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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/08/19 in tutte le aree

  1. Buongiorno, non mi sembra che sia già stato segnalato. Il gabinetto numismatico di Berlino sta mettendo online la propria raccolta. Finora 36000 esemplari sono stati pubblicati, ciascuno con una scheda dettagliata e foto ad alta risoluzione. https://ikmk.smb.museum/home?lang=en Un’ottima iniziativa, che si spera sia seguita un giorno anche dai musei italiani. Buona domenica Appah
    5 punti
  2. Buongiorno a tutti i partecipanti, devo dire che falsa/autentica o autentica/falsa, questa discussione è stata quanto mai appassionante e l'ho seguita con attenzione e perché no, veramente con gusto. Anzi mi auguro che al di là dell'interesse precipuo che per noi è la moneta, possiamo incappare ancora in queste diatribe imprevedibili e diciamo così, fortunate. Ora non vorrei non dimenticare di non augurare una buona… insomma: auguro una buona domenica a @1412luigi, @littleEvil, @Tinia Numismatica, @Ross14, @Adelchi66, @Gallienus, @lorluke, @Agricola e @leop. E a tutti HIRPINI
    5 punti
  3. Buonasera a tutti, non avendo al momento (ma ne prenderò appena avrò occasione) monete del 1831, condivido qualche cenno storico recuperato sul web. Innanzitutto le monete che state postando sono quelle ad un anno esatto dell'ascesa al trono di Ferdinando II, il quale si trova a fare i conti con una situazione storica di tutto rispetto, sia nella nostra penisola e isole ma anche in Europa, ed allora i confini erano molto vicini per via degli intrecci parentali, come oggi siamo vicini per la velocità di internet e dei collegamenti logistici. Iniziamo con i moti del 1830-1831 per arrivare agli avvenimenti più vicini del 1831 che riguardano una decisione e un rifiuto presi da Ferdinando II. Moti del 1830-31 Esteso movimento rivoluzionario che, a differenza di quello del 1820-21, inferse un colpo significativo al sistema della Santa Alleanza, alterando in modo permanente il quadro politico e gli equilibri di potenza dell’Europa occidentale. L’evento più importante fu la rivoluzione parigina del luglio 1830, che causò il rovesciamento del regime reazionario di Carlo X, l’ascesa al trono di Luigi Filippo d’Orléans, proclamato «re dei francesi» con legittimazione popolare e non divina, l’adozione di una carta costituzionale che prevedeva un elettorato più ampio e un regime politico in cui erano meglio rappresentati la volontà politica dell’intellettualità liberale (Guizot, Constant, Thiers, Cousin) e gli interessi dell’aristocrazia imborghesita e dell’alta borghesia in forte ascesa. Il nuovo regime proclamò inoltre il principio del non intervento e quindi la messa in guardia dell’Austria dal ripetere l’esperienza repressiva del 1820-21. L’atteggiamento inglese, contrario a una guerra in Europa, rafforzò di fatto la posizione della Francia a condizione che questa non riproponesse un’egemonia di tipo napoleonico. L’Austria rimase quindi bloccata e in agosto la rivoluzione per l’indipendenza del Belgio cattolico, industriale, per lo più francofono, dall’Olanda calvinista, commerciale e agricola, di lingua di derivazione germanica, ebbe successo. Fu proclamata una monarchia costituzionale affidata a Leopoldo di Sassonia-Coburgo sotto il patrocinio franco-inglese. Nel novembre del 1830 la Polonia, costituita nel 1815 in regno unito alla Russia nella persona dello zar Alessandro I, insorse per la piena indipendenza. Agitazioni si ebbero anche in Germania, Spagna e Italia, mentre continuava l’estenuante lotta della Grecia per il conseguimento della piena indipendenza dalla Turchia, e dove il fronte della Santa Alleanza sembrava in difficoltà per la nascita di concorrenti interessi balcanici e orientali di Austria, Inghilterra, Russia. Nell’Italia centrale le organizzazioni carbonare guardarono con grandi speranze alla posizione assunta dal nuovo sovrano francese e dal suo primo governo. Nell’autunno del 1830 i preparativi di un’insurrezione costituzionale antiaustriaca si intensificarono a Modena sotto la guida di Ciro Menotti e dell’avvocato Enrico Misley, i quali avevano fatto balenare, peraltro senza successo, al duca Francesco IV l’ipotesi di un ingrandimento del suo Stato nelle Legazioni pontificie e forse anche in Lombardia, appoggiando l’insurrezione carbonara. Quando però il 4 febbraio il moto scoppiò a Bologna e a Parma, Francesco IV lo aveva già privato della sua guida politica più autorevole facendo arrestare a Modena Menotti. La sollevazione dilagò tuttavia ugualmente, fino a coinvolgere le Romagne, le Marche e l’Umbria e costituendo il governo delle Province Unite. Altri due governi provvisori furono costituiti a Parma e a Modena, abbandonata da Francesco IV a Mantova sotto la protezione austriaca. Metternich, compreso che una vittoria integrale della Santa Alleanza sui movimenti costituzionali e indipendentistici sarebbe stata impossibile, accettò il fatto compiuto franco-belga e si attestò su una linea di difesa a oltranza nello scacchiere italiano, lasciando alla Russia il compito di stroncare l’insurrezione polacca. Decise quindi l’intervento armato nell’Italia centrale e respinse le pressioni francesi anche a rischio di una guerra europea. D’altro canto, facendo leva anche su un fallito tentativo insurrezionale organizzato a Roma dai due fratelli Napoleone e Luigi Napoleone Bonaparte, il futuro Napoleone III, accorsi peraltro a Bologna appena scoppiato il moto, Metternich insinuò nel sovrano francese l’idea che i rivoluzionari dell’Italia centrale fossero in realtà bonapartisti. La vita politica francese veniva d’altronde prendendo una piega moderata, per cui alla fine il governo francese abbandonò i governi provvisori italiani al loro destino. I ducati di Modena e Reggio furono occupati dagli austriaci negli stessi giorni di marzo del 1831 in cui in Francia si costituiva il nuovo governo del moderato Periér. Si misurò a quel punto anche tutta la mancanza di una guida politica all’altezza della situazione nel governo delle Province Unite, che non si impegnò minimamente in difesa dei governi dei ducati, pensando che l’Austria non avrebbe represso la rivoluzione nello Stato pontificio. Gli austriaci invece travolsero qualunque resistenza e ristabilirono il governo pontificio, tornando a occupare Bologna dal 1832 al 1838 per proteggere la popolazione dalle violenze delle milizie del restaurato governo pontificio. La Francia rispose con l’occupazione di Ancona. I moti del 1831 in Italia si conclusero quindi con un nulla di fatto e dimostrarono che la strategia delle società segrete aveva fatto il suo tempo. Chiarirono però definitivamente che il maggior ostacolo sulla strada dell’indipendenza e della libertà nella penisola era il governo austriaco, ma che per combatterlo i localismi e i municipalismi dovevano esser messi a tacere. Diverso invece il discorso per quel che riguarda il resto d’Europa. Se l’insurrezione polacca fu duramente repressa, la Grecia ottenne nel 1832 la sua indipendenza e in Europa occidentale, oltre al Belgio, anche la Spagna e il Portogallo videro in quegli anni la nascita di regimi liberali. Inoltre la Francia e l’Inghilterra avevano preso le distanze dal sistema metternichiano, anche se guardandosi reciprocamente con sospetto. Ferdinando II, non eccessivamente colto, ma intelligente ed abile a sbrigare gli affari di stato questo “re Lazzarone”, come fu battezzato dal popolo, fece ben sperare. Si fece fama di liberale e cominciò a identificare la figura ideale del “sovrano italiano” facendo schiumare di rabbia e di gelosia Carlo Alberto che si riteneva il più indicato alla bisogna. Il Congresso liberale riunitosi a Bologna nel 1831 gli offrì la corona d’Italia, ma il re, mostrando in quell’occasione una forte miopia politica ed una profonda sudditanza psicologica per la Chiesa, tale e quale come l’Italia di oggi, pago che il regno fosse fra “l’acqua salata e l’acqua santa”, rifiutò l’offerta. Per Ferdinando il suo regno era quello ricevuto dal padre. Sua missione era sanarlo e di garantirne l’indipendenza, mostrando più volte la sua insofferenza ai suggerimenti ed alle interferenze esterne, irridendo e destreggiandosi arditamente sia da Metternich sia da Luigi Filippo che dagli Inglesi. Inoltre ostava al disegno dei liberali l’estrema posizione periferica di Napoli e la sua particolare situazione etnico-sociale. Il sovrano napoletano non si illudeva di riuscire laddove Murat era miseramente fallito. Suo immediato e per allora unico scopo era quello di sanare il regno della cui situazione si era fatta un’idea personale dopo il ricordato viaggio compiuto in incognito ed in quest’opera profuse le sue migliori energie. Saluti Alberto
    4 punti
  4. Vorrei offrire un mio contributo a @Agricola e @1412luigi. Non sono un granché come numismatico e non so esprimermi sull'autenticità della moneta, ma con la lingua italiana mi guadagno da vivere da un bel po' di anni. Nella frase "Non può che non essere autentica" non è affatto vero che i due "non" si annullano, perché c'è quel CHE di mezzo. Si annullerebbero se la frase fosse "Non può non essere autentica", ma "Non può CHE non essere autentica" sta a significare "DEVE non essere autentica". Capite forse meglio la differenza se semplifichiamo la frase: "essere non autentica" significa "essere falsa"; pertanto, se io dico (come ha fatto Agricola) "non può CHE essere falsa" è chiaro a tutti che il significato è che la moneta DEVE essere falsa. Se invece togliamo il "che", la frase "non può essere falsa" va a significare l'esatto contrario, ossia che la moneta è necessariamente autentica. Spero che ora l'errore alla base del fraintendimento sia chiaro a tutti, e sono davvero lieto dell'occasione offerta da questa discussione per far capire quanto utilizzare correttamente la lingua italiana - che come s'è visto è tutt'altro che scontato anche per un madrelingua - possa essere di grande importanza per comprendersi l'un l'altro: in questo caso c'era in ballo il giudizio sull'autenticità della moneta, che suonava come una condanna quando voleva dire tutt'altro.
    4 punti
  5. io non sono un numismatico non mi importa che siano rare non mi importa che abbiano storia non mi importa che siano perfette non mi importa che siano preziose non mi importa che siano desiderate non mi importa che siano costose mi importa solo che siano belle
    3 punti
  6. Grazie Alberto per aver integrato la discussione con cenni storici. @borbonik, inizio io nel condividere i grandi nominali in rame. 294 - 10 Tornesi 1831 Simbolo stella a 5 punte e taglio liscio. Riferimenti: D'Incerti 293 Pagani 324 Magliocca 665 ( il mio differisce per le lettere grandi in legenda al dritto). Peso 28,67 grammi
    3 punti
  7. 50 Lire "Aratrice" Zecca: Roma Metallo: Au .900 Peso: 16,13 grammi Diametro: 28 mm Dritto : Busto del re in uniforme a sinistra Rovescio: Figura allegorica simboleggiante l'Italia raffigurata come un'aratrice recante un fascio di spighe nella mano sinistra e con la mano destra poggiata su di un aratro. Tiratura: 11.230 pz
    3 punti
  8. Buonasera, non Vi nascondo che adoro il rame di Ferdinando IV. Oggi come ogni domenica faccio prendere un po' d'aria alle mie monetine e ne approfitto per i miei soliti confronti e studio. Oggi vi presento i miei due 9 Cavalli 1788 Ferdinando IV. Magliocca 322 R2. Ho notato tra il primo e il secondo esemplare delle differenze, il più chiaro è di modulo leggermente più grande, purtroppo non ho un calibro a portata di mano. Ma si vede ad occhio nudo la differenza, inoltre l'attaccatura della leggenda mi sembra leggermente differente. E poi la S del secondo esemplare è diversa dal primo. Ipotizzerei addirittura differenti Busti. Aspetto vostro parere. Saluti Alberto
    2 punti
  9. Discussione che non può che essere carina...! Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  10. ....questo è "tosto" .... nel senso alquanto Raro..... un'amico che ha letto mi ha detto di postarlo.
    2 punti
  11. DE GREGE EPICURI Come CCNM abbiamo chiesto ad Incuso che si raccolgano risposte per tutto il mese di dicembre; noi stiamo raccogliendo risposte cartacee da persona che non usano la rete, poi le "riversiamo" nel formato on-line; cesseremo il 31.12.
    2 punti
  12. Ciao @Zenzero https://manfacedbulls.wordpress.com/neapolis-part-ii/ la n. 244 Saluti Eliodoro
    2 punti
  13. Ti ringrazio per lo scambio di opinioni. E' stato un piacere. Concludo la mia con un aforisma che mi sembra adatto a questa discussione: "Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile. Sempre." (Platone)
    2 punti
  14. Duca: Non valgono niente. Al massimo ci puoi prendere il carrello del supermercato.... ...e con il sistema suggerito da Duca.... aspettando il vecchietto giusto, senza carrello, ci puoi fare 1 o 2 euro?
    2 punti
  15. Ciao, semplicissimo: anche se può sembrare strano e molti ancora stentano a crederci, circolava all'epoca una quantità incredibile di 10 lire false. Ricordo che mi facevo dare dai portinai le 10 lire che allora si usavano per gli ascensori, in cambio di 500 o 1000 lire cartacee e un caffè, poi a casa era un grande divertimento scegliere le false: su 500 lire almeno due o tre arricchivano ogni volta la mia collezione. Ormai le riconoscevo a vista, ma la prova fondamentale era verificare gli assi, il 99% li presenta fuori squadro. Ne raccolsi in tutto 310 cercando inutilmente di capire chi e perché le mettesse in circolazione. Ho saputo solo che le "zecche" erano quelle di Napoli e di Palermo. Ho anche cercato di dividerle per tipologia e se vuoi puoi cercare su questo Forum diverse discussioni in merito. Te ne posto una soltanto delle mie, una di fattura assai grossolana, a confronto con una autentica con lo stesso millesimo 1955: Falsa e autentica 1955 Falsa e autentica 1955 Buona domenica. Angulus ridet. HIRPINI
    2 punti
  16. Colombia: 1912 1-peso p/m ("paper money") ' v.
    2 punti
  17. @eliodoro per Ladislao vi é la variante con AAQL e non LAAQ. Eccola qui, sempre un bell'R3.
    2 punti
  18. Cari amici, capisco che la frase sia cervellotica, ma bisogna ripassare un po' l'italiano. Nella frase "Non può che non essere autentica", "Non può che" significa "Deve". Ergo la frase significa "La moneta deve essere non autentica", ossia "La moneta deve essere falsa". Quindi era corretta la prima interpretazione.
    2 punti
  19. Buonasera Amici,grazie per aver condiviso le vostre magnifiche piastre. Continuo la discussione con la mezza piastra: Magliocca 570 R3 Peso 13,7 gr Taglio inciso al dritto
    2 punti
  20. Ciao Dabbene (Mario). Leggendo e prendendo spunto dal tuo ultimo post e contando sulla tua comprensione, voglio andare ancora una volta fuori tema. Frequento altri forum online (principalmente di fotografia che è la mia più grande passione da sempre e dove ritengo di essere, senza falsa modestia, più che un appassionato, direi un buon conoscitore della materia, sia in campo tecnico che espressivo). Sai cosa mi colpisce spesso delle discussioni che vi si intavolano in quelle sedi? La poca empatia che si instaura tra chi è agli inizi della sua esperienza (che magari vorrebbe tramutare in passione) e chi si ritiene ormai un professionista arrivato (magari solo perché ha visto pubblicato un suo scatto in una rivista minore o ha stampato un libro fotografico a proprie spese). Mi intristisco quando leggo di persone che vorrebbero avvicinarsi all'arte fotografica, le quali pubblicano una delle loro prime foto carichi di aspettative chiedendo pareri o consigli ed invece vengono immediatamente stroncate dagli pseudo-professionisti con recensioni al limite dell'offensivo. Frequento questo interessantissimo forum da poco meno di un anno ed all'inizio ho avuto un misunderstanding (poi chiarito). La mia età e le mie esperienze mi hanno permesso di superare il momento e di andare avanti; se ce ne fosse bisogno, mi scuso ancora per l'enfasi utilizzata in quei frangenti. Spesso noto (magari è solo una mia impressione!), anche qui, delle risposte a domande (forse un pò ingenue e per questo mal poste) che, a mio parere, invece di avvicinare le persone a questa grande passione che è la numismatica (e non si tratta solo di collezionare monete, ma di storia, di arte, di passione e tanto altro!) le allontaneranno definitivamente. Ecco, secondo me bisognerebbe anche partire da qui: da parte di chi è esperto della materia cercare di incuriosire il novizio, magari coccolarlo, informarlo e, se serve, anche criticarlo costruttivamente, consigliarlo, indirizzarlo. Ti auguro buone feste e scusa la prolissità. Giovanni
    2 punti
  21. È Crispina (l'acconciatura non mente) ed è autentica. Ora sono fuori e non riesco a catalogarla
    2 punti
  22. Taglio: 2 euro Taglio: 2 euro Nazione: San Marino Anno: 2013 Tiratura: 572.624 Condizioni: MB Città: Lugo (Ra)
    2 punti
  23. Buongiorno sto effettuando una ricerca di archivio sulla costruzione della Chiesa Collegiata di S. Andrea nel comune di Vallerano, provincia di Viterbo. Vallerano nel XVII secolo faceva parte del Ducato di Castro e Contea di Ronciglione, sotto il dominio dei Farnese. Agli inizi del '700, i territori furono nuovamente sotto la diretta giurisdizione dello Stato Pontificio, in cambio dell'azzeramento dei debiti della famiglia Farnese. Nel 1742, la Reverenda Camera Apostolica, l'organo finanziario dello Stato Pontificio, intraprende la costruzione della nuova Chiesa di S. Andrea, stanziando cospicui fondi in scudi romani. L'acquisto delle case da demolire per la costruzione della nuova Chiesa fu affidato all'Arciprete Giovanni Antonio Rossetti, a cui furono dati all'inizio 900 scudi romani. Nei documenti di acquisto delle case, la valutazione delle stesse è riportata in scudi , ma il pagamento avviene spesso in "giglietti aurei e grossi d'argento". Ora non ho trovato in nessuna parte una indicazione relativa ai giglietti come moneta, ma guardando le monete battute dall'ex Ducato di Castro ho visto che per un certo periodo di tempo era stato coniato e battuto un ducato d'oro che su una faccia riportava quattro piccoli gigli. Non ho idea per quanto tempo questa moneta avesse corso. E' pensabile che circolasse ancora nel 1742, ammesso che la mia ipotesi di identificarla con il giglietto sia corretta? Grazie dell'aiuto Maurizio
    1 punto
  24. Ciao..Su questi siti se ne vedono di cotte e di crude... Propongono anche monete da 2€, "pompandole" a valori e prezzi INESISTENTI.. Percio occhio...
    1 punto
  25. 1 punto
  26. Buongiorno e Buona domenica a tutti, Rocco (credo saranno tutti d'accordo con me) tu non disturbi mai, è sempre un piacere lustrarsi gli occhi con le tue monete. In attesa di nuove più belle. Saluti Alberto
    1 punto
  27. Condivido parola per parola quanto scrive Hirpini! Questa discussione mi è piaciuta un sacco!
    1 punto
  28. In pratica con il tempo vogliono ridurre sempre più la moneta circolante
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  29. Ciao, ti ringrazio per la fiducia ma non sono per nulla preparato sulla monetazione/euro, e men che meno sui "difetti di conio" mi dispiace, ma sicuramente qualcun'altro ti saprà rispondere.
    1 punto
  30. Giro questa email anche se in inglese Mint of Finland Announcement regarding Finnish euro coins Dear customer, Mint of Finland has won the Ministry of Finance’s public tender for the production of Finnish circulation euro coins, including €2 special coins. The contract period is from 1 June 2019 to 31 December 2022, and includes an option for two-year extension. This agreement does not include the sale of coin sets and €2 special coins. The Ministry of Finance’s tender for the sale and marketing of Finnish commemorative coins, coin sets and €2 special coins was won by Oy Nordic Moneta Ab. The contract between the Ministry of Finance and Nordic Moneta runs from 1 December 2019 to 31 December 2022, and includes an option for two one-year extensions. Their agreement also includes the production of Finnish commemorative coins. Finnish euro commemorative coins and €2 special coins minted before 2019 may still be bought from Mint of Finland’s webshop and from retailers. According to information we have received from the Ministry of Finance, the €2 special coin for 2019 is not available for sale to collectors until further notice. The Ministry of Finance will announce separately whether or not other collector coin products, such as the Constitution Act of Finland 1919 special coin will be made available for sale this year. In questions concerning the sale and issue of new Finnish special coins, we kindly ask you to contact the Ministry of Finance direct at [email protected] Mint of Finland will continue to pursue its chosen strategy of focusing on international central bank customers. In 2018, exports of circulation coins and blanks accounted for 93% of the company’s revenue. Mint of Finland considers it important to overhaul the Finnish commemorative coin institution with a view to preserving the vitality of the commemorative coin business.
    1 punto
  31. Eccomi stavo proprio scrivendo di Crispina, d'accordo con @Ross14, aspettiamo il suo parere RIC 679 Crispina, AE As, AD 178-192. Rome mint. 10.58 g. CRISPINA AVGVSTA, draped bust right / IVNO, Juno standing left, holding patera and sceptre, peacock at foot left. S-C across fields. RIC 679; Cohen 23; Sear 6017. Circa il rovescio, l'indizio importante mi sembra anche la V nella identica posizione rispetto alla tua moneta. Angulus ridet. HIRPINI
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  32. questo fu il suo esatto ed unico messaggio: #2 Inviato 12 Novembre Perché non le fotografi con le immagini dritte anziché di lato ? Comunque non puo' che non essere autentica .
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  33. Caro Babbo Natale, molti affermano che tu non esisti e a dire il vero anche io stento a credere in te: un vecchio signore con la barba bianca lunga e il buon umore perenne che ride con un sonoro Ohohohooooh! , per di più decollando con una slitta magica trainata da renne volanti, sembra uscito più da una favola per bambini, dal circo o dalle fantasie malaticce di qualche mentecatto in politica che sogna di costringere il suo Stato a cambiare valuta. Ma io voglio essere meno rigido del solito con la logica e credere che esista qualcuno che porta regali per il piacere e la consolazione di chi è stato buono. Ora, la questione è: sono stato effettivamente buono per meritarmi il tuo intervento professionale? Di certo quest'anno ho avuto qualche pensiero negativo, ma a parte l'aver buttato qualche rifiuto in mezzo alla strada per sfogare una mia arrabbiatura non ho fatto niente che possa classificarmi come cattivo, anzi, nei limiti del mio entusiasmo sempre più scarso ho cercato di essere più buono che potevo. Se la tua valutazione è positiva non ho la pretesa di farti richieste specifiche ma t'invito a contribuire come vuoi agli innumerevoli buchi ancora presenti nella mia collezione di monete e banconote. Ma, caro Babbo, non affrettarti: se vuoi accontentarmi fallo solo dopo aver portato qualche dono a chi se lo merita di più e specialmente a chi ne ha bisogno per campare. Distinti saluti e auguri di buon Natale.
    1 punto
  34. Numismatica d'elite ...
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  35. Buongiorno a tutti gli Amici della sezione. Ferdinando ii 1831,anche se in modeste conservazioni, viste insieme ...
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  36. 1912 Regno d'Italia - Vittorio Emanuele III° - 2 Lire
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  37. Io sono andato a vederla su Wikipedia..ero troppo curioso..
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  38. Taglio: 2 Euro Nazione: Francia Anno: 2019 Tiratura: ? Condizioni: SPL Città: Torino Note: Verificare se News
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  39. Buona serata Aggiungo il dollaro "Peace"
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  40. Aquila repubblicana romana 1849
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  41. vorrei sapere se mai e' stato svolto uno studio che, comparando gli elefanti, abbia cercato di capire la sequenza temporale e le zone di preparazione dei conii e la produzione dei denarii. Come per esempio sulle dracme padane. si parte per rappresentare un elefante africano e si arriva a.......?
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  42. Oggi mi sono capitate le seguenti monetine Russia 1 Copeck 1910 Russia 20 Copecks 1915
    1 punto
  43. Taglio: 2 € CC Nazione: Lituania Festival della danza e canzone Lituana Anno: 2018 Tiratura: 500.000 Condizioni: BB Città: Roma
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  44. ...e adesso caccia al 5 cent, l'unica che mi manca del 2001... Taglio: 20 centesimi Nazione: Monaco Anno: 2001 Tiratura: 366.400 Condizioni: BB Città: Milano
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  45. taglio 2 euro cc paese Portogallo anno 2016 tiratura 500.000 condizioni bb città Bologna
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  46. Purtoppo ogni tanto capitano questo genere di venditori con ciotole od album a taschine piene di monetine insignificanti ma con prezzi fuori da ogni logica, solitamente sono venditori che hanno sul banchetto di tutto un pò (oggettistica ecc.) e non solo monete. Mi è capitato ad aprile di quest'anno, un classico.... domando: quanto al pezzo? risposta: ognuna ha il suo prezzo. Sorrido... in base alle monete che vedevo sarebbero stati eccessivi anche 50 cent. al pezzo. Ne prendo una a caso in bronzo del Perù in mb del valore di 10/20 cent, mi sono stati chiesti 15 euro e con occhi sgranati mi dice: è del 1949! Wow! manco se foste stata del 1649! Ringrazio e me ne vado da un'altra parte, ormai sono decenni che non dico più nulla a venditori del genere, non cerco spiegazioni, non ne vale la pena perchè di solito, pur non capendone nulla, fanno la parte dei sapientoni. Una cosa è sicura, a quesi prezzi non venderanno niente sino alla fine dei loro giorni.
    1 punto
  47. Prego, E sempre forza Juve. Roberto
    1 punto
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