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  1. Rocco68

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/15/19 in tutte le aree

  1. E siccome so che vi piacciono tanto..... Aggiungo questa "comune" Piastra 1818 testa grande. Invitandovi a condividere le vostre belle.
    6 punti
  2. quel che mi stupisce, in questa discussione, è che la parola "ricercatore" non venga scritta con caratteri dorati, vista l'enfasi con cui è usata. (la settimana scorsa ero in montagna, ed ho visto un paio di ricercatori con un cesto pieno di chiodini). PS. perchè non si pensi che io voglia offendere la categoria: io, da giovane, fui ricercatore. Mio figlio, ora, fa il ricercatore a Princeton ( mi sono sempre chiesto che accidenti di funghi crescano a Princeton)
    5 punti
  3. Come promesso, invio una fotografia del mio nuovo (e finalmente funzionante) set fotografico. Come si vede, con un po' di buona volontà e un po' di fantasia si riesce ad ovviare alla scomparsa dello ianus. Coraggio, datevi da fare. A breve pubblicherò i risultati dei primi esperimenti, ora però ho fame, vado a mettere la pentola sul fuoco!
    5 punti
  4. Fate conto che invece di "pizzeria" ci sia scritto "Progresso numismatico" e che invece del cane ci siamo noi zoticoni di questo forum...
    5 punti
  5. 5 Tornesi 1797 - 3 Tornesi (Pubblica) 1770 e 1778 - Grano da 12 Cavalli 1770 e 1786 - 9 Cavalli 1778 - Tornese da 6 Cavalli 1770 e 1778 e 1786 - 4 Cavalli 1770 e 1786 - 3 Cavalli 1770 e 1786. Sono tutte monete delle quali potete osservare per la prima volta a colori nel manuale è che ognuno di Noi un giorno spera di trovare.
    4 punti
  6. Buongiorno , ho pescato un'altra bella carta dal mazzo e... Poker.. ? finalmente aggiungo al mio tris un altro bel libro.DE SOPO G., LE MONETE DI NAPOLI. L'evoluzione della tecnica monetaria e le varianti della zecca napoletana dal 1516 al 1859. Napoli 1971.
    4 punti
  7. Buongiorno a tutti, Oggi condivido la mia Piastra 1841.....
    4 punti
  8. Buonasera a tutti. La ricorrenza della sua morte è stata il 13 Ottobre. Fucilato nel castello di Pizzo il 13 di Ottobre 1815. Di seguito la lettera che fece consegnare all'amata moglie: " L'ora fatale sta per suonare: fra qualche ora non avrai più sposo e i miei figli non avranno più padre. Ricordatevi di me, non maledite la mia memoria. Muoio innocente: la mia vita non saprebbe essere insudiciata da un giudizio ingiusto. Addio Achille mio, addio Letizia mia, addio Luciano mio, addio Luisa mia; mostratevi sempre degni di me. Vi lascio su una terra straniera, in mezzo a numerosi nemici; siate sempre uniti, mostratevi superiori all'avversita', siate virtuosi, ricordatevi di ciò che siete piuttosto che di ciò che siete stati; non maledite la mia memoria e date qualche lacrima al mio ricordo. Il più grande dolore che provo al mio ultimo momento è di morire lontano dai miei figli, lontano dalla mia amica e di non aver alcun amico per chiudermi gli occhi. Addio mia Carolina, addio figli miei, ricevete la mia benedizione paterna, i miei più teneri abbracci. Addio, addio; non dimenticate mai il vostro sventurato padre. " Dal Pizzo il 13 Ottobre 1815 GIOACCHINO M. P. S. Spero che il mio corpo vi sarà spedito: è la preghiera che farò e che ho già fatta. Purtroppo questo suo ultimo desiderio non venne esaudito, il suo corpo senza nessuna pietà, fu dai soldati chiuso in una cassa di legno e gettato nella fossa comune sotto la Chiesa parrocchiale.... Non fu mai ritrovato. Vorrei ricordarlo e Onorarlo con le sue monete. E se vi fa piacere... condividete anche le vostre monete di Re Gioacchino.
    3 punti
  9. Scusate non ho capito bene il titolo della rivista... Regresso Numismatico..? Arka Diligite iustitiam
    3 punti
  10. Vorrei innanzitutto complimentarmi con @Cinna74 per aver ideato questa interessantissima ed affascinante discussione che ha permesso a molti di noi (me compreso) di scoprire e apprezzare dei pezzi di una rarità assoluta. Saluto anche l’amico @Rocco68 che, come sogni nel cassetto, ha citato ben due esemplari di Murat. Anch’io sogno di possedere un particolare tondello dell’impetuoso cognato del sommo Bonaparte. Si tratta della celebre medaglia in oro coniata per commemorare il ritorno a Napoli del Re dalla disastrosa campagna di Russia. Questa medaglia venne coniata in oro, argento e bronzo e si narra che fu Canova stesso a rappresentare la fisionomia del volto. Sinceramente non stenterei a crederci, considerando sia il legame dell’illustre scultore con la famiglia Bonaparte, sia la magnificenza del ritratto in questione (sicuramente tra le migliori raffigurazioni del volto augusteo di Murat). Si vocifera che esistano due esemplari in oro anche se, ad oggi, soltanto uno ha fatto la sua comparsa in pubblico. A dire il vero anche gli esemplari in argento sono praticamente introvabili. Gli unici a comparire ogni tanto in asta sono gli esemplari in bronzo, purtroppo afflitti da una terribile frattura di conio che sfregia brutalmente proprio l’affascinante volto del Re. Di seguito vi riporto sia lo “sfortunato” esemplare in bronzo che l’unico esemplare in oro ad oggi noto, esitato lo scorso anno da Editions V. Gadoury ed aggiudicato per 120.000 euro più diritti d’asta.
    3 punti
  11. Caro @margheludo non c'è bisogno affatto di scusarsi...ci mancherebbe altro! Grazie a voi piuttosto di fare uso del mio studio e di evidenziare eventuali imprecisioni di stampa o altro di poco chiaro, che spero di correggere se tra qualche tempo riuscirò mai a far uscirne una edizione rivista e aggiornata (dopo la "benedetta" monografia sulla Seconda Repubblica, però, per la quale tra poco aprirò un canale di crowfounding gestito personalmente da me e non dall'editore ...).
    3 punti
  12. Buonasera, tempo fa parlando con il mio amico Fratello Lamonetiano @Rocco68, a proposito di ex libris, gli dissi che desideravo farmene uno personalizzato, per sommi capi gli descrissi come mi sarebbe piaciuto, e oggi ho ricevuto a casa una graditissima sorpresa in verità più di una, vi mostro qui qualcosa che ho molto apprezzato e userò e custodiro' con affetto per sempre.. ? Grazie Rocco Saluti Alberto
    3 punti
  13. Lo abbiamo sempre sostenuto... che collezionisti e accademici sono complementari e non separerei questi 2 mondi... anzi, i collezionisti del passato, sono stati poi colori che hanno gettato le basi per la numismatica accademica di oggi, e su questo non si può dire nulla. trovo invece che oggi è un certo mondo a voler escludere L altro è ciò lo trovo ridicolo oltre che inutile.... vedo più invidia in certi accademici ( che vengono indottrinati a guardar male chi colleziona, soprattutto antiche) verso i collezionisti, che il contrario... anche perché , a certi collezionisti (quelli che comprano monete con svariati zeri) sapete che gli importa del mondo accademico??? Niente.... pertanto, se qualcuno vuole chiudersi a riccio lo faccia pure.... si andrà avanti per altre strade, libere e senza pregiudizi.... skuby
    2 punti
  14. Dott. Pugliese ma lei, in quanto ricercatore, in che monetazione è ferrato? Non l'ho mai letta aiutare il prossimo. Al contrario ho letto di archeologi che hanno chiesto lumi agli utenti del forum. Poi, sinceramente, se non arriva a capire quello che le stanno dicendo in tutte le salse non è che può dar la colpa alla sua carriera accademica. Può bastare anche essere ministro delle infrastrutture a volte. Lo dico senza la minima invidia della sua posizione altolocata; meno male anzi che essa le permette di non doversi mischiare col prossimo. Vai a capire poi se ne sarebbe capace. Buona serata.
    2 punti
  15. L'intervento di @demonetis tutto è tranne che pieno di invidia e di rabbia. Cerchiamo di mantenere un minimo di obiettività.
    2 punti
  16. Altra segnalazione, a quanto pare altra medaglia nella stessa asta, così mi è stato riferito. Purtroppo la medaglia qui postata altro non è che una coniazione francese postuma di basso valore commerciale. Per comprendere l'importanza delle medaglie del Real Ordine (meritocratico) di Francesco I vanno letti gli statuti. In generale, per decretare l'ufficialità di una medaglia vanno sempre letti statuti e decreti di emissione laddove vi sono dubbi sull'iconografia e sul metallo utilizzato. La medaglia in oggetto è in bronzo. Male... molto male! E questo perchè la quarta e quinta classe dell'ordine prevedeva conferimenti in "medaglia d'oro" e "medaglia d'argento"; il bronzo non è mai stato citato. Nel mio studio pubblicato sempre su Cronaca Numismatica anni fa http://ilportaledelsud.org/real_ordine.htm ho riportato una serie di immagini di medaglie simili e grazie ad alcuni confronti fatti tra conii, punzoni, e punzonature dei vari argentieri dopo il 1870 è emerso che tra il 1829 (anno di fondazione dell'ordine) e il 1860 (anno in cui l'ultimo dei Borbone lasciò la capitale, abbiamo medaglie in oro e in argento note con due diversi conii ma con gli stessi punzoni dell'effigie (questo perchè anche se il conio si usurò e lesionò dopo alcuni anni venne costruito un secondo conio utilizzando sempre gli stessi punzoni dell'effigie e dei caratteri). La medaglia poi coniata a Roma tra il 1861 e 1870 è riconoscibile per alcuni particolari tra cui il tipo di appiccagnolo e la barra per nastrino uguali alle medaglie di Castelfidardo del 1867. Abbiamo poi le coniazioni francesi post 1870 (dopo la presa di Porta Pia e conseguente fuga del re all'estero) che vennero coniate principalmente in Francia e riportano sugli esemplari in argento il punzone proprio della famigerata testina di cinghiale sul pallino come già presente sull'esemplare qui riportato nel mio commento successivo, il conio francese post 1870 si differenzia da quelli napoletani del 1829-1860 per l'appiccagnolo a forma di pallino e l'effigie del re completamente differente, in particolar modo il naso più lungo e aquilino. L'esemplare sub judice è proprio il conio francese, sarebbe bastato dare un'occhiata agli studi che ho condiviso sul mio sito www.ilportaledelsud.org per capire. La classe bronzo non esiste perchè lo statuto prevede solo le classi oro e argento (a Roma, durante il soggiorno forzato del re tra il 1861 e 1870, causa mancanza di fondi vennero coniate le medaglie classe oro su tondelli in bronzo dorato) e se questa dovesse essere nel suddetto metallo è da considerarsi una medaglia senza alcuna ufficialità e quindi del valore commerciale molto modesto. Ricordo bene che quando affrontai la pubblicazione dello studio mi affidai all'esperienza e alla collaborazione di Alessandro Brambilla, autore dell'omonimo testo sulle medaglie dell'ottocento, lo stesso ha provveduto poi a riportare nel suo testo proprio alcuni passi del mio articolo.
    2 punti
  17. Buonasera, come già scritto sui social segnalo alcune medaglie di coniazione francese (quindi non di conio napoletano ufficiale) che verranno proposte a breve (mi hanno riferito) in una prossima asta. Si tratta della coppia di medaglie versione mignon dell'assedio di Gaeta 1860-1861 che un utente mi ha gentilmente segnalato. le medaglie allegate in foto non sono state assolutamente coniate a Roma o a Napoli ma in Francia, la testina di cinghiale è un simbolo posto dagli argentieri francesi su medaglie in argento 800/1000 dal 10 maggio 1838 in poi. Di conseguenza questa versione mignon è stata coniata dopo l’esilio di Francesco II e precisamente dopo la presa di Porta Pia del 1870 e la conseguente fuga da Roma dato che nella città capitolina disponeva tra il 1861 e il 1870 dei conii dello Zaccagnini e non di conii di versioni mignon non firmati. Noterete sull’appiccagnolo a forma di pallino la testina di cinghiale, la stessa qui riportata ed abbondantemente citata in un mio vecchio articolo sulle medaglie del Real ordine di Francesco I dove ho riportato le differenze di conio tra le medaglie coniate a Napoli tra il 1829 e il 1860; a Roma tra il 1861 e 1870; in Francia dopo il 1870. Qui di seguito alcune foto dei miei studi disponibili in rete e consultabili gratuitamente da anni. http://ilportaledelsud.org/real_ordine.htm
    2 punti
  18. Diciamo semplicemente che la linea editoriale scelta cozza a livello ideologico con i principi che animano un discreto numero di utenti di questo forum.
    2 punti
  19. no, no.. diciamo che, seppure con una grave lacuna, la nostra vita scorre ugualmente...
    2 punti
  20. Si può avere anche un sogno di rame? Volendo rimanere in UK mi piacerebbe tantissimo possedere un Cartwheel da 2 pence del 1797 di Giorgio III°, con i suoi 57 grammi di peso sarà imponente e fantastica!
    2 punti
  21. A questo riguardo, propongo di tenere in considerazione un altro fattore, scarsamente indagato. Durante la Repubblica, l'unica zecca ufficiale rimase Roma; man mano che il dominio dell'Urbs si espanse, le necessità di moneta furono sostenute in parte con l'emissione di moneta locale, a tutti gli effetti una monetazione provinciale (sebbene questa locuzione venga usata solo per il periodo post augusteo). Il fenomeno invero è già evidente in Italia, ma esplode con l'annessione della prima provincia, la Sicilia. Ora, le emissioni provinciali repubblicane in argento sono poche, anche se esistono (una su tutte, i cistofori della provincia d'Asia); le emissioni provinciali repubblicane enee invece sono molto numerose, centinaia di tipi. Questo perché, immagino, non aveva senso trasportare il bronzo da Roma all'Iberia, all'Africa o all'Asia: l'elevato rapporto peso/valore di queste monete avrebbe fatto sì che il loro trasporto sarebbe risultato più oneroso che utile. Molto meglio, con sano pragmatismo romano, servirsi (anche) di monete locali. Per questa ragione, secondo me, all'espansione territoriale e demografica non trova diretto riscontro un'emissione di monete in bronzo
    2 punti
  22. Ho insegnato Storia per 35 anni e devo dire che riuscivo a farla piacere ai ragazzi. La Storia non è una elencazione di di nomi e date altrimenti sarebbe davvero "barbosa" ma cercare di capire i fatti, le cause, gli effetti. Anche la numismatica non può esistere senza la Storia. Negli ultimi anni di insegnamento portai avanti un progetto: la Storia attraverso le monete e devo dire che ebbe molto seguito tra i ragazzi. Per rispondere al quesito, prediligo il Medioevo, sia perché, contrariamente a ciò che si pensa, sappiamo di più del mondo romano che di quello più prossimo del Medioevo; ma anche perché, sfatando i luoghi comuni che ne fanno un "periodo di barbarie" il Medioevo ci ha dato cose molto rilevanti: le cattedrali gotiche, le Repubbliche marinare, le abbazie, ecc.ecc. Ovviamente lo studio della Storia esige anche delle regole per non cadere in errori come viene sottolineato in M.I. Finley, Uso e abuso della Storia, 1981.
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  23. Panama, quarto de balboa 2016, celebrativa del centenario del Canale.
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  24. Se iniziamo anche a selezionare le riviste per censo...stiamo freschi!
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  25. Ma siamo sicuri che una rivista così elitaria può essere anche solo nominata su questo grezzo forum?
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  26. DE GREGE EPICURI Parlando di monetazione romana sono frequentissimi i dubbi e le domande, anche da parte di collezionisti non proprio alle prime armi. Il campo è molto ampio, ed i problemi numerosissimi: i nomi delle diverse monete, la datazione, i cambiamenti nel tempo, le riforme, la purezza dei metalli e la composizione delle leghe, le patine, le iscrizioni e le loro abbreviazioni, i titoli imperiali, il significato delle immagini, i falsi antichi e moderni, le imitazioni, le zecche e le officine, ecc. Abbiamo pensato di incontrarci un paio di sere per affrontare le questioni principali, e soprattutto rispondere a domande, anche osservando delle monete per illustrare i punti principali e per chiarire dubbi e interrogaivi. Sono invitati in particolare i principianti, ma anche tutti quelli interessati a saperne di più, o ad affrontare qualche tema specifico. Il CCNM è in grado di garantire un gruppetto di appassionati, diciamo di collezionisti di lungo corso, disponibili a rispondere e a confrontarsi. Anche loro comunque sanno bene di avere ancora moltissime cose da imparare. Nel primo incontro di martedì 22 ottobre (h.20.30, come sempre in via Terraggio 1, Milano) affronteremo soprattutto le questioni generali, la monetazione repubblicana e quella imperiale del 1° secolo. Martedì 12 novembre alla stessa ora ci occuperemo invece dei temi numismatici dal 2° secolo in poi, e delle zecche del Tardo Impero. Gli incontri saranno ovviamente molto informali, ed aperti a tutti. Si possono anche portare monete su cui c'è qualche dubbio da chiarire.
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  27. Premetto: non saprei in quale settore mettere questa discussione.. (medaglie ? "monete" moderne?..) Per quanto io sia un fan sfegatato di Bud & Terence.... non comprerei mai questeìi oggetti: Bud & Terence
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  28. Apro questa discussione per provare a raccogliere idee ed opinioni su questioni che ruotano intorno al titolo della discussione che, anche se un po' scherzoso, nasconde spunti di dibattito che credo possano essere interessanti. Mi piacerebbe però prendere in esame il solo periodo repubblicano, purtroppo più povero di fonti, al fine di provare a fare il punto della situazione sull'effettiva diffusione della moneta in ambito romano, dagli inizi della sua storia e fino al periodo tardo repubblicano. Proviamo a fare un esempio concreto... un legionario appena rientrato a Roma dalla Guerra giugurtina compra una pagnotta il cui costo è di un asse, paga con un bel denario e riceve come resto 15 assi. Un acquisto banale, uno stralcio di vita quotidiana... ma a ben vedere sorgono non pochi interrogativi...
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  29. Ahahahhah.... Mi hai sgamato!!! Hai capito che ho perso l'appetito e il sonno senza l'ultimo numero di Progresso Numismatico....
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  30. Posto il mio umile e unico argento di Ferdinando iv
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  31. Secondo Arslan dopo la fine della guerra goto-bizantina questi ultimi non riuscirono a rimonetizzare sufficientemente la pianura padana, solo nella parte orientale ci fu una penetrazione di moneta ravennate. Tutto il territorio soffri di una grave penuria che forse dei privati, forse ecclesiastici, cercarono di alleviare con una produzione autarchica di piccolissimi nominali che ben presto sparirono a causa della crisi delle istituzioni. Al loro arrivo i Longobardi trovarono un territorio demonetizzato e il tremisse di Castelseprio sta a dimostrare che dovettero arrangiarsi con una produzione propria cui si aggiungeva una precisa volontà di impedire l 'ingresso di moneta bizantina all' interno del regno.
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  32. All’entrata della mostra veniva consegna una breve brochure, sono interessanti alcune pagine, una può essere questa ...
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  33. Scusate non considerate il mio precedente commento. Ho capito tutt'altro.
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  34. Spero non le dispiaccia un ulteriore ringraziamento!
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  35. Serafini vol. IV - 1426/485a
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  36. Questa moneta è una delle più circolate della mia Collezione. Qualche anno fa ha smesso di circolare... e l'ho messa in collezione. Conservazione: "Triste" ,che è quella conservazione tra il B e il MB, non contemplata dai Cataloghi, ma che bisognerebbe inserire. Quella conservazione che, se la moneta potesse parlare, scriverebbe un romanzo più corposo di quelli di Stephen King... Quando la guardi ti scappa la lacrimuccia, sia per la storia, sia per la malcelata rabbia della sua condizione e quindi ti viene da sussurrare: " Benedetta ragazza, non potevi fermarti almeno per un centinaio di anni in un cassetto? Poi sarei arrivato io, e come il Principe Azzurro, con delicatezza, ti avrei riposta in un monetiere con il velluto rosso". A parte gli scherzi si tratta di una moneta R2 che ho inseguito da tempo per completare la collezione di Carlo Felice ( adesso mi manca solo più la sorella 1824 GE, moneta che non ho mai visto ed è un R4...quindi non ho speranze). La moneta è quella che è, potrei forse trovarne una migliore, ma non la venderò mai, ormai le sono affezionato. Ciao
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  37. Col rame io uso il flash per ovviare alla "minor luminosità"...
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  38. Ciao Francesco, si questa è la 41 testa grossa.
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  39. a breve, appena finito di lavorarlo, pubblicherò foto del mio "ianus" fatto in casa: ci si può arrangiare benissimo da soli! Nel frattempo, per santificare la preziosa presenza del vetro obliquo, presento due foto, differenti fra loro solo per la presenza/assenza del vetro: luce, posizione fotocamera, parametri di esposizione ecc. immutati. L'oggetto fotografato (parte di moneta) ha un diametro di 17 millimetri.
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  40. Salute ho iniziato a leggere l'articolo di De Luca sugli incensieri raffigurati su monete.Bene ha fatto l'autore di parlare a riguardo di qualcosa che vediamo spesso raffigurato sulle monete ma di cui non ne conosciamo l'utilizzo e la storia delle varie essenze che vi erano bruciate. L'incenso era utilizzato anche come forma di pagamento Salutoni odjob
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  41. DE GREGE EPICURI Devo dire che il D fa impressione...la bocca sembra quella di un piragna! Con denti aguzzi e minacciosi. Sarà un puro effetto ottico; ma se fosse celtica direi che è una tipica "tete diabolique".
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  42. io uso i guanti da pilota, quelli con le dita tagliate.
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  43. Dopo quasi tre anni da questa discussione oggi ho finalmente trovato in una bancarella questo raro millesimo di due denari. Non è certamente splendido, anche se dal vivo la sua colorazione è più verde di quello che sembra in fotografia, ma la data è perfettamente leggibile e chiara, il retro è messo peggio, non so se consumato o debole di conio ma la legenda si intravede appena.. Non mi importa, il buco nella collezione di questa tipologia pensavo di non chiuderlo, in centinaia e centinaia e centinaia di duedenarini che ho visionato non ne avevo mai visto uno, neppure in pessima conservazione ! Mi rimane ancora da rintracciare il 1768 per terminare la serie, ma anche quello l'ho visto solo dal mio amico @alainrib
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  44. Buongiorno à tutti... pongo questa scoperta domenica... In corsica soprana.... Mi pare una quartarola dei secondo périodo....peso 0,88 8mm....monetario F... gracie per un ritorno.... paolo
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  45. Buona domenica a tutti! Alla fine ho realizzato questo... Stampato su etichetta adesiva, di dimensioni 4.5.x 6.5 cm.
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  46. Appena entrata in Collezione, 9 Cavalli 1790, MAGLIOCCA 325/a.....R2 Conio ibrido.
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  47. Buongiorno, Foto di gruppo per i 9 Cavalli ... Cosa manca?
    1 punto
  48. Ciao ragazzi....mi intrufolo pure io in questa carrellata di SOGNI...... Io mi accontenterei di tenerla un attimo in mano. 12 Carlini 1810, testa a destra......
    1 punto
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