Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/29/19 in tutte le aree
-
7 punti
-
Chi non è disposto a pagare "sta roba" è meglio che si dia ad altro...6 punti
-
5 punti
-
A comprare monete belle e già classificate siamo tutti bravi, ma lo studio è un'altra cosa, e di conseguenza DEVI comprare anche i falsi, sia d'epoca che non..3 punti
-
Buongiorno e Buona domenica a tutti, posto uno dei miei ultimi acquisti (ancora in viaggio, arriverà il prossimo anno.. ?) è un 10 Tornesi 1857 Ferdinando II. Prima di cimentarmi con la legna ho provato a catalogarla. Dovrebbe essere Magliocca 694. Oppure Pagani 351c C343 D'incerti 317C. Ma c'è qualcosa che non mi convince, il simbolo sotto al collo non mi pare una Stella a 5 punte e nemmeno un Fiore a 5 petali. Voi cosa ne pensate invece? Saluti Alberto3 punti
-
Lille, France: 1915 5-centimes emergency coin in hard paper... v.3 punti
-
2 punti
-
Sentendo un vecchio LP di Jimi Hendrix "Electric Ladyland" ( quello originale con le donne nude...) che fa bella mostra di sè nella mia raccolta...ho avuto una riminiscenza del 1968, quell'anno di rivolta giovanile, quando tutto sembrava poter essere cambiato, le regole bacchettone abbattute e fosse possibile cominciare a costruire un mondo nuovo e senza tante imposizioni. Poveri quelli che scesero in piazza o che avevano degli ideali. Come ogni Rivoluzione, in seguito arriva la Restaurazione e sono cavoli amari... Però almeno i miei amici più vecchi si erano divertiti. Noi che avevamo 10 anni, ritornammo a vivere in un mondo rigido e pieno di restrizioni...solita sfiga! Restarono solo gli LP di Pop-Rock da sentire ! Per il resto, non molti sanno indicare dove è il Niger su una carta geografica, qual'è la sua storia e cosa capitò nel 1968. Ma in quell'anno coniò una bella moneta da 10 Franchi che non so per quale ragione finì nella mia collezione. La posto perchè la considero veramente bella e giuro che un giorno studierò la storia del Niger! ? Ciao a Tutti Beppe2 punti
-
Complimenti per l'acquisto! Il pezzo di pregio di Edoardo VII Per quanto mi riguarda in tema di Sovereign il 2019 ha visto l'ingresso in collezione di soli 3 pezzi: la 1871 st.George Victoria, la 1872 Shield Victoria, la 2019 duecentesimo anniversario nascita di Victoria. Insomma è stato un anno dedicato a Victoria, e non poteva essere altrimenti vista la ricorrenza Posto un collage di seguito Buon anno a tutti!2 punti
-
Questo per tutte le cose, Johnny, dai dipinti ai reperti storici. Se pensiamo che ci sono alcuni reperti storici molto famosi in primari musei di cui non si ha certezza della loro autenticità. Quindi un certo grado di dubbio talvolta esiste. Ma non disorientiamo Maimonide più di quanto non lo sia, giacché è appena entrato in questo mondo, che in effetti all'inizio disorienta. Ma, semplificando: ci sono monete che un perito, o un esperto, riconoscono come certamente autentiche; altre come certamente false. Poi ci sono quelle (per fortuna poche) con un grado più o meno elevato di dubbio. Studia e guarda, maneggia molte monete della tua monetazione preferita, vedrai che col tempo acquisirai via via dimestichezza. Similmente se io dovessi andare per funghi di sicuro mi avvelenerei; viceversa l'esperto di funghi, ne ha visti talmente tanti, buoni e tossici che va sul sicuro tanto più è esperto. Esistono anche i cosiddetti "falsi da studio" monete false apposta vendute per farsi esperienza, per pochi euro ne puoi comprare e studiare per comprendere le differenze. Ci sono anche dei testi che aiutano: ora ti invio un messaggio personale con il titolo di un libro ad hoc da qualche anno tradotto anche in Italiano specifico, se ho capito bene, sulla tua monetazione preferita. Esistono poi siti web specifici sulla catalogazione dei falsi, almeno quelli noti e segnalati. Poi non c'è soltanto questione del falso, ma anche quella del bulinato, del patinato...e anche lì è un mondo. Ma l'essenziale è leggere molto e guardare tante tante monete, pian piano tanti dubbi si dissolvono (e ne vengono di nuovi perché non vi è mai fine alla conoscenza)2 punti
-
Buonasera e benvenuto sul forum, ma la "moneta" potrebbe essere identica a questa? Tiziano2 punti
-
Arrivo tardi x gli auguri di buon Natale ma sono ancora in tempo per augurare a tutti voi un super 2020. E vorrei anche cogliere l'occasione per ringraziarvi tutti di aver condiviso con me, nuovo del forum da quest'anno, la vostra passione e competenza. È stata una svolta per me essermi iscritto a questo forum, qui ho trovato quello che fino ad oggi mi era mancato: il confronto con altri appassionati. Grazie a voi collezionare per me non è più un'attività solitaria. Non posso quindi che augurare a tutti noi un nuovo anno pieno si di banconote ma anche, e soprattutto, di scoperte e discussioni interessanti. Grazie di cuore!2 punti
-
Tanti Auguri a Tutti, in ritardo, e che il futuro porti sogni e speranze.2 punti
-
Queste sono le uniche due tipologie di alfonsino minuto coniate a nome di Giacomo II d'Aragona nella zecca di Bonaria. Fino agli anni '80 attribuite alla zecca di Villa di Chiesa, furono poi riclassificate dallo studioso Crusafont nella zecca di Bonaria, colle attualmente inglobato nella città di Cagliari e suo quartiere residenziale. Le due tipologie sono entrambe in mistura e si distinguono per la legenda al dritto e al rovescio: Mir 5 : D/ IACOBVS ARAGON ; R/ ET SARDINIE REX MIR 6 : D/ IACOBVS DEI GRA ; R/ ARAGONUM REX La tipologia aragonum rex é estremamente più rara e secondo lo studioso Mariano Sollai é coniata in un periodo antecedente, precisamente tra il 1325 , anno in cui arrivò sull'isola lo zecchiere Michele Ros e il 1326, anno in cui Pisa cedette definitivamente i diritti sull'isola agli Aragonesi. Infatti prima di tale data era ancora incerta la sorte delle armi e solo successivamente all'annessione ufficiale Giacomo II assunse anche il titolo di re di Sardegna. Con l'alfonsino d'argento, dal valore di 18 alfonsini minuti e coniato nella zecca di Villa di Chiesa si chiudono le emissioni monetali del primo re aragonese della Sardegna.1 punto
-
Sono stato un mese a Philadelphia per assistere alla nascita del mo nipotino e al matrimonio di mia figlia. Prima di ripartire ho fatto una visita alla zecca, la prima e forse la più importante degli USA, e ho preso qualcosa per mio nipote...sperando diventi numismatico. Si tratta del 1 $ proof 2019 nel 50 anniversario dello sbarco sulla Luna, con l'orma del piede di Neil Armstrong.1 punto
-
Il mio mercante di fiducia della Sassonia, ex collezionista di monete italiane, mi ha venduto queste tre monete. Le ho pagate 2 euro l'una, ma stando a quanto dice il GIGANTE 2020, sarebbero tanti bei soldini in piu'. Non sono un grande collezionista di monete italiane, anche perché qui è difficile trovarne, ma le ho comunque prese. Come sempre, il mio telefono fa foto di cacca ma dal vivo le giudicherei tutte e 3 FDC, ad eccezione dei 20 centesimi 1910 in qFDC, che presenta microscopici segni di usura. I bordi sono ancora ben definiti e taglienti ed i dettagli sono ben conservati. Voi cosa ne direste come qualità e valore? E come mai, pur essendo monete in nichelio e coniate in diversi milioni, già dal BB vengono valutate 5 euro e SPL 50-60 euro? Mi incuriosisce questa cosa.1 punto
-
Forse e' proprio la "H" di HADRIANVS come tu stesso avevi ipotizzato al post #5. Ciao da Stilicho1 punto
-
Quasi da stampa da esporre o comunque da condividere, bellissimo !1 punto
-
Credo che la legenda del primo lato sia piuttosto PAS, per PASSIO, dato che sono rappresentati gli oggetti della passione come in molte altre devozionali e tessere. Sul fatto del D P, non mi preoccuperei, questi oggetti spesso mescolavano latino e italiano, data la loro destinazione popolare. Lo stile mi sembra settecentesco ma potrei sbagliarmi...1 punto
-
Ciao @Poemenius, grazie a te per il quesito. La risposta è la seconda: monete coeve ?1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
taglio 2 euro cc paese lussemburgo anno 2004 tiratura 2.481.800 condizioni bb città trieste taglio 2 euro cc paese spagna anno 2010 tiratura 4.000.000 condizioni bb città trieste1 punto
-
Su questa collina non meglio identificabile della Britannia, in data non meglio precisabile tra il 490 ed il 505, i Romano-Britanni forse guidati dal loro capo Ambrosio Aureliano, avrebbero affrontato e sconfitto duramente i Sassoni forse guidati da Aella, loro bretwalda e signore del Sussex . La Britannia era stata abbandonata dall'esercito romano nel 410 e, in un periodo piuttosto disordinato, stava subendo una sanguinosa conquista ad opera di Angli e Sassoni che si ritiene sia stata rallentata per almeno 50 anni dall'esito di questa battaglia : la conquista riprenderà poi, tuttavia, fino alla costituzione dell'eptarchia di regni Anglosassoni che relegherà i Celti-Britanni pressochè al solo Galles ed in parte all'esodo oltremare verso la penisola dell'Armorica, che diverrà da allora Bretagna . Unico 'cronista' contemporaneo di questi accadimenti, il monaco Gildas di Rhuys che nel suo "De excidio Britanniae" ci dice anche di essere nato lo stesso anno di questa battaglia : in cronisti e scrittori posteriori, la figura di Artù, leggendario eroe dei Britanni in lotta contro i Sassoni, verrà identificata in quella di Ambrosio Aureliano . I nuovi dominatori Sassoni ormai saldamente insediati nel'isola, alla monetazione romana lentamente scomparsa, sostituiranno inizialmente piccole monete in oro (thrymsas) e poi piccole e curiose monete(sceattas) in argento .1 punto
-
Una moneta di sicuro interesse, chiamata Alfonsino perché la sua coniazione è stata fatta a Villa di Chiesa, dopo l’autorizzazione dell’infante Alfonso, erede della Corona d’Aragona, che guidava la spedizione in Sardegna, anche se il re era Giacomo II. Dopo la conquista di Villa di Chiesa la guerra contro i Pisani si spostò a Castel di Castro (Cagliari), e qui che nacque sul colle di Bonaria un insediamento Aragonese, dove sorse anche la Zecca nel quale sempre con autorizzazione di Alfonso venne coniato l’alfonsino minuto.1 punto
-
1 punto
-
Buongiorno, per i più curiosi, anticipo @Gianlucafattorino postando la sua moneta, che direi molto poco autentica. Voi cosa ne pensate? HIRPINI1 punto
-
1 punto
-
Un consiglio che voglio dare a tutti è che quando si ha una moneta d'oro come la tua con molto lustro che acceca è di non fissarla troppo a lungo o ,se non si riesce proprio a smetterla ,di usare dei buoni occhiali da saldatore per salvaguardare la vista.1 punto
-
Certo è una nozione di Economia basilare. Aggiungo che è un errore considerare la tiratura della moneta per arrivare alla valutazione della stessa. E' la disponibilità sul mercato e la conservazione che incidono sul prezzo. Esempio eclatante è il L. 5 1914 - Tiratura: 272.515 - prezzi che in FDC arrivano a 10.000 Euro. Invece: 5 L. 1937 "Famiglia" Tiratura: 100.000 - in fdc puoi comperarla a 150 Euro. Ci sono monete che sono "ambite" per vari motivi, comperate a prezzi alti e che vengono tesaurizzate sparendo dalla circolazione per sempre o almeno per decenni. Questo vale per l'oro di Vitt.Em.III, da sempre considerato di "valore numismatico". Lo puoi capire dal fatto che è molto raro trovarlo in BB con tracce di circolazione, a differenza dei marenghi dei predecessori, usati come moneta di scambio. Ciao Beppe1 punto
-
1 punto
-
Buongiorno @Litra68, Alberto nei 10 Tornesi del 1857 troviamo tre simboli diversi: La stella a 5 punte grande, La stella a 6 punte, E questo simbolo senza definizione, che non somiglia né ad un fiore e né ad una stella. La stellina a 5 punte ben definita, nei 10 Tornesi del 1857 l'hanno realizzata i falsari..... ?1 punto
-
Proveniente dall'ultima asta Bolaffi, Coniata in occasione del X° Festival del Tiro-Berlino 1890, con una strepitosa conservazione!1 punto
-
Il "fratellone", l'alfonsino d'argento di Giacomo II, è però coniato in zecca di Villa di Chiesa, moneta tra l'altro di non facile reperibilità, classificata R3. Le ultime apparizioni in asta, sempre con importanti realizzi: 2 esemplari da Christie's nel 2000 1 esemplare Nac nel 2008 e stesso esemplare nel 2013 Altro esemplare Nac nel 2013 1 esemplare Titano nel 2016 1 esemplare Titano nel 2017 ..e una in vendita attualmente da un commerciante ..per un totale di 7 esemplari censiti in commercio in 20 anni, escludendo ovviamente quelli presenti nei testi1 punto
-
Lo standard Lido-Milesiano è basato sulla divisione dello statere in frazioni, mentre gli standard ponderali prettamente greci, Attico e Rodiense compresi, erano basati aggiungendo piccole unità (oboli) in gruppi (dramme). In questa tabella - anche se a qualcuno potrà non piacere - la relazione ponderale trite/hemihekte è parallela a drachm/1/4 drachm or diobol. Fonte: Introduction, history, and weight standards — An introduction to the history and coinage of Miletus, including a discussion of the Lydo-Milesian weight standard.1 punto
-
1 punto
-
Corretto, alla fine del dritto c'è XXIII, ed effettivamente la moneta sembra proprio quella! Grazie!1 punto
-
Ho capito di avere un giovane competitor sulla monetazione con "l'ombrellino".....inizierò a stare attento e guardarmi le spalle ? ?scherzi apparte, il Doppio Giulio del 1823 è sempre stato classificato R2, in buone/ottime condizioni il prezzo si eleva geometricamente rispetto ai BB, del resto come per tutte le alte conservazioni del'800.... anche in questo caso se c'è il prezzo....poi si può sempre migliorare ! ciao Daniele1 punto
-
Senza bisogno di arrivare a questa cifra assurda, se l'avessi presa a 260€ 10 anni fa ed oggi mi offrissero i 1800€ che mi hanno chiesto a maggio, gliela venderei senza pensarci due volte, altro che vacillare per 8000€....1 punto
-
CICCI' ED IL REGALO DI NATALE PREMESSA: Ciccì era cambiato. Quell'uomo elegante, con i baffetti da sparviero, i capelli neri ed impomatati con la Brillantina Linetti, era improvvisamente invecchiato e sembrava un clochard. Barba di una settimana, capelli arruffati e quel sentore di Acqua di Colonia sostituiti da effluvi di sudore non proprio gradevoli. Nel quartiere tutti sapevano il motivo e cercavano di aiutarlo perchè era veramente una brava persona: chi lo invitava a pranzo, chi gli lavava la biancheria, chi cercava di distogliere quegli occhi fissi e lontani con battute spiritose. La luce si era spenta qualche mese prima, quando aveva trovato l'anziana Netina, governante, nonna e mamma adottiva, riversa sul letto, con il rosario in mano e gli occhi cerulei e spenti rivolti al cielo. L'arrivo di Rosita, che aveva affittato l'alloggio della povera Netina, ebbe lo stesso effetto della mitica “Bocca di Rosa” nel paesino di Sant'Ilario. Era lo stereotipo della vera spagnola: capelli lunghi e scuri, formosa e piena di vita, dotata anche di una simpatia debordante. Naturalmente tutte le donne del vicinato diventarono sue nemiche irriducibili e le voci, dapprima sussurri, divennero un fiume in piena. L'attività ufficiale di Rosita era quella di cuoca in una trattoria della zona, quella a tempo perso sarta, quella notturna era avere un certo movimento di uomini nella sua abitazione... Fumava con eleganza e assiduamente sigarette americane “Astor” e quindi era sovente nella nostra Tabaccheria, allietando con la propria “verve” i vari clienti che, con la scusa di dover compilare la schedina del Totocalcio, erano ormai diventati stanziali e aspettavano sempre la sua apparizione. Mia mamma comprese che la Rosita si stava “allargando” perchè sovente portava dei piatti prelibati e chiamava mio padre “Baffetto”. Risultato: piatti prelibati nell'immondizia e mio padre relegato nel retrobottega non appena la Rosita usciva di casa. Per Ciccì, la Rosita fu il miglior ricostituente. Ritornò più vivo e splendente di prima. Si era innamorato pazzamente. Nonostante i vari tentativi di “farlo ragionare”, niente da fare, Ciccì era un caso disperato, in quanto aveva deciso di fidanzarsi con Rosita. Il periodo era favorevole, mancava poco al Natale...quindi era inevitabile una puntata nell'Orificeria di “Rotella” per comperare un anello. “Rotella” era un numismatico, chiamato così perchè se gli portavi un orologio da riparare, lo guardava con la lente, lo scuoteva e invariabilmente diceva: “ Si è rotta una rotella!” Mio padre gli aveva spiegato il “caso umano” e gli aveva riferito che Ciccì ultimamente collezionava marenghi e quindi...tutto era pronto. Primo vassoio con anelli con diamante, secondo vassoio anelli con zirconi. Ciccì era completamente nel pallone. Quelli con diamante troppo cari, quelli con zirconi troppo da poveracci. “Rotella” tirò su il sopracciglio e fece un cenno a mio padre: “Poca roba, qualche moneta, qualche MARENGO (alzando la voce)...vieni nel retro! “ Ciccì abboccò come una trota all'amo. Nel vassoio vi era un florilegio di marenghi, tra i quali uno molto bello di Carlo Felice. Nella mente di Ciccì qualcosa si sbloccò. Comperò il Carlo Felice e poi...essendo quasi in bolletta, l'anello con lo zircone! Rosita non prese molto bene il regalino, il fidanzamento andò a monte e Ciccì ritornò in depressione. EPILOGO: Poco tempo dopo Ciccì, che era molto scaramantico, disse a mio papà che la moneta gli portava sfortuna e che se la voleva, gliela la cedeva al prezzo di costo. Conservava i marenghi a mollo in un vasetto di ceramica con fiori di plastica. Era un'altarino con alle spalle l'effige della Madonna, talismano adatto ( diceva lui) a tenere alla larga i ladri. E' cosi che la moneta è finita nella raccolta di famiglia. La Rosita sparì improvvisamente nottetempo. Qualcuno disse che aveva fatto innamorare un imprenditore che la portò con lui in una villa sul Lago di Como, altri che aveva perso la testa per un saltimbanco del Circo che sostò qualche giorno nel nostro Paese. Sicuramente lasciò molti rimpianti in quelle persone che mai avevano pensato di trovare “il Paradiso al primo piano” e grandi sospiri di sollievo “delle cagnette a cui aveva sottratto l'osso “. ( Grande Faber un modesto tributo nel ventennale della tua morte, da chi ti ha amato e ti considera il più grande poeta dei nostri giorni ) Questa è la moneta: Buon Anno a Tutti!1 punto
-
Io la patente non l’ho ancora presa, ma da sempre amo le auto Tra le più belle per me Miura e Stratos, entrambe nate dal genio di Marcello Gandini, poi la Lancia b24, che trovo di un’eleganza unica. Per la più brutta è difficile, sono davvero troppe?1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
taglio 1 cent paese Slovenia anno 2009 tiratura 17.900.000 condizioni BB città Trieste taglio 1 cent paese Slovenia anno 2015 tiratura 10.000.000 condizioni BB città Trieste taglio 1 cent paese Slovenia anno 2016 tiratura 25.000.000 condizioni BB città Trieste Note: 3 pezzi taglio 1 cent paese Slovenia anno 2018 tiratura 16.000.000 condizioni BB città Trieste taglio 1 cent paese Slovenia anno 2019 tiratura ??? condizioni BB città Trieste Note: 2 pezzi taglio 2 cent paese Slovenia anno 2009 tiratura 12.300.000 condizioni BB città Trieste Note: 30 pezzi taglio 2 cent paese Slovenia anno 2018 tiratura 6.000.000 condizioni BB città Trieste Note: 19 pezzi taglio 2 cent paese Slovenia anno 2019 tiratura ??? condizioni BB città Trieste Note: 8 pezzi1 punto
-
personalmente sono molto deluso dalle due tematiche e non credo che una bella moneta mi farà cambiare idea. Diciamo che preferisco tematiche più classiche (Plauto, Tito Livio etc mi sono piaciute davvero tanto) o che si celebri l'arte e gli artisti. Una serie ispirata ai nostri monumenti/chiese/palazzi anche sarebbe una bellissima iniziativa, se penso a quanto era bello il 2€ San Marco.1 punto
-
Ho guardato i libri in biblioteca, e la Zecca di Bonaria è una di quelle che in Sardegna non viene accettate da tutti gli studiosi, infatti il Piras nel libro "Le monete della Sardegna, 1996" riferisce che M. Crusafont i Sabater in suo studio ha provato l'esistenza della Zecca di Boniaria con lo studio di documenti dell'Archivio della Corona D'Aragona a Barcellona, accettando in pieno lo studio e anche lui attribuendo le due tipologie dell'Alfonsino Minito a Bonaria, Angelo Castellaccio nel libro "Economia e monete nel Medioevo mediterraneo, 2005" invece sostine una tesi contraria e controbatte lo studio del Sabater sulla esistenza della Zecca di Bonaia, appuntando su vari aspetti dello studio stesso, che vanno dagli Zecchieri alla produzione totale delle monete, concludendo che in questa Villa si siano recati gli zecchieri di Villa di Chiesa per redere conto all'Infante Alfonso e che in tale posto non sia mai stata attiva una Zecca, nell'ultima opera di Lucia Travaini "Le Zecche Italiane fino all'Unità, 2011" alla voce Bonaria, (scrive di questa zecca Monica Baldassarri) raccontando la storia della Villa stessa, poi fa presente lo studio di Crusafont ed elenca in quali opere questa zecca sia stata edita, con le conclusioni degli autori dei vari libri, lasciando al lettore una maggiore ricerca sull'argomento. A mio parere le obiezioni che il Castellaccio fa sullo studio di Crusafont sono molto fondate e quindi questa zecca potrebbe anche non essere mai esistita e visto che lo stesso Infante Alfonso aveva indicato Villa di Chiesa come l'unica Zecca che in Sardegna avrebbe potuto operare, e così in teoria fù fino all'apertura della Zecca di Cagliari con concessione Reale, ma d'altro canto per voler contrastare il potere economico che i Pisani del Castello avevano nel luogo fece sì che gli si costruisse una villa con mura e che quindi anche l'impianto di una Zecca per la produzione di moneta minuta che servisse alle compravendite giornaliere potrebbe essere stata necessaria propio per contrastare il potere economico Pisano e quindi rendere la moneta Pisana non più accettabile, introducendo un gran numero di monete Catalane atte a minare la solidità dei commerci del Castello, quindi come anche tante altre volte nella storia il nemico non si combatte solo con la spada. Purtroppo non sono riuscito a reperire lo studio del Crusafont e quindi a leggere quello che tale studioso ha scoperto ed esposto nel suo studio, comunque la bibliografia sull'argomento non è troppa e di difficile reperimento anche per farsi una vera e propia idea, quindi per ora rifaciamoci alle conclusioni che fanno di queste due monete coniate a Bonaria. Complimenti @marmo87 per le due monete, sono veramente belle e le impronte molto visibili, entrambe le legende leggibili, splendidi esemplari di monete Sarde, fano tornare indietro nella storia a quel periodo travagliato che fu la conquista della Sardegna da parte Catalano-Aragonese.1 punto
-
Amici un saluto a tutti. Sono da poco iscritto al Forum e quindi Vi prego di scusarmi se sarò irrituale. Apro questa discussione nella speranza che la Vostra esperienza mi aiuti a portare avanti una ricerca storico/numismatica che mi appassiona particolarmente. Sono un non più giovanissimo ingegnere toscano con la passione della storia e, ovviamente dico io, della numismatica. Colleziono monete argentee italiane di grossa taglia dal 1600 alla Repubblica e nel corso degli anni sono giunto ad una collezione discreta per qualità e copertura composta di circa 150 pezzi. Il problema che sto affrontando deriva immediatamente dalla passione numismatica. Quello che collezioniamo è si un oggetto artistico, più o meno bello da vedere o prezioso di valore, ma è anche un pezzo di vita dei nostri avi. Noi le collezioniamo per il piacere di vederle, toccarle, etc. etc., per loro era uno strumento di vita quotidiana. Per farla breve, con il mio 120 grana del 1815 che cosa CI POTEVO FARE nel 1815? Il campo di interesse della mia ricerca è quindi il potere di acquisto delle monete. L'origine della mia ricerca è la lettura di una pagina del diario di Napoleone scritto all'Elba: (cito a memoria) ".... che la sedia non sia di qualità eccessiva, al massimo abbia il costo di 5 lire .....". Per cui in quel tempo 5 lire avevano il potere di acquisto di circa 50-60 euro odierni. Non è poco per una moneta. Ho cercato nella letteratura e nelle biblioteche italiane trovando solo cenni dispersi a tale argomento. Un buon lavoro, ma molto limitato è presente nel Tranfaglia Firpo (Volume I) relativo al prezzo di acquisto per grammo di argento nel primo medioevo. Da quanto mi risulta, per quanto possa sembrare strano, è molto più chiaro il valore di acquisto di un asse romano rispetto a quello delle monete argentee del nostro '600-'700. Ovviamente le cose cambiano dopo l'Unità essendo disponbili statistiche regionali e nazionali (utile leggere la Storia di Montanelli). Dopo quanto detto mi rivolgo a Voi per conoscere la Vostra opinione e sapere se siete in grado di indicarmi libri, documenti o qualsiasi informazione che possa aiutarmi nella ricerca. Tramite questi contributi mi propongo, tempo permettendo, di costruire una sorta di puzzle storico numismatico con il quale dare ai nostri amati oggetti del desiderio una valenza concreta. Ringrazio tutti per l'attenzione. Marco Testa [email protected]1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.