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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/31/19 in tutte le aree
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Buongiorno e buona vigilia di capodanno a tutti, Uno dei miei propositi per l'anno nuovo è quello di far appassionare più utenti del forum alla monetazione Napoletana, ricca di nominali e varianti ancora da scoprire. Un altro sarebbe quello di poter creare con gli Amici del Sud conosciuti sul Forum un Circolo Numismatico. Un altro sarebbe quello di poter classificare e pubblicare un Catalogo di tutti i pezzi della mia Collezione, L'ultimo che considero il più difficile è quello di poter completare almeno una serie per Ferdinando IV. .... Sono troppi? ?6 punti
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Buonasera a tutti, rileggevo alcune discussioni in piazzetta e nelle altre sezioni, al di là degli acquisti fatti nell'anno che ormai volge al termine, e visto che Babbo Natale sembra non avere accontentato proprio tutti e non vorrei disturbare la Befana perché il tempo è poco, proporrei di condividere in questa discussione quello che può essere un piccolo o grande progetto, un desiderio, un sogno, un qualcosa che sia l'obiettivo Numismatico del 2020.Magari in corso d'opera dare una sorta di avanzamento lavori e a fine anno fare un bilancio dei risultati raggiunti. Ecco voglio finire così l'anno in corso pensando a quello davanti a noi. Vi riporto alcuni degli obiettivi che vorrei realizzare nel 2020. 1 un incontro a Pizzo Calabro per Omaggiare Gioacchino Murat. E perché no assaggiare il mitico Tartufo. 2 un incontro a Minturno Lt per visitare il Real Ponte di Ferdinando sul fiume garigliano a due passi dal Teatro Romano di Minturno e ai resti della Torre di Pandolfo Capodiferro. Sarebbe bello potremmo accontentare Fratelli Lamonetiani con interessi diversi, dalla Roma Repubblicana e Imperiale, al Medioevo e al Regno di Napoli e Delle due Sicilie. 3 mettere in raccolta il 9 cavalli di Ferdinando IV anno 1804 (Babbo Natale non lo ha trovato). 4 portare avanti i miei studi sulle monete Napoletane. Come vedete gli spunti sono tanti. Magari interagendo tra di noi sarà più facile realizzarli. Aspetto con piacere vostra partecipazione. Colgo l'occasione per Augurare a voi e ai vostri cari un Buon Anno Nuovo ricco di Salute e soddisfazioni. Saluti Alberto4 punti
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Forse non dovrei essere io a scrivere queste righe ma volevo rilevare l’assenza di @bizerba62 - con il quale mi sono scontrato spesso e volentieri su una miriade di argomenti e situazioni ma sempre rispettando l’avversario nelle tenzoni retoriche - Da parecchio tempo. Trovo la sua assenza nelle discussioni - come quella di altri utenti di peso che si sono assentati quest’anno dal Forum - un impoverimento per le sue conoscenze e i contributi alle discussioni. mi auguro il prossimo anno ci possa essere un ritorno. Buon anno a tutti!4 punti
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le mie monetine luccicano talmente che, per guardarle, devo usare gli occhiali da sole. E, da buon vecchio fricchettone, non possono che essere Rayban Aviator. PS: occhiali da sóle, oppure occhiali da sòle ? Buona Allegria A Tutti !4 punti
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Vorrei condividere con voi l'ultima entrata in collezione in quest'anno che sta x finire. Arrivata stamattina.... Attendo vostri commenti e giudizi, e approfitto per rivogere a voi tutti i miei più sinceri auguri di Buon Anno ?3 punti
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Purtroppo ci sono state, come è stato detto, diverse perdite importanti nel forum, personalmente mi è molto pesata la perdita di un altro grande utente (a mio parere un autentico maestro) come @eracle62. Queste indubbiamente sono perdite che impoveriscono molto il forum. Speriamo con l’anno nuovo di recuperare questi storici utenti. Buon 2020 a tutti voi.3 punti
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stante l'attuale bibliografia numismatica, di cui il Sear, pur con qualche sprazzo interessante, resta una sintesi collezionistica, assegna questi dodecanummi a Giustino II, mentre a Giustino I solo quelli con la croce più alta tra le lettere I e B e non è questo il caso. l'uso del numerale dopo il nome, è di diversi secoli successivo all'emissione di questa moneta nell'antichità, nel tardo antico e nell'alto medioevo, il numerale dopo il nome non si usava mai ci sono vari temi interessanti qua…ne cito 2 1 - la zecca di Alessandria che basa i propri multipli sul numero 3, cosa che non accade nel resto dell'impero (con le eccezioni di Tessalonica che usa il 4 e cherson che usa il 5) 2 - la continuità tipologica e di peso, dimensione, spessore, tra molti dodecanummi, e i tetradrammi di III secolo emessi sempre ad alessandria…. tenendo in mano un tetra di III secolo e un dodeca di Eraclio, ad esempio, è quasi impossibile tastarne la differenza di peso, misura e spessore saluti Alain3 punti
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Taglio: 2 euro Nazione: Monaco Anno: 2017 Tiratura: 1.391.528 Condizioni: qSPL Città: Cossato (BI) Dopo la 2019, una bella 2017! Con questi 2 ritrovamenti a tinte monegasche vi saluto e auguro a tutti un 2020 pieno di ritrovamenti clamorosi3 punti
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Colgo l'occasione per augurare a tutti gli utenti che frequentano la sezione un felice anno nuovo e chiedo un po di pazienza a @domenico.mura e @matteo95 perché sono i vacanza e non vorrei dare una classificazione errata, tra qualche giorno spero di poterli osservare con più attenzione e vediamo se nel frattempo qualcun altro si vuol cimentare. Di nuovo auguri a tutti voi.2 punti
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Il tema é complesso perché non ci sono veri tesoretti che possano essere dirimenti in questo caso Le ipotesi di Hahn, Mibe e mibec si basano su studi tipologici, pondometrici e stilistici di relazione con le prime emissioni o le ultime di giustiniano La posizione della croce prende un senso solo se letta insieme ad altre specifiche, in relazione alla continuità con Giustinano Che la tua sia Giustino ii é dato in questo senso Che questa attribuzione sia certa e inappellabile è tutt'altra cosa Come detto, veri tesoretti dirimenti non c'è ne sono ed essendo in continuità di periodo sarà dura trovarne2 punti
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Ciao a tutti, Sono alle mie prime piastre, mi sto appassionando a questo tipo di collezione da poche settimane. È interessante constatare quanto sia difficile trovarne due identiche tra loro :-). Ho letto Traina ma al momento non possiedo altri riferimenti bibliografici, cercherò di colmare la lacuna appena avrò modo e tempo. Ho letto tutta questa discussione e vi posto quelli che sono stati le mie prime piastre chiedendo un vostro contributo su grado di conservazione e particolarità : 1) 120 grana 1831 Taglio inciso al rovescio 2) 120 grana 1842 Taglio inciso al dritto, con il 2 della data più piccolo, nello scudetto 6 palline, Hier senza punto finale. Purtroppo ho dovuto ridimensionare molto le immagini, con inesperienza, spero siano sufficienti. Grazie a tutti e a @Rocco68 che mi sta introducendo in questo meraviglioso forum. Cordialità2 punti
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Dipende da "cosa" vuoi vendere, detta come tu hai indicato, non penso tu possa avere consigli particolareggiati, comprenderai bene che un conto è vendere la serie dei due euro commemorativi, o la serie di aurei romani dei primi imperatori. ( tanto per far un esempio terra-terra) Buon 2020 TIBERIVS2 punti
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Buon pomeriggio a tutti amici del forum... condivido con voi uno dei miei ultimi arrivi in collezione, piastra da 120 grana di Ferdinando ll anno 1840 con il collo del 30 ducati...! Simpatica anche la conservazione visto e considerato che in alta non se ne trovano molte... saluti a tutti...!2 punti
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Carissimi tutti, Per l' ultimo dell'anno vi chiedo gentilmente una mano con questo denarino trovato in un piccolo lotto di monete italiane . Peso: 0.87g e diametro: 16mm. Grazie a tutti Matteo2 punti
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Ho sostenuto l'esame per la patente di guida su una Uno 45 Diesel grigia simile a questa: Ve la ricordate, la pubblicità? E' comodosa, e' sciccosa, e' scattosa, e' rispasmiosa… Con i disegni di Forattini. La mia prima auto e' stata simile a questa (era un catorcio, sempre dal meccanico, non ricordo quanti passaggi di proprietà...): Ma ho imparato a guidare sulla Volvo 343 (tipo questa) del mio amico fraterno Pino (che ora non c'e' più): E' stato amore a prima vista: ancora oggi guido una Volvo (con soddisfazione) Buona notte da Stilicho2 punti
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REGNO DI SARDEGNA - VITT. EMANUELE I° -2,6 SOLDI 18152 punti
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Cari Amici del Forum, in queste giornate uggiose, sto mettendo un po' di ordine alle mie monete ed affiorano i ricordi del passato. La moneta che posterò è modesta, non è un FDC, ma ha una storia, come la maggior parte di quelle che abbiamo in collezione e quando le riprendiamo in mano, si risvegliano, prendono vita e ti raccontano qualcosa. E questa ha una storia “simpatica”... il titolo potrebbe essere “ Ciccì e la Moneta Scomparsa”. Premessa: Ciccì era il Barbiere Siciliano appassionato di monete, grande amico di mio padre, fonte inesauribile di aneddoti, che ho già ricordato ( vedi il post # 10 “L. 5 1911 La Cenerentola degli Scudi ?” ). Ciccì il Barbiere arrivò alla Stazione una Domenica di Agosto, di ritorno dalle Ferie passate dai parenti in Sicilia. Giorno con caldo infernale, di quelli che l'aria sembra liquida, l'asfalto un mare di pece e nessuno che si azzarda a scendere in strada. Poveraccio, aveva viaggiato tre giorni su un treno “Accellerato” che fermava anche in piena campagna, perchè allora, anche le più piccole Frazioni avevano la Stazione. Eppure, era come sempre impeccabile: giacca e cravatta, capelli impomatati, baffetti “da sparviero” ed un sentore di Colonia che si era ormai impregnato sulla pelle. Mio padre era andato a prenderlo alla Stazione con uno scooter “Iso Moto”, residuato post bellico, lontano parente della Vespa, che quando doveva affrontare una salita, ansimava come una vecchia asmatica. Ciccì già dal predellino del treno si sbracciava: “ Cesco !( così tutti chiamavano mio padre ) Grandi acquisti e... una “ monetazza” pee tte... che ti piacerà !!” . Portato a casa, Ciccì disse: “ Adesso metto a posto le monete “bedde, bedde”, ma veramente “ 'nu bigiù” e domani vieni a prendere “ 'a monetazza!”. Con la curiosità del collezionista, mio padre “Cesco”, il mattino dopo si precipitò nel negozio e Ciccì, lasciando qualche barba e tagli dei capelli a metà, lo portò al piano sopra dove abitava, a vedere le monete. I suoi monetieri erano gli armadi dove teneva gli asciugamani per il negozio, la sua biancheria e i suoi vestiti, in ordine casuale e sparso, ma incredibilmente preciso ( per lui ! ). Però la “monetazza” per mio padre era incredibilmente sparita! Dopo aver aperto e svuotato tutti i cassetti, non si trovava. Affranto, si accasciò sul letto quasi piangente: “ E' colpa della Netina ( la donna delle pulizie ). Stamattina, l'ha vista, mi ha guardato storto e mi ha detto che è una cosa indecente.. con tutti quei cosi lì...fuori ed in bella vista! ! Chissà dove è finita! “ Il giorno dopo Ciccì, entrò ringalluzzito ne nostro negozio ( i miei avevano una Tabaccheria ? “ Cesco !! Guarda! “. Il malloppo che portava era inequivocabile: un paio di mutande di lana, di quelle con lo “sportello” ben ripiegate, ma di un giallo intenso “ di lana vecchia” ,pulite ma che non ispiravano molto...mia mamma inorridita si ritirò velocemente nel retrobotega. Con tocco d'artista le dispiegò sul bancone e tirò fuori la moneta dallo “sportello delle mutande”. Era un 20 L. LITTORE DEL 1927. : “ Cesco... nun la fa vedere a tuo figlio Beppino, che... è studioso, c'ha la faccia da Vescovo... quello diventa proprio un Vescovo! Assicurato! “ P.S: Non ho mai intrapreso la carriera ecclesiastica e non sono diventato Vescovo, la moneta però l'ho tenuta ed è quella che vedete in foto. Mi piacerebbe sentire qualche storia da Voi, a prescindere dal valore e dalla conservazione della moneta, perchè, questo umile tondello di metallo, se lo tenete in mano, racconta... Ciao Beppe1 punto
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Buonasera Come regalo di fine anno ho aggiunto una zecca rara alla mia collezione di madonnine di pio vi. Non se ne vedono tutti i giorni e ci si deve accontentare con la conservazione. Mi è parsa comunque un buon compromesso dato che è ben leggibile da entrambi i lati e con ancora un discreto profilo della Madonna. Cosa ne pensate? Posso darle un bb? Grazie a tutti e buon anno. Marco1 punto
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Il Devoto-Oli 1967 riporta agno s. m. (f. -a) latinismo lett., raro. Agnello. Ciao da apollonia1 punto
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Buonasera e buon anno, visitando il museo archeologico di Firenze ho notato altri esempi del "canone" da me, probabilmente, individuato, quello del" leone prono". Si tratta di due sculture di epoca etrusca una delle quali piuttosto arcaica. Naturalmente non potevo esimermi dal postare anche un paio di foto della Chimera di Arezzo, insuperabile esempio di bronzistica etrusca, scattate da me medesimo...1 punto
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Credo che pochissimi dei nostri fuoriusciti si siano rivolti a Facebook... Arka Diligite iustitiam1 punto
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Le "perdite" sono sempre "importanti", le acquisizioni sono quasi sempre "leggere", però con il tempo anche quest'ultime potranno diventare "importanti". Buon 2020 TIBERIVS1 punto
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Uh, chi si rivede. Avevo partecipato anch'io all'asta fino a 500 euro o giù di lì... poi ho lasciato perché le mie scarse risorse erano già impegnate su altri fronti.1 punto
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Chiedi il valore, penso due euro tondi tondi, né un centesimo di meno né un centesimo di più, qui dove abito io ( Cuneo ) ad una modesta distanza dal principato, non è raro ritrovarsele fra le monete date di resto, e regolarmente le rispendo. ( anche perchè NON collezione euro) Buon 2020 TIBERIVS1 punto
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I miei propositi sono sicuramente continuare a frequentare il forum, conoscere nuovi collezionisti e naturalmente aggiungere nuovi tondelli alla mia collezione. Magari uno scudo della croce di Giovanni Pesaro!! Buon ultimo dell'anno a tutti e un augurio per un ottimo 2020 all'insegna della numismatica!!1 punto
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Taglio: 20 cent Nazione: Germania Anno: 2019 Tiratura: 35.510.000 (zecca J) Condizioni: SPL Città: Milano1 punto
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Ciao, dovrebbe essere denario C. Caecilius Metellus: https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G171/11 punto
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Sarebbe interessante capirlo. Gli scudi d'oro di San Marino sono considerabili formalmente monete da collezione o monete di borsa? Perché di fatto vanno a peso dell'oro o poco piú e quindi sospetto fortemente che si rientri nella fiscalità dell'oro. Tra le altre cose, sbaglio o per dichiarare le plusvalenze (o minusvalenze) da cessione oro è necessario il modello unico?1 punto
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Lauto desco per chi a tavola se ne intende? Beh, se è così, credo di non aver mai usato prima in vita mia la parola volasene, anche se ammetto è grammaticalmente corretta. Davvero bel rebus1 punto
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Tematica molto affascinante questa, complimenti all’attivissimo Centro Studi del Gargano per queste fattive e continuate iniziative di Giornate di Studi che lo stanno facendo diventare un importante riferimento italiano.1 punto
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Da MA-Shops Conservazione: AU(50-53) | Materiale: bronzo Peso: 3.22 g Diametro: 25.50 mm France, Token, Maisons-Alfort, Bal des Sept Arbres, Jean, Bon pour une danse1 punto
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La speranza è sempre quella di saperne di più sulle contromarche, un mondo ampio immagino, ma che fa parte della nostra passione. Grazie a @Hirpini e a chi in qualche modo anche non intervenendo nella discussione ha provato a ricercare risposte.Ancora a tutti buone feste e buona caccia a monete meravigliose. Saluti Davide1 punto
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taglio 2 euro paese monaco anno 2018 tiratura 934.771 condizioni bb+ città trieste taglio 2 euro cc paese germania F anno 2019 B tiratura 7.840.000 condizioni spl città trieste taglio 2 euro paese sanmarino anno 2013 tiratura 572.624.000 condizioni bb+ città trieste1 punto
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taglio 2 euro cc paese lussemburgo anno 2004 tiratura 2.481.800 condizioni bb città trieste taglio 2 euro cc paese spagna anno 2010 tiratura 4.000.000 condizioni bb città trieste1 punto
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Non si Tratta di S. Giuseppe, ma Dio Padre Il triangolo e un suo attributo (Trinità). Ciao Borgho1 punto
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Buonasera, Beppe @giuseppe ballauri, ci hai regalato un altro bel racconto, un'altro spaccato del tuo vissuto e delle tue monete, provo a partecipare anche io a questa bella e interessante discussione, come in tutti i racconti, c'è un imprescindibile intreccio tra realtà, fantasia e emozioni. Il tutto inizia nel marzo 1796 - due mesi prima che Ferdinando cominciasse a scrivere il suo Diario - Napoleone intraprese la campagna d'Italia. Il regno di Napoli - oscillante tra velleitari propositi di offesa e disperali rimedi di difesa - si arma, provvede alla leva, raduna volontari. Ferdinando si reca in Terra di Lavoro ed in Abruzzo ad ispezionare, talvolta con la moglie, gli accantonamenti delle truppe ed i preparativi bellici; ma nello stesso tempo cerca la pace con Napoleone. Quando questa sarà faticosamente conclusa, il sovrano potrà occuparsi quasi esclusivamente della caccia e della pesca, di S. Leucio e di altri svaghi, tutte cose del resto alle quali non rinunzia neppure nei momenti più gravi. E potrà anche recarsi in Puglia per il matrimonio del primogenito Francesco, percorrendo in largo ed in lungo per qualche mese quella contrada. Ma l'occupazione francese di Roma torna a turbare la tranquillità del Re; finché si arriva alla breve ed ingloriosa campagna di Roma del 1798, alla facile rotta dell'armata napoletana, alla fuga dello stesso Ferdinando da Roma a Napoli e poi da Napoli a Palermo. Ed è proprio qui che entra in scena una moneta d'argento da 20 grana, era in una delle tasche della sella del cavallo di Ferdinando IV, in tutto quel trambusto era rimasta dimenticata lì per quasi 2 anni, ma eccola cadere sulla banchina del porto e scivolare tra i piedi degli affaccendati inservienti che in fretta e furia caricavano sulla nave gli effetti personali e i bagagli del Sovrano. Uno scugnizzo la vede luccicare e quasi non credendo ai suoi occhi si china e la raccoglie facendola sparire tra le sue logore vesti, non senza essersi guardato intorno per vedere e capire chi l'avesse persa o la reclamasse. Solo a tarda sera la metterà orgogliosamente tra le mani della mamma sapendo che servirà a sfamare lui e i suoi 7 fratellini.. ? In questo modo la moneta passerà di mano in mano per quasi due secoli fino ad arrivare dimenticata in un vecchio cassetto di un vecchio mobile da un vecchio rigattiere, per poi saltare fuori al momento di un restauro del mobile, altro passaggio di mano fino ad arrivare negli anni 90 del XXI secolo su una bancarella di un mercatino numismatico a Napoli e da lì magicamente nella Collezione Litra68. Saluti Alberto1 punto
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CICCI' ED IL REGALO DI NATALE PREMESSA: Ciccì era cambiato. Quell'uomo elegante, con i baffetti da sparviero, i capelli neri ed impomatati con la Brillantina Linetti, era improvvisamente invecchiato e sembrava un clochard. Barba di una settimana, capelli arruffati e quel sentore di Acqua di Colonia sostituiti da effluvi di sudore non proprio gradevoli. Nel quartiere tutti sapevano il motivo e cercavano di aiutarlo perchè era veramente una brava persona: chi lo invitava a pranzo, chi gli lavava la biancheria, chi cercava di distogliere quegli occhi fissi e lontani con battute spiritose. La luce si era spenta qualche mese prima, quando aveva trovato l'anziana Netina, governante, nonna e mamma adottiva, riversa sul letto, con il rosario in mano e gli occhi cerulei e spenti rivolti al cielo. L'arrivo di Rosita, che aveva affittato l'alloggio della povera Netina, ebbe lo stesso effetto della mitica “Bocca di Rosa” nel paesino di Sant'Ilario. Era lo stereotipo della vera spagnola: capelli lunghi e scuri, formosa e piena di vita, dotata anche di una simpatia debordante. Naturalmente tutte le donne del vicinato diventarono sue nemiche irriducibili e le voci, dapprima sussurri, divennero un fiume in piena. L'attività ufficiale di Rosita era quella di cuoca in una trattoria della zona, quella a tempo perso sarta, quella notturna era avere un certo movimento di uomini nella sua abitazione... Fumava con eleganza e assiduamente sigarette americane “Astor” e quindi era sovente nella nostra Tabaccheria, allietando con la propria “verve” i vari clienti che, con la scusa di dover compilare la schedina del Totocalcio, erano ormai diventati stanziali e aspettavano sempre la sua apparizione. Mia mamma comprese che la Rosita si stava “allargando” perchè sovente portava dei piatti prelibati e chiamava mio padre “Baffetto”. Risultato: piatti prelibati nell'immondizia e mio padre relegato nel retrobottega non appena la Rosita usciva di casa. Per Ciccì, la Rosita fu il miglior ricostituente. Ritornò più vivo e splendente di prima. Si era innamorato pazzamente. Nonostante i vari tentativi di “farlo ragionare”, niente da fare, Ciccì era un caso disperato, in quanto aveva deciso di fidanzarsi con Rosita. Il periodo era favorevole, mancava poco al Natale...quindi era inevitabile una puntata nell'Orificeria di “Rotella” per comperare un anello. “Rotella” era un numismatico, chiamato così perchè se gli portavi un orologio da riparare, lo guardava con la lente, lo scuoteva e invariabilmente diceva: “ Si è rotta una rotella!” Mio padre gli aveva spiegato il “caso umano” e gli aveva riferito che Ciccì ultimamente collezionava marenghi e quindi...tutto era pronto. Primo vassoio con anelli con diamante, secondo vassoio anelli con zirconi. Ciccì era completamente nel pallone. Quelli con diamante troppo cari, quelli con zirconi troppo da poveracci. “Rotella” tirò su il sopracciglio e fece un cenno a mio padre: “Poca roba, qualche moneta, qualche MARENGO (alzando la voce)...vieni nel retro! “ Ciccì abboccò come una trota all'amo. Nel vassoio vi era un florilegio di marenghi, tra i quali uno molto bello di Carlo Felice. Nella mente di Ciccì qualcosa si sbloccò. Comperò il Carlo Felice e poi...essendo quasi in bolletta, l'anello con lo zircone! Rosita non prese molto bene il regalino, il fidanzamento andò a monte e Ciccì ritornò in depressione. EPILOGO: Poco tempo dopo Ciccì, che era molto scaramantico, disse a mio papà che la moneta gli portava sfortuna e che se la voleva, gliela la cedeva al prezzo di costo. Conservava i marenghi a mollo in un vasetto di ceramica con fiori di plastica. Era un'altarino con alle spalle l'effige della Madonna, talismano adatto ( diceva lui) a tenere alla larga i ladri. E' cosi che la moneta è finita nella raccolta di famiglia. La Rosita sparì improvvisamente nottetempo. Qualcuno disse che aveva fatto innamorare un imprenditore che la portò con lui in una villa sul Lago di Como, altri che aveva perso la testa per un saltimbanco del Circo che sostò qualche giorno nel nostro Paese. Sicuramente lasciò molti rimpianti in quelle persone che mai avevano pensato di trovare “il Paradiso al primo piano” e grandi sospiri di sollievo “delle cagnette a cui aveva sottratto l'osso “. ( Grande Faber un modesto tributo nel ventennale della tua morte, da chi ti ha amato e ti considera il più grande poeta dei nostri giorni ) Questa è la moneta: Buon Anno a Tutti!1 punto
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Chi non ha il Natale nel suo cuore ❤️ non lo troverà mai sotto un albero Vogliamo ringraziarvi sinceramente per l'infinita stima, affetto, dimostrato durante tutto l'anno, festeggiare, con orgoglio, 25 anni di fondazione dell'Associazione Circolo " Tempo Libero", è stato un traguardo storico, un lungo cammino con un’ideale comune, abbiamo fatto tanta strada insieme, ed eccoci qui, più vecchi, più saggi, fondamentali i valori di correttezza, lealtà, onestà, questa è la nostra forza. Vi auguriamo di trascorrere un Natale sereno, ricco di pace, d'amore, circondato dall'affetto delle persone care. Un pensiero in particolare a chi non c'è piu' con noi fisicamente, ma sempre presente nei cuori, a chi è maggiormente in difficoltà, a chi si sente solo. Che sia un anno che porti frutti di umanità e di bene, diamo calore alle nostre relazioni e non ai nostri interessi materiali! “Alcuni suggerimenti per un regalo di Natale" Al tuo nemico, perdono. Al tuo avversario, tolleranza. A un amico, il tuo cuore. A un cliente, il servizio. A tutti, la carità. A ogni bambino, un buon esempio. A te stesso, rispetto. (Oren Arnold) Prossimo appuntamento con il Memorial Correale Sabato 21 marzo 2020, dalle ore 9 alle 13, pausa pranzo, ripresa dalle ore 15 alle 18 Domenica 22 marzo 2020, dalle ore 9 alle 13 Ingresso libero Dove Hotel Parco Strada Statale per Agerola 366 Gragnano (Napoli) Pasta...Pizza..Panuozzo e Vino a volontà “Chi è silenziosamente sicuro di sé è il miglior leader.” Fred Wilson1 punto
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L'indice del volume (continua dal precedente post #1):1 punto
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In attesa dei vostri ricordi legati alle monete, mi permetto di annoiarvi ancora una volta con una riminiscenza di quando ero bambino. La intitolo: “ Il Conte ed il Re capellone” Il Conte e “Cesco” (mio padre) erano due omoni con voce baritonale, occhi profondi e sempre in movimento, il tutto condito da un carattere sbrigativo e deciso che non ammetteva repliche. Si conoscevano da anni perchè il Conte era una persona di spicco nella Numismatica e quando si incontravano erano scintille. Per aggravare la sua figura già severa, a quel tempo mio padre decise che i “baffetti alla Clark Gable” erano fuori moda, ed essendo un grande estimatore di Gino Cervi, si lasciò crescere dei baffoni simili a quelli di Peppone nei film con Don Camillo. Il Conte si presentò a casa nostra all'ora di pranzo, con il solito fare baldanzoso ed ironico e apostrofò mio padre: “ Ohilà Stalin! Sei passato ai Soviet? Quello lì non era mica un capitalista come te...che collezioni monete !“. Mio padre incassò e si rivolse con un accenno a mia madre, che significava “ Butta i Tajarin...porzione molto abbondante!”. Il Conte onorò il pranzo e l'ottimo Dolcetto di Dogliani – produzione di mio nonno -, poi trafficò nel panciotto dove, da una tasca nascosta, tirò fuori un pacchetto confezionato con fogli di giornale, lo dispiegò sul tavolo e uscirono delle monete meravigliose. Io ero impaurito dalla presenza del Conte e stavo in disparte, ma quando vidi quella moneta enorme con l'immagine di un Re, non mi trattenni e la presi in mano esclamando: “ Ma è un capellone! “. Avendo paura che la facessi cadere, mio padre mi redarguì: “ Non toccare!! Vai a giocare a pallone in cortile! Vai !! “. Dal cortile sentii che i toni si alzavano, anche perchè mio padre si era innamorato di un L.5 1914 e, non avendo molta disponibilità economica, proponeva soldi più qualche moneta che aveva doppia. La “caciara” aumentava, quindi salii a casa a vedere cosa succedesse. Il Conte e mio padre erano in piedi e volavano anche parole “grosse”. Per fortuna la mia presenza calmò un po' gli animi, perchè non mi trattenni e sbottai: “ Ma..ma.. i Conti non dicono le parolacce!!!” . Il Conte scoppiò in una risata fragorosa che fu contagiosa per tutti. Mi accarezzò i capelli, che portavo rigorosamente corti, e schiarendosi la voce, mi disse: “ E' vero Beppino, nessuno deve dire le parolacce e per scusarmi ti dico che ti dò il Re Capellone a prezzo di costo e tuo padre mi pagherà quando potrà. Quella con la Quadriglia non posso, sarà per la prossima volta!” e rivolto a mio padre con voce altisonante: “ E tu Stalin...tagliati i baffoni e ringrazia tuo figlio che ha più buon senso di Te!” La moneta era lo Scudo da 6 Lire 1763 e con la sua storia, più la guardo, più mi piace. Ciao a tutti Beppe1 punto
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Invece un po' di contestazione ci vorrebbe in questo caso..... " Snobbate" Evidentemente perché la Piastra 1840 Busto diverso, la Piastra 1793 gigli invertiti, la Piastra 1816 INPANS, la Piastra 1833 13 torrette Non sono state evidenziate o scoperte da chi sappiamo noi.1 punto
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Mi hanno detto di questa interessante discussione e del fatto che mancava la foto del lotto 634 ex asta Utriusque Siciliae.....eccola qua Diritto1 punto
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