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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/26/19 in tutte le aree

  1. Stavo sentendo la canzone “Brothers in arms” dei Dire Straits e mi sono ricordato di qualche racconto dei miei genitori sulla Guerra Civile del 1943-45, triste periodo della nostra storia. Anche adesso non è che stiamo molto meglio, considerando l'intolleranza, l'individualismo, il poco rispetto per le persone... Le monete saranno in secondo piano, come la bellissima canzone che ho citato. L'anno è il 1944, gli attori sono giovani che combattono contro altri giovani, non c'è e non ci sarà mai logica e giustizia per questi fatti. Lo intitolerei appunto: “Brothers in arms” “Gepìn” ( Beppino in piemontese ) era il cugino preferito di mio padre. Era svelto in tutto, bello e intraprendente e quindi...un gran rubacuori. Mio padre, pur essendo un eccellente suonatore di fisarmonica...rosicava un po', perchè le più belle della "balera" erano sempre affascinate da quel cugino elegante e un po' mascalzone e quindi.. gli rubava la piazza! Purtroppo quel giorno Gepìn si trovò nel momento sbagliato e nel posto sbagliato... Il lugubre serpentone di camionette e autoblindo dei nazi-fascisti salì dal fondovalle in direzione Dogliani per vendicare alcune rappresaglie dei partigiani. Trovarono solo delle case chiuse, campi incolti e qualche nonnetta che sferragliava per cucire le calze. Gli uomini, nel frattempo, si erano rifugiati nei boschi quasi impraticabili delle Langhe. Come formiche impazzite, i nazi-fascisti si lanciarono a perlustrare ogni casa e tutti i possibili nascondigli. Trovarono Gepìn in un fienile con una sua morosa ( diciamo fidanzatina di un giorno...), lo prelevarono e lo misero sul cofano del motore della prima camionetta. Il convoglio doveva affrontare la strada infida che, curva dopo curva, sale a Bossolasco, zona presidiata dai partigiani, e quindi pensavano che un ragazzo “in bella vista” avrebbe distolti i "Banditen" da eventuali scontri a fuoco. Il problema era però un altro: il povero Gepìn stava letteralmente cuocendo a fuoco lento sul cofano motore, al punto che ormai le parti dove non batte mai il sole, erano rosolate a puntino e non sapendo che fare, si giocò la “carta della vita”. In tasca aveva delle monete che sarebbero servite a lui e alla morosa per concludere la serata in trattoria. In prossimità di un tornante, si alzò in piedi sul cofano indicando una collina, sbraitando “ Achtung Banditen!!!” e contemporaneamente lanciò con forza la moneta più grossa sul parabrezza del camion creando uno scompiglio generale. Gepin riuscì a dileguarsi saltando in mezzo ai boschi... per un po' dovette astenersi dal frequentare le morose...perchè loro preferivano la carne fresca! Epilogo: penso che la moneta che salvò la vita a Gepìn potrebbe essere un L.2 Impero quindi la posto. Saluti a Tutti... alla prossima, Beppe
    4 punti
  2. Si vive anche di grazie, di pensieri gentili, di fare per gli altri, di strette di mano, di empatie, di rispetto, se no che vita sarebbe ? E quindi quando capita il minimo che possa fare e’ ringraziare molto ?
    4 punti
  3. Ho da poco acquistato questo Forte di Ludovico del I tipo che nonostante la ribattitura che non fa vedere bene alcuni particolari è comunque classificabile per la zecca di Cornavin ed è del tipo classificato sul mir al 173f. Mancava sul catalogo ed in collezione, si può vedere bene in questo esemplare la legenda del diritto che è VDOVICVS segno DVX E e non termina con una C come segnalato dal mir. Devo vedere cosa indica il Simonetti al numero 16a da cui prende riferimento il Cudazzo.
    3 punti
  4. Ottimo anche questo nuovo Gazzettino Peccato per la mancanza di articoli su monetazioni contemporanee, ma sto già provvedendo personalmente! In ogni caso, come sempre è davvero un'interessante lettura per la nostra amata passione
    3 punti
  5. Dulcis in fondo voglio ringraziare @PriamoB per il gentile pensiero che ha avuto e che mi ricorda la lontana identità, grazie veramente ! Mario
    3 punti
  6. Buonasera a tutti, @Rocco68Amico mio, bella domanda, frutto di un difetto nel conio madre o voluto.. sono impaziente di conoscerne l'origine, intanto (anche se non all'altezza del tuo) posto per confronto il mio Busto corto del 1789. Saluti Alberto
    3 punti
  7. Felice di condividere le immagini dell'ultimo acquisto, fortunoso ed incredibile (la fortuna aiuta gli audaci, e nel 2019 chi scandaglia siti stranieri di monete), pagata compresa spedizione € 73,50, una rara F.C. prima variante (sia stella che punto) del nostro catalogo, quella senza immagine (sin ora) https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-RM1PG/10
    2 punti
  8. Buongiorno, un tesoro di 293 denari d'argento in ottime condizioni è stato rinvenuto vicino a Pratteln, nella Svizzera nord-occidentale. Non è stato ritrovato alcun contenitore, le monete infatti sono state trovate in una piccola buca, sepolte insieme per qualche ragione. Il denario più antico del tesoro fu coniato sotto il regno dell'Imperatore Nerone, il più recente sotto Commodo nel 181/182 d.C. Le date delle monete più recenti suggeriscono che il tesoro fu nascosto alla fine del II secolo. Il valore totale delle monete sepolte doveva essere significativo, infatti quasi 300 denari d'argento erano l'equivalente della metà dello stipendio annuale di un legionario. A Pratteln esistono vestigia di insediamenti romani, ma chi fosse il proprietario del tesoro rimane un mistero. Le monete verranno ora restaurate, catalogate ed esposte al Museo di Liestal. Ciao Illyricum
    2 punti
  9. Non ricordo se l'ho già postata..........
    2 punti
  10. In ufficio persone come Hirpini si definiscono così: 'lui è avanti'
    2 punti
  11. Ovviamente ti riferisci al "GIOVANOTTO" con gli occhiali. Grande Mario.
    2 punti
  12. Così un cronista del tempo, fra Salimbene de Adam, definisce la 'città' di Vittoria . Parma, contesa da anni dal Papato contro l'Imperatore Federico II, il 15-06-1247 viene presa dai Guelfi che ne espellono i Ghibellini . Avutane notizia in Torino, Federico II raduna un forte esercito e raggiunge rapidamente Parma verso il 02-07-1247, ponendola in assedio con l'intenzione di conquistarla e raderla al suolo per punirne la ribellione : in prossimità viene costruito un grande campo fortificato che nei progetti imperiali si trasformerà in una nuova città il cui nome augurale è Vittoria . il 18-02-1248 i Parmensi guidati da Gregorio di Montelongo impegnano con una sortita l'esercito imperiale assediante : il campo-città di Vittoria, non adeguatamente difeso, è assaltato, distrutto e saccheggiato . Federico II, lontano dalla battaglia per una caccia col falcone, perde la nuova città di Vittoria con l'ingente tesoro imperiale custoditovi . Alla zecca impiantata da Federico II nella costruenda città, sono attribuite rarissime coniazioni : denari scodellati e, forse, denari (o grossi) con testa coronata dell'Imperatore .
    2 punti
  13. 2 punti
  14. un picciolo di Ascoli (anonime pontificie). (chiavi decussate) DE . ASCVLO . - Nel campo stemma della città (chiavi decussate) . S . EMINDIVS - Nel campo croce trifogliata. Mazza 60v
    2 punti
  15. Grazie a te Artur! È sempre un piacere!
    2 punti
  16. 1911 Regno d'Italia - Vittorio Emanuele III° - 10 Centesimi Questa moneta l'ho comprata nel 1975 per 1.500 lire, era la prima volta che la vedevo in mano, la trovavo meravigliosa.... l'ho preferita a 15 monete straniere a scelta a 100 lire l'una, il proprietario del negozio di filatelia (aveva anche monete da ciotola) di monete me ne avrebbe dato comunque 20/25 per la stessa cifra. Tornato a casa vado a vederla su un vecchio e sgualcito catalogo Bobba del 1972, valore in fdc 3.500 lire... la mia era in ottimo stato, quindi pensai che non avevo speso così tanto. Rigirandola tra le mani mi accorsi però che qualcosa non andava, sembrava una medaglia! In buona sostanza gli assi non erano come tutte le altre monete del regno che possedevo, e non erano nemmeno come le monete in lire che avevo in tasca! ed il catalogo a tal proposito non diceva nulla! che delusione... pensai quindi subito ad una copia. L'indomani riporto la moneta al negozietto di filatelia, avevo in mente di restituirla e prendere in cambio una ventina di monete mondiali. Appoggio sulla scrivania del proprietario la moneta e gli dico cosa c'e' che non va, il negoziante mi assicurò che proprio questa specifica moneta aveva questa particolarità, con il sorriso tra le labbra ritornai a casa contento. Quei due giorni l'ho toccata molto per via di quella "anomalia" per poi riporla nei mio ex raccoglitore a caselle di plastica. Dopo circa 20 anni l'ho nuovamente ri-toccata per trasferirla in una casella di un box contenitore. Tre anni fa, dopo altri 20 anni dall'ultima volta, l'ho nuovamente toccata per scansionarla e trasformarla in file.jpeg ... Provo con il mio nuovo programma di grafica Jimp2.8 a ruotarla quanto basta e togliere l'alone dello spessore che si era formato attorno tre anni fa, quindi la posto in questa discussione eeeeeh! 'sta tecnologia!
    2 punti
  17. Sono un po’ combattuto sulla conservazione: i fondi sono quasi integri, l’effigie del regnante è appiattita così come lo stemma, perciò ... a parere vostro è un MB, BB o altro.
    1 punto
  18. Per me potrebbe essere anche più che BB...
    1 punto
  19. E' una moneta piuttosto comune e lo stato di conservazione non è particolarmente buono (siamo sul BB). I valori commerciali vengono stabiliti dal mercato in base a rarità e conservazione, e con le tendenze attuali una monetina di questo tipo ha un valore assai limitato.
    1 punto
  20. No no . Era un esempio preso dalla rete. Per ora non prendo niente... Prima lo studio.
    1 punto
  21. Grazie @fapetri2001, aggiungerei solo che le "bruttine" in realtà sono quelle più vissute e più circolate, per cui se da un lato scende il loro valore, aumenta dall'altro il loro fascino. Io non vado certamente a caccia delle "bruttine", eppure ne posseggo e non le darei perché sono quelle che più mi emozionano. Cordiali saluti HIRPINI
    1 punto
  22. taglio         2 euro paese     Malta anno 2016 tiratura 125.000 condizioni spl città Milano Note NEWS
    1 punto
  23. Si é in tedesco...Beh hai già capito abbastanza ;).
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  24. In genere sono sempre monete dei nonni....... comunque in questo caso non c'è appello, è tra le più brutte "riproduzioni" dell'elmetto che sono apparse su questo forum. saluti TIBERIVS
    1 punto
  25. Convegno come sempre stupendo! Acquisti interessanti e ottimi amici presenti! Come sempre, io e la mia ragazza siamo stati felicissimi Peccato essere arrivati un po' tardi alla presentazione del nuovo Gazzettino, in quanto siamo rimasti in fila in alcuni stand per parecchio tempo! Per il ristorante, questa volta gestito male, ovviamente la colpa non è di chi di noi ha organizzato. Ringraziamo tutti per la splendida compagnia... felici anche di aver incontrato di nuovo l'amico Eros Ci sono già molte foto presenti, quindi inserisco le essenziali. Ovviamente, iniziano dalla presentazione del Gazzettino, all'interno del Convegno
    1 punto
  26. Più del dolor potè @cabanes! Che mi ha fatto andare su Fessbuk, ci mancava solo più questa! https://www.facebook.com/Zeughaus.Schwarzburg/posts/die-schwarzburger-und-ihr-doppelkopfadler-von-einem-doppeladler-im-heraldischen-/1810665752564055/ Per tutti quelli che vanno di fretta qui il riassunto: Nel 1349 il conte Günther XXI di Schwarzburg assunse il ruolo di Counter-King / controre di Carlo IV. A Francoforte (Günther) gli fu conferita la dignità reale e gli furono consegnate le insegne imperiali. Ciò è testimoniato anche da un sigillo sul quale è raffigurato Günther XXI. Al più tardi da qui in poi la casa Schwarzburg come rappresentante ufficiale del Sacro Romano Impero della nazione tedesca aveva quindi il diritto di condurre l'aquila doppia (testa). Servus, Njk ================= Per tutti gli altri la versione originale, tradotta in fretta e furia e pure automaticamente.... Gli Schwarzburger e la loro aquila doppia (bicipite) ---------------------------------------------------------------- L'emergere dell'aquila doppia come simbolo del Sacro Romano Impero: Dal XII secolo al XIV secolo circa, l'aquila monotesta con un solo capo, che guarda araldicamente a destra in uno scudo dorato, era il simbolo del Sacro Romano Impero. La doppia aquila diventa tangibile intorno al 1270 come sigillo dell'antica città imperiale Kaiserswerth, per così dire come distintivo non ufficiale della dignità imperiale. D'ora in poi, gli stemmi, i sigilli o le monete con l'aquila doppia faranno riferimento al rapporto con l'imperatore del Sacro Romano Impero della nazione tedesca. Prima l'imperatore Sigismondo, dalla casa dei lussemburghesi, guidò l'aquila doppia per la prima volta come amministratore imperiale e poi come imperatore. Sigismondo, nato il 15 febbraio 1368 a Norimberga, conduceva l'aquila monotesta in mezzo, sempre come re. Così, presso la Nassauer Haus di Norimberga, l'aquila reale a una testa e l'aquila imperiale a due teste del Sacro Romano Impero della nazione tedesca sono ancora visibili su un fregio con stemma. L'opinione di molti secondo cui l'aquila bicipite è asburgica non solo è fuorviante, ma anche sbagliata! È il simbolo dello stemma del Sacro Romano Impero della nazione tedesca! Come tale, è stato assegnato a città e persone direttamente legate al Sacro Romano Impero. Da allora la Casa d'Asburgo costituì anche imperatori nell'Impero Romano della Nazione Tedesca, questi (imperatori) condussero anche l'aquila doppia, non però come Casa d'Asburgo, ma nella funzione di rappresentante dell'Impero Romano della Nazione Tedesca. Con l'imperatore Federico III, questo della casa asburgica, si cominciò a decorare l'aquila doppia del Sacro Romano Impero con lo stemma delle sue terre ereditarie (asburgiche) o lo scudo di benda come scudo cardiaco ereditario (imperatore Massimiliano I) come proprio stemma (asburgico), in combinazione, non come unico punto di vendita! Suo nipote Carlo V lo ha riportato ad un animale araldico galleggiante. Come arriva ora lo Schwarzburger all'aquila doppia (bicipite)? Gli Schwarzburger sono una delle più antiche famiglie nobili della Turingia. Nel libro "Thüringen im Mittelalter - Die Schwarzburger" si descrive che questi discendono dal regno di Turingia. Le più antiche testimonianze sugli antenati dello Schwarzburger risalgono all'anno 722. Qui Bonifacio ricevette una petizione dal Papa ai nobili della Turingia per accoglierlo e sostenerlo nella sua opera missionaria. Gli Schwarzburger (anche Käfernburger), che avevano le loro prime due sedi nei pressi di Georgenthal, si diffusero da lì via Arnstadt a Schwarzburg, dove costruirono il loro attuale castello ancestrale e si diedero il nome dal suo nome. Fin dall'inizio furono molto vicini alle dinastie reali e imperiali e da lì ricevettero anche la loro immediatezza imperiale. Così, in seguito hanno anche portato il titolo onorifico "I quattro conti dell'Impero" (1518), come principi il titolo "Reichs-Erzstallmeister", così come il titolo "Reichs-Jägermeister". Nel 1349 il conte Günther XXI di Schwarzburg assunse il ruolo di Counter-King / controre di Carlo IV. A Francoforte (Günther) gli fu conferita la dignità reale e gli furono consegnate le insegne imperiali. Ciò è testimoniato anche da un sigillo sul quale è raffigurato Günther XXI. Al più tardi da qui in poi la casa Schwarzburg come rappresentante ufficiale del Sacro Romano Impero della nazione tedesca aveva quindi il diritto di condurre l'aquila doppia (testa). Nella lettera dello stemma del 1548 si parlava allora del cosiddetto "stemma maggiorato". Lo stemma è ora quadrangolare con scudo cardiaco e tre caschi sopra di esso. Il Dr. Bernhard Peter scrive: "Si noti qui che i conti di Schwarzburg avevano già da molto tempo i titoli di Herr von Arnstadt e Herr von Sondershausen, ma non avevano mai ritenuto necessario esprimerlo araldicamente. Fu solo quando divenne consuetudine usare scudi squartati e mostrare ulteriori righelli nello stemma accresciuto che gli elementi furono inclusi. Ma - quei domini non avevano i loro stemmi. Si prendevano quindi quelli delle città che davano il nome, riconosciute allora come stemmi di dominio. Nel 1697 (Schwarzburg-Sondershausen) e nel 1710 (Schwarzburg-Rudolstadt) i conti di Schwarzburg furono elevati al rango di principe imperiale. Da qui portano il titolo: Principi di Schwarzburg, i quattro conti dell'Impero, conti di Hohenstein, signori di Arnstadt, Sondershausen, Leutenberg, Lohra e Klettenberg. Così è stata aggiunta una nuova funzione. Wolfgang Jäger, professore di storia a Landshut, ha detto di questo nell'Enciclopedia Geographical Historical Statistical Newspaper di Philipp Krüll del 1811: (Nota: i principati)"....Sondershausen e Rudelstadt, che furono entrambi introdotti nel Collegio principesco imperiale il 30 maggio 1754 con sede e voto, e determinarono il grado tra di loro dopo il senato". All'ormai principesco stemma viene comunicato: "Il loro stemma è diviso in 4 campi speciali, contraddistinti da bende dorate e blu cielo, che contengono un leone d'oro per Schwarzburg, un'aquila nera per Arnstadt nel campo d'oro, cubi d'argento e rossi per Hohenstein, un leone d'oro ambulante per Leutenberg. Lo scudo centrale ha, nel campo d'argento, un cervo nero, a causa di Lohra. Sotto, nel campo d'argento, c'è un forcone e un pettine rosso, a causa dell'ufficio dell'arciprete. Al centro dello stemma è, su uno scudo speciale, l'aquila imperiale, sul cui petto un piccolo scudo l'aquila imperiale. Corona, in memoria del conte Günther von Schwarzburg, che fu eletto re tedesco e futuro imperatore contro Carlo IV nel XIV secolo". Il Dr. Bernhard Peter scrive: "In oro un nimbierter dorato, aquila nera doppia con corona imperiale (con cappucci blu) sopra le teste, rinforzato d'oro, in artiglio destro il Reichsszepter / scettro d'oro, a sinistra il Reichsapfel / Globus Cruciger, ....". Dopo la fine della prima guerra mondiale, il principe Günther Victor, che dal 1909 aveva governato il Principato di Schwarzburg-Sondershausen in unione personale, abdicò come ultimo monarca tedesco il 23 novembre 1918 - circa due settimane dopo gli altri principi federali. Il principe Günther Victor, senza figli, morì a Sondershausen nel 1925 e sua moglie Anna Luise nel 1951. Il principe Sizzo von Leutenberg, dichiarato erede al trono nel 1896, divenne il successore a capo della Casa di Schwarzburg. Veniva da un matrimonio morganatico tra il principe Friedrich Günther von Schwarzburg-Rudolstadt, morto nel 1867, e la contessa Helene von Reina. Suo figlio Friedrich Günther morì il 9 novembre 1971 a Monaco di Baviera e fu l'ultimo membro della famiglia a succedere al trono. Poiché la Casa regnante di Schwarzburg è ormai purtroppo estinta, non c'è più alcuna possibilità di legittimare l'uso degli ordini di Schwarzburg, effetti (uniformi) e simili. Peter von Eckstein, Schwarzburg Fonte: Franz Gall, Zur Entwicklung des Doppeladlers auf den kaiserlichen Siegeln, in: Adler, volume 8/rivista 16/17-1970, 281 ss. Norbert Weyss, The Double Eagle - Storia di un simbolo, in: Adler 1986/3, 78 ss. Norbert Weyss, Der Doppeladler in aller Welt, Geschichte eines Symbols (catalogo della mostra), serie di pubblicazioni dei Bezirks-Museums-Vereines Mödling, n. 83/febbraio 1994. Norbert Weyss, The Development of Double Eagle Research, Austrian Science Forum, 1988/1-2 e 1989/1-2. Gottfried Mraz, Austria e il Reich 1804-1806, casa editrice Schendl, Vienna, 1993, La Turingia nel Medioevo - Lo Schwarzburger http://www.welt-der-wappen.de/Heraldik/schwarzburg.htm https://de.wikipedia.org/wiki/Habsburg-Lothringen https://de.wikipedia.org/wiki/Habsburg https://de.wikipedia.org/wiki/Kaiser_von_Österreich https://de.wikipedia.org/wiki/Schwarzburg-Rudolstadt http://www.signa-fahnen.de/fotw/flags/de-sz_hi.html
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  27. Completiamo la serie non aurea del Cinquantenario con il 5 Lire, a mio modesto parere uno dei conii più bello in assoluto. La mia moneta non è in grande conservazione, però trasmette lo spirito e l'arte di quel tempo. Ciao Beppe
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  28. Continuo con la sfilata 1911 10 Centesimi 50° Vittorio E. III Questa è stata la mia prima moneta del Regno
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  29. ovviamente tra tutti noi del mercato stiamo gia' facendo girare le foto da ieri, nella speranza di poter riuscir ad individuare qualcosa che consenta a Nuradin di ritrovare il suo materiale
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  30. C'è da dire, @Re di denari, che con la qualità delle foto che hai postato all'inizio avrei potuto scambiare Scarlett Johansson per mia suocera...
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  31. Confermo il uela' un grande pezzo di gnocc .a di moneta
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  32. fondamentalmente non c'è nessuna differenza, cambia solo il "packaging" della ditta, una ti da un blister, l'altra una bustina. Come quando vai al market puoi comprare la busta da 0.10 cent o quella più robusta ad 1 euro. Il giorno che venderai, tutte queste buste, perizie, certificati verranno buttati nel cestino e incasserai il cambio euro/oro al grammo del tuo "lingotto"
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  33. Arrivati ... Inconvenienti che non ci indurranno a non tornare .
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  34. Buonasera, per restare in tema Aquile Bicipiti..
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  35. Ciosky68 : gentilmente vorrei vedere il rovescio dello scudo o frazione da 140 soldi e sapere se è un acquisto veronese. Grazie, ciao.
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  36. Posto le immagini di alcune monete e di orologi sottratti a nuredin malecka. Vi prego di segnalare qualsiasi cosa sospetta, grazie.
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  37. Deluderci? e perché mai? certo... se manca la matrice... Dico questo perché mi sono ricordato un fatto: 3/4 di anni fa un vecchietto al mercatino me ne promise una, lui vendeva solo quaderni, giornali d'epoca e similari, immaginai che magari in mezzo a tutto qual cartaceo aveva trovato qualcosa.... In ogni caso mi assicurò che, anche se malridotto, era un mille lire grande con la matrice, ma non ricordava altro, me l'avrebbe dato per un centinaio di euro, sudavo freddo.... Per sicurezza gli avevo mostrato un normale mille lire Barbetti senza matrice che era su di un banchetto vicino, nonché un 100 lire Barbetti matrice, gli dissi che il mille lire doveva avere nel lato sinistro qualcosa di simile a quel 100 lire. Dopo due mesi mi porta un normale mille lire Barbetti in forse-quasi/mb.. biglietto che non ho preso naturalmente. Mi disse: Guarda che bella 'matrice' cha ha! Alludeva a quella maestosa 'cornice'!
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  38. Ciao Nikita, di solito una moneta ha l'asse ruotato a 180° ( detto alla francese ), le medaglie se girate sono a 0° gradi ( e questo è comprensibile ), di solito è chiamato "alla tedesca". La tua moneta è una delle poche del Regno che sono nate con asse "alla tedesca", infatti qualcuna venne montata come medaglia come puoi vedere da questo bruttissimo esemplare che tengo come curiosità. Ciao Beppe
    1 punto
  39. Buonasera a tutti, alla fine, per togliermi il dubbio ho portato la moneta a periziare ed è risultata autentica. scusate ancora per le foto, la prossima volta farò di sicuro un lavoro più apprezzabile.
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  40. Bella metafora, non posso che darti ragione.
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  41. Nel Gheto venexian... Trova l'intruso ? Aiuto: il suo gesto è come quando nelle ultime cene Giuda tradisce Gesù e si domanda: sono io che ti tradirò? E sono pure venuti in macchina assieme!
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  42. Ciao Giacutuli, Trovare una Piastra 1844 in conservazione SPL sotto i 100 euro mi sembra difficile oggigiorno. Condivido la mia meglio conservata, proveniente da un Listino Rinaldi su Cronaca Numismatica Marzo 2003, lotto 62. Pagata 90 euro. Peso 27,49 grammi Taglio inciso al rovescio Rif. Pagani 205 D'Incerti 184/B
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  43. Eh già la paura dei simboli..., ma guardi che avere paura dei simboli non significa affatto avere in atto una forma di demenza, significa avere paura... Forse Lei non ha mai avuto (per sua fortuna) qualche parente deportato ad Auschwitz (sono cose che segnano un individuo per tutta la vita), altrimenti Le garantisco che avrebbe una paura fottuta della svastica nazista (anche se comparisse su delle merendine) e non farebbe certi discorsi (questi si molto moralisti) che denotano una profonda ignoranza. P.S: Alla senatrice Liliana Segre hanno riassegnato la scorta armata per uscire di casa, questo vuol dire che bisogna mantenere sempre alta la soglia di attenzione, anche se sono passati molti anni dall'Olocausto, perchè purtroppo i nazifascisti sono ancora presenti tra noi.
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  44. Certamente, ma io mi riferivo a chi colleziona le monete con la svastica nazista, non per studio, ma per pura passione... È questo modo di collezionare che non condivido nel modo più assoluto..., ed evidentemente non lo condividono anche i tedeschi, che ancora si vergognano di mostrare certi simboli... Se questo vuol dire essere bigotti...
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  45. Il mondo è bello perché vario... Io, ad esempio, per collezionare monete, devo anche essere attratto dal contesto storico di riferimento e del periodo nazista, francamente, non mi attira proprio nulla, anzi mi vengono i brividi solo a pensarci.
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  46. Salve, da totale ignorante di medaglistica di qualsiasi genere chiedo gentilmente ogni tipo d'informazione storica per questa medaglia d'argento da 65 g. attribuibile ai moti rivoluzionari antiaustriaci di Venezia del 1848. Grazie anticipatamente.
    1 punto
  47. Sincere condoglianze. In Italia, un incredibile culto della madre. È degno del più grande rispetto.
    1 punto
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