Vai al contenuto

Classifica

  1. cabanes

    cabanes

    Utente Senior


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      501


  2. VALTERI

    VALTERI

    Utente Storico


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      4269


  3. Rapax

    Rapax

    Coordinatore


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      3151


  4. Rocco68

    Rocco68

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      10633


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/29/19 in tutte le aree

  1. Frugare nei box dei turchi con mille monete non mi delude mai. E in questa giornata piovosa mi sono portato a casa un Buono da 20 Centesimi 1906 da brividi. Le foto non rendono ma vi assicuro che luccica , riflette ed il bordo taglia, peccato solo per la macchiolina nera ed il graffio sul sopracciglio sinistro. E si, l'ho pagato 1 euro
    4 punti
  2. Il primo, Arcivescovo di Otranto (1155 - 1179) con il secondo,forse monaco basiliano nel monastero di Casole, promossero e realizzarono tra il 1163 ed il 1165 il grande mosaico policromo che ricopre pressochè interamente il pavimento delle navate, del presbiterio e dell'abside della Cattedrale romanica di Otranto . Opera ragguardevole dell'arte musiva medioevale, la rappresentazione si sviluppa su tre alberi della vita sui cui rami si collocano le diverse figurazioni, che abbracciano dai temi delle Sacre Scritture a quelli del mondo classico (Alessandro), fino a quelli del mondo medioevale dei cicli bretone e cavalleresco (Re Artù) . I due 'autori', citati in due cartigli nel mosaico, sono probabilmente il committente, l'Arcivescovo Gionata, ed il sovrintendente all'esecuzione, il monaco Pantaleone : quest'ultimo, per alcuni, è stato ipotizzato tra gli esecutori materiali dell'opera .
    3 punti
  3. Per il Principato di Monaco: Un Franco del 1924 e 10 Franchi bimetallico del 1989
    3 punti
  4. Bellissimo lo Ziani che ti sei aggiudicato, complimenti @fabry61!!! Ed è interessantissima la particolarità dei tre globetti tra l'asta e il vessillo... che volesse rappresentare i tre "laccetti" con i quali la bandiera viene legata all'asta, posti, come accade anche alle nostre bandiere sui pennoni,nella parte alta, mediana e bassa?
    3 punti
  5. Quest'anno ricorre il cinquantenario. Il cinquantenario del più famoso passaggio pedonale. (sembra ieri)
    2 punti
  6. Ciao a tutti, vi presento la mia prima bizantina: un XX Nummi di Costante II per Napoli. Prima un pò di storia ( fonte:: http://www.accademianuovaitalia.it) Lo storico tedesco Ralph-Johannes Lilie così riassume questo strano episodio nella sua importante opera «Bisanzio. La seconda Roma» (titolo originale: «Byzanz. Das zweite Rom», Berlin, Siedler Verlag, 2003; traduzione italiana di Giorgio Montinari, Roma, Newton & Compton Editori, 2005, pp. 97-99): "In questo periodo [cioè verso il 662] si ebbe una delle azioni più bizzarre dell'ormai trentenne Costante II. Nell'estate del 662 egli riunì l'esercito e, passando per Tessalonica, marciò su Atene,, dove fece una breve sosta, per procedere poi verso occidente e approdare infine in Italia. Qui assediò, senza successo, la longobarda Benevento e si diresse poi verso Roma, dove fece un ingresso trionfale in quanto primo imperatore d'Oriente a recarsi in visita nell'antica capitale, dopo la divisione dell'impero nel 395! Lo scalpore fu corrispondente all'entità del fatto. Ma l'imperatore si trattenne per poco anche nella Città Eterna. Dopo aver estorto un contributo consistente a Roma (si dice che abbia portato addirittura con sé i tetti di rame delle chiese), voltò le spalle alla città e al papa e si recò in Sicilia, dove dichiarò sua capotale Siracusa e dove, nel 668, fu assassinato da un membro della sua corte. La motivazione di tutto questo è sconosciuta. Ma cosa voleva Costante in Italia? Molti sono stati gli interrogativi sulla questione, ma non esiste ancora una risposta definitiva. Forse aveva intenzione di liberare dai Longobardi l'Italia? In realtà si impegnò appena contro di loro, . Già l'assedio di Benevento rese evidente la debolezza delle truppe bizantine e Benevento era soltanto un piccolo principato dell'Italia meridionale. Se l'esercito imperiale non aveva conseguito la vittoria in questo caso, come poteva pensare di prevalere sul re longobardo nel Nord Italia e di riconquistare i territori lì situati? Ma Costante non tentò neanche un'impresa del genere, ma si diresse velocemente verso la Sicilia, che pareva più sicura. Voleva, come si è supposto, predisporre un catenaccio contro la penetrazione araba nel Mediterraneo occidentale? Ma la forza di Bisanzio era concentrata in Oriente, le sue province occidentali (il Nord Africa, la Sicilia, la Sardegna e alcune altre isole) erano, al confronto, più piccole e deboli militarmente. Inoltre Costate non aveva alcun motivo per fornire il suo sostegno ai Visigoti e ai Franchi, per non parlare del fatto che questi due popoli non rientravano, già da lungo tempo, nella sfera d'interesse di Bisanzio. Forse le motivazioni dell'imperatore sono da ricercare piuttosto nell'ambito privato. Sembra che Costante godesse di scarsa popolarità a Costantinopoli. I suoi insuccessi contro gli Arabi, come la sua politica in campo religioso, gli garantirono la simpatia di pochi amici. Gli ortodossi avevano espresso tutto il loro odio per l'imperatore per la crudele punizione inflitta a massimo e ai suoi seguaci, con la loro conseguente morte , come per la morte di papa Martino I durante l'esilio in Crimea. L'uccisione, imputata al suo volere, dell'amato fratello minore Teodosio nel 660, incrementò ancor di più l'astio contro Costante. A Costantinopoli. Potrebbe essere quindi che egli vagheggiasse di ricominciare una nuova vita in Occidente e ritenesse, negando totalmente la realtà, di incontrare maggior favore in Sicilia che a Costantinopoli. Egli chiese alla mogie e ai figli di raggiungerlo, ma questi furono fermati dall'opposizione dei governatori della capotale. Così Costante fu tagliato fuori in modo definitivo. Non si ostinò a fare ritorno a Costantinopoli, ma continuò il suo soggiorno in Sicilia. Anche se fosse vissuto più a lungo non avrebbe più potuto esercitare alcuna influenza sul corso politico dell'impero. Il temporaneo spostamento della residenza imperiale in Occidente rimase un episodio senza conseguenze.»
    2 punti
  7. io sono veneto, ma, se mio padre avesse chiesto la mia opinione quando nacqui, avrei preferito nascere friulano. Solo i friulani riescono a spiegare con arguzia tanti strani fenomeni: A lavà il cjaf al mus si bute vie la aghe, e si infastidis le bestie. (per chi non conosce il friulano, riporto la traduzione in veneziano: A lavarghe ea testa all'aseno se perde acua e anca saon)
    2 punti
  8. Luca costa, aiutami a capire... il 18 aprile 2017 scrivi: Ciao a tutti mi chiamo Luca e ho 34 anni. Ho un iniziato da poco (due mesi circa) a collezionare ed appassionarmi alle monete. il 24 agosto 2019 scrivi: Ormai colleziono (e vendo) monete da 15 anni ma non finisco mai di stupirmi e di meravigliarmi quando ne trovo alcune così belle, quasi perfette. Questa "cronodiscrepanza" , che per altri versi la teoria della relatività spiegherebbe, per me che sono semplicemente galileiano suona anomala. A meno che non vi siano 2 utenti di nome Luca costa, nel qual caso il buon reficul dovrebbe preoccuparsi di un baco (bug) del software così corposo.
    2 punti
  9. Carissimi, mi sono aggiudicato un lotticino all'ultima asta Rauch, un bel grosso di Lorenzo Tiepolo https://www.hdrauch.com/site/de/elive.php?akcija=showSingleLot&what=goStart&a_sn=e31&a_gid=8525&a_pid=710&ad_id=64600. La moneta mi ha colpito per il buono stato di conservazione, con dei rilievi considerevoli vista l'età, e per la particolare patina, che, in mano e sotto la luce giusta, da una fortissima caratterizzazione alla moneta. Mi ritengo perciò molto soddisfatto La moneta ha un diametro di 20mm, pesa 2,04g con assi a 180°, ed è stata classificata dalla casa d'asta come qspl. Sto compilando la mia consueta scheda di identificazione di questa nuova arrivata in collezione, e ne approfitto per segnalarvi alcune particolarità e provi alcuni dubbi (sul link sovrapostato è riportata la foto del tondello ad altissima risoluzione con possibilità di zoomare): Dritto 1) In legenda, la "A" di LA non è affatto stata coniata, sembra quasi non si sia in quel punto impresso il conio lasciando dell'esubero di metallo... E' corretta come ipotesi? 2) La croce, a mio parere, sembra di tipo templare, o, meglio, di tipo patente o pattée, ovvero è composta da braccia perpendicolari strette al centro e poi svasate verso le terminazioni... E' segnalata anche da Andrea Keber nella sua classificazione del Grosso Tiepolo a pag. 68 del suo Le monete della Serenissima – da Vitale Michiel II a Cristoforo Moro [ @ak72 sto studiando e non poco ] Rovescio 3) Viste le condizioni generali della moneta per entrambi i versi, mi domando se il "cuscino" (giusto?) del bracciolo sinistro e parti delle vesti sia usurato o se soffra di debolezza di conio visto che il piede sinistro del Cristo presenta praticamente distinguibilissime le dita del piede (Ps: lo stesso discorso vale al dritto per la non precisa lettura dei nasi del doge e di San Marco e per la copertina del Vangelo... sempre usura o debolezza di conio?). 4) Discorso che so che avete già più volte affrontato nelle varie discussioni, ma a me fa molto sorridere che si siano dimenticati (nel senso di "non ricordano più cosa significasse quel particolare figurativo") del codino sulla spalla sinistra del Cristo, che ormai viaggia per conto suo. Grazie anticipatamente a chi vorrà dedicarmi un po' del suo tempo e condividere idee ed opinioni.
    2 punti
  10. In questo "oggetto" mi ero imbattuto tempo fa ma non ricordavo assolutamente come diavolo si chiamasse e cosa fosse... per colpa tua non ho dormito! La notte poi porta consiglio... Si tratta di un incensiere o Thymiaterion e ricordavo bene circa l'origine. Cimmerian Bosporos, Pantikapaion AR Diobol. Circa 200-150 BC. Laureate head of Apollo right / Thymiaterion; ΠΑ below. https://www.coinarchives.com/a/lotviewer.php?LotID=1533616&AucID=3189&Lot=385&Val=25eb1fdd3adebb46895bd3913dce53dd
    2 punti
  11. Neanche all´evidenza ci si arrende........ Saluti TIBERIVS
    2 punti
  12. ok allora ti do la spiegazione lunga…. 1 - non è che tutto ciò che appare brutto è vandalo… questa concezione è fortunatamente andata scemando a metà del XX secolo, ma tuttavia è una di quelle cose che sono dure a morire…. 2 - la definizione della monetazione di Trasamondo e degli altri regnanti vandali è complessa, ma non apro il capitolo qua perché la tua non è di Trasamondo, non è cartaginese e non è vandala 3 - per le classificazioni suggerisco di consultare altri testi 4 - vendere una moneta come "vandala" fa sempre aumentare l'interesse… e comunque la classificazione di questa roba si basa spesso ancora su testi del 1911 tipo il Wroth … peccato che siamo nel 2019.... La tua moneta è un esempio classico dello stile della zecca di Roma della prima metà del V secolo… di questo sono certo al 100% guardati se non il RIC, quantomeno ""Cepeda Due ripostigli monetali di V secolo d.C. rinvenuti a Roma. Villa Giulia, 1922 - Pratica di Mare, 1967, Bollettino di Numismatica 16-17, 1991, pp. 7-199" ora… al rovescio è evidente IA AV, quindi non è una Salus, ma una Victoria avg…. zecca Roma, officina fuori tondello potrebbe essere di Onorio, Teodosio II (Giovanni per) o Valentiniano III, tuttavia, la posizione della V al dritto davanti al naso mi fa propendere per quest'ultimo. trattasi quindi di una Victoria Avg romana probabilmente di Valentiniano III da Cepeda te ne metto una a caso…. saluti Alain
    2 punti
  13. A meno che un colpo di vento non rigiri le bandiere... HIRPINI
    2 punti
  14. La domanda che più spesso vedo nelle discussioni, soprattutto da parte dei nuovi iscritti o di meteore che arrivano e spariscono immediatamente è: QUANTO VALE? Lasciando stare il valore affettivo, o quello artistico oppure ancora quello simbolico e così via, che sono assolutamente inestimabili, il valore meramente economico (del resto in questo forum si parla di soldi! ?) della collezione dei 2€ commemorativi emessi fino al 2019 è riassunta nelle 2 immagini in calce, la prima delle quali riassume i costi di emissione mentre la seconda i prezzi di mercato ATTUALI (settembre 2019) e la differenza con il costo di emissione. Onde prevenire commenti tipo: "ma io la tal moneta l'ho pagata il doppio.........oppure la metà", specifico di seguito i criteri adottati: - Il 90% dei prezzi li ho riportati direttamente dal listino prezzi del commerciante dove mi servo solitamente (in onestà devo dire che però è forse il più economico in assoluto sul mercato), il resto tramite ricerca online sui siti più diffusi, facendo poi una media - Per le monete non ancora emesse, ed evidenziate in giallo, ho stimato i costi come quelle uscite precedentemente dello stesso stato - Se la moneta è uscita in differenti versioni, ho considerato il costo di emissione più economico - Ovviamente se si tratta di moneta emessa per la circolazione, il costo emissione è 2€ - Ho considerato anche tutti i ministati ma ho fatto due totali, uno completo e uno senza Monaco visto che è quello che da so vale la metà del totale. - Ho considerato le 5 zecche della Germania - ho considerato le 3 versioni della Francia 2019 Asterix Spero di aver indicato tutto, ma se avete dubbi chiedete pure......e se ho fatto errori....siate clementi! ?
    1 punto
  15. Salute domenica scorsa,in chiesa,nella prima lettura,dal libro del profeta Amos ,ad un certo punto è citato il Siclo. Ai tempi di Gesù Gerusalemme era "gemellata"(usando un termine odierno) con Tiro e si utilizzava per gli cambi commerciali il Siclo di Tiro che è la moneta argentea(i famosi 30 Denari) con cui venne corrotto Giuda al fine di tradire Gesù. Ho voluto aprire questa discussione per sottolineare il fatto che anche nelle sacre scritture e nei Vangeli sono citate le monete e perchè si nomina,in questo caso,proprio il Siclo testimonianza storico-numismatica che ne attesta la circolazione in tale periodo. Salutoni odjob
    1 punto
  16. Buonasera a tutti, cari Fratelli Lamonetiani, sono in clima di riflessioni, il passaggio dall'estate all'autunno mi porta sempre a fare dell' introspezione, sarà perché la sera fa buio prima, l'aria rinfresca, le distrazioni sono di meno, anche il mio lavoro in ufficio rallenta un po' c'è più tempo da dedicare alla propria passione, nel mio e vostro caso le monete. Ecco proprio le monete, le mie!!! sono l'oggetto/soggetto della mia riflessione. Voi vi chiederete di cosa stia parlando, parlo del nostro Amore per il tondello, la minuziosa ricerca del pezzo che manca, di quello che ci piace, di quello che vorremmo sostituire, dell'attesa, dell'arrivo nelle nostre mani, in questo intimo incontro a tu per tu con la moneta. La catalogazione, la sistemazione nel vassoio, la presentazione qui sul Forum, e dopo tutto questo... Qui viene il bello.. Dopo.. Quando io non ci sarò più? Che fine faranno questi capolavori in miniatura? Questi busti che ci osservano sul diritto, le cifre e quanto altro c'è sul rovescio. Io Amo le mie monete e a tante di esse ho dato un nomignolo, un soprannome, un qualcosa che resterà nel mio modesto quaderno scritto a mano. Spesso faccio dei sondaggi in famiglia per capire chi seguirà le mie orme, e portare avanti quello che ho iniziato, vi racconto un allegra conversazione avvenuta tempo fa con i miei due figli, per provocarli e capire cosa pensavano.. Ho detto ragionando ad alta voce: oggi ho venduto le mie 47 monete di Vittorio Emanuele III per €. 50,00. Sei pazzo!!! Esclamazione all'unisono sia del Maschietto che della Femmina, mi sono sentito subito orgoglioso, ho due degni eredi, ma poi il Maschietto ha aggiunto..ma €50,00 a moneta? Gli ho risposto nooo.. €50,00 I'm blocco... Ha aggiunto allora sei proprio pazzo ?. Da lì ho capito il suo spirito molto commerciale, la Femmina invece, non me lo aspettavo, ha detto Papà sei pazzo, le tue monete desidero averle io, non devi assolutamente venderle, anzi voglio già da adesso aiutarti a catalogarle e studiarle, e un giorno saranno mie. ? Ecco sono rincuorato da queste affermazioni.. Spero di non avervi annoiato con le mie riflessioni. A voi invece come va? Buona Serata Saluti Alberto
    1 punto
  17. E' vero che questa moneta sia un sesterzio. Questo risulta molto chiaro dal RIC, che prima di tutto ci dice che questa moneta di Annia Aurelia Galeria Lucilla fu emessa sotto Marco Aurelio, suo padre ed unica autorità emittente, per cui così va classificata e cioè come "Lucilla, sotto Marco Aurelio" oppure "Marco Aurelio per Lucilla": di qui vediamo pure (come esattamente anticipa il nostro @Stilicho) che con la legenda LVCILLA AVGUSTA (la n. 1) risulta coniato, secondo il RIC III, il solo sesterzio 1755. Devo dire che aspettavo di avere questa certezza prima di concludere. Per @Naghicol aggiungo la stessa classificazione tratta da Wildwinds più chiara nella descrizione della moneta che, ripeto, va classificata come "Lucilla sotto Marco Aurelio" oppure "Marco Aurelio per Lucilla": RIC 1755 Lucilla AE Sestertius. LVCILLA AVGVSTA, draped bust right / PIETAS, S-C, Pietas standing left by altar, holding box of perfumes and extending right hand. RIC 1755; Cohen 53. Questo è tutto, sempre attento @Stilicho nelle tue ricerche, ti saluto HIRPINI
    1 punto
  18. Ciao @Hirpini, ben ritrovato innanzi tutto. Al di la' del peso/diametro (che comunque, giustamente, dovremmo conoscere), da una breve ricerca che ho fatto sembra che con la tipologia LVCILLA AVGVSTA/PIETAS, tra i bronzi, siano stati coniati solo sesterzi. Ti risulta? Buona serata da Stilicho
    1 punto
  19. Buonasera a tutti, ecco come vedo la moneta, su cui in giallo ho evidenziato la S - C : Ora però vorrei conoscere peso e diametro della moneta per capire se si tratta di sesterzio o dupondio/asse della serie di Lucilla con la Pietas, poi passerei ad una classificazione certa. HIRPINI
    1 punto
  20. Ok. Grazie per le risposte. Ho fatto bene allora a non perdere tempo evitando di andare inutilmente nel negozio di numismatica
    1 punto
  21. avevo letto il tuo articolo e quando ho visto la moneta in asta ho voluto proportela...non e' stato proprio un caso. Roberto
    1 punto
  22. Perché, collezioni anche quelli?
    1 punto
  23. Comunque, manco a farlo apposta, della moneta oggetto dell'enigma e di altre monete greche che raffigurano thymiateria (incensieri) parlo in un mio articolo pubblicato sella rivista "Monete Antiche di settembre-ottobre 2019.
    1 punto
  24. Le 500 lire, solo in FDS (fior di stampa, perfette, mai circolate) valgono qualche euro, ma non quelli della tabella, forse la metà http://www.cartamonetaitaliana.com/museo-banconote-catalogo/buoni-di-cassa-e-biglietti-di-stato/500-lire-n-24-96.html La Montessori, in qualunque conservazione, vale ancora meno, i cataloghi la quotano appena 1 euro in FDS http://www.cartamonetaitaliana.com/museo-banconote-catalogo/banca-ditalia-repubblica-italiana/66-25.html Per la Verdi, del secondo tipo, vale il discorso delle 500 lire, qualche euro solo in FDS http://www.cartamonetaitaliana.com/museo-banconote-catalogo/banca-ditalia-repubblica-italiana/64-31.html petronius
    1 punto
  25. E va bè... sono passati due anni, a volte il tempo pare che voli......
    1 punto
  26. Cerchiamo di controllarci
    1 punto
  27. Riguardo agli assi dei coni, ti confermo che Venezia adottò quelli incavigliati per la coniazione dei grossi "Matapan" e dei ducati d'oro fino alla metà del XIV secolo, poi proseguì la coniazione con conii semplici o liberi. Esempio di conio semplice (a) e incavigliato (b) Altro tipo di conio incavigliato (c)
    1 punto
  28. Incredibile, già abbiamo affrontato il problema. Almeno, che sia Costante II, Costantino Iv o Giustiniano II l'ho trovato il xx nummi
    1 punto
  29. Quando ripenso al "primo ricordo" che ho con la Lira, mi viene in mente il circo... Quando ero bambino, ed i miei genitori ci portavano al circo, il resto del biglietto ci veniva regalato da nostro padre... Quando avevo fra le mani quella moneta da 5 lire, in cui è raffigurato un delfino, associa o quella Moneta ad una sorta di "gettone" legato al circo stesso. Beata gioventù ?
    1 punto
  30. Buon pomeriggio e buona domenica, @gennydbmoneye @Rocco68 ho il piacere di comunicarvi che il 9 cavalli in questione è entrato a far parte della Collezione Litra68, ovviamente appena arriverà fisicamente nelle mie mani, cercherò di fare delle foto più ravvicinate e una attenta analisi dal vivo, in modo da capire se è effettivamente senza i punti dopo la C e il 9, anche se non avevo fatto caso a questa eventualità perché ero molto preso ed incuriosito dal ritratto. Devo dire di essere molto contento di avere in collezione anche io il mio conio ibrido. ? Saluti Alberto
    1 punto
  31. Libere libere sono nate libere e tali devono restare, basta con questa clausura forzata fatta di unitili plastiche. Milano è una zecca che sta avendo molto eco ultimamente. Sarà anche per anche per il grande lavoro di Dabbene penso, da quel che ho letto, e la sua squadra di grandi appassionati che con il loro supporto stanno dando davvero molto a Milano e alla numismatica. Comunque moneta libera per tutta la vita. Saluti
    1 punto
  32. Bronzo di Aradus (Phoenicia) con grande testa di divinità (Astarte?) a sx e piccola testa di imperatore a dx. Al rovescio toro al galoppo: la data in alto (che non leggo) permette di identificare l'imperatore.
    1 punto
  33. Dovrebbe essere : Roma, quattrino di Clemente VII
    1 punto
  34. Io credo che le due monetazioni sulle quali c'è ancora molto da dire sono appunto quella bizantina e quella longobarda. Molto si è scritto ma molte cose restano da chiarire. Ben ritrovato a @Poemenius
    1 punto
  35. Ciao @Poemenius, mi fa piacere rileggerti. ? Grazie per aver fatto il punto della situazione, con il quale mi ritrovo pienamente perché rispecchia in sintesi le nostre attuali conoscenze sulla monetazione bizantina napoletana (basandosi anche su quanto scritto in DOC).
    1 punto
  36. Il tema é complesso. Ma forse meno di quello dei busri romani. Non voglio banalizzare, ma scrivendo in poche righe.... I busti certi di costante II sono barbuti con lunga barba I bronzi di Giustiniano II, plausibilmente suoi, sono spesso ritagliati e non tondi Gli altri come quelli postati sono probabilmente di Costantino iv Che vi siano diverse emissioni con piccole variazioni stilistiche mi pare possibile, ma difficile é metterle in ordine perché non è detto seguissero le variazioni orientali, e se si, con quale ritardo
    1 punto
  37. Solitamente si. Del resto nella e-mail viene riportato di rispondere all'e-mail stessa qualora arrivasse prima dei moduli cartecei.
    1 punto
  38. Aggiungerei una bella foto del D/ e R/ pesi e misure. saluti TIBERIVS
    1 punto
  39. Accidenti! Sbadato come al solito, ho dimenticato di pubblicare il rovescio. Provvedo ora:
    1 punto
  40. È ciò che vedo io e mi fa molto piacere a non essere il solo! Eccolo nella nota monetazione di Pergamo In verità l'ho sempre dato per scontato, ma così scontato non è. Crawford, Grueber, Babelon... nessuno menziona l'Onfalo ma forniscono un generica descrizione di serpente attorcigliato alla sommità della colonna. In arrivo dunque qualche altra considerazione...
    1 punto
  41. Il piatto piange A forte ingrandimento, e con la giusta inclinazione di luce, questo falso d'epoca in metallo chiaro risulta essere un 1902, nel dubbio lo posto ugualmente, tanto andiamo verso il 1903 Mi è costato ben 3 euro qualche anno fa, sicuramente troppi per quel che sembra solo un tondello corroso... ma di questa tipologia non avevo mai visto un falso (le riproduzioni sono tutt'altro). 1902   Regno d'Italia - Vittorio Emanuele III° - FALSO del 25 Centesimi diametro mm 21,5 (lo stesso di un esemplare autentico) e pesa gr. 3,25 anziché gr. 4,15
    1 punto
  42. Come qualcuno di voi saprà qualche anno fa ero piuttosto attivo sul forum, poi nella vita capita che per una serie di concause si debbano mettere da parte le passioni per dedicarsi necessariamente ad altre priorità. Ma il tempo passa e in un modo o nell'altro si ritorna nella propria dimensione. Le passioni non muoiono, semplicemente si sopiscono, ma hanno bisogno di un qualcosa che consenta di farle brillare come e più di prima. Personalmente quel "qualcosa" abita a casa mia ed è la mia primogenita di sei anni. Capita la giornata di vacanza, con mamma e sorellina in spiaggia ed io e lei in visita ad un museo, dove in lei scatta qualcosa. Di ritorno a casa abbiamo ripreso le mie care monete insieme, monete che certo non vedeva per la prima volta, ma ha iniziato a capirle, per carità, come può farlo una bimba di sei anni, ma diciamo ponendosi interrogativi più che sensati. Da lì è iniziata la mia "rinascita numismatica". @dabbene un paio di settimane fa l'ho portata al Cordusio... ed ho anche un testimone, tra l'altro sempre squisito come poche persone sanno essere! Il vero valore non è economico, il vero valore è umano e culturale, è in ciò che trasmettiamo e riceviamo quando si coltiva una passione di questo tipo con qualcuno.
    1 punto
  43. ciao, vista l'interessante discussione, vi posto il mio esemplare attribuito a "trasamundo", con la leggenda TRS (Trasamund) alla destra del profilo, la qualità della foto non è delle migliori
    1 punto
  44. ...diciamo anche che qualcuno attribuisce a zecca sarda anche mia sorella...
    1 punto
  45. Con questo nome di non chiara origine, si definisce il più importante complesso architettonico medioevale della città di Asti . Voluta, pare, dal crociato Landolfo di Vergiate, Vescovo di Asti tra il 1105 ed il 1134, nasce 'la rotonda', chiesa devozionale dedicata al Santo Sepolcro, edificio a pianta ottagonale che sarà poi, alcuni secoli dopo, battistero . Nel nascente complesso, vicino alla rotonda, l'ospedale dei Gerosolimitani e successivamente la cappella Valperga aggiunta in collegamento alla rotonda nel 1446 con, sempre dal quattrocento, un edificio abitativo con chiostro . Il complesso, sviluppato all'esterno delle mura medioevali, nel XIV sec. sarà sede del Gran Priorato di Lombardia che sovrintendeva all'Ordine dei Cavalieri di Malta per il Nord Italia .
    1 punto
  46. Ciao @eliodoro, complimenti vivissimi per una moneta bellissima ed importantissima, nonostante gli evidenti segni lasciati dall'attacco del cancro del bronzo. Hai fatto più che bene, secondo me, a metterla in collezione: anzi, abbine particolare cura perché si tratta di un vero e proprio "monumento" della storia (non solo numismatica) napoletana! Dal punto di vista numismatico, questa moneta è stata trattata inizialmente da Arthur Sambon. Nel suo lavoro Le monete del Ducato napoletano, in RIN 1890, a p. 447, egli già datava queste emissioni tra il 661 ed il 662 e le collegava all'avvento di Costante II a Napoli per la sua guerra contro i Longobardi dell'Italia meridionale. Inoltre, metteva in relazione l'emissione di queste monete con l'ascesa, in quegli stessi anni, del primo duca bizantino di Napoli, Basilio, rimasto in carica fino al 666. In un secondo momento, nella sua celebre opera Recueil des monnaies médiévales du Sud de l'Italie avant la domination des Normands (Paris 1919), a p. 69 il Sambon affermava che i duchi di Napoli, ben presto abbandonati a loro stessi a causa della partenza dell'imperatore dalla città, conferirono a queste monete un carattere quasi autonomo, eliminando ogni traccia dell'eventuale legenda che recavano al D/ e che conteneva il nome imperiale. All'interno di questo libro, la tua moneta è descritta a p. 70, n° 161. Ti allego, per completezza, anche il disegno che vi appare. Le cose invece sembrano cambiare con gli studi più recenti. Philip Grierson, nel suo Catalogue of the Byzantine Coins in the Dumbarton Oaks Collection and in the Whittemore Collection, Vol. II, parte 2, Washington 1993 (seconda edizione, da ora in poi abbreviato in DOC II/2), a p. 500, n° 186.1 e 186.2, assegna a Costante II per la zecca di Napoli solamente i mezzi follis del tipo Pannuti-Riccio, p. 2, n° 2, dove l'imperatore è raffigurato con una lunga barba. Gli altri tipi, dove il ritratto imperiale è imberbe o ha solo qualche accenno di barba (tipo CNI XIX, tav. I, n° 2-3), sono invece assegnati a Costantino IV (668-685) e si trovano classificati in: DOC II/2, p. 563, n° 79 bis; Pannuti-Riccio, p. 2, n° 1 (che lo attribuisce erroneamente a Costante II) e Sear, p. 211, n° 1231 (che già nel 1974 lo dava correttamente a Costantino IV, seguendo ciò che veniva pubblicato nella prima edizione del DOC II/2 risalente al 1968). Di seguito, ti mostro l'immagine di un altro esemplare simile apparso presso CNG 84, lotto 1626: Quindi, la tua moneta andrebbe assegnata a Costantino IV e non a Costante II. Descrivendola (tra parentesi quadre inserisco le lettere che non si leggono sulla tua moneta, almeno stando alla foto che non è proprio messa a fuoco): D/ [C] O C - [O]. Bust facing, beardless, wearing chlamys and crown with cross. In right hand, globus cruciger. R/ XX. In exergue, N. I riferimenti bibliografici li trovi citati sopra. Spero di esserti stato d'aiuto e di aver fatto un po' di chiarezza in una monetazione che non è sempre facile da seguire ed analizzare.
    1 punto
  47. Di storia bizantina non ne so niente, per cui, utilizzo questi meravigliosi scritti che ho ripreso integralmente. Pertanto, risulta accertato il passaggio di Costante II per Napoli e di emissioni a suo nome. La moneta che posto è reduce da un trattamento del cancro del bronzo, pertanto ha vissuto giorni migliori. D'altro canto è un R4 con al diritto busto frontale imberbe di Costante II; ed al rovescio grandi XX sopra una croce ed unite all'estremità, in esergo sigla della zecca Ne Non potevo non prenderla, credo. Sauti Eliodoro
    1 punto
  48. Nella mitologia norrena, sarà la battaglia finale nella quale gli Dei ed i loro Antagonisti si scontreranno fino a sterminarsi reciprocamente e lo stesso mondo e l'uomo saranno distrutti nel fuoco . Lif e Lifprasir, unici sopravvissuti, sapranno far rinascere l'uomo nel mondo . Mi scuso per questo ricordo certamente ai margini dei temi della sezione . Tre giorni or sono, dopo antica stanchezza, la compagna di una vita si è abbandonata ad un lungo sonno che voglio immaginare le sia ristoratore : se l'uomo può essere rigenerato, forse un poco di luce tornerà .
    1 punto
  49. Mentre questa credo sia la più bella conosciuta x conservazione, di tutte le serie,un fdc assoluto, intonsa, patina di vecchia raccolta con fondi lucenti ancora con la satinatura e piena di dettagli brillanti. Praticamente introvabile, tutto il resto è noia.. @dabbene potresti riportare le tirature di questa monetazione? Che ne pensi di quest ultima?
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.