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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/27/19 in tutte le aree
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Prendo spunto da questa richiesta, lecita, per fare due parole, riallacciandomi a quanto avevo introdotto in un mio post precedente. Partendo da un dato di fatto: io sono un commerciante e partecipo ad un sacco di convegni, anche quelli minori. Io investo il mio tempo e le mie risorse con l’incognita del risultato, per ognuno, salvo quando ho appuntamenti fissati precedentemente. Beh, io, come tutti, faccio i conti con i risultati, quindi con la presenza di pubblico, quindi con le vendite. Sarà un ragionamento bieco, ma sfido chiunque a dire il contrario; ma perché, come ho scritto sopra, io sono stato anche collezionista, comprendo il punto di vista di un appassionato, come il suo, Masiserafino. Detto questo, per i commercianti c’e una certa riluttanza a partecipare a convegni nuovi. Il convegno di Venezia lo stiamo rilanciando, dopo anni di oblio, e ci sto mettendo tanto di mio. Quando passo per i convegni a chiedere la partecipazione, comprendo appieno tutte le motivazioni dei colleghi, commercianti o privati che siano. Ecco perché ho insistito ed insisto sul risultato (perdonatemi se sono forse prolisso nell’esposizione, ma ci tengo ad evidenziare tutte le sfaccettature). Il risultato e quindi il successo di un evento, per noi commercianti, è legato alle vendite. Ed anche ai contatti, in seconda battuta. Non ci voglio girare tanto attorno. Ho cercato quindi di privilegiare, nelle richieste ai commercianti, la vicinanza. Ed anche sono passato da due giorni di convegno ad uno, ho ridotto il costo del tavolo, anche se siamo in un hotel. Perché almeno riduco il più possibile le spese a carico dei commercianti, facendo quadrato sui costi. Detto questo, ad oggi hanno aderito circa 15 commercianti, parecchi ulteriori mi confermeranno o meno dopo Bologna, per i più svariati motivi; con la sottolineatura di quanto ho scritto prima, ci sono soprattutto commercianti della zona. Tutto il resto, italiani o stranieri che siano, arriveranno se giungerà all’orecchio che il convegno avrà funzionato. Sono stato chiaro? Persone che vengono pensando di trovarsi davanti il convegno di Monaco di Baviera o Verona partono con il piede sbagliato, mondatevi il cervello, non è così. E basta veramente poco per capirlo; ma soprattutto venite per il gusto di stare assieme, come fanno la stragrande maggioranza dei “lamonetiani”. L'aggiunta della parte culturale-divulgativa è proprio rivolto a questo. Poi Venezia è a due passi... A tal proposito Venezia, come comune, quindi comprendendo Mestre e Marghera, senza andare in centro storico o al Tronchetto, che, per noi commercianti, diventa di grossissima scomodità, offre altre opportunità di locazioni più ampie ed interessanti. L’ampliamento e quindi il successo della manifestazione dipende da voi. Quanto più cassa di risonanza si fa, più movimento si crea, più si fa conoscere, si coinvolge e più c’e la concreta speranza, statistica, di avere risultati. Io, credetemi, l’ho sottolineato più volte, ci sto mettendo tanto; sto contagiando anche altri, come vedete da chi mi dà una mano nell’organizzazione; ... ma finiamo là. Se siamo sempre di più, e ci sono risultati, si va avanti e si cresce. Perdonate l’appassionata schiettezza, cruda se vogliamo, ma la preferisco di gran lunga al “dire, non dire”; visto che l’anno scorso sono stato palesemente attaccato sia su questo forum che anche personalmente da un lamonetiano proprio sull’argomento delle presenze. Quindi la patata è vostra/nostra. Spero di aver parlato definitivamente su questo argomento. Adesso diamoci da fare. Sivis8 punti
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Come qualcuno di voi saprà qualche anno fa ero piuttosto attivo sul forum, poi nella vita capita che per una serie di concause si debbano mettere da parte le passioni per dedicarsi necessariamente ad altre priorità. Ma il tempo passa e in un modo o nell'altro si ritorna nella propria dimensione. Le passioni non muoiono, semplicemente si sopiscono, ma hanno bisogno di un qualcosa che consenta di farle brillare come e più di prima. Personalmente quel "qualcosa" abita a casa mia ed è la mia primogenita di sei anni. Capita la giornata di vacanza, con mamma e sorellina in spiaggia ed io e lei in visita ad un museo, dove in lei scatta qualcosa. Di ritorno a casa abbiamo ripreso le mie care monete insieme, monete che certo non vedeva per la prima volta, ma ha iniziato a capirle, per carità, come può farlo una bimba di sei anni, ma diciamo ponendosi interrogativi più che sensati. Da lì è iniziata la mia "rinascita numismatica". @dabbene un paio di settimane fa l'ho portata al Cordusio... ed ho anche un testimone, tra l'altro sempre squisito come poche persone sanno essere! Il vero valore non è economico, il vero valore è umano e culturale, è in ciò che trasmettiamo e riceviamo quando si coltiva una passione di questo tipo con qualcuno.6 punti
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la monetazione vandala presenta alcune complessità significative, motivo per cui ad oggi non esiste un "catalogo" in senso stretto come il RIC o il RRC etc Abbiamo ad esempio le monete regie con iscrizione e su queste quasi tutti i cataloghi vanno bene, partendo dal MEC I (medieval eurpean coinage), anche se in nessuno di questi cataloghi sono davvero indicate le numerose varianti C'è la monetazione anonima e quasi imperiale, ma certamente vandala, per la quale esistono fondamentali lavori come quelli di Cecile Morrisson. queste monete, nonostante la letteratura esistente da 30 anni, sono spesso tuttora mal catalogate... ad esempio la famosa D in ghirlanda viene ancora data per motivi stilistici e grafici a Guntamondo....ma è certo che la sua coniazione finì ben prima del regno di quest'ultimo... https://www.academia.edu/37480440/I_nummi_vandali_con_stella_e_D_in_ghirlanda_quale_datazione_in_Monete_Antiche_anno_XVII_n._101_settembre_ottobre_2018_Libreria_Classica_Editrice_Diana_Cassino_2018_pp._35-42 infine il vero problema...la monetazione imitativa .... questo è spesso un bidone in cui si mette tutto quello che non si riesce a catalogare...anche se proviene dai Balcani... o dall'est Mediterraneo.... quindi...un vero catalogo da collezionista che ti permetta di catalogare con un bel numerino ogni moneta non c'è il MEC I è ancora da leggere io stesso ho partecipato alla redazione di un testo che non è un catalogo, ma una riflessione, e che tuttavia a distanza di 5 anni di studio, posso confermare avere delle imprecisioni sul tema delle imitative, e oggi imposterei diversamente alcuni capitoli. https://www.academia.edu/13024496/Riflessioni_sulla_monetazione_vandala_la_vittoria_vandala per il resto conviene leggere criticamente vari articoli specifici... nel caso posso aiutarti... circa questa "robetta" ho praticamente tutte le pubblicazioni pertinenti saluti Alain6 punti
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ok allora ti do la spiegazione lunga…. 1 - non è che tutto ciò che appare brutto è vandalo… questa concezione è fortunatamente andata scemando a metà del XX secolo, ma tuttavia è una di quelle cose che sono dure a morire…. 2 - la definizione della monetazione di Trasamondo e degli altri regnanti vandali è complessa, ma non apro il capitolo qua perché la tua non è di Trasamondo, non è cartaginese e non è vandala 3 - per le classificazioni suggerisco di consultare altri testi 4 - vendere una moneta come "vandala" fa sempre aumentare l'interesse… e comunque la classificazione di questa roba si basa spesso ancora su testi del 1911 tipo il Wroth … peccato che siamo nel 2019.... La tua moneta è un esempio classico dello stile della zecca di Roma della prima metà del V secolo… di questo sono certo al 100% guardati se non il RIC, quantomeno ""Cepeda Due ripostigli monetali di V secolo d.C. rinvenuti a Roma. Villa Giulia, 1922 - Pratica di Mare, 1967, Bollettino di Numismatica 16-17, 1991, pp. 7-199" ora… al rovescio è evidente IA AV, quindi non è una Salus, ma una Victoria avg…. zecca Roma, officina fuori tondello potrebbe essere di Onorio, Teodosio II (Giovanni per) o Valentiniano III, tuttavia, la posizione della V al dritto davanti al naso mi fa propendere per quest'ultimo. trattasi quindi di una Victoria Avg romana probabilmente di Valentiniano III da Cepeda te ne metto una a caso…. saluti Alain6 punti
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Mi sono riletto ora volutamente la discussione sul convegno dell’anno scorso per essere più consapevole anche se la ricordavo abbastanza e estrapolo ora una frase fondamentale oggi più che mai di @Arka“ facile criticare, il difficile e’ costruire, fare” l’approvo totalmente e la sento anche molto mia anche nell’odierno. Facile parlare, difficile fare, fare innovazione, rischiare, proporre ...e quindi sono totalmente vicino a voi e in particolare a Stefano e d’accordo su quanto ha detto. Sono sicuro che comprerò qualcosa...ascolterò relazioni interessanti...troverò persone stimolanti, cordiali, amichevoli come deve essere ...ne sono convinto. Certo c’e’ poi la comunicazione, quella utile, quella nei canali opportuni, una comunicazione che possa incuriosire, la comunicazione oggi e’ nevralgica in tutto, posso dirvi ma alcuni lo sapranno già, che la sto facendo personalmente in tutti gli ambiti in cui sono in contatto per questo convegno e la faccio sicuramente volentieri.5 punti
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Buonasera a tutti, L'altra sera stavo controllando il rame di Ferdinando II per integrare la discussione sul mezzo tornese del 1838 data piccola dell'Amico @Litra68, E siccome nel vassoio c'erano altri pezzi dello stesso millesimo li ho presi e accostati per fotografarli insieme. Ebbene, è stata per me un'emozione unica! Emozione che voglio condividere con tutti voi qui nel forum. Queste monete sono state coniate nello stesso anno.... Mese prima, mese dopo...e poi "liberate" per la circolazione nel Regno. Dopo 181 anni si sono ritrovate di nuovo insieme, le osservavo e fantasticavo sui loro viaggi per il mondo per sacchetti e per mani. Ognuna con la sua storia da raccontare: C'è il piccolo spicciolo in rame rosso FDC, forse messo subito nel monetiere da un collezionista o rimasto nascosto in un cassetto di un antico mobile. Il pezzo in mb, (il 2 Tornesi) nato già con il conio basso nel dritto.... L'usura ha reso liscio il busto del giovane Ferdinando. Il pezzo da un Tornese e mezzo già raro alla sua creazione e con segni di lunghissima circolazione. Il Tornese ha circolato poco, forse collezionato anche lui..... Riposto in un tranquillo vassoio di monetiere. Gli altri due mezzi Tornesi..... I più comuni.... Ci fanno capire che nel 1838 c'era più bisogno di moneta spicciola, essendo il nominale più comune fra tutto il gruppetto. Spero di avervi fatto cosa gradita, mostrandovi questi miei ramini.4 punti
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Tutti noi collezionisti ci poniamo questa domanda: cosa succederà? Tutti ci pensiamo con tristezza, perché in fondo siamo egoisti.... Non vorremmo mai separarci dalla passione che ci ha sempre regalato momenti felici e piacere quando si è aggiunto un altro tassello mancante. Anche l'affidare ai nostri figli o nipoti le nostre monete non ci rende tranquilli completamente, il timore che non apprezzino le basse conservazioni di alcuni pezzi o non comprendino la rarità di varianti..... A me personalmente non mi fa star bene. Se poi aveste una situazione come la mia..... Non dormireste sonni tranquilli ?4 punti
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Buonasera a tutti, cari Fratelli Lamonetiani, sono in clima di riflessioni, il passaggio dall'estate all'autunno mi porta sempre a fare dell' introspezione, sarà perché la sera fa buio prima, l'aria rinfresca, le distrazioni sono di meno, anche il mio lavoro in ufficio rallenta un po' c'è più tempo da dedicare alla propria passione, nel mio e vostro caso le monete. Ecco proprio le monete, le mie!!! sono l'oggetto/soggetto della mia riflessione. Voi vi chiederete di cosa stia parlando, parlo del nostro Amore per il tondello, la minuziosa ricerca del pezzo che manca, di quello che ci piace, di quello che vorremmo sostituire, dell'attesa, dell'arrivo nelle nostre mani, in questo intimo incontro a tu per tu con la moneta. La catalogazione, la sistemazione nel vassoio, la presentazione qui sul Forum, e dopo tutto questo... Qui viene il bello.. Dopo.. Quando io non ci sarò più? Che fine faranno questi capolavori in miniatura? Questi busti che ci osservano sul diritto, le cifre e quanto altro c'è sul rovescio. Io Amo le mie monete e a tante di esse ho dato un nomignolo, un soprannome, un qualcosa che resterà nel mio modesto quaderno scritto a mano. Spesso faccio dei sondaggi in famiglia per capire chi seguirà le mie orme, e portare avanti quello che ho iniziato, vi racconto un allegra conversazione avvenuta tempo fa con i miei due figli, per provocarli e capire cosa pensavano.. Ho detto ragionando ad alta voce: oggi ho venduto le mie 47 monete di Vittorio Emanuele III per €. 50,00. Sei pazzo!!! Esclamazione all'unisono sia del Maschietto che della Femmina, mi sono sentito subito orgoglioso, ho due degni eredi, ma poi il Maschietto ha aggiunto..ma €50,00 a moneta? Gli ho risposto nooo.. €50,00 I'm blocco... Ha aggiunto allora sei proprio pazzo ?. Da lì ho capito il suo spirito molto commerciale, la Femmina invece, non me lo aspettavo, ha detto Papà sei pazzo, le tue monete desidero averle io, non devi assolutamente venderle, anzi voglio già da adesso aiutarti a catalogarle e studiarle, e un giorno saranno mie. ? Ecco sono rincuorato da queste affermazioni.. Spero di non avervi annoiato con le mie riflessioni. A voi invece come va? Buona Serata Saluti Alberto3 punti
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Buonasera a tutti, visto che in questa sezione vengono postate generalmente monete della zecca di Napoli stasera voglio fare un'omaggio agli amici Siciliani postando un bel (almeno per me) 30 tarì del 1785, moneta dal grande fascino, ammetto di esserne rimasto colpito quando l'ho avuta in mano, è veramente una moneta maestosa... Nonostante le debolezze, i graffi e le evidenti tracce di circolazione credo sia un esemplare di tutto rispetto... Secondo me siamo oltre il BB, voi cosa ne pensate?3 punti
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Buonasera a tutti, il 21 ottobre 2018 è passato da inasta questo 4 cavalli 1790 SICI... Purtroppo me ne sono accorto molto dopo, infatti non so neanche se è stato aggiudicato o meno... Spero l'abbia preso un collezionista che sappia apprezzarlo...3 punti
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Sono molto contento di partecipare a questo evento in qualità di relatore. Il mio intervento dal titolo "Dalla prima moneta al Bitcoin" offrirà uno spunto di riflessione su come il denaro si sia evoluto e sia profondamente cambiato nel corso dei secoli per diventare ai giorni nostri quasi del tutto digitale e dematerializzato. Una storia lunga oltre 2500 anni per capire come mai usiamo certi termini e modi di dire ma soprattutto per capire come l'evoluzione dei soldi abbia avuto effetti incredibili sull'economia del pianeta e continuerà ad averne in futuro grazie alle nuove tecnologie...Mi auguro possiate partecipare numerosi.3 punti
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Penso sempre che se le monete mi hanno dato gioia, passione, conoscenza, sollievo (nei momenti difficili), potranno sempre dare tutto questo ad altri collezionisti. Spero solo che anche loro amino le mie monete come le ho amato io. Arka Diligite iustitiam3 punti
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Buon giorno. Volevo segnalare il prossimo IV^ convegno filatelico-numismatico di Venezia-Mestre nel giorno 19 ottobre p.v. dalle ore 9.00 alle 18.00 nella consueta collocazione del Novotel di Mestre, immediatamente adiacente all'uscita Castellana della Tangenziale di Mestre. Rispetto alle scorse edizioni io, con gli altri organizzatori (Circolo Numismatico di Padova e Circolo Filatelico Numismatico di Noale), abbiamo voluto abbinare una sessione culturale-divulgativa, incentrata sulla numismatica e sulla cartamoneta, per quest'anno, e che vede la partecipazione anche di cattedratici universitari, oltre che di appassionati (tra cui l'amico Alessio Busseni) e commercianti. Non nascondo la mia soddisfazione nel vedere che tante persone hanno dato l'adesione a questa sessione. Io ci sto mettendo tanta passione, impegno, risorse, pur se nelle difficoltà, oggettive, di questo tipo di manifestazioni, che non sto qui ad evidenziare. La rinnovata speranza è che il pubblico, Voi tutti, diate incentivo alla manifestazione, con la vostra partecipata presenza. Io, al di là di qualsiasi commento che c'è stato, anche su questo forum, ho la ferma intenzione ad andare avanti, convinto che la numismatica, il collezionismo in generale sia soprattutto questo, condivisa partecipazione personale, conoscenza, contatti, frequentazione, scambi di opinioni. E, perché no, anche piacevole convivialità attorno ad una tavola. Allego a tal proposito locandina dell'evento. Buona giornata. Stefano Palma (alias Sivis) 4^ConvVE_LocandinaWEB72_190924R0.pdf2 punti
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DE GREGE EPICURI Parlando di monetazione romana sono frequentissimi i dubbi e le domande, anche da parte di collezionisti non proprio alle prime armi. Il campo è molto ampio, ed i problemi numerosissimi: i nomi delle diverse monete, la datazione, i cambiamenti nel tempo, le riforme, la purezza dei metalli e la composizione delle leghe, le patine, le iscrizioni e le loro abbreviazioni, i titoli imperiali, il significato delle immagini, i falsi antichi e moderni, le imitazioni, le zecche e le officine, ecc. Abbiamo pensato di incontrarci un paio di sere per affrontare le questioni principali, e soprattutto rispondere a domande, anche osservando delle monete per illustrare i punti principali e per chiarire dubbi e interrogaivi. Sono invitati in particolare i principianti, ma anche tutti quelli interessati a saperne di più, o ad affrontare qualche tema specifico. Il CCNM è in grado di garantire un gruppetto di appassionati, diciamo di collezionisti di lungo corso, disponibili a rispondere e a confrontarsi. Anche loro comunque sanno bene di avere ancora moltissime cose da imparare. Nel primo incontro di martedì 22 ottobre (h.20.30, come sempre in via Terraggio 1, Milano) affronteremo soprattutto le questioni generali, la monetazione repubblicana e quella imperiale del 1° secolo. Martedì 12 novembre alla stessa ora ci occuperemo invece dei temi numismatici dal 2° secolo in poi, e delle zecche del Tardo Impero. Gli incontri saranno ovviamente molto informali, ed aperti a tutti. Si possono anche portare monete su cui c'è qualche dubbio da chiarire.2 punti
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Buonasera a tutti, @Rocco68Amico mio, sarò ripetitivo e sfacciatamente un tuo fans, ma è sempre un piacere vedere le tue monete, come le presenti, la cura dei particolari, l'abbinamento dello sfondo con le tonalità delle monete, sono anche io, e tu lo sai, come @WilliamB sbavo letteralmente per i Ramini, e condivido pienamente il pensiero di @paoloilmarinaio, in merito alle emozioni che suscitano gli spiccioli del popolo borbonico. Ormai la ramite acuta è parte di me, ci stai contagiando tutti. ? Un abbraccio a tutti. Alberto2 punti
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Indubbiamente oltre il bb, complimenti davvero un gradevolissimo esemplare. I rilievi sono molto forti ed difetti tipologici non invadenti e permettono di apprezzare pienamente la bellezza del modellato. Ritratto molto espressivo. Dalla foto non é possibile apprezzare l’effettiva brillantezza del metallo, che ritengo un indice fondamentale per arrivare al qSpl. Da questo foto secondo me la forbice va dal buon bb al bb/spl-qSpl. Accidenti cosa tiri fuori!!! Pezzo comunque importante anche in bassa conservazione, ma comunque anche io ritengo che Mb sia un po strettino, considera che generalmente il piumaggio sul corpo della fenice non ha un rilievo molto accentuato, mente sono più alti quelli delle fiamme e delle ali, che infatti sono rimasti più alti. Considerando che andrebbe comunque vista in mano, credo che un qBb ci sia, la moneta rimane perfettamente leggibile senza difficoltà alcuna sia nella scena del rovescio, sia nell’espressività del ritratto. Mi piace, anche per la bella patina intensa. Complimenti anche a te per questo importante tondello!2 punti
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Buonasera, Comunque io ho già deciso da tempo che fine farà la mia Collezione. Ne' figlie e né museo..... Se sarò ancora in vita le cederò solo ad Amici collezionisti che conosco bene.... Che le ameranno allo stesso mio modo. Nessuna vendita all'asta e nessun commerciante.2 punti
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Questa è la prima volta che scansiono il taglio di quella che posseggo, un pò martoriato...2 punti
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Il Museo no, finirebbero in qualche scatolone in cantina (per non dire peggio)... Le mie figlie direi zero... Grande idea quella dei nipoti, non ne ho quindi posso essere ottimista a cuor leggero?!!! Peró metteró una clausola nel testamento per cui gli eredi possono appropriarsi delle monete solo dopo aver letto tutti i libri, previa interrogazione. Spero che in questo modo passerà loro la voglia di venderle! ??2 punti
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Andiamo per ordine. Il mezzanino fu coniato per la prima volta sotto il dogado di Francesco Dandolo e in contemporanea alla prima coniazione del soldino. Il mezzanino di Andrea Dandolo è diverso per peso e per purezza di metallo. Doveva sostituire il grosso, che stava scomparendo. Effettivamente la cosa non riuscì e fu così introdotto il nuovo soldino che invece ebbe successo. Il mezzanino fu ripreso da Michele Steno per circolare nei nuovi possedimenti di Verona e Vicenza perchè si collegava perfettamente al sistema monetario di queste zone. L'ultimo mezzo grosso fu coniato da Francesco Foscari anch'esso senza fortuna. Infine dopo la riforma di Gritti abbiamo i 2 soldi e la marea di gazzette anonime che sopravvivono fino alla fine della Serenissima. Le condizioni del Tuo mezzanino si avvicinano al BB. Per quanto riguarda la rarità, effettivamente è una moneta un po' più scarsa di altre, ma comunque non rara. Arka Diligite iustitiam2 punti
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...quanto afferma il Bergk a p. 140: "Cosi questa medaglia acquista una importanza maggiore per mezzo non solamente della Demeter Telpusia, ma pure del mistico cavallo Arione, il quale, quant'io mi sappia, non è stato finora scoperto fra i monumenti dell'arte figurata (2).", limitandosi alla citazione di una gemma (nota 2), non tiene conto di quanto scritto dal Winckelmann che aveva citato, oltre alla gemma del Museo Stosch, anche due bassorilievi appartenenti alla famiglia Albani. (Monumenti antichi inediti, spiegati ed illustrati da Giovanni Winckelmann, prefetto delle antichità di Roma, Roma 1767, p. 22). Allego, traendole da Google Books, le immagini dei due bassorilievi citati dal Winckelmann, nei quali sarebbe raffigurato il cavallo Arione, figlio di Demetra e di Poseidone che, per possederla, si tramutò in cavallo... sti dei!2 punti
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giusto per non lasciare un giudizio sospeso sul Lulliri-Urban, che ho.. ti segnalo che NON sono Vandale, seguendo le tavole del libro che a un certo punto ha numeri che si ripetono... quindi non sono vandale almeno almeno.... i numero da 1 a 5 i numeri da 93 a 109 la 127!!!!!!!!!!!!!! i numeri da 193 a 168 la 230 i numeri da 275 a 287 i numeri da 335 a 377 i numeri da 382 a 3852 punti
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Mario, non vorrei prendermi tutto il proscenio, ma è farina del mio sacco e delle relazioni che ho portato avanti in tutti questi anni e che sono figlie della mia concezione di collezionismo, così come ho scritto nell’incipit; compreso il Prof. Lucchelli, docente di Numismatica Antica all’Università Cá Foscari di Venezia. Ed anche l’amico Walter Nasi, che parlerà di falsi nella cartamoneta. Tu hai citato gli altri, come il Prof. Ricchebuono, esperto di finanza internazionale, nonché appassionato collezionista, che fa dell’ormai tradizionale, per lui, appuntamento di Riccione un suo momento di contatto con il mondo dei convegni. Vi consiglio vivamente di presenziare perché, proprio per il lavoro che svolge, può far aprire gli occhi su quello che sta per accadere (e che in parte sta già accadendo) al mondo della finanza con l’avvento delle Bloch chain. Senza dimenticare il Circolo Numismatico Patavino..., ma qui giochiamo in casa. Di Alessio mi ripeto, a mio giudizio il suo lavoro meritava e merita una cassa di risonanza, per quel poco che questa prima edizione culturale mi auguro gli possa dare. Se lo merita. Insomma tutti mi hanno omaggiato della loro presenza, beh..., un pizzico di soddisfazione ce l’ho anche io. Però mi fermo qui e vediamo di organizzarla bene.2 punti
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Visto il mio immenso livello di socialità che mi ha portato ad avere ad oggi un paio di amici e zero discendenti direi che potrebbe anche andare a finire esattamente com'è iniziato. La mia collezione è partita da una scatoletta di monete di vari posti ed epoche chiusa in un cassetto e trovate da me, che da piccolo le osservavo a lume di lampada da tavolo nel silenzio di una stanzetta. Ancora oggi non so di chi fossero... forse di qualcuno che pensava "Chissà che ne sarà della mia modesta ma amata raccoltina di monete quando non ci sarò più". Oggi quella scatoletta è diventata un insieme di raccoglitori che rimarranno in un armadio, poi quando non ci sarò più qualcuno li troverà e forse si metterà a sfogliarli chiedendosi "Chissà di chi erano", e magari anche "Quasi quasi vado avanti io".2 punti
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Notate nulla ? Il particolare (che ritengo segno di massaro) è presente su quasi tutti i grossi con Z rovesciata e non su quelli con Z normale.1 punto
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taglio 2 euro cc paese slovenia anno 2016 tiratura 1.000.000 condizioni spl città trieste taglio 2 euro cc paese slovenia anno 2015 tiratrua 1.000.000 condizioni spl città trieste1 punto
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Tante emozioni caro Rocco, chissà quante mani, storie, emozioni, intrighi si celano dietro ciascuno di questi tondelli. Ogni graffio, botta, macchia, una storia a sé. Apprezzo le alte conservazioni, ma il rame di Ferdinando II è davvero emozionante quando vissuto. Devo decidermi ad acquistare qualche pezzo anche io .. ogni qualvolta vedo queste foto sbavo! Un saluto.1 punto
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Caro Emanuele @Rapax, un abbraccio intanto e mi fa grande piacere poter rileggerti, ricordo bene il momento, come ricordo quanto abbiamo fatto insieme per Lamoneta, per i giovani, per la divulgazione, eventi, manifestazioni, tanti bei ricordi che non devono essere dimenticati per quanto fatto e che meriterebbero anche oggi a volte più rispetto e memoria storica nei confronti di chi ha dato tanto senza ricevere, ci starebbe un libro da scrivere, la vita e’ un ciclo, il collezionismo pure, in questo che ricorderai anche tu c’e’ tutto, la vita, la morte, il futuro, il non dimenticare, il valore del collezionismo , eravamo nel 2013 , ma questo rimarrà per sempre attuale .....e in fondo se ci pensi e’ tutto qui ... http://numismaticamente.it/featured/fine-inizio-del-numismatico://numismaticamente.it/featured/fine-inizio-del-numismatico1 punto
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Ciao, rispondendo alla mail la tabella con le tue assegnazioni diventa compilabile quindi basta che cancelli quello che non ti interessa. Io le passate emissioni ho sempre fatto così ed è andato tutto liscio?1 punto
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Scusate L' Ciao Rocco, se mi dai il permesso questa vignetta vorrei trasferirla anche qui, mi manca Chi tace acconsente, già inserita grazie1 punto
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E' sicuramente un'ottima divulgazione speriamo che qualche appassionato di banconote italiane che ci segue avrà la voglia di leggerli tutti od in parte, dal mio punto di vista i biglietti non debbono essere solamente collezionati.1 punto
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Invidiando savoiardo che sta visitando la splendida Sicilia, allora comincio io con il 1995 data di nascita di mio figlio Edoardo. Posto un 5 Franchi della Svizzera con al R/ immagine di un montanaro da tutti identificato con l'eroe nazionale Guglielmo Tell. La storia la conosciamo tutti è mi è sembrata attinente al tema Padre/Figlio. Avvenimenti principali: 26 marzo – Europa: in sette paesi dell'UE entrano in vigore gli Accordi di Schengen che tra le altre cose, aboliscono i controlli sistematici delle persone alle frontiere interne dell'Unione. 27 marzo - Los Angeles: alla Notte degli Oscar trionfo del film Forrest Gump di Robert Zemeckis che vince 6 statuette. Tom Hanks, interprete della pellicola, vince come miglior attore per il secondo anno di fila, eguagliando Spencer Tracy. Michelangelo Antonioni riceve il premio Oscar alla carriera. 7 aprile - Prima guerra cecena: viene perpetrato il massacro di Samashki da parte delle truppe russe, le quali uccidono almeno 103 civili e ne arrestano, picchiano e torturano altri. 19 aprile – USA: un gruppo neo-nazista statunitense distrugge con un'autobomba la sede dell'FBI di Oklahoma City, capitale dello Stato dell'Oklahoma. Fino a quel momento è il più grave attentato subìto dagli Stati Uniti. 24 agosto – Redmond, USA: la Microsoft presenta Windows 95, il primo sistema operativo Microsoft a 32 bit concepito per il grande pubblico. 3 settembre: viene fondata eBay. 3 ottobre – Los Angeles: l'ex-campione di football ed attore O.J. Simpson, accusato di aver ucciso la moglie e l'amante di lei, viene assolto dal tribunale. Tutta l'America si ferma per assistere in diretta al verdetto. 4 novembre – Tel Aviv: il premier israeliano Yitzhak Rabin viene assassinato da un estremista di destra contrario al processo di pace. 13 dicembre - All'aeroporto di Verona si verifica un disastro aereo in cui perdono la vita 41 persone. 14 dicembre - Viene formalizzato a Parigi l'accordo di Dayton, che pone ufficialmente fine alla guerra in Bosnia ed Erzegovina, l'ultima delle guerre jugoslave. (Fonte Wikipedia ) Ciao a Tutti1 punto
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Una cosa ci unisce con quegli anni @giuseppe ballauri col 1995, io col 1996 e @Litra68 col 1997, la nascita dei figli, e la condivisione dei ricordi di quegli avvenimenti... Ora sono in Sicilia per la mia prima volta (terra splendida!!) ma al mio ritorno probabilmente una moneta dell'anno di nascita del mio primogenito la aggiungerò a questa discussione...1 punto
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DE GREGE EPICURI Hai ragione, mancano almeno un paio di lettere al D (la S di Augustus e la C di Tribunic); che Lupercus sia sempre scritto integralmente, non sono sicuro. Però la moneta, nel suo complesso e nei dettagli, mi sembra che rientri nei canoni delle monete ufficiali: le immagini sono perfette, la tipologia delle lettere mi pare buona. Difficile definirla imitativa. Errori dell'incisore? Ha calcolato male gli spazi? Io la collocherei in una zecca ufficiale. Però si può discutere, e molto.1 punto
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Se la mia modesta raccolta scamperà ai raggi cosmici del XXII° secolo, ed ai raggi gamma del secolo successivo, avrei pensato di lasciare una piccola incombenza al mo erede: essendo la raccolta in gran parte in conservazione EU (Estremamente Usata), onde evitare invidie da parte di quelli che le posseggono solo in FDC (Fantastiche da Capogiro), e giusto per non fargliele clonare, sarà periziata ed ibernata dalla rinomata casa PCGS (Planet Certifications Galattic Sistem). Diversamente, in assenza di un degno erede, sarà sotterrata nella seconda luna di Giove (Europa), in modo da diventare 'polvere di stelle' nel prossimo Big Bang. Questo per dire che non ci voglio nemmeno pensare... è più forte di me.1 punto
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Sei un po' severo... Per me al BB ci arriva, non farti condizionare dalle debolezze nel giro...1 punto
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Sia il ritratto al dritto che la fenice al rovescio conservano ancora dei discreti rilievi...1 punto
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Grazie per la fiducia amico mio! Speriamo in bene... che in questa discussione la situazione è un po' intricata. E' ora il momento di tentare di avanzare un'ipotesi in merito al particolare tipo del dritto Ercole-Mercurio... Questa testa bifronte rimanda a mezzo del semidio ad una figura eroica che giunse in terra italica, secondo il mito latino, al tempo di Evandro, uccise il gigante Caco e per questo gli fu dedicato un altare nell'area che diverrà poi il Foro Boario. Penso sia ora utile porre l'attenzione sul dove la tradizione colloca la vicenda. Caco, mostruoso sputafuoco, abitava l'Aventino (Eneide, libro VIII) mentre la comunità guidata da Evandro risiedeva sul Palatino. Probabilmente una divinità del fuoco della media età del bronzo, Caco è descritto da Livio come un pastore (Ad Urbe condita, I, 7) e può essere visto come la figura che presiedeva quella specifica zona che, nella fase protourbana, sempre più importanza stava assumendo poiché crocevia commerciale in piena espansione (via Salaria, via Campana, guado del Tevere). L'arrivo di Eracle (l'Hercle etrusco, l'Ercole sabino) porta ordine, la sconfitta del mostruoso pastore e brigante Caco per mano dell'eroe che si schiera dalla parte dei civilizzatori è la trasformazione di una comunità disomogenea agricolo-pastorale in una forma di aggregazione più evoluta, ove gli importanti scambi commerciali (di bestiame ma non solo) diventano fulcro del sistema sociale. E' utile altresì ricordare che l'Ara massima di Ercole Invitto venne edificata, secondo la tradizione, nel 495 a.C. ma illustri nomi quali Levi, Coarelli e Giardina ritengono che la data di fondazione debba essere anticipata, probabilmente al periodo arcaico. Ercole che uccide Caco parrebbe dunque essere un mito della tradizione simbolo di trasformazione e di evoluzione di uno specifica area, territoriale e socio-economica. La seconda figura del ritratto bifronte è invece Mercurio, l'Ermes romano, quell'Ermes che uccise Argo, quell'Argo custode di Io che Enea vede rappresentato sullo scudo di Turno, quel Turno che uccise Pallade, figlio di Evandro, quell'Evandro figlio dello stesso Mercurio. Va ricordato che la concezione lineare del tempo nasce in contesto biblico e coranico, ma in ambito romano (vedi Polibio) il tempo è assimilato alla figura di un cerchio, nel quale si confondono l'inizio e la fine, annullandosi in un costante ripetersi di eventi. In tale ottica ricordiamo l'Iliade ove Ermes, schierato con gli Achei, nel canto XXIV, travestito da mirmidone, guida tuttavia Priamo da Achille, si svela al padre di Ettore e lo consiglia sul come comportarsi con l'eroe greco, per poi scortarlo nuovamente a Troia. L'Ermes Argifonte pare consapevole del destino riservato ai Troiani in fuga, che daranno vita ad un nuovo ciclo. Il Mercurio romano invece, padre di Evandro, è risaputo essere dio degli scambi e del commercio. La dedicazione del suo tempio sull'Aventino avvenne nel 495 a.C. ed a tal proposito Livio narra di un curioso accadimento (Ad Urbe condita, II, 27 ) Siamo di fronte ad una divinità aventiniana e ad un evento che vede il popolo contrapporsi al Senato, alla nobiltà conservatrice romana. Alla luce degli elementi emersi pare difficoltoso inquadrare il tipo del dritto Ercole Mercurio quale prodotto della fazione degli Optimates ma al contrario i riferimenti al mito ed alla tradizione possono essere più facilmente ricondotti all'ideologia dei Populares. Il tipo bifronte dell'asse di Rubrius Dossenus, sostituendo il tipo tradizionale di Giano, sembra dunque chiamare in causa figure simbolo di trasformazione e di evoluzione, che sia dalla prestigiosa tradizione che dalla concreta e coeva valenza socio-religiosa, rimandano ad un contesto che pare estraneo alla classe senatoria. E' dall'Aventino che un nuovo ciclo può iniziare, è dal popolo, unito alla classe degli equites, che può arrivare il rinnovamento.1 punto
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La risposta andrà un po' per le lunghe, ma quando si tratta di un mito... Kore (o Core) è il nome con cui era anche chiamata Persefone, figura della mitologia greca entrata in quella romana come Proserpina. Persefone, figlia di Zeus e di Demetra, era una giovane fanciulla, semplice e obbediente alla madre che non la lasciava mai. Un giorno di primavera però, mentre era con le sue amiche, sotto la vigilanza di Demetra, correndo in una vallata nei pressi di Enna, in Sicilia, Persefone si perse e nonostante chiedesse aiuto nessuno riuscì a sentirla; improvvisamente la terra si aprì sotto i suoi piedi, e dal baratro che si formò uscì un carro tirato da quattro cavalli neri come la pece. Era il carro dell'oscuro dio dell'Erebo, Ade, che afferrò la fanciulla, la portò sul carro e via giù nel baratro sprofondò nell'abisso; nessuno poté sentire le urla e i pianti della fanciulla spaventata. Demetra cercò inutilmente sua figlia e quando si accorse che era sparita fu presa dall'ansia. Si mise subito a cercarla nei dintorni, nella vallata, nei boschi, con la disperazione nell'anima; quando si accorse che stava calando la notte le venne in mente di invocare Ecate, che della notte era la signora. Ecate, che aveva sentito le urla di Persefone, fu molto ambigua nella sua risposta ma le consigliò di recarsi dal Sole al cui sguardo nulla può sfuggire. Dopo un lungo vagare durato nove giorni e nove notti, si trovò dinanzi al palazzo del Sole che l'accolse col rispetto dovuto. Il Sole le spiegò che per volere di Zeus, Persefone era stata rapita da Ade che l'aveva portata giù nel regno tenebroso. Afflitta per la terribile notizia e arrabbiata con Zeus che aveva disposto di sua figlia senza dirle niente, Demetra si rifiutò di tornare sull'Olimpo e abbandonò il suo aspetto di dea; assunse le sembianze di una vecchia decrepita, vestita di cenci e riprese il suo lungo cammino, sperando di consumare il suo dolore, quando dalla Sicilia si ritrovò finalmente in Grecia, nell'Attica in Eleusi. Esausta si accasciò a terra, accanto a un pozzo e scoppiò a piangere. Passava di lì una donna che ebbe pietà della vecchia e la condusse a casa sua. Era una casa molto povera, una capanna da pastore dove abitava infatti il pastore Celeo e sua moglie Metanira. Da essi erano nati due figli, Trittolemo e Demofoonte. I due pastori furono molto buoni e vicini a Demetra, che aveva raccontato della perdita della sua giovane figlia e la dea per ricambiare il bene che quelle umili persone gli avevano dato una notte cercò di guarire il piccolo Demofoonte, gravemente malato: mentre i genitori erano in camera a dormire, prese il bambino e gli fece bere un decotto e poi, secondo il rito a lei noto, mise il piccolo tra le fiamme mentre pronunciava delle formule magiche; Metanira appena vide quella scena, spaventata, strappò dalle fiamme il suo bambino e credendo che la donna fosse una pazza che voleva far del male ai suoi figli si infuriò. Demetra allora riprese le sue sembianze di dea e spiegò a Metanira che voleva rendere il piccolo immortale ma avendo lei interrotto il rito, non poteva più continuare anche se il bambino presto sarebbe guarito. Demofoonte infatti guarì. Negli Eleusi, Demetra fece innalzare un tempio e come sacerdote scelse Celeo a cui avrebbe dovuto succedere il figlio Trittolemo. Appena divenne grande, Demetra insegnò a Trittolemo tutti i riti del proprio culto e dell'arte della coltivazione. Trittolemo fu il primo uomo a costruire un aratro: a lui si attribuisce infatti la diffusione dell'agricoltura. Lasciato l'Eleusi Demetra riprese il proprio vagabondare, il suo cuore e il suo pensiero erano sempre rivolti all'amata figlia e al suo triste destino. Trovò il modo per risolvere il problema: con il semplice tocco delle sue mani rese la terra infruttuosa, tanto che gli uomini stavano morendo tutti; Zeus allora le mandò Iris, che non riuscì a placare l'ira di Demetra. Per salvare il genere umano fu Zeus a dover scendere a patti. Mandò Ermes da Ade per ottenere che Persefone tornasse a rivedere la luce del sole. Il dio del regno oscuro obbedì purché poi sua moglie potesse tornare da lui, e per maggior sicurezza di questo ritorno, fece mangiare alla sua sposa alcuni chicchi di melagrana, simbolo del matrimonio, poiché una eterna legge del Destino stabiliva che chi avesse mangiato nella casa del marito alcuni chicchi di questo frutto presto avrebbe fatto ritorno. Persefone tornò alla luce del sole e la madre per questo evento festeggiò ricoprendo la terra di fiori e frutta. Zeus poi, per conciliare l'amore materno con le esigenze del marito, stabilì che Persefone avrebbe vissuto due terzi dell'anno con la madre e l'altro terzo con Ade nell'Erebo. Questo mito nasconde un simbolo: Persefone, che deve scendere ogni anno nel regno sotterraneo, non è che la figura del seme, del chicco di grano che viene seppellito sotto terra e vi rimane appunto un terzo dell'anno, fino a primavera; quando Persefone ritorna da sua madre e il grano germoglia alla luce del sole. Persefone veniva rappresentata come giovane e bella, col capo incoronato dall'edera e con una fiaccola in mano come sua madre.1 punto
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Questa bella moneta purtroppo la posseggo con appiccagnolo dell'epoca resterà per sempre in questo stato, almeno sino a quanto ne sarò il possessore. E' già rovinata così, togliere l'occhiello, anche se il lavoro potrebbe essere effettuato a regola d'arte da un orafo, secondo il mio parere la rovinerebbe di più. 1801 Repubblica Cisalpina - Anno IX della Libertà - 30 Soldi in argento .6841 punto
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Buongiorno a tutti, come potete leggere nella locandina avrò l'onore di essere tra i relatori di questo importante convegno per presentare il mio studio sulla monetazione di Faustina II. Un immenso grazie a Stefano e a tutti gli organizzatori. Alessio1 punto
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Taglio: 2€ CC Nazione: Irlanda Anno: 2019 Tiratura: 991.000 Condizioni: SPL Località: Bibione (Ve)1 punto
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