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  1. Rex Neap

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/07/19 in tutte le aree

  1. Completata anche la sezione relativa all'Italia, con l'inserimento delle monete del Regno, altro argomento piuttosto complesso e con possibilità di qualche inevitabile errore.... Sperando di averne commessi pochi, sono gradite segnalazioni, penso che sia una delle monetazioni più collezionate... Monete in Lire del Regno d'Italia
    3 punti
  2. Sembra "Sisimio Magistro" o qualcosa del genere
    2 punti
  3. Complimenti @britannia, hai messo un bel pezzo raro in collezione. Non sono in tanti che possono dire di avere questa variante. Ti auguro di mettere altri pezzi belli e rari come questo in collezione. Saluti Angelo
    2 punti
  4. eccola qua! @nikita_ apprezzerà, immagino.
    2 punti
  5. Salve a tutti. La zecca è Lugdunum: SLVGD (non riesco a distinguere bene la prima lettera, potrebbe anche essere P e quindi sarebbe RIC VIII, n. 239 - Scarce). Coniata tra il 360 ed il 363 d.C.
    2 punti
  6. AE 3 di Giuliano II con al rovescio VOT X MVLT XX. Non riesco a capire la zecca... Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  7. Gli scarti di zecca entravano lo stesso in circolazione, anche i pezzi in argento come il tuo.... Basta che fossero del peso corretto. Ti faccio vedere il mio Grano Cavalli del 1793, anche questo ritenuto uno scarto di zecca. Peso 3,10 grammi.
    2 punti
  8. Ciao @talpa, sicuramente come dici le due biblioteche, quella cartacea e quella digitale, ormai devono coesistere ed andare di pari passo, se uno vuole accrescere la propria cultura. Sono curiosissimo di leggere la seconda parte del tuo articolo sul nuovo umero del Gazzettino, spero esca presto. Complimneti.
    2 punti
  9. Il problema di capirlo non si pone dato che nessuno lo leggerà!
    2 punti
  10. Salve a tutti. Volevo segnalare all'attenzione degli eventuali interessati il programma di questa Giornata di studi organizzata per il prossimo 4 ottobre all'Archivio di Stato di Salerno. L'analisi che verrà presentata in questa occasione non sarà limitata al solo aspetto numismatico ed anche quest'ultimo verrà affrontato con una nuova consapevolezza, grazie alle importanti tematiche storiche che verranno discusse in questa sede e che permetteranno una migliore comprensione della moneta in quanto testimonianza materiale di una cultura che ha forgiato la storia, la società e la politica altomedievale dell'intera Italia meridionale. Sperando che l'iniziativa riscontri il vostro favore, vi lascio alla lettura del programma.
    1 punto
  11. Buongiorno a tutti, volevo rendervi partecipi di questo mio ritrovamento che penso sia uno dei più particolari mai fatti da quando colleziono monete euro. Infatti, ho trovato in circolazione (nel resto dopo aver fatto compere) un due euro della Slovacchia dell'anno 2010, coniato in soli 65.000 esemplari che, oltretutto, dovrebbero far parte di divisionali. Allego sotto le immagini, fatemi sapere cosa ne pensate. Gabriele 
    1 punto
  12. Condivido per confronto la mia mezza Piastra 1832, stesso dritto ma variante nel rovescio: Senza punteggiatura dopo SIC e HIER Queste giovanili vanno prese in qualsiasi conservazione.
    1 punto
  13. Scusami Rocco per il ritardo,ero fuori sede.Comunque le allego una foto della moneta in cui non sono riuscito a decifrare l'ultimo numero(sembra uno zero),potrebbe essere anche un6,un 8.Un grazie sincero.
    1 punto
  14. Buonasera Legionario, grazie per la sua gentilissima risposta e da quanto ho capito per il procedere all'inserimento della foto, metta pure il mio nikname, saluti F.P.
    1 punto
  15. DE GREGE EPICURI La coniazione dei "coccodrilli" è stata davvero enorme, e con immagini abbastanza varie. Vi mostro un coccodrillo dalle fauci molto esili (sembra un caimano!) e un altro invece di tipo tradizionale. Quest'ultimo fra un po': ho superato i KB.
    1 punto
  16. Infatti, la conservazione non è certo delle migliori e la valutazione spesso è un parametro che ha anche del personale. Da una prima ricerca sembrerebbe difficile trovare questi bronzi in buona conservazione. Questo dato sembra confermato anche dal catalogo Seaby che ho citato prima, il quale la riporta solo in conservazione F, mentre per altre contempla anche gradi più elevati. Ad esempio, in internet mi sono imbattuto in quest'altro esemplare (probabilmente appartenente ad una collezione privata perché non ho trovato riscontri sull'eventuale passaggio di mercato) che, secondo me, è molto vicino a quello presentato in questa discussione, se non messo anche leggermente peggio.
    1 punto
  17. Nulla da aggiungere all'ottimo intervento di Caio Ottavio. Moneta estremamente rara: mancante anche nella famosa collezione RBW. Un grazie per il voler postare la foto nel catalogo online. Per l'inserimento nella scheda: si vuole inserire le immagini in forma anonima oppure con un nome (o nickname)?
    1 punto
  18. Ho scoperto questo tuo sito un anno fa.. e mi è parso fin da subito ben fatto! Scoprendo ora che il suo autore è qui sul forum colgo l'occasione per complimentarmi "di persona"?Complimenti davvero un lavoro ben fatto! Ottima iniziativa anche l'inserimento di un catalogo sul Regno d'Italia
    1 punto
  19. buon pomeriggio Solo 4 monete? non fermarti alla prima osteria e vai al post 10 della discussione che hai allegato, vedrai che ce ne sono ben piu' di 4; ora puoi divertirti a cercarne una uguale alla tua.... Saluti Luciano
    1 punto
  20. Buonasera Giuseppe e grazie per gli apprezzamenti al mio "scarto di zecca", l'ho riportato in Italia dal lontano Canada. Chissà quante ne avrà viste. ? I Grani Cavalli furono prodotti dal 1788 al 1793 per poi riprendere le Coniazioni dal 1797 al 1798 fino ai pochi pezzi del 1800. La loro produzione dal 1788 al 1793 per il piccolo commercio fu enorme. Molti pezzi ( anche di altri nominali in rame) presentano ribattiture, decentrature, facce in incuso e variazioni di peso notevoli..... Sia in calo che in sovrappeso. Nonostante questi difetti.... Il popolo le accettava comunque, molte presentano segni di circolazione e molte sono giunte a noi quasi intatte attraverso i collezionisti. Dato lo scarso valore d'acquisto di un Grano Cavalli.... Non penso proprio che facessero cose del genere. Con un peso di 3,10 grammi forse veniva accettata per un nominale da 6 Cavalli il cui peso è circa la metà. Buona domenica anche a te... Vado a controllare i pezzi della Nomisma 60.... ... Ma solo a vederli
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  21. Abbiamo corretto il titolo.
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  22. Salve a tutti. Confermo la lettura di Stilicho: è un antoniniano di Claudio II Gotico coniato a Cyzicus con la R/ FORTVNA REDVX e in esergo SPQR. Rif.: RIC V/1, n. 234. Non mi sembra quello della zecca di Roma, perché altrimenti nel campo destro del R/ avremmo trovato una Z.
    1 punto
  23. Ciao Rocco, la moneta da te postata è veramente un pezzo di storia! Mi piace più la tua moneta che quelle messe in vendita in FDC da Nomisma (Asta 60 ) a 2000 Euro ! Ti chiedo però una cosa, in considerazione della tua grande esperienza in questa tipologia. Di solito le monete "malformate" venivano messe in una cassa e poi portate via per la rifusione. In tempi recenti qualche moneta del Regno "malformata" è stata probabilmente trafugata ( qualcuno dice sfuggita ai controlli... ) dalla Zecca per il possibile valore numismatico ( in commercio se ne vedono molte a prezzi molto più alti della moneta normale). Invece, secondo Te, a quei tempi erano messe in circolazione con il beneplacito della Zecca o non è più probabile che fosse qualche operaio ad intascarle e metterle in circolazione ? Vedendo la tua moneta noto che ha il bordo molto "tagliente", sarebbe stato difficile da maneggiare, avrebbe magari tagliato le tasche, sarebbe comunque stata una moneta difficile da accettare in un pagamento. Ciao e Buona Domenica
    1 punto
  24. Sono d'accordo, una pagina storica vergognosa per il nostro Paese. Purtroppo qualcuno ha svolto bene il proprio compito, penso si trovino ben pochi documenti ormai e quindi anche gli Storici ( con la S maiuscola ) non potranno mai approfondire la questione. Umberto II ha dimostrato un grande senso civile impedendo una nuova guerra fratricida senza che nessuno della Repubblica gliene abbia reso merito. Il Risorgimento ha avuto i suoi meriti ( come hai scritto ) e molti dei suoi uomini erano grandi uomini. Sulla metodologia usata per arrivare all'Unità sono critico, forse era l'unica via percorribile, forse dipendeva dal fatto che non è mai esistita una Nazione Italiana e quindi le realtà erano variegate. Certamente sono stati commessi moltissimi soprusi che stiamo scontando ancora adesso. Ciao grazie per l'apprezzamento sulle Langhe !
    1 punto
  25. 2 euro della Slovacchia anno 2010, emesso in 65.000 esemplari appartenenti esclusivamente a serie divisionali.
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  26. Mentre questa ci sta come anteprima del convegno in quanto è lo scavo fatto dall'archeologa Caterina Giostra su una chiesa vicino allo svincolo autostradale di trezzo, individuata da una lunga ricerca bibliografica. Peccato che qualche anno prima il proprietario del terreno (per motivi agricoli) abbia distrutto gli avanzi di mura che erano ancora esistenti e spianato l'unica tomba importante alla interno della chiesa lasciandone solo il fondo che si vede anche nella mia foto. Si ignora che fine abbia fatto l'eventuale corredo e la lapide che sicuramente recava una qualche iscrizione. Se infatti si usano dei programmi di foto aeree come quelli di Atlante italiano e si guardano le foto storiche si vedono bene i muri della chiesa con le ombre sul terreno. Sicuramente di questo scavo si parlerà nel convegno. Posso solo anticipare che l'importanza di questa chiesa era quella di essere l'unica a cui facevano riferimento vari nuclei abitativi ininterrotti dal 500 al 1500 (mille anni documentati di insediamento). Trovare una chiesa utilizzata dai longobardi non è fondamentale...lo sarebbero stati trovare e scavare in uno di questi nuclei abitativi in quanto sono rarissimi gli scavi di questo tipo come quelli di Castelseprio (presenti anche loro nel convegno). Be' a fine scavo in una mezza dozzina di voli di ricognizione ne ho individuati 4...tutti intorno alla chiesa...ma purtroppo l'esperienza di scavo si era chiusa e non si e' deciso ad ampliare l'area di scavo
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  27. Amico mio con questa fanno 4 1798 ahahahahha presa per fascino.
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  28. La moneta è quasi illeggibile, ma il fatto che il carattere Tong (che è sempre il terzo carattere) si trova in basso ci dice che questa moneta appartiene alla dinastia cinese Song settentrionale. Infatti questa fu l'unica dinastia ad emettere monete da leggersi in senso orario, anziché nell'ordine alto-basso-destra-sinistra. La forma dei caratteri (o di ciò che ne rimane) fa supporre che la moneta sia una Xiang Fu Tong Bao, prodotta mille anni fa, dal 1008 al 1016 dall'imperatore Zhenzong (regnante dal 997 al 1022). Peso e diametro ci dicono che il valore nominale è di 1 cash. Per confronto allego un disegno con caratteri leggibili.
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  29. E' così. Il trasferimento da uno Stato a un altro dove c'è richiesta (il cosiddetto "pooling") è una prassi comune per le banconote, che in questo caso è stata adottata anche per le monete.
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  30. Sul fatto che la Storia sia scritta dai vincitori non vi è ombra di dubbio: per rimanere in tema Savoia, basta leggere quanta bolsa retorica farcisce gli scritti sul Referendum Istituzionale del 1946. Pur essendo svoltosi in un clima tutto fuorché tranquillo, senza gli opportuni e necessari controlli e presidi, con un esito contestato e che senza la saggezza del Re avrebbe scatenato un'altra guerra civile, è diventato "la festa degli Italiani"... Sul Risorgimento è indubbio che taluni abbiano "calcato la mano" dando i tratti della pomposità a fatti e personaggi che però "epici" lo sono stati davvero. Credo sia indiscutibile che il Risorgimento - iniziato se vogliamo con il Congresso di Vienna del 1815 - sia stato quanto di meglio gli Italiani (o meglio le elité italiane) hanno saputo fare, debellando i potentati stranieri (vedi tutti i regnanti di Casa Asburgo che governavano in Italia) e le oligarchie esauste (vedi Genova e Stato Pontificio) che impedivano agli Italiani di avere uno Stato Unitario come inglesi e francesi avevano già da 300 anni. Da milanese, peraltro, non posso dimenticare che senza il Risorgimento la mia città mai avrebbe potuto diventare la capitale industriale d'Italia, con tutto quello che ne è conseguito in termini di sviluppo e benessere... PS: le Langhe sono eccezionali...
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  31. Tò , casualmente ho trovato una foto ..-
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  32. Sarebbe ora che Lamoneta. It cominciasse a "coniare" magliette, felpe e cappellini, così ai convegni ci si potrebbe riconoscere...
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  33. Parole interessanti quelle del direttore della banca. In effetti solitamente viene data poca importanza alle monete svizzere in quanto ritenute da molte persone pezzi "comuni" o comunque molto facili da reperire. Se solamente più persone avessero la possibilità di scoprire cosa si cela dietro di esse magari i pensieri e le intuizioni del direttore si trasformerebbero in pura realtà. Ora che ci penso, un po' di tempo fa un caro amico con la nostra stessa passione è entrato in possesso di 5 rappen del 1896, anch'essi coniati in soli 16 esemplari. Nel caso riuscissi a contattarlo ti avviserò e magari ti manderò qualche foto della moneta (a patto che non l'abbia venduta). Gabriele
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  34. Ciao Luca, per te che ami i grandi moduli di questa tipologia sinceramente potevi aspettare un esemplare con meno difetti ed in conservazione migliore. Per questo millesimo è impresa fattibile, ci vuole pazienza e soldi in mano quando esce. Se fai una ricerca sul forum troverai un mio esemplare per questo millesimo in conservazione altissima e qualitativamente eccezionale
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  35. Un altro stupendo esemplare @lukas1984 molto probabilmente è stato lavato, ma rimane comunque molto affascinante.
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  36. v: DNMAGNENTIVSPFAVG - Bare-headed, draped and cuirassed bust right; A behind head. Rev: VICTORIAEDDNNAVGETCAE - Two Victories standing, facing each other, together holding wreath reading VOT/V/MVL/X with Chi-Rho above peccato che non si capisce la zecca....... a mio parere potrebbe essere Arles - ma è una opinione...
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  37. follis di Magnenzio, 350-353 D.C.
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  38. Anche dalle mie parti quando ricevo di resto monete da 1 o 2 centesimi, la maggior parte delle volte sono austriaci e chiaramente appena tolti da rotolino. Effettivamente però, a parte i supermercati e qualche panetteria, ormai è da un po' che è difficile spenderli. Mi hanno fatto storie anche per cambiarli in banca...
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  39. Buonasera a tutti, Questa Piastra del 1834 con la linea orizzontale sopra il 2 di 120 al rovescio la si conosce da tempo. Ma non penso si tratti di una rottura di conio, sarà stata una "svirgolata di bulino"? Voi che dite.... Cosa ne pensate?
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  40. Leggo: "... ipotizza la possibilità che, anche prima dell'anno 1000, varie monete auree bizantine col volto di Cristo siano state strofinate con la Sindone" se qualche studioso mi spiega come possa una moneta "strofinata" su un telo di lino, lasciare un'impronta leggibile, oltretutto a distanza di 1000 anni, con tutto quello che la Sindone ha subito...è veramente un fenomeno ! Oltretutto, anni fa, un'eminente studioso di Torino ( ahimè mio professore di Medicina Legale !) avanzò l'ipotesi di impronte di monete romane poste in corrispondenza della regione orbitaria ( come era prassi a quel tempo nelle sepolture). Ma non penso si sia scoperto qualcosa. Saluti
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  41. Voglio aggiungere ancora una cosa.. Guardiamo le discussioni aperte sul forum in questi 15 anni Romane imperiali circa 94000 Medioevali italiane più di 40000 Regno d'Italia 205372 Repubblica più di 45000 Napoli (due sicilie) 78000 Savoia antichi più di 33000 Anche se calcoliamo che molte discussioni sono futili ed inutili per il nostro discorso si può notare come il regno è nettamente in vantaggio rispetto alle altre categorie!! Per me può essere un termine di paragone accettabile che rende l'idea della situazione..
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  42. Di estrema rarità, un esemplare di "apparently unique variety" di statere incuso di Poseidonia, probabilmente il più tardo della serie . Passerà in NAC 116 al lotto 25 il prossimo 01-Ottobre .
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  43. Salve @fapetri2001 Non sembra essere una moneta appartenente alla serie anonima, perché al di sopra della prua vi è il monogramma AV, come hai ben letto anche tu. Ipotizzo, quindi, possa trattarsi di qualcosa di simile: Semisse in bronzo coniato a Roma tra il 194 ed il 190 a.C., gens Aurelia. D/ Testa laureata di Saturno a destra. Dietro, S (indicazione del valore). R/ Prua di nave a destra. Sopra: AV in nesso; davanti: S (indicazione del valore) e in esergo: ROMA. Rif.: Crawford, p. 212, n. 136/3; Babelon, Aurelia, p. 236, n. 3. Si tratterebbe di una moneta molto rara: il Crawford ne elenca solo 3 esemplari conservati a Parigi, mentre sui cataloghi del Forum è data R5, con un diametro di 26 mm ed un peso di 13,8 g. (è indicata la stessa foto riportata dal Crawford II, tav. XXIV). Il Crawford a p. 51 dice che la serie bronzea della gens Aurelia si basa su uno standard ponderale avente un asse dal peso di 36 - 31,5 g., il che significa che un semisse peserebbe tra i 18 ed i 15,75 g. Il tuo esemplare rientrerebbe benissimo in questo range di peso. Inoltre, lo stile della prua sembra coincidere con questa rara emissione, in particolare da quella sorta di "triangolo" che si vede sotto la lettera A del monogramma. In attesa di ricevere anche altri pareri, ti indico di seguito il disegno pubblicato in Babelon ed il link alla scheda dei nostri cataloghi: https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G16/13
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  44. In queste prime "battute" ho scritto spesso...."Direttore del Gabinetto d'Incisione" ma chi era questa persona e che ruolo aveva ? E' questo il periodo della Riforma dell'Amministrazione Generale delle Monete...partita sotto Ferdinando I di Borbone e conclusasi (con Decreti) sotto Francesco I di Borbone [.....] ai Maestri di Zecca (l'ultimo il Diodati) e di Prova vennero sostituiti i Direttori e tra questi quello che più ci interessa fu il Direttore del Gabinetto d'Incisione.....aveva il compito di eseguire i bozzi dei disegni, distribuiva, con diligenza, i lavori agli Incisori dirigendone l'esecuzione e soprattutto vigilava sull'esattezza e costruzione dei lavori stessi; assisteva alle impressioni delle matrici, dei punzoni e dei coni di tutte le monete e le medaglie che si facevano nei torchi, tenendo un apposito registro che poi, successivamente, consegnava agli incaricati del Tesoro; oltretutto era pure responsabile di tutti gli utensili (appositamente inventariati) che venivano usati nei locali del Gabinetto stesso. Il primo personaggio che assunse tale carica fu Filippo Rega. Un saluto Pietro
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  45. :blush: Adesso cercherò di rispondere a "gallo" per la sua ottima e giusta osservazione....per quel che ne so, poi magari Francesco che ne sa più di me potrà essere "chiarificatorio". Non si tratta sicuramente di "competizione", con l'Istituzione del Gabinetto d'Incisione vi furono anche delle regole ben precise da osservare, non più come nel passato ed il Direttore oltre ad esserne responsabile, vigilava e ne osservava l'esecuzione dei lavori....quindi non credo sia stato questo il motivo; per il Carlino l'anno 1832 fu la sua prima annata e qualcosa sarà sicuramente successo, purtroppo, come orami diciamo spesso, mancano documenti e di conseguenza si può solo presupporre....una cosa è certa, che in quell'anno, sempre e solo se parliamo dei dritti ci furono più di due incisori e forse qualche conio è stato inciso da un altro. Di più per adesso non conosco.
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  46. [.....] proseguiamo: in quegli anni, 1831/1832 un giovanissimo Ragazzo, anch'egli come il D'Andrea, tra gli allievi prediletti del Rega, già sgambettava e sgomitava nei locali del Gabinetto d'Incisione; a 15 anni era già alla scuola del Maestro (Istituto delle Belle Arti) istituito nel 1822 e si fece subito apprezzare per la sua capacità d'incidere su pietre dure; aveva delle doti eccelse tanto che fu l'unico da "Alunno" ad avere l'autorizzazione dal Rega e dal De Rosa ad incidere una medaglia e firmarla con il suo cognome, anche se come è riportato in questo articolo di Francesco di Rausohttp://www.ilportaledelsud.org/cariello.htm il cognome fu scritto Carriello; a proposito dell'articolo, invito tutti (per chi non ha avuto ancora occasione di leggerlo) di dargli una letta, e molto interessante, e meno male che qualcuno scrive....la medaglia è riportata in Fig. 5 dell'Art. Ritornando a noi, dicevo ......In Zecca, nel giro di pochi mesi passò ad essere da "Alunno" (1830) a "Aiutante Incisore" (1831) e da Aiutante a Secondo Incisore (1832), questo, oltre alle sue capacità, anche perché gli eventi gli furono favorevoli: il Catenacci (Vincenzo), morto il Rega, passò alla Direzione, liberando così un posto nel Gabinetto d'Incisione, il D'Andrea passò come Primo Incisore ed il Cariello, come detto prima, divenne Secondo e sapete chi fu nominato Aiutante ? (posizione da ricoprire) il figlio di Vincenzo, Scipione Catenacci, molto ma molto giovane (tanto che nel 1832, Scipione già era operativo)...........e queste non sono storielle inventate. Del Cariello ...che posso altro dire se non farvi osservare i suoi primi lavori, (siamo nel 1832) nel Gabinetto d'Incisione, logicamente dopo quello dell'articolo di Francesco, nel 1830,........ guardate i ritratti di Ferdinando II, non vi è certezza e documenti che lo comprovano, tranne che per la scoperta delle sigle A.C. sul 10 Tornesi, ma secondo un mio parere ha coniato tutta la serie in rame di questo Re.
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  47. Visto che ho aperto io la discussione, è giusto e doverso che inizi io....stasera poi, sono in vena di scrivere......partiamo dalle Piastre. Ormai è noto che molti documenti sono andati smarriti, chi mi ha preceduto ha fatto il possibile per richercare quante più notizie possibili su queste persone, ma molti buchi sono stati lasciati nel comporre il mosaico.......ma qualcosa c'è, con un pò di buona volontà, pazienza e ricerca stò cercando di ricostruire l'ordine cronologico di queste persone che tanto hanno dato per rendere prestigiosa la zecca napoletana......dove i documenti mancano, c'è da lavorare sodo; spero anche in un vostro aiuto e qui si può dialogare. Grazie Come già detto da Francesco nella discussione della medaglia per la Basilica di San Francesco di Paola, esiste ed è riportato un documento nel quale è riferito che i coni del rovescio delle Piastre, a partire dal 1831, sono opera di Achille Arnaud...persona incontrastata ed abilissima nell'incisione dei rovesci, più altri particolari. La cosa si complica per i dritti, dove almeno fino al 1832/1833 il primo incisore fu Vincenzo Catenacci, (la conferma sono anche la serie degli Uomini Illustri) quindi si può presupporre che egli abbia iniziato la coniazione dei dritti delle Piastre giovanili del Re Ferdinando II di Borbone.....non và però dimenticato che un abilissimo secondo incisore, di nome Francesco D'Andrea, alunno preferito del Rega, si faceva avanti a tutto spiano, si ricordano di lui le incisioni di numerosisime Medaglie, tutte di pregevolissima fattura; e non va dimenticato che a volte/spesso il secondo incisore poteva, alla pari, sostituire il primo. Nel 1833 il Rega muore ed il Catenacci (Vincenzo) passa alla Direzione del Gabinetto d'Incisione, mentre il D'Andrea diventa primo incisore dei dritti. Ecco adesso mi fermo...un pò alla volta altrimenti arriviamo prestissimo al 1860. Un saluto
    1 punto
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