anche tutta la notte per congiungersi col centro di Hoche. Da parte sua Taponier attacca l'abitiato di Kaiserslautern, ma è isolato e di fronte ad una ben organizzata resistenza deve ritirarsi nei boschi; anche le sue truppe passano tutta la notte all'erta. All'alba del 30, le opposte artiglierie fanno fuoco a volontà. Hoche lancia altri attacchi. A sinistra, alla testa di quattro battaglioni Molitor quasi si impadronisce della collina detta Buchberg, ma è infine respinto. A destra la divisione Huet riesce a malapena a mantenere le proprie posizioni. Al centro, le cavallerie opposte caricano a turno, senza obiettivi precisi: tutti gli attacchi di Hoche sono respinti in disordine. Vedendosi ben protetto ai fianchi, Brunswick attacca con decisione per riprendere l'Otterberg e Hoche si vede costretto ad abbandonare il terreno. La battaglia di Kaiserslautern (28-30 novembre 1793) fu una battaglia della Prima coalizione (parte delle guerre rivoluzionarie francesi), combattuta nei pressi della città tedesca di Kaiserslautern. Il risultato è stato una vittoria dell'esercito prussiano sotto il comando del duca di Brunswick contro l'esercito francese della Mosella guidato da Lazare Hoche. Durante il concitato scontro tra i due schieramenti a Pierre cade la moneta perdendola, non si rivedranno mai più, Pierre resterà ferito e prigioniero ma avrà salva la vita. Il grano Napoletano del 1793 resterà nascosto e dimenticato in quei campi di battaglia fino a quando un contadino tedesco lo ritroverà negli 60 del 900 e di mano in mano arriverà in un negozio numismatico e da lì è venuto a me.. ? Spero che abbiate trovato anche voi interessante il racconto del mio Grano 12 Cavalli del 1793. Saluti Alberto
    3 punti
  2. Dante dedica a Manfredi i versi 103 - 145 del Canto III del Purgatorio: E un di loro incominciò: «Chiunque tu se', così andando, volgi 'l viso: pon mente se di là mi vedesti unque». Io mi volsi ver lui e guardail fiso: biondo era e bello e di gentile aspetto, ma l'un de' cigli un colpo avea diviso. Quand'io mi fui umilmente disdetto d'averlo visto mai, el disse: «Or vedi»; e mostrommi una piaga a sommo 'l petto. Poi sorridendo disse: «Io son Manfredi, nepote di Costanza imperadrice; ond'io ti priego che, quando tu riedi, vadi a mia bella figlia, genitrice de l'onor di Cicilia e d'Aragona, e dichi 'l vero a lei, s'altro si dice. Poscia ch'io ebbi rotta la persona di due punte mortali, io mi rendei, piangendo, a quei che volontier perdona. Orribil furon li peccati miei; ma la bontà infinita ha sì gran braccia, che prende ciò che si rivolge a lei. Se 'l pastor di Cosenza, che a la caccia di me fu messo per Clemente allora, avesse in Dio ben letta questa faccia, l'ossa del corpo mio sarieno ancora in co del ponte presso a Benevento, sotto la guardia de la grave mora. Or le bagna la pioggia e move il vento di fuor dal regno, quasi lungo 'l Verde, dov'e' le trasmutò a lume spento. Per lor maladizion sì non si perde, che non possa tornar, l'etterno amore, mentre che la speranza ha fior del verde. Vero è che quale in contumacia more di Santa Chiesa, ancor ch'al fin si penta, star li convien da questa ripa in fore, per ognun tempo ch'elli è stato, trenta, in sua presunzion, se tal decreto più corto per buon prieghi non diventa. Vedi oggimai se tu mi puoi far lieto, revelando a la mia buona Costanza come m'hai visto, e anco esto divieto; ché qui per quei di là molto s'avanza». In questi versi, descrive il luogo di sepoltura : ssa del corpo mio sarieno ancora in co del ponte presso a Benevento, sotto la guardia de la grave mora. Or le bagna la pioggia e move il vento di fuor dal regno, quasi lungo 'l Verde, dov'e' le trasmutò a lume spento. La sepoltura di Manfredi potrebbe essere questa? Vabbè continuo stasera..
    3 punti
  3. Buonasera Dopo breve ricerca ho potuto appurare che la notizia non è ancora arrivata sul nostro forum e dato che credo possa essere argomento di qualche interesse la posto senza indugi nella sezione di cui il decadramma Siracusano è uno dei capisaldi e poiché la vicenda tratta della Storia recente (collezionistica e non) di tale moneta, ai miei occhi assai più rilevante delle eventuali questioni legali connesse alla vicenda. Girovagando su acsearch ho notato un curioso commento a fondo pagina di un bel decadramma attribuibile ad Eveneto che dopo qualche ricerca mi ha condotto ad una discussione sul FAC. L'esemplare era stato venduto nell'asta 83 lotto 101 della fu gloriosa Leu Numismatik AG il 06-05-2002. A quanto pare un attento Numismatico segnalava alla fine dello scorso novembre che l'esemplare in questione sarebbe stato una volta in possesso del Gabinetto Numismatico del Museo di Berlino, almeno fino al 1945. Ed almeno dal 1851 considerate le varie pubblicazione di questo specifico decadramma, se non addirittura dal 1844 visto il numero di acquisizione riportato sul sito del sopra citato Gabinetto Numismatico. Riassumendo le vicende storiche, nel 1946 l'armata rossa avrebbe condotto l'intera collezione numismatica, compresiva di archivio e biblioteca, in Unione Sovietica. URSS che solo alla fine del 1958 avrebbe restituito alla Repubblica Democratica Tedesca il tutto, eccezion fatta per la biblioteca e "qualche esemplare mancante". Da qui le virgolette nel titolo, dove tra perso e rubato passa un bel mare di differenze visto il periodo storico e le entità politiche coinvolte, nonché la situazione della divisione della ex capitale del Terzo Reich germanico. In conclusione tra le monete mancati vi era proprio il decadramma in questione che riemergeva dalle acque torbide della Storia del '900 solo 56 anni dopo la sua "scomparsa" da Berlino. Onde evitare di riportare pedantemente le opinioni e le conclusioni tratte dalla discussione sul FAC riporto di seguito tutti i link utili ai nostri utenti per valutare il caso autonomamente e, se vorranno, condividere i propri commenti e riflessioni. Restando naturalmente a disposizione di chi non avesse sufficiente dimestichezza con l'inglese. Link alla discussione sul FAC: https://www.forumancientcoins.com/board/index.php?topic=120693.0 Link alla vendita Leu 83 lotto 101 del 2002: https://www.acsearch.info/search.html?id=100303 Link al sito della German Lost Art Foundation dove troviamo l'esemplare oggetto di questa discussione: http://www.lostart.de/Webs/EN/Datenbank/EinzelobjektVerlust.html;jsessionid=A51761B71A3135C0651673C1E6046199.m1?cms_param=EOBJ_ID%3D527497%26_page%3D0%26_sort%3D%26_anchor%3Did4440 Link allla pubblicazione del Consiglio Internazionale di Numismatica dove è possibile trovare l'articolo "150 Years of the Münzkabinett Berlin. People – Coins – Medals" di Bernhard Weisser, da dove sono tratte le informazioni storiche sulle vicende del Gabinetto Numismatico di Berlino: https://www.academia.edu/41380543/150_Years_of_the_Münzkabinett_Berlin._People_Coins_Medals_2018_ Buona lettura e Buone riflessioni
    2 punti
  4. ho recentemente letto questo volume di Asolati e Stella… e lo sto rileggendo oltre alle monete, c'è un'analisi della circolazione per tipologia nella diocesi italiciana, e una serie di riflessioni sulle datazioni etc... un volume davvero interessantissimo, con rimandi a una enorme bibliografia della quale fa spesso sintesi per tipologie monetarie è un volume che vale assolutamente il prezzo di copertina e per l'approccio è incredibilmente di più di un "semplice" repertorio di scavo un lavoro di grande qualità che metto tra le cose migliori che io abbia letto negli ultimi 12 mesi
    2 punti
  5. Buonasera, ultima arrivata e seconda moneta del 2020 in Collezione Litra68. 10 Tornesi 1819 Variante Stella a 6 punte Collo a punta. Magliocca 450a. Pagani 91b.D'in.83b. Scusatemi per le foto, non rendono bene, dal vivo è molto meglio. Aspetto vostri pareri e Vostre monete per confronto. Saluti Alberto
    2 punti
  6. Buonasera Alberto, ti dico per esperienza, che parto sempre con la voglia di finire una serie....poi mi perdo con qualcosa che cattura la mia attenzione e desisto...ti lasci trasportare da questa affascinate monetazione e riempi tasselli. Secondo me uno si deve porre un limite, cioè capire che periodo collezionare. Solo il 700?, solo l'800? solo Ferdinando IV o II ? Francesco o Gioacchino? Quello lo devi stabilire tu!
    2 punti
  7. I see that my posts have been so conveniently deleted from the other forum. So in a nutshell, let the Germans first return the thousands of Greek artifacts they looted from the Greek museums during WWII, pay the billions of war reparations they still owe and then they can claim this coin which is worth peanuts. How did the coin end up in Berlin anyway? Did the syracusans colonise the Goths? Or was it coming from the excavations the Germans archeologists did between 1800-1900? And they took the artifacts to "protect" and "save" them from the illiterate modern greeks? The only achievement of the original poster is that he may get a reward and that is his interest all about. The coin is now condemned, the Leu auction house does not exist anymore, and one unaware collector got screwed big time
    2 punti
  8. Buonasera posto anche il mio per confronto
    2 punti
  9. 2 punti
  10. Credo che sia un set per turisti, praticamente è una serie ridotta del thai 2559 (2016), controlla tu stesso, tutte debbono avere al rovescio in comune questi caratteri: พ.ศ.๒๕๕๙ In buona sostanza le monete in uso, la più piccola (25 satang = 1/4 di bath) è equivalente a meno di un centesimo di euro, ma possibilmente lo utilizzano ancora. Nel set ufficiale invece sono presenti anche i valori più piccoli non più usati (1 - 5 e 10 satang), quest'ultimi coniati appositamente in tiratura ridotta per le serie complete.
    2 punti
  11. ma che è, il risveglio dei ramini dorati e dei nordic gold ramati? Tre post nel giro di poche ore (senza uno straccio di foto a dimostrare il "ritrovamento" , non sia mai) in thread morti e sepolti da mesi, se non anni.......
    2 punti
  12. ciao @Adelchi66 spera di copiare le siliquette papali/bizantine, le monete che precedono a roma gli antiquiores .... roba da 0,20/0,40 g la comparativa con uno dei pezzi pubblicati da O'hara mi pare parli da se....nonostante la qualità della foto presa dal testo... una "vera" con i baffi da gatto non l'ho mai vista
    2 punti
  13. Buonasera e complimenti a @ciosky68 per l’identificazione. Diciamo che la prima classificazione indicava l’esemplare come una emissione del IV secolo d.C. Ho contattato il venditore per capire se in caso di aggiudicazione avessi ricevuto questa moneta o quella indicata (erroneamente) nella descrizione. Ringraziatomi della segnalazione, la classificazione errata (dovuta a refuso) è stata corretta, indicandola come emissione provinciale neroniana da Smirnya (attuale Smirne). Roman Provincial IONIA, Smyrna Nero, with Poppaea. AD 54-68 AE, Struck circa AD 62-65 Laureate head right / Poppaea as Nike standing left, holding wreath and cornucopia; ΝϵΙΚΗ ΠΟΠΠΑΙΑ ZΜΥΡ around 3.53 g, 17 mm RPC I 2486; SNG München -; SNG von Aulock -; SNG Copenhagen -; BMC Ionia pg. 271, 292 (https://www.vcoins.com/en/stores/musa_numismatic_art/193/product/nero_with_poppaea_ionia_smyrna_ae_17_mm_struck_circa_ad_6265/625480/Default.aspx) Ma attenzione: nell’esemplare in oggetto la legenda al diritto è in caratteri latini. Mi pare di distinguere con una certa facilità … CLAVDIVS CAESAR … . Da qui la ricerca che mi ha portato alla medesima conclusione di ciosky68. Una emissione della “zecca balcanica” (Perinthus?) che fa parte del gruppo contraddistinto da emissioni appunto con caratteri latini (sec. Howgego). Ecco alcuni confronti oltre a quello già segnalato. https://www.forumancientcoins.com/catalog/roman-and-greek-coins.asp?vpar=1686&pos=0 http://www.coinproject.com/coin_detail.php?coin=251570 https://www.ebay.com/itm/FORVM-Rare-Nero-Semis-Perinthus-Thrace-Mint-with-Latin-Legends-Nice-Patina-/401734347443?_ul=AR https://www.acsearch.info/search.html?term=nero+semis&category=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&images=1&order=0&currency=usd&company= Una piccola moneta, quindi, un sottomultiplo (1/2) di quell’asse che probabilmente nel periodo neroniano aveva comunque una valore specie nella periferia dell’Impero dove i costi erano inferiori a quelli dell’Urbe e che era comunque necessaria ad una economia dove i piccoli ma numerosi scambi quotidiani erano pagati con piccole somme (e quindi “piccole monete”) ma che nell’insieme muovevano grandi quantità di contante. Un semisse che valeva 2 di quei quadrans (quadranti) più diffusi… una moneta che viene comunque segnalata come “rara” o “molto rara”. Per approfondire il discorso “small changes” (= “spiccioli”) e la loro importanza nell'economia romana del Primo Impero vi rimando alla discussione https://www.lamoneta.it/topic/117288-spiccioli-romani/ Ciao Illyricum
    2 punti
  14. Qui @eliodoro suppongo mi abbia lanciato un amo con una prelibata esca alla quale faccio fatica a resistere. Lui lo sapeva benissimo nel farlo ed io “abbocco” con piacere. Il luogo di sepoltura di re Manfredi è ignoto ma molti in passato hanno cercato di trovarne il locus mentre poco nota però è la vicenda del ritrovamento di un’urna funebre nel rifacimento del ponte che permette l’accesso alla città di Ceprano. Un passo alla volta cercando di riassumere il tutto: Manfredi muore in battaglia e viene sepolto nei pressi di un ponte a Benevento. Successivamente il suo corpo viene rimosso (uno scomunicato sepolto in un territorio della Chiesa!!!) e le sue spoglie seppellite lungo il Verde. Il Verde è assodato che si tratti del fiume Liri come dimostrato da documenti antichi in cui il fiume Liri vene chiamato Viride. Da dove nasce quindi l’ipotesi che l’urna rinvenuta contenesse le spoglie del re Svevo? La colpa, se così la vogliamo definire, è di un autore locale, Antonio Vitagliano, che nel suo “Il Ceprano ravvivato”, opera del 1653, racconta un fatto certamente avvenuto e documentato. “Erano le parole precise dell’Epitaffio, le seguenti; che furno genuinamente registrate nel libro del ponte di Ceprano fatto à mano dall’Arciprete Don Pasquale Honorati nostro Cittadino di bell’intelletto, all’hora, che nell’anno 1614. à 17 d’Aprile fù discauata interiamente questa cassa, quasi appresso le muraglie dell’antico Ponte, che si disguastaua per la nuova fabrica nel fiume Liri, il cui coverchio marmoreo, che era alla detta cassa piombato, con la seguente iscrittione, fù per un tempo esposto al publico spettacolo à vista di tutti, & sendosi alla fine casualmente rotto in più pezzi, ne conseruai un rottame con tre sole parole, che ancora ritengo per memoria nel giardino, & ciò perché leggendo apresso Leandro Albeti nella quinta Regione d’Italia, al fol. 167 trouai ad verbum registrato l’istesso Epitaffio, che diede certezza maggiore del fatto; mentre disse di esser stato posto nella di lui sepoltura in Beneuento, & che poscia dal Cardinale Ottaviano Ubaldino Arciuescovo di Cosenza, & Apostolico Legato à quell’atto, fatta discauare la cassa dello scommunicato cadauero, & fattale porre foura di un carro, la fè cacciare fuori del Regno & condurre in questi confini di Ceperano doue lo trasmutò à lume spento, cioè doue hebbe le ferite, che furon causa della di lui morte in Beneuento". Hic iacet Caroli Monphredus morte subactus, Caesaris heredi non fuit urbe locus. Sum Patris ex odijs, ausus confligere Petro, Mars dedit hic mortem, Mors mihi cuncta tulit. Se le parole del Vitagliano corrispondono al vero e prima di lui risulta vera la vicenda dell'epitaffio scritto sull'urna credo non vi debbano essere dubbi sulla certezza che essa sia veramente stata destinata a contenere le spoglie del sovrano ma, come tutte le belle storie c’è un ma… Molti infatti sono i dubbi sollevati, in particolare quelli riportati nell'articolo del link seguente: https://www.academia.edu/38191611/la_sepoltura_di_manfredi.pdf Il mio parere? Da studioso, in assenza di prove certe e con la probabile errata interpretazione delle fonti non si può assolutamente essere certi che quell'urna sia la tomba di re Manfredi… da appassionato di storia locale e, con ovvie parzialità campanilistiche, mi piace pensare che sia tutto vero. Osservazioni in merito?
    2 punti
  15. Il Forum sta facendo la "muta" riguardo agli utenti che sanno di determinati argomenti fra cui anche le monete senatoriali romane del periodo comunale. Occorre pazienza. Io stesso sono preso da altri problemi e intervengo solo se chiamato in causa e non sempre. Ma tant'è..... Noto che per gli esemplari con pettine intersecante (tipo Caprignano) hai ancora molti dubbi. Ti consiglio di leggere un mio contributo https://www.academia.edu/36541731/I_denari_provisini_del_cosiddetto_Gruppo_di_Caprignano_ Sono tre Gruppi (più un sottoGruppo, in realtà) e sono sempre uguali ognuno con segni nella croce che rimangono invariati per ogni Gruppo. In due tuoi denari vi è un salto di conio che complica un poco la lettura delle monete ma nulla di così complicato. L'ultimo esemplare che hai postato presenta una rosetta a sette punti. E' la produzione che precede i conii di Carlo I. Raro, specialmente con rosetta a destra. ciao
    2 punti
  16. Ecco il dettaglio. NERO (54-68). Semis. Uncertain mint in Thrace. Obv: NERO CLAVDIVS CAESAR AVG GERM P M TR. Bare head right. Rev: VICTORIA AVGVSTI. Victory advancing left with palm branch and wreath. RPC I -; RPC Supplement 2, 5487 corr.
    2 punti
  17. ...cosa passava per la testa a questi sporcaccioni dei finlandesi negli anni '20, quando hanno ideato le banconote da 500 e 1000 marchi! Un gruppo di uomini, donne e persino bambini e bambine quasi tutti integralmente desnudi passeggiano beati nella prateria, con l'immancabile lago sullo sfondo. L'unica persona che sembra conservare un residuo pudore d'altri tempi è la prima della comitiva, una donna con la regione inguinale e le gambe velati quanto basta a non lasciar intravedere elementi proibiti che farebbero venire un infarto secco ad ogni gentiluomo che si rispetti. Gli altri non adottano siffatte precauzioni, evidentemente considerate superflue se non ridicole, e tranne in un caso sfortunato sono tutti voltati da dietro o coperti nelle zone sensibili dal raccolto che stanno trasportando. Il gruppo succintamente abbigliato è giunto finalmente in riva al lago... e qui si vede qualcosa di davvero strano: la donna che li guidava si è liberata di certo con gran sollievo dell'orpello di seta semitrasparente che la censurava seppur a stento nella 500, il quale è comparso come per magia ad altre tre donne. Uno l'avrà ceduto lei, ma gli altri due da dove saltano fuori? Che le limpide acque del lago finnico abbiano rispecchiato la loro coscienza, risvegliando un ancestrale ritegno che si credeva ormai perduto?
    1 punto
  18. Buongiorno, in un lotto di monete, ho trovato questo curioso gettone "a' da venì" con l'immagine di Baffone (Stalin), coniato in occasione delle elezioni amministrative del 1952, com dice la leggenda. Al rovescio, si vede uno stivale con la mano (con la falce e martello) che toglie la corona turrita all'Italia, con la scritta "è venuto". Singolare la leggenda "comuni social-comunisti italiani". Vicino al bordo in piccolo ci sta "Comitati civici italiani" , organizzazione finalizzata all'educazione e alla mobilitazione civico-politica dei cattolici. Presumo che questo gettone sia stato coniato con scopo satirico. Tra l'altro alle elezioni provinciali ci fu il successo della DC....
    1 punto
  19. Ciao a tutti, ho arricchito la mia collezione Angioina con questo saluto di Carlo I preso tra gli invenduti. Dopo il periodo Svevo, viene introdotto un numerale in argento che prende appunto il nome di Carlino da Carlo D'Angiò Carlo D'Angiò viene chiamato in Italia dal Papa per combattere gli Svevi di simpatie Ghibelline. il Re Angioino sconfigge Manfredi di Svevia a Benevento. Riguardo le notizie storiche: http://www.nobili-napoletani.it/Battaglia-Benevento.htm Di Manfredi ne parla Dante nella Divina Commedia: "Una delle anime si rivolge a Dante e lo invita a guardarlo, per capire se lo ha mai visto sulla Terra. Il poeta lo osserva e lo guarda con attenzione, vedendo che è biondo, bello e di nobile aspetto, e ha uno dei sopraccigli diviso da un colpo. Dopo che il poeta gli ha risposto di non averlo mai visto, il penitente gli mostra una piaga che gli attraversa la parte alta del petto, quindi di presenta come Manfredi di Svevia, nipote dell'imperatrice Costanza d'Altavilla. Egli prega Dante, quando sarà tornato nel mondo, di dire a sua figlia Costanza la verità sul suo stato ultraterreno. Manfredi racconta che dopo essere stato colpito a morte nella battaglia di Benevento, piangendo si pentì dei suoi peccati e nonostante le sue colpe fossero gravissime fu perdonato dalla grazia divina. Male fece il vescovo di Cosenza, istigato da papa Clemente IV, a far disseppellire il suo corpo che giaceva sotto un mucchio di pietre vicino a un ponte e a farlo trasportare a lume spento fuori dai confini del regno di Napoli, lungo il fiume Liri. La scomunica della Chiesa infatti non impedisce di salvarsi finché c'è un po' di speranza, anche se chi muore in contumacia deve poi attendere nell'Antipurgatorio un tempo superiore trenta volte al periodo trascorso come scomunicato, a meno che qualcuno con le sue preghiere non accorci questo periodo. Manfredi prega dunque Dante di rivelare tutto questo alla figlia Costanza, perché lei con le sue preghiere abbrevi la sua permanenza nell'Antipurgatorio".
    1 punto
  20. Buon acquisto, probabilmente oggi ti toccherebbe spendere qualcosa in più. Anche a me piacerebbe prendere qualche moneta sfusa del Vaticano, ma come hai detto anche tu non si trova molto in giro, proprio perché si tratta di monete provenienti da divisionali e in genere non vengono vendute singolarmente.
    1 punto
  21. Non li ha pubblicati. Se deciderà sarò io a fare un copia,incolla dei suoi scritti. Poco fa stavo continuando con un intervento. L'Ipad scarico mi ha tradito di nuovo. Se di farà sarai citato. Grazie. PM.
    1 punto
  22. Bello e verosimile il tuo racconto. E, come sempre, inserito in un contesto storico accurato ed appassionante! Complimenti. Ciao, Buona Serata Beppe
    1 punto
  23. Si... Orrenda
    1 punto
  24. Traiano Decio con la DACIA Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  25. Bella medaglia complimenti! Ci mancherebbe la facessi pulire, sarebbe un sacrilegio. saluti TIBERIVS
    1 punto
  26. Ti ringrazio, spero sia questione di giorni
    1 punto
  27. Befana travestita da Gallia... eh eh
    1 punto
  28. 1918 Ucraina - 1.000 Karbovanets (1 karbovanec era equivalente ad 1 rublo russo)
    1 punto
  29. Per me è un Lusignano ma come giustamente dice Artur servono foto migliori. Le carzie veneziane imitavano il circolante cipriota.
    1 punto
  30. Si anche a me...a me però non è arrivata nemmeno la mail
    1 punto
  31. Questo è il mio esemplare (Alluminio: 5,254 g, 35,5 mm), simile a quelli già comparsi sul forum e pubblicato sul catalogo Pitotto. Come dice petronius, è un gettone di propaganda anticomunista diffuso dai Comitati civici vicini alla DC in occasione delle elezioni amministrative del 1952. Strano che, in occasione delle imminenti elezioni regionali in Emilia Romagna, non sia venuta alla parte politica avversa l’idea di un gettone analogo con la faccia della Bergonzoni!
    1 punto
  32. Grazie per il chiarimento, leggendo l'altro post avevo frainteso! 125mila sono il rotolino a tiratura limitata come per il caso di leonardo poi ci sarà la tiratura maggiore che sarà venduta in banca d'italia fra qualche mese
    1 punto
  33. La difficoltà principale è riconoscere la data, in Thailandia usano il calendario buddista; mi sembra che sia 2551 su tutte le monete, che sarebbe il nostro 2008. Il sovrano è Rama IX, deceduto nel 2016.
    1 punto
  34. https://youtu.be/bG9svGkVEpQ
    1 punto
  35. Pessime foto sfuocate. Da quel che si vede è un denario di Caracalla e parrebbe autentico e di non eccelsa conservazione. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  36. Sono : stupefatto, tumefatto, putrefatto... Dalla tua cultura Numismatica e dal tuo colpo d'occhio! ?
    1 punto
  37. Buongiorno la moneta è autentica, conservazione BB con graffi sui campi al dritto, coniata in argento 835, si può comprare con una ventina di euro. saluti
    1 punto
  38. Grazie mille @Scipio e @apollonia per le tue risposte. 1. Attraverso il riferimento di Scipio a @odisseo sono in grado di acquisire una ristampa dell'opera di Gielow 2. Grazie Apollonia per i collegamenti: offrono accesso online al periodico corretto, ma sfortunatamente solo alle edizioni stampate ben prima della data dell'articolo di cui ho bisogno. Apprezzo l'assistenza. D
    1 punto
  39. Puoi per favore postare foto dell'indice? Grazie..
    1 punto
  40. imitazione dalla Serbia… recente o recentissima… se ha 10 anni forse sono tanti spiacente PS - aggiungo che la qualità è pessima… veramente pessima…
    1 punto
  41. un altro in vendita sulla baia....uguale!!!! basta cercare! Arriviamo a 5! usura uguale....li hanno fotocopiati???!
    1 punto
  42. Ciao @Paolino67 queste mi paiono accettabili
    1 punto
  43. 1918 Regno d'Italia - 5 Centesimi Questa moneta è stata ripetutamente utilizzata 100 anni fa per comprare qualcosa, del resto è stata coniata appositamente per questo scopo. Anche lei un tempo era in fdc, poi ha dovuto lavorare anziché oziare in un raccoglitore.
    1 punto
  44. I busti del duce e le "patacche" di cui parli, se sono oggetti originali dell'epoca e non riproduzioni, non sono cianfrusaglie che corrompono l'animo dei giovani, sono testimonianze storiche e come tali vanno trattate: studia la storia e comprendila, non scoparla sotto il tappeto. I nazisti bruciavano i libri definiti "giudaici", i sovietici censuravano le opere letterarie definite "borghesi", i fascisti purgavano gli oppositori definiti "comunisti"... e i talebani hanno fatto brillare i buddha di Bamiyan definiti "sacrileghi". Non serve andare troppo indietro nel tempo per trovare regimi, dittature, ideologie che vietano, distruggono, censurano tutto ciò che è diverso da loro. Noi, nel nostro piccolo, mettiamo al bando la svastica e il fascio littorio "perché siamo democratici" e non ci accorgiamo di avere lo stesso approccio verso il "diverso" di quelle dittature da cui ci fregiamo di essere diversi. Vietare o bandire non ha mai impedito il proliferare di ciò che era vietato o bandito (vedi il proibizionismo negli USA di inizio 1900 o il proibizionismo dei giorni nostri, ad es. contro la cannabis...). Tutt'al più ha generato fiumi di denaro verso il mercato nero. Spesso con grande guadagno dei censori.
    1 punto
  45. Posto il mio 1831, che ho comperato da Crippa nel 2009 per 1900 Euro, giudicata qSPL/SPL E' stata l'ultima che ho messo in collezione e mi ha permesso di completare la raccolta degli Scudi di Carlo Felice, quindi è una delle monete a cui sono più affezionato. Sugli Scudi di Carlo Felice, però permettetemi qualche considerazione personale che i manuali non riportano. Il 1831 è il millesimo più ricercato e forse il più raro. (Il Carboneri riporta anche la "moneta fantasma" 1831 Ge che, probabilmente ( Carlo Felice morì il 27 Aprile 1831 ) fu coniata a nome di Carlo Alberto ( infatti il 1831 Ge del nuovo Re ha la stessa tiratura: 450952 ). Gli Scudi dei primi anni di Carlo Felice 1821 - 1824, presentano la caratteristica di essere piuttosto rari, ma soprattutto di essere quasi impossibili da trovare in conservazione da BB in su ( a parte l'eccezione di qualche Raccolta importante che viene posta in vendita ). Probabilmente è dovuto al fatto che gli Scudi di Vitt.Em. I hanno una tiratura limitata, questo taglio mancava per le transazioni importanti e quindi i " primi anni" di Carlo Felice circolarono molto. A differenza del 1831, che venne sostituito da quello coniato a nome di Carlo Alberto, difficile da trovare perchè raro, però proposto quasi sempre in conservazione accettabile. Pertanto, è uno di quei casi che la Rarità dovrebbe essere rapportata alla conservazione. Ad esempio, per me un 1821-1822 in conservazione BB+ o qSPL dovrebbe avere una valutazione superiore all'analogo 1831. E' un mio modesto parere e vorrei sentire le vostre opinioni. Ciao Beppe
    1 punto
  46. Ciao Giovanni, Per il 5 Tornesi 1798 : Diametro maggiore e P del Perger sotto la corona d'alloro.
    1 punto
  47. Hai ragione, avevo dimenticato di allegare il link. Ora ho provveduto modificando il mio precedente post, lo riporto anche qui
    1 punto
  48. ILLUSTRAZIONE: PARTICOLARE DELLA COLONNA TRAIANA
    1 punto
  49. In antichità si utilizzava la pratica di "ri"-coniare con nuovo conio (ovvero con un tipo diverso ) una moneta già coniata , in pratica si utilizzava la moneta coniata come tondello per ri-coniare un nuovo tipo . Tale pratica era diffusa soprattutto , ma non solo, per il bronzo in Sicilia e Magna Grecia. In epoca moderna il termine riconio viene inteso come pratica di coniatura ex novo di un modello di conio utilizzato in precedenza. Celebri sono i riconi degli Hamerani per le medaglie papali piu' antiche originali ad esempio. Infine il termine riconio viene anche correntemente (ed erroneamente) utilizzato per indicare la "replica" (che se spacciato per originale diviene automaticamente un "falso" ) di monete originali antiche di cui viene riprodotto un conio moderno e da queste "tirate" le monete che vorrebbero essere il piu' simili possibile alle originali antiche. Spesso in aste recenti sono comparse sia queste monete-repliche sia i coni moderni che le hanno prodotte.
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.