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  1. ciosky68

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/23/19 in tutte le aree

  1. bel pezzo complimenti. Vi posto la mezza dello stesso anno.
    5 punti
  2. Non sarei così categorico. Qualcuno che avrà avuto Educazione e Cultura si salverà. D'altronde il collezionismo è assimilabile alla "Sindrome di Peter Pan", il desiderio di non crescere e di restare sempre bambini. Quanti di noi hanno cominciato a collezionare figurine Panini o staccare francobolli dalle buste per poi approdare, attraverso un processo di maturazione, alla Numismatica? Penso molti. In questo discorso certamente si inseriscono altri concetti, tipo la ricerca del FDC a tutti costi che scoraggia molti, soprattutto i principianti. Il conseguente svilimento delle monete in media conservazione. Il fatto è che la Numismatica è un settore di nicchia e, per i suddetti motivi, sta diventando sempre più elitario. Dovrebbe essere nostro compito far capire ai neofiti, ma anche a quelli che già sono collezionisti, che la nostra passione non si deve ridurre alla regola " comperare a 100 per vendere in futuro a 120". Che molte volte una monetina ridotta maluccio ti trasmette delle sensazioni che un FDC/FS impacchettato non ti darà mai. E' questo il messaggio che "deve passare". Se poi le nostre monete in BB faranno la fine dei francobolli anni '70-'80, pazienza...a me hanno dato molto e continuerò a collezionarle. Ciao Beppe
    4 punti
  3. Taglio : 2 euro Nazione : Monaco Anno : 2019 Tiratura : 1.195.119 Conservazione : qSPl Citta : Biella (BI) Sempre un piacere trovarsi il principe tra le mani!
    4 punti
  4. E' Natale e quindi dobbiamo essere sempre almeno una parte di noi più buoni d'animo e comprensivi. E quindi : la questione del dove stiamo andando e da dove provengono giovani, meteore, opportunisti numisma, falsi esperti e veri geni si è risvegliata. Ma è cosi difficile accettare gli altri, o l'altro che non conosce la materia, o che rozzamente si avvicina al forum ? Non lo dico o chiedo per moralismo ma solo per praticità, e leggerezza del forum. Leggerezza in quanto, visti i presupposti bisognerebbe far fare un test di ammissione prima di concedere le credenziali per il forum o bisognerebbe chiudersi nel solito circolo di benpensanti conoscitori numismatici accademici permalosi o gelosi. Permalosi e gelosi di tutto, dalla loro residenza geografica, alla loro professione numismatica (con relative pubblicazioni) oppure ancora si potrebbe scrivere nel regolamento "non postare richieste tipo....quanto vale ?" Si potrebbe limitare il fastidio non permettendo a chi ha meno di X post richieste di valutazione, ma solo riconoscimenti o identificazione di tondelli. Superato il valore X di messaggi allora si possono richiedere valutazioni specifiche o strampalate (X i tipi strampalati). Internet ha modificato in maniera incredibile la comunicazione e l'accesso a settori che erano padronanza specifica di pochi....permalosi. Non bisogna perdere questa occasione. Il forum è per tutti ....la numismatica per molti meno. Ma per me va bene cosi. BUON NATALE A TUTTI.
    4 punti
  5. Secondo me, nulla è cambiato nel lento ricambio collezionistico-numismatico. Pochi bambini e ragazzi si appassionavano prima, pochi oggi. Qualcuno ha detto che siamo una "nicchia" ed è vero. Bisogna amare la storia, la ricerca, avere una pazienza del "NON tutto e subito" e, da questo punto di vista, addirittura ci sono più possibilità rispetto ad un tempo. Ma, allora, perché a molti di noi collezionisti le cose paiono diverse? Perchè - a mio avviso - le possibilità di entrare in questo "mondo" sono aumentate esponenzialmente aprendo le porte a chi vede solo il lato economico e non è, né collezionista (e nemmeno raccoglitore), né interessato alla storia, ma può facilmente comunicare con tutti ed è immerso in mare d'informazioni (molto spesso non verificate) che brillano per sensazionalismo ed ammiccano ad una facile ricchezza. Del resto per dirla con Lorenzo Pignotti (1739-1812): "È mostra d'aver poco cervello Chi più dell'util può stimare il bello." da sempre la maggioranza della gente guarda alla sola "sostanza" e non al "bello" (alla cultura ed alla crescita intellettuale).
    4 punti
  6. Non è una strana domanda, denota anzi la voglia di conoscere aspetti spesso trascurati che vanno oltre il semplice collezionismo. Restando comunque dell'idea che rispondere con assoluta certezza sia quasi impossibile (molte variabili, periodo storico, tipologia di denaro ecc...) cito un interessantissima discussione iniziata da @dabbene che include un "prezzario" tratto da dal Liber Censuum Communis Pistorii di Guido Santoli di Pistoia riferito al periodo storico dal 1220 al 1270 e riferito al comprensorio di Pistoia e Pisa Tenendo presente che un grosso agontano valeva circa 24/19 denari (dipende dal periodo) 1 cotta e 1 camicia = 240 denari pisani 1 camicia e 1 serrabulis con laccetti =96 denari filato di lana e lana=1200 denari tovaglia da altare=672 denari suole e calzari=360 denari 1 cappa=1200 denari 1 pelle volpina coperta di bavetta=960 denari 1 coltre(asciugamano)=480 denari 1 cavallo completo di 2 selle e 2 freni=13200 denari 1 branco di porci=9600 denari due anni di raccolto di vino=960 denari 1 asino e 1 asina=1920 denari due anni di raccolto di castagne=2400 denari due anni di raccolto di ortaggi=4800 denari 1 campana per la chiesa=12000 denari 1 azarium(tavolo)=48 denari 1 coltello=84 denari 1 libro=120 denari 1 vanga=24 denari 1 casa con oggetti=19200 denari falce,pietre,martello e incudine=660 denari
    4 punti
  7. Auguro a voi e famiglie di trascorrere queste feste insieme e con serenita'. Roberto
    3 punti
  8. Il In occasione delle prossime festività, desidero fare gli Auguri a tutti gli utenti del Forum. Speciali, a tutti i frequentatori di questa sezione, con una immagine della GRANDE BELLEZZA che, la numismatica classica ci offre. Il tetragramma firmato da , Xoirion con la testa di Apollo di faccia, presso il Museo di Siracusa. BUONE FESTE A TUTTI ...........GIONNYSICILY
    3 punti
  9. E' da un po' di tempo che mi pongo alcune riflessioni sul collezionismo numismatico, le voglio condividere, per avere riscontro se la mia visione abbastanza pessimistica, è condivisa. Ho notato che in questi ultimi tempi, si affacciano "novelli" collezionisti, o direi meglio collezionisti/meteore, che pongono il loro dilemma, poi arrivederci a mai più. Vi sono quasi unicamente interventi che chiedono ( a volte senza tanta educazione) cosa "vale" la mia moneta, sobillati anche da una certa mala informazione, che incita alla ricerca della rarità ( che non esistono) a tutti i costi. Vi è una spasmodica ricerca dell' "errore di conio" in semplici monete usurate o deturpate, ricerca che non nasce da una passione numismatica, bensì ( penso io) alla scoperta di "rarità" per poi essere monetizzate al più presto su EB. Altro caso, fresco di pochi giorni, la solita "meteora", pone il quesito: ho 800 monete mia aiutate a classificarle e capirci qualche cosa? Mi ricordo, quando inizia a collezionare le mie prime monetine, ai tempi delle scuole medie, la prima cosa che feci, fu acquistare due cataloghi, il Bobba ed il Frisone, è lì iniziò il divertimento, cosa c'era di più bello che andare alla ricerca sul libro, la moneta che avevo in mano! Oggi con internet le possibilità di ricercare e studiare una monete si sono moltiplicate esponenzialmente, bisogna aver solo voglia, ma probabilmente è questo sprone che manca a questi novelli collezionisti, è molto comodo postare una sequela di foto, a volte pessime, e chiedere quanto vale? Non c'è più il gusto della ricerca, della scoperta tutto è oramai mercificato dal valore, e tutto è volto alla ricerca del valore, ( da monetizzare il più presto possibile). Non so che generazione di Numismatici, possa nascere ed evolvere da queste schiere di "ricercatori", me li vedrei meglio con pala e setaccio alla ricerca di pagliuzze d'oro nel Klondike. saluti TIBERIVS
    2 punti
  10. Visto che, non lo ha fatto ancora nessuno ( il che mi sembra strano) volevo fare gli Auguri di Buone Feste a tutti i Savoiardi... è anche no.
    2 punti
  11. Ieri ho portato a casa una monetina delle mie adorate sabaude che mi mancava ancora in collezione, si tratta come da titolo di un Quarto di Grosso del I tipo di Carlo I, monetina che non si vede sempre come invece capita ad altre tipologie di quartini. Anche se presenta una svhiacciatura di conio da un lato, nella legenda del diritto è ben visibile la sigla di zecca B per Bourg, quindi ben classificabile e la conservazione è discreta, con tutto quello che non viene inficiato dalla schiacciatura con ancora bei rilievi. Spero che il condividerla sia un piacere non solo per me.
    2 punti
  12. 2 punti
  13. Ciao e grazie! Tanti auguri; salute, prosperità e felicità accompagnino i Savoiardi e relative famiglie. Luciano
    2 punti
  14. A Venezia sì, ad Ancona forse... Sono degli esempi. Comunque è assolutamente vero che è difficile fare raffronti tra epoche così distanti. Il mio discorso è partito dallo stupore di @danielefmvb . Buon Natale anche da parte mia. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  15. Salve a tutti, amici lamonetiani! Senz'ombra di dubbio, per quanto mi riguarda, la scelta del migliore acquisto di quest'anno ricade sull'omaggio di Francesco Daniele a Giuseppe Napoleone, una medaglia napoletana particolarmente rara e significativa da un punto di vista storico. Vi sono talmente affezionato, che, come potete notare, è diventata in breve tempo la mia immagine profilo qui sul forum. Siccome sono una frana a scattare foto, vi mostrerò direttamente l'immagine presa dal catalogo dell'asta in cui è stata battuta. Un sentito augurio a tutti di buone feste e che questo 2020 possa essere ricco di grandi soddisfazioni!
    2 punti
  16. Ah, questo mi spiace... sicuramente le passioni tendono la vita meno amara ed aiutano. un caro abbraccio
    2 punti
  17. Salve a tutti, la moneta che posto non ha una conservazione impeccabile e non è rara come quelle viste finora in questa discussione, ma la ritengo il mio miglior acquisto del 2019: Si tratta di una doppia maiorina di Giuliano l'Apostata, coniata dalla zecca di Tessalonica verso il 360 - 363 d.C. Da quando ho iniziato a collezionare monete costantiniane ne ho sempre desiderata una per 2 motivi: Penso che sia una delle monete romane più belle; La storia che gira intorno a questo imperatore (lo si può definire un Marco Aurelio 2.0) è davvero bella e interessante, ma sfortunatamente molto sottovalutata. Ogni volta che osservo la mia piccola collezione i miei occhi "cadono" inizialmente sempre su questa moneta. Cambiarla in futuro con un esemplare migliore? Assolutamente no! Mi va benissimo questa, punto e basta.
    2 punti
  18. auguri di buone feste a tutti... Roberto
    2 punti
  19. Pubblichiamolo anche qua, nella sua discussione naturale. Mezzo scudo della croce di Nicolò Sagredo. Conosciuto in pochissimi esemplari.
    2 punti
  20. Non addosserei in toto la colpa alle future generazioni ma rifletterei anche sull’eredità che gli viene lasciata: certamente la moda del “FDC” non nasce con loro eppure si ritrovano a dover fare i conti con essa. Per quanto riguarda rarità e valore, ci son sempre stati semplici curiosi che, con non troppa gentilezza, “sputavano“ discussioni o cercavano solamente quell’informazione da commercianti o ai mercatini/convegni. Al momento attuale credo che il problema sia più generale, a cominciare dall’educazione dei nostri figli... Solo in un secondo momento mi preoccuperei se si guarda solo al valore economico o non si ringrazia adeguatamente chi ha speso il proprio tempo per rispondere ad una tua richiesta. come si dice: “dare il buon esempio”.... N.
    2 punti
  21. Grazie, i più cordiali auguri di buone feste e di un sereno 2020 a tutti gli amici del forum e alle loro famiglie !!
    2 punti
  22. Riscoperta 90 anni or sono sulla costa della Siria di fronte a Cipro, Ugarit è considerata una delle più antiche città del mondo, già abitata dal Neolitico . Nel 2^ millennio A.C. è ricco regno collocato tra l'impero degli Ittiti e l'Egitto, del quale è per lungo tempo sottesa all'influenza . Attorno al 1180 A.C., pressochè in contemporanea con la capitale degli Ittiti Hattusa, Ugarit è definitivamente distrutta, forse dall'invasione dei controversi 'popoli del mare' . L'archeologia ci ha restituito importanti resti della città di Ugarit : tra questi, molto importanti i cospicui archivi per lo più in tavolette di creta scritte in diverse lingue . Particolari i testi redatti in lingua ugaritica che ci documentano una importantissima, storica 'invenzione' : l'alfabeto .
    2 punti
  23. Questo è il mio migliore acquisto di quest'anno senza dubbio. Mezzo scudo della croce di Nicolò Sagredo. Conosciuto in pochissimi esemplari.
    2 punti
  24. Apro questa discussione al fine di raccogliere le immagini di monete, medaglie, banconote e manufatti d'arte che rappresentano il mito di "San Giorgio e l'uccisione del Drago" di ogni epoca e luogo di provenienza presenti nelle nostre collezioni. Invito gli utenti di tutte le sezioni del forum a condividere le foto di quanto hanno a disposizione nelle loro raccolte accompagnate da una breve presentazione dell'oggetto o anche dell'artista, in modo da poter creare una bella miscellanea tematica. Spero che l'idea piaccia e la partecipazione sia nutrita e trasversale agli interessi dei partecipanti al forum. Credo sia innanzitutto opportuna una breve introduzione circa la vita del Santo e la leggenda che l'accompagna: San Giorgio di Carlo Crivelli (1472) L’esistenza di Giorgio, santo vissuto nel II secolo, è ancora avvolta dal mistero, tanto che i papi cattolici Giovanni XXIII e Paolo VI hanno ridimensionato la sua importanza e il culto. San Giorgio, però, è ancora tra i santi più amati in Oriente e in Occidente; la Chiesa russa lo considera ieromartire (o megalomartire), molte nazioni (come Inghilterra, Lituania, Georgia, che ne porta il nome, e Portogallo) lo hanno elevato a patrono, così come le città di Barcellona, Genova, Venezia, Ferrara, per citarne solo alcune. Gli è stato persino dedicato un cratere sulla Luna. San Giorgio in lotta contro il drago e dodici scene della vita, Bulgaria (Pietro Minjov di Triavna), 1840, tempera su legno, cm 134x86,5 cm (Museo di Storia nazionale di Sofia) Pochi sono i documenti veramente attendibili, moltissimi quelli più o meno encomiastici. La verità storica si basa su pochi passi degli scrittori latini Teodosio Perigeta, Antonino da Piacenza e Adamnano, che testimoniarono l’esistenza a Lydda (Diospoli), in Palestina, del sepolcro di San Giorgio martire e la intensa venerazione del popolo, su un’epigrafe greca del 368 rinvenuta in Eaccaea di Batanea, che parla di una casa del santo, e sui resti archeologici della basilica cimiteriale, il cui primo nucleo può essere datato ad anni vicini alla vita di Giorgio. Tutto qui, il resto – ciò che noi crediamo di conoscere – deriva dalla Passio Georgii, biografia scritta agli inizi del V secolo e già classificata apocrifa dal Decretum gelasianum del 496, e dalle successive rielaborazioni e integrazioni leggendarie, codificate nel XIII secolo nella Legenda aurea di Jacopo da Varazze (o da Varagine, morto nel 1298) e ampliate in codici manoscritti successivi. San Giorgio in lotta contro il drago, Georgia (Samegrelo), 1849, argento dorato, legno, cm 25x20 (Museo d’Arte statale di Tbilisi) Giorgio nacque intorno al 280 in Palestina (ma altre fonti dicono presso la foce del Danubio, vicino al Mar Nero), da Geronzio, persiano, e Policronia, cappadoce, che lo educarono cristianamente fino alla sua partenza per il servizio militare, dove divenne ufficiale delle milizie romane e poi cristiano. Quando l’imperatore Diocleziano ordinò la persecuzione contro i cristiani, non esitò a consegnare Giorgio, pur apprezzandone il valore, in mano all’imperatore persiano Daciano che lo fece incarcerare e torturare. Secondo il racconto di Jacopo da Varazze, Daciano convocò settantadue re per decidere le misure da prendere contro i cristiani. Davanti alla corte, Giorgio distribuì i beni ai poveri e, confessandosi cristiano, si rifiutò di sacrificare agli dei. Giorgio fu spogliato delle vesti, flagellato con nervi di bue, costretto a mettere calzari infuocati guarniti di chiodi, colpito da martellate tanto violente da fracassargli il cranio, legato e sbattuto in prigione, dove ebbe la visione del Signore che gli predisse sette anni di tormenti, tre volte la morte e tre la risurrezione. Visto che Giorgio era irremovibile nella sua fede, Daciano convocò il mago Atanasio, chiedendogli di vincerlo con un incantesimo: Atanasio divise in due un toro con una formula magica e offrì a Giorgio una bevanda avvelenata, ma il santo, prima di morire, convertì Atanasio che fu subito messo su una ruota armata da ogni lato di punte e lame, tagliato in dieci pezzi e gettato in un pozzo. Allo scoppio di un tuono, Giorgio risorse la prima volta. Ciò provocò la conversione del capo delle milizie Anatolio e di tutti i soldati che furono immediatamente passati a fil di spada. Giorgio fu ricondotto in tribunale, gli versarono in bocca del piombo fuso e gli piantarono in testa sessanta chiodi roventi, poi lo appesero a testa in giù su un braciere; infine, lo ricondussero in prigione. All’indomani, il re Magnenzio giurò che si sarebbe fatto cristiano se Giorgio fosse riuscito a far fiorire e fruttificare ventidue sedie di legno. Il miracolo avvenne, ma il re lo attribuì al dio Apollo e Giorgio ne distrusse subito il tempio. Il santo fu allora squartato e gettato in una caldaia con piombo e pece, ma nel mezzo di un gran frastuono discese il Signore, accompagnato da Michele e i suoi angeli, che risuscitò Giorgio per la seconda volta. Alla vista di tanti tormenti, la moglie di Daciano, l’imperatrice Alessandra, si convertì al cristianesimo e, per questo, condannata al martirio. Già sul patibolo, Alessandra chiese a Giorgio cosa ne sarebbe stato di lei dato che non aveva ancora ricevuto il battesimo, ma il santo la tranquillizzò: “Il tuo sangue versato ti sarà battesimo e corona”. Giorgio fu quindi esposto agli uccelli che lo smembrarono, ma anche questa volta risorse. Il giorno appresso, Giorgio fu condannato alla decapitazione. Condotto alla porta di ferro il martire chiese a Dio il fuoco del cielo per incenerire Daciano, i settantadue re e tutti i pagani presenti e, esaudito, lo implorò di concedere protezione a coloro che invocavano il suo nome. Il Signore rispose che coloro che avrebbero venerato le sue reliquie, sarebbero stati esauditi. Solo allora, Giorgio si lasciò decapitare. Era l’anno 303, Giorgio aveva circa ventitré anni. Nelle diverse versioni della vita del santo si possono leggere altri particolari dei supplizi subiti da Giorgio (costretto ad entrare in una fossa piena di calce viva, frustato con cinghie di cuoio e percosso con martelli da fabbro, gettato da un precipizio e dato alle fiamme, immerso in una caldaia di olio bollente...) e versioni alternative alle pene citate (come le ventidue sedie sostituite da diciassette persone morte da quattrocentosessant’anni, che furono risuscitate, battezzate e fatte sparire); anche i nomi dei personaggi non sempre coincidono. Fu sepolto a Lydda, in Palestina, dove ancora oggi sono visibili i resti archeologici della basilica cimiteriale che fu costruita in suo onore nel V secolo, incendiata dai Persiani all’inizio del VII secolo, riedificata e ancora rasa al suolo dal califfo Hakim nel 1010. Ancora una volta ricostruita, fu distrutta nel 1099 per impedire ai crociati di usare le travi come materiale bellico, ma i crociati la rieressero. Nel 1191, quando Riccardo Cuor di leone combatté contro il Saladino, la chiesa fu nuovamente distrutta. Fu Riccardo, devoto a san Giorgio, che introdusse il suo culto in Inghilterra, dove il sinodo lo elesse nel 1222 santo patrono del regno. La tomba di san Giorgio presso Lod (Israele) Già all’epoca delle crociate, in tutta l’area del Mediterraneo, si era diffusa l’immagine del santo in lotta contro il drago, narrata nelle passiones di san Giorgio dal IX secolo, racconti che facilmente traevano spunti dai racconti mitologici e folcloristici per esaltare le prodezze dei santi. Fu forse una falsa interpretazione di un’immagine dell’imperatore Costantino a Costantinopoli, descritto da Eusebio come vincitore di un drago (cioè il nemico del genere umano), oppure la suggestione provocata da una raffigurazione del dio egizio Horus, il purificatore del Nilo raffigurato come cavaliere dalla testa di falco, in uniforme romana, in atto di trafiggere un coccodrillo (simbolo delle energie distruttrici del cosmo) tra le zampe del cavallo, che suggerirono storia e iconografia del “Il miracolo sul drago”, detto anche “San Giorgio in lotta contro il drago”, raccontata anch’essa nella Legenda aurea di Jacopo da Varazze. LA LEGGENDA AUREA San Giorgio in lotta contro il drago, Russia (Mosca), XIX secolo, lega di rame, smalti di cinque colori, h 9 x 7,6 cm (Museo Rublëv, Mosca) In quest’episodio – che per taluni evoca il mito di Perseo e Andromeda, mentre per altri simboleggia l’eterna lotta fra il bene e il male – si narra che a Silene, città della Libia, viveva in un lago un drago mostruoso che a volte giungeva fino in città dove con il suo fiato avvelenava chiunque gli capitasse a tiro. Gli abitanti, impauriti, placavano la sua fame dandogli ogni giorno due pecore, ma presto il numero delle pecore diminuì. Interpellato, l’oracolo disse di offrire al drago una pecora e un essere umano, scelto con un sorteggio. Quando venne la volta della principessa Elissava (in italiano, Margherita o Cleodolinda), il re tentò di riscattarla offrendo tutto il proprio patrimonio e metà del regno, ma il popolo rispose: “I nostri figli sono morti e tu vorresti salvare tua figlia? Se non lo permetterai bruceremo te e la tua casa”. Elissava, in lacrime, fu portata sulla sponda del lago in attesa del proprio destino. Proprio in quel momento sopraggiunse Giorgio che consolò la ragazza e le promise aiuto. Di lì a poco, il drago emerse tra fuoco e vapori pestiferi, ma Giorgio si affidò a Dio e si avventò sul drago ferendolo profondamente con la lancia. Il drago cadde a terra e Giorgio disse a Elissava: “Avvolgi la tua cintura al collo del drago”, lei obbedì e il drago cominciò a seguirla mansueto come un cagnolino. Vedendoli arrivare, il popolo si atterrì ma Giorgio li rincuorò: “Non temete, il Signore mi ha permesso di liberarvi da questo mostro. Credete in Cristo ed io ucciderò il vostro persecutore”. Felice, il re donò al salvatore immensi tesori, ma Giorgio li distribuì ai poveri e, dopo aver battezzato tutti gli abitanti della città, riprese il cammino. Icona custodita nella chiesa di San Giorgio Extra, che raffigura San Giorgio mentre uccide il drago; sullo sfondo il Duomo e la città di Reggio Calabria. Sembra sia di origine copta l’iconografia del santo ritto su un cavallo bianco, avvolto in un mantello sollevato dal vento che lascia vedere la corazza sottostante e nell’atto di infilzare la lancia nella gola del drago, mentre la mano di Cristo lo benedice. Fu comunque molto frequente in Oriente fin dal X secolo e, successivamente, in Europa. Esiste anche una variante “corta” dell’iconografia, dove Giorgio è rappresentato mentre atterra il drago agguantandolo per il collo. Molto diffusa, più in tempi antichi che in quelli recenti, fu anche la rappresentazione isolata di San Giorgio, col capo scoperto e i lunghi ricciuti capelli, armato di corazza e clamide, scudo e lancia. L’immagine del cavaliere vincitore è tipica del Medioevo; tuttavia, Giorgio non restò solamente il santo dell’aristocrazia e della cavalleria (di cui divenne patrono), ma entrò a far parte della cultura popolare, che nelle rappresentazioni religiose teatrali rappresentava spesso l’uccisione del drago. Inoltre, Giorgio era ed è considerato il protettore dei lavori dei campi, dei cavalli, dei pastori e dei contadini (il nome Giorgio deriva dal greco georgos che significa agricoltore). Non è quindi un caso che la sua festa principale sia stata fissata il 23 aprile, in un periodo in cui si celebravano le feste primaverili pagane. Nel giorno della sua festa, per esempio, sulle Alpi si conduceva per la prima volta il bestiame al pascolo. In questo giorno, inoltre, san Giorgio faceva sì che il terreno si spaccasse in modo che i serpenti, rimasti nascosti durante l’inverno, potessero tornare in superficie: una tradizione che, unita al leggendario combattimento contro il drago, determinò il fatto che il santo fosse invocato in caso di morsicature di serpente. Tuttavia, i modi del suo martirio lo rese, agli occhi del popolo, il santo "esperto" di quasi tutte le sofferenze, i dolori e i disturbi, invocato contro le infiammazioni febbrili, l’epilessia, la peste e la lebbra. Nei paesi slavi era chiamato anche contro le streghe. Fonti: Larici.it e wikipedia Una buona serata e buon divertimento a tutti, aspetto i vostri tesori. E.
    1 punto
  25. Segnalo https://www.academia.edu/41350042/Una_fabbrica_di_falsari_nella_raccolta_numismatica_di_Nicol%C3%B2_Papadopoli_Archeologia_Veneta_XLI_2018_pubbl._dicembre_2019_pp._232-245
    1 punto
  26. Anche se geograficamente molto lontano desidero formulare i migliori auguri per un sereno Natale e un 2020 colmo di prosperita` e di... monete!
    1 punto
  27. Passerà a breve in CNG Triton XXIII al lotto 233, una interessante e piacevole dracma di Larissa fin qui apparentemente non nota . Note invece, di questa tipologia, come ricorda il compilatore del catalogo, alcune frazioni .
    1 punto
  28. Caro Fabry61 lo so. Ma a chi tradisce sta bene levata la testa e la successiva damnatio memoriae....
    1 punto
  29. Direi RIC 846 classificato R
    1 punto
  30. Auguri di buon Natale e felice anno nuovo a tutti i savoiardi. Blaise
    1 punto
  31. Vagando in rete, ho trovato questa interessante fotografia che mostra un bel quantitativo di banconote in circolazione alla fine degli anni '50 Facile riconoscere biglietti da 5000 e 10000 lire della serie "Repubbliche Marinare", insieme ad una mazzetta di banconote da 1000 lire "Ornata di Perle". Ogni volta che maneggio un bigliettone da 5000 o 10000, non posso fare a meno di pensare a cosa fosse ritrovarsi tra le mani un "pacco" di queste banconote. Un 75enne amico di famiglia, ammirando le 10000 "Marinare" della mia collezione, mi raccontò che da piccolo, alla fine degli anni '50, portò dal notaio (per conto del padre, salumiere) 400mila lire in biglietti da 10000 per pagare una cambiale in scadenza.... e rese un po' l'idea, al pari di questa immagine. Per vostra conoscenza questi contanti sono di provenienza furtiva: costituivano parte del maltolto recuperato dai ladri autori della famosa rapina di Via Osoppo, a Milano, nel 1958. Se volete saperne di più: Link 1 Link 2
    1 punto
  32. Dalla foto non si capisce bene, potrebbe essere un saggio di metallo o anche un difetto di tondello. Avrebbe dovuto però ALMENO segnalarlo visto che abbassa la qualità della moneta. Quando alla conservazione, per me non arriva a bb, il prezzo pagato, visto il difetto (peraltro non segnalato) è un po alto, fossi in te la restituirei addebitando le spese al venditore. Per me scorretto nel mancare di evidenziare il difetto. Da blacklist!
    1 punto
  33. Piccolo OT: qualche anno fa ho visitato la città di Amburgo, durante le vacanze. Ho fatto una deviazione nel quartiere di Altona per il semplice motivo che nella mia collezione era presente questo notgeld ? Tra l'altro, al momento dell'emissione Altona era comune a sé stante e solo successivamente sarebbe stato inglobato nel Land (e quindi nella metropoli) amburghese
    1 punto
  34. Ciao. Lo scudo è R4 anche quello. Il mio 70 nell'asta era rimasto invenduto. Io l'ho comprato un anno più tardi. Però di mezzi ce ne sono veramente pochi. Credo 3 o 4. Manca nelle principali collezioni del passato mentre lo scudo è presente.
    1 punto
  35. Sante parole! Infatti mi sa che Babbo Natale quest'anno mi ha fregato! Ho comperato sulla Baia ( una decina di giorni fa) proprio la Piastra del 1798, posso anche dirvi che mi è costata 87 E. da un noto Numismatico (chiusa in conservazione BB/BB+) . Quando stamattina mi è arrivata, ho notato una stranezza sul contorno. (Obiettivamente non ho guardato bene le foto prima di fare offerte). Subito mi è sembrato che il contorno avesse avuto un appiccagnolo in seguito rimosso, ma guardando meglio penso sia un difetto di coniazione. Cosa ne pensate? Grazie Posto le foto. Saluti e Buone Feste a Tutti, Beppe
    1 punto
  36. 1 punto
  37. Parecchio raro. Questo è l'esemplare NAC 108, ma anche NAC 43. Complimenti al possessore. Arka P.S. Ma @sixtus78 ha un nuovo avatar ? Con il doge Sisto I ? Diligite iustitiam
    1 punto
  38. Ricambio i migliori Auguri di Buon Natale e sereno 2020. saluti TIBERIVS
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  39. si. ci sono punti di cancro del bronzo - Antonino Pio / Salus Aug COS ???
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  40. Ciao! Molto bello; bravo Marco! Luigi, dovrebbe essere PZ6° cioè Pietro Zaguri VI° saluti luciano
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  41. Ciao è proprio "nelle future generazioni" che pongo tutti i miei dubbi, in quanto interessate quasi al solo aspetto "venale" o dalla rarità.....senza contare i problemi economici che si stanno riflettendo ( e si rifletteranno) sulla nostra attuale società, basta osservare dove sta andando l´interesse ( ed i valori di mercato) delle monete di media conservazione.... Saluti TIBERIVS E Buon Natale.
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  42. Da Pergamo, un raro statere di oro con 'guerrieri' : al Dir. testa di Eracle, al Rov. statua di Pallade in armi con elmo corinzio nel campo . Passerà a breve in CNG Triton XXIII al lotto 320 . Ignoro se sia già passato tra le 147 pagine di discussione .
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  43. VITTORIO EMANUELE I° - MEZZO SCUDO 1814 Non era un "Cuor di Leone", si rifugiò con tutta la Corte in Sardegna durante il Periodo Napoleonico. Alla caduta di Napoleone nel 1814 ritornò a Torino e la Zecca in questo anno coniò la Doppia d'oro ed il Mezzo Scudo, oltre ai Soldi 2,6 esclusivamente per il popolo. Con il primo Trattato di Parigi tutti i territori Sabaudi ritornarono in suo possesso, con il regalo della Liguria. Questo per dire che nella vita, più che il coraggio conta quella parte posteriore dove non batte mai il sole! Saluti e Buone Feste a Tutti! Beppe
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  44. Una mia Piastra 1787 presenta il raro decoro con quadratini e cerchietti
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  45. Grazie per il tuo intervento @vathek1984 Dati ponderali della moneta: Composizione: rame-nichel, peso 5 g. diametro 21.2 Aggiungo alcuni dati riguardo a questo "FIVE CENTS 1913": alla coniatura delle monete del 1° e del 2° tipo parteciparono tutte e tre le Zecche, quella di Filadelfia, San Francisco e Denver. 1° tipo Filadelfia: 30.992.00 1° tipo Denver: 5.337.000 2° tipo Filadelfia: 29.857.186 2° tipo Denver: 4.156.000 2° tipo San Francisco: 1.209.000 Questa è una fra più rare di tutta la serie 1913-38. saluti
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  46. Ciao, tra i vari acquisti del 2019, direi che questo va al primo posto: CLEMENTE VII, Quarto di Ducato ossidionale del 1527, battuto durante il "Sacco di Roma". Michele
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  47. A mio avviso se devo esprimere il mio parere la numismatica è, aimé, una collezione di nicchia; i veri interessati alla numismatica tra questi nuovi utenti che pongono questo genere di domande sono veramente pochi; tuttavia ciò non mi indigna, lo ritengo un fenomeno normale dovuto alla grande diffusione di internet (nel senso che un tempo questo tipo di persone si teneva il dubbio e le loro voci restavano mute). Si tratta di gente che si pone dubbi su cose che non conosce e vuole giusto avere l'informazione su ciò che possiede, sperando chiaramente in una valutazione economica del loro oggetto. Questa gente non sarà forse mai interessata alla numismatica, scrive qui probabilmente proprio perché non gli interessa minimamente e non ha nemmeno voglia di perderci troppo tempo a cercare su internet, figurarsi a comprare un catalogo di una cosa che non gli interessa... (Almeno per il momento) Probabilmente questo genere di persone c'è sempre stato anche in questo settore, chiunque sia a digiuno di numismatica trovando in un cassetto le monete del nonno vorrebbe saperne di più o come minimo il loro valore.. Ad esempio se un collezionista di monete trovasse in casa una macchina da cucire "antica" penso verrebbe a tutti spontaneo fare qualche ricerca per capire di cosa si tratti senza comprare un catalogo del settore dal momento che non si è intenzionati a collezionare questo genere di oggetti. Quello che a mio avviso è criticabile di questi soggetti è che usano il Forum come un motore di ricerca lanciando la domanda e aspettando la risposta senza ricordarsi minimamente che si ha a che fare con una piccola comunità di persone e di conseguenza di ringraziare e salutare... Detto ciò ho visto anche persone non interessate alla numismatica ma che ponevano le discussioni in modo in garbato e rispettoso degli altri e ritengo che costoro meritino risposte ai loro quesiti nonostante non siano prettamente interessati alla numismatica e privi di catalogo in quanto non essere interessati alla numismatica non è di certo una loro colpa e potrebbero aver scelto di porre il loro quesito sul forum per avere un parere il più professionale possibile. Inoltre come è stato detto anche da altri, e giustamente a mio avviso, potrebbe darsi che tra questi ci siano nuovi potenziali collezionisti o che proprio da quell'approccio inizialmente disinteressato alla numismatica ne nasca interesse. A titolo di esempio cito il mio stesso caso quando a partire da un gruzzoletto di comuni e vissute monete del regno d'Italia dei miei nonni iniziai tempo fa a collezionare questa serie andando col tempo a sostituire le monete iniziali con pezzi migliori ma consapevole che furono le fondamenta della mia collezione attuale. Con questo il mio intervento non vuole essere una critica a nessuno chiaramente, e spero non venga visto così, ma semplicemente uno spunto di riflessione nell'ambito di questa discussione.
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  48. Questo tipo di richieste però, nella maggior parte dei casi lanciate nel settore identificazioni, potrebbero far rimanere sul forum un determinato utente, magari potrebbe diventare un serio collezionista, difficile certo… ma anche se fosse solo uno su cento, o su mille, sarebbe pur sempre una buona cosa.
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  49. Non bisogna drammatizzare. Purtroppo mi ricordo troppi casi del genere che sono sempre successi. I 500 lire bandiere rovesce (erano tutte rovesce secondo l'opinione dei proprietari), le 200 lire 1977, i miniassegni, le tessere telefoniche sono state tutte oggetto di speranza di avere un tesoro. Non Vi dico poi le 100 lire 1972 barra, dove la barra compariva nei posti più impensati... Oggi probabilmente la notizia corre più veloce. E quindi molte più persone partono alla caccia del tesoro. La speranza non costa nulla. E la delusione dura solo un attimo, giusto il tempo di leggere un'altra bufala sul web... Arka Diligite iustitiam
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