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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/23/19 in tutte le aree

  1. grazie a tutti veramente grazie per i vostri auguri! Ringrazio in particolare i cari amici @Monetaio e @Saturno
    11 punti
  2. @The Judge @uzifox Non posso che trovarmi d'accordo con voi! Anche io, come @The Judge , ho avuto come primo amore l'Euro; poi mi sono spostato su altre monetazioni, fino ad approdare agli Scudi. Tutto è partito quando ho trovato, fra le monete che mi ha lasciato il mio bisnonno, un 5 Franchi 1849, che mi è piaciuto a tal punto da voler approfondire quel tipo di monetazione e trovare.. le sue sorelle Non rinnego le mie collezioni precedenti, che mi piace spesso riprendere in mano e che continuo ancora oggi, ma devo dire che gli Scudi mi appassionano molto e mi stanno dando molte soddisfazioni È bello anche cercare il pezzo mancante che, a volte per il prezzo a volte per la rarità, non è sempre facile scovare. Proprio la scorsa settimana, per la prima volta dopo anni, avevo visto uno Scudo di Vittorio Emanuele II re di Sardegna (Genova, 1859) in buone condizioni e con una base d'asta molto bassa. Proprio all'ultimo secondo un altro collezionista ha effettuato un rilancio e me la sono persa.. per un solo euro! Tenendo conto che per questa moneta mi sono imposto un budget di 100 Euro, chissà se mai avrò di nuovo un'occasione simile In attesa di un video che mi piacerebbe mostrarvi e di completare la lista di cui vi parlavo, inizio ad allegare qui una foto della mia collezione (in foto 42 pezzi, altri 4 sono in viaggio proprio in questo momento )
    6 punti
  3. Grazie Galenus, "favoloso" è vederli tutti insieme nel vassoio...
    5 punti
  4. Ai convegni numismatici credo di non stare molto simpatico agli espositori, perché chiedo a tutti di poter osservare i comunissimi denarini di Ravenna. Monetucce da pochi euro, che mi vengono date con malcelata commiserazione. Sentimento che si trasforma in pietà quando tiro fuori la lente da 60 ingrandimenti e comincio a studiarle con attenzione. Poi le restituisco sempre, giustificandomi: "Porti pazienza, faccio le varianti!!". Dopo quindici anni, però, finalmente un acquisto l'ho fatto. E' una variante. Decisamente rara. Di Virgilio nel suo catalogo le assegna il numero 20: un solo esemplare noto, conservato al Museo Nazionale di Ravenna. Questo è il secondo. La caratteristica peculiare è il piccolo giglio in legenda, a sinistra della croce. Un segno di zecchiere, probabilmente fiorentino, che dalle rive dell'Arno prese la strada della Romagna per andare a dirigere la zecca dell'arcivescovo. Un grande premio per aver osservato centinaia e centinaia di denarini: il pezzo che capita una volta nella vita!
    4 punti
  5. taglio 2€ cc paese Portogallo anno 2016A tiratura 500.000 condizioni BB+ città Roma taglio 0,02€ paese Malta anno 2015 tiratura 3.100.000 condizioni BB città Roma
    3 punti
  6. Bellissima discussione! Queste sono alcune foto della conferenza che feci nel castello di pizzo nel luglio 2009 dove portai le mie medaglie in esposizione.
    3 punti
  7. Buongiorno a tutti, Arrivato ieri il terzo Grano del 1797 Con questo, dovrei aver completato la serie : Il lettere grandi Lettere piccole FEDINAN
    3 punti
  8. Grande Galenus! Identico conio del dritto.... Stessa escrescenza di metallo sotto la D di FERDINAN Quindi questo dritto fu riutilizzato in zecca per la coniazione dei Grani 1798. Ottimo osservatore.
    2 punti
  9. Questo è il mio grano più bello... 1788 Non me ne vogliano i fior di monete che presentate ma io dei capelli così non li ho mai visti
    2 punti
  10. Ti ringrazio tantissimo, la lascerò nel cassetto come portafortuna...
    2 punti
  11. Presa ieri, devo dire molto ben riuscita, l'immagine scelta mi piace molto
    2 punti
  12. Perchè male? Se ti piacciono di più senza, hai fatto benissimo, fino a prova contraria ognuno fa ciò che vuole con le proprie cose, c'è chi taglia anche i folder sigillati per poter mettere le monete negli album. Se proprio devo dirti la mia, io gli avrei dato una pulita per togliere le ditate prima di metterla in capsula. Se invece ne fai un discorso di valore ovviamente complete di folder varrebbero di più in caso di vendita, ma è tua intenzione farlo? In vendita comunque si trovano sia i folder vuoti che le monete senza folder.
    2 punti
  13. Buonasera, @Galenus, @Rocco68, si postate pure.. Fatemi sentire male? Scherzo, complimenti veramente dei capolavori, se avete problemi di spazio posso accoglierli io.. ? Saluti Alberto
    2 punti
  14. Vero, di solito hanno moduli più ristretti tanto che spesso la moneta "finisce" proprio a ridosso della corona. Posto i miei due pezzi delle annate '97/'98 per confronto. Questa è cattiveria, eh...?
    2 punti
  15. Grazie @DAVIDE1982 @allek @Bassi22 per l'impegno e le prontissime risposte. La monetina è senza dubbio Arados e appena ho riletto il nome della città ho subito ripescato il cartellino finito sotto la taschina di un'altra moneta. Peccato non potervi leggere nulla. Grazie voi tutti HIRPINI
    2 punti
  16. Riprendo la discussione perché leggendo il libro di @acraf sugli Insorti Italici a pag. 9 parlando delle cause della rivolta nella storia del periodo antecedente il 91-87 aC riporta: ””[...] Il potere giudiziario era rimasto ancora nelle mani dei cavalieri e presumibilmente non mancarono interventi legislativi favorevoli a certi settori della plebe romana e dei commercianti, che certo non persero tempo esercitare pressioni. Uno di questi interventi fu la nota Lex Papiria, che stabiliva la riduzione semiunciale dell’asse romano e la ripresa della coniazione del sesterzio d’argento. Questa legge fu promulgata nel 93-92 dal tribuno della plebe Cneo Papirio Carbone, futuro console mariano dell’85-83 e 82. Diminuendo il piede dell’asse bronzeo e ripristinando le piccole monete d’argento lo Stato poteva da un lato aumentare considerevolmente la produzione di monete di bronzo, mantenendo la stessa quantità di rame, e dell’altro e mettere sottomultipli del denario, favorendo in ultima analisi chi aveva interesse a vedere facilitate le proprie transazioni commerciali nelle aree interne dello stato romano. [...]”” Sperando di fare cosa gradita ?
    2 punti
  17. 2 Mark 1906 - 50° anniversario del matrimonio fra Friedrich e Luise
    2 punti
  18. Io invece ho due monete da 1/8 e nessuna da 1/2... Sarà perché gli ottavi si avvicinano di più alle monete "piccole" mi hanno sempre affascinato in modo particolare, oppure perché erano coniate con gli scarti della produzione delle altre.. mi immagino in zecca prendere i ritagli e prepararli per fare il tondello su cui coniare l'ottavo, una scena particolare... Ovvio che le conservazioni non si avvicinano a quello di Pier che è uno spettacolo, ma le monete sono belle ai nostri occhi, specialmente se le hai cercate per tanto o se, comunque, non le hai pagate uno sproposito e sono ancora in buona conservazione...
    2 punti
  19. Si giusto per aggiungere qualche sintetica informazione in più sul tipo kore/protome equina sardo postato da @dux-sab Il nominale maggiore come è già stato detto viene attribuito ad esclusiva zecca sarda, il tipo specifico nel Piras “le monete sardo puniche” se la tanit/kore del dritto non presenta globetti vari viene catalogato come 48,81 e come stato detto classificato comune. Cosa diversa se avesse il caduceo a sinistra del cavallo e sarebbe classificato R3. In generale la tipologia del grande bronzo (3 unità?) si stima sia sta coniata nel periodo 264-241 con un peso medio di circa 15 grammi e un diametro medio di circa 26. Per quanto riguarda il bronzo minore stessa tipologia (300-264 circa) peso medio 5,10 gr e diametro medio 19,5, più antico, si è più possibilisti che possa essere stato coniato anche in zecca si ciliana. Cioè in pratica le prime emissioni in Sicilia e poi le maestranze si sarebbero trasferite in Sardegna per le per le prime coniazioni che poi sarebbero continuate in più stabilimenti locali con uno stile prorpio. In particolare qualche studioso anche autorevole in maniera suggestiva afferma che la tipologia siciliana oltre che da uno stile generalmente più curato si contraddistingue in particolare da elementi diversi rispetto alla Tanit/Kore sarda e cioè sarebbero il taglio del collo concavo e la collana pendente, mentre sulle coniazioni più tarde sicuramente di zecca sarda taglio del collo convesso e collana piana. Per quanto invece riguarda le coniazioni iberiche (unità o calco) con lo stesso soggetto di epoca barcide 221-209 - quindi posteriori alle precedenti – e catalogati alla Classe 8 del Villaronga 1973 – sono di stile completamente diverso ed inoltre oltre ad non alla tipologia con nessun simbolo sono coniate solo con lettera BETH e YOD davanti alla protome. L’altro elemento distintivo è il peso medio che va aumentando da un iniziale 8,60 che dovrebbe essere in linea con le emissioni bronzee siciliane dello stesso periodo a 10/11 grammi delle ultime coniazioni. Peraltro abbiamo un tipo molto particolare con unità e suoi divisori (sempre Tanit/Kore Protome) che viene definito di stile "tosco" e si ritiene che possa essere stato coniato o da zecche itineranti dell'esercito di occupazione cartaginese o in zecche locali per produrre una moneta fiduciaria necessaria per gli scambi quotidiani.
    2 punti
  20. Lasciai poi delle foto laddove ci fu un'esposizione con i pezzi della mia collezione.
    2 punti
  21. 1 punto
  22. Sarebbe interessante sapere anche quanto pesa..., anche il peso aiuta a scoprire i falsi, non dimenticarlo.
    1 punto
  23. Naturalmente lo avrai comunicato al "bancarelliere" ??
    1 punto
  24. Ciao @nikita_ Per l'altra discussione ho una moneta per la prossima settimana e poi qualcosa per il 1811. Purtroppo del 19° secolo non ho molto.... Saluti
    1 punto
  25. La conoscete la leggenda dei five cents buffalo senza data, con un valore numismatico maggiore? Balla spaziale. Era la debolezza del metallo. La data in rilievo, era soggetta a maggiore usura e in molte monete la data diventava illeggibile o spariva. Qualcuno abboccava.
    1 punto
  26. Interessante, per me che per ora ho collezionato solo scudi di Napoleone e per giunta solo francesi, mi pare un buon punto di riferimento per ampliare la collezione.
    1 punto
  27. Per prima cosa voglio ringraziarti per questa visita virtuale della mostra che grazie alle tue foto riusciamo a goderci. Di questa banconota con oltre 120 anni di storia, la cosa che più mi stupisce è lo stato di conservazione.... da invidia Di nuovo grazie e mi raccomando, continua con la carrellata. Nota piè di pagina... Ho notato che in alcuni cataloghi viene indicata una sola emissione - Dec. 06.08.1981 a firma Pignataro Ferrara tiratura 1,8 milioni R3, mentre, in altri con lo stesso Dec. trovo due emissioni, la prima a firma Pignataro Ferrara tiratura 1,3 milioni R2, l'altra a firma Ascione Talamo tiratura 0,5 milioni R4. Una discreta discrepanza non trovate?
    1 punto
  28. Buongiorno, quasi certamente greca, potrebbe essere oncia di Bari, con testa di Giove laureata e al rovescio prora di nave sulla quale v’è Eros nell’atto di scagliare una freccia. Come peso e diametro dovremmo esserci. Qualche dubbio sorge osservando la prora che sembra leggermente diversa da quella presente sul tipo monetale indicato (dalla foto poi non capisco se la legenda è presente o meno). Ma come sempre il mio è solo uno spunto di riflessione, attendiamo i più esperti. Saluti
    1 punto
  29. Mai vista una Montessori falsa, tempo fa c'era su ebay un biglietto un po' azzurrognolo e sbiadito proposto come falso, ma si trattava solamente di un 1.000 lire autentico dimenticato in un paio di jeans lavati in lavatrice mi ero conservato l'immagine, ma poi l'ho buttata nel cestino perché non si trattava di un vero falso. Purtroppo non so nemmeno se questa banconota è stata falsificata, chi è in grado di affermarlo, e non solo di supporlo, dovrebbe quantomeno inserire un'immagine anche presa dal web. I falsi del mille lire M.Polo sono conosciuti, con la sua composizione quasi monocromatica si prestava meglio ad essere falsificato.
    1 punto
  30. Credo sia un amuleto. Riconosco solo due caratteri: il secondo del dritto è shun e significa "obbedienza", il secondo del rovescio è bai e significa "cento".
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  31. Nel 1979 furono introdotti i "Forum scheck", valuta a corso forzoso, del valore pari al marco occidentale, con la quale si potevano fare acquisiti nei negozi Intershop. Ai cittadini della DDR era vietato il possesso di valuta estera convertibile, consentendo invece il possesso dei Forumscheck. Lo scopo era quello di sottrarre nel modo più veloce possibile la valuta occidentale importata nella DDR. Per far rispettare la regolamentazione dei Forumscheck, solamente gli stranieri potevano pagare in contanti con valuta estera negli Intershop e ogni cliente doveva mostrare il proprio passaporto. Ai cittadini tedesco-orientali non era permesso ufficialmente di farlo e dovevano cambiare il proprio denaro in valuta occidentale, (eventualmente posseduo ) con i Forumscheck nelle filiali della Banca di Stato della DDR. La conversione al contrario non era possibile . Naturalmente i negozi Intershop offrivano merce introvabile e di alta qualità, sconosciuta nella Germania Est. Accettavano solo "valuta forte" e "forum scheck", non prendevano il marco orientale....
    1 punto
  32. Grazie Valteri i confronti tra studiosi , ma anche semplici appassionati, servono proprio a questo. A volte possono emergere angolazioni differenti che permettono letture alternative che possono rivelarsi alla fine quelle giuste oppure fornire elementi che confermano le ipotesi originarie. l’importante e’ non assumere mai posizioni spodittiche tutte in sostanza puo’ essere rimesdo in discussione se prove o una logica piu’ rigorosa supera la visione precedente. Accade in fisica piu’ o meno ogni due secoli figuriamoci se non puo’ accadere in numismatica !
    1 punto
  33. Ciao Alberto, spesso in tanti si confondono nello stabilire dalla sola foto (a meno che non si indichi il peso) se si tratta di carlino o tarì. Per me questo è un tarì in considerazione delle dimensioni dei busti e della loro lunghezza.
    1 punto
  34. Bellissima questa moneta, è una vera opera d'arte! Però preferisco di più questa...
    1 punto
  35. Grazie a tutti per i vostri interventi, ero curiosa di sapere quanto potesse valere. Sicuramente la conserverò.
    1 punto
  36. @miroita ti ringrazio per la tempestività. Possiamo concludere che é una moneta usurata di un esemplare già di per sé molto sottopeso per la tipologia. Ti ringrazio
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  37. @Teus I Questo pesa 1,57 gr. ed un diametro di 23,31 mm. La tua manca già di oltre 2 mm. di diametro e le immagini sono appiattite.
    1 punto
  38. @miroita Ti ringrazio per l'esauriente risposta e il tempo dedicato. La moneta é usurata e questo è fuori discussione ma dalle foto che ho a disposizione da internet non vedo degli esemplari perfetti(anzi) con un peso alto(1.70-1.75gr). Ti prego, se hai tempo e voglia, di mostrarmi i tuoi grossi da 1.4gr integri e poco usurati così da schiarirmi ben bene le idee. Ti faccio un esempio di quello che trovo
    1 punto
  39. Buonasera a tutti, avevo impostato la discussione su monete suoi millesimi e avvenimenti, con l'intento di postare ogni volta una moneta diversa e avvenimenti diversi, ma credo se siete d'accordo che non ci sia niente di male nel diciamo integrare un millesimo, inizio io postando una delle ultime arrivate in collezione Litra68, un bellissimo 10 Tornesi 1859 di Francesco II di Borbone. Anno particolare che vede il passaggio del potere (a seguito della morte di Ferdinando II) nelle mani di quello che sarà poi ricordato come l'ultimo Re di Napoli. Voglio ricordare come avvenimento principale proprio il 1859 e il passaggio di consegne, e voglio riportare alcuni cenni di questa figura Storica che nella sua non proprio lunghissima vita ha vissuto 23 anni da Principe 16 mesi da Re ed il resto della sua vita 34 anni in esilio morendo al di fuori della sua patria. Riporto cenni storici reperiti da Wikipedia. L'ultimo re di Napoli La morte di Ferdinando II, avvenuta il 22 maggio 1859, trova il regno delle Due Sicilie in preda agli eventi: la forza della coscienza risorgimentale, oramai matura nel regno come nel resto d'Italia, sta per travolgere i vecchi assetti, anche se finirà con lo sfociare in una nuova e spietata monarchia, quella savoiarda. In tale clima sale al trono Francesco, nato a Napoli il 16 gennaio 1836 da Ferdinando II e Maria Cristina di Savoia, nonché marito da pochi mesi della bellissima e temeraria duchessa di Baviera Maria Sofia, sorella di Sissi e cognata dell'imperatore Francesco Giuseppe. Borbone del ramo di Napoli di quinta generazione, Francesco è a tutti gli effetti un autentico napoletano, profondamente radicato in quella terra ed animato da un intimo attaccamento alla sua gente. A soli 23 anni, dunque, diventa re. Consapevole della criticità della situazione politica, chiama subito a capo del Governo Carlo Filangieri, valido generale ed abile uomo politico vicino alla famiglia reale e con simpatie verso la Francia. Il nuovo Primo Ministro si preoccupa subito di uscire dall'isolamento internazionale, voluto da Ferdinando II, anche perché prevede che il regno avrà a breve bisogno di alleati forti per salvaguardare la sua stessa sopravvivenza. Riallaccia dunque relazioni diplomatiche con Francia e Gran Bretagna, oltre che con il Regno di Sardegna (alleato della Francia), ma quando presenta al re la proposta di alleanza con la Francia, Francesco II la rigetta decisamente, riluttante all'idea di abbandonare il vecchio alleato austriaco che per due volte, in passato, aveva salvato il regno, oltre alla stretta parentela che lo lega alla famiglia imperiale. E' questo l'atto che sancirà la catastrofe. Nel marzo 1860 il Primo Ministro si dimette. Nei primi di aprile scoppiano tumulti a Palermo. Il 14 maggio Giuseppe Garibaldi, nella spedizione ordita da Mazzini e Crispi ed assecondata da Cavour e dal re di Sardegna, sbarca a Marsala ed il 27 entra a Palermo, dopo aver vinto le prime resistenze dell'esercito regio. Allora Filangieri torna ad insistere con il re per una richiesta di aiuto alla Francia di Napoleone III, e questa volta Francesco II acconsente ma, come si vedrà, è ormai troppo tardi. A fine luglio la Sicilia è interamente in mano a Garibaldi, che riprende la sua marcia su per la penisola fino allo scontro decisivo, il giorno 1 ottobre, sul Volturno, dove l'esercito borbonico viene sconfitto e ripiega su Gaeta, insieme alla coppia reale. La resistenza di Gaeta, assediata, è strenua e riesce a durare fino alla metà di febbraio, quando le residue truppe borboniche capitolano. Il sovrano e la regina si trasferiscono in esilio a Roma nel palazzo Farnese ereditato dagli avi Borbone, ospiti politici oltre che personali di Pio IX. Le ultime sacche di resistenza, a Messina e Civitella, vengono neutralizzate di lì a poco. Molti ex-soldati borbonici, sbandati, si danno alla macchia, unendosi a bande di briganti. Ad essi si aggiungeranno, successivamente, tantissimi altri giovani renitenti alla leva piemontese. Si formano così piccoli eserciti sparsi per i boschi di tutto il Meridione che avviano una lunga serie di guerriglie dando vita alla storia del brigantaggio di quegli anni, fatta di atrocità e massacri da ambo le parti. Questa fase della storia d'Italia rimane controversa ed oggetto di copiosa letteratura revisionista, tutta accentrata intorno alla questione se il "brigante" fosse in realtà un patriota piuttosto che un malfattore, come fu sempre descritto dai vincitori di quella guerra. Da Roma Francesco II entra in connubio con essi fomentandoli e favorendone l'azione, nella mai sopita speranza di recuperare il regno. Compiuta l'unità d'Italia con l'occupazione piemontese dello Stato Pontificio, nel 1870 Francesco e Maria Sofia si trasferiscono a Parigi, in una villetta da loro acquistata in Saint Mandé. Nell'autunno del 1894 Francesco, che soggiorna nella località termale di Arco, in quel di Trento, in territorio austriaco, già sofferente si aggrava. Subito raggiunto da Maria Sofia, dopo pochi giorni, il 27 dicembre 1894, muore l'ultimo re di Napoli, a soli 58 anni. La sua "napoletanità", che comporta altresì una filosofia di vita del tutto contrapposta alla cultura del potere e della guerra, aveva indotto i suoi stessi sudditi a riferirsi a lui confidenzialmente e affabilmente con il nomignolo di "Franceschiello": un nomignolo del quale si sono poi impossessate le cronache post-unitarie facendone discendere una figura superficiale, debole e patetica, senza che nessuno potesse intervenire a tutela della memoria di un re spodestato e diseredato dagli eventi. In realtà Francesco II è stato un uomo riservato, sensibile, molto devoto, un sovrano onesto e generoso ed oltremodo perseguitato dalla sfortuna: la morte della madre pochi giorni dopo il parto, quella del padre alla vigilia delle nozze, quella della figlia dopo soli tre mesi dalla nascita, e poi quell'unico anno di regno nel corso del quale ha visto crollare il regno stesso insieme alla storica dinastia dei Borbone-Napoli. Principe reale per 23 anni, re per circa 16 mesi e, infine, 34 lunghi anni - oltre la metà della sua breve vita - da esiliato e senza i fasti delle origini. Saluti Alberto
    1 punto
  40. Caro Scudo1901, sono talmente colpito dalle monete postate da piergi00... che, pur avendo delle riminiscenze universitarie di Microbiologia,... sono indeciso se classificarmi come Ameba o Paramecio! ? A parte questa battuta, purtroppo, sono stato una ventina di anni lontano dalla Numismatica e l'ho riscoperta e "presa in mano" solo ultimamente. Ho scoperto "Lamoneta.it" e siete diventati dei grandi amici e dei Maestri. E'veramente un piacere leggere i post ed ammirare certe monete. E' mia intenzione, col tempo, di "presentarmi privatamente" alle persone con le quali ho più feeling, perchè chiamare "Scudo1901" o "piergi00" (e ne ho altri che stimo per i loro interventi e la loro competenza ), è un po' troppo "asettico" e soprattutto per me, che ha perso negli anni molti amici numismatici, è fondamentale ricreare quella cerchia di persone che ti possono aiutare nella nostra comune passione. Ciao
    1 punto
  41. 1906 Stati Uniti d'America - 5 cent Liberty falso d'epoca
    1 punto
  42. ciao, sorrido leggendo il tuo sconforto.... è capitato anche a me qualche anno fa... dopo di allora la mia considerazione su certi negozio è azzerata...questa è una discussione similia alla tua.. ciao
    1 punto
  43. Ho letto parecchie imprecisioni nei post precedenti, oltre a dei punti di vista che ho stigmatizzato più volte in questo forum. E vorrei dare la mia lettura. Punto Primo, cioè la genesi di questo convegno: nasce, per chi se lo ricorda, da un’iniziativa comune di Andrea Cavicchi, di Walter Nasi, di Francesco Cavaliere e mia. Puntavamo, sulla scorta delle crescenti delusioni, soprattutto a livello di location e di carenze strutturali nell’ambito della sicurezza (chi non si ricorda i convegni al Palanord circondati dai campi dei nomadi evidentemente ha la memoria corta e quindi va aiutato). Sull’onda del primo convegno che organizzammo, operativamente, io (che scelsi la prima location), Andrea Cavicchi e Walter Nasi, seguirono gli altri convegni, la cui organizzazione venne portata avanti e continua ad essere portata avanti, egregiamente, da Walter Nasi, per ovvie motivazioni logistico-territoriali e di pertinenza. Punto secondo: con tutto il rispetto per il Bophilex (il circolo si sta adoperando tanto per migliorarsi e va apprezzato), le due ambientazioni sono completamente diverse. Ed onestamente io, da commerciante, prediligo nettamente quella di un hotel, più professionale, curata e seguita. Purtroppo certi ambienti si tirano attenzioni di malintenzionati come mosche (e quest’anno al Bophilex è successo l’ennesimo furto importante ad un collega). Vogliamo parlare di Verona, che nell’ultima edizione è stato peggio del Far West ed ha visto fare finalmente noi commercianti fronte comune, contro i sempre maggiori rischi di fronte al dilagare delle azioni criminose ed alla sfrontatezza di chi le esegue? Ma andiamo!!! A certi convegni ci dobbiamo andare, ma incrociamo le dita, per riuscire a tornare tutti interi!!! E non è una battuta. Punto terzo: io ho partecipato a tutti i convegni di Walter Nasi, essendone il padre putativo; ed ho visto l’escalation delle presenze. E le ho viste in crescita, altro che i 13 commercianti citati!! Nelle affermazioni bisogna essere precisi, non sparare ad alzo zero. Si getta anche discredito sul lavoro degli altri con disarmante pressappochismo. Punto quarto ( e qua ribadisco un concetto che ho già espresso in altre sedi): se volete i grandi convegni, andate a Verona!! Se poi vi succede qualcosa (perché lì ci vanno anche persone losche che niente hanno a che vedere con la numismatica, ma presenziano con il solo intento di fottere il primo malcapitato che gli capita sotto tiro; con il colpevole lassismo dell’organizzazione, che in questa prossima edizione ha promesso di porvi finalmente rimedio), non lamentatevi. E, fra di noi, non ce n’è uno che non sia stato toccato dalla cosa. Punto quinto che è figlio dei precedenti : mi sento molto più a mio agio in questi ambienti in cui mi sento anche maggiormente protetto. Sesto ed ultimo punto, anche questo figlio dei precedenti: se vogliamo fare una numismatica diversa, migliore, bisogna uscire da quelli che sono i binari fin qui tracciati da quello che è stato fatto fin ad oggi. Visto che gli altri non lo fanno, io, Walter ed altri lo stiamo facendo, partendo dal basso, con fatica, umiltà, lavoro. Rome wasn’t built in a day!
    1 punto
  44. Credo che Carlo di Borbone(poi Carlo III di Spagna) e Murat siano stati i sovrani che più hanno fatto per ammodernare il Regno di Napoli. I successori non sono stati all'altezza.
    1 punto
  45. Fantozzi contro tutti (1980) Fantozzi per cinquantamila lire comperò nell'ordine: una forchettina di plastica, un coltellino di plastica, stuzzicadenti di plastica, un bicchierino di plastica, un'ala di pollo... di plastica, ... e una mela bacata.
    1 punto
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