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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/07/19 in tutte le aree

  1. A Bologna non si è buttato il tempo. Modena Azzo Viii d'Este, grosso. Moneta databile tra il 1293 e il 1306 periodo appunto in cui il duca governò. Leggendo qua e là notizie su questa moneta che è non proprio facile a trovarsi, è uscito che da uno studio fatto da bellesia, i trifogli presenti come punteggiatura nella legenda sarebbero il simbolo dell'officina di produzione. In particolare corrispondono ai soldi coevi di Milano....quindi è proprio qua che son state battute. Si ipotizza anche che questa emissione coincida coi festeggiamenti per le nozze tra la sorella di Azzo cioè Beatrice d'Este e Galeazzo Visconti. Cosa ne pensate? Grazie a tutti e un saluto Marco
    3 punti
  2. Già mi immagino l'ordine che arriva in zecca..... Con su scritto: Coniate 1000 ducati in pezzi da 60 Grana, con dei segni particolari in modo da poter rintracciare i colpevoli subito dopo pagato il riscatto. .... La sacca straripante di pezzi nuovi di zecca consegnata ai rapitori.... @giacutuli certo che ne hai di fantasia. Saluti dal tuo fan Rocco
    3 punti
  3. Buona sera appassionati, ritorno con l'ultima di Filippo II in collezione, proveniente da importante collezione e corredata di cartellino di fine 800. Chiedo venia per le foto non proprio eccelse Attendo vostri riscontri, un saluto!
    3 punti
  4. Non necessariamente. Se il foro è coevo (o quasi), non credo che il possessore ne conoscesse la rarità. Anzi, visto il valore molto piccolo, è probabile che fosse persona di umili natali e che volesse semplicemente fare una medaglietta devozionale (del re) per sé o, magari, per il figlio nato in quell'anno... A me parrebbe strano, invece, che qualcuno - conoscendone la falsità - abbia voluto bucarla nel punto sopra il capo del sovrano (come per appenderla, appunto). Se avesse voluto "annullarla", bastava piegarla o sfregiarla con minor fatica e spreco di tempo. E proprio perché, pur "essendo buona e rara", ma "priva di ogni interesse" per il deturpante foro, si spiegherebbe il suo ritrovamento in ciotola. Qualche piccola differenza c'è, è vero, come ad es. il 7 della data uncinato. Ma rientra nell'usura del conio, non della moneta. Qui sotto, un altro esemplare (sempre periziato) che riporta questa caratteristica:
    3 punti
  5. Al giorno d'oggi dove si paga anche l'aria che respiri si può definire un R5 questo gazzettino
    3 punti
  6. 1895 MILANO ESPOSIZIONE EUCARISTICA BELLISSIMA MEDAGLIA! Particolare medaglia punzonata sul bordo BRONZO e realizzata con galvano a tre colori, argento, oro e nero, credo unica. Bronzo, mm.61 - Aut. MARCHETTI disegnò, ANGELO CAPPUCCIO incise, Stab. JOHNSON Riferimenti: 150 ANNI DI MEDAGLIE JOHNSON n.566
    3 punti
  7. Ho provato a elencare tutte le banconote passate nelle pagine di questo forun, on line e i mio possesso... Salvo errori miei, la distribuzione nella serie "E" mi pare un pò casuale: XE196519A scuri XE255118A scuri LE...B scuri ME...B scuri UE...B scuri NE...C chiari (!!) BE...D chiari (!!) FE...D chiari (!!) UE...D scuri YE...D chiari (!!) BE...E scuri DE...E chiari (!!) WE...E scuri YE...E scuri YE...F scuri AE...F chiari (!!) AE...G scuri CE...G scuri DE...G scuri EE...G scuri NE...G chiari (!!) YE...G scuri LE...H scuri NE...H scuri YE...H scuri HE...K scuri PE...K scuri TE...K scuri BE...L scuri GE...L scuri SE...L scuri EE...M chiari FE...M scuri HE...M scuri RE...M chiari UE...M chiari RE...M chiari SE...M chiari TE...M chiari UE...N chiari AE...P chiari KE...P chiari ME...P chiari NE...P chiari UE...P scuri (!!) AE...R chiari CE...R chiari LE...R chiari ME...R chiari TE...R chiari UE...R chiari KE...S chiari DE...S chiari TE...S chiari UE...T chiari YE...T chiari TE...U chiari WE...U chiari NE...V chiari VE...V chiari AE...W chiari UE...W chiari GE...Y chiari HE...Y chiari ME...Y chiari
    2 punti
  8. Mamma mia che bello leggere di tanta passione complimenti a tutti un grande esempio per la numismatica. Saluti
    2 punti
  9. quadrante emissione anonima del periodo da Domiziano a A. Pio 81-161 D.C.
    2 punti
  10. Ciao @Stilicho, non è raro avere dei problemi nel distinguere i busti perché spesso non è semplice e bisogna osservare molti dettagli che non sono visibili sempre su tutti gli esemplari che si esaminano. Io ho seguito la descrizione riportata nel volume del RIC che sembra considerare come "corazza" gli pteruges che si intravedono appena abbozzati sulla spalla dell'imperatore, come evidenziato in rosso nell'immagine allegata in cui si notano con maggiore evidenza. Confermo la classificazione secondo il numero di riferimento del RIC e concordo con Agricola nel dire che non vi è alcuna differenza sotto questo aspetto.
    2 punti
  11. Confermo l'autenticità. Peccato per il foro che, praticamente, ne annulla il valore. Posto per confronto una periziata in buona conservazione. Notare i raggi della stella al R/ (è un punto che tradisce spesso le monete false) uguali nelle due monete.
    2 punti
  12. Specifico che la corona radiata è simbolo di doppio valore è starebbe originariamente ad indicare che l'antoniniano era un doppio denaro anche se non aveva il doppio dell'argento del denario, la si può trovare anche sul dupondio che valeva due assi e sui più tardi doppi sesterzi tipo quelli di Postumo ed era usata solo per figure maschili, il corrispondente femminile era il crescente lunare sotto il collo
    2 punti
  13. 1904 Germania EST Africa 1 Heller Wilhelm II Bronzo, g. 4,5, mm.20,2
    2 punti
  14. La Repubblica fu denominata "Democratica" e non "Popolare", per volontà dei dirigenti comunisti tedeschi. Doveva sembrare una democrazia compiuta, ma di stampo socialista e in effetti esistevano anche altri partiti, oltre a quello comunista (SED) e alle elezioni si presentavano i liberali, il partito dei contadini e altri, ma l'originale sistema prevedeva che oltre ai partiti, nel Parlamento unicamerale (Volkskammer) sedevano anche le rappresentaze delle organizzazioni comuniste (della gioventù, dei lavoratori e altro) egemonizzate dai comunisti. Inoltre ogni Partito aveva un numero "predefinito" di seggi. Quindi i comunisti, pur avendo meno seggi di tutti gli altri partiti non comunisti uniti, aveva sempre la maggioranza, perché le organizzazioni da esso controllate, votavano sempre a suo favore. Qui la moneta da 5 mark coniata per celebrare il ventesimo anniversario nel 1969
    2 punti
  15. Riassumiamo alcune informazioni riguardanti la moneta in questione reperibili in Rete. Da CGB ( http://vso.cgb.fr/v07/v070090.html ): Le monnayage à la Vierge pourrait commencer sous les épiscopats d'Aimerie (1111-1150) ou d'Étienne VI de Mercoeur (1151-1169). Le poids lourd de certains exemplaires fait pencher pour la première solution. Hugues de la Tour (1250-1286) reçut une remontrance d'Alphonse de Poitiers (1241-1271), frère de Saint-Louis, pour avoir affaibli le monnayage. Philippe IV en 1295 confirma le droit de battre monnaie à Adhémar de Cros. La monnaie de Clermont est encore citée en 1315 sous l'épiscopat d'Aubert de Montaigu (1307-1328). Quindi, come dicevamo, l'emissione di Clermont e' successiva a quelle mariane viste sopra, ma introduce la variante coronata e, soprattutto, senza velo. A quanto pare la raffigurazione della Madonna di Clermont non era quella che compare sui denari: http://lieuxsacres.canalblog.com/archives/2011/10/28/22450207.html Sempre da CGB: La tête de la Vierge n'est pas sans rappeler celle de saint Étienne pour l'archevêché d'Arles (C.17/9). Pour Blanchet et Dieudonné, le buste était directement inspiré par les monnaies de Louis VII de Laon. Per quanto riguarda l'ultima frase, il riferimento dovrebbe essere a questa tipologia: (da https://www.cgb.fr/louis-vii-le-jeune-denier-n-d-laon-tb-,bry_276567,a.html ) Nel Manuel de numismatique française (1936) di Adrien Blanchet e Adolphe Edmond Dieudonné troviamo: Pour les monnaies à la tête de la Vierge de face, le type dominant est celui de la couronne surmontée de croisettes dont le modèle, conforme aux pièces de Laon de Louis VII, remonte au milieu du XII° siècle. Se il mio scarso francese -supportato dai traduttori automatici- non mi inganna, il modello non sarebbe il ritratto in sé quanto piuttosto la forma della corona. Il riferimento al drappeggio a destra che facevo nel post precedente era dovuto al fatto che l'abbottonatura femminile invertita avrebbe origine nel periodo medievale, ma non ho informazioni precise a riguardo. Nelle raffigurazioni delle Vierges en majesté del XII secolo che ho trovato in rete, però, di questo drappeggio non ho trovato traccia: le vesti , i veli, i mantelli sono perfettamente simmetrici.
    2 punti
  16. In questa vecchia discussione del 2011 @petronius arbiter racconta in maniera come sempre esaustiva la storia di questi biglietti.
    2 punti
  17. Aggiungo che Il duca Agilulfo incontrò e forse sposò Teodolinda in quello che ora è un paesello di millecinquecento abitanti ma che allora era un "castrum" molto importante sulla via delle gallie, Laumellum, esso aveva il pregio di essere distante da Ticinum e Monza e quindi "zona franca" lontana dagli intrighi di palazzo e da eventuali ingerenze da parte delle fazioni contrarie al matrimonio tra il duca più importante del momento e la regina vedova del legittimo re Autari. Vi consiglio vivamente una visita al centro storico di Lomello, merita... Ah! Dimenticavo : io qui ci abito, se doveste capitare in zona fatevi sentire, vi farò volentieri da guida.
    2 punti
  18. Buonasera a tutti, Stasera voglio condividere con tutti voi le due piccole monetine che il mio Amico @dareios it mi ha appena ceduto. Ultimamente i 3 Cavalli di Ferdinando IV sono oggetto di un mio piccolo studio/censimento sui conii e sugli abbinamenti Dritto/Rovescio, quindi appena mi si propongono non me li lascio scappare.
    2 punti
  19. Siamo vicini alla meta del prossimo numero 6, stiamo lavorando per poterlo presentare e dare tra non molto .... Qualcosa si può però già dire, ampliamento del numero delle pagine, ben 10 autori, alcuni nuovi o altri che hanno già scritto e che ringraziamo, anche new entry, ci sarà poi l'editoriale, ci saranno le apprezzate pillole numismatiche, ci saranno per gli autori delle copie a colori, è un gran bel numero, vario, ricco, non ci sono comunque dubbi che per fare questo c'è stata e c'è gran passione, cuore, motivazioni, lavoro e impegno a tutti i livelli da parte di più persone, il Gazzettino c'è per tutto questo e per tutto questo ci sarà anche il 7 per chi vorrà esserci ....
    2 punti
  20. Di origine Turingia, è duca di Torino quando, sposandone anche la vedova Teodolinda, succede nel 591 ad Autari divenendo nuovo re dei Longobardi : regnerà da Milano sulla Langobardia Maior fino al 616 . Nel Museo fiorentino del Bargello è conservata una piccola lamina (19 x 7 cm.) in bronzo lavorato a sbalzo e dorato, a lui collegata per una scritta sulla figura centrale : la rappresentazione sulla lamina è articolata sulla figura centrale in trono, affiancata da entrambi i lati da guerrieri, vittorie alate ed offerenti, componendo, per i più, una scena trionfale . Controversa la destinazione della lamina : forse la placca frontale di un elmo, forse parte della decorazione di un oggetto prezioso . La scritta che identificherebbe Agilulfo è anche, per alcuni, sospetta di essere 'falsificazione' aggiunta in epoca successiva . Associata, almeno nel nome, ad Agilulfo è pure la croce d'oro e pietre preziose con pendenti, conservata nel Duomo di Monza e che potrebbe essere un ornamento di una corona . Nel tempo di Agilulfo, la monetazione, articolata per lo più su tremissi in oro, è ancora priva del nome dei Re ed imitativa dei tipi bizantini degli Imperatori Maurizio ed Eraclio e solo successivamente con il Re Cuniperto (680-688) inizierà la coniazione di monete in nome proprio dei sovrani Longobardi .
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  21. Non dimentichiamo quello che scrisse l'esimio esperto di bolaffi E' solo una questione di inchiostri usati nel corso del stampa. Quindi la vera sfida è trovarle ovunque, dalla serie A alla K
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  22. ? a gigetto per Fornero ? a Stilicho per Passera apollonia
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  23. Per me bassa. Di grande valore storico. Bella moneta. Se fosse mia, cercherei di pulirla per renderla leggibile. A mio parere, sotto la crosta qualcosa di leggibile c'è. Non seguire i miei suggerimenti. Quante volte mi sono pentita di quel che ho fatto.
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  24. Avevo già visto dei rebus con una congiunzione tra due grafemi non proprio attaccati come questi (v. post # 1304). Le maggiori difficoltà sono state nel trovare il verbo, anche perché pensavo alle mediazioni legali. Poi sono arrivato alle mediazioni leali nel senso di giusti e amichevoli accordi per la composizione di una controversia, legale o civile che sia. Ciao da apollonia
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  25. Sembra proprio lei. Complimenti, sei un grande!
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  26. Sembra Erythrae , Ionia 400 a.C. circa.
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  27. Mario sei incredibile!! Ancora non è concluso il 6° e già semini per il 7°!!! Hai una passione e un'energia davvero invidiabili: sei un patrimonio della nostra comunità e dobbiamo conservarti con il massimo affetto e rispetto: Grazie!!! P.S.: se, come penso, l'uscita del 6 sarà Verona...io non ci sarò sicuramente, perchè finalmente in viaggio di nozze in Argentina!!! Chiedo troppo se una copia mi viene messa da parte?!? (l'idea nell'inverno di fare un salto a Milano non è più peregrina!)
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  28. Salve @Notteg86, questo tornese con la lettera Z sotto l'ara è già noto: cfr. CNI XX, p. 204, n° 228. Non è una lettera inedita per questo tipo di moneta che tuttavia rimane un esemplare molto gradevole per il tipo. Come rarità probabilmente potremo considerarlo R.
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  29. Io l'ho presa così ed era stata lucidata. Dopo anni è si è ripatinata un po', ma purtroppo il rovescio è messo molto male e quei solchi possono essere seminati
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  30. Buongiorno concordo ovviamente con @santone, credo RIC 691 HIRPINI
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  31. 1894 MILANO IV GARA PROVINCIALE DI TIRO A SEGNO NAZIONALE Bella medaglia, da soffermarsi ad analizzare la ricchezza di particolari, e sintonizzarsi nel tempo di fine 1800 Argento, mm.55,5 - Aut. TORNAGHI disegnò, ANGELO CAPPUCCIO incise - Stab. JOHNSON
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  32. Ciao @Meleto Ho esaminato e confrontato la moneta e sono del parere che la tua moneta sia originale. Conoscere il diametro potrebbe essere d'aiuto... saluti
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  33. Trovata nel FAC americano. It is this one from Kotiaion in Phrygia, minted unter Vespasian: https://www.acsearch.info/search.html?id=814988
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  34. Grazie! Ecco un link su cos'è la tecnica RTI (e perché può essere utile in numismatica): http://culturalheritageimaging.org/What_We_Do/Fields/numismatics/
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  35. Buonasera a tutti, la nostra domenica è sul finire, voglio salutarvi postando una meraviglia Napoletana, parlo di 1/2 Piastra da 6 Carlini. Anno 1799 Repubblica Napoletana, la moneta mi è stata prestata dal nostro Fratello @Rocco68, una vera miniera di opere d'arte su tondello, non finirò mai di ringraziarlo per la sua immensa disponibilità e pazienza. Le note storiche che riporto sono fonte Web. Parto con gli avvenimenti storici che hanno interessato proprio Napoli ne 1799 e l'epilogo della messa a morte di tante figure storiche, e poiché la figura femminile sulla moneta rappresenta la allegoria della libertà, approfondiamo con alcuni passaggi un altra figura femminile.. La Pimentel.. E un breve cenno a Cuneo che ha il primato degli assedi subiti, tra questi anche uno nel 1799. Nel 1799, nel Regno di Napoli, governano Ferdinando IV di Borbone e sua moglie Maria Carolina, l’uno con superficialità, l’altra con cattiveria. Non a caso si dirà che “il vero re è la regina”. Il popolo, specialmente nella città capitale del Regno, è morbosamente legato al re e accoglie, pertanto, con diffidenza le prime esperienze giacobine nate anche sull’onda della rivoluzione francese. Poi, con l’arrivo del generale francese Championnet prende forma l’idea della repubblica e si dà vita ad un governo, che dura in carica solo sei mesi. Presto, infatti, l’idea repubblicana affoga nel sangue della repressione e nell’odio covato dalla regina Maria Carolina contro ogni anelito di libertà. La Repubblica napoletana del 1799 è il racconto di uno spaccato di storia tra riformismo e utopia, tra passioni e speranze, tra cronaca e documentazione. E del racconto di sei mesi epici sono protagonisti lazzari ed intellettuali, preti e nobili, popolane e castellane. Insieme al Vesuvio, a San Gennaro e a Sant’Antonio, testimoni o protettori di tutti gli eventi. Fino al tragico epilogo di Piazza Mercato, luogo in cui Ferdinando IV, consuma la sua vendetta, mandando al patibolo Eleonora Pimentel Fonseca, Mario Pagano, Vincenzo Russo, Gennaro Serra di Cassano, Michele Marino insieme ad altri innumerevoli martiri, provocando “un’ecatombe, un macello di carne umana, che ha stupito il mondo civile e reso attonita e dolente tutta l'Italia. La Pimentel. Scarse sono le notizie sulla vita e, soprattutto, sulla conversione delle ideologie, tra il 1789 ed il 1793 si sa, tuttavia, che all'arrivo della flotta francese a Napoli, nel dicembre 1792 per il riconoscimento della neonata Repubblica francese, Eleonora è tra gli ospiti dell'ammiraglio Latouche Treville unitamente, tra gli altri, a Carlo Lauberg, Emanuele De Deo, Antonio Jerocades è probabile che l'attenzione poliziesca sulla De Fonseca si sia appuntata proprio a seguito di tale frequentazione, ma di certo già nel 1794 il suo nome risulta iscritto tra i "rei di Stato" per aver parteggiato per un tentativo di rivolta giacobina interrotta con la condanna a morte dei colpevoli (tra cui il sopra citato Emanuele De Deo). Già bibliotecaria della regina Maria Carolina d'Asburgo-Lorena, con lei aveva tuttavia frequentato i salotti degli illuministi napoletani, in un primo tempo sostenuti dalla stessa sovrana. Forte fu il legame tra le due donne, ma si interruppe drasticamente con il sopraggiungere, dalla Francia, delle notizie che facevano conoscere i drammatici sviluppi della Rivoluzione e, segnatamente, la morte della sorella Maria Antonietta. La regina, che sosteneva il dispotismo illuminato, si sentì tradita da quei circoli che con lei avevano lavorato per una monarchia moderna e che ora propugnavano l'avvento della repubblica, e li combatté inflessibilmente, spinta anche dall'odio verso i giacobini responsabili della morte della sorella. Nel 1797 venne sospeso alla Fonseca il sussidio mensile di dodici ducati concessole nel 1785. Ancora scarse sono le notizie biografiche nell'anno 1797 ed il suo nome ricompare, nell'ottobre del 1798, quando Eleonora fu incarcerata con l'accusa di giacobinismo. Nel gennaio 1799, conseguentemente ad un armistizio firmato a Sparanise tra il rappresentante del Regno ed i francesi, che si stavano avvicinando a Napoli, fu liberata dai "lazzari", che, facendo evadere alcuni delinquenti comuni, liberarono anche detenuti politici. Annotata, in abiti maschili, tra coloro che il 19 gennaio si impossessarono di Castel Sant'Elmo per preparare l'arrivo alle truppe francesi, il 22 gennaio del 1799 era tra coloro che proclamarono la Repubblica Napoletana ed il 2 febbraio usciva il primo numero del "Monitore Napoletano", periodico bisettimanale, di cui era diventata direttore il 25 gennaio. Pur essendo ovviamente giacobina non esitò a scontrarsi con i francesi in occasione di comportamenti men che corretti e, conscia della responsabilità che gli intellettuali si erano assunti con l'istituzione della Repubblica, non esitò anche a sottolineare tale condizione: "La plebe diffida dei patrioti perché non gl'intende..." Condannata a morte, venne impiccata, a 47 anni, insieme al principe Giuliano Colonna, all'avvocato Vincenzo Lupo, al vescovo Michele Natale, al sacerdote Nicola Pacifico, ai banchieri Antonio e Domenico Piatti. Oltre i predetti venne giustiziato il 20 agosto 1799, per decapitazione a soli 27 anni, Gennaro Serra di Cassano, nella storica Piazza Mercato. Salì al patibolo, per ultima dopo aver assistito all'esecuzione dei suoi compagni, con coraggio. Le sue ultime parole furono una citazione virgiliana: "Forsan et haec olim meminisse iuvabit" A testimonianza dello spirito plebeo, fedele alla monarchia, che si contrapponeva all'esperienza della Repubblica napoletana del 1799, si diffuse dopo la morte della Fonseca una satira anonima che così recitava: «A signora 'onna Lionora che cantava 'ncopp' 'o triato mo abballa mmiez' 'o Mercato Viva 'o papa santo ch'ha mannato 'e cannuncine pe' caccià li giacubine Viva 'a forca 'e Mastu Donato! Sant'Antonio sia priato» 1799: Cuneo assedio da parte delle truppe austro-russe comandate dal generale Melas. La città è già occupata dai francesi; proprio questi ultimi sono costretti alla resa e lasciano Cuneo il 4 dicembre per rientrarvi dopo la battaglia di Marengo (1800). Saluti Alberto
    1 punto
  36. Dopo quasi tre anni da questa discussione oggi ho finalmente trovato in una bancarella questo raro millesimo di due denari. Non è certamente splendido, anche se dal vivo la sua colorazione è più verde di quello che sembra in fotografia, ma la data è perfettamente leggibile e chiara, il retro è messo peggio, non so se consumato o debole di conio ma la legenda si intravede appena.. Non mi importa, il buco nella collezione di questa tipologia pensavo di non chiuderlo, in centinaia e centinaia e centinaia di duedenarini che ho visionato non ne avevo mai visto uno, neppure in pessima conservazione ! Mi rimane ancora da rintracciare il 1768 per terminare la serie, ma anche quello l'ho visto solo dal mio amico @alainrib
    1 punto
  37. Buonasera a tutti, questo week end sono stato al convegno di Bologna, e a parte qualche acquisto per Ferdinando IV, non potevo non regalarmi qualche pezzo per il vicereale, che rimane comunque il mio periodo preferito... I due acquisti vengono dal listino N°7 della Numismatica Felsinea, un tarì del 1696 e un tornese del 1682 con sigle AG/A, a parte la debolezza al dritto sul nome del re e il graffio (sicuramente d'epoca) che va dal fiocco del tosone al bordo ad ore 14 lo trovo un'esemplare molto piacevole in considerazione del fatto che questi nominali si trovano generalmente molto vissuti... Detto ciò mi farebbe piacere sapere in che conservazione li giudichereste voi, così, giusto per curiosità...
    1 punto
  38. DE GREGE EPICURI Sicuramente una giornata molto interessante ed utile, ma certo non possiamo fare dei trionfalismi. Rispetto a Padova, mancavano numerosi circoli, anche se era presente qualche circolo nuovo. Dal mio personale punto di vista, segnalerei questi punti: 1.Alcuni hanno sostenuto che, come circoli, dobbiamo puntare (certo con tempi lunghi) ad una modifica sostanziale dell'attuale legge di tutela del patrimonio, che ci penalizza. La maggioranza non sembra essere di questo avviso, soprattutto per sfiducia e rassegnazione. In subordine, è stata avanzata la proposta di promuovere un approfondimento giuridico serio della attuale legislazione, per evidenziarne i punti deboli e le carenze. 2.Non c'è dubbio che, per i giovani, oggi è pressochè impossibile iniziare una collezione di monete antiche: per motivi economici, per gli ostacoli legislativi, per un crescente impoverimento culturale (lingue antiche, storia antica, ecc.); ci si indirizza perciò in modo diverso. Sarebbe interessante eseguire una ricerca sul campo, significativa anche statisticamente, sul collezionismo giovanile oggi. 3.Occorre che il "coordinamento fra i circoli" scelga anzitutto una modalità comunicativa valida, agile ed efficiente, che per ora non esiste. L'attuale piattaforma comunicativa qui su "La Moneta" non sembra aver funzionato; fra l'altro, non tutti sono iscritti o desiderano farlo. Si tratta di scegliere una nuova modalità, che utilizzi eventualmente i siti web di cui alcuni circoli dispongono. 4.Successivamente è necessario scegliere dei temi "forti" su cui lavorare assieme. Ci si potrebbe anche incontrare almeno una seconda volta durante l'anno solare. Bisogna infine decidere dove si terrà l'incontro nell'ottobre 2020.
    1 punto
  39. Molto famosa è la "lapide" longobarda murata all 'esterno della navata sud della Basilica di Santa Maria maggiore. Secondo un' ipotesi essa raffigurerebbe una parte del corteo che assistette all'incontro tre Agilulfo e Teodolinda. Infatti si intravedono alcuni personaggi che reggono una croce astile e scudi di due diverse tipologie, rotondi con il "sole delle Alpi" (forse simbolo della regalità longobarda e quindi pertinenti alla scorta di Teodolinda) e rettangolari con una sorta di croce di S. Andrea come emblema, forse a rappresentare la fazione del duca di Torino.
    1 punto
  40. Fare foto di una moneta imbustata nella plastica non è facile per i riflessi parassiti che inevitabilmente produce e, di conseguenza, influenza la valutazione. Facciamo quello che si può. Allego un altra foto della moneta “sigillata” evidenziando un altra prospettiva. Se un domani l’aprirò (sicuramente...) vedremo la differenza. Di nuovo un saluto a tutti. Ps. Mi è stata venduta come zecca di Londra...
    1 punto
  41. Taglio : 5 cent Nazione : Italia Anno : 2019 Tiratura : ??? Conservazione :SPL Citta': Capaccio -Paestum (SA )
    1 punto
  42. Buongiorno e buona domenica a tutti, Aggiungo alle rarità di Ferdinando IV, questa Piastra del 1798 acquistata sulla baia tempo fa. Sottocorona con rigature oblique e fascia della Corona con diversi decori. Arco dello stemma con diversa chiusura, 9 torrette.
    1 punto
  43. Carissimi tutti Volevo innanzitutto ringraziare @elledi per la chiara presentazione che ci ha offerto , e tutti gli altri per essere venuti ed aver animato la giornata con diversi commenti e proposte. Ora bisogna dare continuità ed iniziare a mettere in pratica queste proposte... Siamo poi alla ricerca di qualche coraggioso circolo che si voglia prendere l'onere di ospitarci fra un anno .. se qualcuno si vuole fare avanti una buona serata a tutti !
    1 punto
  44. Buonasera a tutti, condivido il frutto dell'ultima attesa, @lorlukeeccoti accontentato, arrivate oggi.. ? Adesso che si fa? ? Saluti Alberto
    1 punto
  45. Se tu avessi guardato l'asta di provenienza indicata "Patina Iridescente.ex Artemide aste 36e lotto 411" magari incuriosito anche dal fatto che di iridescente non si scorgeva nulla avresti avuto conferma trattarsi di comune "Patina Tintinnensis": uno sbilanciamento di luce e tinte, come intuito da @Rapax Vs.
    1 punto
  46. Sì @radacondivido. E aggiungo che nelle loro E-Auction settimanali (attenzione a non confonderle con le Internet/live, deve essere E-Auction , si svolgono al Lunedì) non ci sono commissioni: il prezzo è quello (+ spedizioni, tutto sommato a prezzo contenuto per essere con corriere). L'unico problema con le E-auction è la conservazione che ben di rado va oltre il BB. Ma non sempre...qualche volta ci sono dei pezzi molto belli, ma molto di rado. CGB ha anche una validissima banca dati online, gratuita e vasta, delle loro vendite, consultabile anche con parole chiave, utile per confrontare varie tipologie e il relativo valore pagato.
    1 punto
  47. Ciao Flaminius, io ho acquistato diverse volte da GCB.FR e devo dire mi sono trovato sempre molto bene! Spediscono davvero in fretta ed hanno un servizio clienti molto rapido. Le spese di spedizione sono di 12 € ma puoi farti spedire più monete che acquisti anche a mesi di distanza e quindi risparmiare molto sulle spedizioni. Hanno a disposizione sia monete a prezzo fisso sia in asta e, per quanto riguarda le monete romane, mediamente mettono in asta 80 monete la settimana. Se posso darti un consiglio, piuttosto che quelle a prezzo fisso ti consiglio di acquistare in asta: con un po' di pazienza e fortuna puoi portarti a casa diversi denari ed antoniniani d'argento a meno di 30 € l'uno in condizioni almeno BB e bronzetti del periodo successivo a 15-20€ sempre in BB. Spero di esserti stato utili. Ciao, rada
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  48. Buongiorno, un mio amico, che è stato in vacanza in Giappone, mi h aportato questa bella moneta da 500 yen dell'anno 29, che sarebbe il nostro 2017. Oltre ad essere una moneta di valore elevato ( pari a circa 4 euro), presenta anche degli ologrammi dentro gli zeri della cifra 500, che ripetono il valore (500 yen). Al rovescio è rappresentata la pianta Paulonia, che prese il suo nome dalla nobildonna russa Anna Pavlovna, figlia dello Zar Paolo I (1818). Tra l'altro questa pianta è l'emblema dell'ufficio del Primo Ministro giapponese ed è anche un Ordine cavalleresco giapponese detto "Ordine dei fiori di Paulonia". È il legno usato per la produzione dei caratteristici zoccoli rialzati giapponesi. Insomma si tratta di una pianta molto considerata in Giappone....
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  49. Era ancora scivolata in giù e siccome è una discussione che mi piace molto ne approfitto anche per farvi vedere una parte della mia raccolta, come alcuni di voi sanno per 6 mesi all'anno sto lontano dalle mie monetine per motivi di lavoro se non in un paio di occasioni in cui torno a casa per 1 giorno che poi sfrutto principalmente per sistemare i nuovi arrivi................. :lol: Sono tornato a casa proprio ieri e per i prossimi 6 mesi starò con loro............... :angel: Qui abbiamo tutte le serie Euro in FDC, sono circa 2800 monete all'interno di altrettante capsule, il tutto sistemato in circa 80 box da 5 serie, il tutto diviso per nazione e anno, altri 10,15 box sono dedicati ai difetti di conio, ad altre monete trovate circolate a tiratura limitata etc, i cofanetti a 3 piani sono per le commemorative da 2 euro, in altri box ancora i pochi tagli da collezione in diversi metalli che fanno parte della raccolta, tutte le serie di zecca sono invece in normali raccoglitori con custodia. So che non vincerò mai un premio per tutto questo ma pazienza, l'importante è che sia contento io.................................. :D
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