Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/07/19 in tutte le aree
-
Buongiorno a tutti, @Litra68 il gruppetto dei Grani 1790 che ho riunito fino ad oggi. Ne mancano ancora tanti. ?7 punti
-
Giusto ieri ho acquistato un simpatico, e a buon mercato, antoniniano di Postumo da un venditore inglese. Il pezzo non è rarissimo, ma nemmeno così comune e quando appare, specialmente in buone condizioni, raggiunge anche quotazioni importanti. Ve lo presento con le foto dell'inserzione di vendita che, ahimé, non sono un granché. D\ IMP C POSTVMVS PF AVG, busto radiato a destra dell'imperatore. R\ P M TR P VIIII COS IIII P P, arco, clava e faretra (bow, club and quiver). RIC 291, Elmer 561, Mairat 448 (33 esemplari censiti tra hoard e collezioni principali), Cunetio 2447 La cosa interessante, è emersa cercando raffronti per vedere se beccavo qualche identità di conio mi sono imbattuto in questo ritrovamento: si tratta del mio pezzo, è l'archivio è il P.A.S. inglese: bingo! Ho recuperato anche la provenienza originaria: Burton Fleming, Eas Riding of Yorkshire (UK) e l'anno del ritrovamento, il 2013. Il rif. al PAS è il seguente: YORYM-3B9D42 Che altro aggiungere... questo antoniniano va a riempire una casella vuota della mia collezione che non speravo di colmare così presto e così bene! E poi si tratta di un rovescio che mi ha sempre affascinato che testimonia per l'ennesima volta come nella politica d'immagine di questo imperatore ritornino spesso attributi e richiami ad Ercole e di come Postumo sia andato a riprendere un rovescio già usato in tempi a lui relativamente vicini da altri imperatori tra cui, ad esempio, Commodo:6 punti
-
Nell'asta Marcoccia di lunedi' scorso e' stato esitato al lotto N° 268 questo Giulio della Sede Vacante 1623 Roma: classificato correttamente come Muntoni 7 (e aggiungo CNI 22...), purtroppo bucato ma discretamente conservato per questa tipologia, é il primo esemplare che censisco ( ovviamente dalla mia conoscenza e bibliografia in mio possesso.. ). Ho contattato personalmente il titolare per chiedergli le motivazioni che lo hanno spinto a mettere 5 ERRE nella descrizione della rarità..... anche la sua risposta e' stata quella di non aver notizie di altri esemplari passati in aste, listini o comunque nel mercato numismatico. I pochissimi Giuli che ho potuto censire sia nel passato ma anche di recente ( per le monete R4 molti passaggi sono le ripetizioni degli stessi esemplari a distanza di qualche decennio...) erano tutti riconducibili al Muntoni 6, compreso l' unico esemplare presente nella collezione Muntoni che aveva ben 2 fori !!! La particolarità della variante Munt. 7 rispetto al Munt. 6 è quella di avere al Rovecio il Redentore Benedicente con un vesillo nella mano sinistra anzichè una croce e la testa vistosamente "radiante". allego le immagini di 2 esemplari di Munt. 6 che tra l'altro si differenziano per il cerchio di perline o meno : Come sempre accade in occasione di monete così difficilmente reperibili, chiedo cortesemente agli amici del forum, papalisti o meno, notizie in merito ad altri esemplari noti. Daniele4 punti
-
2 punti
-
Di origini non documentate, si ritiene appartenente alla nobile famiglia di origine longobarda dei Supponidi, forse figlia di Adelchi I conte di Parma e duca di Spoleto . Sposa nel 852 (o 860) il bisnipote di Carlomagno, Ludovico II imperatore e re di Italia . Coadiuva, anche politicamente, nel suo regno, il consorte essendo citata in documenti dell'epoca come 'imperatrix' e 'consors imperii' . Tra il 866 e 872 Angilberga segue Ludovico II a Benevento per la lunga campagna contro le pesanti incursioni dei Saraceni in quelle regioni : nel 871 il principe Adelchi ed i Beneventani segregano per 1 mese i due imperiali, forse per colpa dell'arroganza, secondo i cronisti, della stessa Angilberga . In questo periodo, con atto piuttosto inconsueto per il tempo, la zecca di Benevento batte denari imperiali in argento al doppio nome di Ludovico II ed Angilberga . Morto nel 875 Ludovico II, si riduce anche l'influenza politica di Angilberga che, da allora, si spenderà per lo più nella difesa dei suoi beni, cospicuamente impiegati nei donativi delle abbazie di S. Salvatore in Brescia e maggiormente di S. Sisto in Piacenza .2 punti
-
Grazie Michele, In occasione di questa discussione ho cambiato anche il mio Avatar....?2 punti
-
2 punti
-
Ciao, testone questo piuttosto "ostico", probabilmente più che per la sua rarità (concordo anche io su R2), per la qualità con la quale generalmente si presenta. E' una tipologia difficile da trovare bella, e spesso parte già male impresso e con frequenti ribattiture o salti di conio. Un esemplare in notevole conservazione è appena passato da Nomisma 61 al lotto 1237 (ex NAC 81, collezione GdF), che allego in foto. Ho visto che sei nuovo del forum... Benvenuto! Collezioni monete papali? Ciao Michele2 punti
-
Buonasera a tutti, vi presento nuovo arrivato in Collezione Litra68 4 Cavalli Ferdinando IV anno 1790 Magliocca 340 Cosa ve ne pare? Saluti Alberto2 punti
-
Buonasera a tutti, tra le mie meno belle stasera scelgo questa Napoletana? ? FILIPPO.... IIII Saluti Alberto2 punti
-
Non è per il Sig. giocatulo (lui non merita nemmeno un secondo del mio tempo libero) ma per tutti coloro, Numismatici “altri” che leggono in questa sezione, ovviamente poi ci sono cari amici molto addentrati nello studio delle monete di Napoli, questi avranno già capito, e conoscono, anche dietro le quinte quello che spesso accade, al di fuori dei forums…. cercherò per un minuto di fare comprendere loro alcuni meccanismi della numismatica; ovviamente qui discorro del solo caso della moneta oggetto della discussione, ma ahi ahi voglia quante c’è ne sarebbero da raccontare, ma rimango al tema. Il Tarì da 20 Grana del 1798 con le lettere S rovesciate è stato (e ancora lo è per alcuni cataloghi), sempre riportato come una moneta “in variante” al tipo base, addirittura con un grado di rarità R3 e con tratteggi per tutti i gradi di rarità. Dico per anniiiiiiiiiiiiii, non so se questo è chiaro, anche nel Corpus c’è. Nel 2017, Pietro Magliocca, anche dopo l’apparizione sul mercato di alcuni altri esigui esemplari, scrive un saggio su questa moneta, mettendo su carta delle supposizioni, ma mai contestando la genuinità di quanto riportato fin d’ora, anzi, a maggior ragione, la constatazione di ulteriori esemplari, si integra e si rafforza la genuinità della moneta. Bhe….ma nel 2019…cosa accade ? … non si sa per quale motivo, ma la moneta diventa un falso d’epoca. Sono queste le vere chicche della numismatica.2 punti
-
Taglio: 2 euro Nazione: Spagna Anno: 2005 Tiratura: 7.892.077 Conservazione: bb Località: Aprilia Una delle mie preferite!2 punti
-
Ma ancora state a dargli retta? Questo tipo di personaggi vive solo per creare disturbo nelle comunità online... don't feed the troll2 punti
-
La differenza sta nel fatto che la tua Collezione l'hai ereditata e "cerchi di capirci qualcosa", la mia l'ho formata in 25 anni con amore e passione, seguendo un periodo ben definito e ascoltando i consigli di grandi Numismatici e leggendo i testi di grandi studiosi. Hai la fortuna di avere a tua disposizione in questa sezione, studiosi e Collezionisti per "capirci qualcosa"..... E tu che fai? Offendi e sei pure irrispettoso verso chiunque cerca di aiutarti. Avessi avuto io questa possibilità in tanti anni.2 punti
-
Ciao a tutti, spesso ci chiediamo come nelle aste o nelle vendite in generale si possano pagare certe cifre per le monete. Ora, quando sono genuine posso comprendere la lotta che si crea tra collezionisti, ma quando trattasi di copie .... Qualche giorno fa, in ebay e da un commerciante molto conosciuto, ho trovato questa inserzione Quello che mi ha colpito è come viene presentata questa imitazione, con sfondo un cartellino di Jacob Hirsch. Queste imitazioni venivano vendute sempre su ebay a qualche euro tempo fa (ed erano state già oggetto di discussioni da parte mia, perché vendute come autentiche da qualche casa d'aste). Pertanto, basta presentare un imitazione da pochi euro con un cartellino recuperato non so dove di uno storico professionista ( e probabilmente è poi quello che vale), che qualcuno tranquillamente la compra a una cifra non comprensibile...(lungi dal pensare che venga ritenuta autentica....) Mi spiacerebbe cmq ritrovarla tra qualche tempo in vendite ben più blasonate ... https://www.ebay.it/itm/LANZ-GREEK-SICILY-MORGANTINA-AE-19-20-CENTURY-ATHENA-LION-COOPER-PR45/303341995953?_trkparms=aid%3D111001%26algo%3DREC.SEED%26ao%3D1%26asc%3D20160908105057%26meid%3D01ccc69cc26b4a99af52eff781e8ab4f%26pid%3D100675%26rk%3D2%26rkt%3D15%26sd%3D173945186785%26itm%3D303341995953%26pmt%3D0%26noa%3D1%26pg%3D2380057&_trksid=p2380057.c100675.m4236&_trkparms=pageci%3A66229529-fcc5-11e9-9a69-74dbd1801005|parentrq%3A27d0f65a16e0a4e8843265cffffa3b4c|iid%3A1 Land : Country : GREEK, Sicily. Stadt : City : Morgantina. Nominal : Denomination : AE. Jahr : Year: ca. 340 BC from the 19./20 Century. Avers : ΜΟΡΓΑΝΤΙΝΩΝ, helmeted head of Athena r., wearing Attic crested helmet, decorated with serpent and spiral; behind, owl and Γ (retrogade). Revers : Lion r., tearing at stag's head; above, Γ. Literatur : Litature : SNG Copenhagen 474. Erhaltung : Condition : Sehr schön. Gewicht : Weight : 23,60g. Größe : Size : 32mm. Anmerkung : Comment : Imitation of the 19./20 Century.1 punto
-
Confermo si tratta di un così detto Quartaro del II tipo . Da notare come si tratti una delle pochissime emissioni genovesi coniate dal 1139 al 1637 senza il riferimento a Corrado... Personalmente poi sono convinto che diversi, se non tutti, esemplari siano dei falsi d'epoca è ancora oggi una moneta piuttosto rara, direi R3 .1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Buonasera, come promesso, @gennydbmoney, posto il rovescio della moneta Filippo IIII. Saluti Alberto1 punto
-
1 punto
-
Peccato per il colpo a ore 2 comunque buona anche per me, rami corti, stella vicina. Saluti1 punto
-
1 punto
-
Per me la moneta è senz’altro autentica, non noto particolari sospetti, se poi anche i dati ponderali sono coerenti, la moneta è buona. Per il bordo un po’ più alto da una parte, credo si tratti di un normale problema di coniazione.1 punto
-
Grazie Rocco, sai che non l'avevo notato? Potrebbe essere proprio come dici Tu. In questo caso dalle mancanti potrei cancellare anche il 1763 ! O non vale ? Grazie Ciao Beppe1 punto
-
Bel pezzo in rame Beppe, È possibile che sia un 1768 su 63? Al rovescio sembra avere due - tre punti di compasso. Saluti, Rocco1 punto
-
Anch'io colleziono sia scudi dell'Unione Monetaria Latina che monete in argento di grosso modulo del XIX, inizi XX secolo, come per le altre raccolte che porto avanti colleziono per tipologia. Riguardo gli scudi della Lega Monetaria Latina il mio obiettivo è averne almeno una per paese, compresi sia i paesi associati con accordi bilaterali (Austria-Ungheria, Svezia, Russia, Finlandia, Romania, Spagna, San Marino, Liechtenstein, Monaco, Creta) che quelli allineati unilateralmente (Serbia, Bulgaria, Stato Pontificio, Venezuela, Perù, Rep. Dominicana, Haiti, Indie occ. danesi, Argentina, Brasile, Cile) Al di fuori del perimetro della UML, mi interessano principalmente le monetazioni europee e coloniali, e quelle del continente americano.1 punto
-
Temo che ci metteranno un po' gli esperti vorranno studiarle, ma magari andando alla conferenza qualcuno magari potrà porre la domanda e forse ottenere una risposta.1 punto
-
Taglio: 2 euro Nazione: Italia Anno: 2019 Tiratura: ??? Conservazione: qFDC Località: Bologna Presa dal tabaccaio direttamente da un rotolino1 punto
-
Non chiederlo a me, io non colleziono questo tipo di monete, e anzi, me ne tengo ben lontano. Ma voglio pensare che chi le compra pensi al lato artistico e dell'appagamento personale, più che di quello dell'investimento....1 punto
-
1 punto
-
Premesso che, potendo, io le avrei prese entrambe, devo dire che - a mio avviso - hai fatto la scelta giusta. Dalle foto, è migliore il R/ di Napoli, ma la moneta di Torino è più uniforme nell'insieme. La sto cercando anch'io una moneta così da affiancare alla gemella, che ho già, con lo stesso millesimo e zecca, ma anziché con stemma, col valore.1 punto
-
1 punto
-
Ciao! La presenza di tondelli sul terreno ha sorpreso anche me! Non ti nascondo che mi ha fatto anche dubitare di quanto ho proposto e scritto precedentemente riguardo al personaggio di sinistra (riduzione delle lamine al giusto spessore). Se lavorava le lamine, perché c'erano tondelli intorno alla sua postazione? Riguardo al personaggio scomparso ci vedrei bene un operaio che taglia la lamina in tondelli da coniare. Se così fosse, avremmo rappresentata un'altra delle operazioni importanti ai fini della produzione monetale. saluti luciano1 punto
-
Leggi la discussione: LEGGIMI! LE "PSEUDO-MONETE" DI MUSSOLINI (20 LIRE, 100 LIRE, ETC.) Saluti Beppe1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Riporto un pensiero che avevo già provato a esprimere nella discussione “Prime monete e commercio al minuto”, che in parte si collega a quanto detto da @chievolan: La moneta nasce nel VII secolo a.C.. Ció siginifica che l'economia (e il genere umano, più in generale) ne ha potuto fare a meno per migliaia di anni. Di certo non mancava la tecnica per incidere il metallo. Pensiamo per un attimo a quello che succede dopo la sua introduzione: il mondo greco (in senso ampio) conosce un periodo di grande fermento culturale, politico ed economico. In questo secolo vengono poste le basi per il pensiero moderno, si sviluppa la matematica, la filosofia...non mancano i primi esempi di speculazioni finanziarie (pensiamo a Talete e ai mulini, guarda a caso a Mileto, una delle prime città a coniare moneta). Puo essere una coincidenza, naturalmente. Prima della nascita della moneta, la circolazione della ricchezza era controllata da una ristretta cerchia di individui. Quanti popolani potevano raccogliere ricchezze e riscattare la propria posizione sociale? Si può parlare di un popolo veramente libero in questo contesto politico/economico? Sono domande vere, dal momento che non ho informazioni definitive a riguardo. Nel VII secolo si assiste all'ascesa dei tiranni, supportati proprio dal popolo che chiedeva maggiore equità. Nello stesso secolo arrivano anche le monete e i cambiamenti sociali sopra descritti. Percy N. Ure sostiene che siano stati i tiranni a coniare le prime monete. Kurke ci dice che gli aristocratici (coloro che controllavano la ricchezza, come detto sopra) si opposero alla moneta, in quanto avrebbe dato la possibilità ai cittadini comuni di agire con maggior libertà in un nuovo “mercato”, compromettendo pertanto la posizione privilegiata degli stessi aristocratici. Con la moneta i tiranni avrebbero da un lato accontentato il popolo, dando loro maggiore libertà, e dall'altro avrebbero ottenuto nuovi introiti applicando un valore nominale maggiore del valore intrinseco. É difficile affrontare argomenti di questo tipo senza rischiare di scemare nel cospirazionismo...Evidenze archeologiche non possono dimostrare queste teorie. Ci si può affidare ai testi antichi, come fatto da Leslie Kurke, e nulla di più.1 punto
-
Caro @4mori, scusa se ti rispondo soltanto adesso ma sono tornata sul forum soltanto oggi. Il problema che ti poni è stato già osservato in precedenza. Qualcuno aveva ventilato anche l'ipotesi che il grosso di Guelfo e Lotto (non quello cosidetto del Comune Pisano) pubblicato nel volume del Piras (e a quanto io mi ricordi al tempo di sua proprietà, se la memoria non mi inganna...), potesse essere un falso, forse d'epoca. Putroppo ti posso aiutare poco in questo senso perché non ho mai visto direttamente l'esemplare pubblicato da Piras e non mi sbilancerei mai su una questione così delicata soltanto da una foto. Confermo che si tratta senz'altro di due conii diversi, e che quello del volume Piras pare di conio un poco più rozzo e con differenze anche evidenti nella caratterizzazione dello stemma dei della Gherardesca. Sarebbe senz'altro interessante riivedere con analisi diretta tutti i grossi del tipo noti in questione (assai pochi: altra cosa che rende difficili certe valutazioni) e anche delle analisi metallografiche non distruttive. Ti ringrazio per aver ricordato questa bella moneta e le problematiche ad essa collegate. Hai mica scattato delle tue fotografie della moneta del Bode? E se sì, immagino che tu non le possa postare...? Un caro saluto MB1 punto
-
Scusami @gionnysicily, ma è ovvio che monete come queste vengono poi riproposte in aste successive a prezzi di partenza inferiori rispetto all'ultimo prezzo realizzato. Avendo un valore difficilmente ponderabile a priori, l'esito di un asta non può in generale dare un indicazione del valore oggettivo della moneta per cui in ogni asta si riparte da capo.... Può essere benissimo infatti che due dei tre che se la sono contesa all'ultimo rilancio nella prima asta, non offrano più nell'asta successiva e la moneta fa molto meno del precedente realizzo. ciò è del tutto normale e accade normalmente per molte cose in vendita nelle aste....non ci vedrei niente di strano.....1 punto
-
Grazie dell'intervento @numa numa A proposito delle legende sulle monete della Lidia, avevo iniziato questa discussione, piuttosto sommaria. In realtà è stata semplicemente l'occasione per comunicare che a breve dovrebbe uscire uno studio sul tema delle legende da parte di Fischer-Bossert, per il quale sono in trepidante attesa: Tornando a questi lingotti marchiati, Miriam Balmuth è stata fortemente criticata per la sua posizione specialmente da Nicola Parise nel suo articolo "Intorno alle riflessioni di Miriam Balmuth" (contenuto in La Nascita della Moneta). Parise e altri studiosi, italiani e non, fanno notare come la legenda apposta sui dischi del Zanicrli hoard sia, con tutta probabilità, un "marchi di proprietà". Aggiungerei che una moneta, per essere considerata tale, deve essere anche essere riconosciuta come mezzo di estinzione di obbligazioni entro una comunità, cosa non ragionevole da pensare per dei dischi di peso rilevante rinvenuti in soli 3 esemplari. Si potrebbe pensare che Balmuth abbia puntato più sulle definizioni che su realtà storico/economiche. Infine, riagganciandomi a quanto scritto da @numa numa nella conclusione del suo intervento, ci si dovrebbe chiedere perché la moneta sia stata un'invenzione così tardiva. Senza voler banalizzare troppo, concedetemi di dire che per un'autorità apporre dei sigilli di garanzia del peso e del valore su pezzi di metallo di peso ben definito, riconoscendone il potere liberatorio, non è un'idea così sconvolgente: sembra anche una cosa piuttosto ovvia da fare! Eppure ci sono voluti secoli e, anche dopo il VII secolo a.C., Egitto e Mesopotamia si sono ben guardati per altre centinaia di anni dall'adottare la moneta come invece era stato fatto in Lidia, Grecia e altre aree del Mediterraneo (Lasciamo un attimo da parte Cina e India, anche se parte di questo discorso è estendibile anche queste aree). Le spiegazioni, secondo me, non sono da riconoscere in processi di perfezionamento, come Balmuth suggerirebbe. La moneta, mi ripeto, è tutto sommato un'idea di semplice realizzazione. Ci deve essere stato qualcos'altro, una sorta di divieto all'introduzione di un mezzo di questo tipo. La ragione potrebbe essere legata a un avversione nelle pratiche di mercato per fasce medio/basse della popolazione, a cui la moneta potrebbe essere stata destinata (questo spiegherebbe l'esistenza di nominali molto piccoli fin dai primi anni). Leslie Kurke sul finire degli anni '90 e Ure negli anni '20 si sono concentrati su questa possibilità. Ne avevo già parlato in altre discussioni, ma possiamo ritornare sull'argomento, se interessa1 punto
-
Buona giornata La mia impressione è che l'operaio di sinistra tenga una lamina, forse per ridurne lo spessore a misura. Interessante gita! saluti luciano1 punto
-
Taglio: 50 centesimi Paese: San Marino Anno: 2018 Tiratura: 1.100.000 Conservazione: qFDC Città: Argenta (FE)1 punto
-
Niente da dire sul Gigante ma è solo un catalogo, niente a che vedere con i testi scientifici...1 punto
-
taglio 2 euro cc paese germania D anno 2019 B tiratura 4.200.000 condizioni spl città trieste note NEWS!! taglio 2 euro cc paese slovacchia anno 2016 tiratura 1.000.000 condizioni bb+ città trieste note NEWS!!1 punto
-
Grazie @Scudo1901, per aver condiviso questa chicca. 4 anni prima in zecca venne liberata questa 1794 con la stessa variante in legenda : SICILAR Come si spiega questo legame fra le due Piastre.....1 punto
-
1806 Regno Unito 1806-1807 1/2 Penny Giorgio III Dati della moneta: Metallo: rame, peso: 9,44 g. Diametro 28,7 mm.1 punto
-
1805: millesimo piuttosto difficile per le monete! Posto la tua stessa moneta nikita, che presenta numerose varianti ( vedi Magliocca pagg. 225->227 ) tra le quali Scudo piccolo ( come il tuo ) o grande come la mia moneta. Ciao1 punto
-
1805 Regno di Napoli - Ferdinando IV° - 120 Grana L D = Maestro di zecca Luigi Diodati1 punto
-
In effetti lo stile non è di quelli più caratteristici della serie, dove al dritto soprattutto, i tratti sono molto più morbidi e rotondi. Non mancano tuttavia esemplari di stile più ordinario https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b10424086r1 punto
-
Half Guinea Zecca: Londra Metallo: Oro .917 Peso: 4,17 grammi Diametro: 20 mm Dritto : Settimo ritratto di Giorgio III; laureato e rivolto a destra. Rovescio: Scudo coronato all'interno della giarrettiera, leggenda attorno, data divisa in basso. Tiratura sconosciuta.1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.