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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/18/19 in tutte le aree
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Buongiorno Nel libro “Il collezionista di monete” ho voluto trasmettere quanto ho appreso in questi anni di collezionismo partendo dalle fondamenta. Sono per la mia giovane età ancora fresco delle fondamenta. Queste le ho apprese nei Circoli Numismatici, osservando e facendo domande ai collezionisti più senior, partecipando alle conferenze, nutrendo la mia passione con delle letture: di storia, sul forum lamoneta.it, di articoli numismatici. L'obiettivo del libro è quello di portare il lettore digiuno di Numismatica o quasi ad un livello intermedio, almeno per quello che riguarda la monetazione genovese. Allo stesso tempo, chi vorrà dedicarsi ad altre collezioni, leggendo questo libro si troverà avvantaggiato, perché, proprio essendo un testo di base, ripercorre aspetti comuni. Usando un paragone calcistico il collezionista ben si sposa con il tifoso è una questione di coerenza e mentalità. Un decalogo, dunque, del "Collezionista Provetto", una serie di regole e di spunti; dal cartellino, all'aspetto legislativo, dal potere d'acquisto delle monete al tempo, con esempi descrittivi di molte monete. Per chi vuole continuare con la monetazione o approfondire la Storia Genovese, il testo suggerisce altri volumi sia di storia, che di numismatica. La Storia contemporanea di Genova propone un punto di vista industriale, di quella che è stata la terza Confindustria d'Italia sottolineando pregi ed opportunità per i Millenium. Un libro molto semplice ma che va a coprire un vuoto, quello adatto ad una popolazione molto ampia, quasi la totalità, che è digiuna o quasi in materia. Allargando il cerchio al panorama numismatico italiano, questo costituisce uno dei primi tentativi in questa fascia. Pezzi di storia le monete, oggetti del desiderio ma non pane. Potete acquistare il libro: - Scrivendomi - Su lampi di stampa c'è una pagina dedicata ed è presente nella vetrina online https://www.lampidistampa.it/it/IT/Shop/Shop/Index Cerca nel catalogo: il collezionista di monete Al mio libro è assegnato un codice ISBN 978-88-488-2116-2 e entro qualche giorno: - Sullo shop online di Nomisma (che ringrazio) - in oltre 4.000 librerie attraverso il servizio Print on-demand (stampa su richiesta) - nei migliori siti e-commerce, come ibs.it, hoepli.it, lafeltrinelli.it, libreriauniversitaria.it, unilibro.it, webster.it, ecc. INOLTRE ci sono state e ci saranno molte altre iniziative di diffusione ... Marco5 punti
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Buonasera, è da un po' che mi sono appassionato ai Grani di Ferdinando IV. Oggi mi è finalmente arrivato dalla Germania il grano Cavalli 12 Ferdinando IV 1793 Magliocca 318 Mi piacerebbe ricostruirne la storia, chissà quando ed in che modo sarà arrivata dal Regno di Napoli in Germania.. Ma ora ha fatto il percorso inverso venendo a me che vivo nella regione dove è nata. ? Devo dire che non ne ho viste molte di questo millesimo, e sono veramente soddisfatto di come si presenta. Un ringraziamento particolare va a @Rocco68che mi ha fatto conoscere ed amare questo nominale. Cosa ve ne pare? Saluti Alberto2 punti
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Ho appreso questa peculiarità della monetazione spartana dal commento al tetradramma di Areus I, il primo re spartano che regnò dal 309 al 265 a.C. a emettere monete a proprio nome. Questa rottura con la tradizione è stata determinata dalla necessità di pagare i mercenari nella sua guerra contro la Macedonia, dato che Sparta non era più in grado di costituire un proprio esercito. Ironia della sorte, il tetradramma d'argento di Areus era strettamente modellato sulla moneta macedone di Alessandro, con la testa di Eracle sul dritto e l'immagine di Zeus in trono con un'aquila sul rovescio. Solo l'iscrizione "King Areus" indica la fonte. Si conoscono solo quattro esemplari di questa notevole moneta, tre dei quali conservati nei musei. CNG Research Coins: Affiliated Auction LAKONIA, Lakedaimon (Sparta). Areus I. 309-265 BC. Tetradrachm (Silver, 16.91 g 6), struck circa 267-265. Head of Herakles to right, wearing lion’s skin headdress Rev. ΒΑΣΙΛΕΩΣ ΑΡΕΟΣ Zeus seated left on high-backed throne, holding eagle with closed wings standing right on his right hand and long scepter in his left; below throne, Η; in exergue, club to right. BCD Peloponnesos -. Grunauer 1 var. A unique variety of a series that is itself of the highest rarity. One of only four tetradrachms of Areus I known, and the only example not in a museum. . Reverse very slightly double-struck, otherwise, about extremely fine. Sale: Nomos 1, Lot: 77. Estimate CHF70000. Closing Date: Tuesday, 5 May 2009. Sold For CHF 68000. Areus was the first Spartan king to have an elaborate court of his own, following the models of the Macedonians, and was the first to issue a coinage. It was produced in order to pay mercenaries during the Chremonidean War (268/7-262/1; an anti-Macedonian alliance between Athens and Sparta that ultimately failed - it was named after Chremonides, an Athenian politician who was later forced to flee to the Ptolemies). The coins of Areus were modeled on those of Alexander and his successors, which were the most acceptable currency of the time. The head of Herakles, who was the ancestor of both of the Spartan royal houses (the Agiad of Areus I and Eurypontid, represented by Eudamidas II - circa 275-244 - who is ignored by the coinage) was used here, however, to symbolize the nearly sole power of Areus himself, instead of the Dioscouri who were symbols of the traditional Spartan dyarchy. The club on the reverse of this coin also became a type in its own right on the coinage of Lakedaimon. Areus was killed in battle in 265 on the outskirts of Corinth, then held by the Macedonians. Only three other tetradrachms of Areus I are known: one, with an ΗΡ monogram, in Paris (Grunauer 1), and two, with a differing monogram, in Berlin and New York (Grunauer 2-3). This piece is, therefore, the rarest coin of Sparta, and surely the most historically significant.2 punti
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Di base a chi compra certe monete da 2 milioni di franchi 600k franchi in più o in meno non fanno nè caldo nè freddo. E' chiaro che la moneta non poteva essere rimessa in asta alla cifra raggiunta in sala nel 2014, la stima allora era 1M, ora l'hanno corretta a 1,5M direi che ci sta, se si vuole che la moneta risulti comunque interessante e non già a prezzo arrivato. C'è da farsi però un'altra domanda, purtroppo senza risposta, ora la moneta è stata venduta a 1,7M o è stata semplicemente difesa dalla casa d'aste d'accordo con il conferente? E' prassi diffusa difatti far partire le monete più basse con l'idea di suscitare interesse ma poi di difenderle fino a una certa cifra pattuita con il conferente.2 punti
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Non credo che la falsificazione dei centesimi durante il Regno fosse una operazione in perdita . Anche ai nostri giorni i 50 c. di euro vengono falsificati in quanto nessuno a parte noi si mette a controllarli ricevendoli come resto . Calcolando un costo di un paio di centesimi al pezzo , il guadagno e' assicurato .2 punti
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Si falsificava per lo stesso motivo per cui oggi si falsificano i 50 cent.... perchè nessuno li controllava. Il 20 cent era la prima moneta completamente fiduciaria perchè in metallo vile, i tagli superiori erano tutti in argento, così come in argento erano i precedenti 20 cent di VE II. Per le monete in argento c'era ancora l'abitudine alla pesa per la verifica del metallo, cosa che non accadeva con questi nichelini.2 punti
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Complimenti vivissimi alla professionale organizzazione degli amici di Piacenza Expo e da quest'anno si aggiunge l'ottimo Antonello Caruso con la parte espositiva vintage, ancora una volta Piacenza fattivamente dimostra essere la piazza del collezionismo. Da anni, con gran piacere, collaboriamo, nel nostro piccolo, a pubblicizzare l'evento, essendo legati affettivamente con il caro segretario Luigi Decio, il vincolo d'amicizia che unisce le persone perbene è fatto di sostanza e strette di mani sincere. >>>>> Video delle varie manifestazione organizzate nel 2019 da Piacenza Expo <<<<<2 punti
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Salve, sembra Filippo I (244-249), testa a destra con “ IMP M IVL PHILIPPVS AVG”, nel retro VOTIS DECENNA LIBVS SC. RIC195(a). Posto foto per confronto dove ho provato a identificare la tua moneta.Ogni altra opinione è bene accetta. Spero di averti aiutato in qualche modo.Saluti Davide2 punti
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Sempre durante il dogato di Alvise Mocenigo (1570-1577) il Consiglio dei 10 proprio in seguito alla guerra che aveva messo in ginocchio l'economia veneziana, decise con la delibera del 29 ottobre 1572 di coniare nuove monete da 40, 20 e 10 soldi. La scelta definitiva fu per l'immagine di Santa Giustina in ricordo della Vittoria di Lepanto avvenuta proprio il giorno della santa che ricordiamo è protettrice di Padova.2 punti
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Buonasera a tutti Denaro de AmedeoIII moneta di rame argentato Probabilmente un falso d'epoca P:0,68g T:18mm1 punto
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Come ho cominciato a scrivere nel titolo.. Quando sono piccole è già un miracolo riuscire a classificarle perfettamente! Questo è quello che mi è capitato con questo Grossetto col busto di Vittorio Amedeo I, piccolo e stretto, con solo una minima parte delle legende visibili, ma in quella piccola parte si riesce a vedere l'ultima cifra della data e quindi la moneta diventa classificabile... A volte basta accontentarsi di poco per essere felici!1 punto
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Cari amici del Forum, come state spero bene. Vi vorrei porre un quesito. La mia ultima acquisizione è stato il denario di Cesare Dritta Elefanter che cammina e calepesta un serpente con il piede destro e Retro Simpulo Aspersario Scure e apice pontificio. Vorrei chierire l'interpretazione del Dritto. L'elefante rappresenta il nome Cesare poichè veniva denominato Caesar o voleva significare la grandezza di Cesare nello schicciare i nemici di Roma?. Il rovescio a mio avviso rappresenta il potere di Cesare nelle sue forme e in particolar modo il pontefice massimo ruolo che Cesare ottiene solo dopo la morte di Metello e nonostante il tentativo di Catulo e di Isaurico di strappargli il massimo sacerdozio. Un saluto Adriapel1 punto
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il punto non l'ho trovato ...solo la punteggiatura ad ellisse in questo 15 ducati.1 punto
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DE GREGE EPICURI Convegno molto interessante, a partire dalle prime relazioni di Perassi, Savio, Arslan, Zecchini...A me ne è rimasta l'idea di Belloni come di un numismatico certamente importante, anche se un po' "d'altri tempi" (anche rispetto ai suoi!). Il suo volume del 1960 sulle monete repubblicane del Museo del Castello è molto bello, accuratissimo e utile anche oggi, a quasi 60 anni. D'altra parte, il volumetto divulgativo sulla monetazione romana dichiara tutti i suoi anni, nel senso che si occupa di storia, di immagini monetali, di miti, ma ignora completamente tutti gli aspetti economici e metrologici; e mostra poca attenzione per la tarda antichità, dal 3° secolo in poi. Era sicuramente persona di estrema gentilezza e disponibilità, ed aveva la caratteristica (forse tipica di quell'epoca) di coniugare competenze archeologiche, storiche e numismatiche. A suo onore si può aggiungere che, nei difficili anni del dopoguerra, fece di tutto per organizzare esposizioni numismatiche e per rendere, nei limiti del possibile, un po' più accessibile al pubblico l'enorme collezione milanese.1 punto
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L’auto di mio padre. La prima che abbia guidata da solo appena presa la patente. Era inverno e c’era tantissima neve. Ho copiato da una mappa stradale il percorso per appiccicarlo al cruscotto e sono andato a Pulfero, all’estremo modo-est del Friuli ... a trovare una ragazza che era andata lì a far la maestra d’asilo. Un viaggio epico. Fatto per niente perché la mia amica non ha “partecipato” come aveva promesso.1 punto
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Ho trovato nel web questa foto con 3 Lancia, in primo piano la mia preferita tra le preferite Dietro a sinistra una HF ed a destra una rarissima 037 stradale, quest'ultima credo di non averla mai vista di presenza.1 punto
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Le foto non aiutano, ma prova a verificare con questa. Dovrebbe essere un quattrino di Recanati. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-RECAXV/31 punto
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Scusi tantissimo il sarcasmo ma non voleva essere assolutamente una frecciata nei suoi confronti e nemmeno una critica alla sua richiesta di valutazione per un'oggetto che non aveva mai visto, ma una constatazione tra noi visto che negli anni hanno creato tantissimi falsi che sono stati venduti per buoni e forse anche suo nonno ai tempi potrebbe averlo comprato per buono e questo ha creato, crea e creerà tantissime delusioni nei confronti di persone che pensano di aver trovato una moneta bella e magari poter ricavare qualche spicciolo invece è solo un ricordo senza valore economico nel parente che non c'è più. Tiziano1 punto
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Nuova Mini - così si chiamava - telaio Innocenti, motore Daihatsu, credo della Rocky 800 cc di cilindrata.1 punto
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Va bene che siamo nella repubblica delle banane, ma con questi timori superi tutti! Permettimi di fare solo alcune riflessioni: come hai già anticipato, la frode sarebbe di poco conto, considerato il costo dell'argento ( se si fa si fa sull'oro dove c'è sicuramente più convenienza); però il "ladrocinio" c'è già, non c'è bisogno di "tosare" la lega, è sotto gli occhi di tutti...... è quello di vendere monete d'argento a prezzi assurdi, questo è il vero latrocinio, naturalmente legalizzato ed autorizzato. saluti TIBERIVS1 punto
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Buonasera a tutti, a proposito del Due Tornesi 1843 e 1853 di cui parlavano @Rocco68 e @giovanni0770 riposto il mio Due Tornesi 1843, anche qui ci deve essere stato qualche problema in zecca, non si tratta di doppie ribattiture ma di lettere quasi a ridosso le une alle altre. Qui potrebbe essere stato un difetto del conio oppure sto iniziando ad avere seri problemi di allucinazioni.. ? Saluti Alberto Ps. La prima N di Ferdinandvs sembra tagliata1 punto
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Sicuramente è un falso (basterebbe il peso per dirlo...) e propenderei per ritenerlo d'epoca. Qui sotto ti posto un originale e un falso d'epoca (anche se Roma e non Berlino ed altra data, ma che presenta le stesse caratteristiche di erosione) con cui confrontarlo:1 punto
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Comprata da un collezionista poi passato a miglior vita e rivenduta dagli eredi?1 punto
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Rispondere senza dati sicuri sarebbe solo speculazione pura....non ho idea di cosa passi per la testa di uno che compra una moneta da 2,3 milioni per rivenderla a 1,7.....a meno che non sia stata saldata a suo tempo e allora è Un altro discorso.1 punto
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Krugerrand Il Krugerrand d'oro è una moneta della Repubblica Sudafricana coniata la prima volta nel 1957 con lo scopo primario di portare un sostegno efficace al mercato dell'oro sudafricano. Il Krugerrand è, ancora oggi, una moneta con corso legale in Sudafrica nonostante l'idea originaria non era quella di una vera e propria valuta ma piuttosto di un lingotto monetato. Il suo nome deriva dal ritratto di Paul Kruger, uomo politico di fine Ottocento che fu presidente della Repubblica del Transvaal, impresso nel dritto. Nel rovescio, invece, si trova l'immagine di una gazzella (springbok), uno dei simboli nazionali del Sudafrica. Insieme al valore nominale viene anche riportato il nome dello stato "Suid-Afrika/South Africa" in afrikaans e in inglese. Il Krugerrand è stata la prima moneta lingotto ad essere trattata al valore del suo effettivo contenuto in oro. Cosa che, ad esempio, non succedeva con la Gold Sovereign, il cui valore nominale poteva divergere anche sensibilmente dal valore dell'oro contenuto. Il Krugerrand è stato pensato come prima moneta a contenere un'oncia di oro puro, costituendo così un valido strumento per il possesso legale di oro da parte di privati. In particolare, poiché il Krugerrand era un mezzo di pagamento legale, dava la possibilità ai cittadini statunitensi di possedere oro legalmente nonostante all'epoca la legge americana vietava il possesso di oro in lingotti. In pratica, dovrebbe valere il peso dell'oro Ciao galaad1 punto
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Se qualcuno mi guida e qualcun altro si associa, io sono disponibile a lavorarci. L.1 punto
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Possiamo solo fare ipotesi, e neanche facilmente perchè, ad esempio, mettersi nei panni della figlia di Ecclestone per immaginare come ragioni non è facile. D'altra parte se uno è realmente ricco, perchè perde tempo a rivendere la moneta? Non gli interessa più? la mette da parte e amen. Dite che si fa scrupolo degli altri collezionisti e vuole favorirli rimettendo la moneta in vendita? Se ha fatto i miliardi non sa cosa siano gli scrupoli. E' allora più facile pensare che l'abbia acquistata in preda a un raptus di collezionismo, e la rivenda perchè a corto di soldi. Ma non sono uno psicologo, e qualunque altra ipotesi è ancora più valida.1 punto
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@petronius arbiter questo è il risultato della mia ricerca. Nel 1920, con le casse statali vuote, molti francobolli (emessi nel 1918) vennero soprastampati “Franco” con un nuovo valore, utilizzando delle giacenze di emissioni di bolli in Cent. (centesimi) e Cor. (corone fiumane). I nuovi valori erano tutti in centesimi di lire. I primi francobolli di Posta di Fiume con la scritta lire li ho visti sulla serie Pro Fondazione Dr. Grossich del 20 settembre 1919. Grazie Petronius per l'attenzione. Pizza Margherita. Da notare che i due francobolli postati uno è POSTA FIUME, il secondo FIUME.1 punto
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Buonasera a tutti. Di ritorno dall'Argentina, volevo descrivere la mia esperienza al museo numismatico di Buenos Aires e trovo questo post...!!! Museo piccolo ma ben organizzato in 6 sale, ero il solo visitatore e sorrisi e spiegazioni si sono moltiplicati. Due cose mi hanno colpito e vorrei proporle per riflessioni. 1) ho scoperto che gli Inca, i dominatori per secoli nell'America del Sud, espandevano il proprio impero per aumentare il bacino di scambi commerciali. Ciononostante non usavano la moneta, bensì il baratto, i grani di cacao e solo in piccole e circoscritte zone le conchiglie. Solo con l'avvento dei gesuiti fu introdotta la moneta il cui uso comunque ebbe difficoltà a diffondersi. 2) la storia delle banconote narra la storia economica e federale nel loro dispiegarsi e succedersi racconta dei drammi economici e politici di quella nazione. Colpisce il tentativo dei politici di riappacificare il popolo al denaro usando le icone nazionali come immagini sul denaro. A margine vorrei proporre di suddividere questo ricchissimo e variegato post in alcune linee di ricerca. 1) compilazione di una sorta di guida ragionata sui diversi musei nazionali e non; 2) costruzione di un museo virtuale Lamoneta, come suggerito da Mario e Eracle62; 3) organizzare degli incontri visita con le persone più esperte nei principali luoghi di esposizione di monete. Gli stimoli non mancano e neanche le persone disponibili mi sembra!!!! Buonanotte Luca1 punto
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dopo la prima volta che ho comprato dal sito ufn, le volte successive mi sono arrivati i moduli numismatici PROGRAMMA NUMISMATICO 2020 Marzo: moneta commemorativa da 2 euro fior di conio “500° anniversario della scomparsa di Raffaello” e moneta monometallica da 10 euro fior di conio “93a Adunata Alpini Rimini-San Marino 2020” Aprile: moneta da 5 euro in argento proof “Campionati di atletica dei Piccoli Stati d’Europa San Marino 2020” e moneta da 10 euro in argento proof “250° anniversario della nascita di Ludwig van Beethoven” Giugno: serie divisionale fior di conio e serie divisionale fior di conio con moneta da 5 euro in argento fior di conio “Giornata mondiale degli oceani” Agosto: tre monete monometalliche da 5 euro fior di conio dedicate allo Zodiaco: “Bilancia”, “Scorpione” e “Sagittario” e moneta commemorativa da 2 euro fior di conio “250° anniversario della scomparsa di Giambattista Tiepolo” Ottobre: moneta da 20 euro in oro, versione proof “Expo 2020 Dubai” Novembre: serie divisionale con entrambe le monete commemorative da 2 euro, versione proof1 punto
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Io collezioni mogli, ho due ex e sono alla terza.....? Quante monete avrei potuto comprare con quello che mi costano..............?1 punto
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Bello che quest’anno sia collegata anche il convegno del giocattolo vintage1 punto
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con i grandi studiosi nulla, con i presuntuosi arroganti abbastanza. Che poi gli studiosi siano grandi, è tutta da vedere (scrivo per esperienza diretta, anche se non in ambito numismatico) Ve ne racconto una, giusto per alleggerire l'atmosfera di questa discussione: negli anni 80 ero un giovane ricercatore in un istituto di ricerca privato, che lavorava su commessa. Il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) aveva con noi un contratto a tempo indeterminato su un tema di ricerca e la squadra addetta a tale lavoro inviava mensilmente al CNR un rapporto sull'attività del mese precedente. Un giorno è arrivata una lettera dal CNR che si complimentava per il lavoro svolto nell'ultimo mese: il resposabile del gruppo si è stupito, perchè nell'ultimo mese non avevano fatto niente di trascendentale rispetto a prima, ed è andato a riguardarsi il rapporto inviato. Ha notato, con stupore, che era molto più voluminoso (molte più pagine) dei rapporti che lo avevano preceduto e, sfogliandolo, ha visto che ogni pagina era seguita da un foglio bianco: la fotocopiatrice guasta aveva prodotto due pagine per ogni originale, di cui una bianca, e il CNR si era complimentato !1 punto
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Credo che nessuno di questi denari sia della zecca di Venezia, anche se è un periodo alquanto complicato. Quello del post 4 di @fabry61 ha un globetto tra la A e la N, ma anche uno tra la A e la R. E sono simmetrici, cosa che piaceva molto ai popoli germanici. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Molto bello questo link con foto, immagini, info su Piacenza 2020 https://associazionecircolotempolibero.blogspot.com/2019/12/38-pantheon-24-e-25-gennaio-2020.html?m=11 punto
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Se non succedono imprevisti ci sto ! Quasi meglio dal venditore di vini ? !1 punto
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2000 BRESCIA 73a ADUNATA NAZIONALE ALPINI D/. 73 e LEONE simbolo della Città di BRESCIA - LEONESSA D'ITALIA R/. Stemma dell'A.N.A. smaltato verde e stemma del Comune di Brescia 13-14 maggio 20001 punto
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salve a tutti, cercavo di catalogare questa piccolina. penso sia greca, sicilia. 3,40 gr 18 mm grazie per il vostro aiuto Roberto1 punto
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