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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/30/19 in tutte le aree
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Buongiorno a tutti, La mia prima Piastra di Ferdinando IV, è con me da oltre venti anni. Come vi sembra la "vecchietta"?7 punti
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Recentemente battuto da RN questo statere incuso di Crotone (mm 28; gr. 7,32; 12h) inquadrabile nella fase più antica della monetazione, cd. a tondello largo e sottile (ca. 530/20-510/500 a.C.). Roma Numismatics, Auction XVIII, 29/9/2019, 490 L’esemplare si caratterizza al D/ per il peculiare decoro a meandro della linea di esergo al posto del tradizionale filo pelinato, elemento di assoluta rarità nell'ambito delle emissioni arcaiche della zecca. Nella scheda a corredo della foto, la moneta viene definita “unpublished […] in the major collections and reference works” dai compilatori che menzionano appena due pezzi della medesima tipologia tratti peraltro stessa coppia di coni (Triton V, 2002, 1127; Triton II, 1998, 120). Triton V, 1127 Triton II, 1998, 120 Che si tratti di una serie alquanto rara, come evidenziato da RN, non sussistono dubbi: allo stato attuale della documentazione sembrerebbe effettivamente trattarsi di un’unica combinazione di coni. Sul numero degli esemplari, tuttavia, è possibile qualche osservazione aggiuntiva. Una breve ricerca consente di incrementare il computo dei pezzi noti (RN XVIII, 490; Triton V, 2002, 1127; Triton II, 1998, 120) con i materiali provenienti da alcuni contesti chiusi (cd. “ripostigli” e/o “tesoretti”), una documentazione, quest’ultima, che andrebbe sempre e attentamente valutata, soprattutto in riferimento ad una monetazione, come quella crotoniate, della quale manca un corpus (con relativo catalogo degli esemplari) che ricostruisca in modo organico la sequenza e l’articolazione interna delle emissioni. Proprio dai ripostigli localizzabili nel Bruttium provengono infatti 3 stateri della serie con “meandro”: 2 da ripostigli dislocati nella piana lametina (1 es. da Curinga e 1 da S. Stefano di Rogliano) e 1 da quello di Strongoli (località Serra del Frasso), nel territorio posto a N del fiume Neto. Tutti i ripostigli citati sono editi e corredati da apparato fotografico (per i ripostigli di Curinga e di S. Stefano di Rogliano: E. Spagnoli, "Ripostiglio di Curinga", "Ripostiglio di S. Stefano di Rogliano", in E. Spagnoli-M. Taliercio Mensitieri, Ripostigli dalla piana lametina, Soveria Mannelli 2004, pp. 49-133; G. Perri, Nuovi dati per una riedizione del ripostiglio de Curinga, “RIN”, CIV, 2003, pp. 57-116. Per il ripostiglio di Strongoli: G. Procopio, Ripostigli monetali del Museo di Reggio Calabria, I. Ripostiglio di Strongoli, “AIIN”, 7-8, 1960-61, pp. 59-62). Ripostiglio di Curinga, 127 (da Spagnoli 2004) Ripostiglio di Rogliano, 16 (da Spagnoli 2004) E non mancano esemplari, benché esigui, nei cataloghi delle collezioni numismatiche (Sylloge Nummorum Graecorum. The Fabricius Collection. Aarhus University, Denmark and the Royal Collection of Coins And Medals, Danish National Museum, Copenhagen 1987, 131; H. Bloesch, Griechische Münzen in Winterthur, I, 1987, 491) SNG Fabricius coll., 1315 punti
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Buonasera a tutti, come richiesto posto ulteriori fotografie dello strano orologio... Diametro, 16 cm.5 punti
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Quest'anno parto io. Manca meno di un mese all'appuntamento numismatico più importante a livello nazionale: Veronafil 22 - 23 - 24 Novembre 2019 Quartiere fiere di Verona - Padiglione 9 GIORNI INGRESSO VISITATORI Venerdi 22 Novembre 10,00 - 18,00 Sabato 23 Novembre 9,00 - 18,00 Domenica 24 Novembre 9,00 - 13,00 La domenica non si assicura la presenza di tutti gli espositori3 punti
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Sono le dinamiche del mercato... in quegli anni entrare nelle liste vaticane era affare di pochi, e il grosso dei folder finivano in mano ai commercianti, che poi manipolavano il mercato a loro piacimento. Nel corso degli anni c'è stato un forte travaso di folder di prima emissione da commercianti a collezionisti, per un cambio di politiche dell'UFN, che ha aperto la porta a nuovi abbonati privati. Oggi quindi quasi tutti riescono a comprare queste monete a prezzo di emissione, tanto che spesso costa meno comprarle dai commercianti (visto che si risparmiano le spese di spedizione). Poi tra annata ed annata contano le singole speculazioni... il 2004 vale meno del 2005 perchè paradossalmente speculato di più all'inizio. Quando nel 2005 morì Giovanni Paolo II, si avviò una tremenda bolla speculativa sulle sue emissioni, tra le quali il 2€ 2004, che nel volgere di pochi giorni video i prezzi andare alle stelle. La bolla si sgonfiò in pochissimo tempo, tanto che dopo un mese i prezzi si erano già riallineati a quelli pre-bolla, e nel lungo periodo tutte le emissioni speculate (ossia le pre-2005) hanno continuato a scendere di valore. Le emissioni successive invece hanno avuto un mercato più regolare; il 2€ 2005, stante il calo di quotazione del 2004, è diventato così il pezzo più richiesto di tutta la serie, ed essendo stato emesso quando ancora era molto difficile per i nuovi collezionisti entrare nelle liste, ha visto il suo prezzo aumentare costantemente.3 punti
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Sono d'accordo con te. Le monete eccezionali fanno giustamente realizzi ... eccezionali Peraltro in questo caso non sono stati fantasiosi cinesi o arabi ad aggiudicarselo, ma un italianissimo collezionista amante dei grandi bronzi integri. Allargando il discorso, vi chiedo: in questo momento economico, dove tutti gli asset di qualità si apprezzano, e il denaro da una parte non costa nulla e dall'altra non rende nulla o si svaluta, perché le monete di qualità dovrebbero fare eccezione? ES2 punti
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Se gli oggetti che gli hanno trovato erano quella paccottiglia moderna che ancora si vede in qualche mercatino, e che ha solo uno scopo propagandistico, hanno fatto benissimo a denunciarlo. Se invece i busti e gli altri oggetti erano coevi al fascismo, la cosa mi lascia alquanto perplesso, si torna al giusto discorso fatto da @sandokan se si colleziona seguendo un criterio storico, nessuna censura è accettabile. petronius2 punti
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Hallo alle! Ciao @Tia "nsdap parteiabzeichen RZM M1/92" (senza virgolette) trovi anche di più! ? sembra essere una delle prime spille, la data esatta purtroppo non la ho potuta stabilire. RZM ed il numero sul retro: Il ReichsZeugMeisterei RZM (officina delle "cose" del Reich) del NSDAP era il controllo di qualità del NSDAP. Tutte le aziende che volevano produrre per le formazioni e le organizzazioni del NSDAP dovevano prima chiedere un numero RZM. Questo numero è stato timbrato dai produttori sui prodotti (ad esempio, uniformi, effetti, armi bianche, parti di equipaggiamento, ....), la qualità veniva rigorosamente controllata dal RZM. Se un'azienda violava i criteri di qualità avrebbe potuto perdere il numero RZM e quindi il diritto di produrre per il NSDAP. Il tuo RZM 1/92 dovrebbe essere di Carl Wild, Hamburg Auf wiedersehen! Njk2 punti
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Dato che state parlando della banconota che ha ispirato il mio avatar, aggiungo alla discussione il mio esemplare, non è sigillo testina e nemmeno serie sostitutiva, ma mi piace parecchio.2 punti
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Ciao Sirlad, personalmente io e il nazismo siamo agli antipodi, e tuttavia questo non ha nulla a che vedere con il fatto che a me interessino le medaglie militari in generale, per cui nella mia raccolta figurano anche alcune decorazioni tedesche ed altre italiane coniate durante il regime fascista. Sono oggetti storici, e se li eliminassi non per questo riuscirei a riscrivere quella parte della Storia che aborro. E' anche vero che qualcuno invece acquista certe decorazioni (la Croce di Ferro germanica, ad esempio) per simpatia verso il nazismo, ma la cosa non mi riguarda e mi lascia del tutto indifferente. Credo sia solo una question di punti di vista ed è più che giusto che ognuno possa collezionare ciò che crede e secondo i propri criteri : ma se si segue un criterio storico, a mio parere una sorta di censura appare incomprensibile. Saluti.2 punti
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Salve a tutti, grazie mille Hirpini lo leggo anche io il documento con molto piacere. Flaminius continua le ricerche della moneta non arrenderti ( pezzo affascinante). Anche io da tutti voi del forum sto imparando molto e vi ringrazio tantissimo. Davide2 punti
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@Flaminius buongiorno, ti leggo con molto piacere e ti ringrazio. Io qui ho imparato e sto imparando molto ma veramente molto, anche se sono pure briciole rispetto a quello che sanno i veri numismatici del Forum. Circa le tecniche di coniazione nell'antica Roma, anche con riguardo alla monetazione di barra, un giorno mi fu segnalato questo documento leggibilissimo, da scaricare in pdf, e te lo giro: http://manuali.lamoneta.it/CONIO.htm#tondello Spero che ti farà piacere leggerlo. HIRPINI2 punti
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Grazie a tutti... sono davvero belle queste discussioni con voi. Non entro nel discorso del drappeggio... la vostra precisione ed attenzione mi fa paura!!! siete davvero in gamba!! In merito all'ipotesi del sesterzio di barra, avanzata da @Stilicho, non so se possa essere questo il caso... perché mi risulta che di solito questi esemplari sono di forma tipicamente squadrata.. come credo voglia intendere anche @Hirpini. Questo mi sembra invece un tondello lavorato a caldo a martello ... e lavorato male perché la forma non è venuta circolare.. ma sappiamo bene che ciò non aveva importanza ai fini della bontà della moneta. Infine... non vi nascondo che questo fatto delle barre di bronzo da cui venivano tagliati i tondelli, come le fette di un salame, un po' mi fa pensare... so che veniva fatto perché mi risulta siano state trovate evidenze archeologiche di quest'attività.. ma mettersi a tagliare delle "fette" di bronzo è laborioso anche oggi con le moderne seghe per metalli. Non so .. mi lascia perplesso. Ma questo è un altro discorso su cui sono certo troverò qualche discussione nel forum!! A presto e grazie ancora... Flaminius2 punti
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Buongiorno, interessante, però permettimi di fare alcune considerazioni, in merito al "cartellino di "un noto Numismatico degli anni '60: "Buon Falso d'epoca" questa moneta, cito il catalogo Gigante, "venne coniata in 510.000 esemplari, queste monete furono coniate su richiesta di privati... " Sicuramente è una moneta che è stata falsificata, dubito tantissimo all'epoca dell'emissione, ma piuttosto in anni molto più recenti a noi ( anni 60/70/80) per turlupinare gli sprovveduti ( in Numismatica) o chi era alla ricerca dell'affare a tutti i costi. Mi pare alquanto improbabile che il falsario di turno, si sia impegnato a falsificare una moneta già rara all'emissione, che ebbe scarsissimo successo, e circolò quasi per nulla, oltre la difficoltà di approntare il falso, avrebbe dovuto smerciare una moneta pochissimo conosciuta e tra l'altro non circolante in Italia, è come si fosse impegnato a falsificare il 5 lire del '14, i falsari ( d'epoca) falsificavano di norma la monetazione più diffusa ed abbondante di quel dato periodo storico, non certo pezzi rari e poco conosciuti, non avevano interesse a porsi sotto i riflettori..... saluti TIBERIVS2 punti
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Inserisco l'immagine a futura memoria. Certo che è veramente bello, complimenti all'acquirente. Sul prezzo si può discutere ma di monete di questo calibro non se ne vedono tante. Noto solamente un piccolissimo livello di consunzione dei punti più esposti: i capelli sotto la corona d'alloro e la guancia della Dacia2 punti
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Su Cronaca Numismatica online interessante articolo su Cosimo I de' Medici https://www.cronacanumismatica.com/500-anni-fa-cosimo-i-de-medici-una-storia-per-tante-monete/1 punto
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Altro aspetto di primaria importanza... chi si prende la briga di avvisare Zahi Hawass? @King John ci pensi tu oppure chiediamo a Roberto visto che è più in confidenza?1 punto
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Buonasera!! Anche io ci sarò sicuramente!! Sarà come sempre una piacevole giornata di incontro tra lamonetiani!!1 punto
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Non ne sto seguendo molte ultimamente, in quale asta hai visto molti cinesi? E' un peccato che molte aste non esplicitano più la nazionalità dell'acquirente nel live. In realtà l'esempio che fai contraddice un po' quello che affermi: si tratta di un asse (non un sesterzio) e in condizioni neanche eccelse (bruttina diciamolo, probabilmente lisciata e forse ripatinata). Ciò nonostante ha triplicato la base e fatto un risultato secondo me molto alto se consideriamo la moneta. Non era comunque il caso di questo Adriano da Leu, come non lo è in generale per le altre monete segnalate in questa discussione. Quello che segnali è sicuramente un problema che affligge il settore in generale ma qui si stava parlando d'altro: di monete valide e dell'andamento del mercato. Peraltro ultimamente vedo una leggera flessione dei pezzi bulinati, quindi forse c'è speranza in questo senso che il mercato educhi restauratori e case d'asta. Sono d'accordo nel non soffermarci troppo sull'Adriano per considerazioni generali sul mercato. E' probabilmente una moneta molto oltre la media per cui il risultato rientra tra i picchi non preventivabili e riservati alle monete "eccezionali". In questa direzione andavano quindi le altre monete da me segnalate nel post iniziale. In particolare l'asse di Alessandro Severo: moneta rara ma in bassa conservazione, pulita pesantemente, decisamente non bella, asta italiana. Ho assistito al live per questa perchè ero interessato: oltre i 2000 se la sono contesa un americano e un inglese, che alla fine ha prevalso. E' sicuramente una moneta da studioso e da cultore numismatico, sicuramente non da speculatore o amante del bello e del perfetto. Anche le altre da me segnalate (CNG di settembre) sono tutte monete non perfette, con difetti (di conio, corrosioni, scentrature, mancanza di patina), conservazione non altissime ma almeno non bulinate o rifatte. C'è quindi anche per voi una sorta di ripresa del mercato del bronzo, anche in conservazioni medie, soprattutto se non troppo manipolato?1 punto
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Abbiamo un'associazione che fa, tra le altre cose, archeologia sperimentale; un'attività che seguiamo è la metallurgia antica nel mondo romano. Tra i vari esperimenti che abbiamo fatto c'è la realizzazione in bronzo per fusione di alcuni esemplari di Aes grave repubblicano... le tipiche Giano Bifronte/Prora di nave... di due tipi secondo due diverse riduzioni ponderali; realizziamo anche copie di un denario repubblicano (in stagno... per farle in argento bisogna essere professionisti orafi e quindi non possiamo) tramite conio (purtroppo moderno.. ma ci stiamo organizzando per riprodurne uno "filologico"). Il prossimo esperimento che vorremmo realizzare è provare a fare sesterzi di barra... quindi fondere in barre di circa 3 cm di diametro del bronzo od oricalco ... poi tagliarle in tondelli del giusto peso e spessore (vediamo come sarà!) ... scaldarli e provare a batterli con un conio in ferro che sto cercando di farmi fare... riportante le impronte di un sestrerzio che ancora devo scegliere tra quelli di barra censiti (oppure no vediamo!!). Tutto questo per capire il procedimento produttivo, i problemi che si presenteranno ed i modi che troveremo per risolverli... forse come hanno fatto gli antichi. Naturalmente ogni esemplare che è stato/sarà prodotto porta le dovute indicazioni di "Riproduzione". Tutto qui. Un caro saluto, Flaminius1 punto
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Ciao Alberto, per prima cosa permettimi di mettere per il verso giusto le tue foto.... non possiamo continuar a spendere soldi in terapie per la cervicale... Direi, un onesto BB soprattutto il R è penalizzato da pieghe e un po' di sporco, comunque banconota più che collezionabile. Questo è un mio 1000 lire medusa serie sostitutiva... Ora aspettiamo quello di @wstefano con lo stesso numero di serie e sicuramente messo meglio del mio che ancora non ci ha fatto vedere1 punto
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Nel 1394 fu eletto l'antipapa bendetto tredicesimo il 28 settembre (deposto il 5 giugno 1409 dal concilio di Pisa e il 26 luglio 1417 dal concilio dicostaza)come riporta il muntoni nel quarto volume a pagina 1461 punto
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Buongiorno, Rocco Amico mio, direi in ottima forma? Carica di fascino con alle spalle 221 anni di Storia. Saluti Alberto1 punto
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E' proprio questo che fa escludere definitivamente la balzana ipotesi del falso d'epoca... oltre a tutto quello che è già stato detto, la fattura dei falsi d'epoca è sempre molto più rozza, i materiali usati molto poveri. Probabilmente il numismatico con d'epoca intendeva davvero un falso "vecchio" per collezionisti e non uno coevo per la circolazione... d'altronde non so nemmeno se negli anni '60 ci fosse ancora la finezza di assegnare il termine "falso d'epoca" solo a quelli prodotti per circolare.1 punto
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Grazie di aver condiviso. Stupenda mostra, peccato non poterci essere.1 punto
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@numa numa ho pubblicato una discussione su un gruppo yahoo nel quale si parla pressoché esclusivamente di sistemi ponderali. I due utenti più attivi sono Ross Glebe e Robert Tye. Ora che hanno risposto entrambi, la discussione dovrebbe alimentarsi (di solito è quello che accade...). Cercherò ora di far porre maggiormente l'attenzione sui dubbi sollevati dall'egittologo, anche sul piano stilistico.1 punto
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Questa invece la risposta di Robert Tye: It is one of a pair, the other is a more crudely struck, but a better weight pictured is 41.55g the other is 47.41g. Both seem to be 98% pure silver or better. So it looks like they are roughly intended to be half a deben (expected c. 47g) but the stamps are more to do with purity than weight. There have to be some doubts about authenticity, and the auction write up seems poor to me – however, Valloggia knows more than me, so I will not differ.1 punto
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Con 3000 anni (e più) di storia direi che di cose da commemorare (che siano eventi storici, architettonici, artisitici, letterari & co.) se ne trovano quanti se ne vogliono, basta solo non fossilizzarsi sul rinascimento (se poi vengono tutte come quella di Leonardo di quest'anno.....) e dal 1800 in poi (come se la storia dell'Italia sia solo il risorgimento...). E, a proposito di risorgimento, nel 2022, ad es., saranno 150 anni dalla morte di Mazzini, quanto scommettiamo che ci sarà una monete 2€ cc, con gran sfoggio di fantasia?1 punto
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Grazie sarebbe stato molto utile che nei cartellini descrittivi venisse indicata la zecca nel titolo e non solo genericamente: tremisse longobardo1 punto
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Deve essere del 1378, della Sede Vacante tra la morte di Grgorio XI (26 marzo 1378) e l'elezione di Urbano VI (8 aprile 1378). Nel 1394 non c'è alcuna S.V. in quanto regnante Bonifacio IX (1389-1404).1 punto
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Se si vede la cronologia di ogni anno dell'Impero Romano, o comunque della scienza o della storia tutta in generale, si trova ogni cosa. Nel 1220 papa Gregorio IX consacrò l'Eremo di Camaldoli, ad esempio. Nel 1420 venne costruita Ca' d'Oro a Venezia e a Firenze, stesso anno, Brunelleschi inizia la sua cupola1 punto
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Buonasera, qualcosa sul tuo interessantissimo "EXCEPTIONAL EQUATORIAL RING DIAL WITH ADJUSTABLE UNIVERSAL TIME BAND, Northern Italian or German, c. late 17th century, made of brass 3” (75 mm) in diameter, with traces of gilding." lo leggerai qui, in pdf, al n. 18 del testo: http://www.google.it/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=images&cd=&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwixuP-BoMLlAhXjsaQKHVWdD0MQjB16BAgBEAM&url=http%3A%2F%2Fwww.etesseract.com%2FC104.pdf&psig=AOvVaw0qAbVS9DumtlBsrWXwI5Yf&ust=1572465330353651 HIRPINI PS: salvare il pdf sarà più semplice che volerlo leggere soltanto.1 punto
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Da noi il mercato dei bronzi antichi è fermo, per non dire moribondo. Le cause? Crisi economica, mancanza di ricambio nel collezionismo, eccesso di restauri, prezzi alti, cambiamento di gusto, altro...? Non sta a me dirlo, ma è una constatazione che invece all'estero rimane più... frizzante. Le monete veramente eccezionali rimangono per fortuna ancora contese. L'Adriano ha fatto un prezzo alto ma, a detta di chi l'ha visto dal vivo, era davvero di alta qualità. Mi dicono che l'abbia acquistato un collezionista che ha gusto e palanche, quindi... Beato lui!1 punto
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Buonasera, che la legenda al diritto si vada via via stringendo non credo si particolarmente significativo, anche la RIC 254 postata da Wildwinds e altre di Gordiano III mi sembra che presentino questa particolarità: A me invece a prima vista mi aveva un po' insospettito la evanescenza delle figure, un po' impastoiate sul fondo e anche la perfetta centratura del conio su entrambe le facce della moneta (ma questo potrebbe essere un pregio se fosse autentica). Anche il relativo valore della moneta potrebbe giustificare una falsificazione. A favore giocano peso e modulo. La patina con l'azzurrite poi è sempre apprezzata e darebbe pregio alla moneta anche se non la riveste tutta. In conclusione malgrado i dubbi iniziali propenderei (mio giudizio personalissimo) per l'autenticità. Potrei sbagliarmi, quindi spero di leggere altri interventi. Circa la classificazione, è esatto il RIC III 254. Buona serata HIRPINI1 punto
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1907 India - Edoardo VII° - un quarto di Anna (chiamato anche 1 PICE) equivalente ad 1/64 di Rupia.1 punto
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Ciao, mi inserisco anch'io nella discussione, anche se ti hanno già detto tutto riguardo alle banconote candidate, perché ho letto che accennavi a farla incorniciare. Sei sicuro di voler optare per questa soluzione? Ha il vantaggio che tua nonna potrà appenderla alla parete e averla sempre a vista ma ha il difetto che così perderebbe un lato, che resterebbe inevitabilmente coperto. Ti consiglio, tutt'al più, di utilizzare un doppio vetro, in modo che il retro resti sempre visibile se tua nonna volesse, di tanto in tanto, girare il quadretto e darci una sbirciata. Un saluto alla nonna da parte mia (e direi anche di tutto il forum.. ormai direi che è quasi diventato un regalo collettivo! ...coi tuoi soldi xò! ?)1 punto
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Pienamente d'accordo. Però viviamo in una società che non fa niente per aumentare la"cultura" di tutti noi e soprattutto dei nostri figli. Continuano a fare tagli all' "Istruzione" ai "Beni Culturali" alla "Ricerca scientifica". Siamo diventati un Paese del Terzo Mondo ( con tutto il rispetto per il Terzo Mondo ). Siamo passati dall' "Ipse Dixit" di Aristotele a " L'ho letto su Internet !!!", dalle Opere Filosofiche... ai Blog di Fedez e compagna... Ciao1 punto
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Ciao @Ross14, non ero a conoscenza di questa discussione e ho letto con interesse i vari interventi, fra gli altri quello al post #30 che sembra ipotizzare qualcosa di simile a quanto ho scritto. L’ipotesi che questa particolarità possa attribuirsi alla ripresa delle iscrizioni con punzoni, non convince del tutto neanche a me, per le seguenti ragioni: - che differenza ci sarebbe fra iscrizioni ottenute sul conio vergine per la prima volta e le successive riprese: perché solo a seguito di queste ultime dovrebbero formarsi le protuberanze descritte ? - perchè gli avvallamenti compaiono solo al rovescio e mai al dritto ? Pur essendo vero che i coni di rovescio venivano ripresi con maggior frequenza anche quelli di dritto lo erano, eppure non sono riuscito a trovare diritti di monete con le stesse caratteristiche... - se l’ipotesi è la ripresa con punzoni dei coni usurati, perché non si vedono segni di sovrapposizione di lettere: quelle del vecchio conio in secondo piano e quelle del conio ravvivato più evidenti, in molte delle monete che hanno la caratteristica degli avvallamenti ? (In allegato un esempio di un sesterzio di Marco Aurelio)1 punto
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Pochi giorni fa e’ stata venduta la biblioteca di George F Kolbe, uno dei piu’ noti commercianti di libri di numismatica. La particolarità della sua raccolta era che era formata esclusivamente da libri dedicati non alla numismatica ma a libri che parlano di numismatica. Oltre 1500 lotti di libri/ cataloghi/ monografie/studi e riviste dedicate a libri di numismatica. Autore di vendite straordinarie come quella del torinese Bassoli , Kolbe e’ stato un riferimento per oltre 50 anni per tutti gli appassionati di letteratura numismatica, e anche una persona squisitamente gentile e disponibile ?1 punto
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L'autore narra brevemente la vita di Cesare Antonio Vergara, gli ambienti che frequentava e termina con la nascita e l'impatto della sua pionieristica opera: "Monete del Regno di Napoli" del 1715. Da questo estratto si evincono le difficoltà che il Vergara ha dovuto superare per pubblicare la prima opera sistematica sulle monete napoletane, le critiche e gli elogi ricevuti, le varie edizioni susseguitesi nel tempo e il grande successo che ebbe: fu sostituita soltanto nel 1911con "Le monete del reame delle Due Sicilie" di Memmo Cagiati. I cultori di numismatica chiamavano il Manuale "il vecchio Vergara" per indicarne la datazione dell'opera, ma nello stesso tempo esprimendo tutta la venerazione che merita un testo di tale portata.1 punto
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Buondì Doppio punto evanescente dopo FERDINAN: su una Pubblica del 17921 punto
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Il problema caro Pietro è che sono pochi gli utenti che amano condividere le proprie monete. E pochissimi I Collezionisti di questi piccoli nominali in rame, che raramente si trovano in alte conservazioni.... Non tutti poi collezionano per varianti... Ma solo per tipologia. Come si fa a stabilirne la rarità? Noi pochi, continuiamo a ricercare e studiare, spinti dalla sete di conoscenza e appagati da queste visioni che ci portano indietro nel tempo.1 punto
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