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  1. Rocco68

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/21/19 in tutte le aree

  1. Buongiorno Oggi condivido con voi questo pezzo appartenente alla mia collezione estense È una tipologia che si vede di rado in giro, e quindi oltre ad avere una quotazione di tutto riguardo, quando la si trova ci si deve accontentare. Penso comunque per la tipologia di aver preso un esemplare piacevole, con al dritto il profilo del duca ancora visibile nonostante questi scudi abbiano un conio per il dritto appunto molto basso. Il rovescio sta meglio con una bella aquila che porta fiera in petto lo scudo estense. Ha una bella patina che spero si noti dalla foto. Cosa ne pensate? Grazie a tutti quelli che commenteranno e un saluto al forum Marco Rovescio
    5 punti
  2. Continuo condividendo una Piastra di Ferdinando IV del 1786 con la sola P. sotto il busto. Variante non facile da reperire. Magliocca 244/a R2
    5 punti
  3. Nell'XI secolo c'è stato un fiorire di emissioni con la rappresentazione della Vergine Maria in Europa. Vediamo adesso alcuni esempi. Speyer (Enrico III/Corrado II, 1027-1056, denaro) (da http://ikmk.smb.museum/object?id=18202383 ) Hildesheim (Godehard, 1022-1038, denaro) (da http://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=1538&lot=1890 ) Verdun (Dietrich,1046-1089, denaro) (da http://sredniowiecze.wcn.pl/coins/2090 ) Strasburgo (vescovi Guillaume I o Hézilo, 1028-1056) (da http://www.poinsignon-numismatique.com/coins_r5/alsace_c16/strasbourg- bishopric_p134/eveche-de-strasbourg-guillaume-i-ou-hezilo-eveques-1028-1056-denier-a-la- vierge-et-a-l-edifice_article_76049.html ) altro esemplare di Strasburgo (Enrico III/Corrado II, 1027-1056, denaro) (da http://www.poinsignon-numismatique.com/coins_r5/alsace_c16/strasbourg- bishopric_p134/eveche-de-strasbourg-conrad-ii-1027-39-ou-henri-iii-1039-56-denier-a-la- vierge-et-a-l-empereur_article_76088.html ) Per chi avesse voglia di approfondire, ci sono in Rete alcuni testi parzialmente accessibili ma ottimi come punti di partenza: Maria na numismática, di Adeilson Nogueira http://books.google.it/books?id=Nyl6DwAAQBAJ&pg=PA1#v=onepage&q&f=false o la voce "Maria" del Wörterbuch der Münzkunde http://books.google.it/books?id=KscfAAAAQBAJ&pg=PA369&lpg=PA368#v=onepage&q&f=false
    5 punti
  4. Grazie bellissimo post da incorniciare di un utente anche abbastanza recente anche se molto propositivo e appassionato come tu sei ... Dici cose belle che su Lamoneta non leggo più da tempo, dici fratelli rivolto ai lamonetiani in senso di condivisione, spirito di corpo, ricordi il mio trolley che hai visto una volta ma in realtà gira da dieci anni in tutti i convegni o eventi, molti non ricordano o fanno finta di non ricordare, lo spirito e’ il dare a tutti per una numismatica aperta e di tutti, con il senno di poi probabilmente tutti questi sacrifici e questo fare per gli altri non e’ servito e non e’ stato capito e condiviso, ma in fondo conta la gratifica personale e ideale che era ed e’ un modo di essere e fare numismatica, cultura, che va oltre il piccolo bacino Numismatico e che va nella società, certo se non fai non sbagli mai ma la numismatica per crescere, sempre che questo possa essere la mission, ha bisogno di fare, dare, impegno e innovazione, cooperazione, ha bisogno che gli entusiasmi, le energie non vengano bloccate ma lasciate correre, un grande saluto e comunque tornerò in questo ambito di cordialità e amicizia che oggi fatichi a trovare, Mario
    4 punti
  5. Buonasera a tutti, stasera posto una bellissima moneta, sinceramente non ho verificato se abbiamo già trattato questo millesimo, ma desidero postarla perché è il frutto della pesca in Ciotola fatta oggi al Convegno a Capua, inoltre ho avuto un compagno di pesca speciale, @Salvatore Esposito abbiamo trascorso insieme gran parte della mattinata, a discutere di monete, delle gratificazioni che si riescono ad avere a volte anche spendendo pochi spiccioli. Vittorio Amedeo 20 Soldi 1795 Vediamo cosa altro succedeva in Italia e nel mondo. Notizie Fonte Web, la moneta è nuova arrivata Collezione Litra68. Trattato di San Lorenzo / Trattato di Pinckney, 1795 I negoziatori spagnoli e statunitensi conclusero il Trattato di San Lorenzo, noto anche come Trattato di Pinckney, il 27 ottobre 1795. Il trattato costituì un importante successo diplomatico per gli Stati Uniti. Ha risolto le controversie territoriali tra i due paesi e ha concesso alle navi americane il diritto alla libera navigazione del fiume Mississippi e al trasporto esente da dazio attraverso il porto di New Orleans, poi sotto il controllo spagnolo. Prima del trattato, i confini occidentali e meridionali degli Stati Uniti erano stati una fonte di tensione tra Spagna e Stati Uniti. Il confine americano si estese al fiume Mississippi, ma il suo tratto meridionale rimase nel territorio spagnolo e funzionari spagnoli, riluttanti a incoraggiare il commercio e gli insediamenti statunitensi in una zona di frontiera strategica, mantennero il fiume Mississippi chiuso alle navi americane. Inoltre, sia la Spagna che gli Stati Uniti hanno rivendicato parti degli attuali stati dell'Alabama e del Mississippi, e precedenti negoziati per risolvere le controversie territoriali si erano interrotti in modo inconcludente. Il governo spagnolo ha mantenuto diversi forti nei territori contesi, e potrebbe anche contare sulla resistenza indigena ai tentativi statunitensi di sorvegliare o invadere le terre dei nativi americani. I cittadini statunitensi degli stati del sud e delle aree di frontiera hanno trovato restrittive le politiche spagnole e hanno voluto che il governo degli Stati Uniti rinegozziasse le sue posizioni. Prima del 1789, la politica spagnola si era concentrata sul limitare al minimo il commercio e gli insediamenti americani nelle aree di frontiera, e quindi né i funzionari coloniali spagnoli né i politici a Madrid erano interessati a concedere le concessioni che i negoziatori statunitensi avevano tentato di ottenere in precedenza. Tuttavia, gli interessi spagnoli cambiarono durante le guerre della Rivoluzione francese. La Spagna si unì alle altre monarchie europee in guerra contro la Francia nel 1793, ma nel 1794 le forze spagnole subirono sconfitte nei Caraibi e in Europa. Il re spagnolo Carlo IV, non interessato alla gestione degli affari politici, aveva precedentemente affidato responsabilità politiche e diplomatiche al suo primo ministro, Manuel de Godoy. Godoy cercò di estrarre la Spagna dalla sua alleanza con il suo nemico tradizionale della Gran Bretagna e di ristabilire la pace con la Francia. La politica di Godoy non era priva di rischi, poiché l'antagonismo degli inglesi avrebbe messo a rischio le colonie spagnole nelle Americhe. Mentre i diplomatici spagnoli cercavano di spostare le alleanze spagnole, il diplomatico americano John Jay arrivò a Londra per negoziare un trattato con la Gran Bretagna. Funzionari spagnoli temevano che i negoziati di Jay avrebbero comportato un'alleanza anglo-americana e un'invasione dei possedimenti spagnoli nel Nord America. Sentendo la necessità di un riavvicinamento, Godoy inviò una richiesta al governo degli Stati Uniti per un rappresentante abilitato a negoziare un nuovo trattato. Il presidente George Washington scelse il caroliniano del sud Thomas Pinckney, che era stato ministro degli Stati Uniti in Gran Bretagna. Pinckney arrivò in Spagna nel giugno del 1795 e i negoziati procedettero rapidamente. La posizione politica e militare della Spagna si era indebolita sotto le sue sconfitte e le spese di guerra, mentre la crescita della popolazione nel Kentucky e nel Tennessee, unita alla carenza di navi europee per sostenere gli scambi con la Louisiana, ha reso i funzionari spagnoli suscettibili di un cambiamento nelle politiche commerciali spagnole restrittive. Godoy si offrì di accettare il 31 ° parallelo come confine USA-Florida, nonché il diritto alla libera navigazione del Mississippi, che gli americani a ovest degli Appalachi sostenevano con entusiasmo. In cambio, Godoy ha chiesto agli Stati Uniti di impegnarsi in un'alleanza con la Spagna. Pinckney respinse l'alleanza e, dopo ulteriori consultazioni, Godoy fornì la stessa offerta senza la necessità dell'alleanza. Tuttavia, i negoziati arrivarono a un punto morto mentre gli spagnoli continuavano a insistere sul loro diritto di imporre dazi per le merci che passavano per New Orleans, tenuta in Spagna. Pinckney minacciò di andarsene senza firmare un trattato a meno che gli spagnoli non abbandonassero i dazi sul commercio americano passando per New Orleans. Il giorno successivo, Godoy accettò le richieste di Pinckney e i due negoziatori firmarono il trattato il 27 ottobre 1795. Il trattato finale annullò anche le garanzie spagnole di supporto militare che i funzionari coloniali avevano fornito ai nativi americani nelle regioni contese, Il trattato di San Lorenzo consentì e incoraggiò i coloni americani a continuare l'espansione verso ovest e rese le aree di frontiera più attraenti e redditizie. Di conseguenza, era popolare tra il pubblico americano, specialmente in Occidente e nel Sud. Dal momento che Thomas Pinckney era associato al Partito Federalista, il trattato serviva a rafforzare i Federalisti al di fuori della loro roccaforte del New England e dare al partito una base più forte in aree dove era tradizionalmente debole. Diplomaticamente, il trattato ha segnato un rovescio delle politiche spagnole che hanno cercato di mantenere una forte regione cuscinetto nel Nord America. La battaglia di Genova, il primo vero scontro navale della storia, si disputa all’inizio del decennio delle guerre napoleoniche. Nel marzo 1795 i Francesi riorganizzano la flotta mediterranea, semidistrutta a Tolone dagli Inglesi nel 1793 e salpano per riconquistare la Corsica occupata dagli Inglesi con 15 vascelli, 7 fregate e 15 corvette. Gli Inglesi, ormeggiati a Livorno, levano le ancore e dopo quattro giorni di caccia avvistano la flotta francese. La fregata Incostant e l’Agamemnon guidata dall’ammiraglio Nelson incrociano il vascello da 80 cannoni Ca Ira e fanno fuoco. Ma lo scontro tra le due flotte avverrà solo il giorno successivo. I francesi rallentati dalla bonaccia sono a 21 miglia da Genova mentre la Ca Ira, si trova al largo di Capo Noli, bersaglio facile per gli Inglesi che portarono l’attacco prima con la Captain e la Bedford e poi con la Illustrius e la Corageux. Dopo circa 5 ore di furioso combattimento la flotta francese si allontana abbandonando le proprie unità: il 74 cannoni Censeur gravemente danneggiato viene dato alle fiamme dagli Inglesi mentre l’80 cannoni Ca Ira ridotta a un pontone perde buona parte dell’equipaggio (rimangono uccisi 600 uomini) e viene catturata. P. s Dimenticavo, ha un bel taglio a treccia. Sono sicuro che piacerà anche a @giuseppe ballauri e @savoiardo
    4 punti
  6. US$0.02: 1881 Colombia 2 1/2 -centavos (small version--14mm) v.
    3 punti
  7. Buonasera a tutti, inizio io con tre foto, poi vediamo se arrivano le altre, in queste foto sono con gli amici @Rex Neap @Salvatore Esposito e @francesco77 che saluto e ringrazio per il tempo passato insieme. Poi tutte le attenzioni sono state per le monete.. ? Scusate per la qualità non proprio eccelsa delle foto.. Saluti Alberto
    3 punti
  8. Grazie mille! Sono veramente commosso dalle tue parole e sono certo che tu potresti realizzare lavori molto più che degni (lo so perché ho letto spesso i tuoi interventi) Per scrivere il libro ho impiegato circa tre anni spesi, oltre che nella scrittura, a leggere e studiare vari testi, sia antichi che moderni. Penso che per la scrittura di un testo storico/numismatico serva documentarsi in modo meticoloso (come ho cercato di fare), giustificare ogni affermazione senza dare nulla per scontato e non accontentarsi di quanto già scritto da altri sull'argomento (che comunque va tenuto in altissima considerazione). Alessio
    2 punti
  9. Alcune mie Piastre sono rimaste intatte e senza patinare in tutti questi anni. Come questa 1794
    2 punti
  10. Semuncia, ero con il telefono, infatti non vedevo i globetti
    2 punti
  11. Buonasera a tutti, RI-condivido la Piastra del 1794 SICILAR. Qualche utente potrebbe farmi sapere che rarità gli ha assegnato il Gigante 2020? Grazie.
    2 punti
  12. Anch’io direi semuncia Craw. 38/7 https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-RRB11/7
    2 punti
  13. Buonasera, non vedendo globetti né al diritto né al rovescio, forse sbagliando avevo invece pensato che si trattasse di una semioncia, in particolare della riduzione semilibrale, come questa (la serie dell'asse semilibrale comprende monete fuse e battute dal sestante alla quartuncia): Roma, Repubblica. Semioncia della riduzione semilibrale. D Testa di Mercurio a destra, con petaso alato. R Prora di nave a destra. In alto: ROMA Ae Ø 17-21 g. 4,26-7,81 217-215 a.C. (secondo Grueber) HIRPINI
    2 punti
  14. @Stilicho se hai identificato correttamente questa moneta, devi essere onesto e dirci come stanno le cose. Nembo Kid (Superman per noi italiani) che poteri ti ha trasmesso? A te non sembra di vedere: tu vedi. Pare che hai centrato l'identificazione. Complimenti vivissimi. PizzaMargherita. Gulp , con esperti come voi, il mio divario diventa sempre più incolmabile. È meglio che metta da parte le mie ambizioni e torni a postare le monete da identificare o confermare l'autenticità. Inizierò con una greca. Una domanda: è preferibile postare su questa sezione o su quella dedicata alla tipologia della moneta stessa? Grazie per l'attenzione.
    2 punti
  15. Taglio: 2€ CC Nazione: Italia Anno: 2018 B Tiratura: 2.985.000 Conservazione: qSPL Località: Padova  Taglio: 2€ CC Nazione: Spagna Anno: 2014 A Tiratura: 3.949.537 Conservazione: BB  Località: Padova
    2 punti
  16. 1901o American dollar, zecca di New Orleans. ) .
    2 punti
  17. Amo quel principio di patina al dritto. È vero che, in alcuni casi, può far sparire difetti però le monete d'argento patinate sono bellissime secondo me, come se "avessero accumulato ancora più storia".
    2 punti
  18. Incredibile, adesso anche al D mi sembra di leggere GORDIANVS... @Stilicho poi mi dai i riferimenti del tuo oculista....
    2 punti
  19. Ciao Hirpini mi dispiace che non hai la sfera di cristallo l ha avrei voluta avere anche io scusami ma il mio telefono è un po' antico anche lui comunque cercherò di fare foto migliori e di pesare le monete grazie comunque di avermi scritto ciao a presto
    2 punti
  20. Buongiorno, carissimo Mario, ieri mattina era tutto un fermento, un via vai di persone, tanti con la lente di ingrandimento alla mano in giro per i tavoli, ma qualcosa e qualcuno mancava, non vederti lì con il tuo mitico Trolley mi ha un poco rattristato. Gli espositori tutte persone gentili e disponibili, gran belle monete, non è mancata una pescata in Ciotola con l'amico @salvatore Esposito, spero di non aver fatto un torto agli altri Fratelli Lamonetiani presenti che non conosco fisicamente e che eventualmente non ho salutato. Saluti Alberto
    2 punti
  21. ma siete collezionisti o speculatori? aspettare anni per comprare una moneta che ti interessa sperando che cali di 10 euro?
    2 punti
  22. Ciao a tutti, guardando il rovescio mi sembra di vedere una figura seduta stante a sinistra con ai piedi uno scudo.. Tipo questa, a solo titolo esemplificativo. Che ne pensate? Ho le traveggole, vero?? Buona giornata. Stilicho
    2 punti
  23. L'Attica è una regione della Grecia e in italiano si dovrebbe usare l'articolo determinativo ("l'Attica", "dell'Attica"). Il contario per i nomi di città : ("Atene", "di Atene", "Egina", "di Egina"), tranne alcune: ("Il Cairo"). L'uso, mutuato dal Nordamerica, di specificare la regione di appartenenza anche per città universalmente note come Atene ("Atene, Attica" o "Rodi, Peloponneso"), essendo indice di scarsa conoscenza della Storia e della Geografia è, ai miei occhi, deprecabile. Ed altrettanto per l'abitudine di scrivere "Aegina" anzichè "Egina" o "Athene" anziché "Atene".
    2 punti
  24. Buonasera a tutti, posto anche io la mia Piastra di Francesco I del 1826. Naturalmente la moneta non ha la "freschezza" di quella dell' Amico Rocco. Questo millesimo è abbastanza raro e quindi le quotazioni di mercato per esemplari in ottime condizioni sono molto alte (almeno per le mie tasche). E cosi qualche anno fa decisi di comprare questa veramente rara moneta anche se in modeste condizioni.
    2 punti
  25. Se non mi sbaglio è un III tipo... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VA1/7 Comunque le monete di Vittorio Amedeo I sono difficilissime da trovarsi belle, già non è facile trovarle.. A parte quelle crepacce di conio la moneta in fondo non è per niente male, le mie non sono di certo molto meglio... @vwgolf comunque ti ringrazio.. con questa risposta alla tua discussione dopo 15 anni di forum sono arrivato a 10000 messaggi, quindi sono stato promosso a principe!! Se pensi che i savoia hanno impiegato 7 secoli a diventare re di qualcosa il mio è un successo!! ?
    2 punti
  26. Hippalektryon, chi era costui? La storia comincia (o meglio ricomincia) nel 1868. Nei pressi delle mura di Volterra viene rinvenuto un ripostiglio costituito da alcune verghe d'argento, una statuetta a forma di leone, sempre d'argento, un tondello non coniato e 65 minuscole frazioni arcaiche, il tutto contenuto in un recipiente ceramico, probabilmente di bucchero (IGCH 1875). La scoperta viene immediatamente messa in relazione con quella avvenuta l'anno precedente ad Auriol, a pochi chilometri da MarsIglia, dove, sempre in un contenitore ceramico, erano state rinvenute 2130 frazioni arcaiche, per la stragrande maggioranza di tradizione ionica (IGCH 2352). Il ritrovamento del "Tesoro di Auriol" aveva fatto un certo scalpore, avendo per la prima volta portato alla luce in maniera imponente quella che è considerata una delle prime monetazioni d'occidente, realizzata dai coloni focesi, fondatori di Marsiglia, durante il VI sec. a.C. All'epoca del rinvenimento, proprio in ragione di questa stretta relazione, ci sarà anche chi arriverà a mettere in dubbio la genuinità del ripostiglio di Volterra, ipotizzando un'operazione speculativa messa in atto da qualche commerciante. In effetti la coincidenza è curiosa, ma ancora più curioso è che gli altri due più importanti rinvenimenti contenenti frazioni di tipologia riconducibile a quella dei pezzi di Auriol si situano in quella stessa manciata di anni: nel 1862 era stato rinvenuto il tesoretto di Morella (Spagna centromeridionale, IGCH 2311), contenente 21 monete di cui alcune di quello che sarà successivamente definito "tipo Auriol", e nel 1868, stesso anno di Volterra, quello di Pont de Molins (Catalogna, IGCH 2313), contenente 46 monete e, proprio come a Volterra, alcune verghe d'argento grezzo. Sulla base di questi rinvenimenti monetari, e di altri epigrafici ed archeologici, prenderà consistenza la conoscenza di quel milieu culturale che dalle coste dell'Etruria a quelle spagnole, passando per la Provenza, vedeva nel VI secolo l'incrociarsi di mercanti Etruschi e Ioni, lungo rotte commerciali punteggiate di scali ed empori, che facevano perno sulle colonie focesi di Marsiglia, Aleria, probabilmente Emporion, e l'Etruria settentrionale costiera (la pesenza di una comunità di ioni è attestata a Populonia), in quello che all'epoca può considerarsi l'estremo occidente, il Far West appunto, della colonizzazione greca. Ma torniamo all'Hippalektryon, e a Volterra. Il ripostiglio fu smembrato, quindi in parte ricostituito presso il medagliere di Firenze, successivamente "perso" in seguito all'alluvione dell'Arno, ricercato inutilmente a più riprese dal Pautasso per conto del Furtwaengler, finalmente ritrovato e pubblicato nel 1975 dalla Cristofani Martelli. La composizione superstite (52 pezzi) è la seguente: a) 1 es. con foca natante a d. e globetto b) 1 es. con testa di foca a s. c) 3 es. con testa di foca a d. d) 1 es. con testa di ariete a d. e) 1 es. con protome di capro rampante a s. f) 1 es. con testa di rapace a d. g) 3 es. con testa femminile a d. h) 2 es. con elmo ionico a s. i) 17 es. con Hyppalektryon a s. l) 7 es. con Hyppalektryon a d. m) 15 es. con Gorgoneion Fin dall'epoca del rinvenimento le monete furono generalmente attribuite a Marsiglia, per similitudine (e in alcuni casi identità) con in pezzi di Auriol, fino al 1973 quando il Furtwaengler (il principale studioso della monetazione arcaica di Marsiglia) sulla base dei tre pezzi pubblicati dal Gamurrini nel 1874 proponeva un'attribuzione "etrusca" della maggior parte dei pezzi di Volterra. Nel 1975 finalmente le monete venivano ritrovate nei magazzini di Firenze e pubblicate, e la Cristofani Martelli proponeva le seguenti attribuzioni: a) 1 es. con foca natante a d. e globetto - Focea? b) 1 es. con testa di foca a s. - Focea? c) 3 es. con testa di foca a d. - Focea? d) 1 es. con testa di ariete a d. - Provenza (Auriol) e) 1 es. con protome di capro rampante a s. - "imitazioni occidentali" f) 1 es. con testa di rapace a d. - "imitazioni occidentali" g) 3 es. con testa femminile a d. - imitazioni locali di imitazioni provenzali h) 2 es. con elmo ionico a s. - imitazioni locali di imitazioni provenzali i) 17 es. con Hyppalektryon a s. - Etruria (Populonia?) l) 7 es. con Hyppalektryon a d. - Etruria (Populonia?) m) 15 es. con Gorgoneion - Etruria (Populonia?) con una datazione tra la metà del VI e quella del V sec. Quasi in contemporanea alla pubblicazione del ripostiglio da parte della Cristofani Martelli, nel 1976, usciva l'opera monumentale del Furtwaengler sulla monetazione arcaica di Marsiglia che, del tutto indipendentemente, confermava in sostanza queste attribuzioni, escludendo la pertinenza provenzale di tutti i tipi di Volterra con l'esclusione del pezzo a testa d'ariete. Negli anni succssivi, soprattutto a causa di ricerche clandestine col metal detector (rispetto alle quali in territorio francese, pur essendo illegale, c'è purtroppo una certa tolleranza di fatto) una ventina di esemplari dei vari tipi "Volterra" (compreso qualche esemplare di Hyppalektryon e Gorgone) venivano rinvenuti in Provenza, ma anche in Catalogna, e da parte di alcuni numismatici francesi veniva proposta una riattribuzione Marsigliese o provenzale. Tesi rifiutata nel 2002 dal Furtwaengler, in ragione della massiccia diffusione nelle zone oggetto dei rinvenimenti di importazioni etrusche di VI sec. (bucchero e ceramica etrusco-corinzia), nonchè dalla presenza stabile, attestata epigraficamente, di mercanti etruschi che effettuavano scambi argento monetato (Pech Maho ed Emporion). L'attribuzione è quindi mantenuta in ambiente etrusco, forse nell'ambito di una comunità di mercanti Ioni residenti a Populonia, l'utilizzazione nell'ambito di una rete commerciale greco etrusca che copriva la zona costiera tra la Toscana e la penisola Iberica. Ma l'Hippalektryon? Eccolo l'Hippalektryon, in tutto il suo orrore (anche la foto ci mette del suo...) gr. 0,98 E' proprio roba da Far West... Siamo agli albori della monetazione etrusca, o si tratta dell'opera di coloni focesi installati in Provenza? Certo è che guardando la gorgone (o ciò che ne resta) nel sottomultiplo, l'ipotesi Populonia non sembra poi così remota.... gr. 0,48 Fatto sta che tanto l'Hippalektryon che la gorgone di Volterra hanno trovato posto nella SNG di Firenze.
    1 punto
  27. Ciao Pippo78. Le monete non si buttano mica Cmq se devo decidere terreni la 1958. Saluti
    1 punto
  28. Bella, Gianni, non l'ho ancora in collezione! Sarebbe possibile che le fessure siano dovute ad uno colpo di martello troppo vigoroso.
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  29. Ciao Iorluke, è la patina che la Piastra ha sempre avuto.
    1 punto
  30. L'ho anch'io fra i cataloghi d'asta di mio nonno bellissimo. Saluti
    1 punto
  31. DE GREGE EPICURI C'è una spessa incrostazione calcarea che copre molte cose, compresa la SC, credo. La moneta sembra autentica.
    1 punto
  32. Buonasera, mi piacerebbe identificare la tua moneta, che non conosco. Duque potresti aiutarmi, con la moneta in mano, dicendomi cosa c'è scritto su quello che credo sia il diritto? Dunque da sinistra a destra io vedo: una lettera indefinibile (H, N ?) /una lettera che sembra una S che non dovrebbe esistere su una moneta greca / un piccolo spazio vuoto (?) / una lambda proprio al centro della legenda / poi un altro spazio vuoto (?) / infine un sigma forse preceduto da un'altra lettera. Forse con qualche tua indicazione, potrei cercare almeno di avvicinarmi alla identificazione della tua moneta, per altro davvero bella. HIRPINI
    1 punto
  33. Come scrive Hirpini, la S e la C proprio non si sono. Questa era una regola. Non mi risulta che siano state fatte delle eccezioni per talune coniazioni. A conferma, la S non ha spazio tra l'aratro e il fianco della Fortuna. Niente S, niente C. Seguo l'identificazione con interesse. Grazie.
    1 punto
  34. Ciao Italpen : una bella medaglia in stile liberty, arricchita dalla presenza del nome del percettore. La complessa composizione del verso della medaglia, con le piante aggettanti sul cartiglio, rendono bene lo stile del periodo. Piacevole la figura del seminatore ed anche i rilievi sullo sfondo : un uomo che ara con una coppia di buoi e quell'edificio, direi una torre, sulla cresta della collina. Su quale possa essere il suo valore commerciale non azzardo ipotesi, in quanto penso che interesserà sicuramente chi raccoglie cimeli alessandrini, come a chi interessa il lato artistico delle medaglie. Altrimenti, come genere non direi sia particolarmente selezionato. Volendola cedere e non avendo fretta, puoi mostrarla agli espositori di una Fiera/Mercato del settore, tanto per raccogliere qualche indicazione. Ripeto, il suo prezzo può oscillare anche non di poco, comunque entro valori in assoluto contenuti. Purtroppo, non sono in grado di fornirti alcun riferimento tecnico su questo pezzo che non conosco e vedo ora per la prima volta. Saluti.
    1 punto
  35. Patacca plurisegnalata https://www.forumancientcoins.com/monetaromana/corrisp/a023/a023.htm
    1 punto
  36. Buonasera, concordo con @Stilicho e @Scipio: E' lui? RIC 5 sear5 #8470 Gordian II AE Sestertius. IMP CAES M ANT GORDIANVS AFR AVG, laureate, draped and cuirassed bust right / ROMA AETERNAE, Roma seated left with Victory and sceptre, SC in ex. RIC 5, Cohen 9.
    1 punto
  37. Buongiorno, complimenti per la bella e rara moneta... Ricordo quando postavi i tuoi grossi moduli in rame della zecca di Napoli, mi piacevano molto, non le collezioni più?,,,
    1 punto
  38. Buongiorno, vorrei condividere con voi il mio nuovo acquisto. La moneta è del ducato di Lucca, di Carlo Ludovico di Borbone (1824-1847). E' un Bolognino con data 1790. E' uno di quei bolognini che sono stati ribattuti nel 1835 con nuovi coni per sostituire i vecchi bolognini precedentemente ritirati in quanto logori. Desrizione: - dritto: pantera rampante con lo stemma coronato, affiancato da un ramo di lauro con 6 foglie. In basso all'interno di una cartella l'indicazione del millesimo (1790). - rovescio: San Pietro di fronte con le chiavi alzate. Intorno la scritta BOLOGNINO DI LVCCA e una rosetta a sei petali. - contorno rigato Cosa ne pensate?
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  39. Molto bella! Rilievi molto forti, buon bordo centrato e ben impresso con tutto il rilievo del decoro. Anche la qualità dei dettagli nel rovescio è notevole, a parte il solito dettaglio della briglia, molto belli sono le muscolature dei cavalli specie del "posteriore", altro dettaglio delicatissimo che passa sempre inosservato. Se puntavi alla massima qualità, oltre che all'altissima conservazione, direi che hai trovato un pezzo interessante. peccato per la patina... Le tue foto, come già ti scrissi, hanno un effetto tipo "sharpen" che potrebbero dare impressione di porosità, ma è evidente l'altissima conservazione. La guancia è un punto estremamente delicato di ogni ritratto, sempre molto esposto ai contatti. Dalle foto non riesco a giudicare bene, quanto i contatti abbiano influito sullo strato di lustro, sembra comunque in maniera molto minima. Esemplare molto gradevole, complimenti!
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  40. Buongiorno a tutti, sostanzialmente concorderei con @Stilicho, pur esprimendo un dubbio circa il rovescio. Sul dupondio di @ir_meni non vedo le S-C di Senatus Consulto, che sulla RIC 84 sono posizionate così: la S, tra l'aratro sufficientemente inclinato verso la legenda e il fianco destro della Fortuna; la C tra il suo fianco sinistro e la V/VS di AVGVST. Sulla moneta di @ir_meni prima di tutto vedo l'aratro tanto accostato al fianco della Dea che lo spazio tra l'attrezzo e la Dea credo che non possa contenere la S, che difatti lì non si vede e credo che non ci sia. Al contrario una traccia parziale molto ma molto labile sembrerebbe apparire oltre l'aratro però, all'altezza della mano destra della Fortuna. Dall'altro lato, a destra della moneta, non vedo poi la lettera C (a meno che non ne sia una traccia la piccola macchia scura all'altezza delle lettere GV di AVGVSTI). Ora confesso di non avere trovato riscontro circa queste differenze (inclinazione dell'aratro e probabile diverso posizionamento delle lettere S-C), motivo per il quale mi viene da sospettare circa l'autenticità del dupondio. Su tutto però mi rimetto al parere di @Stilicho e degli esperti. HIRPINI PS: non sarebbe male che @ir_meni ci facesse conoscere il peso e il modulo della sua moneta. ERRATA CORRIGE: dove ho scritto "aratro" dovevo invece dire "timone"!
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  41. Comunque @Fratelupo si chiedeva quale fosse l'immagine di Maria più antica sulle monete occidentali. Per ora lo è quella postata da lui. Arka Diligite iustitiam
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  42. Buonasera caro Sergio e buonasera a tutti gli Amici del Forum. Grazie per aver condiviso la tua amata Piastra del 1826. Le monete giungono a noi per tante vie e in determinati momenti della nostra vita di semplici custodi. La mia la vidi su un catalogo d'asta di tanti anni fa e avendone la possibilità economica non ci pensai due volte a prenderla, oggi potrei solo ammirarla in foto, ....se il catalogo non mi fosse arrivato..... E dopo tanto tempo avessi visto su un Listino o in un negozio una Piastra bella come la tua... L'avrei presa lo stesso! Come ho preso... così come le trovavo la maggioranza delle mie monete che sono in conservazione qBB e che non sfigurano a fianco di pezzi con la "freschezza" della Piastra che ho condiviso. Purtroppo le alte conservazioni oggi oltre ad essere introvabili sono irraggiungibili economicamente. Saluti, Rocco.
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  43. Dovrebbe essere il peso monetale della Doppia romana, e di conseguenza gr.5,47. Saluti TIBERIVS
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  44. Buonasera, oggi finalmente ho completato il tris che desideravo. Saluti Alberto
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  45. Allora ci saremo incrociati più volte.......sarà un piacere.
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  46. Taglio: 2€ CC Nazione: Italia Anno: 2019 Tiratura: 3.000.000 Condizioni: SPL Località: Sonnino (LT)
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  47. @Scudo01 tu nel primo post hai scritto "7000 se eccezionale" io ho solo risposto a quella tua frase, la crisi della numismatica è anche dovuto a ragionamenti assimilabili al tuo dato che ovunque si sente dire frasi del tipo "con questo calo cosa compri a certe cifre" e questo per le più disparate tipologie. Enrico guarda sinceramente sarò ignorante ma di riconii della qaudriga personalmente non ne so nulla, certo dovessi invece mai comprare un 5 del '01 (cosa che non avverrà mai) lo cercherei in accoppiata con la lettera che accompagnava i primi esemplari donati dal Re quindi difficilmente prenderei un riconio, ma ripeto purtroppo non avrò mai questo problema.
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  48. Buongiorno, RINGRAZIO per gli interventi :@gennydbmoney, @Litra68, @Galenus, @gcs, @giuseppe ballauri, @Reale Presidio e @Francesco1984 Aiutatemi ancora una volta.... Per chi è stato preparato questo dritto? Regia Corte o Antonio Planelli E secondo voi quali saranno stati i motivi per cui non si proseguì più a coniare con questa effigie. Non fu di gradimento al Re, Rottura di conio, Oppure?
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  49. Salute arricchisco questa discussione con la foto di questa moneta presentata all'asta n°35 della casa d'aste americana Stephen Album Rare Coins: 1/2 Follis: Costantino IV Pogonato(668-685) AE ,Zecca di Napoli D/Busto frontale dell'Imperatore, con capo coronato, che indossa la clamide R/Nel campo grande XX(valore monetale: 20 Nummi equivalenti a mezzo Follis),sotto NE (abbreviativo di NEAPOLIS che è la Zecca di emissione);il tutto entro cerchio perlinato Riferimenti: SPAHR 1231 Il compilatore del catalogo della casa d'aste, sopra citata, ritiene che questa moneta sia un Follis e non un mezzo Follis ma per Sambon ed il MIR(penso si rifaccia al Sambon)il valore di 20 Nummi è attribuibile al mezzo Follis bizantino. La moneta in questione era presentata al lotto n°566 e da una partenza ,se non erro,di $ 260 è stata aggiudicata a $ 2400+ diritti d'asta. Appena vidi la moneta,che scoprii fosse in asta per puro caso,sperai che venisse notata da pochi o ,addirittura,solo da me:stanotte ho seguito l'asta on line, la piattaforma utilizzata dalla casa d'aste per effettuare offerte non coincideva con il video che mostrava il battitore ,il quale batteva una decina di monete prima,rispetto alle offerte che si potevano effettuare on line ,ma il problema era solo di sincronia fra il video del battitore e le offerte che si potevano effettuare on line; ebbene giunti al lotto n°566 mi appare la moneta ferma a $ 280 (cosa che sapevo poichè trattavasi di incremento prima della battuta finale) e,purtroppo,non mi hanno fatto posare nemmeno il dito sul mouse per poter effettuare un'offerta,subito il lotto è giunto alla cifra di realizzo, cifra che,attualmente ,non posso permettermi per aggiudicarmi le monete. La moneta è molto rara:le attribuirei grado di rarità R5 Il MIR ne fa menzione a pag.17 sostenendo che questa monetazione per Costantino IV sia da confermare e ,per questo,non l'ha catalogata. Il compilatore del catalogo d'asta ha scritto che un'altra moneta simile apparteneva alla collezione Peter Lee e fu venduta dalla casa d'aste Classical Numismatic Group nel 2010 Salutoni odjob
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